DISCLAMER: I pg sono miei.



Ultimo quarto di luna

parte III

di Nuel

 

Un’altra notte.
Al mio risveglio sento nuovamente il vuoto accanto a me, ma stavolta so che troverò Keauny nel salottino con Giselde.
Poi le sue parole di ieri notte mi attraversano la mente come un lampo e una fitta acuta mi penetra nel petto, dove un tempo c’era un cuore.
Espando i miei sensi e mi giunge dopo poco il suono di una risata.
Quasi scopro di poter ancora respirare per il sollievo.
Non mi ha abbandonato.
Mi alzo e poco dopo mi dirigo al piano superiore.
Quando entro nella stanza Griselde ride civettuola, una mano abbandonata in grembo e l’altra tra i capelli di Keauny, seduto a terra, ai suoi piedi.
Dolore.
Dolore e stupefacente meraviglia: splendidi e perfetti. Come un quadro d’altri tempi, lei vestita di trine e merletti e lui in uno stretto abito in velluto viola e camicia bianca con le maniche piene di pizzi che escono dal velluto. 
Deve averglielo dato lei.
Ora Keauny si avvede di me e mi corre incontro, mi getta le braccia al collo. C’è qualcosa di nuovo nel suo sguardo, ma non capisco cosa.
-Ci sono i fuochi questa notte! Non voglio perderli!- Cinguetta Griselde, alzandosi e superandoci in un fruscio di sete.
Keauny mi sorride e si staca da me. La segue.
Presto raggiungiamo le calli affollate ed il primo botto esplode crudele nelle mie orecchie.
Amo questo spettacolo di fuochi colorati che inondano il cielo e riverberano nella laguna?
Forse lo amo perché è crudele ed effimero.
I fuochi si susseguono sempre più veloci e fragorosi, rischiarando la notte, nascondendo le stelle, ubriacando centinaia di piccoli uomini crudeli ed effimeri che tengono gli occhi incollati al cielo nero illuminato di astri fasulli.
Tra essi ci nutriamo.
Troviamo i calici caldi da cui suggere il vino della vita.
Anche Keauny si piega alla forza dell’istinto e sceglie la sua prima vittima non designata.
Vedo le sue guance fiorire di rorido sangue. I suoi occhi limpidi e luminosi più di qualunque fuoco.
“Lo guardi come una vergine il suo sposo nel giorno delle nozze!”
Sussulto per la sorpresa e cerco lo sguardo di Griselde tra la folla.
Il suo viso di porcellana mi sorride tra la fola. Le guance dolcemente arrossate, incorniciate di riccioli ramati e gli occhi verdi che paiono due stelle. Le labbra rosse, atteggiate in un sorriso da bambola.
Degli uomini si spostano e, per un attimo, perdo il contatto visivo con lei, ma lo recupero subito e mi pare immensamente più lontana.
“Glielo ho chiesto sai? Di venire con me” Sento ancora la sua voce nella mia mente e sussulto. 
Ho paura di sentire la risposta che lui le ha dato e stringo i pugni fin quasi a piantarmi le unghie nella carne fredda.
“Avevi ragione tu: mi ha detto di no”
Sospiro di sollievo e le sorrido. Sento la sua risata bassa e civettuola.
“Però dovresti insegnargli meglio. Abbiamo parlato tanto mentre tu riposavi e gli svelato tante cose che ancora ignorava...” Ride ancora. “...Sarai sorpreso da lui!”
Mi chiedo cosa voglia dire.
Keauny è un diamante grezzo, lo so, ma non voglio che diventi un brillante troppo in fretta. Potrei accecarmi alla sua luce.
Rifletto per la frazione di un secondo e Griselde è già scomparsa.
-Griselde!- La chiamo inutilmente. La mia voce sovrastata dall’ennesimo botto ed un fuoco variopinto che si consuma in cielo.
Un riflesso colorato danza nell’acqua e poi muore in silenzio, mentre un’altro fischio sgraziato infesta l’aria di fumo puzzolente e brucia polvere pirica e coloranti.
-Se ne è andata- Sento la voce di Keauny. Morbida e profonda. La sua mano si insinua nella mia e non posso fare altro che stringerla e sperare che non mi abbandoni mai.
Keauny appoggia la fronte contro al mia spalla e si preme a me.
Fissa i suoi occhi nei miei e io vedo riflessi nei suoi i bagliori dei fuochi d’artificio e forse lui li vede riflessi nei miei.
Il sorriso più dolce che abbia mai visto sul suo viso perfetto.
Gli passo le dita sulla guancia, le faccio scorrere tra i capelli e lui sospira, chiudendo gli occhi come un gatto vinto dal piacere. Si lecca le labbra, inconsapevole che quel gesto innocente getta il mio spirito nello scompiglio.
Credo di tremare.
Keauny torna a guardarmi e vedo preoccupazione nei suoi occhi. 
Gli sorrido per rassicurarlo. “Va tutto bene, mio splendido amico” Gli sussurro con la mente, anche se so che lui non può sentirmi.
Si solleva in punta di piedi e io mi abbaso in risposta al suo gesto e le nostre labbra si uniscono in un piccolo, delicato bacio.
Ora gli astri esplodono dentro di me e sento il bisogno fisico di abbracciarlo e stringerlo al petto.
Keauny sembra soddisfatto.
Di comune accordo lasciamo la piazza e le vie principali. Camminiamo abbracciati, lenti, come se non temessimo di essere sorpresi dall’alba.
Ci stringiamo e ci sorridiamo con gli occhi e con le labbra. Le nostre dita si sfiorano e mi inviano straordinarie scosse elettriche lungo la schiena. Brividi di piacere che non ricordo di avere mai provato prima.
Dovevo morire e diventare una creatura della notte per conoscere l’estasi dei vivi?
Ecco la villa.
Dei degli Inferi, questa notte non vi offro sacrifici a voi graditi. Questa notte non so di avere ucciso, non ricordo altro che lui accanto a me.
Se dovete punirmi per questo, fatemi trovare impreparato dall’alba. Un raggio di sole mi consumerà come i fuochi di questa notte e la mia cenere sarà dispersa nella laguna prima ancora che io abbia la coscienza.
Sono gesti dell’anima quelli con cui amo questa creatura che mi avete assegnato, giacché il corpo non sente. Lo bacio e lo accarezzo con l’anima che credevo di non possedere, che guida le mie mani e le mie gambe che si intrecciano alle sue.
Corpi freddi e rigidi, insensibili. Eppure è piacevole sentire un corpo della stessa consistenza del proprio, accanto.
-Voglio bere il tuo sangue- Mi dice Keauny, bisbigliando contro il mio orecchio.
Lo scosto e lo guardo preoccupato.
-E voglio che tu beva il mio-
Cosa dovrei rispondergli?
Cosa si aspetta che gli dica?
-Griselde mi ha spiegato cos’è un Patto di Sangue. Voglio legarmi a te. E se anche tu vorrai legarti a me io sarò felice. Voglio bere da te ogni notte dell’eternità ed essere sempre più tuo-
Cosa gli devo rispondere?
Cosa vuoi sentirti dire, mio amato, mio adorato?
Mi hai fatto battere il cuore. Era fermo e rattrappito da decadi e tu l’hai irrorato, resuscitato e fatto battere.
-Non si può tornare indietro, Keauny. Una volta stabilito un Patto di Sangue, è per sempre-
Mi sorridi e mi accarezzi il viso.
-Lo so-
-E non temi? Sei così giovane...-
-Berrò da te in tre notti diverse e saprai che non ti lascerò mai. Poi ti chiederò ancora di concedermi il tuo sangue e ogni volta saprai che ti apparterrò di più. Che non ti lascerò. Che non potrò vivere senza te-
Lo osservo. E’ sereno e cosciente.
Era per questo che Griselde rideva? Sapeva? Sapeva già cosa avrei fatto?
Appoggio le labbra alle sue. Le schiude e le nostre lingue giocano pigramente per qualche attimo, poi lascio la sua bocca ed accarezzo e lecco il suo collo. Appoggio i miei denti acuminati. E lo bacio.
Sento l’estasi. La mia e la sua. 
Il Bacio del vampiro.
Mi stacco da lui a fatica. Abbiamo goduto entrambi mentre la sua linfa fluiva da lui a me.
Io ho fatto il primo passo per legarmi a lui, ho contratto il primo Debito di Sangue con lui.
Keauny solleva la testa. Mi graffia un po’ il collo con i denti acuminati in una carezza carica di anticipazione.
Il Bacio.
Lo sento affondare nel mio corpo. I suoi denti che affondano sicuri nella mia carne e succhia il mio sangue.
E ancora è un orgasmo come mai ne ricordo da vivo.
Sento la mia voce gorgogliare e il suo gemito mentre si stacca da me.
Riappoggia il capo sul cuscino.
Ci abbracciamo e sentiamo la stanchezza farsi avanti. Deve quasi essere mattina.
-Ti amo- Non so perché ho dovuto dirglielo a parole quando i nostri spiriti se lo erano già detti così chiaramente.
So che sorride.
-Anche io ti amo, Lucas-
Un bisbiglio biascicato nel sonno e ora, anche io posso dormire.


Fine