Till the
end parte
VI
di Hymeko
Fujima si sedette accanto al rossino, mentre Sendo gli indicava con un cenno Rukawa.
Hanamichi sbadigliò rumorosamente:
"Fujima? Sendo? Ma che ci fate qui?"
I due si scambiarono un'occhiata. Il ragazzo stava assopendosi.
Il play dello Shoyo gli posò una mano sul ginocchio, iniziando lentamente a risalire.
Rukawa strinse i pugni: che aspettava quell'idiota a tirargli una testata?
Meno male che poteva sentire tutto quello che dicevano, grazie al vento che tirava verso di lui.
"Che ci fai tu qui, Hana-chan?"
"Hn, ci sono Enys e Nobu-chan in camera a festeggiare, e io non potevo disturbarli e sono venuto a cercare un posto per questa notte"
"Hai un cuore d'oro, Hana-kun, ma se rimani a dormire qui ti prenderai un accidente!"
Fujima gli circondò le spalle:
"Perché non vieni da me? Io sono in camera da solo, potresti dormire con me"
Hanamichi si strofinò istintivamente contro il braccio del ragazzo.
'Me se c'è Hasegawa con lui? E poi quella testa vuota non è in condizione di ragionare, se se lo portasse a letto sarebbe stupro! Smettila di strusciarti, stupido! Non vedi che...che cosa? Cosa stavo per pensare?'
"Ma con te non c'è...come si chiama, quello che le ha prese da Mitchy, quello che credeva di fermarlo...ah sì, Hasegawa?"
'...ma allora non è così addormentato! Quindi...no, non può desiderare di andare a letto con Fujima...'
"È partito un'oretta fa, doveva tornare entro domani, quindi il suo letto è libero, che ne dici?"
"Va bene, accetto -ahhnnwww- volentieri, grazie"
"Eh no!"
Rukawa si fece avanti prima ancora di saperlo, fronteggiando spavaldamente gli altri due che si erano levati al suono della sua voce.
Hanamichi era ancora seduto, il viso annebbiato dal sonno, e lo guardava stupito.
"Ru?!"
"Tu vieni con me!"
Lo afferrò per una mano e se lo trascinò dietro, incurante delle flebili proteste dell'interessato.
Appena i due sparirono dalla vista, Sendo e Fujima si diedero il cinque e si diressero alle rispettive camere.
'Merda merda merda ma che sto facendo?'
"Vieni, la mia camera è su questo piano"
"Eh? Ah"
'Perché dovrebbe fregarmene se Fujima se lo sbatte?'
"Sai quello che stavi per fare?"
"Che?"
'Io non provo nulla per lui!'
"Stavi per andare a letto con quel...play!"
"Chi?"
'Non provo nulla per te! Lo devi capire!'
"Fujima, do'hao!"
"Fucina?"
'Certo, sei bravo, hai un bel corpo, un bel sorriso e hai quella energia vitale che io non avrò mai, ma non per questo io debba provare qualcosa per te!'
"Sì! Ti saresti lasciato fare da lui?"
"Fare? Lui voleva dor-dor-dor-ahnnnwww-mire"
'Sì, al massimo un po' d'invidia per quei muscoli i marmo che sarebbe un piacere spalmare di gelato, ma niente altro!'
"Dopo averti fatto, forse"
"Cosa?"
'Meno male che l'ho salvato! Anche se non me ne importa nulla!'
"Dai, siamo arrivati"
"Dove?"
'Certo che anche Fujima è proprio bastardo! Questo è ancora nel mondo dei sogni, e lui se lo voleva portare a letto? È quasi peggio di Sendo!'
(etchum! n.d.Sendo)
"In camera mia. Tu dormi qui stanotte!"
"Eh? Che aveva quella di Fujima che non andava?"
'E poi ha cercato di portarselo via di fronte a me! Dopo aver insinuando che mi piacesse! Il rossino mi dovrà ringraziare per un pezzo, per averlo salvato! Anche se non provo niente!'
"Dovevo impedirti di andare lì!"
"Perché?"
"Cosa?"
"Perché -ahnw- me lo dovevi impedire?"
'O merda, l'ho detto ad alta voce'
"Niente, è una questione tra me, Fujima e Sendo"
"Aaaahhhh, ho capito...letto!!!!!!"
Hanamichi si buttò su letto a peso morto, senza spogliarsi. Troppo stanco anche per accorgersi che il letto era uno solo, a una piazza e mezza.
"Ehi sveglia, che hai capito?"
"Lasciami dormire, Ru"
"Tu non dormi finché non mi dirai quello che volevi dire"
Il rossino si tirò su, cercando di non far oscillare troppo la testa.
"Tu sei innamorato di Fujima e sei geloso! Buonanotte!"
e si ridistese sul letto.
..................
"MA SEI SCEMO?!"
Sakuragi piagnucolò:
"Lasciami dormire!!!!!"
"No! Io non provo nulla per Fujima!"
"Allora perché non mi hai lasciato dormire da lui? Io ho giocato oggi, e ho sonno!"
Cacciò la testa sotto il cuscino, come un bimbo capriccioso.
..................
Rukawa si calmò, e rimase immobile a guardare la sua schiena che si alzava ed abbassava al ritmo del suo respiro. Era lì, davanti a lui, solamente loro due. Non avevano mai avuto realmente un po' di privacy.
Gli si sedette accanto, provocando un gemito soffocato da sotto il cuscino.
Ma il ragazzo non tirò fuori la testa, e Rukawa poté rimirare senza riserve il corpo steso accanto a lui.
'Non mi ero mai accorto che avesse le gambe tanto lunghe...e snelle. Non le aveva così, quando giocava da noi...o forse io non me ne sono mai accorto...'
Quel pensiero risvegliò in lui un pizzicorio sgradevole in fondo alla stomaco.
'Solo ora mi rendo realmente conto che lui ci ha lasciati...se n'è andato e ha vinto...queste gambe, questa schiena, fasciate nella stoffa coi colori sbagliati...'
Posò una mano alla base del suo collo e iniziò a scendere.
"Ru...lasciami dormire"
La voce era ancora impastata, carica di stanchezza, desiderosa di riposo.
Ma Kaede Rukawa doveva sapere...
"Do'hao svegliati..."
"Nnnnhhhh"
"Dai, è...importante..."
Il cuscino scivolò di lato, ma Hanamichi non si mosse.
"Se parlo mi lasci dormire?"
"Sì"
"Che vuoi?"
"Sapere perché te ne sei andato"
Rukawa si stese accanto a lui per sentire la voce sonnacchiosa di Hanamichi, quasi impercettibile tra i rumori della notte.
"Ero stanco di essere solo il fratello di Akio"
"Che c'entra Akio?"
"Succede sempre così. Lui conquista tutti, e preferiscono lui a me. Anche chi amo"
Era evidente che non capiva di stargli rivelando tutto. Probabilmente pensava di essere in un sogno.
Rukawa si morse le labbra. Prima aveva tirato un sacco di accidenti a Fujima, ma ora...si stava comportando nella stessa maniera.
I suoi pensieri furono interrotti da Hanamichi, che riprese a parlare.
"Io sono sempre stato solo il fratello di Akio, tutti vogliono Akio, tutti ammirano Akio, tutti pensano che Akio sia il migliore. Nessuno considera Hanamichi. Nessuno pensa che Hanamichi soffre, per essere sempre il secondo"
Reso frettoloso da una lacrima nata sull'angolo di un suo occhio, Rukawa rispose senza pensare:
"Nessuno ti ha mai considerato tale"
"Sì invece...tutta la squadra. Tutti parlavano dietro alle mie spalle, tutti dicevano che Akio era più bravo, tutti volevano Akio in squadra. E Rukawa si è messo con lui"
La volpe sbiancò. Come faceva a saperlo?
"C-come fai a saperlo?"
Hanamichi si raggomitolò su un fianco, dando le spalle a Rukawa, come se tentasse di proteggersi dai suoi ricordi e dalla voce che gli chiedeva di riportarli a galla.
"Li ho visti in giardino...Rukawa gli ha detto che era la cosa più bella che avesse mai visto[C1]"
'Ci ha visti?'
"E cosa hai fatto?"
"Ho deciso di lasciare lo Shohoku"
"Eh? Ma perché?"
"...no...non voglio ricordarlo..."
La volpe lo strinse a sé, coccolandolo.
"Non aver paura, non accadrà nulla...ti sentirai meglio, dopo...raccontami perché te ne sei andato..."
"...amo Rukawa...e lui...lui si è messo col mio gemello...lui trova bellissimo il mio gemello"
Iniziò a piangere, nello stato tra il sonno e la veglia in cui si trovava.
........................
Rukawa non fece nulla. La sua mente si rifiutava di credere a quelle parole. Lo lasciò piangere, senza consolarlo. Non riusciva a muoversi.
Hanamichi chiamò il suo nome, come fosse un elisir per cancellare la nostalgia.
Solo allora iniziò a comprendere quello che aveva...avevano fatto.
Ma la colpa maggiore l'aveva lui. Quella testa dura aveva le spalle abbastanza larghe per sopportare un po' di insulti e paragoni, ma lui...gli aveva spezzato realmente il cuore.
E adesso stava singhiozzando, accanto a lui, nel suo letto.
"Hanamichi Sakuragi..."
lo bisbigliò, come se servisse ad aprirsi gli occhi. Lo stava realmente vedendo per la prima volta. Non il tumultuoso aspetto esteriore, ma anche l'animo fragile che come un fiore si era aperto davanti ai suoi occhi, come i petali che si schiudevano anche il suo cuore gli si era mostrato in tutta la sua vulnerabile limpidezza.
Poi capì.
'Quella frase, che io dissi ad Akio...era quella che ripeteva in partita...l'ha usata come stimolo per mettersi in mostra...per me...'
Hanamichi singhiozzò.
"È colpa mia..."
mormorò la volpe.
Senza volerlo, gli aveva inferto una ferita più dolorosa di mille pugnalate.
E tutto scivolò a posto.
"Aveva ragione Fujima...che scemo che sono stato, ho rischiato di perderti sul serio..."
Girò attorno al letto e gli si stese accanto, attirandolo a sé con un braccio.
Asciugò le sue lacrime con le labbra, mormorandogli parole di conforto.
Hanamichi si svegliò di colpo. Fissò per un momento il viso tranquillo di Rukawa accostato al suo.
Gli occhi della volpe brillavano stranamente, quelle iridi blu erano improvvisamente limpide e benevole, come non le aveva mai viste.
Deglutì, senza neppure imbarazzarsi, troppo scioccato per riuscirci.
Quegli occhi talmente profondi da inquietarlo, in cui si poteva sprofondare senza poter tornare indietro, che facevano smarrire la via a chi li guardava, gli stavano comunicando...
Scosse la testa, allontanandosi. Si era illuso.
Si sedette sul bordo del letto, guardandosi in giro.
"Dove sono?"
Rukawa si portò dietro di lui e gli cinse la vita, ignorando il suo irrigidimento.
"Con me"
"Questo l'ho capito, ma adesso lasciami"
Hanamichi tentò di svincolarsi dall'abbraccio, ma Rukawa non glielo permise.
'Non prima di essermi dichiarato'
"Rukawa lasciami"
Iniziava a star male. Il corpo della volpe premuto contro il suo, le mani tanto vicine all'inguine lo stavano pericolosamente eccitando.
'Stai calmo, non commettere una pazzia...'
"No...o scapperai ancora"
"Che cosa?"
"Scapperai da me, invece di lottare per avermi"
Attraverso il petto Rukawa sentì il rossino tremare.
"Non so di che tu stia parlando"
"Non hai duellato con Akio per avermi...te ne sei andato e basta"
Il rossino si raggomitolò di scatto, portandosi le braccia attorno alla testa.
"Smettila! Non voglio ricordarlo ancora! Smettila di tormentarmi! Io non avevo speranze!"
"Ssshhh...non è vero...non sminuirti così..."
"Sì invece...tutti preferiscono lui, tutti lo adorano, tutti lo amano, lo so che lui è meglio di me..."
"Non è vero...io me ne sono accorto stanotte"
"Io non sono come lui"
"Infatti, sei meglio...sei un ragazzo molto più vero, più puro, più sincero"
"Smettila di compatirmi. Non voglio la tua pietà"
"Non è pietà. Tu non mi avresti mai fatto quello che mi ha fatto lui..."
Il ragazzo tra le sue braccia si voltò per sbirciarlo. Gli sorrise. Non cercava più di liberarsi da lui.
"Mi ha mollato...Kaede Rukawa è stato mollato...via e-mail"
"Cosa?!"
"Lui ha giocato coi miei sentimenti...mi ha detto che era pazzo di me, e ci siamo scambiati i numeri di telefono, però il suo è risultato inesistente quando l'ho chiamato. Mi ha scritto una mail dicendomi che non si era sbagliato col numero, l'aveva fatto apposta, se le cose fossero cambiate...non voleva che lo seccassi.
Lui si è trovato una ragazza là, e mi ha mollato. Senza problemi, senza preoccuparsi di ferirmi...senza avere il coraggio di dirmelo per telefono...senza un minimo di rispetto per me"
Il ragazzo tra le sue braccia abbassò il viso.
"Mi spiace...non so che dirti"
"Non ti preoccupare, mi sono appena reso conto di che non me ne importa"
"Eh?"
"Non mi importa se mi ha lasciato. La mia sofferenza è durata meno della vita di una stella cadente, che passa inattesa senza però lasciare traccia...era superficiale, come velo di cipria, e inconsistente, perché appena ho capito la verità è scomparsa"
"...non capisco"
"Sei un do'hao, un tenero do'hao...la verità è che mi sono messo con Akio, ma ho sbagliato
gemello... non avevo compreso che quello che volevo eri tu, io cercavo in lui te..."
Hanamichi spalancò gli occhi mentre vedeva il viso della volpe appoggiarsi al suo, sentiva le sue labbra posarsi dolci contro le sue, i suoi occhi perdersi nei proprio imploranti di lasciarsi andare. Chiuse gli occhi, lasciando al compagno il controllo del bacio.
...............
Si staccarono per riprendere fiato. Hanamichi gli posò le dita sul viso, accarezzandone i contorni.
"Non essere incredulo...non sono un sogno..."
"Sei davvero tu?"
"Certo...do'hao..."
"Volpe...bellissima, cieca volpe..."
Gli gettò le braccia al collo, stringendolo con forza.
"Non temere, i miei occhi non si poseranno più sul ragazzo sbagliato...solo su di te"
Hanamichi iniziò a singhiozzare, cingendolo stretto, un tesoro troppo importante per lasciarselo sfuggire...
Rukawa comprese le sue paure, e gli posò dei piccoli baci sul collo scoperto.
"Non aver paura, io non sono un miraggio, non scomparirò adesso che mi hai raggiunto...lo scoprirai
presto, insieme a me..."
Sentì la sua testa accennare un sì, ma la sua presa non si allentò.
Sorrise. In fondo, era normale.
"Dormi adesso, sei stanco, domani andremo soli tu e io a fare un giro in città"
"Sì..."
"E non temere...mi troverai al tuo fianco, domani mattina"
Il respiro regolare del ragazzo gli fu sufficiente come risposta.
Hanamichi fu svegliato da una lama di luce che penetrava dalla finestra.
Intontito, tentò di alzarsi a chiuderla, ma fu trattenuto da un peso accoccolato al suo fianco.
Scostò il lenzuolo, e la stoffa rivelò coprire Rukawa addormentato.
Hanamichi si immobilizzò, estasiato.
Rukawa era...bellissimo. Non poteva trovare altra definizione. Divino, forse. Ma non bastava neanche quella. Non ebbe la forza di ricoprirlo, e si lasciò incantare dalla visione.
Disturbato dal cambiamento di temperatura, il ragazzo moro si svegliò, stiracchiando le braccia e mettendosi a sedere.
Sentì lo sguardo del rossino su di sé, si voltò, gli sorrise e gli diede il bacio del buongiorno.
Hanamichi non si mosse, continuando a guardarlo con occhi sbarrati.
Rukawa gli carezzò i capelli, poi gli baciò la punta del naso.
"Che c'è, non ti ricordi?"
"..................non era un sogno?"
Rukawa scosse la testa, e riprese a baciarlo.
Hanamichi si lasciò andare, e si stesero di nuovo tra le lenzuola.
Il rossino si staccò per primo, e gli gettò di nuovo le braccia al collo.
"Ehi, piano..."
"Ho troppa paura di vederti scivolare via, di poterti toccare adesso, e poi perderti un momento dopo..."
"Non accadrà. Non a noi due"
Rimasero a crogiolarsi nel reciproco calore per un po', poi la volpe riunì il suo coraggio per fargli la domanda cui aveva pensato tutta la notte:
"Tornerai da noi? Lascerai il Kainan?"
Hanamichi si sollevò di scatto, e al moro non piacquero i suoi occhi lucidi, carichi di timore:
"Ti sei messo con me solo per farmi tornare?"
Rukawa si drizzò a sua volta, offeso:
"Non dire scemenze! Credi che farei una cosa simile? Do'hao!"
Il rossino sembrò tranquillizzarsi un po', ma si morse nervosamente le labbra:
"T-t-tu r-r-resteresti comunque con me se rimanessi al Kainan?"
Il viso di Rukawa si addolcì, e gli accarezzò una guancia:
"Io rimarrei con te anche se tu andassi in capo al mondo...perché mi piaci"
Hanamichi iniziò a singhiozzare:
"Scusami, per favore perdonami, io...sono uno scemo, lo so, ma avev..."
Rukawa gli chiuse la bocca con la propria.
"Lo so che volevi dire, lo so che hai paura di restare solo, lo so...ma vedrai, ti sei messo con un ragazzo molto geloso e possessivo...quasi asfissiante"
"Assillami quanto vuoi..."
e lo baciò ancora.
............
Sedettero uno accanto all'altro in silenzio, sulla panchina di un panorama che guardava verso la costa, tutta una giornata per loro soli...
"Kaede..."
"Hn?"
"Per quello che mi hai chiesto questa mattina...io non posso lasciare il Kainan..."
Rukawa rimase in silenzio, fissando gli alberi scossi dalla brezza salmastra.
"...mi hanno aiutato quando...ne avevo bisogno. Non posso andarmene...è una questione di gratitudine..."
...............
"Lo so...lo immaginavo..."
"Non sei arrabbiato?"
"No. Perché non lo fai per egoismo, ma perché hai un cuore d'oro...mi hai fatto innamorare, per questo..."
"Kitsune..."
Rukawa si voltò. Aveva sul volto un'espressione seria, ma gli occhi scintillavano.
"Ma sappi che se ritarderai di un solo minuto ai nostri appuntamenti, o dimenticherai una ricorrenza, o solo oserai gettare di sfuggita uno sguardo a qualcun altro, o riprenderai a fare il cretino con la Akagi, bè, scoprirai cosa può fare un volpacchiotto arrabbiato!"
Hanamichi si morse maliziosamente le labbra, e avvicinò i loro volti:
"Fammi un esempio"
sussurrò, chiudendo gli occhi e offrendogli la bocca.
Sentì Rukawa allontanarsi di scatto.
"Ma che?"
Il ragazzo sorrise apertamente:
"Potrei non baciarti per un bel po', ad esempio..."
Hanamichi fece una faccia delusa, poi protestò:
"Ehi, ma io non ho fatto nulla!"
"Lo so, per questo ti bacio adesso!"
..................
"Ru?"
Rukawa liberò scocciato le sue labbra:
"È importante?"
"Sì...è l'altro motivo per cui rimango al Kainan..."
Una sopracciglia sottile si inarcò:
"Bè, almeno potrò scontrarmi contro di te in partita..."
"Sei un do'hao..."
"Stupida volpe"
"...ma mi piace come motivo!"
"Davvero?"
"Sì"
Hanamichi lo sollevò un po' da terra e iniziò a girare:
"Evviva!!!!! Saremo due grandi avversari!"
"Sì, se sopravvivo a questo!"
"Baka!"
Entrambi rovinarono sul prato, ridendo.
Rimasero a fissare a lungo il cielo, mano nella mano.
............
Hanamichi si girò su un fianco e raccolse un fiore.
Scostò le ciocche scure dalla fronte del ragazzo, contemplando il suo volto libero da quei fili di seta.
"Dovresti portarli sempre così...sei ancora più bello"
"Lo so, ma già le ragazze mi rompono, se poi mi mostro così sai che succede?"
"Che ti saltano addosso!"
"Idiota!"
Il rossino lo baciò sulla fronte, poi iniziò ad accarezzargli il viso col fiore.
Rukawa chiuse gli occhi soddisfatto, facendo le fusa al tocco serico dei petali sulla sua pelle.
Hanamichi sorrise. Era una bella giornata di sole, e Rukawa era steso vicino a lui, a godersi le sue coccole.
Finalmente poteva dirsi felice.
Fine
Tutti i personaggi, nomi etc appartengono agli aventi diritto.
Dopo il dovere, una delle parti che più adoro delle fanfic: le dediche! ^_________^
Prima di tutto, ai sensei Adachi e Inoue, per aver donato al mondo due gioielli.
Quindi a Enys e Aerie, due ragazze semplicemente fantastiche; a Ise-chan, sempre gentile e sincera; a Ria-chan, che mi illumina; a Sil-chan, che in qualunque cosa io scriva lei ci trova da ridire; al nuovo modem di Aly-chan, augurandogli lunga vita; a Kia-chan che non ha ancora scritto la mia lemon con Mitsui è___é (piccolo sollecito); a tutte le webmistress che mi pubblicano; alle ragazze della pallavolo, che sono state fantastiche; a Eddie Irvine, che ha reso molto felice la mia domenica e a tutti i tifosi che l'hanno osannato sotto il palco; a me stessa perché in fondo non è venuta tanto male.
Bacioni
Hymeko
[C1]Ru capisce che è la frase che ripeteva
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