Ciao
ragazzi e ragazze...eccomi di nuovo qui ad allietare le vostre menti con storie
che rasentano l'idiozia (anche calcolando il basso livello del mio modo di
scrivere [vedi sintassi e grammatica]...)!
Se avete coraggio e soprattutto tempo da perdere leggetevi questa MitxKog...dove
il nostro amato tiratore da tre punti è inizialmente OOC... non vi dispiace
vero?!
Ora vi lascio ricordandovi quella storia dei disclaimer...:I personaggi non sono
miei e io non ci guadagno nulla...bla...bla...bla...
Un bacio e un grazie a Ria
la vostra "adorata"
Fra-chan"
Time (is a
valuable thing) di
Fra-chan
Tic…Tic…Tic…
Solo il ticchettio
ritmico e sordo dell’orologio nella mia camera scandisce il passare
lento e inesorabile del tempo, lo scorrere della mia vita che mi scivola
dalle mani come granelli di sabbia…Tu li vorresti trattenere, serri il
pugno ma loro scivolano via e rimani fermo sentendo di aver perso
qualcosa…
Io ne sono consapevole,
non ne ho solo la sensazione…
Ho realmente perso
qualcuno… il mio amore, la mia vita…
Sospiro…
Dei…. sono gli unici
fottutissimi rumori che sento da quel lontano giorno, i miei sospiri e i
miei singhiozzi…
Eh… si, gentile
pubblico, della serie “Anche i duri piangono”…
Ora sono qui, disteso
sul mio letto al buio, come unica compagnia la mia mente, i miei contorti
pensieri… questa non è una cosa positiva….
Ma cosa c’è oggi di
così strano? Che cosa mi ha ridotto a quest’ammasso di carne e
solitudine?
Anche Ryota credo che
si sia posto la stessa domanda…. e chiacchierone com’è non è
riuscito a trattenersi dal chiedermi spiegazioni in merito al mio
carattere più cupo del solito…
Sembrava anche
preoccupato…
Già, proprio lui,
com’è strana la vita!
Posso tranquillamente
affermare che quel nanetto che per poco mi sfigurava è diventato il mio
migliore amico!
Beh, gli ho risposto
solo “L’ho rivisto.”, lui non ha fatto domande, so che moriva dalla
curiosità ma è stato zitto, l’ho apprezzato…
Di giorno tutto è più
semplice, nascondere i miei sentimenti e il mio dolore intendo…
Avere una squadra da
portare alla vittoria aiuta a tenere la mente occupata, e poi c’è la
scuola! Certo…. se uno non intende passarci il resto della vita e farsi
bocciare un’altra volta, causando taglio dei viveri a tempo
indeterminato, deve studiare almeno quel minimo indispensabile!
Ma la notte…
La notte è un’altra
storia!
Quando il sole scompare
dentro lo specchio del mare…. il mio cuore ritorna al suo stato
originario, freddo…. tenebroso…. come l’ oscurità!
Sono solo con i miei
ricordi e le mie recriminazioni…
L’ho rivisto, passavo
davanti casa sua per caso, e lui era fuori nel giardino..
Il mio cuore si è
fermato!
Era quasi un anno che
non lo vedevo… E’ sempre lo stesso, forse ancora più magro… I
capelli schiariti dal sole leggermente più corti e i suoi occhi…
stupendi come li ricordavo, ma non più nascosti dietro a delle anonime
lenti.. liberi e sereni, forse solo leggermente ombrati da lenti a
contatto….
Ma la cosa che mi ha
colpito fino a stracciarmi quel poco di anima che mi resta è stato il suo
sorriso... lo stesso… Dei, il sorriso più dolce e unico che abbia mai
visto…
Era accovacciato sul
prato all’inglese e si lasciava leccare il viso dal suo cagnolino… un
mio regalo…
Mi sono allontanato
senza farmi vedere e sono corso nella mia camera con il cuore in gola.
E’ tornato ma non mi
ha chiamato… e perché avrebbe dovuto farlo? Ma se lo chiamassi io?.. e
se…?
Vado avanti da ieri con
questi ma, perché, quando, se…. ovviamente non ho concluso niente.
Mi viene quasi da
ridere… ma al contrario dai miei occhi scendono solo amare lacrime
silenziose…
Mi alzo sospirando,
ancora… sembro quasi un disco rotto….
Accendo la luce in
bagno e dopo aver riempito il lavandino di acqua fresca vi immergo il
viso… seguito quasi completamente dal resto della testa… Aspetto fino
a quando sento che i miei polmoni stanno per scoppiare.
Respiro, o meglio
ansimo… e poi mi guardo allo specchio, le mani poggiate con forza ai
bordi del lavandino.
Mi vedo riflesso, ma
non sono io…. anzi questo sono veramente io!
Un ragazzo magro,
troppo.
I capelli corti che non
possono coprire gli zigomi pronunciati che segnano il mio scheletro sotto
quel leggero strato di pelle diafana, proprio così gente, io dalla pelle
ambrata sono uno spettro…
Le occhiaie, diventate
una costante.
Le labbra rosse, ma non
a causa di baci caldi e appassionati, ma per il vizio di morderle ogni
volta per ricacciare indietro paura e dolore.
Gli occhi…
I miei occhi…
Mi stupisco che io
riesca ancora a vedere, sono talmente rossi e spenti che non sembrano i
miei…. non avevo un aspetto simile nemmeno dopo l’infortunio.
Questa volta ridacchio
davvero… chissà cosa direbbero gli altri se mi vedessero adesso…
l’anima ardente che di ardente ha veramente poco.
Ho bisogno di parlare
con qualcuno o quel filo sottilissimo di equilibrio che mi sono costruito
si spezzerà miseramente.
Compongo il numero a
memoria… uno squillo, due… poi una voce vivace...
^RYOTA^
“Buonasera signora,
c’è Miyagi?”
^Si ora te lo chiamo..^
“La ringrazio…”
aspetto felice di averlo trovato in casa, non c’è mai…
^Pronto?!^
“Oi mezza
sega..”non mi smentisco mai.
^O che onore! L’anima
ardente mi telefona a casa…^ nemmeno tu sei da meno.
“Coglione!”
^Che educazione!^
“Invece di blaterare,
hai da fare?” butto lì la cosa incrociando le dita.
^Dipende…^
“Da cosa?”
^Da che cosa mi
proponi..^
“Una cena a casa mia
e una chiacchierata….” spero che capisca che per me è difficile
chiedere aiuto.
^Ma.. non so…^ sta
scherzando, lo so… ma io ho davvero bisogno di lui “Per favore”
sussurro.
^Tra mezz’ora sono lì!^
riattacca, era serio.
Sono passati venti
minuti, altri venti minuti di cazzate psicoanalitiche, di pensieri
sparsi…. mi scoppia la testa…
Suonano alla porta,
ripetutamente…. non ci sono dubbi: è Ryota!
“Ciao, ho fatto in
fretta vero?!” hai il fiatone ma sei fresco come una rosa.
“Beh con le gambe
corte che ti ritrovi…. si hai fatto in fretta!”
“Umorismo da quattro
soldi! Piuttosto… mi avevi promesso una cena, ma a quello che vedo dovrò
preparare io, come sempre…”
“Possiamo anche
uscire” spero che non dica di si, non ho voglia di vedere nessuno.
“No! Lo sai che sono
uno chef…”
Ha capito, come
sempre…
E’ una persona molto
sensibile e certe volte mi chiedo come faccia Ayako a non accorgersene.
Lei è una ragazza in gamba, una delle poche, ma ogni sua parola gli
trafigge il cuore come una lama… lei nemmeno se ne rende conto!
Ultimamente però ho notato che lui è più distante, forse tutti i miei
discorsi sulla dignità, l’amor proprio e il rispetto dei sentimenti
stanno dando i loro frutti….
Che bravo che sono! Ho
rimedi e dispenso consigli agli altri ma per me non ho uno straccio di
soluzione.
“Sono patetico!”
mormoro coprendomi il viso con le mani e lasciandomi scivolare sul muro
fino ad accasciarmi come uno straccio sul pavimento del salotto.
“Beh.. patetico è un
po’ eccessivo… direi più…. deprimente…..” Ryota si siede
accanto a me e mi da una leggera pacca sulla spalla…
Non so come ma in un
attimo mi ritrovo tra le sue braccia e scoppio a piangere.
E’ sorpreso, credo…
poi mi circonda in un dolce abbraccio senza parlare.
Mi sfogo, è la prima
volta da quel giorno che mi lascio completamente andare, i miei singhiozzi
mi impediscono quasi di respirare… Suppongo che io stesso non fossi a
conoscenza della profondità del mio dolore… di quanto mi mancasse.
Mi calmo dopo un tempo
infinito e noto di aver in pratica inzuppato la maglietta di Miyagi.
Ridacchio e lui mi da
uno scappellotto.
“Dammi una maglietta
asciutta…..” Mi dici sorridendo, non fai domande, come sempre.
Ma stasera è diverso.
Stasera ti racconterò
tutto.
Dal principio….
Continua…
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