Scusate, in questo episodio non c'è praticamente nessun contenuto Yaoi, c'è un po' di azione per introdurre la storia e per il resto sarà piattissimo... forse con troppi dialoghi.
Al solito, il mondo di The Slayers è proprietà di Rui Araizumi e Hajime Kanzaka.




The Slayers NG

parte V - L'evocazione

di Xel


<Cosa è il pugnale degli incubi?> chiese Hiro guardando l'oggetto che aveva tra le mani.
Erano in una stanza della congrega dei maghi di Atarasu Shitei, e attendeva l'arrivo dell'uomo che aveva loro commissionato il recupero dell'artefatto,
Maho in piedi di fronte alla scrivania, Hiro seduto su un divanetto e Cisco legato con un salame si contorceva sul pavimento.
Maho guardò fisso l'amico <Ma te l'ho già spiegato dieci volte!> sbraitò.
<Beh... stavolta spiegalo in modo più semplice!> suggerì il ragazzo.
Maho lanciò un sospiro <Allora, il pugnale degli incubi è un artefatto molto antico, forse antico quanto lo stesso mondo in cui viviamo. Tramite un tributo di Sangue, il pugnale degli incubi apre un passaggio verso il mondo di LoN, permettendo di evocare su questa terra creature mostruose esiliate in quel piano dimensionale...>
Hiro lo osservò con occhi meditabondi e poi chiese <Cos'è LoN?>
Maho quasi scivolò a terra <La tua ignoranza non ha limiti! E pensare che i nostri genitori l'hanno pure affrontato tempo fa...> si ricompose e si voltò verso Cisco <Quello che mi domando io, è per quale motivo l'hai rubato? Non penso che un ladruncolo come te potesse in qualche modo usare tale oggetto...>
Hiro intanto continuava ad esaminare il pugnale degli incubi, era inserito in un fodero finemente decorato; lo trasse fuori e osservò il proprio riflesso sulla superficie lucida della lama.
<Guarda che a me il furto l'hanno solo commissionato!> sbadigliò Cisco.
<E chi?> chiese Maho.
Hiro avevo cominciato a giocare in silenzio con il pugnale, fendendo l'aria come se stesse combattendo contro un nemico invisibile, ma dopo un gesto troppo brusco, perse la presa e l'artefatto gli volò via dalla mano.
*Ops! Ma dov'è finito?* si chiese guardandosi intorno.
<Boh.. ho incontrato una donna ed un uomo nei pressi di Sailarg... mi hanno affidato questo compito e mi hanno detto che si sarebbero fatti rivedere loro a missione conclusa... mi hanno pure pagato metà tariffa in anticipo!> spiegò il ladruncolo.
Hiro stava ispezionando la stanza alla ricerca del pugnale, guardò sopra le mensole, e strisciò a terra per controllare sotto i mobili. 
In quel momento entrò nella stanza l'uomo che stavano aspettando. 
<Ho saputo che avete concluso la missione con un successo.. mi complimento con voi...> esclamò l'uomo andando a sederti sulla sua poltrona.
Hiro notò allora che, tra i cuscini della poltrona, fuoriusciva la lama del pugnale.
<Aspetti un attimo!> gridò il ragazzo, ma l'uomo si era già seduto.

Un ruggito violò la serena mattinata di Atarasu Shitei.
Il palazzo della congrega dei maghi vibrò e la parete che dava sulla strada esplose in una pioggia di vetri e mattoni.
Maho e Hiro corsero fuori dalle macerie come due fulmini.
<Sei un idiota!> strillò Maho.
<Ma cosa centro io!> piagnucolò lo spadaccino.
Dietro di loro apparve una creatura gigantesca dalle sembianze di un drago.
<Hai evocato un Bahamuth!> ruggì Maho <Non ti sembra un colpa abbastanza grande?>
<Ma che colpa ne ho io???> continuò a lamentarsi il ragazzo.
Il Bahamuth spalancò la bocca ed una sfera di luce apparve tra le fauci.
I maghi della confraternita si riunirono creando tutti insieme un Windy shield, che proteggesse la città dall'incantesimo distruttivo della creatura, ma lo scudo fu spazzato via dall'esplosione della sfera di luce, insieme ai soffitti di tutti i palazzi nelle vicinanze.
La creatura ruggì, agitò le ali e si alzò in volo.
<hei! Ma è una mia impressione o quella cosa ci viene dietro?> esclamò Hiro vedendo che il Bahamuth si faceva sempre più vicino.
<Logico! Sei l'ultimo che ha impugnato il pugnale, quindi sei tu che l'hai evocato... quando una creatura viene evocata, per ottenere i suoi servigi, devi sconfiggerla!> spiegò Maho.
<Vuoi dire che non si calmerà finché non la sconfiggo?> Hiro sbiancò. 
<O finché non ti ammazza...> sentenziò Maho, continuò a correre in direzione del mercato.

<Questa è un'ottima spada... ha un'anima di Orialcon che le permette di immagazzinare un incantesimo al suo interno... il prezzo di listino è cento gold, ma io gliela passo a quaranta...> spiegò il mercante al suo interlocutore.
L'uomo, che indossava una tunica bianca e nascondeva i suoi lineamenti sotto un cappuccio, osservò in silenzio l'arma che gli era stata proposta, passandola da una mano all'altra.
D'improvviso un grido si levò tra la folla del mercato <Un mostro!!> 
L'uomo alzò lo sguardo e vide la gigantesca figura del Bahamuth fare capolino tra i palazzi.
Mentre gli avventori del mercato, scappavano via tra urla e grida, l'uomo rimase fermo con lo sguardo alzato e la spada tra le mani, con un sorrisetto che spuntava sotto il cappuccio.
Hiro e Maho gli passarono accanto, facendosi largo tra le bancarelle.
Lo spadaccino mise un piede su una cesta abbandonata per strada e cadde a terra.
Mentre stava cercando di rialzarsi, il Bahamuth aprì nuovamente le fauci pronto a lanciare un altro attacco magico.
L'uomo in tunica, che fino a quel momento era rimasto immobile, si frappose fra il ragazzo e il Bahamuth.
Con un gesto secco della mano calò il copricapo, mostrando il volto. 
Aveva i lineamenti delicati ed aggraziati, gli occhi di un nero profondo, i capelli di una tinta blu scura, raccolti in una lunga coda.
Guardò il Bahamuth senza che il viso tradisse alcuna espressione e la creatura, che aveva una sfera di energia, pronta ad essere lanciata, tra le fauci, si fermò.
Maho non comprese il motivo dell'indugio del mostro, ma ne approfittò subito per castare un Drag Slave.
Il potentissimo incantesimo spazzò via metà delle bancarelle presenti nel mercato, brillando come una stella vermiglia e alzando un'enorme  nuvola di fumo.
L'uomo lanciò un'occhiata incuriosita verso Maho.
<Hiro! Alza le chiappe!> gridò il mago.
Lo spadaccino si sollevò da terra <Beh... non c'è più motivo di correre.. l'hai fatto fuori...>
Un ruggito si levò dalla nube di fumo.
<Un Bahamuth è molto più potente di un drago...> si limitò a commentare Maho, mentre Hiro sbiancava di nuovo.
Il mostro planò di fronte al giovane spadaccino, buttando un palazzo con un colpo di coda.
Hiro estrasse la spada e saltò vero la creatura, ma la lama si spezzò sulle durissime scaglie della bestia.
<Aaaah!!! Dammi una mano Maho!!!> strillò lo spadaccino.
<Non so cosa fare! Non posso lanciare incantesimi più potenti del Drag slave in città!!!> rispose Maho.
L'uomo in bianco inarcò un sopracciglio.
Il Bahamuth ruggì e aprì le fauci, pronto a lanciare un nuovo attacco.
<Prendi! Usa questa!> gridò l'uomo lanciando a Hiro la spada che aveva in mano.
Lo spadaccino afferrò l'arma <Ormai.. o la va o lo spacca!> e saltò nuovamente contro la bestia.
Il Bahamuth calò una zampa contro Hiro, ma nel momento esatto in cui la spada cozzò contro le scaglie della creatura, da essa fuoriuscì un'intensa luce nera che saettò lungo il corpo della bestia.
*Ma questo... è un incantesimo!* Maho guardò con occhi confusi la luce allargarsi in un'esplosione che spazzò via il Bahamuth *Era un Laguna Blast...*
Il mago raggiunse di corsa lo spadaccino che intanto era piombato con il sedere per terra.
<Machan! Hai visto che figata questa spada?> esclamò mostrando al mezzo demone l'arma, che però, dopo alcuni secondi, si disgregò riducendo ad un pugno di cenere <Argh! Ma cos'è successo?>
<In quella spada era racchiuso un incantesimo molto potente... non ha retto alla potenza che ha scatenato e si è estinta...> l'uomo in bianco si fece avanti.
Maho guardò il loro interlocutore, sembrava una persona normale, ma in lui c'era qualcosa che lo turbava, appena gli aveva messo gli occhi addosso aveva iniziato a sudare copiosamente, il suo cuore cominciò a battere a mille, la sua coda si era irrigidita <Un incantesimo davvero potente...chi
l'ha impresso al suo interno?>
<La spada era di seconda mano... probabilmente è stato il suo precedente proprietario...> spiegò l'uomo.
<Proprio una bella fortuna...> mormorò Maho.
<Ad essere sinceri io non ciò capito niente...> sentenziò Hiro.

<Cosa diavolo è la rifrazione?!> esclamò Hiro con la bocca piena di purè.
Maho tagliò un pezzetto della sua bistecca, lo ingoiò e poi rispose <E' la capacità di alcuni materiali di immagazzinare al proprio interno un particolare incantesimo... E quella spada aveva un incantesimo al suo interno... Uno molto potente...>
<Uno più potente del Drag Slave?> Hiro sputacchiò molliche di pane addosso a Maho.
<Non proprio...> il mezzo demone si ripulì con un gesto rassegnato della mano <Direi che più o meno si equivalgono... ma la sua forza unita a quello dell'attacco è riuscita ad indebolire il Bahamuth...>
<Ma non avevi detto che una volta sconfitto, quel bestione sarebbe stato al mio servizio?> chiese Hiro mandando giù una bistecca in un solo boccone.
A rispondere stavolta fu l'uomo in bianco <Il Bahamuth ora è effettivamente ai tuoi ordini... ma non è detto che tu abbia le capacità necessarie ad evocarlo...>
<Certo che ne sai di cose Armand...> constatò Maho.
<Ho studiato molto...> si limitò a rispondere l'uomo dai capelli corvini.
Erano in una locanda, poco fuori città, in cui si erano letteralmente rifugiati dopo aver sconfitto il Bahamuth.
Avevano eliminato la pericolosa bestia, ma avevano anche causato un ingente danno alla città, quindi era meglio stare qualche giorno lontani da Atarasu Shitei.
<Quello non lo mangi Armand?> chiese Hiro indicando il piatto dell'uomo dove giaceva ancora intatta la fetta di carne che gli aveva portato l'oste.
<No, puoi prenderlo tu se vuoi...> fece Armand passandogli il piatto.
<Mi dai anche il tuo, Machan?> chiese allora allungandosi verso il piatto di Maho.
Ma il mezzo demone gli ficcò una forchetta in testa <Hai mangiato dieci volte le nostre porzioni... e vorresti scroccare anche la mia cena?>
<Uff... che cattivo che sei...> trangugiò la fetta di Armand e poi si rivolse a questi <Allora, cosa sei venuto a fare di bello ad Atarasu Shitei?>
<Viaggio di lavoro...> rispose.
<Che lavoro fai?> gli chiese Maho.
<Ho un negozietto di artefatti Magici a nord...>
<Io e Maho invece stiamo cercando la Nanatsusaya!> esclamò Hiro.
Maho gli tirò un panino in testa <Possibile che non riesci mai a tenere la bocca chiusa?>
<Hei!> Hiro si drizzò in piedi sbattendo le mani sul tavolo <Mi hai fatto male!>
<Ancora non hai visto niente!> ribatté Maho rimboccandosi le maniche. 
D'un tratto una figura si alzò da un tavolo non molto lontano e si avvicinò ai tre <Hiro-san?>
Hiro e Maho si voltarono e videro un ragazzino dagli occhioni verdi con una riccioluta chioma nera, che li osservava con aria felice.
<Naru-kun??> esclamò sorpreso Hiro.
Il ragazzino gli saltò subito al collo abbracciandolo lanciando un urletto di gioia. <Hiro-san!!! Finalmente l'ho trovata!!!>
Hiro era visibilmente imbarazzato.
<Non fai le presentazioni?> fece Maho Con un tono di voce tagliante come un coltello.
<Ah, si!> farfugliò Hiro cercando di levarsi di dosso Naru <Maho Graywords, ti presento Naru *Zounama Mel Navratilova*. Naru, questo è Maho e quello è Arm...> si accorse solo allora che Armand era sparito.
Maho si guardò intorno <Ma dov'è andato?>
<Argh!> strillò Hiro <Non ha nemmeno pagato la sua fetta di carne!>
Il mezzo demone lo guardò storto <Ma se te le sei mangiata praticamente tutta tu!>
Naru saltata in braccio allo spadaccino iniziando a fare le fuse, Maho sbuffò e corse a cercare Armand fuori dal locale.

Cisco passeggiava per le strade buie di Atarasu Shitei.
Aveva un largo sorriso stampato sul volto e tra le mani stringeva il pugnale degli incubi.
<Eh, eh, eh... sono stato proprio fortunato.. in mezzo a tutto quel casino, sono riuscito a recuperare la merce...>
<Davvero un ottimo lavoro...> si congratulò una voce alle sue spalle.
Cisco si voltò <Ah, sei tu... mi ero spaventato... ho compiuto la missione...> lanciò il pugnale al suo interlocutore <E ora dammi il resto del compenso.>
Una risata risuonò nell'aria.
<Ora tu non mi servi più...>
<O cavolo...> Cisco corse via.
Nell'oscurità, una mezza luna brillò, uno squarcio si aprì sul petto del ladro, che stramazzò a terra.
La lama del Kusarigama tornò nella mano di Armand, che osservò soddisfatto
il pugnale stretto nell'altro pugno e poi sparì.

<Armand sembra proprio essere sparito nel nulla... quel tipo non mi convince...> annunciò Maho entrando nella stanza. 
Hiro si era già addormentato, e russa della grossa sotto le lenzuola.
Il giovane Graywords si avvicinò al letto e osservò il viso del ragazzo.
<Devi essere stanco morto...> avvicinò le dita al viso di Hiro, ma una mano spuntò da sotto le lenzuola e afferrò la sua.
La coperta cadde a terra e saltò fuori Naru.
Aveva uno sguardo accigliato ed un'aria molto combattiva <Non ti azzardare a toccare Hiro-san! Lui è solo mio!>
<Ehi piccoletto! Dovresti essere più educato con quelli più grandi di te! Non mi faccio comandare dal primo venuto...> lo sgridò Maho.
Naru allungò un braccio e colpì una parete con un pugno, sul muro si formò subito un'ampia crepa <Questa è una dichiarazione di guerra...>

Armand entrò nella stanza illuminata dalle tenui luci dei candelabri. 
La donna dai capelli biondi era sdraiata nel letto e si sollevò non appena lo vide.
L'uomo gettò a terra la tunica, sotto indossava un paio di stivali di cuoio e dei pantaloni aderenti neri, mentre due cinghie gli cingevano il petto formando una x.
<Sei già di ritorno?> mormorò la donna.
<Ho recuperato il pugnale...>, si slegò i capelli che caddero fino ai suoi piedi. <Ed ho trovato la persona che farà da tramite...> e si sedette sul letto.
La donna sorrise <Sono così orgogliosa di te...> abbracciò languidamente Armand <Hai recuperato sia la Nanatsusaya che il pugnale degli incubi... ed hai trovato la persona per il rituale... Ogni madre sarebbe orgogliosa di un figlio come te...>
Il volto di Armand non tradì alcuna emozione, mentre le candele si spegnevano e la stanza sprofondava nel buio

[continua]
[il prossimo episodio: Slayers NG II ep VI Il Rapimento
l'avventura non finisce qui!]




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