Too Good, Too Bad

Parte XIV: Tears in Heaven

di CastaliaRimu


 

Il rumore metallico dei nuovi pezzi del Gold Cloth tra le mie braccia rimbalza in lunghi echi contro le pareti di roccia scura, mentre cammino verso il luogo dove si trova mio fratello.

-Che hai Shun, stai pensado ancora a Seiya?-

Il tono basso e susurrato del mio compagno s'insinua tra di noi quasi fosse qualcosa di estraneo nell'aria..

-No, so che se la caverà..-

Mento, spudoratamente, ma non me la sento di parlare ora di questo.

Ho avuto un violento scontro con una delle Ombre di Ikki, che ha danneggiato in maniera consistente la mia armatura.

Anche Seiya si è ferito, e parecchio gravente..

Quel colpo era davvero qualcosa di demoniaco.

Una cosa nera e strisciante che ti entra nel sangue e te lo fa marcire, come il più potente dei veleni..

Incredibilmente, in quel luogo è successo qualcosa che non mi sarei nemmeno immaginato; un'aura placida e bruciate allo stesso tempo è entrata in risonanza con il mio cosmo, facendo sussultare il mondo intorno a me.

Gli occhi hanno cominciato a lacrimarmi indipendentemente dalla mia volontà e un fortissimo senso di nostalgia ha invaso ogni mio nervo.

Sollevando lo sguardo verso la fonte di quell'energia, ho visto avvolto in una calda luce la figura sorridente di Shiryu, che, avvicinandomisi mi ha detto:

-Shun, è bello poterti vedere ancora coi miei occhi..-

Gli ho buttato le braccia al collo, piangendo tutta la mia rinata gioia, mentre lui mi dava una piccola pacca sulla schiena ridendo sommessamente.

L'emozione che ho provato in quel momento è stata davvero incredibile, non credevo veramente di poter essere ancora in grado di provare tanta gioia, proprio ora che mi sono rassegnato, proprio ora che sento più vicina la morte che la vita.

Sono stato felice, il mio cuore ha battuto forte, come volesse dimostrarmi la vita che ancora possiedo, la vita nuova che avevo dinnanzi agli occhi.

Ma osservando il sorriso di Shiryu, ho capito che il mio cuore era davvero egoista.

Anche per Shiryu, devo fare quel che è necessario.

E comunque, questa stanchezza dell'anima non potrà più andarsene..

Anche se il cuore è forte..

Anche se..

-Ormai siamo vicini.-

Le sue parole mi riscuotono, mentre una piccola scossa mi avvolge, facendo tintinnare le mie catene che si animano in tutta la loro forza.

Il mio compagno cinese si volta a gurdarmi, colpito dalla mia reazione improvvisa.

-Shun? Che succede?-

Un terrore sordo mi serpeggia dentro, provocandomi forti spasimi che producono il contrarsi di tutto il mio essere.

Goccioline di sudore freddo mi colano dalle braccia tese in avanti, come se potessi trovare un appiglio contro questa cosa nera che mi sta facendo tremare.

E' qui, lui è qui!

Lo sento, i suoi occhi mi scrutano fissamente, anche se io non lo posso vedere, so che è qui!

-Shun?! Shun parlami, dimmi che hai!-

Sposto lo sguardo ancora ansimante su Shiryu, che mi si è tempestivamente avvicinato.

-Ikki..Ikki è qui..-

Un'altra fitta, ancora più forte.

Ma riesco a trattenermi dal gemere.

Madre, chiunque tu sia, dovunque tu sia, dimmi, perchè hai scelto me?

Perchè mi hai costretto a tutto questo?

Madre!

Madre!

Io..non voglio farlo!

Non voglio andare dove lui non c'è!

Perchè mi hai messo al modo?!

Perchè hai scelto di farmi vivere?

Oh, ma perchè io devo essere la causa del suo dolore?!

Io che lo amo fino a questo punto!

Madre dammi la forza per non cedere..

Dammi la forza per donargli la serenità!

La mano fresca di Shiryu mi si avvolge attorno alle spalle, mentre mi aiuta a rialzarmi.

Rialzarmi?

Io..

Ero caduto in ginocchio?

-Shun..dove? Dov'è Ikki?-

Tendo una mano tremante verso la direzione del flusso di energia che riesco a percepire e un movimento nell'ombra ci immobilizza nuovamente, mentre un corpo alto e muscoloso si staglia dinnanzi a noi.

Occhi neri..

Occhi come le tenebre profonde..

-Oh, vedo che alla fine, siete riusciti ad arrivare fin qui! Questa sì che è una sorpresa!-

Ikki..

Mio fratello si muove appena nella nostra direzione, ponendo la sua figura in un punto dove c'è più luce ed io riesco a vederlo chiaramente.

Tutto in lui emana una grande forza, ma è una forza troppo carica di sentimenti negativi per un cavaliere di Athena.

Come può essere in possesso di una delle armature?

Tutto ciò è assolutamente illogico..

I suoi occhi si puntano su di me, trasmettendomi per l'ennesima volta il suo odio smisurato, mentre il mio corpo trema all'improvviso.

Finalmente ci siamo..

Ora potrò finalmente riposarmi..

Ora sì..

E tutte le cose finalmente si sistemeranno.

-Shun, fatti da parte.-

Mi volto stupito verso Shiryu che sta iniziando a concentrare il proprio cosmo dentro di sé.

-Shiryu..?-

Mi sorride ancora una volta, pur non diminuendo nemmeno di poco la sua concentrazione.

-Anche se ora è un nemico, lui è pur sempre tuo fratello..e io ti conosco fin troppo bene, Shun.-

Shiryu, amico mio..

Vedrai che ora sistemerò tutto, e nessuno dovrà più soffrire per la morte di qualcun altro..

Grazie, grazie per essermi stato vicino fino a questo punto..

Mi raddrizzo per bene sulle spalle, lascio che il mio viso perda ogni espressività e compio i pochi passi che mi separano dal cavaliere del Dragone, ponendomi di fronte a lui.

Sento la malinconia avvolgermi, mentre mi chino verso il suo volto stupito.

-Ti chiedo scusa..-

I suoi occhi si spalancano.

-Come?-

Piego una mano e il braccio con lei, facendola scattare verso lo stomaco di Shiryu, colpendolo con abbastanza forza da farlo svenire.

Lo appoggio delicatamente a terra,mentre torno a voltarmi verso Ikki.

Ormai, il momento dei pensieri e della malinconia è finito.

Questa guerra insensata tra di noi deve estinguersi definitivamente ed io andrò fino in fondo.

Lo sguardo di Ikki mi segue sempre, mentre mi accorgo che lui sta solo aspettando me.

Di Shiryu non gli importava sin dall'inizio, lui vuole il sangue di questo maledetto fratello.

E così sarà.

Mi lascio scivolare a terra, nuovamente in ginocchio, le braccia abbandonate lungo i fianchi.

Prendo un profondo respiro e fisso a mia volta lo sguardo nel suo.

-Fratello mio ti dono la mia vita..-

Le braccia incrociate sul petto gli si contraggono appena, mentre la sua espressione diventa quasi maligna.

-Non sono venuto per combattere contro di te Ikki, sono venuto per offrirmi a te. Se in questo modo posso fermare la battaglia e se così tu ritornerai ad essere un fratello forte e generoso come una volta, mi sacrifico volentieri..-

Mentre parlo vedo un gioco di luci ed ombre agitarsi nei suoi occhi, che mi pugnalano come frecce a mano a mano che al mio discorso si aggiunge una parola.

Ormai ci siamo, è solo una questione di attimi..

-D’altra parte, la mia vita è stata salvata da te tante volte..-

Non riesco a terminare la frase che sul viso di mio fratello vedo contrarsi un ghigno d’ira, il cosmo gonfiarsi delle sue fiamme.

-NON ESSERE IMPERTINENTE!-

lo urla, mentre tutta l’ostilità nei miei confronti rimbomba con forza tra le pareti di roccia nera vulcanica..

Ma non distoglierò lo sguardo da te, mai, nemmeno se dovessi cavarmi gli occhi con le tue mani Ikki!

Il mio paradiso sei sempre stato tu, fratello..ma ora sul mio volto non ci sono che lacrime..

Torna te stesso Ikki, torna come prima..

Uccidimi, uccidimi..

Non ce la faccio..non ce la faccio più..

Con un balzo mi è davanti, la polvere sottile si solleva, luccicando quasi magicamente a contatto con la poca luce che vi è qui..

-Se questo è l’unico modo, e sia! Ti spezzerò quel tuo collo sottile!-

Vedo il suo braccio caricare il colpo e dentro di me qualcosa scivola via, come trascinato da una piccola brezza..

Che sia questo il sollievo che precede la morte..?

 

 




 

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