I diritti di Slam Dunk sono del maestro T. Inoue e chi di diritto. Questa storia non è scritta a fini di lucro.

La storia è una AU, piazzata in una fascia temporale non definita (anche se piazzarla in un fine medioevo inglese potrebbe andare bene). I personaggi potrebbero essere O.O.C. In alcune parti. (Non dite che non vi ho avvertito !! ^^ ). Scusate la degenerazione. Amen!




True Blue



di

`ShaKa`





Capitolo 4









Amo le tue mani.......


Amo le tue labbra................


Amo il blu meraviglioso dei tuoi occhi.......... la cristallina trasparenza del tuo cuore.........


Amo i tuoi abbracci.........................


Amo il tuo calore...........................................






Ti amo Kaede... ”










Akira aprì gli occhi. Stanco, assonnato.

Avvertì subito le braccia di Kaede da dietro; lo abbracciavano saldamente, stringendolo al suo petto.


Si lasciò andare nuovamente al tepore delle coperte, riprendendo il controllo delle proprie facoltà.


La sua mente ricordava gli avvenimenti di quella notte.


La venuta di Kaede.

Il loro litigio.


La rivelazione di entrambi.

I loro sentimenti.


Avvertì la bocca di Kaede sfiorargli l'incavo del collo, e regalargli un bacio. Dopo, solo il calore del suo fiato sulla pelle.


Un lieve tremito lo colse.

Un brivido di piacere....



Avrebbe voluto rimanere prigioniero di quelle braccia per l'eternità... e vivere del loro calore.... della loro forza.... dimenticando tutto il resto.....




Senti anche tu... quel che io sento adesso?”


Si, lo sento...”



Mentre le loro labbra si univano tutto il resto intorno a loro scompariva, lasciando entrambi in un mondo ovattato di suoni ed odori....


Sotto le coperte si stringevano piacevolmente..................



La mano di Kaede scese ad accarezzare i capelli di Akira, mollemente abbandonati sul suo petto.


Il giovane conte fissava il soffitto, muovendo sinuosamente la sua mano nei lunghi e folti capelli del giovane giardiniere.


Sei sicuro... di quel che fai?” fu la domanda che quest'ultimo non riuscì a trattenere, “... sei davvero disposto... a...” non riuscì a proseguire, incapace anch'egli di trovare una parola adatta a definire il loro legame.


In fondo, cosa erano?

Amici?

Amanti?

Qualcosa di più?


No. Non erano nulla di tutto ciò... o meglio... erano tutto, ma niente.




Nh”



Kaede comprendeva la situazione, anche se in verità le sfumature che si aprivano erano ben più complesse e difficili.


Il padre era un uomo molto religioso. Molto attivo per il benessere della sua contea.

Ben visto dalla Regina, potente donna molto devota.


Non avrebbe mai permesso questo legame. Non avrebbe mai accettato l'umiliazione di avere un figlio diverso...


Erano dunque destinati alla clandestinità.

Al nascondersi dal mondo. Dagli occhi di tutti.


Sedette mentre si ripeteva nuovamente tutto ciò.


Akira si cambiava, indossando gli abiti da lavoro.


Andrai a lavoro oggi?”


Devo, ho chiesto alcuni giorni, ma se manco troppo mi licenzieranno... e non posso permetterlo......” disse lavandosi il viso in una catinella di legno, posta sul piccolo tavolo.


Insieme cavalcarono sul sentiero raggiungendo le stalle del palazzo dei Rukawa.


Si separarono senza dirsi altro. Fissandosi, e desiderando che il tempo che separava il loro prossimo incontro fuggisse via...





Kaede entrò nella stalla, conducendo il suo cavallo allo scompartimento.

Slegò le redini, smontando la sella, per poi lasciarlo libero.


Chiuse il cancelletto, e si fermò ad osservare il suo destriero, mentre si muoveva, agitandosi per lo spazio ristretto in cui era chiuso.


Un fruscio ad un tratto lo distrasse.

Si voltò, incontrando con lo sguardo la figura imponente di un uomo.


Suo padre.


Il Conte Rukawa avanzò lentamente. A passo deciso.


Kaede lo fissò.

Sostenendo la sua figura finché non si ritrovarono faccia a faccia.


La mano veloce e pesante dell'uomo lo colpì senza risparmiarsi.

Lo costrinse a piegare il capo da un lato....


Un dolore fortissimo costrinse i suoi muscoli a piegarsi spasmodicamente.


Adesso basta!” lo redarguì l'uomo, “Kaede!”


Il giovane lo fissò, mentre col dorso della mano si pulì dalla piccola goccia di sangue sgorgata dal suo labbro.


Tua madre mi ha detto che non eri in camera stamani. Dove sei stato questa notte?”


Un nuovo schiaffo andò a segno senza indugi.


Ti ho visto arrivare a cavallo con quel giardiniere!” si fermò solo un attimo per poi aggiungere




Eri con lui vero?”




Non ho fatto nulla di male”


Il conte Rukawa perse la pazienza, così la sua mano che schiaffeggiò nuovamente il giovane.


Quello che decide il bene o il male in questa casa sono io! Tienilo a mente!!!” si avvicinò minacciosamente “Ti avevo detto di stare alla larga dalla servitù...”, strinse con la mano il suo viso, costringendolo a fissarlo, “voglio che smetti di vederlo.... Si odono voci sul conto di quel giardiniere.... sulla sua natura subdola... la gente parla nel vedervi insieme, e se qualcuno lo riferisse alla Regina verremmo tutti esiliati dal Regno!!”


Non facciamo nulla di male”


Taci!” lo scaraventò al suolo, “da oggi il tuo orario di rientro è fissato per il tramonto. Verrò io personalmente a controllare la tua presenza in casa!! Da domani voglio che tu partecipi alle tre messe che ogni giorno vengono celebrate ... inizia a pregare per la tua anima, e pentirti della tua disubbidienza!! ”


Dopo aver detto ciò l'uomo si voltò accingendosi all'uscita.







Kaede si rialzò, maledicendo tra sé e sé suo padre e la sua maledetta fissazione.


Odiava la sua ipocrisia.

I suoi pregiudizi.

Il suo falso fervore religioso, mirato solo a guadagnare privilegi dalla Regina.


Cosa ne sapeva lui di cosa fosse giusto o cosa meno??

Cosa ne sapeva lui della sua anima?

Di cosa lui desiderasse davvero...




Rientrò poco dopo in casa, silenzioso.


Mentre risaliva le scale pensava al da farsi.

Pensava ad Akira... al suo abbraccio.... a quanto gli mancasse ...il suo profumo....


.......................la sua presenza.... che tanto sapeva confortarlo e farlo stare bene....



Kaede!” la voce squillante e dolce di Ayako attirò la sua attenzione.


La ragazza gli andò in contro. Un ampio sorriso sulle labbra


Sorella...”


Dove siete stato, vi ho cercato ovunque questa mattina...”


...”


Nostra madre mi ha detto che mi scorterete a messa oggi...” disse la giovane innocentemente felice. Kaede annuì.


Vado a cambiarmi e vi raggiungo al piano inferiore.” disse allontanandosi.







Sapete il Conte Miyagi mi ha invitato a trascorrere qualche giorno alla sua tenuta” raccontò entusiasta la sorella al giovane Rukawa durante il breve viaggio verso la Chiesa


Avete intenzione di accettare?” chiese il moro. La sorella sorrise


No... ritengo sconveniente per una signorina rispettabile allontanarsi da casa senza alcun parente al seguito...”


Non vi facevo così assennata sorella...” la fissò maliziosamente, “non vorrete mica mettere alla prova i sentimenti del giovane rampollo dei Miyagi?” la ragazza non rispose, ma sapeva che il fratello aveva già compreso i suoi pensieri. Sorrise.





**************************



I due lasciarono la carrozza alle cure di Mito, e si diressero alla costruzione sacra ad ascoltare la funzione del mattino.



Ergeva su antichi legni scuri la Chiesa di Hyndria.

La sua imponente e semplice figura raccoglieva le folle di fedeli. Ricchi e poveri. D'animo e di denari.






Kaede sedette al suo posto. Riservato,come sempre alla sua famiglia.


Ayako gli lasciò il posto vicino al muro. Conosceva le preferenze del fratello.

La giovane donna fissò poi i lacci del suo cappello, e impugnando il suo piccolo libro delle preghiere si volse verso di lui.


Vi sveglio appena finisce!” sorrise. Già, in fondo lo conosceva proprio bene....







Ma quel giorno Kaede non riusciva a estraniarsi a cuor leggero dal fastidioso obbligo a cui il padre lo costretto.

Rimase sveglio, a sentire le parole del pastore, sull'altare dinanzi a sé.


Sentiva, ma non ascoltava. Perché i suoi pensieri venivano rapiti da ben altro.


Più si guardava intorno, fissando la gente presente a quella funzione più si rendeva conto di sentirsi un estraneo.


Estraneo a quella gente.

Estraneo a tutto ciò che aveva intorno.


Si sentiva diverso.


Si sentiva solo. In mezzo a tante persone.




*****************



Quando la funzione finì, il giovane conte accompagnò la sorella alla carrozza, e la seguì nel ritorno a casa.


Il viaggio fu compiuto in silenzio.

Guardando i paesaggi spenti dall'inverno in arrivo...


Ayako fissava il fratello.

Era sempre stata una brava osservatrice..... ma non ci voleva molto ad intuire osservando i suoi occhi cupi, il suo animo inquieto........ il suo disagio.


Si chiedeva cosa potesse rendere il fratello triste. Cosa potesse impedirgli addirittura di dormire durante la funzione in chiesa!!?


Giunti al palazzo il ragazzo scese, porgendole la mano.

Questi la prese con garbo scendendo i piccoli scalini.


Si avviò verso l'interno della casa. Kaede la guidò.


Nell'atto di seguirla i suoi occhi blu incrociarono i cristalli verde acqua delle iridi di Akira, poco più in là, con altri giardinieri, intento a potare le rose del giardino.


I due si fissarono velocemente, poi Kaede proseguì rientrando.


Tra loro... un breve smarrimento, celato con cura.


Ma non abbastanza per sfuggire allo sguardo di un' attenta Ayako.

La contessina aveva colto con sorpresa quei pochi attimi... le sfumature dorate che avevano colmato le iridi chiare e fredde del giovane Kaede........


Sfumature calde... tremanti di un sentimento a cui non seppe dare un nome.



********


La Messa del tardo pomeriggio finì al tramonto. Kaede cavalcava, diretto al palazzo dei Rukawa.

Rientrò appena in tempo per scorgere la figura del padre, che davanti all'entrata del suo studio lo fissava, controllando l'orario del suo rientro.


Fuori iniziò a piovere mentre ormai la notte era già calata su Hyndria.


Kaede sul suo letto leggeva un libro alla luce flebile della candela.

Il padre aveva controllato il suo rientro, così come deciso.


Con un lieve soffio spense la candela, stendendosi tra le lenzuola pulite.

Gli occhi rivolti al soffitto.

La mente rapita dai suoi pensieri.........


Ad un tratto il lieve battere alla finestra della pioggia lo distrasse.

Fissò il vetro freddo con curiosità. Notando che fuori piovigginava appena. Scese dal letto avvicinandosi alla finestra.... appena in tempo per udire nuovamente quel ticchettare alla finestra.


I suoi occhi, non appena la finestra aperta lasciò entrare il gelido vento d'autunno, si abbassarono incontrando un' ombra scura. Li, appena sotto la sua finestra.


Non vi fu bisogno di molto tempo per riconoscere i tratti di quell'inaspettato visitatore.


Akira...” sussurrò sorpreso, ma più che mai desideroso di vederlo.


Il giovane gli fece cenno di raggiungerlo. Ma il moro scosse il capo.


Non posso...”


Non andrò via...” disse l'altro.


A quella affermazione Kaede si voltò, fissò la porta, certo che nessuno sarebbe entrato durante la sua assenza, poi vestendosi velocemente dei suoi calzoni e della sua maglia, abbandonati su una sedia vicina, percorse la sua usuale via di uscita.


Si calò lungo il davanzale, in bilico come sempre.


Saltate... vi prendo!” sorrise Akira allargando le braccia.


Kaede saltò giù, percorrendo le poche decine di centimetri velocemente.


Non salterei nelle vostre braccia nemmeno costretto” disse provocando una flebile risata nel compagno. Questi lo prese improvvisamente per mano, e si mosse, per allontanarsi.

Kaede fissò senza parole la mano di Akira stringere la sua, poi disse:


Non posso stare via per molto...”


Non voglio allontanarmi... voglio solo stare solo con voi...”


Si nascosero all'ombra di alcuni alberi.


Sei stato un pazzo a venire fin qui a cercarmi... è tardi.....” due dita gli impedirono di continuare, posandosi sulle sue labbra.


Non riuscivo a starvi lontano.......”


Mio padre mi ha proibito di incontrarci... non vuole che passi del tempo insieme a te...”


Akira fissò il viso niveo del giovane moro, scorgendo a tratti la piccola ferita sulla labbra. Abbassò il capo, rendendosi conto che il conte Rukawa lo aveva picchiato nuovamente. Certamente per causa sua.


Kaede incorniciò il suo volto con le mani. Lo alzò incrociando i loro occhi.


... Non aver paura... sto bene....” sussurrò intuendo la sua preoccupazione.


Akira baciò una delle sue mani, dolcemente... mentre questa accarezzava la sua guancia.


Sentivo la vostra mancanza... non riuscivo ad andare a dormire senza... avervi visto....” sussurrò.


Kaede si appoggiò alla corteccia umida del grande arbusto, cingendogli le spalle lo strinse a sé,


... senza baciarvi....” continuò Akira sfiorandogli le labbra con le proprie.


Kaede socchiuse gli occhi, lasciando che i suoi profondi cristalli di cielo specchiassero la passione che bruciava le loro anime, mentre il calore dei loro corpi stretti diffusamente li riscaldava.






E rimasero così, per lunghi minuti...




La luna fece capolino con la sua luce pallida, illuminando ogni dove.

Kaede alzò gli occhi fissandola. Sembrava una bellissima gemma seminata nell'oscurità....


Akira strinse la sua mano.


Dovete tornare a casa... non devono scoprirvi...”, Kaede annuì, “tornerò qui ogni notte... finché non potremmo vederci di nuovo.......”


E' pericoloso...”


Akira lo baciò, ancora, attirando con i palmi il suo viso al proprio.


Farei di tutto per te...” un breve sospiro perso tra le loro labbra......

Il gelido venticello che soffiava indomito li fece rabbrividire....


Un ultimo abbraccio e poi Kaede scomparve, tornando alle proprie stanze.

Akira si strinse nella propria giacca e s'incamminò tra le ombre del bosco.


Il giovane dagli occhi blue ne seguì il passo finché il suo sguardo poté, poi tornò al suo dormire.... privo di sonno, e con il cuore in tumulto.... contando anche solo i minuti che lo separavano da un nuovo abbraccio dell'uomo che amava...........




********




Kaede sedette al suo consueto posto alla messa del pomeriggio. Ayako al suo fianco lo accompagnava.

Il parroco della chiesa esponeva la propria predica durante la funzione.

Kaede, sveglio ma distratto, si guardò intorno... e fu allora che scorse la figura del giovane Akira, seduto su una della panche laterali, in mezzo alla folla.

Il giovane giardiniere sembrava assorto nel suo libro di preghiere. Poco dopo alzò gli occhi incontrando i suoi.


Alla fine della funzione il moro si alzò, lasciando la costruzione. Kaede uscì velocemente, mentre Ayako si tratteneva con delle signore..


Avanzò velocemente guardandosi intorno, ma non riuscì ad intravedere la figura di colui che cercava. Ad un tratto una mano sulla spalla lo spaventò, girandosi incontrò gli occhi verdi del suo compagno.


Temevo di non trovarti...” sussurrò avanzando


Verrò anche stanotte... aspettatemi...” il giovane principe annuì, fissandolo un istante...

Osservò i lineamenti del suo viso... l'espressione dei suoi occhi... del suo sorriso.......... e fu come un incantesimo...... la serena calma donatagli.....


Poco dopo si allontanò tornando al fianco della sorella, mentre Mito li osservava da lontano, in attesa vicino alla carrozza, di ricondurli a palazzo....



******



La mezzanotte veniva ormai scandita dal gelido pallore della luna, che piena e gelida illuminava ogni angolo di quei solitari boschi.

Kaede si strinse nei suoi abiti, e si calò per l'ennesima volta dalla finestra.


Con prudenza imboccò il sentiero oscuro dei boschi camminando con prudenza.

I suoi passi leggeri e sicuri andarono in contro ad Akira, che lo attendeva nel luogo ove si erano lasciati la notte scorsa.


Con un sorriso questi lo accolse, facendogli cenno di seguirlo.

Insieme si incamminarono fino alle stalle. In quella fredda notte era l'unico luogo dove non temere l'arrivo di nessuno, e potersi comunque riparare dal gelo autunnale.


Spinsero la grande porta in legno, entrando. La richiusero con cura, e poi si guardarono intorno, cercando un luogo adeguato dove stare un po' soli.


Sedettero in un piccolo angolo nascosto. Vuoto e pieno di pagliericcio asciutto.

Era morbido, e riparato.


Sembrava che il legno filtrasse gli spifferi che di tanto in tanto udivano all'esterno.


Akira osservò Kaede seduto di fronte a lui, la schiena appoggiata al recinto in legno, le mani strette per il gelo....

Le prese tra le sue, strofinandole, nel tentativo di infondergli calore.


Stai bene?”


Si..”


Una mano dalle lunghe dita affusolate sfiorò il viso diafano del giovane conte, accarezzandone una guancia.

Kaede socchiuse gli occhi, godendo del tiepido calore di quella carezza. Reclinò appena il capo premendo la guancia contro il palmo forte.


Scusami se sono venuto in chiesa oggi... avevo bisogno di vederti...” sorrise imbarazzato il giovane giardiniere, lui dagli occhi blu si mosse, avvicinandosi a lui. Questi lo fissò mentre poggiava il capo sulla sua spalla.



Akira trattenne quasi il fiato.........



Poi lo abbracciò.



Inebriandosi del suo profumo...



dell'odore della sua pelle.... del suo calore............





Un immenso.... coinvolgente calore....





Anche Kaede avvertì una intensa sensazione di pace, lasciandosi andare tra le sue braccia.... chiuse gli occhi, poggiando il palmo della mano sinistra al suo petto ed avvertì i palpiti emozionati del suo cuore.


Il moretto lo strinse forte al suo torace... avvertendo le sue dita lievemente tremare...


E quando il conte mosse il capo, piegandolo all'indietro fino a poggiare la nuca sulla sua spalla, ne trovò le labbra ad un soffio dalla sue...




umide,



invitanti...



innocenti.......





Innocentemente sensuali .......... desiderabili......................






Con avidità le possedette, intrecciando le loro lingue con foga e desiderio. Sfiorando i lati del suo viso con profonda adorazione... incanto............


Quando le pozze chiare dei loro occhi si fusero in un unico stagno di luce... Akira fermò i suoi baci, per sussurrargli ciò che il suo cuore gli suggeriva....



Siete la creatura... più meravigliosa che abbia mai visto nella mia giovane vita Kaede.......” questi sorrise dolcemente, “... ogni vostro respiro...... è come linfa vitale... per i miei sensi..... per il mio cuore.........”



Le braccia forti di Kaede si strinsero intorno le sue spalle.......


Akira lasciò che il giovane compagno lo attirasse a sé, mentre egli si stendeva sulla paglia, morbida e asciutta.


L'odore forte del foraggio giunse alle loro narici...



Akira accarezzò quel viso chiaro con le sue labbra... vezzeggiandolo in lievi baci.... come una carezza vellutata....


Con i suoi occhi di profonda acqua marina sfiorò i lineamenti del viso sotto di sé...


Con la bocca ne percorse i tratti... la guancia... la mandibola... lungo la perfetta linea del collo... che correva.... nascondendosi nelle vistose vesti.


Kaede tremò violentemente avvertendo le sue labbra appena dietro l'orecchio.


Tremò di paura e di desiderio... misti e profondamente sconvolgenti....


Ah...”



La lingua di Akira bagnava appena la giugulare... e la sua mano accarezzava audacemente i suoi fianchi...



K.ae.de..”



Le loro labbra si unirono nuovamente... perdendosi..........


Le mani di Kaede scivolarono tra gli abiti di Akira, accarezzandone il corpo.... forte....


Modellato dal duro lavoro.... virile....


Scivolarono oltre la maglia.... sfiorandogli la pelle del petto.... provocandogli piccoli brividi di piacere....


Il bacino esile del conte si mosse, incontrando quello del compagno.... sensualmente...


Akira lo abbracciò ... combattuto tra il desiderio di fermarsi... e quello di lasciarsi dominare dalla sua passione... accecante, calda....


Combattuto.... dal desiderio irrazionale di volere per sé il calore di quel corpo che giaceva tra le sue braccia....


Di volerlo per sé... unicamente.


Di volerlo... possederlo.... sentirlo proprio...... in ogni vibrazione... in ogni tremore....


Di volere Kaede... desiderare che fosse suo... possederlo nel corpo e nell'anima....




Incline a lasciarsi andare e perdersi.... lui dagli occhi verdi si ridestò... avvertendo il lieve tremore che scuoteva il corpo del giovane Rukawa.


Tremi...” sussurrò rallentando i suoi movimenti.... e sfiorando il suo volto con dolce sentimento....


Tre.m.o d'am.or.e...” ansimò Kaede,


... e di paura....” aggiunse con dolcezza il giovane uomo che lo stringeva a sé.


Sorrise.




E poi prese la propria decisione....





Scivolando vicino al corpo di Kaede, si stese al suo fianco.


Regalando alla sua bocca dolci baci pieni di comprensione e amore...




Insieme... nell'odore di quell'improvvisato giaciglio...


............ attesero le prime luci dell'alba....


Akira e Kaede.


Per la prima volta in loro... solo un bisogno più profondo... essenziale....


.... quello di avvertire la vicinanza delle loro anime.... di sapersi uniti... non solo dal calore delle loro carni.... o del loro sentimento....


......ma da qualcosa estremamente più forte.... e incomprensibile.... che li faceva tremare di timore... e gioire di aspettativa....





E mentre fuori gelido il vento soffiava.... l' inverno non sembrava più così freddo.......... e cupo........

un calore più grande riscaldava le loro anime.........








*************************************









Per molte notti, le loro fughe clandestine continuarono.


Fughe nelle notti più fredde e nere...


In quella stalla, nascosta e unica spettatrice del loro amore...




Ma in verità... di quelle fughe Kaede e Akira non erano gli unici a conoscerne l'avvento....

Ormai da più notti il giovane Mito assisteva ai rientri del giovane Rukawa....


Era capitato per caso di scoprire di quelle notturne fughe.


Una casuale notte.... in cui il sonno ammaliatore lo aveva sedotto e poi lasciato.... Mito si era trovato ad assistere alla fuga del giovane Rukawa.... e al suo tardo rientro.... mentre insonne si intratteneva nei corridoi deserti del piano superiore....


Da allora più giorni erano passati... e più volte, dietro l'oscurità di una finestra attigua il giovane maggiordomo aveva assistito a quelle evasioni sospette..... che da più notti ormai turbavano i suoi sonni e il suo animo.


Deciso di agire nel bene di tutti Mito si recò nelle prime luci del mattino di quel freddo giorno di dicembre nello studio del Conte Rukawa.


E li, inconscio di commettere l'errore più grande della sua esistenza, raccontò al suo signore di Kaede. E di ciò che in quelle settimane aveva visto.


Le fughe. Da quella finestra del secondo piano....

I rientri, appena prima dell'alba, quando ancora i campi dormivano e così l' ignaro il mondo attiguo.


Il Conte Rukawa ascoltò con stupore ciò che il giovane maggiordomo gli riferiva.

Ascoltò e colmando il proprio animo di rabbia decise....


L'insubordinazione del giovane figlio doveva essere punita.


Nel modo più severo e intransigente.






****************




Kaede ascoltava con piacere il breve brano che Ayako leggeva per lui.

Un brano di un antico manufatto.

Piacevole. Sottile nelle sue osservazioni e nella sua trama.


La giovane contessina sorrise al fratello, poi riponendo il testo da lei esposto lo appoggiò sul legno intarsiato del mobile e sedette vicino al fratello. Questi guardava oltre la finestra, la neve gelida che cadeva.


Siete preoccupato...?”


Kaede contrasse le spalle con noncuranza.


Con questa gelida neve vi sarà difficile questa notte fuggire,vero?” chiese la ragazza senza particolari inclinazioni nella voce. Il moro si voltò sorpreso,


Voi... sapete?”


Non chiedetemi da quanto... ma lo so....” la ragazza poggiò la sua mano su quella del fratello, “sappiate che qualsiasi cosa possano dire... voi siete sempre mio fratello....”


Kaede annuì.





Sapete Kaede... da qualche tempo siete radioso....”


Nh?” il moro si voltò fissandola, sorpreso. La ragazza gli accarezzò una guancia, e il giovane conte le regalò un sorriso.


Un breve silenzio spezzò il loro conversare, poi:


Continuate a vedere il Conte Miyagi?”


Ayako sorrise ampiamente,


Siete il primo a saperlo... mi ha chiesto in moglie a nostro padre....”


Kaede fu sorpreso da quella notizia, ma ugualmente felice.


Voi siete felice di ciò?”


Molto fratello... corrispondo i suoi sentimenti... con rinnovata passione...”


Sono felice per entrambi...” sussurrò il giovane Kaede abbracciandola.



Kaede volse il capo osservando la neve, cadere leggera e bianca sui giardini dormienti....


La sera volgeva al suo calare... e come ogni notte di quei lunghi mesi, il suo cuore palpitava di attesa nel raggiungere il proprio amato......



**********************




Al giungere delle tenebre, Kaede come consuetudine scivolò via dalla sua camera.

Camminando lungo il sentiero innevato in preda alla tempesta, raggiunse a fatica le stalle.

Akira lo attendeva al suo interno.

Lo vide entrare, e gli andò in contro mantenendo tra le mani la lampada che bruciava.

Kaede con le mani lasciò che la neve cadesse a terra liberandogli i vestiti.


Il moro lo raggiunse abbracciandolo,


Fa molto freddo... sarebbe stato meglio saltare per oggi.......”


Kaede si abbracciò a lui,


Sono qui... non pensiamo ad altro adesso....” l'altro annuì, ed insieme, stretti si incamminarono verso il loro piccolo angolo ....




Stretti, in silenzio, sotto le pelli dei loro abiti le loro labbra sembravano cercarsi senza sosta.


Kaede appoggiò la testa su un fagotto di paglia, piegandola lievemente....


Akira osservò i tratti angelici del suo viso............. i suoi occhi ............


.................in cui i suoi cristalli di acqua marina si sciolsero......



.. In un silenzio denso..... cullati dal ritmo dei propri cuori.......... si stringevano fuggendo da una realtà troppo dura per essere accettata.... troppo dura per i loro sogni... fragili e di amore..............


Una mano del giovane giardiniere sfiorò il collo niveo dell'angelo sotto sé......... lasciandola scivolare tra le vesti tiepide.... le sue labbra seguirono quelle morbide falangi.... baciando ogni tratto di pelle.... ogni pulsante parte di quel corpo... che desiderava più di ogni cosa.......


Kaede, in preda alla follia dell'eccitazione tuffò le mani sul suo corpo, sfiorandolo, denudandolo. Aprì i lembi della pesante camicia di lana...


Lasciando che la sua mano vagasse curiosa sul torace... sull'addome........ sodo...caldo..............


Le sue dita si intrecciarono con la cintura di pensante cuoio.

Tirandola liberò da ogni forzature la stoffa dei pantaloni. Le sue dita ne aprirono le pieghe....... accarezzando piano la pelle sensibile del pube........


Akira incantato osservava Kaede muoversi sotto di sé con rinnovato desiderio e passione.

Le sue mani scivolarono sui suoi fianchi....


Così la sua bocca.... scese a baciargli il ventre.... lasciando che la sua lingua seguisse le sottili linee dello sterno nella corsa tra le pieghe di quell'intimità calda....


La sua bocca si chiuse sulla sua virilità, facendolo sussultare...


Eccitato e smarrito, Kaede chiuse gli occhi lasciandosi alle sapienti mani del suo compagno.....


Nel suo cuore null'altro desiderio tranne quello di appartenergli... finalmente....... dopo tanto attendere....



Era giunto il momento....






Il momento di suggellare quel loro amore... così forte, ma prezioso come un cristallo fragile e prezioso......


E quando le piccole perle opache del piacere di Kaede scivolarono nella bocca di Akira, questi le accolse in sé... gioendo della loro unione e della sensazione di estasi che, come un bozzolo di calore, scaldava il suo cuore...



La mano di Kaede scese ad accarezzare Akira, lentamente....

La sua virilità eccitata e turgida tra le dita sembrava quasi incandescente.


Lo accarezzò a lungo.... donandogli piacere.... brividi.....


Fino a regalargli l'estasi ed avvertire il calore liquido e denso di quell'apice bagnargli il palmo e il ventre.....


Aah...” Akira si abbracciò forte al proprio compagno, che strinse forte a sé.


Vi voglio Kaede.... bramo di avervi.... desidero la vostra carne ... folle di amore per voi.......”



Kaede annuì, desideroso anch'egli di appartenergli.... di provare il piacere carnale dell'unione che fin quel momento aveva stordito le sue membra e la sua mente.......






Mi ami?”







Ti amerò per sempre Kaede.......


.........................amerò tutto di te............


........i tuoi sorrisi.................


................... i tuoi silenzi......... le tue mille parole................


.............i tuoi occhi.... i tuoi sogni...........


............ le tue paure...................


............... amerò tutto ciò che è la tua essenza..........






............ perché io vivo di te...”












E mentre le loro labbra si univano suggellando il loro primo giuramento di amore... i loro corpi si sfioravano desiderando l'unione....


L'appagamento dei sensi più profonda ed ardita...............











SIA POSTO FINE A QUESTO SCEMPIO!!!!!!!!!! PER DIO!!!”






Una voce imponente e piena d'ira sembrò risvegliare i due giovani amanti dal loro meraviglioso sogno.


Akira si voltò velocemente.

Kaede spalancò gli occhi sorpresi nell'incontrare la figura altera e rabbiosa del padre di fronte a loro.


Al suo fianco alcuni uomini, che Kaede ben riconobbe.


Conte Rukawa...!” Akira tentò di affrontare il padrone.


Taci!!” lo zittì l'uomo avanzando di qualche passo.


Kaede, ti avevo avvertito... messo in guardia riguardo quest'uomo....” , Kaede si avvicinò, “le vostre anime sono state corrotte dal diavolo....”


Voltandosi verso i propri uomini,


Prendeteli!”


No!” gridò Akira parandosi di fronte ma il Conte Rukawa impugnò una fredda pistola, puntandola contro i due ragazzi.


Padre fermatevi!”


Kaede allontanati da lui... lascia che questo uomo corrotto abbia la sua punizione!... Dopo penserò a te....” con il capo fece cenno a due dei suoi uomini di prendere Akira, ma Kaede intervenne,


Cosa volete fargli?”




L'uomo osservò Akira essere circondato.


La sodomia può essere punita solo con la purificazione......... con la morte.....” gli occhi di Kaede si spalancarono di stupore, “portatelo via....”


Kaede si avvicinò velocemente


Non te lo permetterò, non puoi farlo!!”si pose di fronte a lui, “Non puoi fargli del male... non abbiamo fatto nulla!!!”


TACI!!” uno schiaffo colpì il viso di Kaede scaraventandolo contro il muro, Akira scattò istintivamente intromettendosi.


Non lo tocchi!!” afferrò il Conte Rukawa per un braccio tentando di fermarlo.


Toglimi le mani di dosso... lurido pezzente!!”



La colluttazione durò pochi attimi...


Veloce, inarrestabile.











No!! Papààà!!”
















La voce di Kaede si levò disperata, mentre uno sparo spezzò il silenzio della notte.



































AKIRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA”



















Continua.....





*****************************************


So che le bamboline wodoo a mio nome andranno a ruba, visto il punto in cui ho interrotto, ma aggiornerò presto, promesso!! (Ok lo so son promesse da marinaio!! Ma ci provo... prometto eh!).

Vorrei ringraziare per le email private:

Gaia: è stato un piacere risentirti, kiss

Alessandra: grazie per il bel commento e le stupende parole

 

Alle ragazze che mi hanno commentato:


neikos: credo mia cara che tu abbia tratto fin troppo l'inclinazione di questa fic, e per quetso ne sei terrorizzata... ma ti capisco, mi faccio paura da sola a volte XD!

Silvi76: mia dolcissima pulzella, mi mancavano le tue bellissime recensioni ^^ Attendo con ansia il verdetto anche su questo capitolo!!

Elrohir: sono felice che questa mia visione di Sendoh sia di tuo gradimento. E' la prima volta che scrivo una SenRu, e con molta probabilità pure l'ultima XD!

Baci a Yumi, hinao85, Mirra, Brinarap

Un salutone va a Pierre.

Ed un grande abbraccio alla bravissima Mel, che in questo periodo mi sta facendo venire un infarto con la sua stupenda “segrete” *________*


Grazie per i bellissimi commenti, attendo il verdetto per l'ennesimo capitolo!! Piano con i pomodoriiiiiiiiii!!

Per chiunque volesse scrivermi la mia mail è nella sezione apposita di Ysal “indirizzi autori”


`ShaKa`