Disclaimers: SD è sempre del sommo Inoue... sigh! ;__; 
Note: Questa è la fic + lunga che abbia mai scritto! ^^ Per i primi capitoli sembra abbastanza "normale", ma poi cambia radicalmente genere... Altamente sconsigliata ai deboli di cuore e ai sani di mente!

Allora... 
*...* pensieri diretti del personaggio
-...- parlato 
<...> della "vocina interiore"
[...] presente nell'ultimo capitolo, indica le azioni che compie Hanamichi.

E' proprio tutto ora! C&C sono apprezzatissimi!



Tu sei solo mio

parte II

di Eshty

 

Il mattino successivo entrò con calma a scuola, sapendo che Rukawa non c'era perché la sua classe era ad una gita obbligatoria in un non ricordava + quale museo. Si diresse nell'ufficio del preside e, dopo essersi fatto annunciare dalla segretaria, entrò. Sakuragi espose la sua richiesta e porse al preside la lettera inviatagli dall'istituito Oda, che si trovava in una città a molti chilometri di distanza da Kanagawa. (lo so, potevo sforzarmi a cercarne una e metterci un nome realistico, ma sono pigra! ^^ NdA)

- Come mai hai deciso di accettare la loro proposta? - chiese il preside.

- Penso che confrontarmi con altri giocatori possa stimolare il mio spirito di competitività, migliorando di conseguenza il mio livello di gioco - rispose il rossino, che aveva pensato tutta la sera precedente alla scusa da inventarsi.

- Mh, in fondo è solo per sei mesi. Mi sarebbe molto dispiaciuto perdere definitivamente un promettente giocatore come te, Sakuragi -

- La ringrazio signore -

- Bene, allora è deciso. Invieremo un fax di conferma all'Istituto. Quando pensi di partire? -

- Al massimo domani in mattinata. Vorrei iniziare il nuovo semestre direttamente là -

- Ah, non credevo così presto... Comunque questa è una decisione che spetta unicamente a te e ai tuoi famigliari. Buona fortuna, ragazzo -

- Grazie mille signore. Farò onore allo Shohoku -

e così fu deciso il trasferimento di Hanamichi. 



Dovendo dare la notizia a Yohei e al resto dell'armata, spiegando però le ragioni vere di quel gesto, tardò parecchio agli allenamenti, ma in palestra si stava svolgendo una scena che fece passare inosservata l'assenza del rossino.

- Allora, che c'è? - chiese Ayako

- Nh? - rispose Rukawa senza scomporsi eccessivamente

- Forza, c'è qualcosa che non va! Non hai preso UN canestro in 10 minuti, il peggior record di tutta la tua vita! - ribatté la ragazza.

Tutta la squadra fissava il volpino, non capacitandosi di tutti quegli errori.

- Cos'è, ti manca la scimmia rossa? - lo provocò Mitsui.

Ayako fece in tempo a vedere il lampo di dolore attraversare gli occhi del n° 11. *Ah, quindi sono problemi d'amore...*

- Cosa è successo con Hanamichi? - gli chiese dolcemente.

Kaede riuscì solamente ad abbassare lo sguardo sul palque di legno, per nascondere la sua sofferenza. 

- Dobbiamo prenderci la responsabilità delle nostre azioni - disse la voce di una persona appena entrata nella palestra... Sendo.

- Se ci tieni a parlare, fallo - gli rispose il kitsune, gelido. Ora odiava Akira con tutto se stesso; per colpa sua rischiava di perdere il suo do'aho. *Per colpa di entrambi, a dire il vero...* ammise tra sé e sé.

- Sendo! Che intendi dire? - chiese Miyagi, incuriosito.

Akira avanzò nella palestra, fermandosi a pochi metri da Rukawa, che nel frattempo aveva ripreso a giocare.

- Io e Kaede... avevamo una relazione. Pensavamo che Sakuragi non ne sapesse nulla, invece ieri è venuto a casa mia e mi ha semplicemente detto "Kaede è qui, vero?", dimostrandomi che era a conoscenza di tutto. Dopo un paio d'ore ho telefonato a Rukawa, che mi ha detto che Hanamichi aveva portato via tutte le sue cose... -

Dopo lo sbigottimento iniziale il primo a reagire fu Mitsui.

- Voi due... che BASTARDI! Come avete potuto fargli una cosa simile?! Soprattutto te, Rukawa! Dopo tutto quello che ha fatto per te! Sei un vero stronzo!!! - urlò, furioso. 

Quando la kitsune e Hanamichi si erano messi assieme, tutti si chiesero come mai il ragazzo più bello della scuola si fosse messo con il più sfigato, ma Hisashi invece non capiva cosa ci trovasse quel rossino allegro e sincero in quel ragazzo freddo e menefreghista. Secondo lui era stato Sakuragi a perderci nel mettersi con il moretto e non viceversa come sentenziavano tutti.

- Non prendertela con lui, Mitchy - disse la profonda voce di Hanamichi, sopraggiunto da pochi istanti - Non ne ha colpa lui, se io non sono riuscito a dargli ciò di cui aveva bisogno. Comunque grazie del sostegno - concluse, sorridendogli. 

Era nuovamente calato il silenzio. Con gesti lenti e studiati durante quell'insonne nottata, Sakuragi posò il suo borsone per terra e ne estrasse la divisa, che poi mise tra le mani di un confuso Akagi. 

- E questo cosa significa? - gli chiese il capitano, anche se sapeva benissimo la risposta.

- Lascio la squadra.. no, fermi, lasciatemi finire. Mi trasferisco presso un altro istituto, che mi ha proposto di entrare nella loro squadra per i prossimi sei mesi. Dato che io sono un genio e mi piacciono le sfide, ho accettato. Quando tornerò sarò così bravo che voi schiappe non potrete negare la mia superiorità! Ahahahah! - spiegò, ridendo nel tentativo di spezzare la tensione che aleggiava pesantemente nell'aria. Mitsui gli si avvicinò e, fissandolo negli occhi, gli disse:

- Non ne vale la pena.. non per quei due stronzi... -

- Mitchy, per favore... Sentite, io non ce l'ho né con Akira né con Kaede. Le cose sono andate come sono andate perché evidentemente non sono la persona giusta per Rukawa, a differenza di Sendo - poi, avvicinandosi verso il moretto del Ryonan, ripeté le parole che si era inculcato in testa a forza quella notte - Spero che siate felici insieme -

La palestra si trasformò in un mare di lacrime quando iniziarono i saluti. L'attimo più commovente, e a detta di molti anche il più assurdo, fu quando Hanamichi andò davanti a Rukawa e, sorridendogli tristemente, gli sussurrò un "mi dispiace, scusami se puoi...". Miyagi, Akagi e Kogure dovettero frenare Mitsui, pronto a pestare il kitsune e a far capire ad Hanamichi che non era lui a doversi scusare, ma si sa, l'amore non fa capire nulla. (nel suo caso poi esaspera un deficit già presente... ^^ NdA OI!!! è__é NdHana Scherzavo, dai! ^^ NdA))

*Non ha capito nulla... non è vero che non sei riuscito a darmi ciò che volevo e di sicuro Sendo non ci riuscirà MAI! Io... cosa ho fatto? Perché? No, fermati Hana kun, io.. Non capivo, non accettavo che fossi diventato così importante, necessario.. avevo paura, paura di concedermi totalmente a te, e ora.. ora...* Perso nei suoi pensieri, Rukawa guardò Hanamichi uscire, per i prossimi sei mesi, dalla sua vita. 
Il mondo gli crollò addosso.



Fine seconda parte

(continua...)





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