Ti detesto!
di Anna
Ti
detesto!
Si,
ti detesto!
Odio
i tuoi occhi color cioccolato, caldi e vivaci che si puntano nei miei e mi
fanno sentire non all’altezza del tuo sguardo, come uno schizzo malriuscito
su un muro che viene paragonato a un’opera di Van Gogh…
Non
sopporto le tue labbra, che si schiudono sensualmente invitandomi a
baciarle, che sono come un delicato fiore di pesco posato dolcemente sul tuo
viso e che io non posso toccare! Quella tua bocca chiacchierona, spesso
atteggiata a un sorriso spavaldo, sa distogliere la mia attenzione da
qualsiasi altra cosa… E sempre piena di sbruffonaggini allucinanti che però
sono in grado di ridarmi sempre il sorriso!
Mi
irritano i tuoi capelli, che incorniciano il tuo volto come la criniera di
un leone: neri fili di seta che possono sfiorare la tua pelle e avere la
carezza delle tue mani…
Vorrei eliminare la tua pelle chiara, perla opalescente che io non potrò mai
nemmeno sfiorare…
Mi
arrabbio di fronte alle tue mani forti e affusolate, che si abbattono sulla
mia schiena come segno di amicizia, portando con loro una coltellata
profonda nel loro significare “non ti amerò mai”…
Frantumerei ogni osso delle tue gambe scattanti perché hanno la gravissima
colpa di farti correre lontano da me, di farti volare in alto verso il
canestro come io non sono in grado di fare… E allo stesso tempo ti portano
vicino a me, quando corri a informarmi sulle novità o su quello che ti è
successo qualche minuto prima! Però non riesco nemmeno a evitare di
immaginarmele avvinghiate alla vita di un altro…
Odio
le tue braccia che ti tengono stretto al corpo di un altro…
Mi
irrita la tua risata sbarazzina e sincera, perché so che non è per merito
mio che il tuo cuore è tanto sereno da renderti così solare! Perché ho la
piena consapevolezza che la tua felicità deriva da un altro ragazzo che, non
lo nega, ti adora, ma mai quanto me!
Ma
soprattutto detesto il tuo cuore, perché ha scelto lui e non me… Perché ti
porta a fare cose allucinanti per lui, anche a rinunciare alle nostre uscite
o ai nostri allenamenti solo per andare da lui, perché lui è geloso e ha
paura che io ti porti via…
-
JinJin, dai, andiamo! - mi urli, mentre ti aggrappi al braccio del capitano.
-
Arrivo! - grido in risposta, maledicendo il braccio allacciato alla tua
vita.
Tu
vai avanti, io ti seguirò continuando ad amarti e ad odiarti, piccolo Kyota…
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