Al solito, il mondo di The Slayers è
proprietà di Rui Araizumi e Hajime Kanzaka.
The
Slayers NG
parte VI - Il
rapimento
di Xel
<La vostra condotta è stata ingiustificabile!!!> strillò l'uomo
fasciato sbattendo un pugno sul tavolo con fare minaccioso.
Maho, Hiro e Naru stavano stravaccati sul divano e lo osservavano con
un'aria che poteva dirsi tutto fuorché intimorita.
<Non solo avete evocato un Bahamuth e devastato mezza città, ma in
seguito a questo disastro è andato perso il pugnale degli incubi e il
ladro è scappato! Dovete porre rimedio in qualche modo ai danni che
aveva provocato...> strillo l'uomo, mentre le bende si allentavano
mostrando le contusioni che celavano.
Naru si alzò in piedi e gli puntò contro l'indice: <Stia attento a
come parla!> lo minacciò con voce stridula <Lei non sa che ha qui
davanti ha il grande Hiro Inverse? Dovrebbe portargli rispetto e
prostrarsi ai suoi piedi!>
<Hiro Inverse!?> balbettò l'uomo.
L'attendente alle sue spalle si chinò verso di lui e sussurrò al suo
orecchio <Che sia parente di quelle Inverse? Forse è il caso di
passarci sopra...>
<Per stavolta farò finta di niente...> annunciò l'uomo <Ma
cercate di evitare di continuare a distruggere la nostra città durante la
vostra permanenza...>
<Oh, Hiro-san! La sua fama di eroe la precede ovunque vada!>
cinguettò Naru.
<Più che altro è la fama di devastatrici delle sue zie...>
mormorò Maho.
I tre stavano camminando per le strade delle città, Hiro in mezzo, Naru
appeso al suo braccio destro e Maho a sinistra con le mani in tasca.
<Tsk.. la tua è solo invidia, perché non hai parenti famosi come
Hiro- san!>
Naru mostrò la lingua a Maho, mentre Hiro rideva nervosamente.
<Io ancora non ho capito cosa ci fai qui...> tagliò corto Maho.
<Già Naru, hai detto che eri venuto a cercarmi.... come mai?>
aggiunse Hiro.
<Vede Hiro-san, avevo accompagnato Yugo e Maro durante un viaggio a
Zefilia...> cominciò a raccontare Naru.
<Yugo e Maro?> lo interruppe Maho.
<Sono due dei suoi sei fratelli...> spiegò Hiro <Naru-chan è il
settimo figlio di Martina e Zangulus...>
<Devi sapere che i miei genitori aiutarono anni fa i genitori di Hiro-
san, nello lotta contro l'Hellmaster Fibrizio...> si vantò Naru.
Maho sbuffò, sapeva bene che il ruolo che avevano avuto in quelle vicende
il padre e la madre di Naru era quasi nullo, ma visto che per evitare
domande imbarazzante aveva preferito di non dire chi fossero i suoi
genitori, decise di tacere.
<Stavo dicendo...> riprese Naru <Eravamo giunti a Zefilia, e
visto che era da molto che non ci vedevamo...> si rivolse un attimo a
Maho <Sai, io e Hiro-san siamo amici fin dall'infanzia... amici molto
intimi...> e poi aggiunse una risatina <Ero passata a cercarla a
casa... Ma ho trovato solo sua sorella e i suoi genitori, che mi hanno
detto che aveva iniziato un viaggio avventuroso... e così mi sono messo
sulle sue tracce! In fondo quando eravamo bambini abbiamo vissuto un sacco
di avventure insieme...>
lanciò un'occhiata di supremazia a Maho <E' scritto nel destino che
noi due dobbiamo stare insieme...>
Hiro continuava a ridere imbarazzato.
<Io e Hiro stiamo affrontando una ricerca molto pericolosa...>
rispose stizzito Maho <E in questi ultimi mesi siamo sempre stati
vicini, giorno e notte!>
<Pochi mesi non valgono nulla in confronto a quello che c'è stato tra
noi!>
Naru mostrò i denti a Maho.
<Ah si? Beh... sappi che io e Hiro siamo stati a letto insieme!> si
vantò Maho.
Hiro rimase con la bocca aperta.
<Co... cosa?> balbettò Naru <Hiro-san... è vero?>
<In un certo senso...> Hiro si grattò la testa..
Naru si allontanò di qualche passò e si avvicinò ad un albero lì
vicino.
Poggiò le mani sulla corteccia <Io.. volevo essere io il primo...>
<Ehm... forse hai frainteso...> fece Hiro, mentre Maho ridacchiava
in silenzio.
<Io... non lo posso permettere...> Naru piantò le dita nell'albero,
tese i muscoli e sollevò l'arbusto sradicandolo da terra <Hiro-san è
solo mio e spazzerò tutti quelli che si metteranno nel mezzo, soprattutto
se hanno la coda!!!>
<Oh santo...> esclamò Maho.
<Forse mi sono scordato di dirti...> mormorò Hiro <Che Naru è
un lottatore dotato di una forza invidiabile...>
Il ragazzino ruotò su stesso e lanciò l'albero verso Maho, che però
castò rapidissimo una palla di fuoco e incenerì il proiettile arboreo.
Naru era pronto a lanciarsi contro il mezzo demone, ma Hiro lo prese alle
spalle.
<Rilassati, Naru-kun! Ehm.. Maho, io cerco di calmarlo... forse è
meglio che tu vai a fare un giro nel frattempo...> consigliò Hiro
stringendo tra le braccia il ragazzino che scalciava come un puledro.
Maho decise di seguire il consiglio di Hiro.
Il mezzo demone si recò al mercato cittadino, che, dopo il disastro dei
giorni passati, era stato spostato nella parte più esterna della città.
Gli occhi di Maho erano fissi sulle bancarelle, ma la sua mente pensava ad
altro.
Ad Armand per esempio.
Negli ultimi quattro giorni più di una volta il suo pensiero era andato a
quello strano individuo, che apparso e scomparso senza un'apparente
ragione.
E ogni volta che pensava ad Armand, il suo corpo provava di nuovo quelle
inspiegabili sensazioni quando l'aveva visto.
Cerco di non pensarci, spostò la sua attenzione su Naru.
Il ragazzino, che poi tanto ragazzino non era dato che era suo coetaneo,
era stata negli ultimi tre giorni una presenza estremamente fastidiosa.
Lui e Hiro non erano più riusciti a stare soli neanche un attimo, Naru
spuntava quando meno se l'aspettava e li separava, portando via Hiro.
E lo spadaccino, per quanto imbarazzato, non sembrava per nulla
infastidito dal comportamento di Naru.
*In fondo...* pensò Maho avvicinandosi ad una bancarella di fiori *Si
conoscono da quand'erano bambini... hanno condiviso molto più di quanto
noi due abbiamo potuto vivere in questi tre mesi...*
Lanciò un sospiro e fece scivolare le dita tra i petali.
In quei mesi, erano stati solo lui e Hiro, e per un po' aveva pensato che
sarebbe stato sempre così, ma l'arrivo di Naru era stato come un brusco
risveglio da un sogno, gli aveva ricordato che Hiro aveva una vita al di
fuori del loro peregrinare, una vita di cui Maho forse non avrebbe potuto
fare parte...
Una rosa apparve di fronte al viso del ragazzo, aveva i petali di un
intenso colore nero
Era stretta nel pugno di Armand, in piedi accanto a lui, nella sua tunica
bianca.
<Cosa fai tutto solo?> gli chiese l'uomo, il suo volto era una
maschera imperturbabile, con la sola esclusione di un accenno di sorriso
sulle labbra.
<Hiro-san!!! Andiamo a fare un giro per negozi!> esclamò Naru.
<Non pensi che dovresti chiedere scusa a Maho per il tuo
comportamento?> lo bacchettò Hiro.
<Tsk...> Naru portò una mano tra i riccioli <Non merita le mie
scuse! Quello è semplicemente geloso di me! E io non mi fido di lui..
Hiro-san... ha notato che ha la coda? E' molto sospetto!>
Hiro rise imbarazzato, non sapeva proprio come trattare con Naru <Ma
tua madre non si è preoccupata a lasciarti andare in viaggio da solo?>
<Oh, no...> esclamò Naru <Sono alla vostra ricerca da circa due
mesi... mi ha solo detto di farmi vivo almeno una volta a mese... l'ultima
volta sono andato a trovarli una settimana fa...>
<Vivete ancora a Sailarg?> chiese Hiro.
<Si... a proposito, Seilphiel e suo figlio mi hanno chiesto di porgerle
i loro saluti!> squittì Naru.
<Ah... è tanto tempo che non li vedo... come stanno?>
<Beh... a Sailarg c'è un po' di agitazione negli ultimi tempi...
l'albero sacro ha ricominciato a fiorire...e tutti si chiedono quale sia
il motivo... in fondo l'ultima volta che è successo è stato per...>
Naru si bloccò quando si accorse che Hiro si era allontanato dal suo
fianco per raggiungere uno strano omuncolo che camminava tra la folla.
<Ehi! Lasciami!> gridò Cisco mentre Hiro lo sollevava per la
collottola.
<Lo sapevo che eri tu!> strillò lo spadaccino.
<Ahio! Mi fai male! Lasciami!> inveì nuovamente Cisco, solo allora
Hiro si accorse dell'ampia fasciatura che il ladro aveva sotto la casacca.
<Che ti è successo?> chiese poggiandolo a terra.
Il ladro si grattò il petto <Un affare sbagliato... non mi dovevo
fidare di quel tipo che mi aveva chiesto di recuperare il pugnale... mi ha
fatto un bello scherzetto, cercando di sbudellarmi con la sua Kusarigama,
se non mi avessero prestato subito soccorso a quest'ora sarei bello che
andato...>
Hiro si voltò a guardare nella direzione in cui era andato Maho *Non so
perché... ma ho una terribile sensazione...*
<A volte non lo capisco proprio Hiro... Pensavo che gli eventi che
abbiamo vissuto chi avessero un po' avvicinato... e invece, ora che è
arrivato Naru...> Maho parlava con gli occhi fissi in cielo.
Lui ed Armand si erano allontanati dal mercato, ed erano seduti in una
piazzetta, accanto ad una grossa fontana.
<Se come dici...> commentò Armand <Vi conoscete da così poco...
è normale che lui abbiamo una parte delle sua vita che a te è
preclusa...>
<Ma io... quando l'ho incontrato... ho sperato che lui fosse... quella
cosa...> calò gli occhi e strinse le gambe al petto <Quella cosa
che mi mancava e di cui avevo tanto bisogno... per essere completo...>
<Solo il tempo potrà dirti se è così...> Armand parlava
giocherellando con la rosa che teneva tra le dita.
Maho lo osservò, aveva un'aria così enigmatica...
L'uomo si voltò di scatto e i loro sguardi si incrociarono.
Per un attimo il mezzo demone ebbe la sensazione sprofondare nel nero
così profondo di quegli occhi.
*Non riesco... a distogliere lo sguardo da lui... Perché ha quest'effetto
su di me?*
<Forse... la cosa che cerchi...> Armand avvicinò la rosa al viso di
Maho <E' più vicina di quanto pensi...>
*Può essere... che lui...* l'aroma sprigionato dalla rosa ebbe un effetto
inebriante sui sensi di Maho.
Armand afferrò con l'altra mano il mento del mezzo demone <Potremmo
provare... e vedere che succede...>
Maho si alzò di scatto in piedi <N...no... E' meglio che vada...>
Armand lo afferrò con un braccio e lo tirò a sé, i loro volti furono di
nuovo uno contro l'altro.
<Ma perché ti devo venire dietro!!!> strillava Cisco mentre Hiro lo
tirava.
<Perché tu sai chi ha preso il pugnale!> esclamò lo spadaccino
<Recuperiamo Maho e poi lo andiamo a cercare... se tutto va bene, la
congrega dei maghi ci pagherà il compenso pattuito...>
<Ehi! Ma quello non è il tipo con la coda?> squittì Naru indicando
la piazzo accanto a cui stavano passando <A quanto pare si è
rassegnato al fatto che Hiro-san è solo mio!>
<Maho!> grido Hiro, sorpreso nel vederlo tra le braccia di Armand.
Maho si voltò di scatto <Hiro!>
<Che seccatura...> mormorò Armand e soffiò sulla rosa.
Un vento fortissimo attraversò la piazza, travolgendo i presenti un
turbine di petali scuri, Cisco fu trascinato via, Naru si aggrappò con
una mano ad una muro, Hiro fu sbattuto contro il muro di un palazzo.
L'aroma della rosa ubriacò del tutto Maho, che persi i sensi, mentre un
fitto tessuto di rovi gli andava cingendo il corpo.
Quando il vento si placò, Hiro si rialzò a fatica e si voltò verso il
centro della piazza.
Armand si era tolto la tonaca ed era saltato in cima alla fontana, tra le
sue braccia, vi era Maho privo di sensi, legato da un intreccio di rovi.
<Ehi! Lascia stare subito Maho!> gridò Hiro correndo verso l'uomo.
Nella mano di Armand apparve la Kusarigama.
La mezza luna d'acciaio volò verso Hiro, lo spadaccino la schivò
all'ultimo momento gettandosi di lato, mentre Armand richiamava a se
l'arma tendendo la catena.
<Dannazione... non ho ancora comprato un'arma... sono completamente
alla sua mercé...> Hiro strinse i denti, non vedeva via di fuga
<Perché stai facendo questo? Cosa vuoi da Maho...>
<Voglio qualcosa...> Armand lanciò nuovamente l'arma verso Hiro
<Che solo lui può darmi!>
Hiro schivò nuovamente la lama, ma l'uomo diede un colpo e la catena e la
Kusarigama, come se fosse stata viva, si mosse seguendo lo spadaccino.
<Hiro-san! Prenda questa, gliela manda suo padre!> gridò Naru
lanciando un fagotto tratto fuori dallo zaino ad Hiro.
Lo spadaccino allungò il braccio e prese al volo l'oggetto, era una spada
simile ad una katana di fattura molto pregiata.
Alzò l'arma ed colpì con violenza la Kusarigama, facendola volare in
aria, fendette di nuovo l'aria e tagliò la catena a cui era legata la
mezza luna.
<Pensavo che la tua arma fosse più resistente...> ridacchiò e si
lanciò in direzione di Armand.
Il viso dell'uomo non tradì alcuna emozione, si limitò a portare un
braccio avanti e, un attimo prima che Hiro calasse la spada su di lui, una
luce intensa si frappose tra i due.
Hiro fu travolto e gettato a terra da una forza invisibile.
Quando aprì gli occhi, vide che Armand lo sovrastava con stretta in pugno
una spada con sette punte scintillanti.
<Quella... è Nanatsusaya! Perché ce l'hai tu?> esclamò Hiro.
Armand si limitò ad esplodere in una sonora risata, mentre lentamente si
sollevava in aria.
<Fermati! Dove vuoi portare Maho?> gridò Hiro arrampicandosi sulla
fontana.
Il mezzo demone apri gli occhi, sentiva tutto il corpo intorpidito e non
capiva bene cosa stesse succedendo, vide semplicemente la figura di Hiro
che si fece sempre più piccola.
<Hi...ro...> cercò di tendere un braccio verso il ragazzo ma le
aveva imprigionate.
Hiro, usando la cima della fontana come trampolino, saltò verso Armand,
allungando le braccia per afferrarne le gambe.
Ma prima che le sue mani lo toccassero, l'uomo sparì in un luce nera.
Hiro stramazzò cozzando la nuca sul selciato.
<Hiro-san! Sta bene?> Naru corse subito al suo fianco.
Hiro si mise a sedere, il sangue calava copioso sulla sua fronte.
Chiuse i pugni e picchiò per terra <Ha portato via Maho... ed io... io
non sono riuscito a fare niente per impedirglielo...>
[continua]
[il prossimo episodio: Slayers NG II ep VII Le tentazioni l'avventura non
finisce qui!]
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