I personaggi appartengono a
Lansdale, tutto quello che ci faccio io è sognarli la notte. Lansdale nel
descrivere il suo Texas è grottesco e dissacrante, lo descrive arretrato e
profondamente razzista e inventa personaggi sarcastici con un senso della
giustizia un po’ personale. Leonard è nero e gay, lui stesso si definisce
negro-frocio per fare la caricatura di chi gli sta intorno e lo stesso fa Hap
che è il suo migliore amico. Come in tutti i libri di Hap & Leo la voce
narrante è di Hap… Si ricollega a Vaniglia e Cioccolata infatti fa parte del
ciclo Ho voglia di te. Buona lettura. ^^
Treno in partenza,
binario sconosciuto (Ho voglia di te)
parte II
di Mia
Ritrovo il pick-up davanti casa di Brett ma di Leonard non c'è traccia e non
ce n'è traccia neanche nei giorni a venire. Manca addirittura dal lavoro per
non vedermi e quando si decide a tornare ci comportiamo come due sconosciuti,
per la prima volta rispettiamo le regole e rimaniamo nelle due parti opposte
del fabbricato. Non è più divertente così. Ovviamente la sera di quel giorno
in cui sono riuscito a rovinare ogni cosa, ho chiesto veramente a Brett di
sposarmi. Non credo che ci sia una donna al mondo che vorrebbe ricevere una
dichiarazione come la mia: vuota, disincantata e del tutto priva di
sentimento. E' stata addirittura priva di anello, non solo perchè non ho un
dollaro da spendere ma anche perchè è stata così improvvisa da non darmi il
tempo di comprarlo, meglio così mi sarebbe scocciato chiedere un prestito per
una simile sciagura. Brett però era da talmente tanto tempo che aspettava che
glielo chiedessi che è scoppiata a piangere senza notare l'apatia nella mia
voce, forse questo vuol dire essere veramente innamorati. Dopotutto io mi
sciolgo anche quando Leonard mi sta massacrando di botte... Non pensavo di
combinare un simile danno, volevo allontanarlo è vero, ma non volevo di certo
perderlo. Torna a casa prima dal lavoro, cambia strada ogni volta che mi
incrocia, posteggia il suo pick-up il più lontano possibile dal mio; la
missione della sua vita è diventata quella di evitarmi. Vorrei potergli
spiegare le mie scelte, vorrei pregarlo di non tenermi lontano da lui perchè
facendolo mi uccide pian piano. Brett scalpita per fissare una data precisa la
mia risposta è stata: fra qualche mese... spero che per quel tempo sia
riuscito a fare pace con Leo perchè senza di lui al mio fianco non so proprio
se riuscirò ad andare avanti nella mia decisione. Non solo perchè è la persona
che più di tutti mi da sostegno ma è anche il motivo per cui faccio tutto
questo, riuscire a stare nuovamente bene con lui. Non riuscendo a parlare con
lui a lavoro alla fine mi costringo ad andare a casa sua, sua e di John. Il
solo pensiero di entrare mi dà il voltastomaco come se le pareti fossero
pregne dell'odore del sesso, non è così ma sapere che è il luogo dove Leonard
va a letto con uno che non sono io fa sempre maledettamente male. Sono mesi
che non ci metto piede eppure prima la consideravo la mia seconda casa. Busso
e mi viene ad aprire John, almeno è vestito e quindi non credo di aver
interrotto niente...
- Hap! Da quanto tempo!- So di non essergli particolarmente simpatico, ha
intuito quello che Leo prova per me ma è comunque un tipo ok, non si fa odiare
tanto facilmente anche se so che Leo è veramente innamorato di lui. Riesco ad
esserne solo invidioso...
- Ciao John c'è Leo?- Entro senza aspettare un suo invito. In verità busso
solo per non rischiare di entrare nel momento sbagliato, altrimenti Leonard
non chiude mai la porta e di certo non ho bisogno di chiedere il permesso per
entrare, almeno prima era così...
- No mi dispiace, è uscito questa mattina presto...- Mi mancavano i dentini
della carognetta che subito mi vanno a mordicchiare la caviglia. Cerco di
liberarmi di Bob con un calcio senza farmi vedere da John, se poi fa la spia a
Leonard allora sì che mi troverò una checca grande e grossa infuriata.
- Sai dov'è?-
- Scherzi? Non mi dice mai dove va e in questo periodo che è più scontroso e
intrattabile del solito non fa eccezioni...-
- Non mi dire che ha smesso di trattarti da principessa? Era ora che ti
sorbissi anche la parte rompicoglioni di Leonard...- Ha sempre trattato bene
John per paura di lasciarselo scappare ma ora si vede che le cose sono
cambiate...
- Sai che gli è successo?-
- Perchè che ha?- Faccio finta di cadere dalle nuvole e di non sapere nulla,
non posso mica spiegargli il momento delicato che stiamo passando.
- Si chiude in magazzino a prendere a cazzotti il sacco per ore e quando non
fa quello corre fino allo sfinimento...- E' evidentemente preoccupato ma io so
che Leo non è impazzito, si sta semplicemente sfogando.
- Beh certo che il sesso deve risentirne parecchio!- Lo dico ma lo penso
anche, se Leonard torna a casa stremato non avrà la stessa voglia e forza di
farne molto e sicuramente in questo caso non lo trova un modo per scaricarsi.
- Non è questo il problema Hap! Sono preoccupato, non è più lui...-
- Parlavo del sesso proprio perchè da quello si riconosce se Leo è in forma
oppure no, se ha voglia di farlo allora sta bene altrimenti ha qualcosa che
non va...- Glielo dico con una certa soddisfazione, gli si legge in faccia che
non è più come prima, almeno questa situazione di merda è servita a
qualcosa...
- Ok non lo facciamo più come prima... ma non si può dire di certo che ce ne
stiamo con le mani in mano...- Sono sicuro che se non avesse la pelle scura
l'avrei visto arrossire. Se ha ammesso una cosa del genere vuol dire che il
problema è un pò più grave di quel che vuol far vedere. Forse Leo sta avendo
il mio stesso problemino, non riesce più a stare con il suo partner senza
pensare a me e visto che in questo periodo è incazzato con me preferisce
evitare. Per non fare sesso con John deve essere veramente incazzato visto che
i due non fanno altro dalla mattina alla sera.
- Allora non è niente di grave...- Al contrario gli faccio intendere che
magari Leo si è stufato di lui. Quando si morde il labbro per la frustrazione
me ne pento subito...
- Non sopporta nemmeno la vicinanza di Bob...- Lo credo bene questo stronzetto
mi ha mangiucchiato tutto il jeans e non credo che sia piacevole neanche
averlo attaccato ad una gamba per tutto il tempo mentre ti si struscia contro!
- Forse ha solo bisogno di stare solo, di riflettere. Vedrai che presto
tornerà quello di prima e sentendosi in colpa per come ti ha trattato farà di
tutto per farsi perdonare...- Lo tranquillizzo perchè è così che finirà, mi da
fastidio pensarlo ma quando tutto questo casino passerà lui tornerà dal suo
uomo e lo vizierà in tutti i modi possibili. A differenza degli amanti che ha
avuto in precedenza con John è incredibilmente presente e attento....
- Non ha bisogno di farsi perdonare nulla...-
- Vedrai che lui non la penserà così e ti ritroverai presto l'amante dei tuoi
sogni...- Ovvero dei miei...
- Sta' zitto...-
- Scusami ma ora devo proprio andare, fammi il favore di dire a Leo che sono
passato e che ho bisogno di parlargli urgentemente...- Mi libero del maledetto
Bob e raggiungo la porta, questa conversazione mi ha distrutto. Appena esco mi
sembra come se avessi trattenuto il fiato per tutto il tempo ma dopotutto
poteva andare peggio. Ovviamente Leonard non si fa sentire né quel giorno né
quelli in futuro, continua ad evitarmi come la peste. Da lontano posso vedere
la sua stanchezza, sta portando il suo fisico al suo limite pur di non pensare
ma anche lui non è più un ragazzino. Con la vita notturna che facciamo abbiamo
bisogno di dare riposo al nostro corpo non di forzarlo ancora di più. Poi una
sera ci incrociamo inaspettatamente davanti alla macchinetta del caffé. Non
torna indietro ma rimane al suo posto a fissarmi in attesa che prenda il mio
caffé. Ovviamente non me ne vado rimango lì con lui sperando che qualcosa
cambi. Già sento che qualcosa è cambiato, non si porta più dietro quell'ostilità
che gli rodeva dentro, sembra avere una calma che non gli apparteneva più dal
Messico. Quando si volta abbassa solo una volta lo sguardo, poi mi fissa
dominandomi con la forza del suo sguardo magnetico e finalmente torno a vedere
le sue labbra dischiudersi per me...
- Hap ci ho pensato su e accetto di farti da testimone-. Rimango a bocca
aperta dalla notizia, non ho mai avuto la sua presenza di spirito quindi per
la goffaggine faccio cadere il mio caffé bollente.
- Davvero?- Ci pensa lui a farmene uno nuovo, dandomi di nuovo le spalle e io
ho il tempo di elaborare ciò che ha detto. Una secchiata di acqua gelida mi
avrebbe fatto meno effetto.
- Sì hai ragione tu, non dobbiamo più pensare al passato, tu hai Brett e io
sono felicissimo con John e poi voglio organizzarti una festa di addio al
celibato indimenticabile…- Mi porge il bicchierino di caffé ma con un colpo di
mano faccio cascare anche questo perchè mi viene naturale abbracciarlo. Non mi
rendo conto di quanta paura ho avuto di perderlo se non ora che ce l'ho di
nuovo tra le braccia...
- Si sa che le checche hanno gusto per queste cose perché credi che ti voglia
come mio testimone?- Lo stringo ancora di più, non voglio più lasciarlo
andare. Lui capisce e si appoggia totalmente al mio corpo. Dopo mesi
finalmente i nostri corpi non impazziscono incontrandosi, ci sentiamo
semplicemente in pace.
- Allora la farò organizzare a John, peccato che Raul sia morto sarebbe
impazzito di gioia ad avere un simile compito…-
- Ehi che diavolo di festa vuoi organizzare?- Mi discosto appena per guardarlo
in faccia e lo trovo con un sorriso furbo in volto, mi mancava quell'espressione
ed ero stato io a farla sparire...
- Io pensavo ad una festa perfettamente etero ma visto che mi hai dato della
checca sto pensando più ai miei gusti che ai tuoi…-
- Non provarci!- Lo rigiro nell'abbraccio e fingo di strozzarlo e mi stupisco
di come il mio corpo non reagisca più al suo, forse ho davvero fatto la scelta
giusta.
- Lascia fare a me vedrai che non te ne pentirai…- Si libera dandomi una
gomitata nel costato ma sono talmente contento da non sentire dolore.
- Lo so mi fido di te e poi quando c’è da fare casino tu sei imbattibile-. Gli
do le spalle con il mio nuovo caffé in mano ma non faccio in tempo a berne un
sorso che Leonard mi da un calcio nel sedere facendomi cascare per terra. Non
è proprio destino che io beva il mio solito caffé ma appena mi alzo mi vendico
subito e finiamo così a rotolarci per terra fingendo una rissa, Non mi
ricordavo che fosse tanto liberatorio... Non chiedo il motivo del suo perdono
so già che non me lo dirà mai, mi piace pensare che come me ha capito che non
può esistere una vita dove non ci sia pure l'altro. La sera stessa fisso la
data del matrimonio con Brett e per festeggiare passiamo la notte a fare
l'amore, niente Leo solo io e lei. Lo amo e lo desidererò per sempre ma sono
riuscito a farlo rimanere fuori dalla mia camera da letto, sono tornato
all'amore platonico... cazzata. Mi struggo ancora per lui non posso negarlo,
ma non mi permetto di mandare a puttane la mia vita per un amore, anche se
assoluto, che non riuscirò mai ad accettare del tutto. Se potessi passare la
mia intera vita rinchiuso in casa allora sì che non rinuncerei mai a Leo ma
essendo vile e ipocrita come sono non mi rimane che prendermi quello che la
vita generosamente mi concede e Brett è veramente tanto per uno come me. Mi
meriterei di morire solo invece che avere lei al mio fianco e glielo ripeto
ogni volta che affondo in lei. Finalmente faccio del sesso che mi soddisfa e
quando vengo mi sfogo con un urlo liberatorio. Mentre Brett si fuma la sua
sigaretta mi viene da pensare che in questo momento non è sicuramente la sola
ad essere così appagata, mi immagino un'altra casa, un'altra camera e un uomo
ansante sotto un altro uomo, le mie previsioni si stanno avverando: Leonard
sentendosi in colpa con John lo starà sicuramente ripagando appieno. La
gelosia mi invade è vero ma non è più devastante e vendicativa come prima,
abbraccio stretta Brett e il suo profumo mi calma i sensi. Fin dalla prima
volta che l'ho vista ho capito che lei era la mia salvezza, anche se non
credevo che mi dovesse salvare da Leonard. Mi stavo perdendo e stavo andando
sempre più giù portando con me tutte le persone che amavo poi ho capito che la
risposta era semplicemente lei con la sua ordinarietà. Caratteristica di certo
non presente in Leo e questo mi spaventava nonostante lo amassi così tanto. La
mia voglia di ordinarietà e la mia voglia di lui mi hanno quasi portato
all'esaurimento nervoso ma ora sono veramente sicuro di aver fatto la cosa
giusta. Almeno fin quando sono stato sicuro di avere soppresso il mio immenso
desiderio per Leo, ma nella vita ho imparato a mie spese che non c'è niente di
sicuro e la parola sicurezza esiste solo per poterti fottere meglio proprio
nel momento in cui ti senti "sicuro". Quel giorno per me è oggi ma ancora non
ne sono consapevole... mi preparo al grande giorno, ovvero la festa di addio
al celibato. Anche se è aumentata la mia stima verso il mio matrimonio non è
ancora così tanta da superare l'aspettativa per la festa. Sono sicuro che
Leonard farà le cose in grande e il fatto che mi abbia assicurato che sarà una
festa perfettamente etero vuol dire che spenderà ogni singolo dollaro per il
mio unico divertimento... e Leonard sa come mi piace divertirmi.
Scherzosamente mi immagino lui che mi fa uno spogliarello personale così lento
e sensuale da durare gran parte della sera ma lo scherzo diventa serio quando
sotto la doccia sono costretto a farmi l'ennesima sega, non mi sono ancora
rilassato a tal punto di immaginarmi cose simili senza poi subirne le
conseguenze. Per l'occasione Leonard ha riunito l'intera squadra, sono
contento di poter rivedere il vecchio capo Hanson e quello stronzo di Jim Bob,
in genere ci riuniamo solo quando qualcuno di noi è nei casini... e insieme
faremo senz'altro un brindisi in ricordo di Charlie. Non so neanche come mi
devo vestire, quando gliel'ho chiesto Leo mi ha risposto maliziosamente:
- Quello che vuoi... per quello che devi farci coi vestiti...- Per questo
sospetto che sarà una serata bollente, anche se immaginarmi Leo che mi prepara
una serata hot mi fa sentire molto strano, insomma io non lo farei mai per
lui. Alla fine mi metto una camicia e un paio di jeans ovvero il mio solito
abbigliamento, lo prendo in parola dopotutto posso sempre prenderlo a calci se
mi fa fare una figura di merda. Ecco come si presenta lui e come rischio di
mandare tutto a puttane saltandogli addosso: giubbino di pelle con niente
sotto che mostra molto di più delle sue solite e già scabrose canottiere. Il
primo bottone si trova all'altezza del suo sterno, il secondo, che è anche
l'ultimo, si chiude all'inizio dei suoi addominali lasciando vedere la loro
perfezione e la sensualità del suo ombelico. I pantaloni aderiscono
completamente alla sua pelle, a vita così bassa che è ben visibile l'osso
sacro è sono chiusi da non so quante cinte come a voler dire che da lì non si
passa ma ho la netta sensazione che in realtà sia solo una la cinta che
realmente gli allaccia i pantaloni. Una chiara immagine di possesso da parte
di John che pare dire "guardate ma non toccate". Non ho mai visto Leonard
mostrare così apertamente la sua sessualità, soprattutto non nel vestirsi.
- Uaù Leonard! E questo da dove l'hai tirato fuori?- Non posso fare a meno di
accarezzare la pelle del giubbetto ma sento subito addosso il nervosismo di
John e quindi sono costretto ad allontanarmi da lui. Dio vedere Leonard così è
già una grandissima festa...
- Chiedilo a John è lui che me l'ha preso come io ho scelto il suo...- Guardo
John che ha sicuramente un abito meno aggressivo del suo. Una camicia talmente
fina da essere trasparente e dei pantaloni stretti di pelle con una chiusura
da lampo che gli attraversa tutto il cavallo, non mi rimane difficile capire
il suo scopo...
- Mi sembrava un vestito troppo da checca per te!- Jim Bob dice a voce alta
quello che credo stiamo pensando tutti ma non ha ancora capito che con Leo
deve stare attento a parlare, ma stranamente stavolta lo lascia stare.
- Se la mia checca preferita mi vuole così...- Non finisce la frase che
abbraccia da dietro John e gli bacia il collo. Non so se gli altri lo hanno
sentito ma io ho chiaramente sentito il rumore di una zip che viene calata e
il gemito di John mi da la conferma di quello che Leonard sta facendo davanti
a tutti... avevo dolorosamente indovinato lo scopo di quella strana zip...
- Sta' fermo Leo!- John gli da una finta gomitata giusto per sembrare
infastidito dal trattamento che sta subendo ma tanto continua a strusciarglisi
addosso. Oddio mica vorranno scopare davvero davanti a tutti! E dire che
Hanson e Jim Bob continuano a parlare tra di loro come se niente fosse, è
impossibile che non si siano accorti di nulla! Poi sento nuovamente quel
rumore di zip e Leo si stacca dal suo compagno, sussurrandogli qualcosa
all'orecchio che fortunatamente non sono riuscito a recepire.
- Andiamo?- Nonostante si stesse scopando John fino ad un secondo prima ora
pare del tutto impassibile, ci fa strada lasciando indietro un ben più normale
John ancora a riprendere il controllo di se stesso.
- Fammi capire... sotto quei vestiti voi non avete nulla?- Non posso fare a
meno di chiederglielo e ne approfitto per avvicinarmi il più possibile a
lui...
- Si nota?- Mi chiede lui con il solito sorriso felino che si ritrova...
- Piuttosto si notano le intenzioni-. Indico la sua mano che so benissimo dove
stava solo un attimo fa, il suo sorriso si allarga come se avesse appena
commesso la marachella più spassosa del mondo.
- Non ti preoccupare la tua festa sarà più che etero Hap, ho solo riservato un
angolino per noi povere checche...- Veramente ancora non mi ero preoccupato
della festa preso dalla gelosia com'ero ma ora non posso fare altro che
pensare che la festa sarà sicuramente rovinata se so che Leo sta scopando a
pochi metri da me.
- Come ti ha convinto a mettertelo?- Gli dico più in soprappensiero che
presente...
- L'ho messo e basta, l'ho fatto penare abbastanza in questi ultimi tempi da
sentirmi in colpa, ma devo ammettere che sono davvero fichissimo non credi?-
Si guarda orgoglioso di se stesso come se non si fosse mai accorto di essere
la bomba esplosiva che è.
- A me sembri una checca...- Cerco di smorzargli l'entusiasmo o magari di
irritarlo. Spero di mal disporlo in modo da fargli passare la voglia di
scopare ma il suo buon umore stasera è irrefrenabile.
- Magari per stasera lo sarò, che ne dici del vestito di John?- Mi guarda con
fare cospiratorio so già dove vuole andare a parare così non ci giro tanto
intorno, la mia festa di addio al celibato è iniziata di merda.
- Dico che è veramente geniale, solo un pervertito come te può arrivare a
pensare a tanto-.
- E solo un pervertito come me può organizzarti la festa dei tuoi sogni...- Mi
indica un locale e ci fermiamo ad aspettare gli altri che sono rimasti più
indietro...
- Hai addirittura affittato il locale?-
- Certo capita una volta nella vita che il mio migliore amico si sposi, almeno
spero...- Già a vederlo da fuori capisco che ha dato fondo a tutti i suoi
soldi così non riesco a fare a meno di abbracciarlo. Leonard si lascia andare
finchè John non arriva e lo fulmina con lo sguardo a quel punto si stacca
facendo finta di nulla. Entra lui per primo noi lo seguiamo. Ci attende subito
un bar dove Leonard ci assicura che possiamo bere fino ad esaurimento scorte
e, nel frattempo che lui organizza il continuo della serata, noi ci poggiamo
al bancone. Jim Bob si mette al mio fianco e come temevo non può fare a meno
di rompermi le palle.
- Allora hai più pensato alla differenza tra abitudine e desiderio Hap?-
- Fin quasi a impazzire...-
- Davvero? Là fuori non mi pareva proprio...-
- L'ho solo abbracciato...-
- Lo credi davvero?- Lo guardo interrogativamente perchè davvero non so di
cosa stia parlando, non mi pare di aver approfittato di Leonard...
- Se avessi fatto altro me ne sarei accorto-.
- Parlo di come apparite agli altri... non sembravate due amici che si stanno
abbracciando, credi che io e te ci abbracceremmo allo stesso modo?-
- No?-
- Non con lo stesso carico di emozioni, là fuori sembravate due amanti che si
stanno dicendo addio-. Mi stropiccio gli occhi per non doverlo guardare in
faccia, il maledetto alla fine ha sempre ragione forse davvero quello era il
mio abbraccio da addio.
- Stai cercando di farmi avere dei ripensamenti a due giorni dal matrimonio
per caso?-
- Non sia mai, volevo solo sapere a quale livello di scemenza sei arrivato-.
Lo guardo male, mi alzo e mi allontano in cerca di Leo, John parla con Hanson
almeno sono sicuro che non sta con lui. All'improvviso me lo trovo davanti
incredibilmente raggiante. Mi viene il dubbio che si sia ubriacato prima di
venire qui...
- Vieni ti mostro le due serate parallele che avverranno stasera, la mia e la
tua... qui ci sarà la serata principale dove potrai esaudire tutti i tuoi
desideri-. Mi mostra il palco che occupa tutto il diametro del locale ma dire
che potrà esaudire ogni mio desiderio è un po' menzognero se proprio lui mi è
escluso.
- Ma che diavolo hai organizzato?-
- Aspetta e vedrai... Laggiù c'è l'angolino di Leo dove ci sarà Leo che si
farà i fatti suoi con il suo compagno. Se c'è qualche intoppo o avete qualche
reclamo, cosa che non credo ci sarà, avete il permesso di rompermi le palle
altrimenti vi fucilerò a vista...- Mi indica una nicchietta nella parete dove
c'è solo un tavolo e una poltrona, infondo che altro serve per fare quello che
deve fare lui? Spero solo che non dovrò vederlo mentre lo fa.
- Non festeggi insieme a me?-
- Non è per i miei gusti questa festa credimi...-
- A me importava festeggiare insieme a te però...-
- Magari raggiungimi nell'angolino di Leo...- Mi guarda malizioso ma so che
ormai sta solo scherzando, sono passati i tempi in cui facevamo sul serio
entrambi, io mi sto per sposare e questo ha segnato la fine di tutto quello
che poteva esserci tra di noi.
- Scemo...-
- Siamo pronti ad iniziare, vedi quelle tre sedie? Tu devi metterti sulla
prima gli altri facciano come gli pare, su andate-. Chiamo Jim Bob e Hanson
mentre John va naturalmente vicino a Leo.
- Non sarà mica uno show di travestiti vero?- Mi guarda con orrore Jim Bob,
scuoto la testa non sapendo cosa rispondere ma ci pensa Leonard, unica stella
sul palco a darci le spiegazioni.
- Allora ragazzi, come sapete dopodomani si sposa quel cazzone del mio
migliore amico. Con onore ho accetto di fargli da testimone e di organizzargli
questa festa. Ma sapete quanto è stato difficile per me capire cosa diavolo
avrebbe voluto avere Hap? Da quel che ricordo gli sono piaciuti tutti i tipi
di donne senza nessuna preferenza, quindi ho dovuto mettere le mani al
portafoglio e fare l'unica cosa possibile. Trovare ogni tipo di donna
possibile... essendo le mie finanze quel che sono ho dovuto stringere le
scelte ed ecco che vi presento il mio regalo di nozze: Jasmine...- Rimango a
bocca aperta appena vedo la ragazza, bellissima dello stesso colore di Leo e
mi viene spontaneo chiedermi se l'abbia scelta apposta ma la cosa non è
finita...
- Diane...- Questa è una rossa naturale con una cascata di capelli ricci di
fuoco, il mio sogno erotico, quante volte ho rotto le palle a Leonard sul
fatto che se fossi morto scopando una rossa sarei stato una persona felice? La
voce di Leonard mi riporta di nuovo alla sorprendente realtà...
- ...e Ling...- Ad entrare stavolta è un'elegante orientale dai capelli
corvino, mi volto a guardare Leonard non capendo questa sua scelta, mi capisce
subito e mi sorride sornione...
- Lei l'ho scelta perchè è l'unico tipo di donna che Hap ancora non si è
fatto, quindi sono curioso di sapere come va...- Sia Jim Bob che Hanson sono
rimasti allibiti finora troppo impegnati a sbavare alla vista delle ragazze.
Io sono allibito ma per un altro motivo anche se devo dire che la presenza
delle ragazze mezze nude mi confonde non poco.
- Non mi dire che l'hai pagate per...-
- Esaudire ogni vostro più piccolo desiderio, ovviamente Hap per primo. Jim
Bob e Hanson dovrete aspettare che sia prima Hap a spassarsela con le ragazze
poi toccherà a voi-. Jim Bob è già fradicio di sudore per l'eccitazione,
sembra quasi incredulo di quello che gli aspetterà, infatti non resiste dal
chiedergli una conferma.
- Mi stai dicendo che possiamo fare sesso con queste splendide ragazze?-
- Lo spero bene altrimenti le avrei pagate inutilmente. Ah ovviamente sono
prostitute ma mi sono fatto assicurare che siano a posto sotto tutti i punti
di vista anche se credo che qui chiunque di noi si porta dietro una scorta di
preservativi.
- Cazzo Leo, mi hai fatto venire voglia di sposarmi con una festa del
genere...- Jim Bob è totalmente partito per l'orientale e non lo guarda
neanche in faccia mentre gli parla.
- Per te col cazzo che farei una festa del genere. Ora abbasserò le luci e
alzerò la musica e le ragazze cominceranno a spogliarsi il resto toccherà a
voi, spero che vi si alzi perchè non vi capiterà più una simile occasione. Io
mi ritiro con John vedete di non venirmi a rompere i coglioni perchè non credo
che vi piacerà quel che vedrete... Buona serata ragazzi...-
- Buona serata a te uomo...- Credo che Jim Bob sia pronto a leccare le scarpe
a Leo per tutta la vita dopo stasera. Io invece non riesco a guardarlo negli
occhi e anche quando trovo il coraggio di farlo è lui che rifugge, è
consapevole di aver fatto qualcosa che va contro il suo essere. Porta via con
sè John e comincia lo spettacolo delle ragazze, la mia attenzione però è
ancora tutta per lui. Entra con John nella nicchia e con mio sommo orrore mi
accorgo che da dove sono riesco a vederli anche se non perfettamente ma tanto
da distinguere cosa stanno facendo. Per ora Leonard ha gli occhi coperti da un
braccio e John è davanti a lui come se stesse aspettando un suo gesto. Credo
che Leo stia cercando di riprendersi da quello che ha fatto e, come farei io,
John lo aiuta a farlo... A quel punto mi costringo a voltarmi non voglio
guardare oltre e mi ritrovo a guardare in faccia la ragazza dalla pelle di
cioccolata come quella di Leo, è proprio quello di cui ho bisogno per sfogare
la mia frustrazione.
- Ehi da che parte guardi... io sono qui...- Mi fa notare lei e ha ragione, mi
fisso su di lei che si mette seduta su di me, proprio quello che sta facendo
John con Leo...
- Ti chiedo scusa dolcezza...- Mi calo i pantaloni, ho bisogno di affondare i
miei pensieri nel suo corpo, ho voglia di punire Leo per quello che mi sta
facendo, in cambio ho lei che non fa una smorfia quando la penetro
violentemente, infondo è una professionista. Spero che mi stia guardando come
ogni tanto io guardo lui; io dentro a questa donna color cioccolata, lui
dentro al suo uomo, ne esco totalmente sconfitto e patetico. Mi muovo dentro
di lei mentre lei si abbassa per godere appieno del mio corpo, la mordo quando
noto che io e Leo abbiamo il modo di fare l'amore molto simile. Vedo John
completamente in estasi e Leonard riservargli ogni più piccola attenzione per
fargli godere appieno l'atto del possesso, per non tradire la fiducia del suo
compagno in alcun modo. Vedere l'amore che Leo prova per John mi fa cambiare
il mio modo di fare sesso, divento più brusco e violento senza badare affatto
al piacere della ragazza ma solo a sfogare la mia rabbia e la gelosia. Mi
sembra di ritornare indietro nel tempo quando facevo sesso con Brett pensando
a Leo e finivo quasi con il violentarla, so già che mi sentirò un verme quando
avrò finito con lei ma non resisto come se al suo posto stessi punendo Leo per
provocarmi tutte queste emozioni negative. Anch'io sono masochista a non
staccare gli occhi da lui, per un momento i nostri sguardi si incrociano ma
Leo chiude subito gli occhi per poi reprimere un gemito nella pelle di John.
Mi fa paura il solo pensiero di darmi a lui ma mi viene naturale chiedermi se
in quel momento ha pensato a me; lui sa già che, mentre sto possedendo questa
ragazza che ha il suo stesso colore della pelle e anche gli stessi occhi, sto
pensando a lui e credo che l'abbia scelta apposta per non farmi dimenticare
chi è che voglio veramente. Sto per uscire da lei per poterla prendere da
dietro e migliorare così l'illusione di avere lui, quando Jim Bob mi prende
per una spalla rompendo tutta la magia, lo guardo più stranito che incazzato
mi sento come se fossi stato drogato.
- Hap due tipi stanno dando fuoco al locale!- Mi levo la ragazza di dosso
cadendo dalla nuvola su cui il suo corpo mi aveva portato.
- Cosa?-
- Eccoli!- Li vedo eccome e appena li riconosco l'immagino come carne fresca
di Leonard, sono amici di vecchia data. Mi volto dalla sua parte e prendo il
coraggio di chiamarlo e di guardarlo in faccia mentre sta ancora facendo
l'amore con John.
- LEO!!!- Si volta subito dalla mia parte e i suoi occhi liquidi dal piacere
si fanno subito limpidi al suono della mia voce allarmata, il suo corpo
finalmente fermo in quello di John. Si accorge subito del pericolo torna a
guardarmi furioso e delicatamente esce dal suo corpo, io di questo non mi
perdo nulla e il mio cuore fa metaforicamente crack. Almeno mi godo anche la
smorfia di dolore di John...
- Hap idiota! Che aspetti? Vai a prenderli!- Ha ragione ovviamente e mi
mobilito subito, il fatto è che avrei voluto godermi il momento in cui si
sarebbe rivestito.
- Sbrigati a raggiungermi, quella è carne per te!- Scatto dal mio posto ma i
tizi appena mi vedono scattano a loro volta scappando, non li mollo, non
faccio jogging solo per divertimento, mi ritrovo talmente tante volte nei guai
che a volte le gambe sono l'unica soluzione possibile per sopravvivere. Mi
guardo indietro e vedo Jim Bob e Hanson che stanno aiutando le ragazze e il
barista ad uscire ma di Leonard ancora niente, mi rode il fegato a pensare che
si sia fermato a consolare John prima di venire ad aiutarmi ma questo mi da
ancora più forza per correre. Riduco di molto le distanze dai tipi, non credo
che i trafficanti di droga si tengano in forma come lo faccio io e ne ho la
conferma quando tirano fuori una pistola e cominciano a spararmi contro. La
loro pessima mira mi salva ma sono comunque costretto a ripararmi e quindi
perdo inevitabilmente terreno.
- Merda!- Impreco gran bella festa del cazzo prima costretto ad assistere alla
scopata tra la persona che amo e il suo uomo e ora questo ma me lo dovevo
aspettare ogni cosa che faccio finisce sempre tra fischi di pallottole e
scazzottate all'ultima goccia di sangue. Se questo non vuol dire essere
perseguitati dalla sfiga...
- Sono dietro di te...- Ed ecco la mia sfiga più grande...
- Che cazzo hai aspettato di svuotarti le palle prima di venire in mio aiuto?-
Mi volto contro di lui ringhiando, sono furioso, me lo immagino davvero mentre
finiva il discorso con John mentre io qui facevo da bersaglio a quei
maledetti.
- Oltre a quello anche a prendere le chiavi della tua auto...-
- Bastardo...- Vorrei tanto saltargli alla gola ma i tipi si sono allontanati
abbastanza da poterli di nuovo inseguire e poi la mia auto non è lontana da
qui. Per fortuna direi, visto che anche loro montano in una macchina anonima e
si immettono nel traffico. Guida Leonard mentre io cerco di seguirli con lo
sguardo ma ci riesco per poco tempo, all'improvviso la loro macchina pare
sparita nel nulla. Giriamo a vuoto per un pò ma poi siamo costretti ad
arrenderci...
- Cazzo li abbiamo persi!- Ha anche il coraggio di sbottare furioso il gran
pezzo di idiota, gli ci mancava solo di fumarsi una sigaretta prima di venire
a darmi una mano... ah già lui non fuma...
- Certo ci mancava solo che ti facessi un’ultima sveltina con John prima di
andare!-
- Ora è colpa mia? Non è forse della tua macchina che è un cesso!- Da un
cazzotto al volante il quale gli risponde giustamente risentito con una botta
di clacson. Quasi mi viene voglia di restituirgli il cazzotto...
- Che facciamo? Torniamo indietro?- So già la sua risposta, ma non mi va di
andare a caccia di guai anche il giorno prima del mio matrimonio, Stasera
doveva essere la mia serata...
- Scherzi? Vuoi fargliela passare liscia?-
- Non vorrei ma li abbiamo persi e io dopodomani mi sposo, non ho intenzione
di dare la caccia ai fantasmi per tutta la notte…- E poi sono già stanco,
soprattutto della sua vicinanza. Come regalo di nozze mi ha dato una puttana
che era la sua copia al femminile e poi mi ha gentilmente offerto lo
spettacolo di lui e John che si davano da fare esattamente come io mi davo da
fare con la ragazza, il suo scopo era darmi da pensare e ora sto pensando.
Quello poteva essere il suo addio o il suo ultimo invito...
- Ma quali fantasmi ti assicuro che li ritroverò e spero per loro che abbiano
un bel buco del culo perché ho intenzione di entrargli dentro con tutto il
pick-up e spaccarglielo una volta per tutte-. L'esaltazione ha preso il posto
dell'autocontrollo di Leo, quando si parla di quei tizi diventa un cane da
caccia assetato di sangue e si trasforma in un dio del fuoco per incendiare la
loro ennesima casa. Non credo che dimenticherà mai la morte di quel ragazzino
davanti casa sua...
- Quante volte te l’ho sentito dire? Sono anni che stai in guerra con quella
banda di trafficanti senza aver risolto nulla anzi alla fine ci sono andato a
rimettere io!-
- Un motivo in più per spaccargli il culo non credi?-
- Ma tanto che parlo a fare, farai comunque quello che ti pare…-
- Quanti soldi hai Hap?- Lo guardo stupito perchè in genere sono io a fargli
questa domanda. Di solito sono io lo squattrinato ma poi mi basta guardare
com'è vestito e mi è chiaro che non può avere con sè il portafoglio...
- Venti dollari-.
- Non mi bastano-. Da un nuovo cazzotto al volante e quasi gli faccio notare
che quella che sta picchiando non è la sua macchina ma ora una discussione
come questa è del tutto inutile.
- A che ti servono?-
- A pagare il mio informatore, vedessi che tipo simpatico che è…- Dalla sua
faccia capisco che il tipo è tutto fuorché simpatico e deve essere anche uno
tosto per far reagire in questo modo Leonard, non è uno che si scompone tanto
facilmente...
- E ora che facciamo?-
- Ci andiamo comunque, cercherò di contrattare-. Si guarda il corpo e fa un
gemito di frustrazione, beh anch'io avrei dei problemi a contrattare con
qualcuno vestito così, ma con il carisma che ha riuscirebbe a vendere merda
per cioccolata anche nudo, con me ci riuscirebbe...
- E con che?-
- Appena lo vedrai capirai, tu lascia fare a me-. Il suo sguardo non mi piace
affatto ma annuisco lo stesso, Leonard conosce tutti i personaggi più loschi
della città ma non per questo sono suoi amici, anzi... Comunque lo lascio
guidare in silenzio nel quartiere dei neri che io non conosco bene ma che lui
conosce come se fosse casa sua. Arrivati ad un vicoletto ferma il pick-up e
scende io rimango un attimo a fissarlo per apprezzare quel completino che lo
rende una vera bomba. Poi apro il portabagagli dove sul doppio fondo c'è una
vasta scelta di armi, Leonard si serve per primo, io prendo solo una pistola.
Poi seguo Leonard senza sapere dove stiamo andando finchè non ci fermiamo in
uno squallido palazzo che credo faccia anche da bordello dove un buttafuori
enorme fa da custode. Mi stupisco quando Leonard si ferma proprio davanti a
lui e abbassa lo sguardo imbarazzato quando il tizio lo passa ai raggi x
mangiandoselo con gli occhi. Mi sarei aspettato una sua reazione violenta
invece che una sottomissione così evidente, non lo riconosco proprio...
- Guarda guarda chi si rivede, il piccolo Leonard-. Quasi sbotto a ridere ma
la tensione di Leo mi preoccupa più del vezzeggiativo usato dal bestione.
Nessuno è mai sopravvissuto dopo averlo chiamato piccolo...
- Piccolo? Ti lasci chiamare così?-
- Sta zitto Hap, ciao Mike!- Mi dà una gomitata allo stomaco che quasi vomito
tutto l'alcool bevuto. Non riesco a capire, non è di certo il suo tipo e di
certo non può temerlo ma allora che diavolo ha?
- Cos’è che ti porta da queste parti dolcezza? Anche se sei sempre il
benvenuto lo sai-. Lo accarezza con lo sguardo anche se sembra che se lo stia
più scopando, comincio ad innervosirmi io al suo posto e Leo sentendolo mi
stringe una mano per tenermi buono.
- Sei un informatore no? È ovvio, voglio informazioni-. Leo ha di nuovo lo
sguardo fiero che lo contraddistingue da tutti i comuni esseri umani ma questo
se possibile lo fa rendere ancora più desiderabile agli occhi del gigante. Gli
piace sottomesso ma credo che gli piaccia ancora di più quando è selvaggio...
almeno ora ho capito chi presto ammazzerò, un informatore la maggiore feccia
della feccia della città...
- Quanto hai?-
- Stasera non ho soldi con me-. Come a dimostrazione gli fa notare com'è
vestito, Mike si morde il labbro dal desiderio e sospira di puro piacere,
abbiamo a che fare con un vero pervertito...
- Sai credo di aver continuato a fare questo schifo di lavoro solo per
arrivare a questo giorno, è per questo che sei vestito così? Mi piace molto-.
Gli tocca l'orlo del giubbetto approfittandone per accarezzargli gli
addominali ben scolpiti. Con quel completo sembra un sacrificio fatto apposta
per quel gigante... cerco di mettermi davanti a lui ma Leo me lo impedisce
spostandosi a sua volta. So che non accetterà mai di essere difeso da me ma mi
chiedo allora che sta aspettando a difendersi da solo!
- E’ la milionesima volta che ti dico che non mi piace essere toccato-. Gli
sposta la mano bruscamente ma quello non si scoraggia affatto anzi si fa più
spinto e gli mette una mano sul fianco...
- E’ la milionesima volta che ti rispondo che mi piace toccarti piccolo- E la
mano finisce direttamente a morire sul suo sedere. A quel punto tiro fuori la
pistola e gliela punto contro, non può credere di toccare in quel modo Leonard
e poi sperare di uscirne vivo.
- Leva quella mano!- Mike leva la mano tirandole tutte due su fingendo di
arrendersi, il fatto che mi stia prendendo per il culo non migliora la sua
posizione ma inaspettatamente corre in suo aiuto lo stesso Leonard...
- Sta fermo Hap!-
- Questo culo bianco è il tuo uomo forse?- Il gigante mi prende per un braccio
e mi avvicina a sè, la sua vicinanza mi basta per nausearmi, cerco di
divincolarmi dalla sua morsa ma solo grazie a Leo riesco a liberarmi...
- Non mi scopo i culi bianchi, mi fanno senso è solo un amico-. Leonard mi si
mette davanti come a protezione, devo ammettere che non ho ancora capito cosa
stia succedendo qui. Mi pare di vivere in un mondo parallelo con un Leonard
del tutto diverso da quello conosciuto finora. Mi sento imbarazzato ad essere
protetto così da lui così mi rimetto al suo fianco.
- Ah peccato altrimenti gli avrei chiesto di aiutarti a saldare il debito-. Il
gigante è veramente un idiota a non aver capito cosa lega me e Leo, il nostro
atteggiamento possessivo nei confronti dell'altro lo esprime meglio di
qualsiasi parola.
- Lascialo fuori non è neanche il tuo tipo-. Leo sorride nervoso sperando di
essere riuscito a tenermi fuori dall'impiccio che sta venendo fuori. Non mi
piace il modo in cui quel gigante lo guarda e non mi piace il suo
atteggiamento remissivo, sto cominciando a capire di che cosa si sta parlando
anche se non è ancora stato detto niente...
- Per me va benissimo sei tu quello che mi è sempre interessato piccolo,
ricordi come voglio essere pagato vero? O hai bisogno che te lo rispieghi?-
Mike allunga un dito e lo passa maliziosamente sulle labbra di Leo che
rimangono del tutto sigillate fin quasi a sbiancarsi. Prima che ci pensi io
stavolta ci pensa Leo stesso a scrollarselo di dosso, finalmente tira fuori un
pò del suo carattere...
- No, lo ricordo benissimo visto che ti preoccupi di spiegarmelo ogni volta
che mi servi-. Rabbrividisco all'idea che ogni volta Leo abbia dovuto sorbirsi
un simile assalto.
- Bene allora seguimi, un po’ di privacy è d’obbligo-.
- Col cazzo! Leonard non ti segue da nessuna parte!- Mi metto tra lui e Leo
impedendo a quest'ultimo di seguirlo, se lo scorda se crede che lo lascio
nelle sue mani. Riesco a percepire la voglia del gigante nell'aria ma di
sicuro non la soddisferà con il mio Leonard.
- No invece vado con lui, voglio chiudere i conti con quei pezzi di merda una
volta per tutte-. Leonard si dimostra la solita testa di cazzo solo con me, è
talmente testardo che è pronto a fare di tutto pur di avere quell'informazione
ma può star certo che non sono pronto io a lasciarglielo fare, stranamente mi
sentirei in colpa anche nei confronti di John...
- Ma quello vuole solo una cosa da te!-
- Ma dai che non l’avevo capito, sono anni che non aspetta altro-.
- E lo segui comunque?-
- Potrà avere quello che vuole solo se mi ripresentassi da lui nuovamente
senza soldi, stavolta mi fa lo sconto-. Mi fa il suo solito sorriso ironico
che rischia di farmi perdere la testa ogni volta, non lo lascio andare me lo
tengo ancora stretto.
- E allora che vai a fare lì dentro?-
- A contrattare…-. Il suo sorriso si allarga ma il suo sguardo si incupisce,
non mi azzardo a dire che è spaventato perchè Leonard non lo è mai ma nervoso
lo è di certo.
- Che cazzo devi fare Leonard?-
- Niente, lascia fare a me Hap-. Mi accarezza la mano con cui lo stringo così
finisco per rilassarmi e lasciarlo andare, cerca di sorridermi rassicurante ma
lo vedo che non è affatto sicuro di quello che sta facendo...
- Ehi piccolo andiamo? Se mi fai aspettare scatta la tariffa extra-. Avuta
l'informazione nessuno mi fermerà dal dargli un calcio nelle palle di tale
proporzioni da castrarlo definitivamente allora sarò io a divertirmi.
- Cinque minuti e sono fuori Hap-. Leo mi bacia una guancia come se questo
potesse tranquillizzarmi, mi fa solo venire voglia di stringermelo contro
ancora di più e allontanarlo dalla minaccia che rappresenta questo ciccione...
- Così poco? Allora ci sai proprio fare piccolo! Lascia la pistola e il
pugnale al tuo amico-.
- Non vengo là dentro disarmato-.
- Ci sarò io a difenderti non crederai mica che sono disposto a lasciarmi
rubare la mia preda vero?-
- Lasciami almeno il pugnale, non lo userò contro di te hai la mia parola-.
- Non pensare che la tua parola non abbia valore per me, ma le regole sono
chiare non far entrare nessuna arma-.
- Non andare Leonard troveremo un altro modo-. Lo tengo per una delle cinte
finte mentre si libera di ogni sua protezione, mi piace sempre meno la
situazione...
- Non devo fare niente che non abbia già fatto Hap, in cinque minuti che vuoi
che mi faccia se tu non ci sei riusciti in venti minuti?!- Tenta di
sdrammatizzare ma facendomi ricordare il Messico non fa altro che rendermi
ancora più nervoso. Lo costringo a voltarsi per poterlo guardare negli occhi e
promettergli che non permetterò a nessuno di fargli del male. Ci siamo salvati
la vita a vicenda tante di quelle volte che questa non sarà altro che un altro
episodio da aggiungere alla lunga lista...
- Se non sei fuori in cinque minuti vengo dentro a prenderti-.
- Basta con le chiacchiere piccolo-.
- Non scaldarti troppo Mike, lo so che l’ultimo buco che hai visto è stato
quello di tua madre quando ti ha cacato ma ricordati quali sono i patti-. Me
lo strattona via e insieme spariscono dentro al palazzo, da lì cominciano i
cinque minuti più lunghi della mia vita. Ma ovviamente non riesco ad aspettare
così tanto, entro molto prima per attuare l'operazione salvataggio. Entro e li
vedo subito, Leonard schiacciato alla parete da quel gigante nero che per
l'occasione si è abbassato i pantaloni. Rabbrividisco per il disgusto e la
gelosia e mi ci vuole un pò per riuscire a calmarmi e poter agire, nel
frattempo il pervertito cerca la chiusura dei pantaloni di Leonard tra quelle
miriadi di cinte finte...
- Come diavolo si aprono questi pantaloni-. Ruggisce ma Leonard sembra del
tutto rilassato e gli risponde divertito...
- Trovati da solo il modo, non rientra nei miei obblighi aiutarti a
spogliarmi-.
- Come vuoi allora uscirai di qui in mutande, ops ma tu non hai le mutande.
Dio piccolo sapevo che avevi un corpo da favola…- Dopo aver tirato fuori un
coltello a serramanico gli taglia direttamente in due il posteriore dei
pantaloni e appena scoperto il sedere le mani di quello stronzo ne prendono
subito possesso. Leonard si irrigidisce all'istante come se fosse sorpreso e
spaventato della cosa. Vedere le mani di quel pervertito sulla pelle perfetta
di Leo mi sveglia dal trance emotivo in cui ero caduto e con mani tremanti
tiro fuori la pistola e gliela punto contro la testa. Purtroppo la vicinanza è
tale che non posso non notare il disagio negli occhi di Leo e immagino cosa
quelle mani gli stanno facendo...
- Smettila di chiamarlo piccolo e levagli le mani di dosso se non vuoi che ti
faccia un buco in testa e uno in più nel culo stronzo!- Leonard sembra
rilassarsi alla mia vista o più probabilmente la mia apparizione ha fatto sì
che la tortura che sta subendo sia per ora sospesa.
- Ohhh che paura! Ricordati che ho delle preziose informazioni che il nostro
caro Leonard desidera più di qualunque altra cosa…- Gli morde un orecchio e
vedo di nuovo il corpo di Leonard tendersi tutto e di certo non per il
piacere. L'assassino che è in me sta tornando pericolosamente a galla.
- Pensi davvero che ho bisogno di pagare le tue informazioni?- Sposto la sua
testa da Leo premendola con la bocca della pistola mentre con l'altra mano gli
forzo la spalla per fargli levare la mano dal suo corpo. Leo sospira subito di
sollievo...
- Sì visto che non hai le palle per sparare figliolo-. Il gigante fa per
voltarsi credendo che in un corpo a corpo non ho speranze, non sa che è il
contrario...
- Sparare forse, ma posso farti molto male anche senza pistola bestione-. Gli
spezzo il ginocchio con un calcio e come previsto il bestione crolla a terra,
è la mia mossa preferita...
- Cazzo il ginocchio!- Tenta di alzarsi ma io puntandogli la pistola contro
non gli permetto neanche di respirare, ora sa che posso essere pericoloso
anche se non ne do l'idea.
- Vuoi che ti spezzi anche l’altro?-
- Ti ucciderò lo sai? E poi andrò da Leonard e salderò il conto anche con
lui-. Gli do una ginocchiata in bocca rompendogli qualche dente. Il gigante
comincia a piagnucolare ma so che è uno tosto. Nel frattempo Leonard mi fa
cenno di dargli la camicia non credo che gli vada a genio l'idea di andare in
giro con le chiappe al vento ma se lo meriterebbe. Me la sbottono senza
perdere di vista il Grande Mike anche se, ridotto com'è, non può di certo
sfuggirmi. I vecchi metodi di persuasione funzionano sempre...
- Voglio le informazioni-.
- Fanculo-. Mi sputa in faccia un misto di sangue e saliva, a questo non posso
che rispondere con un pugno che gli frattura il naso, poi senza pensarci gli
stringo l'uccello tra le mani. Fortuna che non c'ho pensato altrimenti avrei
vomitato per il disgusto, Leonard rimane in disparte impressionato dalla scena
ma non sa quanto sono incazzato in questo momento... e non sa che lo sono
soprattutto con lui.
- Le informazioni o giuro che ti stacco l’uccello e te lo faccio mangiare-.
-…- Il gigante sa che non sto scherzando, è difficile che diventi violento ma
quando lo divento è impossibile fermarmi. Diciamo che sono un tipo
passionale... Vuota il sacco dopo la terza morsa sulle sue palle, lo faccio
quasi piangere dal dolore ma alla fine cede. Non conosco il posto che mi dice
urlando mentre gli stritolo le palle per l'ennesima volta ma mi volto verso
Leo che annuisce, dopo un ultimo pugno che lo fa svenire lo lascio andare ed
esco da quel posto nauseabondo. Leonard mi segue cercando di sistemarsi alla
meglio la camicia per non andare in giro con il culo all'aria... anche per
questo gli cammino davanti, ho già i nervi a fior di pelle per conto mio.
- Ce ne hai messo di tempo ad entrare, quello mi ha palpato dappertutto che
schifo-. Mi giro infuriato e la mia furia mette addirittura paura a Leonard
che incosciamente si ritrae ma il mio pugno lo raggiunge comunque alla
mascella facendolo sbattere al muro.
- Sta zitto Leonard!-
- Cazzo mi hai fatto male!- Si strofina la guancia e sono certo di avergli
fatto veramente male stavolta, non ho scherzato come nelle nostre solite
risse. Volevo sfogare tutta la mia rabbia con quel pugno, solo che ora ho di
nuovo voglia di colpirlo...
- Beh guarda un po’? Te ne volevo fare e pure tanto!-
- Ma che hai?- Tenta di avvicinarsi ma io lo tengo alla larga con un braccio,
sarei capace di sbranarlo in questo momento. Mi ha fatto assistere ad una
scena che mi ha spezzato il cuore...
- Che ho? Cazzo Leonard hai usato il tuo corpo come merce di scambio!-
- Non è vero sapevo che saresti entrato e che lo avresti fermato, solo ci hai
messo più tempo di quanto pensassi-. Cerca di spiegarsi ma sa anche lui che
non servirà a nulla, quello che ha fatto è imperdonabile. Per me il suo corpo
è sacro, da adorare e da amare per questo accetto che sia solo John a prendere
il mio posto perchè so che lui lo adora quasi quanto lo adoro io. E ora lui
l'ha sporcato, venduto solo per poter catturare quegli idioti...
- Ah ora è colpa mia se quello aveva una mano sul tuo culo e un dito che ti
stava mescolando le budella?-
- Non mi pare…- Abbassa lo sguardo non riuscendo a guardarmi dopo che gli ho
spiattellato in faccia la verità, pensava che non mi ero accorto di quello che
gli aveva fatto Mike e ora non gli rimane altro che tentare di mentirmi...
- Sì che ce l’aveva l’ho visto fin troppo bene, non rifilarmi cazzate! Era
quello il prezzo dell’informazione?-
- Non ci dovevo scopare Hap-. Tenta di nuovo di avvicinarsi e stavolta lo
stringo per il colletto scrollandolo un po' avvicinandomi a lui tanto che pare
quasi che lo stia per baciare. Ma forse questa è l'unica volta che ho più
voglia di picchiarlo piuttosto che baciarlo...
- Ah no? A me pareva il contrario-.
- Gli avrei dovuto fare un bocchino nudo e lui mi avrebbe potuto toccare
quanto voleva, ma niente sesso-. Si arrende al mio sguardo ma appena sento la
verità la mia ira esplode, lo sbatto di nuovo al muro con violenza ma devo
anche dire che Leonard non fa nessuna resistenza.
- Stronzo!- Glielo dico ad un millimetro dalle sue labbra tanto che Leonard
crede che lo stia per baciare e chiude gli occhi, così non vede il mio secondo
pugno arrivare...
- Perché cazzo mi hai colpito ora?- Sento anche la sua furia montare ma non
gli do il tempo di sfogarla, mi allontano da lui per andare verso la macchina.
Se ha anche il coraggio di incazzarsi non credo che abbia capito quanto sia
stato grave quello che ha fatto.
- Sta' zitto non voglio sentirti andiamo dove dobbiamo andare e facciamo
quello che dobbiamo fare-.
- Hap!- Mi trattiene per il braccio ma io me lo scrollo di dosso, sto
difficilmente controllando le lacrime di rabbia che minacciano di bagnarmi il
viso. Mi abbraccia da dietro e nonostante lo stia riempiendo di gomitate allo
stomaco non mi lascia andare.
- Lasciami stare-.
- Credimi se ti dico che non l’avrei mai fatto se tu non fossi intervenuto!-
La sua voce sembra volermi cullare ma io ormai ho perso fiducia in lui, nella
persona che ho sempre stimato e amato.
- Ma ti sei fatto toccare, non è abbastanza?-
- Smettila di ragionare con l'uccello Hap-. Il suo alito mi accarezza il collo
e la sensazione mi fa chiudere gli occhi, mi sta calmando con la vicinanza del
suo corpo, sa benissimo l'effetto che mi fa. Ormai non mi ribello più sono
completamente in balia delle sue braccia...
- Io non sto ragionando con l'uccello!- Mi volto per guardarlo scandalizzato
ma il suo sorriso divertito sembra avere la capacità di leggermi dentro. Sa
che quel che faccio è guidato unicamente dal mio istinto specialmente ciò che
riguarda lui...
- Ah no? Hai mai visto qualcuno che mi ha toccato senza il mio permesso
sopravvivere?- Sto per dirgli sì: io, ma non mi pare il caso di riaprire
quella ferita proprio adesso, non mi va di sottolineare quanto gli piacesse
essere toccato da me anche se non gli avevo mai chiesto il permesso... Ma non
ho propria voglia di rivangare quella storia come se non la ricordassi ogni
istante della mia vita. Rispondo semplicemente no. E' più facile per
entrambi...
- Allora non essere geloso-. Mi lascia andare e io ho quasi voglia di litigare
ancora con lui non tanto per farlo stare zitto ma solo per poterlo toccare di
nuovo...
- Non sono geloso... non avrei mai dovuto seguirti...- Abbasso le spalle
sconsolato e metto di nuovo una distanza di sicurezza tra noi due. Non posso
fare finta che la vicinanza al corpo di Leo non abbia scatenato in me alcuna
reazione....
- Perchè?- Mi chiede lui spaesato, non è mai successo di affrontare i nostri
casini senza la presenza dell'altro, non saremmo più quel che siamo...
- Non ti serve il mio aiuto ce la fai benissimo da solo-. A parte il fatto che
gli ho appena salvato letteralmente il culo, Leonard è abbastanza forte e
pazzo da riuscire in qualsiasi impresa anche da solo... e io potrei finalmente
sentirmi libero dalla sua malia.
- Queste cose le abbiamo sempre fatte insieme che ti prende cazzone?- Da
spaesato Leo comincia ad essere spaventato, so che ha sempre avuto paura che
io lo abbandonassi, lo so perchè è la mia stessa paura più grande...
- Mi prende che ti devo stare il più lontano possibile-. Al contrario gli
vorrei dire "non dubitare mai di quello che provo per te Leo" ma mi ostino ad
allontanarmi ancora di più. Alla fine Leonard mi fa la domanda la cui risposta
ha sempre spaventato entrambi...
- Vuoi mettere fine alla nostra amicizia Hap?-
- Tu?- Pensavo di essere pronto per staccarmi definitivamente da lui ma non
trovo il coraggio di dargli una risposta sia negativa che positiva, mi
spaventano entrambi...
- Mai-. Lui invece non mostra alcuna insicurezza, sa sempre quello che vuole
per questo lui è la mia forza e la mia debolezza, non posso fare altro che
sciogliermi nei suoi occhi scuri...
- Neanch'io fratello... ora andiamo a fare il culo a quei pezzi di merda-. Gli
metto un braccio intorno alle spalle e insieme ci dirigiamo verso il mio
pick-up. Non mi stacco da lui neanche per camminare, così Leonard si sente in
diritto di mettere il suo braccio intorno alla mia vita, sembriamo due
ubriachi, ma forse Jim Bob non sarebbe d'accordo, direbbe che piuttosto
sembriamo due amanti...
- Ora sì che ti riconosco socio. Quello stronzo m'ha strappato il giubbetto e
i pantaloni, dovevi sparargli nelle palle Hap!- Lo sento rabbrividire e mi
viene naturale stringermelo ancora più contro. Cazzo sembro davvero un amante
che si preoccupa del suo partner...
- Hai freddo?-
- Mi hai forse preso per una checca?- Mi risponde scontroso ma non si
allontana dal calore del mio corpo che poi tanto caldo non è visto che anch'io
ho solo la canottiera che mi copre. Abbasso lo sguardo sul suo sedere e
invidio a morte la mia camicia che ora lo avvolge come una coperta...
- Puoi definirti come vuoi ma alla fin fine sei una checca Leo-. Lascio
scivolare una mano fino al suo sedere non resistendo all'impulso di sentire la
mia camicia calda del suo calore. Leonard non mi dice nulla così continuo a
camminare con la mano appoggiata sul suo sedere sodo. Stranamente non mi
eccito, mi tranquillizza solo, forse avere tra le braccia Leonard sano e salvo
ora è tutto quello che conta. Il mio tocco poi è così leggero che quasi Leo
non lo sente nemmeno.
- ... avevo davvero la situazione sottocontrollo. Non è stato piacevole
neanche per me, non vedo l’ora di ficcarmi sotto la doccia per levarmi il suo
viscidume di dosso...- Rabbrividisce di nuovo e i suoi occhi si fanno
nuovamente lucidi. Prima mi sono incazzato senza pensare a quello che ha
dovuto passare lui... per quanto lo stringo a me ora sembriamo una persona
sola e la mia mano diventa più ferma sulla sua carne.
- Gran bella festa finora…- Lo dico senza pensarci anche perchè ora avendolo
tra le mie braccia la serata è diventata magicamente la serata dei miei sogni,
ma Leonard la prende a male e offeso si allontana da me privandomi del suo
corpo così bollente e rassicurante....
- Non è colpa mia se tutto è saltato, ho speso fino all’ultimo dollaro ora
sono al verde-. Mi ringhia contro ritrasformandosi nell'animale feroce che è,
mi domando dove sia stata la sua grinta finora o se la tira fuori solo per
fare lo stronzo con me... Alzo le braccia al cielo in senso di resa, non ho
proprio voglia di litigare di nuovo con lui, non dopo essermi sentito così
rilassato con lui tra le mie braccia...
- Leonard non mi importa niente, dopodomani mi sposo e vorrei arrivarci tutto
intero all’altare-.
- Se non troviamo quei bastardi c’è il rischio che te lo brucino l’altare-. Si
calma ma rimane lontano da me e la tensione del suo corpo mi dice che la mia
risposta non deve essergli piaciuta così tanto... cambio discorso per tentare
di smorzare l'atmosfera ora più pesante.
- Dov’è il quartiere che ha detto Mike?-
- Fai guidare me e ti ci porto, dammi le mie armi nelle tue mani sono
totalmente inutili-. Gli lancio i suoi pugnali e la pistola ma lui con
magistrale bravura riesce a prenderli senza farsi male, sorrido divertito e
poi come se niente fosse mi avvicino per dargli le chiavi del mio pick-up in
mano. Rimango sempre incantato davanti alla sua scioltezza nell'uso delle
armi, mi sembra un prestigiatore...
- Tanto ti ho letteralmente salvato il culo-.
- Io e il mio culo ti diciamo grazie Hap-. Mi sorride malizioso facendomi
venire in mente cose ben poco caste sul suo conto e il bastardo lo sa...
- Me ne frego-. Fa una risata amara e mi da le spalle per girate intorno al
pick-up. Io non entro aspetto prima che entri lui.
- Stai per sposarti è vero ma questo non cambia ciò che provi, ti sei così
incazzato perché sei geloso quindi non venirmi a dire che te ne freghi-.
- Sarò anche geloso ma desidererei che tu la smettessi di aprire il discorso-.
Dico questo ma faccio il contrario visto che il mio sguardo non si stacca un
momento dalla mia camicia che ondula coprendo appena il suo sedere, quasi
maledico la mancanza di vento di stasera...
- Sai mi sono eccitato vedendo come tenevi per le palle quell’energumeno!-
Divento subito pallido e quasi vomito al ricordo di quello che ho fatto, fino
a quel momento avevo toccato solo Leonard da quelle parti e non mi era affatto
dispiaciuto ma toccare Mike è stata tutt'altra storia, ovvero ho provato lo
stesso schifo che avevo sempre immaginato di provare nel dover toccare un
uomo...
- Oddio che schifo non me lo ricordare, devo assolutamente lavarmi le mani!-
- Ancora così schizzinoso in fatto di uomini? Pensavo che ti fosse passata
dopo l’esperienza con me…- Entriamo in macchina e Leonard non manca di
mandarmi la sua frecciatina velenosa, non ho ancora capito se sta cercando di
provocarmi o di irritarmi, ma il fatto che siamo chiusi in una macchina e che
lui sia praticamente già mezzo nudo come un cioccolatino pronto da essere
mangiato, mi fa propendere per la prima... Ripeto dentro di me che dopodomani
mi sposo e che quindi non devo fare cazzate...
- Ha fatto schifo a te e dovrebbe piacere a me?-
- Lo sai che non mi faccio sottomettere da chiunque…- Sento qualcosa liberarsi
dentro di me e non mi serve nessun psicoanalista del cazzo per capire che è il
desiderio represso che provo per Leo. Lo strattono per il giubbetto tanto da
fargli partire gli unici due bottoni che gli tengono coperta quel poco di
pelle che non era già alla vista di tutti. Me lo avvicino quel tanto da non
baciarlo ma abbastanza da fargli sentire il mio respiro sulle sue labbra, gli
occhi velati di desiderio nei suoi che perdono di colpo l'aria dispettosa di
prima...
- Non ce la fai proprio a stare zitto eh?-
- Ma che?- Lo bacio con violenza costringendolo ad aprire la sua bocca per
poterla di nuovo conquistare dopo troppo tempo che mi sono costretto a stargli
lontano. Di colpo anche gli occhi di Leo si velano di desiderio, il suo
respiro affannoso e la sua lingua si fa vispa contro la mia. Chiudo gli occhi
e appoggio la mia fronte alla sua per resistere al richiamo del suo corpo così
caldo sotto al mio...
- Ci ho messo mesi per farmi passare la voglia di farti questo… e questo, ma
tu con quella lingua lunga che ti ritrovi non fai altro che alimentarmi il
desiderio…- Ricasco nella tentazione e torno a baciarlo ma stavolta non mi
accontento, metto le mani sotto la mia camicia che lo copre e finalmente torno
ad accarezzarlo come ho voluto ogni giorno da quando siamo tornati dal
Messico. Accarezzo la sua pelle fino a quando non mi basta più e mi avvicino
con lentezza al centro della valle delle natiche, il posto che mi condanna
ogni giorno ad una doccia fredda con conseguente sega umiliante. Mi limito a
stare alla sua entrata ma appena la sfioro Leonard si tende tutto...
- Hap…- Non si ribella anzi la sua voce ha una nota di disperazione e di
bisogno, premo le due dita contro la sua fessura e il suo sospiro di piacere è
immediato...
- Sta’ zitto per un momento…- Lo guardo mentre continuo a penetrarlo e mi dico
che non c'è niente di più sensuale che un'immagine del genere, non c'è niente
di più perfetto che me è lui insieme...
- Mi rimane difficile stare zitto se continui a… che intenzioni hai?- Tra un
gemito e l'altro riesce anche a parlare ma io punisco ogni sua parola girando
le dita al suo interno costringendolo a mordersi le labbra per non arrendersi
totalmente a me.
- Ho intenzione di riprendere al più presto il controllo, staccarmi da te,
trovare quei bastardi e dopodomani sposarmi…- Affondo nel suo collo, come nel
suo corpo, per cercare di nascondere la disperazione nella mia voce, in realtà
vorrei fare tutto il contrario di quello che ho detto...
- Sono d’accordo con te solo sul trovare i bastardi…- Si morde il labbro per
resistermi ma sa già che è una battaglia persa in partenza la sua, il suo
corpo ha atteso per troppo tempo il mio per fare resistenza.
- Dio quanto mi è mancata la tua pelle… cazzo Leonard sei un invito allo
stupro così, lo sai?- Gli mordo il petto giocando con i suoi capezzoli che ho
sempre rimpianto ogni volta che vedevo il seno pieno di Brett, Leonard
apprezza appieno le mie attenzioni tanto da strapparmi i capelli per cercare
di spingermi ancora di più contro di lui. Dio se avessi scoperto come
entrargli ancora di più nella carne lo avrei già fatto...
- Hai la stessa intelligenza di quel gigante Hap…-
- No, solo la stessa voglia... basta ora andiamo-. Lo bacio un'ultima volta,
levo le dita dal suo corpo e poi torno stravolto al mio posto lasciando un ben
più stravolto Leonard al suo...
- Sicuro che non ci sono in vista altri assalti da parte tua?- E'
irresistibile così accaldato e affannato e per evitare di cadere nuovamente in
tentazione mi volto verso il finestrino, lontano dagli occhi lontano dal
cuore...
- Dimenticati tutto…-
- Oh certo! Eh che ci vuole! Sai non ho passato i stessi tuoi fottutissimi
mesi a cercare di non venire a casa di Brett, buttare giù la porta e portarti
via con me!- Mentre cerca di ricomporre i suoi vestiti che io gli ho
focosamente strappato di dosso, Leonard ovviamente si ribella al mio
atteggiamento ipocrita e poco sensibile. Perde la sua freddezza abituale e la
sua rabbia sembra far esplodere da un momento all'altro tutti i vetri della
macchina, mi mette paura quando riversa la sua rabbia contro i suoi nemici
figurarsi ora che sono io il suo obiettivo...
- Lo so… mi dispiace davvero-.
- Mi faccio letteralmente una sega con le tue scuse!- Mi urla contro come se
questo bastasse a lenire le ferite che gli ho inferto, non sa che facendo
quello che ho fatto la prima vittima sono proprio io, sento il dolore della
sua perdita come il primo giorno dopo che siamo tornati dal Messico. A stento
riesco a rimanergli nuovamente lontano, il suo odore mi stordisce e il suo
corpo è una tentazione a cui non riesco a resistere.
- Possiamo fare finta di niente? Dopotutto sono riuscito a starti lontano
finora no?- Lo prego tendendo una mano ma prima di darmi la sua Leonard
appoggia la testa al volante e chiude gli occhi per ritrovare la calma
necessaria per fare quello che gli sto chiedendo. So che è difficile, la mia
mano trema abbastanza da fargli capire quanto sono stravolto. Torna a
guardarmi negli occhi e se la sua voce voleva essere dura e perentoria ciò che
esce fuori è solo un lamento disperato...
- Basta che fai pace con il cervello, non vorrei che una volta sposato succeda
ancora una cosa del genere…- Mi da riluttante la mano ma appena ci tocchiamo
rompiamo subito il contatto, non siamo decisamente nelle condizioni di
toccarci in questo momento.
- Fare pace con il cervello? Il cervello non ce l’ho più da quando siamo
tornati dal Messico! L’unica decisione giusta che ho preso nella mia vita non
la manderò a quel paese solo per levarmi qualche voglia con te-. Leonard
furioso si gira verso di me e ho quasi paura che mi possa montare sopra, non
tanto per le botte che prenderei ma per la reazione che il mio corpo avrebbe
ad averlo così vicino. Fortunatamente si accontenta solo di urlarmi contro...
- Ora sono diventato qualche voglia?-
- Sessualmente parlando sì, emotivamente sai bene cosa sei per me-. Mi
schiaccio contro il sedile perchè non so quale risposta Leonard voglia
sentirsi dire. Se esagero s'incazza perchè sto buttando tutto al vento solo
per la paura di stare con un uomo, se minimizzo si incazza perchè sto
minimizzando anche tutto quello che c'è stato e che ci sarà per sempre tra di
noi e, effettivamente, Leonard non potrà mai essere solo una voglia per me; se
lo fosse mi basterebbe andarci a letto una volta e avrei risolto tutti i miei
problemi...
- Cazzo Hap io sono la voglia di quel pervertito di Mike! Pensavo di essere
qualcosa di più per te anche sessualmente parlando…- La sua replica arriva
puntuale, sa benissimo di essere tutto per me e orgoglioso com'è vuole
sentirselo dire, ben sapendo quanto può essere difficile per me ammettere
quello che provo per lui. A mente lucida non ho mai ammesso a nessuno, se non
a me stesso, il desiderio represso che provo per lui...
- Non vuoi proprio rendermela facile eh? Saresti la scopata migliore della mia
vita contento?- Uso il termine "scopata" almeno volgarizza un po' l'atto, ma
in realtà quello che vorrei fare con lui è semplicemente fare l'amore, non ci
sarebbe niente di sporco e volgare ma solo amore e adorazione allo stato puro.
Ma questo non riesco ad ammetterlo, ci riuscirei solo se fossi perso nel
desiderio e nel piacere che il suo corpo sono certo è capace di donarmi.
- Sì… visto i casini che mi crei dammi almeno la soddisfazione di sentirti
dire che rimango il tuo preferito-. Leonard si accontenta della mia
"dichiarazione d'amore" e mi fa un sorriso stanco e tirato che mi dimostra
quanto lo abbia sfiancato quello che è successo. Il suo sguardo è ancora
oscurato dal piacere e sono sicuro che i trafficanti di droga a cui stiamo
dando la caccia ora sono lontano mille miglia dal suo cervello.
- Non perdiamo altro tempo… quanto ci vuole?- Lo riporto sul nostro problema
da risolvere e sembra quasi risvegliarsi dal trance, mette subito in moto il
pick-up e partiamo sembrando di non avere nessuna meta. In effetti io il posto
che Mike ci ha gentilmente confidato non lo conosco, in genere i quartieri
malfamati sono territorio di Leo.
- Oh mettiti pure comodo, il posto è fuori città-.
- Ti dispiace se schiaccio un pisolino?- Mi sistemo meglio contro il sedile
regolandolo fin quasi ad essere completamente sdraiato, solo così mi accorgo
di non aver ancora smaltito l'eccitazione provocata da poco prima, cerco di
coprirmi prima che Leonard se ne accorga ma a lui ovviamente non sfugge mai
nulla...
- No anzi mi sentirei molto di più al sicuro…-
- Fottiti Leonard-. Mi sdraio di lato maledicendo quella parte di me che non
ne vuole sapere di stare agli ordini del mio cervello ma che anzi alla voce di
Leonard si mette ancora di più sull'attenti, per non parlare della sua
proposta oscena... fortuna che gli do le spalle e quindi non può vedere quale
effetto mi sta facendo. Mi maledico per non aver avuto l'accortezza di vedere
in che condizioni sta lui, almeno avrei potuto prenderlo in giro anch'io...
- Con il tuo aiuto volentieri…- La sua voce è una carezza per la mia
eccitazione, come se mi stessi facendo la sega più bella della mia vita...
- Negro di un frocio…-
- Culo moscio…- Mi palpa indecentemente e cosa più indecente è che io glielo
lascio fare finchè gli prendo la mano e la bacio per poi lasciarla andare.
- Ti voglio bene amico mio…-
- Prima venivi spesso a trovarmi… spero che tornerai a comportarti come sempre
dopo il matrimonio…- Leo recupera il controllo prima di me e questo non è di
certo una sorpresa. Ciò che mi sorprende è il fatto che mi sto addormentando
con la sua voce in sottofondo. E quando sto nel dormiveglia sono ovviamente
più sincero che mai...
- Hmmm… non credo che potrei sopportare di vederti scopare con John Leo, prima
mi faceva semplicemente schifo ora mi farebbe male…- Faccio una smorfia al
solo pensiero di rivedere uno spettacolo simile a quello visto al locale. Le
immagini ancora non mi lasciano libero e penso a quanto fosse umiliante e
patetica la scena tra me e la puttana in confronto a quella di Leo e John,
neanche io e Brett avremmo potuto dare un'immagine del genere di fiducia e
amore come la loro. Sconfitto da questo mi sono chiesto e lo faccio tuttora se
io e Leo avremmo potuto mostrare un'immagine più idilliaca della loro...
- Tu bussa prima di entrare e il problema è risolto…- Il mio problema non si
risolve così facilmente e non fa che peggiorare ogni volta che vedo Leo con un
altro uomo, stasera mi ha fatto vedere come sarà la mia vita senza di lui e
come invece potrebbe essere se solo accettassi il fatto che mi sono
perdutamente innamorato di un uomo...
- Ti si legge in faccia quando stai facendo sesso, quindi preferisco
evitarlo…- E avrei voluto evitare anche lo spettacolo di stasera... ma non gli
voglio dare la soddisfazione di fargli vedere quanto mi ha fatto male.
Incomincio a sospettare che abbia accettato di organizzarmi la festa solo per
darmi quest'ultima lezione. Mentre vedevo lui e John scopare non mi
interessava nessun altro che loro. Per me esiste solo lui...
- Vuol dire che non verrai più a casa mia?-
- Puoi venire tu da me, io a differenza di te generalmente faccio sesso solo
in camera da letto e non ovunque capita…- E a volte non lo faccio proprio
visto com'è diventato inutile e sterile farlo con Brett, ma ammettere questo
vorrebbe dire quanto mi è essenziale Leonard.
- Io mi farei John anche in mezzo alla strada e se non provi questa voglia
incontrollabile per il tuo compagno non credo che sia vero amore…- Sarei
sopravvissuto anche senza quest'ultima notizia. Io mica gli racconto di quando
e quante volte scopo con Brett! Ecchecavolo! Un pò di sensibilità!
- Io amo Brett ma riesco a controllare il mio desiderio…- Certo non esiste
alcun desiderio ma credo di amarla in un modo mio tutto contorto.
- Con me non ci riesci…- L'unica risposta a questo sarebbe: "Con te a malapena
riesco a non violentarti guarda come diavolo mi hai ridotto!". Ovviamente
preferisco sviare mi sto finalmente rilassando e non voglio mandare tutto a
puttane proprio ora... Hap comincia a pensare con il tuo cervello e non con il
soldatino sempre sull'attenti. Mi ripeto in continuazione dopodomani mi sposo,
dopodomani mi sposo... Ora sì che sto pensando con la parte giusta del corpo.
Meglio non dire cosa diceva la parte sbagliatissima di me che ancora non è del
tutto a nanna.
- Oddio non farmi questi discorsi, ci ha già pensato Jim Bob a farmeli…- E
hanno fatto centro, da quando siamo tornati dal Messico non ho fatto altro che
pensarci e ho continuato sempre a scegliere l'abitudine, ma ragionare davanti
a lui diventa impossibile, l'unica cosa che mi si attiva è l'uccello, non c'è
nessuna scelta quando mi si avvicina troppo, succede quello che è successo
prima, perdo totalmente il controllo.
- Dopotutto è più sveglio di te…-
- Io amo Brett... e poi mi controllo benissimo anche con te-. Balla, e l'ho
appena dimostrato ma Leo è magnanimo e mi ricorda un'altro episodio in cui non
mi sono controllato...
- Ti ricordo che abbiamo quasi scopato davanti a Jim Bob…- Bellissimo ricordo,
peccato che sia solo un ricordo...
- Non ho mai detto di amare più Brett di te…- Cerco di difendermi anche se poi
non c'è nessuna accusa, Leo vuole solo sentirmi dire che sto commettendo una
stronzata nello sposare Brett. So che non sta pretendendo amore eterno anche
se io sono pronto a giurarglielo...
- Non centra l’intensità, io John me lo farei in qualsiasi situazione anche se
non lo amo quanto amo te. Non è che per te Brett è semplicemente una via di
fuga per non affrontare la situazione?- Mi dice ancora quanto desiderio
sessuale ha per John e quasi mi alzo per prenderlo a pugni, non si rende conto
di quanto male mi fa? Avrò qualche problema sessuale da risolvere ma se lui mi
continua a dire quanto gli piace scopare con un uomo che non sono io questo di
certo non mi aiuterà.
- Puoi pensare quello che vuoi ma con lei mi sento tranquillo, nessuno mi ci
ha mai fatto sentire …- A parte te... ma questo non glielo dirò mai altrimenti
Leo non se ne farà mai una ragione.
- Non è una risposta alla mia domanda...-
- Allora non ne avrai...- Cerco di troncare la discussione ma Leonard non
demorde, ogni volta è così con lui: o mi arrendo, o finiamo in rissa. Essendo
dentro il pick-up ho paura che sarò io a cedere o che uno dei due si farà
molto male...
- Davvero non riesco a capirti, come puoi sposarla?-
- Pensavo che l'avessi accettato...- Mi giro nuovamente dalla sua parte visto
che l'uccello e rientrato nel nido e non c'è più pericolo di essere beccato.
Guardo Leo che inaspettatamente nervoso si morde il labbro inferiore, in
genere sono io l'emotivo e lui il bastardo assassino. Ma ora pare un uomo
sparuto a cui gli sta cadendo il mondo addosso...
- Accettato sì ma capirlo no. E' evidente che non ti rende felice...- Si
tortura il labbro ancora di più come se la mia infelicità torturasse lui
stesso, come se potesse accettare di perdermi solo se in cambio riuscissi ad
essere felice anche senza di lui...
- Beh Leonard non tutti sono fortunati come te...- Mi irrita questa sua
improvvisa bontà d'animo perchè fa sentire un pezzo di merda me; che lui sia
felice con John mi fa sentire nauseato, che sia felice con chiunque altro che
non sono io mi fa morire di gelosia ed invidia....
- Non userei la parola fortunato con tanta facilità-. In effetti essersi
innamorato del proprio migliore amico etero che per di più si dimostra un vero
coglione non deve essere una grande fortuna, nonostante questo però ha avuto
una seconda possibilità di innamorarsi e l'ha colta al volo, quindi perchè
dovrebbe essere diverso per me?
- Scusami ma in questo momento non ho proprio nessuna voglia di compiangerti-.
L'unica cosa che riesco a provare se penso a lui e a John è invidia nei
confronti di John quando poi mi basterebbe veramente poco per prendere il suo
posto...
- Certo sei troppo occupato a compiangere te stesso, mi fai pena...- Mi fa
salire su la bile questo suo atteggiamento altezzoso e denigrante verso la mia
sofferenza...
- Fottiti!-
- Di certo non mi lascerò fottere da te-.
- Strano prima non mi parevi di questo avviso...- Gli mostro con ironia la mia
mano e le dita che prima lo avevano fatto godere ma Leo non mi da nessuna
soddisfazione, vedo solo i suoi occhi scurirsi per un attimo per poi tornare
normali a guardare la strada...
- Prima non ricordavo quanto potesse essere massacrante e umiliante struggersi
per te...-
- Voglio solo essere lasciato in pace, sono stufo dei vostri dubbi sul mio
matrimonio! Tu saresti ancora capace di lasciare John per me?-
- Se fossi sicuro della tua decisione non ci penserei un attimo, mi farebbe
male e sarebbe la cosa più difficile da fare ma lo lascerei-.
- Questa è la differenza tra me e te... io non ce la faccio a lasciare Brett
per te, tu non mi dai nessuna sicurezza...- Mi mordo le guance appena finisco
di parlare perchè so che ora farò inevitabilmente del male a Leo, purtroppo è
l'unico modo che conosco per allontanarlo da me...
- Come puoi dire questo?- Leo mi guarda sorpreso essendo sempre stato sicuro
che lui è l'unico punto fermo della mia vita come io lo sono per lui.
- Perchè sei un uomo...- L'irritazione e la paura che provo mi porta a parlare
senza ragionare e a dire la frase che so che fa soffrire di più Leo.
- Non credo che ci sia niente da aggiungere a questo...- Si rabbuia subito e
si chiude in se stesso, metto una mano sulla sua gamba ma lui la toglie
immediatamente, ormai si è rifugiato in un posto da me irraggiungibile ma
provo comunque a farlo tornare da me...
- Leo...-
- Mettiti a dormire, non ho più voglia di parlare-. Ho di nuovo rimpianto il
fatto che sia un uomo, l'ho ferito nell'orgoglio e per Leo l'orgoglio è tutto.
E dire che il suo corpo per me è una delle sette meraviglie del mondo, se c'è
qualcuno che è sbagliato sono io, rifiutare la felicità quando è a portata di
mano non è certo da persone normali e io lo faccio, mi volto verso il
finestrino e faccio finta di dormire per il resto del viaggio, in realtà mi
porto la mano con cui l'ho accarezzato al viso e mi godo il profumo della sua
pelle... dio quanto ti voglio Leo...
Continua...
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