I diritti come al solito ce li dividiamo
io (Naru, Hiro, Maho, Armand, Lucretia, Cisco, Valeluna e Mulet sono
MIEI!^^) e Rui Araizumi ed Hajime Kanzaka
The
Slayers NG
parte VII - Le
tentazioni
di Xel
Un intensa emicrania cingeva il capo di Maho.
Il ragazzo aprì gli occhi e si trovò seduto in una stanza malamente
illuminata.
Era un ambiente completamente vuoto, né una porta, né un finestra.
Cercò di muoversi ma le sue mani, legate dietro la schiena, erano fissate
al muro.
Preso fiato e lanciò un urlo <C'è qualcuno???>
L'eco del suo grido rimbalzò tra le pareti della stanza.
Per alcuni lunghi istanti calò di nuovo il silenzio.
Poi la parete difronte a lui, vibrò e lentamente si sollevò.
Armand e una donna a lui sconosciuta si fecero largo nella stanza.
<Armand! Cosa diavolo ti è saltato in testa?!> strillò Maho
iniziando a scalciare <Dove mi hai portato? E soprattutto perché???>
La donna esplose in una stridula risata a si fece avanti.
<Piccolo sciocco... tu non hai il diritto di fare alcuna domanda!>
Maho osservò la donna che lo sovrastava, aveva lunghi capelli biondi
raccolti in tre code ed indossava una sottoveste nera sotto la quale
sembrava essere nuda <Tu sei solo il mezzo per raggiungere il nostro
scopo.>
<Non pensi che dovresti indossare almeno un paio di mutande quando
parli a qualcuno che è seduto ai tuoi piedi?> si limitò a commentare
Maho.
La donna calò il pugno sulla nuca della ragazze e tornò a fianco di
Armand
<Tsk.. che villano... Hai idea di chi è che hai davanti?>
<No... e neanche mi interessa molto...> rispose Maho.
La donna lanciò un occhiata glaciale al mezzo demone <Stai molto
attento piccolo... o ti farò pentire di aver mancato di rispetto a l'Hellmistress
Lucretia!> e scoppiò in un'altra delle sue stridule risate.
Maho la guardò con gli occhi sbarrati e poi chiese <Cos'è un'Hellmistress?>
<Ma come cos'è?> ruggì la donna <Sei un ignorante!!!>
Maho si grattò il naso sulla spalla <Veramente io ho studiato un
sacco... ma non ho mai sentito parlare di un'Hellmistress... Semmai dell'Hellmaster...>
guardò stupito la donna <Non sarai mica....>
<Esatto...Io, Hellmistress Lucretia sono la compagna dell'Hellmaster
Fibrizio!> annunciò la donna e poi riprese a ridere come una pazza.
Maho osservò confuso la donna, dai racconti dei suoi genitori era venuto
a sapere che quando avevano affrontato Fibrizio, questi aveva l'aspetto di
un bambino.
Decise di ignorare la donna, che tra l'altro sembrava troppo occupata a
ridere come un'isterica e si rivolse ad Armand <Me lo vuoi spiegare
cosi ci fai con questa pedofila?>
Tuttavia fu di nuovo Lucretia a rispondere, mentre abbracciava l'uomo
<Come? Non l'hai ancora capito? Lui è l'Hellmaster sostituto... Figlio
mio e di Fibrizio...>
<Continuo a non capire perché diamine devo venire anche io!>
strillava Cisco <Un ciuco sarebbe più utile di me!>
<Zitto! O ti metto un calzino in bocca!> lo minacciò Hiro.
I due erano sullo stesso cavallo, un grosso stallone color pece, mentre
Naru li fiancheggiava su una giumenta dal pelo bianco.
<E poi non siamo sicuri che sia il posto giusto! Forse i vostri amici
sono ancora ad Atarasu Shitei!> piagnucolò Cisco.
<No...> mormorò Hiro <Secondo le mie deduzioni è a Sailarg che
ci dobbiamo dirigere!>
<Guarda che lo so che è stato il ragazzino a capire tutto, mentre tu
stai ancora cercando di capire perché ci stiamo dirigendo lì...>
constatò Cisco.
<Purtroppo non vedo altra soluzione...> Naru parlava con
un'espressione serie nel viso <Cisco ha detto che i suoi mandanti
l'hanno contattato nei pressi di Sailarg circa tre mesi fa... ed è
proprio in quel periodo che l'albero dell'oscurità ha iniziato a
fiorire... e, stando a quanto dice Hiro-san, poco prima la Nanatsusaya è
sparita dal suo nascondiglio... Ma se le mie deduzioni sono esatte,
Hiro-san, vuol dire che forse ci troveremo ad affrontare...> Naru si
fermò ed osservò Hiro.
Lo spadaccino guardava in avanti con sguardo fiero, poi si voltò vero
Naru
<Eh? Scusa, che stavi dicendo? Mi sono distratto un attimo...>
Ci mancò poco che Naru e Cisco cadessero dal cavallo.
<Per fortuna 'sto ragazzino ha un'intelligenza abbastanza
sveglia...> mormorò Cisco <Se dipendesse da questo spadaccino,
saremmo ancora ad Atarasu Shitei che cerchiamo di uscire dalle
stalle...>
Ma Hiro non lo ascoltò, in quel momento, nella sua mente, c'era solo Maho.
<Hellmaster Armand...>
<Proprio così...> Lucretia lasciò il figlio e si avvicinò a Maho
<Non te l'aspettavi, vero mezzo demone?> alzò il mento del ragazzo
con la punta di un dito <Maho è il figlio che io ho donato a mio
marito duecento ventuno anni fa...>
<Cavolo... te li porti proprio bene Armand...> ridacchiò Maho, poi
tornò serio <Continuo a non capire cosa vogliate da me!>
Lucretia si allontanò di qualche passo e portò le braccia in avanti; due
luci apparvero tra le sue mani e presero la forma del pugnale degli incubi
e della Nanatsusaya.
Maho strabuzzò gli occhi <Ma quelle... perché ce le hai tu?>
<Le ha recuperate il mio figliolo... è stato bravo vero? E' riuscito
ad eludere la guardia del drago d'ombra che Ceiphed aveva messo alla
custodia della Nanatsusaya... e poi ha rintracciato il ladruncolo a cui
avevamo dato il compito di rubare il pugnale, ovviamente non potevamo
pensarci noi... Non possiamo permettere che la congrega dei maghi sappia
quello che stiamo progettando...>
<Ma cos'è che state progettando!!!> sbraitò Maho, mentre cercava
di liberarsi scalciando come un ossesso.
I magici artefatti sparirono dalle mani di Lucretia, gli occhi della donna
si tinsero di una glaciale luce demoniaca <Non l'hai ancora capito? Noi
stiamo progettando... la resurrezione dell'Hellmaster Fibrizio!>
Maho sbiancò <Ma... come...>
<Questo lo scoprirai presto...> Lucretia si diresse verso l'uscita
della stanza <Ci penserà Armand a spiegarti tutto... in particolare
l'importantissimo ruolo che avrai tu!> la donna scoppia a ridere,
mentre il
muro si chiudeva, ovattando lo stridulo suono della sua voce.
Armand e Maho rimasero soli nella stanza.
<Quindi... se ci hai avvicinati... è stato solo per sfruttarci...>
constatò a voce bassa Maho.
<Non sono strane le coincidenze?> Armand parlava con voce piatta,
senza nemmeno guardarlo <Ero andato ad Atarasu Shitei solo per farmi
consegnare il pugnale da quel ladro... E mi sono trovato coinvolto nel
vostro scontro con il Bahamuth, davvero una bella coincidenza, se
consideri che io stesso avevo esiliato quella creatura nel mondo di LoN
cento anni fa... Ma non mi interessava essere coinvolto nella vostra
lotta, ero in procinto di andarmene quando hai detto qualcosa che ha
attirato la mia attenzione, ed allora ho deciso di aiutarvi... Ho impresso
il Laguna Blast nella spada e l'ho data al tuo amico affinché
sconfiggesse il Bahamuth... Mi sono avvicinato a voi, solo per poter farti
abbassare la guardia e portarti via...>
Maho lo guardò con occhi iniettati d'odio <Mi fai schifo!>
<Perché vi ho aiutato per raggiungere il mio scopo?> chiese Armand.
<No! Perché ci hai scroccato la cena!> sbraitò Maho <Se il tuo
scopo era usarci, potevi almeno offrire tu!>
Armand sorrise <Un'uscita del genere me la sarei aspettata dal tuo
amico tonto... si vede che frequentarlo ti ha fatto male...>
<Io ancora non ho capito perché mi hai rapito!> esclamò Maho.
<Durante lo scontro con il Bahamuth... hai detto "Non posso usare
un incantesimo più potente del Drag Slave in città..."> spiegò
Armand
<Questo vuol dire che tu, sei in grado di usare magie che fanno appello
a forze più grandi di Sabranighdo... Che tu sai usare gli incantesimi che
fanno appello a LoN...>
Maho deglutì <N...Non è vero... io...>
<Se il figlio di Xellos, il priest di Xellas Metalium... Penso che la
tua educazione magica sia stata molto completa... Tu sai usare il Giga Slave,
vero?> Armand si avvicinò a Maho, si chinò e afferrò il suo mento
tra le mani.
Maho si perse di nuovo negli occhi profondi dell'Hellmaster, averlo così
vicino, sentire il suo fiato sul viso, lo rendeva preda di
un'incomprensibile eccitazione.
<Cosa...> cercò di spingere la sua mente a non pensare all'uomo che
aveva davanti <Cosa centro io con il vostro piano?>
<Il pugnale degli incubi> Armand parlò continuando a fissare Maho
<Ha la funzione di chiave... Se usato nel modo giusto può aprire un
passaggio verso il mondo di LoN... Devi sapere che LoN non uccide, no...
Lui/lei ha trattamento peggiore della morte in serbo per i suoi nemici...
Li esilia nella sua dimensione, condannati a giacere in silenzio e
immobili nel nulla eterno... Ed è questo il destino che è toccato a mio
padre... Il nostro scopo è aprire il portale verso il mondo di LoN e
recuperare il precedente Hellmaster...>
<Tsk... Pensate che LoN mi metterà il tappeto rosso e magari vi offrirà
un the?> lo prese in giro Maho.
<E qui entri in gioco tu...> la mano di Armand lasciò il mento di
Maho e si poggiò sulla guancia del mezzo demone <Invocando il potere
di LoN per usare il Giga Slave, attirerai la sua attenzione, lasciandoci
liberi di agire...>
<Tu sei pazzo! Io non userei mai il Giga Slave in una situazione di
pericolo, solo un'idiota senza il minimo senso di responsabilità lo
farebbe...>
Villaggio di Zefilia.
<Etciù!> uno starnuto risuonò in una casetta.
<Sorellina, stai bene?>
<Si Luna... deve aver preso un po' di freddo ieri...>
<...figuriamoci se lo faccio per aiutare degli infami come voi!>
Maho torse il collo allontanando il viso dalla mano di Armand, ma questi
allungò anche l'altra ed afferrò con entrambe il volto del mezzo demone.
<Io sono sicuro...> Armand sorrise <Che saprò convincerti...>
E così dicendo poggiò le labbra su quelle di Maho.
<Ancora qualche ora di viaggio e saremo a Sailarg...> annunciò Naru
controllando la cartina.
<Senti... ma pensi davvero che quell'Armand possa essere un demone?>
chiese Cisco.
<Se quell'uomo si è stabilito davvero nei pressi dell'albero
dell'oscurità, questi sta fiorendo a causa della sua presenza...>
lasciò la frase in sospeso e lanciò della legna nel falò.
Si erano fermati una radura, avevano legato i cavalli ad un albero e Cisco
ad un ramo, lasciandolo pendere come un salame.
Hiro si era seduto poggiando la schiena su una grossa quercia, aveva preso
in mano la scheggia che portava al collo e la rimirava con occhio
meditabondo.
Negli ultimi tre mesi, era stato con Maho ogni momento, giorno e notte, si
era subito abituato alla presenza del mezzo demone, anzi, la sua mente non
riusciva più a contemplare la possibilità che non fosse al suo fianco.
<Machan...> mormorò guardando il proprio riflesso sulla scaglia,
sorrise e se la poggiò sul petto <Tu sei ancora con me...>
Naru guardò con occhi tristi Hiro, si sistemò i riccioli con un gesto
della mano e si avvicinò con ad Hiro con un sorriso <Cos'ha lì,
Hiro-san?>
<Niente... un regalo...di una persona cara...> Hiro arrossì e si
legò di nuovo la scheggia al collo.
<Oh, anche io ho qualcosa di simile!> Naru si slacciò uno strano
pendente dal collo, aveva una forma simile ad un teschio <Me l'ha dato
mia madre... è un talismano che permetterà al grande golem Zoamelgustav
ti proteggermi ovunque mi trovo...>
<Ehm... davvero molto utile..> commentò poco convinto Hiro.
<Ne ho sempre molta cura> spiegò Naru legandoselo al collo
<Quella stella è un regalo di suo padre? Come la spada Muramasa?> e
indicò la katana che aveva consegnato a Hiro per conto di Gourry.
<Cosa? No... me l'ha dato...ecco...> Hiro deglutì e poi si alzò di
scatto
<Perché non mangiamo qualcosa?>
Armand si allontanò da Hiro.
Dal labbro inferiore calava un filo di sangue.
Maho lo guardò con un sorriso che mostrava i denti chiazzati di sangue
<Azzardati di nuovo e ti tronco la lingua...>
Armand si passò il dorso della mano sul labbro e la ferita sparì.
<Perché continui a negare a te stesso la realtà dei fatti?> chiese
l'uomo.
<Di che parli?> fece Maho.
<Ti piaccio...> Armand si passò una mano tra i capelli <Ti
piaccio da morire...>
<Complimenti per la modestia...> replicò Maho.
<Lo so bene... che dalla prima volta che mi hai visto... tu mi
desideri...> l'Hellmaster lo fissò con occhi magnetici.
Maho distolse lo sguardo <Non ti aiuterò mai...> sviò il discorso
<Capisco che tu voglia riportare in vita tuo padre, ma io...> Armand
lo guardò infastidito <Mio padre? Tsk... nei miei oltre duecento anni
di vita non l'ho mai incontrato... Per me è solo un estraneo... non mi
interessa se sia vivo o morto...>
<Ma allora...> Maho era confuso.
Armand si voltò di spalle <Io... non ho uno scopo nella vita... sono
diventato Hellmaster solo perché il ruolo di mio padre era rimasto
vagante... ma non è questo il mio ruolo, non sono adatto... Io non sono
un Dark Lord e mai lo sarò... Però, con l'aiuto di mia madre, per la
prima volta ho trovato uno scopo... un obbiettivo da raggiungere... Far
tornare in vita mio padre... e per la prima volta, nella mia vita, mi
sento realizzato...>
Maho lo ascoltava ad occhi bassi, finché non esplose in una sonora
risata.
L'uomo si voltò e gli lanciò un'occhiata contrariata.
<Sei patetico!> dichiarò Maho <Dici di sentirti realizzato... ma
quello che hai fatto non è altro che accettare quello che ti ha detto tuo
madre, lasciandoti coinvolgere in un piano del quale non ti interessa
niente... Tu non hai trovato un obbiettivo, hai lasciato che qualcuno te
ne imponesse uno!>
Armand lo osservò in silenzio e schioccò le dita.
La corda che teneva imprigionato Maho si sciolse.
Il mezzo Demone si alzò e fronteggiò lo sguardo di Armand.
L'Hellmaster si avvicinò al ragazzo.
Alzò una mano e ne cozzò il dorso contro la guancia di Maho
scaraventandolo contro la parete.
Maho scivolò a terra massaggiandosi la guancia.
<Adesso basta perdere tempo... tu devi solo usare il giga slave per noi
e nient'altro...> mormorò Armand.
<Mai...> fu la risposta.
<Saprò convincerti...> Armand si chinò sul corpo di Maho.
Naru guardava il fuoco scoppiettare.
I suoi occhi sembravano persi nell'osservare la danza delle fiamme, in
realtà guardavano aldilà del falò, dove, sotto una coperta, Hiro
dormiva della grossa.
Non riusciva staccare lo sguardo dalla figura del ragazzo, e la sua mente
tornava al momento in cui l'aveva incontrato ad Atarasu Shitei, alla felicità
che aveva provato nel poter finalmente riabbracciare il suo primo amore.
Ma non si sarebbe mai aspettato di scoprire che, in quel periodo in cui
erano stati separati, un altro uomo aveva preso il posto che gli spettava
di diritto al fianco del suo Hiro-san.
Naru si alzò e lentamente si diresse verso il giaciglio di Hiro.
Non avrebbe permesso che quella persona gli portasse via il cuore del
ragazzo che amava.
Si infilò sotto le coperte con lo spadaccino e cominciò a togliersi i
vestiti.
<Lasciami!> gridò Maho.
Ma Armand non sembrava volerlo ascoltare, gli aveva tolto la giacca e la
maglia, lasciandolo a petto nudo ed ora si stava dedicando a slacciargli i
pantaloni.
<Ho detto Lasciami!!!> Maho continuava a scalciare, ma spinto sul
pavimento dal peso del corpo dell'Hellmaster, non poteva sfuggire in alcun
modo alle sua presa.
Le labbra di Armand si poggiarono sul petto di Maho e cominciarono a
stuzzicarne i capezzoli con colpi delicati della lingua.
Il mezzo demone poggiò le mani sulle spalle dell'Hellmaster cercando di
spingerlo via, ma non ci riuscì e le labbra dell'uomo continuarono a
salire fino al suo collo.
Al solo tocco del corpo di Armand contro il suo, Maho sentiva come
bruciare la pelle, era preda di un'eccitazione tanto inconsueta quanto
violenta, la mente era come persa in un vortice inebriante.
Quasi non si accorse quando Armand gli calò i calzoni, lasciandolo nudo
come un verme.
<No...> lacrimò Maho <Non voglio...> piangeva mentre parlava,
perché sapeva di mentire, dentro si se, qualcosa, lo spingeva tra le
braccia dell'uomo.
<Il tuo corpo mi dice il contrario...> una mano di Armand scivolò
sulla virilità di Maho, carezzandola con dolcezza.
<Mi fai schifo... Sei un individuo patetico...> lo insultò Maho.
La mano di Armand si chiuse in una stretta violenta facendo boccheggiare
il mezzo demone.
Hiro aprì gli occhi e trovò il viso di Naru contro il suo.
Lo spadaccino di scatto in piedi, lanciando un gridolino.
<Ma cos'è l'ultima moda infilarsi nudi sotto le coperte altrui?>
esclamò.
Naru rispose con un sguardo silenzioso, si era seduto sui talloni,
coprendosi l'inguine con una mano.
<Ehm... Naru-kun.. rivestiti... o prenderai freddo...> Hiro parlò
cercando di non guardare le acerbe nudità del ragazzo.
<Hiro-san... mi riscaldi con il suo corpo...> Naru allungò una mano
ed afferrò un lembo dei calzoni di Hiro.
<Santo Ceiphed, come sono emancipati i ragazzi d'oggi...> Hiro dimenò
la gamba <Naru-Kun... dai... molla la presa...>
Ma Naru parve esser sordo, diede uno strattone a Hiro e lo fece cadere tra
le sue braccia.
Di nuovo, lo spadaccino si trovò con il viso contro quello di Naru.
<Hiro-San...> le mani del ragazzo scivolarono tra i capelli di Hiro
<Io la desidero...>
Hiro divenne cremisi in viso, nel buio della notte rischiarata dal solo
falò, la pelle bianca di Naru sembrava brillare come una splendida perla.
<Mi baci Hiro-san...> le labbra di Naru si dischiusero mentre il suo
corpo ghermiva quello di Hiro.
<Naru...> lo spadaccino poggiò le mani dietro la nuca dietro la
nuca del ragazzo che socchiuse gli occhi e protese le labbra. <Naru...
io non posso...>
Naru sbarrò gli occhi <Perché no?>
<Perché io...> Hiro deglutì, rimase alcuni secondi in silenzio e
poi riprese a parlare con un malinconico sorriso in volto <Perché amo
Machan...>
<Non lottare... non opporti... lascia che il tuo corpo faccia ciò che
desideri... e si unisca alla persona che ami...> mormorava Armand
all'orecchio di Maho mentre ne stimolava con le dita le zone più intime.
Maho respirava con affanno, gli manca il fiato per parlare, ogni tocco
delle mani di Armand gli inondava la testa di piacere.
<Ti piace vero?> continuava a sussurrare con insistenza Armand alle
spalle di Maho <Tu mi ami... e per la persona che ami, sarai pronto a
fare ogni cosa... dico bene?>
Davanti gli occhi del mezzo demone, tutto appariva sfocato e confuso, ma
d'un tratto, gli apparve come una visione, una sagoma in lontananza che
lentamente si avvicinava.
Inizialmente una figura indistinta, assumeva contorni più cari man mano
che si faceva più prossima.
E alla fine riconobbe il volto di Hiro.
Come preso da nuova forza, Maho mosse un braccio indietro sferrando una
sonora gomitata allo stomaco di Armand, il quale ricadde all'indietro.
Sudato e ansimante, Maho si rivolse all'Hellmaster, che lo guardava con
occhi stupiti <Qualunque sia la reazione del mio corpo alle tue
provocazioni, la realtà delle cose non cambia... Io non provo niente per
te... Perché io...> prese fiato e poi urlò a piena voce <Io amo
Hiro!>
Si era fatta mattina.
Mentre albeggiava, Hiro spense il fuoco, e Naru, in silenzio, radunava i
loro bagagli e li sistemava sul dorso dei cavalli.
Cisco, che aveva passato tutta la notte dormendo della grossa, non riuscì
a capire il motivo per cui Naru sembrava essere improvvisamente caduto in
una profonda depressione.
Hiro si avvicinò al ragazzino e gli poggiò una mano sulla spalle
<Naru-kun... io... ecco... se non te la senti di continuare il
viaggio... non sei obbligato a venire...>
Naru finì di sellare il cavallo e vi saltò in groppa.
Inspirò e rispose con un gioioso sorriso <Non c'è problema... La
accompagnerò fino in fondo Hiro-san, perché per me, starle accanto è la
massima felicità> e si lanciò al galoppo.
Sailarg era orma vicina.
<Ami... Hiro?> Armand iniziò a ridere <Che sciocchezza...>
<Non accetto critiche da una persona patetica come te!> esclamò
Maho alzandosi in piedi.
Armand schiaffeggiò di nuovo Maho, facendolo finire contro la parete.
Dal muro fuori uscirono delle lunghe radici che avvolsero il suo corpo
bloccandolo.
<Ora vedremo quant'è forte il sentimento che provi per
quell'idiota...>
Armand gli poggiò una mano sul petto.
La parete della stanza si aprì di scatto e fecero il loro ingresso due
figure avvolta in un mantello.
<Hellmaster Armand! L'Hellmistress Lucretia ci manda ad avvertirla che
qualcuno sta arrivando presso l'albero dell'oscurità...>
<Mmm... speravo che potessimo sfruttare questo luogo come dimora almeno
per un altro po'...Vediamo di chi si tratta...> Armand fece un cerchio
nell'aria con le mani ed apparve una superficie liscia simile ad uno
specchio.
Lo specchio si illuminò e mostrò il gruppetto capeggiato da Hiro che si
muoveva verso l'albero.
Armand sorrise <Ma bene...> si rivolse ai due nuovi venuti
<Priest Valeluna, Generale Mulet... il vostro compito è eliminare gli
intrusi...>
<Agli ordini!> risposero i due all'unisono e sparirono.
Armand tornò a rivolgersi a Maho <Bene... sono curioso di vedere se il
tuo amore per Hiro persisterà anche quando questi sarà morto...>
[continua]
[il prossimo episodio: Slayers NG II ep VIII La battaglia l'avventura non
finisce qui!]
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