Disclaimers: SD è sempre del sommo Inoue... sigh! ;__;
Note: Questa è la fic + lunga che abbia mai scritto! ^^ Per i primi capitoli sembra abbastanza "normale", ma poi cambia radicalmente genere... Altamente sconsigliata ai deboli di cuore e ai sani di mente!
Allora...
*...* pensieri diretti del personaggio
-...- parlato
<...> della "vocina interiore"
[...] presente nell'ultimo capitolo, indica le azioni che compie Hanamichi.
E' proprio tutto ora! C&C sono apprezzatissimi!
Tu sei solo
mio parte
XVI - Epilogo
di Eshty
- Be' allora io vado! - disse Mitsui, depositando un leggero bacio sulle labbra di Hanamichi, che era ancora beatamente sdraiato sul divano.
- Ok, ci vediamo in facoltà a pranzo! - gli rispose, guardandolo con tenerezza.
Quella mattina non aveva lezione, quindi pensò di sistemare un pochettino la casa; ormai lui e Hisashi facevano coppia fissa da due anni passati e convivevano da uno.
Sakuragi sorrise tra sé e sé: era felice.
Dopo la storia di Kaede pensò che non si sarebbe più ripreso. Lo shock emotivo era stato fortissimo e il fatto di aver continuato ad amare chi era disposto ad ucciderti pur di tenerti per sempre con sé non gli era stato di aiuto. Poi Mitsui, con calma e pazienza, era riuscito ad aprire uno spiraglio nel suo cuore sanguinante, conquistandosi la sua fiducia e, infine, il suo amore. Guardò arrossendo il letto; anche quella notte era stata infuocata, straripante di passione e dolcezza.
Amava Hisashi con tutta l'anima.
Passò due orette a fare il bucato, stenderlo e a dare una sistematina in giro, dopo avrebbe preparato il pranzo.
Mentre era in giardino ad appendere i panni puliti alla corda, si ritrovò a pensare che era una giornata simile a quella di quattro anni fa, quando comprò il regalo per Kaede per il loro sesto mesiversario e poi lo aveva visto insieme a Sendo... Scrollò la testa, cercando di cacciar via quei tristi pensieri; quel giorno di tanti anni fa aveva avuto inizio il suo incubo, una serie di fatti così sconcertanti che ancora adesso, pensandoci, gli sembravano assurdi, come se fossero il frutto della sua immaginazione. Ma ora stava insieme a Mitsui, la sua vita aveva iniziato un periodo di tranquillità e di successi... non aveva senso ricordare un passato di cui era riuscito a disfarsi solo dopo molta sofferenza.
Stava riportando in bagno la cesta ormai vuota dei vestiti sporchi quando squillò il telefono.
- Pronto? Casa Mitsui e Sakuragi - rispose scocciato. Non era riuscito a cambiare totalmente il suo carattere, mantenendo sempre un po' del "fu teppista" che ancora albergava in lui.
- Buongiorno. Mi spiace doverla chiamare per un motivo così grave... Io sono il dottor Hitoshi, un medico del pronto soccorso dell'ospedale Otakisu.
- Ma... perché mi telefona? E' successo qualcosa a qualcuno che conosco?!? - chiese il rossino, divenuto agitatissimo.
- Purtroppo sì, abbiamo trovato questo numero come recapito nel suo portafoglio. Si tratta di Hisashi Mitsui.... -
- Hisa... cosa gli è successo? Come sta?! - urlò fuori di sé.
- Ha avuto un grave incidente con la macchina.. Purtroppo è in fin di vita e non ci sono molte possibilità di salvezza... Se la sente di venire? -
- Certo, arrivo subito! - e sbatté con violenza la cornetta.
Hisashi, il suo Hisashi, rischiava di morire…
La testa gli girava vorticosamente, ogni cosa intorno a lui aveva i contorni offuscati, il battere accelerato del suo cuore faceva da colonna sonora a quello che gli stava succedendo: di nuovo... il suo mondo stava nuovamente precipitando nell'oblio.
Aveva voglia di piangere, ma non ne aveva il tempo.
Si avviò verso la porta, quando notò la busta bianca sul mobiletto dell'ingresso. Era arrivata quella mattina, ma poi lui e Mitchy se ne erano scordati, assorti come sempre nel dimostrarsi reciprocamente il loro amore.... Non c'era scritto sopra né il destinatario né tantomeno il mittente. Aveva pensato che fosse un'altra missiva di qualcuno poco propenso ad accettare l'omosessualità come un diritto di scelta, ma ora...
Ora quella busta, al pari delle condizioni di Mitsui, lo colpì come se fosse una minaccia alla sua.. .alla loro, incolumità.
Lo inquietava, la temeva. In quel momento aveva paura di quella lettera.
L'aprì; conteneva il ritaglio di un giornale. Era datato 24 maggio, quindi era di 3 giorni prima.
Era preso dal quotidiano locale di Seattle. La fotografia a lato dell'articolo mostrava una macchina sfracellata in fondo ad un burrone; dal punto di vista in cui era stata scattata era possibile vedere il guardrail sfondato e i segni lasciati sulla sterpaglia dal veicolo.
" XXXXX - Nicholas Sunlight, giovane studente universitario 19enne, è stato trovato morto ieri pomeriggio, dopo un grave incidente automobilistico sulla statale 23. Le autorità ritengono che l'uscita di strada del suo mezzo non sia da accreditarsi all'alta velocità o allo stato di ebbrezza e tendono ad escludere anche l'utilizzo di droghe.
Con il passare delle ore, grazie soprattutto ai rilevamenti delle tracce di altri pneumatici, ha acquistato maggior rilievo la probabilità che un secondo veicolo, accostandoglisi sul lato sinistro, lo abbia poi spinto fuori dalla carreggiata, facendolo precipitare in un dirupo di 200 metri circa. La polizia sta ancora cercando l'autista dell'altra macchina anche se al momento non hanno nulla di concreto tra le mani. Che sia stato il gesto di un folle? Oppure una vendetta? Per quale motivazione? Le indagini....." e così via.
Nicholas era morto.
<Un incidente automobilistico...> disse la sua vocetta, che da tanto tempo non si faceva più sentire. Ora non aveva il tono ironico con cui l'aveva sempre sbeffeggiato per farlo reagire. Ora era appena percettibile, come un lamento.
*....*
<Ricordi il discorso che ti fece Kaede quando Nick lo minacciò di lasciarti in pace, perché ormai non c'erano + speranze per lui?>
*... Gli dissi che amava le auto....*
<... E lui rispose che in futuro sarebbe potuto diventare vittima di un...>
*... incidente automobilistico....*
<Mitsui allora...>
*... lui... *
<....>
Il suono del campanello lo fece sobbalzare, penetrandogli col suo stridore fin nelle ossa.
Stava sudando freddo.
Girò il foglio di giornale. Dietro, con un pennarello nero, c'erano scritte due sole parole.
Iniziò a ricordare tante cose... L'imminente matrimonio di Yohei...
[si avvicinò alla porta]
<Non lo fare...>
... i pomeriggi a giocare a basket con i suoi amici....
[posò la mano sulla maniglia]
<Non aprire!>
... la festa di addio al nubilato di Megane kun ....
[con l'altra mano tolse il gancio]
<No... perché?>
... il luminoso sorriso di Nicholas....
[spinse leggermente la maniglia]
<Non devi, no..>
... i due anni passati con Hisashi....
[la serratura scattò]
<Di nuovo...>
... quelle due parole, scritte dietro un foglio di giornale....
[trasse un profondo respiro]
<... iniziare....>
... riconobbe la calligrafia...
[aprì la porta.]
<.. tutto... no...>
.... "Sono tornato"....
- Sono tornato - due sole parole, due profondi occhi blu nascosti dietro una lunga frangetta nera.
Rukawa era tornato.
Fine!
NdEshty: Kami sama, che finale!
NdHana+Hisa+Kaede+Nick: ....
NdEshty: Nicholas che muore...
NdNick: ...
NdEshty: ... Hisashi in fin di vita...
NdHisa: ....
NdEshty: Rukawa che torna + pazzo di prima e con due omicidi sulla coscienza (due e mezzo a dire il vero)
NdKaede: ...
NdEshty: Hanamichi che se lo ritrova davanti...
NdHana: ....
NdEshty: e non si sa che cosa gli succede!!! (lascio alla vostra immaginazione! ^^)
NdHana: ...
NdEshty: Non vi lascia un senso tremendo di inquietudine ??? O___O
NdHana+Hisa+Kaede+Nick: TI AMMAZZOOOOOOOOOOO!!!!!!!!
NdEshty: Aaaaargh! Non l'hanno presa beneeeeeeee!
Commenti (semi)seri al finale:
Allora, mi scuso con tuttiiiiiii/eeeeee gli /le amanti di SD... so che il finale lascia a desiderare, ma per come si era messa la storia (male) l'happy end ci stonava.
Il fatto è... Hanamichi poteva mettersi con uno che lo rapisce, lo stupra e cerca di ammazzarlo? E che ammazza pure un’altra persona?? No. Kaede aveva bisogno di "guarire" dalla sua follia. Ma uno può guarire dalla follia? Tolti gli psicologi/psichiatri, che magari sono certi di sì, io non credo, non almeno al livello a cui ho messo Rukawa, quindi doveva rimanere pazzo. Allora che faceva? Rimaneva in America calmo e tranquillo mentre la sua "proprietà" se la faceva con un altro? E non si vendicava dell'affronto di Nicholas? Nooooo, l'orgoglio (pazzoide) reclamava vendetta e la vendetta reclamava sangue! ^^;;
State tranquille, la prossima fic farà meno schifo, promesso! ^____=
NdHana+Hisa+Kaede+Nick: non credetele, dice sempre così, poi..... T____T
Fine!!! ^^
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