Disclaimers: SD è sempre del sommo Inoue... sigh! ;__; 
Note: Questa è la fic + lunga che abbia mai scritto! ^^ Per i primi capitoli sembra abbastanza "normale", ma poi cambia radicalmente genere... Altamente sconsigliata ai deboli di cuore e ai sani di mente!

Allora... 
*...* pensieri diretti del personaggio
-...- parlato 
<...> della "vocina interiore"
[...] presente nell'ultimo capitolo, indica le azioni che compie Hanamichi.

E' proprio tutto ora! C&C sono apprezzatissimi!



Tu sei solo mio

parte XII

di Eshty




- Ma porca... vabbé, ormai sono fradicio, anche se piove non cambia nulla... - sbottò Hanamichi, togliendosi la maglia ormai impregnata d’acqua e sudore.

- E’ inutile che ti alleni... schiappa sei, schiappa rimarrai - disse una voce dietro di lui.

- Aaarh, maledetto baka kitsune! Come osi parlare così al Tensai del basket?!?!? -

- Dico solo la verità - gli rispose il moretto, appoggiandosi con noncuranza al palo del canestro. 

- Bah.... se intendi rimanere, io me ne vado! - gli ringhiò contro il rossino. 

Non aveva voglia di vedere la sua nemesi, era già una giornata schifosa di per sé.

- Aspetta - 

- Che vuoi ancora, iceman? -

- One to one? Si arriva ai 10 -

- Ok, ti umilierò, così capirai chi è il miglior giocatore tra di noi! - 

- Nh -

Giocarono più del necessario, dato che arrivarono ai 40 punti (per Rukawa, Hanamichi ne fece 32).

- Kuso! - borbottò il rossino. 

Aveva perso.... Non che fosse una novità, contro il volpino perdeva sempre, però gli bruciava e parecchio. Nonostante l’odio stra-dichiarato nei suoi confronti, provava una profonda ammirazione per lo stile di gioco di Rukawa; era elegante, preciso... perfetto. Aspirava a diventare anche lui così bravo, ma non se la sentiva proprio di chiedere il suo aiuto; era orgoglioso e poi temeva che la kitsune ne avrebbe approfittato per prenderlo in giro.

- Sei migliorato - disse Kaede di rimando. 

Da parte sua aveva sempre provato una certa curiosità per quella testa rossa. Sprizzava energia da tutti i pori, trasudava di vitalità e passione.... Era un tornado vivente, una valanga umana...

Era esattamente il suo opposto. 

Quel suo modo di fare, un po’ grottesco e infantile, lo aveva colpito. 

Hanamichi era il fuoco, lui il ghiaccio. 

Hanamichi era il giorno, lui la notte. 

Hanamichi era l’espressione della vita, lui della morte. 

Lui e la morte avevano avuto così tanti contatti.... in quel rossino, forse, poteva rinascere a nuova vita....

Lo voleva. 

Sakuragi era il suo obbiettivo, oltre a quello di giocare nell’NBA. Decise di accantonare per il momento il suo sogno più vecchio, l’America, per concentrarsi su quello più impellente... il rossino che tormentava ogni sua notte, ogni minuto della sua giornata. 

- Che fai, sfotti? - gli chiese infastidito Hanamichi. 

Sapeva che non era così, Rukawa non era il tipo da prenderlo in giro, almeno non sul basket, ma non riusciva a credere di aver appena ricevuto un complimento da lui. Che la fine del mondo fosse vicina?

- No, affatto -

Guardò il suo compagno con attenzione. Cosa gli piaceva di lui? Cosa trovava di attraente in quel ragazzo che era stato scaricato ben 50 volte? Semplicemente tutto. 

I capelli rosso fuoco, dalle mille sfaccettature, che immaginava setosi sotto le sue mani. 

Il viso dai lineamenti marcati, gli occhi ardenti ed espressivi, le labbra piene e carnose.... chissà come erano deliziose da baciare... Desiderava così tanto passare la sua lingua su quel volto, ridisegnandolo... 

Poi osservò il suo fisico. 

La pelle dorata, solare, calda, morbida... tremendamente erotica...

Spalle larghe, virili, confortevoli. 

Petto e ventre ben modellati, scultorei, con i muscoli evidenziati dall’esercizio fisico. 

La vita stretta, solida, glabra come il resto di quello splendido corpo. 

I pantaloncini chiari, a causa dell’umidità, gli si erano appiccicati addosso, divenendo quasi trasparenti. Comunque già sotto le docce della palestra aveva visto che era ottimamente dotato e che il suo fondoschiena era proporzionato, sodo e granitico... Più di una volta aveva avuto l’istinto di chinarsi a mordicchiarglielo e leccarlo e trattenersi era divenuta una vera tortura. 

Le gambe erano lunghe, muscolose, possenti, in grado di saltare con un’agilità straordinaria. Immaginò di accarezzargli senza sosta il morbido interno coscia, su e giù, senza dargli la soddisfazione di raggiungere il punto dove la mano era più desiderata... voleva farlo morire dal piacere, come lui doveva continuare a sopportare...

Sospirò, un rumore più simile ad un gemito che allo sbuffare. Era eccitato e vedere il suo Hanamichi lì, fermo, bagnato e incatenato al suo sguardo.... perse ogni remora. 

Con movimenti languidi e sensuali, lentamente, sì avvicinò alla sua preda. 

Occhi negli occhi, i loro respiri divennero uno solo mentre la lingua di Rukawa assaporava le labbra del rossino. Ma non gli bastava, voleva di più. Premette leggermente, cercando di far schiudere la bocca di Hanamichi e la sua eccitazione aumentò maggiormente quando ci riuscì; finalmente lo stava baciando, finalmente poteva gustare il suo sapore... dolce, intenso, fresco, più desiderabile del frutto proibito....

Lo fece scivolare per terra, mentre la pioggia iniziò a scendere sui loro corpi allacciati.

Voleva godere di ogni singolo attimo, voleva un appagamento totale. Non era ancora il momento della frenesia.

Sempre con la lingua iniziò a seguire i lineamenti del suo viso, delle sue orecchie, della sua gola... Scese verso il petto, mordendo e succhiando i turgidi capezzoli, beandosi dei mugolii di piacere che stava suscitando. Con ferma delicatezza gli tolse i pantaloncini e i boxer, lasciandolo nudo. Nessuno dei due si preoccupò che qualcuno potesse vederli; erano in una zona abbastanza appartata del parco e poi stava piovendo a dirotto, per cui tutti erano chiusi nelle loro case. 

Si scostò leggermente dal corpo del rossino solo per poterlo ammirare meglio. Hanamichi teneva gli occhi socchiusi, le labbra leggermente aperte, il suo respiro era affannoso, il suo petto si alzava e abbassava velocemente ed era eccitato. Tremendamente eccitato. Non capiva perché Rukawa lo stesse guardando così.... forse lo aveva solo preso in giro? Magari si era divertito ad umiliarlo? Quando questi dubbi iniziarono ad attanagliare il suo cuore, il volpino decise di agire. Con sensualità cominciò a leccargli una caviglia, mentre con una mano gli accarezzava l’altra gamba. Poco a poco, solo quando la parte interessata si assuefaceva a quel trattamento, si spostava più in alto, avvicinandosi lentamente al membro di Sakuragi. Hanamichi non faceva alto che gemere; teneva le braccia sopra la testa, contraendo spasmodicamente i muscoli degli addominali e mordendosi le labbra per non urlare; Kaede lo stava facendo impazzire... 

Il volpino sostò per parecchio nel suo interno coscia; leccava, mordicchiava e accarezzava quella parte così sensibile, riprendendo a stuzzicare contemporaneamente un capezzolo. Voleva sentirsi pregare.... voleva che Hanamichi lo supplicasse... 

Nonostante fosse una tortura anche per lui, avrebbe atteso fino a che non lo avesse implorato...

Si avvicinò con la bocca al suo membro, ansimando. I suoi semplici respiri stavano mandando in estasi il rossino, che prese ad agitarsi maggiormente. 

Leccò quasi svogliatamente la punta del pene, prima di risalire di nuovo sul ventre, sul petto e alla gola del ragazzo sdraiato sotto di lui.

- Ka.. Ka-ede.. ma co.. cosa... - cercò di chiedere Hanamichi, non capendo perché Rukawa non volesse dargli soddisfazione. 

Per la prima volta vide il volpino sorridere. Un sorriso strano, carico di desiderio, malizia ma anche di crudeltà. Pensò che forse, l’ultima caratteristica, l’aveva vista solo perché era vittima della danza erotica di quel sensuale ragazzo che lo stava facendo mugolare come un cagnolino in calore...

Con gesti sempre lenti e calcolati, Rukawa si spogliò. Hanamichi deglutì, fissando estasiato il corpo perfetto del suo compagno di squadra. Lo voleva, voleva toccare, baciare, leccare e soddisfare quel corpo...

Kaede si accucciò sul suo grembo, tenendo però le ginocchia flesse, così che rimase leggermente rialzato rispetto al corpo caldo sotto di lui. Con una mano portò il pene di Sakuragi contro i suoi glutei, facendosi penetrare superficialmente. Ovviamente quel gesto non fece altro che accrescere a dismisura l’eccitazione del rossino, che aspirava a qualcosa di più.

- Muovi... ti.. - gemette, totalmente immerso nel mondo delle sensazioni.

Rukawa sorrise. Non lo aveva pregato, quindi non aveva ancora diritto ad ottenere soddisfazione da quel rapporto. 

Si inginocchiò, posando le ginocchia ai lati del corpo sotto di lui, e con una mano iniziò a masturbarsi. Hanamichi osservava affascinato la scena; il pene gli doleva da quanto era eccitato e la visione sopra di lui lo stava facendo andare letteralmente a fuoco. 

Cercò di tirarsi su coi gomiti, voleva assaggiare la virilità di Rukawa. Il volpino gli permise di succhiare per poco, gemendo sopra di lui. Doveva resistere.. voleva che Hanamichi strisciasse, non doveva lasciarsi andare. Lo spinse bruscamente, facendogli aderire nuovamente la schiena contro il terreno. 

Riprese a masturbarsi lentamente, strusciando il suo sedere sul pene eccitato dell’amico. Quando sentì che il rossino stava per venire, portò una mano dietro la sua schiena, alla ricerca della sua virilità, e premette proprio sotto la cappella, impedendogli l’orgasmo.

- Bast... ardo... perché... - ansimò Sakuragi, con le lacrime agli occhi. Sentiva ogni suo muscolo teso nello sforzo di dar libero sfogo al piacere che provava, ma le dita di Rukawa glielo stavano impedendo.

- Supplicami.. ti porterò in paradiso... - gli disse Kaede, con voce roca.

- Te lo... puoi... scordare... - protestò debolmente Hanamichi, anche se sapeva che avrebbe resistito poco.. voleva Kaede e lo voleva ora. 

Rukawa sorrise. Hanamichi era un osso duro, lo sapeva, e in parte era per questo che provava tanta attrazione nei suoi confronti. Ottenere qualcosa da quella testa rossa era una sfida... e lui amava le sfide... amava vincerle. 

Si voltò completamente, abbassò il capo e prese in bocca la virilità del rossino, strappandogli un grido strozzato di piacere. La posizione era simile alla tipica "69", solo che il volpino aveva premuto le sue gambe sulle braccia di Sakuragi, inchiodandolo al pavimento, e gli aveva piazzato davanti alla faccia il suo dolce fondoschiena, senza dargli la possibilità di fare nulla. Non poteva toccare, non poteva baciare, non poteva leccare. Hanamichi provò un intenso piacere, dato dallo succhiare di Kaede, ma al tempo stesso si sentiva frustrato, non potendo partecipare attivamente al rapporto.

- H-hai... vinto.. Ti prego.. - mugolò, dopo la seconda volta che Rukawa gli negava l’orgasmo.

- Sii più convincete... - mormorò, dando fugaci leccatine alla punta del pene del rossino.

- Ti supplico, ti prego, ti imploro.. - farfugliò Hanamichi.

Kaede, che non era certo meno eccitato di lui, accolse con gioia la sua vittoria. Per prima cosa, decise di prendersi il premio tanto agognato... Si alzò, lasciando che la pioggia attenuasse i bollenti spiriti ad entrambi, poi si posizionò tra le gambe di Hanamichi e lo penetrò lentamente, facendo abituare il corpo del rossino, infine diede libero sfogo al suo desiderio. Riuscì a venire senza dare soddisfazione al rossino, che lo fissava disperato. Sempre senza dire una sola parola, si sedette su di lui e accolse con un gemito il membro pulsante di Sakuragi. Iniziò a muoversi sempre più rapidamente, accompagnato dai movimenti pelvici del rossino, e si eccitò nuovamente. Hanamichi non perse l’occasione di poter finalmente toccare il membro del compagno e iniziò a muoverglielo con fermezza, seguendo il ritmo che avevano imposto i loro corpi. 

Vennero gemendo entrambi, stravolti, stanchi, bagnati e soddisfatti.

Così era iniziata la storia d’amore tra Rukawa e Sakuragi.



FINE FLASH BACK



Commenti fuori onda 2:

Scusa, ma... NdHana

Sì? NdEshty

Mentre io ricordo tutto questo, Rukawa farebbe in tempo a stuprarmi, uccidermi, andarsi a bere un cappuccino al bar, giocare una partita di basket, farsi la doccia, tornare indietro, seppellirmi da qualche parte, rifarsi una doccia, cenare e poi fare anche un pisolino.. NdHana

In effetti.... ^^;;; Spero perdoniate questo FB lunghiiiiiissimo! E poi Hana.. dì la verità.. ti è spiaciuto così tanto interpretarlo??? ^___= NdEshty

No, anzi! ^///////^ NdHana

Fine dei commenti fuori onda 2 





Fine dodicesima parte

(continua...)



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