DEDICA: per Mikawa e Lory (AUGURIIIIIIIIIII^_^!!!! Anche se in ritardo^^''''…), per i loro compleanni…vi voglio bene, puccini^______________^!!!! NOTA1: ^________^… pensavo ormai aveste finito la carta igienica-.-… Perdonatemi ç_ç, qst delirio^^ mi è venuta in mente dopo aver letto la domanda di un test-.-…Ka-chan, Lory, perdonatemi ancoraç__________ç!!! DESCLAIMERS: date a Inoue ciò che è di Inoue, e a Tes ciò che è di Tes^^''''... *** U.D.O.: Unidentified Do'aho Object
di Tesla
DAL DIARIO DI BORDO DEL COMANDANTE RUKAWA:
" Il mio viaggio volge al termine. Credo di aver trovato ciò che mio padre brama… lo scopo di questa spedizione, il motivo per cui ha mandato me, il suo uomo migliore. È da circa un paio di settimane che ci troviamo nell'orbita di un piccolo pianeta chiamato Terra, l'unico nel suo sistema a presentare un habitat che ha permesso lo sviluppo di forme di vita senzienti. Dopo studi e approfondimenti sulle loro città e tecnologie, mi sono accorto che essi rispondono completamente ai canoni richiesti da mio padre, e ho deciso di avere un rapporto diretto con la razza, per uno studio più ravvicinato. Purtroppo, la prima serie di esperimenti non è andata come immaginavo: i terrestri si presentano come una razza molto variegata e dagli strani comportamenti..." ////
Kaede si interrompe in cerca delle parole giuste per descrivere ciò che ha visto… ma come, COME spiegare gli spettacoli a cui ha assistito attraverso la lente del suo telescopio? Ovunque lo punti, in qualunque momento, il primo giudizio del capitano Rukawa non cambia…
(RAZZA VARIEGATA DAGLI STRANI COMPORTAMENTI)
… Ripensa alla creatura accucciata su se stessa, deforme, calva, mentre lo accarezza amorevole, in estasi… e nell'oscurità lo attira, lo stringe a sé, lo divora con gli occhi… l'ha così tanto cercato, bramato… per così TANTO tempo… ed è possibile udire il suo borbottio nell'oscurità, mentre lo sfiora con i suoi polpastrelli, quel suo " è venuto da mehhhh, il mio regalo di compleanno, tessssssorohhh, ssssih…" Ripensa alle urla dei poliziotti all'esterno della casa: - Avanti, Takamiya, lasci andare Jhonny Deep!
…
… Ripensa ai programmi televisivi a cui ha assistito
(Allora, signora, tra un muflone e cinquanta milioni, ha vinto… UN MUFLONE! È contenta, vero? Su, su, non sbatta la testa sul muro dalla gioia… adesso a lei ci penso io, Richard Colls in persona! È contenta, vero? … signora? Signora, perché si punta una pistola in bocca?)
e ai suggestivi spot durante i pasti dei terrestri: antipasto
(IL TUO NEONATO SOFFRE DI SCARICHE INTESTINALI ALLUCINANTI °_°? "PANNOLINI GNAM GNAM" … UHHHHMMMMM, CHE BONTÀ ^____^!!),
primo
(CONTRO LE RUGHE PROFONDE E TUTTI I SEGNI DEL TEMPO, USA LA CREMA "STER KO"! GUARDA, IO LA USO, E A 20 ANNI NON HO NEANCHE UNA RUGA^____^!!!),
secondo
(DIARREA SPAVENTOSA CHE TI FA IMBOSCARE DIETRO I CESPUGLI OGNI 5 MINUTI >_<? NON USARE PIÙ COME CARTA IGIENICA IL PALLONE DEI RAGAZZINI CHE GIOCANO LÌ ACCANTO (ragazzi, quello NON è fango…) °_°!!! CARTA IGIENICA "TES": MAI COSÌ SOFFICE*_*!),
contorno
(- AMORE T__T, PERCHÉ CACCHIO HAI SOSTITUITO LA MIA COLLEZIONE DI CD INTROVABILI CON DELLE BARRETE DI CIOCCOLATO ? - OH, MA È CIOCCOLATO " BOBI" ^_____^ ! CI TERRÀ BUONA COMPAGNIA… - SFIZZERO? - NO, "BOBI"!),
dolce
(PESI QUATTROCENTO KILI E VORRESTI DIMAGRIRE COMPLETAMENTE IN UNA SETTIMANA^___^? COMPRA L'ELETTROSTIMOLATORE DELLA TIZIA CHE BALLA IN MUTANDE QUI SOPRA!!!! NON SERVE A NULLA, MA ALMENO HAI QUALCOSA DA FARE NEL VIAGGIO PER LOURDES^_^!).
… E poi Kaede ripensa… a quella meravigliosa visione, lì, nella terra chiamata Nuova Zelanda, un efebico elfo dalla bellezza lunare, dal fascinato sensuale. Ha pensato : "Io lo amo!"… … Amo i suoi capelli biondo grano dai riflessi color dell'oro…
(Oh toh, si è tolto la parrucca!)
…ehm… non importa, ama le sue deliziose orecchiette da Elfo, che gli suggeriscono sfiziosi usi alternativi…
(Oh toh, si è tolto le protesi in lattice!)
… ma non importa, finchè ha i suoi occhioni azzurr…
(Oh toh, via le lenti colorate!)
… quei bei bracciali sadomaso…
(Oh toh, via anche quelli!)
… il suo incarnato pallido?
(Oh toh, via il trucco, a rivelare una abbronzatura da negretto!)
La sua aria seria e misterios…
(" Sìììììì, daiiii, andiamo a schiantarci con lo snowboard contro qualche albero, YO YO YO!!!!!)
Oh toh, forse è meglio osservare da un'altra parte…
… E ancora, Kaede ripensa al ragazzino con la cicatrice a forma di fulmine sulla fronte e occhiali, lo ricorda mentre fugge da un serpente enorme, un Basilisco, mentre il fantasma di un ragazzo in fondo alla stanza agita pon pon rosa e urla :" Vai, Basiiiii, sei tutti noi!!!!… a Harry Po', pigliatela in quel posto!"…
Ok, forse ha osservato abbastanza…
Ru riemerge dal mare di ricordi e abbassa lo sguardo sulle ultime parole del suo diario di bordo,
'RAZZA VARIEGATA DAGLI STRANI COMPORTAMENTI'
Si chiede se sia il caso di aggiungere
' DALl'ATTEGGIAMENTO A VOLTE AGGRESSIVO '.
Beh, non saprebbe come altro descrivere il suo primo incontro ravvicinato con un esemplare del genere umano. Ha già teletrasportato sulla navicella un terrestre per uno studio diretto… solo che l'elemento scelto, un essere umano di sesso femminile, gli è saltata addosso sbavante non appena lo ha visto, urlando in giapponese " IMMMMMAAAAAAAAAANSO!"… che, nota Ru, assomiglia incredibilmente nella sua lingua madre a : " SÌÌÌÌ, SARÒ IL TUO FACOCERO DA COMPAGNIA, SODOMIZZAMI COL PORTAOMBRELLI DEL TUO CANE!!!". Strana gente, i terrestri! Ora è rinchiusa in una gabbia nello sgabuzzino della navicella, sorvegliata dal suo vicecomandante, armato di pistola laser e casco di banane.
Adesso, adesso si appresta a fare l'ultimo tentativo di contatto diretto, la definitiva conferma delle sue ricerche. Preme un bottone, e con un sonoro PROOOOOOT il raggio trasportatore preleva una fonte di calore dalla Terra e la trascina fino a lì, nello spazio, ad oltre 800 km dalla superficie. Fino a lì, sul ponte principale dell'astronave. Fino a lì.
Appena posa gli occhi sull'esemplare di terrestre, Kaede si accorge immediatamente che qualcosa non quadra. Secondo i suoi studi, gli umani usano ricoprirsi con pelli di animali. Non vanno in giro… …così. Deve aver condotto sicuramente una linea di ricerca sbagliata, perché il terrestre sembra essere coperto unicamente da una sottile patina di perle d'acqua.
(calore)
Ed è acqua che gli irrora il viso, e gli fa splendere la pelle sotto i raggi del sole, e vede il bronzo vivo e satinato di quel corpo, e si chiede chi sia veramente la stella madre di quel sistema… chi illumina chi… se non sia lui che irrora tutto, e il sole non ne sia che una pallida bolla d'invidia.
(fonte di calore)
Ed è acqua che riluce sui suoi muscoli, e le spalle ampie, e il petto largo, e i suoi addominali che affiorano come rocce levigate da un torrente, pelle leccata da un'aria avida di lui.
(calore, dentro di lui)
Ed è acqua giù per i muscoli delle sue gambe, colonne d'Ercole da succhiare, e baciare, e sognare, avvolte intorno alla tua vita, strette per farti spingere di più, per farti sciogliere dentro di sé.
(calore, che arde, brucia, e devasta)
Ed è acqua là
(non fonte di calore),
vi scorre sopra
(ma creatore di fuoco)
e lui brilla, come
(calore profondo)
tagliato in un diamante color del bronzo fuso
(che ti brucia dentro fino alle lacrime) .
Ed è caldo, e pulsa
(Calore),
e ti vuole, Kaede. Ti vuole
(CALORE).
Sì, il calore del fuoco tra le sue ciocche di fiamma. Davanti a lui, Hanamichi Sakuragi lo fissa stordito.
***
Hana lo guarda, ora, con sguardo attento, sorride debolmente. Gira intorno a se stesso, brevi occhiate ai muri coperti di schermi, e tasti, e luci, al pavimento lucido, all'enorme vetrata che li divide da un mondo di spazio infinito. Lì, dove ogni cosa si è formata. Lì, dove tutto è iniziato. Davanti a lui, la Terra. La fissa incantato qualche istante, grande, e azzurra, poi torna a guardare Kaede e bisbiglia: - È tutto un sogno, vero? Il ragazzo moro davanti a lui non risponde, e lui sbuffa, un po' deluso. - Dovevo immaginarlo. Non esistono ragazzi belli come te nel posto dove vivo io. Ancora silenzio. Hanamichi lo guarda seccato, ma un attimo dopo è rosso dall'imbarazzo, si ricorda in che stato è in questo momento, nudo e bagnato come un pulcino dopo la doccia, non esattamente uno spettacolo entusiasmante… Ma in fondo che importa? È tutto solo un sogno, no? Sposta l'attenzione sull'altro ragazzo e conferma la sua prima impressione: non ha mai visto nulla di così bello in tutta la sua vita. Sono i suoi occhi che lo incantano, intinti nel riflesso del sole, sembrano due piccole Terre in un corpo mortale. Azzurri, come oceani sconvolti da tempeste. Si avvicina a passi lenti a Kaede, lo osserva più da vicino, la sua pelle chiara e tesa, quelle labbra socchiuse, umide, turgide. Lo sembrano richiamare. Sembrano invocare aiuto per un pericolo mai vissuto finora.
(CALORE)
Ha le guance rosee, Kaede, e trema tutto, e ha paura, ma non può fare a meno di fissare il terrestre. Perché quella non è una paura per il mondo esterno.
(così tanto, da soffocare i sensi)
È qualcosa dentro di lui. Nel suo petto, nel suo stomaco, nel suo inguine. I suoi polmoni si contraggono sempre più, si stringono, come calassero in acqua gelida, il respiro rotto tra le labbra, e ancor di più, e ancor di più, e ancora, e ancora, ad ogni passo che Hanamichi compie. Hana ora è davanti a lui, e sorride, sorride apertamente. È un bel sorriso. Fa sentire felice anche Kaede. E il suo corpo si muove da solo, senza neanche accorgersene. Si china. Labbra contro labbra, impacciate, sfiora con i polpastrelli di una mano la guancia. Così dolce, così buono.
(ed il calore, nel suo corpo)
Hanamichi fa un passo avanti, e preme il suo corpo contro quello di Kaede, lo abbraccia stretto a sé, socchiude le labbra carnose. Bacio umido
(calore, che gli blocca il respiro),
e sensuale, marchia il possesso della sua anima, è sua , sua per sempre,
(calore, che gli intorpidisce i sensi)
anche se è solo un sogno, anche se tutto questo presto sparirà
(calore, che lo fa ansimare),
ora non sente più nulla del mondo, se non quella bocca, quel corpo premuto contro il suo, e il respiro di Kaede è il suo respiro,
(calore, che lo fa amare)
ed il desiderio di Kaede.. …il suo desiderio.
Ru si scosta da quelle labbra, gli occhi chiusi a riprender fiato, ma non si ferma, il suo viso scivola giù, sul collo, petto, sui capezzoli morbidi e scuri, li prende in bocca e li succhia, schiaccia il naso contro la pelle di Hanamichi e sente il profumo di sale e spezie, il sapore di acqua e di Hana, che si mischiano sul suo palato, e pensa che non ci sia nulla di più buono, nulla in più che desideri… … e le sue mani scivolano lungo la sua schiena, che è grande, e ampia, i polpastrelli scorrono sui muscoli bagnati, e scivolano ancora, inseguendo le lacrime d'acqua straniera che da quei capelli rossi cadono… e sprofondano sempre più , nell'incavo oltre la schiena… … e le sue labbra calano, lecca la pelle tirata sugli addominali, e la leggera peluria intorno all'ombelico, ed è come una pista da seguire, e lui lecca, e succhia, e la sua lingua cala sempre più giù, e ancora… … e sente le mani di Hanamichi afferrare ciocche dei suoi capelli con dita che tremano, e le sue gambe sono molli, e si appoggiano contro la vetrata della navicella, e sente la pelle scottare contro il vetro ghiacciato, e geme ancora, ed urla… … ne lecca solo la punta, non sa il perché, ma scopre che è buono, che gli piace, e ne vuole ancora. Stringe la cappella umida tra le labbra e la strizza, aspira, ne stuzzica i contorni con i denti, delicatamente, e sì, buona, e ne vuole ancora, e ancora, e lo prende in bocca, tutto quello che può, e sente la carne del pene duro strofinargli la guance, e sussultare, sì, il sesso, imprigionato tra il palato e la lingua, le labbra umide turgide che stringono, e premono, e la saliva che gli cola sul mento, e il collo che gli fa male, ma non importa, continua a succhiare il pene di Hanamichi con tutte le forze che può… …e Hana urla, urla, grida, porta le mani sopra la testa, singhiozzano frenetiche sulla parete liscia sopra di sè, in cerca di un appiglio, il mondo gira come un tornado, ed è un mondo che appare e scompare, disintegrato dalla saliva che ricopre il suo pene, dal calore che lo accoglie, ed urla, urla…. … lo sente sussultare quando trova un buco nel suo corpo e di istinto insinua un dito dentro, e come è caldo, come è morbido, stringe il suo indice nella sua carne viscosa, e geme, e non di dolore, e accosta un altro dito, sente l'anello rugoso stringere, e scivola dentro a fatica, perché è stretto, così stretto, e caldo, così caldo, e bollente, e Hanamichi geme, geme ancora, e si cala contro le sue dita, allarga le gambe di più, oh, sì, ne vuole di più dentro di sé, vuole essere riempito, vuole sentire il suo ano saturo di carne estranea… … e sente l'altro mano scivolare tra le sue cosce, e trema, sussulta quando le dita strofinano in dolci circoli l'incavo delle ginocchia, si sente il corpo molle, e poi risalgono, e sono sui suoi testicoli, ora gonfi e tremanti, li sfiorano, li accarezzano, ma Hanamichi urla ancora, ancora, urla così forte che non resiste più, lo desidera, con tutte le sue forze, con tutte le sue energie, e la sua bocca si svuota, e risale, e le sue labbra sono aperte, e la lingua traccia la strada di risalita verso il viso di Hana, così buono, il suo sapore, così buono… …e sente le mani di Hanamichi trafficare sui suoi pantaloni, glieli strappa, li cala sulle anche, ed il corpo di Kae torna in vita, e la sua erezione grida, sfrigola bollente nell'aria, non vuole l'aria fredda, ha bisogno di un posto caldo dove accucciarsi, insinuarsi, penetrare… … e Kaede porta il pene tremante all'ano di Hanamichi, perde qualche istante per fare entrare la punta, perché il buco è stretto, ma il sesso scava, affonda, e sente le pareti di carne contrarsi contro il suo pene, e Hamamichi che lo abbraccia forte, e nasconde il viso nell'incavo della sua spalla, e sente il respiro ansimante contro il suo petto sudato e umido, e quelle labbra che bisbigliano qualcosa, e poi comprende, bisbigliano "amore, amore mio", e ha gli occhi umidi di lacrime, perché non può urlare il nome di Hanamichi, perché non lo sa, sta amando un terrestre di cui non conosce nulla, ma sa che lo ama, così tanto, così forte, lo ama, e il suo cuore batte sempre più forte, sembra uscirgli dal petto, e grida, col suo cuore, col suo corpo, e le sue labbra, e ancora, e ancora, e "ti amo", e ancora, e poi c'è l'ultima spinta, l'urlo, e sente un fiotto caldo e viscoso macchiargli lo stomaco, e urla anche lui, ed un piacere che gli serra la gola… … e prima di strizzare gli occhi sotto l'ondata dell'orgasmo, posa i suoi occhi sulla sfera azzurra della Terra, con le sue nuvole, e i suoi abissi, e i suoi abitanti così strani, si scopre ad amare anche lei, perché gli ha concesso di incontrare il suo amore. Ma è il solo pensiero di un attimo, poi l'orgasmo arriva e sommerge ogni realtà.
*** Sono abbracciati, distesi sul pavimento. Kaede accarezza le ciocche rosse di Hanamichi. Hana stranamente silenzioso, riflette. Un respiro profondo. - Questo non è un sogno, non è così? La mano di Kaede si ferma. - No. Non è un sogno. Un altro respiro. - Sei… sei un alieno? - Beh, questa astronave non è certo la mia casa per le vacanze, do'aho!- cerca di scherzare, ma non è una gran battuta, e non ha voglia di ridere. Sente il cuore stretto dal dolore. - Sei un alieno- ripete Hanamichi, ma non è una domanda. Sta incominciando a capire cosa questa realtà comporta. - Tu… tu devi… - La mia missione è finita. - Ah. Secco. Gli affiorano le lacrime agli occhi, non ha la forza di cacciarle indietro. Ora come ora, è troppo impegnato ad impedire al proprio cuore di scoppiargli nel petto. Hanamichi si scosta bruscamente da Kaede e si alza. - Allora tutto questo era uno scherzo? Anzi, no… un esperimento! Vero? Ho azzeccato, non è così?- mormora amaro.- Cos'è, eri curioso di sapere come scopa un terrestre? O forse solo un Giapponese? Con quanti altri lo hai fatto, eh? Quanti altri hai strappato dalle loro vite per scoparteli, eh? - Non… - STAI ZITTO! STAI ZITTO E NON PARLARE, NON NE HAI IL DIRITTO, LO CAPISCI? NON PUOI PORTARMI QUI, FARE L'AMORE CON ME E POI RISBATTERMI INDIETRO COME FOSSI UNA PEZZA!!! NON PUOI!!!! - Io… - NON PUOI, FIGLIO DI PUTTANA, NON PUOI, NON PUOI, NON PUOI!!!- urla Hanamichi, e si accascia a terra, e piange, e ha il viso contratto dalla disperazione, ed il cuore brucia nel petto. Non è giusto, tutto questo non è giusto…quello che prova, l'amore che gli gonfia l'anima e gliela fa sanguinare…. Era così felice… Così felice. Kaede si accuccia intorno a lui, e lo abbraccia, e ha la vista sfumata. Impiega un attimo a comprenderne il motivo. Sta piangendo anche lui. - Io non voglio separarmi da te- bisbiglia disperato. Hanamichi alza il volto, e appoggia la fronte contro quella di Rukawa, le loro guance sbattono per sbaglio, e una lacrima di Kaede cade sulle labbra di Hana. La lecca via, d'istinto. Ogni cosa di Kaede, gli appartiene. Ogni cosa di Kaede, lui non la sprecherà mai. - Allora non te ne andare. Non mi lasciare solo. Rukawa scuote la testa. - Non posso… io devo eseguire il mio compito, devo tornare da mio padre e portargli i risultati delle mie ricerche… io… io n-non posso… - Allora vai, e poi torna da me! - Come, come potrei ?!? Il viaggio è troppo lungo, e stiamo parlando di velocità interspaziali… quelli che per me sono giorni, per te sarebbero anni, secoli…io… - Verrò io! Non mi importa degli altri, non più, lascerò tutto… - No, questa nave può ospitare solo due passeggeri. Le provviste d'aria e cibo non consentono un terzo passeggero… Hanamichi si affloscia tra le sue braccia. - Allora è così- sussurra sconfitto, noi non possiamo…- ma si interrompe. Un rumore strano. Rimangono in silenzio, ascoltano. Ancora, quel rumore. Un : - Oh, yeah! Poi un ululato, un urlo spaventoso. Scattano in piedi e corrono verso il corridoio, aprono la porta dello sgabuzzino… Kaede spalanca gli occhi scandalizzato. - Ma… vicecomandante Spak!!!! Mi meraviglio di lei!! Lo scimpanzè con le brache della divisa calate tra le braccia di Haruko sorride imbarazzato. - Uh uh uh aha ah !- spiega Spak. - Beh… si… si ricomponga!! - Uuuuuh, nooooooo!- si lamenta Haruko afferrandogli i calzoni e ricalandoglieli giù, - Lascialo perdere, amore, la sua è solo invidia da prestazione! - Uuh uh! - Si rivesta, Spak, è arrivato il momento di ripartire- li informa amaro Kaede. Sente il sussulto soffocato di Hanamichi alle sue spalle. - No, non può! - Dobbiamo, umana. - Non può- strilla lei, - proprio ora che il nostro amore era sbocciato!!! Kaede stringe i pugni, rabbioso. - Crede che non voglia? Ma dobbiamo ripartire, dobbiamo riportare le notizie, dobbiamo… - Sono sulla Terra?- domanda Haruko all'improvviso. - Cosa? - Sono notizie riguardanti la Terra? - S-sì - risponde soprappensiero Kae. - Perfetto. Allora vado io con Spak! Il cuore di Kaede e Hana salta un battito. - Come hai detto? - Servono informazioni sulla Terra, no? Verrò con voi… - Uh uh, ah ah ah ha!!! - Dici, caro? - Uh! - Bene… Prenderò io il posto del tuo capitano, ne so molto più di lui! - Uh ah ah ah ah!!- suggerisce Spak. - Io… - bisbiglia incerto Kae. Che deve fare? È suo preciso compito informare suo padre, però… … però non vuole separarsi da Hanamichi. Non vuole separarsi dalla persona che ama. E non c'è nulla che lo leghi al suo pianeta natale, se non un uomo troppo occupato del suo regno per badare a suo figlio. E cosa aspetta, allora? Prende la mano di Hana tra le sue e la stringe affettuosa. - È in grado di poter guidare questa navicella da solo, Spak? - Uh ah uh ah uh uh uh uh!!!- conferma lo scimpanzè. Si lancia uno sguardo innamorato con Haruko. - Ok, allora. Facciamolo.
***
Hanamichi e Kaede alzano gli occhi al cielo. Da qualche parte, sopra di loro, una astronave con Haruko e il neo comandante Spak viaggia nell'iperspazio. Hanamichi e Kaede osservano, lì dove sono. Sulla Terra. Nel giardino di casa Sakuragi. Fianco a fianco della persona che amano. Il posto giusto, l'unico dove desiderino stare. - Kae? - Sì? - Ce la farà? - Ne sono certo. Silenzio. Poi: - Kae? - Sì? - Dove l'hai mandata precisamente? Kaede pronuncia il nome del suo pianeta madre, e trascina il Rossino dentro casa. Mentre salgono le scale, stretti in un abbraccio, tra gli strascichi di un bacio, Hanamichi nota quanto il nome del pianeta natale di Kaede assomigli al giapponese per " A 'FANCULO". Scuote la testa e ridacchia, poi stringe la Volpe aliena a sé, felice come non mai.
EPILOGO
Intanto, sul pianeta madre di Kaede:
Analisi N. 37879034/A/KK11 SOGGETTO: Haruko Akagi PIANETA DI PROVENIENZA: Terra RICERCA: forme di vita intelligente.
MISSIONE DI OGGI: FALLITA.
***
^^''''''Mio Dio che schifo… è stata scritta durante le fasi di delirio post studio, perdonoç_________ç… siete ancora vivi e sani mentalmente ^^? Un bacione e auguri ancora, puccini*_*!!!!!!! Tes^^
Per i commenti delle anime pie, a tesla_vampire@mns.com ... ^___^ grazie!!!
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