Disclaimers: i personaggi non sono miei ma di Chiho Saito ed io non ci guadagno un misero centesimo d'euro scrivendo 'sta robaccia (anche perchè, parliamoci chiaro... chi pagherebbe per leggere certe schifezze? ^^;;;;;)

Note: allora questo è l'ultimo capitolo di Kanon visto cogli occhi di Mikami (*___* amore mio lui!! guai a chi me lo tocca!! lo riduco in polpette!! >.<), le frasi, i gesti, i tempi sono tutti esattamente quelli del fumetto. Niente di più e niente di meno. All'inizio sarebbe dovuta essere una vera fic yaoi ma voi riuscite davvero a vedercelo Mikami (*___* amore mio lui!!) con un altro uomo? Nonononono!! E chi dice il contrario o mi porta prove valide a sua difesa o si prepari ad una lunga agonia.


L'ultima etude: una sinfonia eterna

di Alessia


Perché sono tornato?
Oh... il perché lo ricordo molto bene, basta che guardi la locandina davanti ai miei occhi per non dimenticare.
Finalmente sei tornata a suonare e sei stata meravigliosa.
La mia Kanon.
Mia in ogni senso: col cuore, l'anima, lo spirito... il corpo.
Oramai il teatro è deserto, anch'io dovrei tornare al mio albergo ma non riesco a staccare lo sguardo dalla sua immagine. Ma devo andare. Mi volto e ti vedo.
"Kanon..."
Non sei cambiata affatto: il tuo viso, i tuoi capelli. Sembri uguale all'adolescente di quattro anni fa ma non è così.
I tuoi occhi sono cambiati.
Sono più profondi, cupi, tristi.
Vorrei poterti dire così tante cose, chiederti di questi anni ma so che non posso farlo e così mi limito a sorriderti, o almeno tento.
"Ho visto per caso un tuo manifesto ed ho saputo che questa sera avresti tenuto un concerto. Sei stata brava... davvero brava"
Volevo che la mia voce, le mie frasi suonassero il più possibile paterne ma non ci sono riuscito. La mia voce era bassa, sensuale, come fossi... il tuo amante.
Non sono mai riuscito nei miei propositi se ho te davanti. Sin dal primo momento, da quando ti vidi suonare il violino in cima a quelle scale tu hai governato la mia vita.
Devo andarmene, devo farlo... e per farlo devo passarti accanto.
"Grazie..."
Il tuo sussurro mi sembra che arrivi da lontano, forse da profondo del tuo odio.
Mi odi Kanon?
Ne sono sicuro, ma non potrai mai odiarmi tanto quanto io odio me stesso per tutto il male che ti ho fatto.
Sento la tua voce chiamarmi ed è così tanta la voglia di fermarmi, di tornare indietro e stringerti a me per sempre... ma non posso permettermelo.

Così tante luci in questa città, milioni di persone... perché proprio tu Kanon?
Perché mi sono innamorato proprio di te?
Sospiro. Perché tu sei me, la mia parte più vera, pura ed innocente di me stesso.
Chissà... forse se non avessi mai conosciuto Gara ora anch'io sarei un po' come te.
E tu non saresti mai nata.
Sarebbe stato un bene o un male?
Onestamente... non lo so...
So però che non dobbiamo più vederci, mai più. Cerco di farlo capire anche a Tendo che è venuto nel mio albergo.
Lui ti ama Kanon ed io... io non posso sopportarlo.
Immaginare le sue mani che sfiorano la tua pelle, baciano la tua bocca e... e il suo corpo che ti possiede.
Per un attimo, per una sola frazione di secondo penso che possedendo il corpo di Tendo possederei di nuovo anche te. Sentire le tue mani attraverso le sue, la tua bocca attraverso la sua, il tuo corpo attraverso il suo.
So che sarebbe immorale stare con un altro uomo, ma... non me importa nulla.
Io voglio solo te Kanon!
Kanon... delicata come un fiore e forte come il vento che spazza via tutti gli ostacoli che gli si pongono avanti.
Io ti amo Kanon.
Tendo lo sa ed è per questo che vuole che suoniamo insieme. Vuole mettere alla prova entrambi.
Specialmente te... vuole capire se c'è realmente un posto per lui nella tua vita e lo sta facendo nel modo più pericoloso possibile.
Ed io... io non so cosa augurarmi.

E' stato come allora.
Sul podio, dirigendo te e l'orchestra è stato come rivivere i momenti in cui ti esercitavi per la Carmen.
Non la volevi eseguire come volevo io ed anche adesso vuoi fare di testa tua.
Non vuoi suonare, dici non poterci riuscire... ma non è così perché la musica... la musica è l'unica cosa che ci è concessa di vivere assieme ed io non posso permetterti di negarci anche quest'unica possibilità.
Non posso perché la musica è oramai l'unica cosa bella della mia vita e viverla per un'ultima volta assieme a te...

Nonostante l'acqua scrosciante riesco a sentire qualcuno bussare alla porta.
*Kanon...*
Non so con quale incoscienza ma ti ho fatto entrare... forse perché so che questa sarà l'ultima volta che potremo stare assieme da soli.
Ti avvicini a me quando noti la cicatrice della ferita che mi ha inferto Maria.
Mi abbracci ed io... io non riesco a far altro che restare fermo, assaporando il tocco lieve e delicato delle tue mani.
Mi volto verso di te prendendoti le mani fra le mie.
Tu... tu vorresti rendermi felice e so che saresti pronta a tutto pur di farlo, ma non posso permetterlo.
"Non devi pensare a me. Dimenticati di me e vivi la tua vita"
Forse dovrei pronunciare qualche parola in favore di Tendo ma non sono così generoso.
"Sarò felice se sarai felice anche tu"
So già che non è vero, che la mia vita sarà solo dolore e tristezza ma suona bene e poi... è un classico dire questo tipo di parole alla persona che si ama quando la si lascia, no?
Prima che riesca a fare qualsiasi cosa ti stringi a me e mi baci, facendoci ricadere sul divano.
Per un momento, solo per un momento, ricambio il tuo bacio e stringo il tuo corpo al mio.
Per un'ultima volta il puzzle che noi siamo sarà completo... o quasi.
Ti accorgi della mia immobilità. I tuoi occhi sono così pieni di dolore, d'incomprensione.
*Perché non possiamo amarci ed essere felici?*
E' questa la domanda che leggo nei tuoi occhi.
Con un enorme sforzo di volontà riesco ad allontanare il tuo viso dal mio, ma... ti prego... permettimi ancora una volta di accarezzare la pelle liscia del tuo volto.
"Kanon... non possiamo amarci come una volta" la mia voce esce flebile, quasi insicura "Tu hai dei vincoli di sangue con me. Fra noi c'è un legame di sangue più forte. Mi capisci, Kanon?" la voce ha acquistato sicurezza "I tuoi capelli... i tuoi occhi, il naso, le labbra... anche le braccia, le gambe e la tua pelle... tutto l'hai ereditato da me. Ora è tutto chiaro" cerca di capirmi Kanon "Se ci amassimo di nuovo, per un istante potremmo diventare un essere unico e combaciare perfettamente. Potremmo raggiungere l'estasi sino alle vertigini. A me va bene. Saresti la mia consolazione... una dolcissima consolazione. Io sono invecchiato, ma tu... tu devi ancora fiorire. Confortarmi non può e non ti deve soddisfare. Non devi perderti in un rapporto che può solo distruggerci" ti prego... cerca di comprendermi... la gente ci renderebbe la vita un infermo se sapesse che tu sei mia figlia... ed io non voglio farti soffrire "Abbi cura di te stessa"
"Mikami... non capisco... se non vuoi accettare il mio amore... perché sei tornato da me? Perché vuoi fare un concerto assieme a me?"
Amore mio... adesso stai urlando... ti prego non farlo... non voglio vedere la disperazione sul tuo viso.
"C'è qualcosa di più appagante che fare l'amore... è la musica. Solo la musica custodisce il nostro amore. Solo la musica riesce a cambiare i nostri vincoli in qualcosa d'altro. Io... ho sofferto tanto in questi quattro anni. Desideravo dimenticare di averti amata. Ma non volevo chiudere la nostra storia come fosse un semplice errore. Per questo ho composto un nuovo concerto per violino. E' un'opera che ho creato solo per te. Per questo voglio che sia tu ad eseguirla. Questo concerto sarà il primo e l'ultimo che eseguiremo insieme. Tu sei l'unica persona... che può interpretare me stesso fino all'anima. Vorrei pensare che ci siamo incontrati proprio per questo"

*La musica è solo musica...*
Come puoi pensare questo, Kanon?
La musica è tutto: è ciò che ci ha fatto incontrare, ciò che ci ha fatto innamorare, ma soprattutto... è ciò che ci unirà per l'eternità.
Ti prego, Kanon... comprendilo prima che sia troppo tardi.

Sei bellissima Kanon.
Mi rendo conto che è un aggettivo stupido e di cui si abusa ma non riesco a pensare a nulla di più intelligente.
Salgo sul podio e tutto intorno a me scompare: l'orchestra, il pubblico, il teatro... tutto tranne te.
Le mie mani si muovono da sole mentre dirigono i musicisti.
Tra poco farà il suo ingresso il violino con le sue note esotiche e misteriose.
Ti prego...
L'archetto poggia sulle corde...

Finalmente hai capito Kanon, hai capito ciò che volevo dirti.
Ero sicuro che l'avresti fatto.
Noi non possiamo essere né padre e figlia né amanti. Tutto ciò che ci è permesso di essere è questo: musica.
Questo abbraccio davanti a tutti è l'ultimo che mi è concesso. Questa è l'ultima volta che potrò stringerti fra le mie braccia.

Sta piovendo.
Sono lontano, dall'altra parte della strada ma ti vedo comunque correre sorridente verso Tendo.
Stringo i pugni nelle tasche del cappotto.
Tendo ha vinto la sua scommessa.
Kanon... ti prego cerca di essere felice per entrambi.
Addio.



 
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