Till the
end parte
V
di Hymeko
"Abbiamo vinto!!!!!!!!!!!!!"
Kyota scoppiò a piangere, afferrandosi alla maglia di Jin, che iniziò ad accarezzargli i capelli per consolarlo.
Cercò con lo sguardo Sakuragi, e lo trovò seduto nel cerchio di metà campo. Il rossino rispose al suo sorriso, mentre tentava di riprendere fiato. Maki gli si avvicinò, e si chinò a parlargli.
"Allora campione, come ci si sente a essere parte della squadra più forte?"
La matricola sorrise mollemente:
"Vuoi la verità? Mi sento...stanco"
Maki lo squadrò. Era pallido, e i capelli facevano risaltare il biancore sul suo volto. Le labbra secche, e negli occhi non vi era traccia della furia agonistica che aveva imperversato fino pochi minuti prima.
"Sei sicuro di stare bene?"
"Sì, ma non so se riuscirò ad alzarmi..."
"Non fare così, dobbiamo salutare il nostro pubblico"
Si rialzò, e gli tese la mano.
Hanamichi si passò un braccio sul viso, la afferrò e si tirò su, minimizzando un tremore.
Il resto della squadra li raggiunse, e tutti insieme in un grande abbraccio festeggiarono quella vittoria.
"Ancora non ci credo, che abbia vinto col Kainan..."
"Dai Kogure, è meglio se lo accetti. Andiamo, dobbiamo schierarci per la premiazione"
Rukawa lo guardò uscire, con un misto di invidia e ammirazione. E di delusione.
Dopo il fischio finale, si era accasciato senza forze al suolo, ma non aveva mai guardato una volta nella loro direzione. Non aveva pensato a loro. Non aveva aperto uno spiraglio.
'Non ho ancora capito quello che ti è successo. Se non è stato un capriccio, perché te ne sei andato? Dici che soffrivi molto, per colpa nostra. Ma non ne hai mai dato a vedere, neppure con Mito e gli altri tuoi amici...stavi davvero male, o era una scusa per cambiare aria? Perché se è così non lo sopporterei, non anche da te'
Fujima indicò lo Shohoku a Sendo:
"Non ti fanno un po' invidia?"
"Eccome..."
La premiazione fu breve, per permettere ai ragazzi di riposarsi.
La Miglior Matricola del torneo risultò essere Kyota, mentre Rukawa e Sakuragi si piazzarono al secondo posto a pari merito.
I due non si guardarono neanche mentre ricevevano il premio.
Tornato tra i compagni, Sakuragi si accostò a Kyota, e i due scoppiarono a piangere.
Mvp del Campionato fu Maki.
La squadra campione uscì tra due ali di folla, applauditi dai tifosi che chiedevano autografi, strette di mano, fotografie...
Hanamichi arrossì di brutto, quando una ragazza sconosciuta gli disse che era stato fantastico.
Maki riuscì a guidare tutti fendendo quel mare di gente,
(un po' come Mosè quando divide il Mar Rosso, n.d.Hymeko)
(in effetti l'età c'è; n.d.Hana)
(Hana! È il tuo capitano! n.d.Hymeko)
(ma se l'imbeccata me l'hai data tu di che ti lamenti? n.d.Hana)
(T_____T & ç_____ç n.d.Maki)
arrivando sani e salvi sul bus.
Hanamichi crollò su un sedile, addormentandosi di sasso.
All'albergo, prima di cena, Fujima e Sendo bloccarono Maki nel corridoio.
"Ditemi, ragazzi"
"Vogliamo avere un po' di delucidazioni, e solo tu puoi aiutarci"
"Sentiamo"
Si sedettero sulla balaustra di un balcone, le spalle al vuoto.
"Sendo ha chiesto a Jin, ma non gli ha detto tutto..."
Maki passò lo sguardo da un viso all'altro.
Sembravano terribilmente seri.
Scosse decisamente la testa.
"Se riguarda Hanamichi ve lo poteste scordare"
Sendo sorrise, ma non era il suo solito sorriso dolce, era più un riso ironico di chi era sicuro che sarebbe stato accontentato:
"Lo pensi sul serio?"
"Sì. Hanamichi mi ha concesso la sua fiducia, e io non ne parlerò ad altri. Se volete informazioni, domandate all'interessato"
Maki si alzò, ma Sendo gli si parò davanti, e Fujima gli posò una mano su un braccio.
"Maki, noi sappiamo che vuoi solo aiutare Hanamichi, e noi siamo dello stesso parere. Abbiamo una mezza idea di ciò che sia successo allo Shohoku, ma non possiamo intervenire se non sappiamo la verità"
Il capitano del Kainan si morse le labbra:
"Cosa volete fare? E che pensate di sapere?"
Akira lo riaccompagnò alla ringhiera.
"Per noi, ha subito uno shock emotivo. E pensiamo di sapere anche da parte di chi..."
"E cioè?"
"Che domande: Kaede Rukawa"
"Vedi, pensiamo lui sia innamorato di Rukawa, ma qualcosa l'ha ferito talmente profondamente da costringerlo ad abbandonare la sua squadra.
Il fatto è che per noi anche a Rukawa non è del tutto indifferente il rossino, quindi vorremmo aiutarlo a conquistarlo"
"E da quando voi siete dei cupidi?"
Fujima arrossì, mentre Sendo sorrideva felice immaginandosi con un paio di alucce candide e coperto solo da un drappo niveo ai fianchi.
(Aerie questa è solo per te; n.d.Hymeko)
"Non dire scemenze, solo ci dispiace parecchio per quel ragazzo, ha davvero sofferto molto per essere cambiato così"
Maki si passò una mano tra i capelli spettinati dalla brezza serale.
"Mi spiace, ma non me la sento..."
Sendo sospirò.
"Non mi costringere, Shin-chan"
"A che cosa?"
"A raccontare a Soi-chan quello che mi hai detto per farmi stare lontano..."
Maki sbiancò, e Fujima drizzò le orecchie:
"Che sai che non mi hai raccontato?"
L'Mvp tappò la bocca al porcospino ridacchiando nervoso:
"Nulla, lo sai com'è fatto Sendo, è il Re degli Hentai, in fondo...ahia!!!!!"
Sendo, per liberarsi, gli aveva morso le dita.
"E sarei io il Re degli Hentai? Allora, io stavo andando a pescare tutto tranquillo, quando mi sono trovato davmpfffff"
Maki tranquillizzò Fujima, e intanto tentò di soffocare Sendo...
"Non è nulla, lo sai che lavora di fantasia...AHIA!!!"
Altro morso...
"Dicevo, mi sono trovato davanti Maki che telefonava e..."
"Va bene cedo alla tortura parlo ma ti prego non dirlo a Soichiro o sono morto!"
Sendo fece il gesto di vittoria a Fujima, che si annotò di trovare un modo per farlo parlare.
"Promettetemi che non lo direte a nessuno...anche perché non è una bella storia"
..................
"E questo è tutto"
Fujima fischiò, mentre Sendo si grattava il mento:
"Sono sempre più convinto che dobbiamo aiutare il rossino...ma questo Akio, che fine ha fatto?"
"Non lo so, bisognerebbe chiedere a Rukawa"
"Sì, e come? Scusa Ru, hai per caso sentito quello stronzo che ti ha portato via a Hana?"
"-____-;;;;;;;;; Magari non così diretti, Sendo"
"Allora in nessun altro modo, perché in teoria nessuno è a conoscenza della loro storia..."
"Ne faremo a meno"
Takasago si affacciò sul balcone:
"Capitano, il mister ti cerca"
"Arrivo subito. Voi due non fate troppi danni, ok?"
Fujima e Sendo lo guardarono offesi, e iniziarono a confabulare.
Maki scosse la testa.
Non gli andava quello che aveva fatto, ma in fondo avrebbe ceduto anche senza il ricatto di Sendo. Quei due erano bravi ragazzi, e se sarebbero riusciti davvero a mettere insieme le due matricole, sarebbe stato felice.
'Speriamo bene...'
Dopo cena due ragazze si avvicinarono al salotto in cui erano riuniti le matricole del Kainan, Sendo, Hasegawa e Fujima.
"Ciao Nobu-chan, mi spiace essermi persa la partita! Una frana ha bloccato i binari e il treno è rimasto in ritardo. Ma ho saputo che ti hanno nominato Best Rookie!"
"Enys!!!!!"
Mentre Kyota prendeva tra le braccia la sua ragazza, un'altra fanciulla zigzagava tra le poltroncine.
"Ciao Aki-chan!"
"Aerie? Che sorpresa? Non sapevo saresti venuta!"
"Avevo voglia di rivedere il mio ragazzo!"
"Allora che ne dici di una passeggiata romantica?"
I due si presero per mano, e si allontanarono tutti dolci.
Kyota si staccò dalla ragazza, e la presentò agli altri:
"Ragazzi, questa è la mia ragazza, Enys"
"Ciao!!!"
"Lieti di conoscerti"
"Ecco, l'avete conosciuta. Enys, stai lontano da questi tipacci, sono dei poco di buono"
"Ha parlato la bertuccia!"
"Zitta scimmia rossa! Andiamo, non voglio che ti guardino troppo"
Hanamichi ridacchiò, mentre Fujima e Hasegawa li guardavano a bocca aperta.
"Che c'è, non le avete mai viste? No?! Allora, quella coi capelli castano rossicci e con gli occhi castani è Enys, ed è la ragazza di Nobunaga; l'altra, coi capelli castano biondi e gli occhi verdi è Aerie, la sorella di Enys, che sta con Sendo"
"Ma va? E come hanno fatto quei due a trovarsi due ragazze del genere?"
"Non ne ho idea..."
Hasegawa scosse la testa, e se ne andò a preparare la valigia.
Fujima decise che era il momento di agire, ma quando si rivolse ad Hanamichi lo trovò addormentato. La testa del rossino era sensualmente abbandonata contro lo schienale della poltrona, i suoi capelli giocavano uno strano effetto contro il cuoio su cui erano sparsi...era come se fosse stato creato apposta per lui...il tutto emanava calore e serenità.
Il play lo guardò con dolcezza, poi ridacchiò:
"Ma guarda un po'...probabilmente era stanco morto, poveraccio. Ha fatto una gara incredibile!"
Si alzò anche lui, per andare ad aiutare il compagno di squadra.
Sendo si appoggiò alla finestra del corridoio. Aerie l'aveva sbattuto fuori perché voleva farsi bella. Lui aveva provato a farlo rimanere, ma lei era stata irremovibile.
"Tu sei sempre bella!"
Lei gli aveva sorriso, poi aveva chiuso la porta:
"Fidati, è una sorpresa!"
Però intanto lui era in un corridoio!
"Ehi, hai rotto con la tua ragazza?"
"No Kenji, Ae-chan si sta incipriando il naso"
"Povero Akira, invidi Nobunaga, eh?"
"Perché?"
"Bè, perché da quanto ne so la sua ragazza l'ha trascinato direttamente in camera, per farlo riprendere dalle fatiche della partita"
"Domani non si alzerà prima di mezzogiorno, mi sa..."
Sendo gettò uno sguardo verso il parco, e sussultò:
"Guarda, c'è Rukawa!"
I due si scambiarono un'occhiata diabolica, e corsero dietro alla matricola.
Rukawa si sedette sul bordo di una fontana.
L'acqua che scorreva non gli permetteva di specchiarsi con chiarezza, e le stelle sopra di lui erano solo piccole fiammelle tremolanti.
Una strana spossatezza lo tormentava, inspiegabile, dato che aveva dormito prima di cena.
"Ciao"
Il ragazzo sbuffò.
Riecco il duo dei non-sappiamo-mai-quando-dobbiamo-tacere. Sendo e Fujima.
"Non ho voglia di parlare"
li apostrofò col suo tono più gelido, mentre con gli occhi lanciava sguardi eloquenti...
Sendo non si lasciò scoraggiare, e sorridendo gli si sedette accanto.
"Peccato perché noi ne abbiamo molta, e di te, per la precisione"
La volpe sospirò stancamente, grattandosi la fronte.
"Quando avremo finito mi lascerete in pace?"
"Certo, anche se penso che sarai tu a cercare noi..."
"Continua pure a illuderti..."
"Uh, che gentile..."
"Akira, penso sia meglio non tirarla troppo lunga..."
"Già. Allora, come mai hai giocato tanto sotto tono, in queste partite?"
Se Sendo voleva una reazione dalla matricola, ci era riuscito. Gli occhi di Rukawa lampeggiarono pericolosamente.
"Rimangiati quello che hai detto"
Il porcospino per tutta risposta sorrise e tirò su le spalle.
"Perché? Ho solo detto la verità"
Fujima si avvicinò al ragazzo, iniziando seriamente a temere per la sua salute. Il volto imperturbabile di Rukawa non era cambiato a un esame superficiale, ma per chi lo conosceva un po' erano palesi i lampi di puro odio che stava indirizzando al capitano del Ryonan.
Rukawa si impose di calmarsi. Non sarebbe stato producente per la sua carriera rompere i denti al porcospino, anche se i suoi nervi ne avrebbero trovato molto giovamento.
"Sbagli"
sibilò.
Sendo sorrise.
"No. Sei tu quello che non riesce ad ammettere la realtà"
"E quale sarebbe, nella tua visione distorta?"
"Semplice. Tu non hai giocato al massimo, e oltretutto ti stai scaldando dandomi ragione"
"Io...scaldato?"
"Sì. Le dita della tua mano destra sono contratte"
Rukawa sobbalzò quando si accorse che Sendo aveva ragione. Senza accorgersene aveva stretto l'orlo della maglietta.
Scosse la testa.
"Sputate il rospo"
Fujima si allontanò di qualche passo, lasciando il gioco nelle mani di Sendo, per il momento. Il suo turno sarebbe arrivato dopo.
"Noi pensiamo che tu non abbia dato fondo al tuo talento, sembrava che ti...mancasse qualcosa, il tuo punto di riferimento, il tuo stimolo fondamentale"
"Ah sì? E come mai non lo avevo?"
"Semplice, perché ha cambiato squadra"
Rukawa spalancò gli occhi: ma dico, era rinscemunito del tutto?
"Fujima porta questo pazzo in ospedale, e ordina una bella camicia di forza"
"Io credo che lui abbia ragione"
".........sono circondato da squilibrati"
"Perché non lo ammetti? Eppure era tanto evidente, quando giocavate insieme"
"Evidente cosa?"
"Che tu davi il massimo per adombrarlo, per eclissarlo, per essere più bravo di lui"
"Non è che ci volesse molto"
"Però lui ha vinto il Campionato, e ha pareggiato con te nella classifica delle migliori matricole...in un mese. C'è qualcosa che non torna, nel tuo ragionamento. Se fosse davvero tanto scarso, Maki non lo avrebbe preso con sé, e non ti avrebbe eguagliato...e tu non ti saresti impegnato al massimo per sminuirlo, mentre eravate compagni"
Rukawa si alzò e si allontanò di qualche passo.
"Va bene, ha talento. Ma cosa c'entra con me?"
"Non è un mistero che uno dei suoi fini in partita fosse quello di surclassarti. Noi siamo sicuri che tu, inconsciamente, ti esprimessi al top per impedirgli di raggiungerti e quindi di ottenere il suo scopo"
"E che c'entra?"
"Se lui ti avesse raggiunto, non si sarebbe più occupato di te, e tu..."
"Aspetta! Tu stai dicendo che io ho sempre dato il meglio di me stesso per continuare regnare nei pensieri della testa rossa?"
"Sì. Precisamente"
............
"Ma va a cagare, Sendo!"
"Mi spiace che tu sia tanto cieco da non ammettere la realtà"
"Ma per favore..."
"Eppure io sono sicuro che lui ti piaccia"
"Cosa?!"
Il moro si voltò di scatto, incenerendolo.
"Non dirmi che non ci hai mai fatto un pensierino su quel corpo da favola..."
"Sì, ma stai sbagliando persona...io mi sono messo con Akio"
'Merda! L'ho detto!'
Fujima sorrise. Erano arrivati al punto cardinale del loro piano.
"E dimmi, come va con questo Akio?"
Rukawa strinse i pugni, e senza guardarli rispose:
"Non sono affari vostri"
'Sta andando male. Meglio per noi, avremo vita più facile'
"Signore...signore?"
"Eh? Cosa? Ahnw..."
Hanamichi sbadigliò, stiracchiandosi.
"Signore, non sarebbe meglio se andasse a riposare in camera?"
"Eh? Cosa?"
"Dicevo che non le fa bene dormire su una poltrona"
Hanamichi fissò con un'espressione da pesce lesso il cameriere che l'aveva svegliato.
"Poltrona?"
"Sì..."
"Che ore sono?"
"Le dieci passate da poco"
"Ah...va bene, adesso vado"
"Buonanotte"
"Anche a lei...ahnw"
Il rossino ciondolò fino alla sua stanza...aveva già la mano sulla maniglia, quando dei gemiti sensuali dall'interno lo bloccarono. Un po' più sveglio, si allontanò sperando di non incontrare nessuno, grato alla penombra che mascherava il rossore sul viso.
'Merda, mi ero dimenticato di Enys...porca miseria, adesso dove vado io a dormire?'
Fujima si staccò dall'albero e si affiancò a Sendo:
"La vuoi sentire la nostra teoria?"
"Ma avete complottato alle mie spalle?"
"Più o meno"
"...spara, almeno poi la pianterete"
"Tu non ti sei messo con Akio perché ti piacesse lui"
"Ah no? L'ho fatto per sbaglio, allora?"
"No, semplicemente perché non avevi, e non hai tuttora accettato i tuoi reali sentimenti"
Rukawa sentì le spalle cedergli:
"Non dirlo"
"A te piace Hanamichi, ma non l'hai ancora compreso. Hai usato Akio come sostituto, come rimedio apparente, come traguardo teoricamente raggiunto nella tua corsa verso l'oggetto dei tuoi desideri"
"Pensavo che più pazzo del do'hao non ci fosse nessuno. Ma voi lo battete!"
"Ti saresti presto reso conto della sua importanza, ma prima che i tuoi sentimenti ti si rivelassero chiaramente è apparso Akio, e ti ha distolto da Hanamichi. Complice la sua fama come pianista affermato, ti sei lasciato incantare da lui, deviando ciò che provavi verso un punto più facile da ammettere"
"Facile?"
"Sì, è più facile accettare di amare un ragazzo famoso e rispettato, che uno sconosciuto con cui si ha sempre litigato"
Il capitano dello Shoyo sentì il suo sguardo percorrerlo, e fu come essere accarezzato da un frammento di iceberg.
Strinse i denti. Aveva da molto passato il punto di non ritorno.
"Tu affermi di non provare nulla per Hanamichi, giusto?"
"Sì"
Fujima gli si avvicinò suadente, scostandosi i capelli dalla fronte:
"Quindi non ti importa se lo faccio mio, vero?"
Sendo capì che la matricola aveva spalancato gli occhi solo perché il riflesso della luna in essi si ampliò.
"Tu stai con Hanagata"
Un'affermazione decisa.
"Lo sai che cosa hai appena fatto?"
"Ricordarti che hai già un ragazzo?"
"Appunto. Nominando il mio legame con Toru, hai sottinteso che non vuoi che ne formi uno con Hanamichi..."
"............"
"...altrimenti perché l'avresti detto? Non certo per To-chan, dato che non penso ti importi molto di lui"
Sendo scoppiò a ridere:
"Siamo fortunati, guardate un po' là chi c'è..."
Hanamichi si stava avvicinando a una panchina. Aveva l'aria di dormire in piedi.
"Ma che fa?"
Il rossino si era seduto su una panca, l'aveva tastata con le dita come per saggiarne la morbidezza, e vi si era steso usando un braccio come cuscino.
"Non vorrà dormire su quella panchina?! Ma non può! Si beccherà un malanno!"
"Tranquillo Aki-chan, vedrai che lo convincerò a passare una calda notte con me..."
Fujima lanciò uno sguardo carico di velate allusioni a Rukawa, che non raccolse la sfida ma si limitò a osservare i due ragazzi avvicinarsi al rossino.
'Certo che è proprio un do'hao, a passare la notte all'aperto con solo quella magliettina addosso...'
Si morse il labbro, prendendosi mentalmente a schiaffi.
E desiderando di schiaffeggiare anche Fujima.
Però non poteva evitare di ammettere che la luna giocava spietatamente con quei muscoli, rivelando minimi particolari ma celandone troppi, creando ombre che imploravano di essere esplorate da mani esperte...
Aprì e richiuse le dita, mentre nella sua mente saggiava coi polpastrelli la consistenza dei muscoli del suo torace.
Il vento carezzò i suoi capelli, giocando a rincorrersi con le ciocche rosse che cadevano disordinate sulla sua pelle di bronzo...
Rukawa lo seppe rabbrividire, nonostante fosse troppo lontano per vederlo, e si chiese come sarebbe stato sentirlo raggomitolarglisi contro in cerca di calore...
Scosse violentemente la testa.
Si era perso nella contemplazione di quel ragazzo abbandonato su una panchina come una vittima su un'ara sacrificale, le sue fantasie avevano ottenebrato la sua lucidità, aveva dato retta al suo corpo invece che alla sua mente, e...quei due erano intanto arrivati a lui!
Rukawa si sentì gelare, mentre Fujima gli si inginocchiava accanto e gli carezzava teneramente la fronte.
Fece un passo, mentre quegli occhi di cioccolata che aveva cercato in Akio si riaprivano e vedevano la persona sbagliata...
Aumentò l'andatura, mentre lo vedeva stiracchiare i muscoli intorpiditi...
Corse fino a giungere a una siepe poco distante.
Si fermò ad un varco, ancora incredulo per quello che stava accadendo.
'Tutto troppo in fretta...ma non posso lasciarlo a Fujima!'
Fine capitolo quinto
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