Questa è una breve fic dedicata a Seishiro, e si sviluppa come un dialogo silenzioso tra questi e un Subaru addormentato... Che sia l'occasione giusta affinché il Sakurazukamori riveli i suoi veri sentimenti?
Tutti i diritti sono come al solito delle signorine Kurampu.

 


Tra le mie braccia

di Xel


Dormi Subaru.
Dormi tra le mie braccia.
Gli occhi sigillati, le labbra socchiuse, un flebile soffio che esce da loro, il petto che sussulta al ritmo del tuo respiro, le braccia che danzano penzolando.
Subaru, dormi tra le mie braccia.
Le mie mani lorde di sangue carezzando la tua guancia, ma non la macchiano, perché non è un sangue che lascia traccia, è un sangue che posso vedere solo io, è il sangue di tutte le vittime cui ho strappato la vita.
Sento il calore della tua pelle sotto le mie dita, i miei polpastrelli danzano suoi tuoi lineamenti delicati...
Chissà se avresti un'espressione così quieta, sapendo tra le braccia di chi dormi...
Afferro il tuo mento tra le dita e sollevo il volto all'altezza del mio.
Sei davvero grazioso...
Sposto una mano sul tuo petto e sotto di essa sento il cuore che batte.
Batte per me...
Piccolo Subaru, ti stai innamorando di uno sconosciuto, del Seishiro che fingo di essere, l'uomo cortese e amorevole che stravede per te, giovane Sumeragi.
Ma quella non è altro che una falsa identità, una maschera che indosso per starti vicino, perché se tu sapessi chi sono...
Immagino già l'espressione che il tuo viso assumerebbe nel venire a sapere che sono un assassino... Saresti terrorizzato, e probabilmente disgustato, fuggiresti via da me e mi odieresti, e forse piangeresti...
Non potresti mai amare il vero Seishiro...
Ma non m'interessa, perché io non ti amo e non ti amerò mai...
E non chiedermi mai, Subaru, il motivo per cui continuo con questa messa in scena...
Perché non lo so neanche io...
Ti dovrei uccidere, ho avuto quest'opportunità più di una volta, anche in quest'esatto momento non avrei alcun problema a strappare il cuore dal tuo fragile corpo...
Ma non l'ho fatto, non lo faccio e non credo che mai lo farò...
Preferisco rimanere il falso Seishiro quello che finge di amarti, quello di cui ti stai innamorando, piuttosto che tornare il Seishiro che odieresti...
Ma io non ti amo, non posso amarti...
Vorrei gridare che non ti amo, per riuscire a convincermi che sia così...
Perché più passa il tempo, più mi rendo che mi sembra di esserlo davvero, innamorato di te...
In questo momento, che ti ho alla mia mercé, abbandonato tra le mie braccia, più che ucciderti, vorrei stringerti a me... sentire il profumo della tua pelle... riempire la tua bocca di baci...
Invece resto a guardarti in silenzio, capace solo di carezzarti delicatamente...
E ripetere a me stesso che, in realtà, non ti amo...



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