THE SCRIPT OF MY LIFE - Parte Settima
Di Arumi-chan
--3\years\ago\start--
Era passata un mese da quando lui se n’era andato via.
Goku era terribilmente dimagrito, ormai solamente l’ombra di se stesso.
-Goku è arrivato un cliente. Vai.-
-Si…- disse flebilmente.
Fece pochi passi, arrivando al bancone d’entrata. Si piegò in
piccolo inchino, piccolo perché ancora i segni sulla schiena dolevano
parecchio.
-Buonasera… desidera una stanza per la notte?-
-No.- Goku aggrottò le sopracciglia, sorpreso -O almeno… non
desidero solo una stanza.-
Era un uomo molto bello, anche se dai tratti alquanto duri:
alto, carnagione scura, portamento elegante, capelli neri leggermente mossi.
(si è rovinato col tempo vi assicuro -__-’’
appena capirete chi è… ndHakki).
-Ma… davvero? E cosa desidera di… altro?- disse Goku,
che adesso cominciava davvero a spaventarsi. Il signore si avvicinò,
accarezzandogli il volto.
-Sai… la fama di questa cosa che voglio ormai si è
spinta molto lontano, quindi è meglio giocare d’anticipo, no?-
-Di cosa sta parlando?- disse, mentre una parte di lui già si
era abbondantemente rassegnata.
-Io desidero te… non era chiaro?-
Lo stesso sorriso… lo stesso ghigno… il suo. Goku spalancò gli
occhi, terrorizzato.
-No, no, no io ho paura non voglio! La prego… no.-
-Non lo stia a sentire. Basta che lei mi dica un prezzo. Se è
sufficiente allora Goku è suo, se no… può girare i tacchi e andarsene.-
-E le chi è, di grazia?- chiese l’uomo, alzando un
sopracciglio.
-Il padrone di questa locanda. Per farsi Goku, deve prima
parlare con me, intesi?- si avvicinò, un po’ barcollante, pulendosi le mani sul
grembiule già sporco -Allora… ci ha ripensato?- disse, tenendo il giovane itan
per il braccio, per evitare un’eventuale fuga.
-Certo che no. Devo pur trovare una valvola di sfogo
all’oppressione di mia moglie…- si avvicinò e gli diede dei soldi.
-Già, ognuno ha i suoi metodi. Questi vanno bene. Ora vada.-
gli lanciò una chiave -Stanza numero 10. Se lo goda il ragazzino… è a tiratura
limitata.-
Li sorpassò, andando in cucina.
-Bene… noi andiamo, vero Goku?- lo prese per mano, tirandoselo
dietro.
Questa volta non oppose resistenza, si lasciò condurre e
buttare sul letto senza fiatare.
-Posso almeno sapere il nome del mio benefattore?-
chiese, ironicamente.
-Certo… io sono Kaguragi, Hito Kaguragi.-
-Chi ti ha parlato di me?-
-Pensavo lo avessi intuito… è stato Homura!-
-Homura?- chiese, aggrottando le sopracciglia.
-Ah già… me n’ero dimenticato.- disse Hito, togliendosi la
camicia.
“Lui non gli ha detto il suo nome. Bhe… poco importa.”
-Non ti preoccupare, ho detto una stupidaggine. Piuttosto ora
perché non ci divertiamo un po’?-
“Homura… verrò a picchiarti personalmente se questo ragazzino
non mi darà i servigi di cui tu mi hai tanto parlato…”
Sorrise.
-Buonasera signori! Desiderate?-
-Buonasera a lei. Siamo dei viaggiatori stanchi in cerca di un
alloggio per la notte, lei può darci una mano?-
-Certamente…- prese tre chiavi alle sue spalle -Delle singole
vanno bene?-
-Tsk! Finalmente… non ce la facevo più a stare a contatto con
voi giorno e notte.-
-Mamma mia quanto ti lamenti! Sii un po’ meno brontolone e
prendi esempio dal mio fascino sensuale invece…-
-Senti… non ricominciare se no stavolta sarò costretto davvero
ad incenerirti! Capito zucca vuota?-
-Ohi ohi che paura! Cos’è? Una minaccia per caso? Suonava tanto
come falsa…-
-Vogliamo fare una piccola prova pratica?-
Goku era spiazzato. Mai aveva incontrato delle persone così…
vitali, tanto che gli venne spontaneo ride di gusto a quella scena.
-Scusatemi, non volevo ridere di voi ma…- si portò la mano
sulla bocca -siete così strani! Ah, ah, ah!-
-…e-eh?- sussurrò uno dei tre, di solito appena visto il loro
comportamento turbolento venivano cacciati, ma ridere! Non avevano mai
visto nessuno locandiere reagire così.
-Comunque…- disse, asciugandosi una piccola lacrima che si era
formata all’angolo dell’occhio –deduco che delle singole vadano bene. Tenete.-
le porse ad Hakkai.
-Grazie mille. Ma mi scusi… cos’ha fatto al polso?- Goku
ritrasse immediatamente la mano, inorridito. Nessuno doveva vedere le sue
ferite. Nessuno!
-N… niente… a… assolutamente niente…-
“Ah già… dimenticavo la regola.”
il suo volto si rabbuiò.
-Signori, voi… siete di queste parti?-
-No. Veniamo da parecchio lontano…-
-Quindi non sapete niente di questo posto, vero?- chiese, quasi
speranzoso.
“Dio ti prego fa che sia così! Io non sono tenuto a spiegargli…
non…”
-Perché? Che dovremmo sapere?- chiese pacato il più alto dei
tre.
-Goku!!- il padrone della locanda uscì dalla sua cucina –Sono
clienti?-
-S… si.- l’uomo lo strattonò, prendendolo per un braccio,
guadagnandosi gli sguardi taglienti dei tre ragazzi.
-Benvenuti nel mio albergo. Io sono Jiidai e lui è Son Goku.
Per qualunque… cosa voi abbiate bisogno, rivolgetevi a lui. Nullità…-
disse, rivolgendosi al ragazzo accanto a lui –hai spiegato loro…-
-Si! Già… fatto…-
“Va via! Non dire niente!”
-Meraviglioso! Allora… non mi resta che augurarvi… una buona
permanenza. Goku farà del suo meglio per farvi sentire a vostro agio…- e
scomparve nel suo ufficio.
-Dispotico, eh? Ti ha fatto male?-
-No, non si preoccupi signore…- fece un sorrisetto imbarazzato.
-Chiamami pure Kenren, l’uomo più affascinante del mondo!-
-Dimentica pure la seconda parte e chiamalo solo Kenren. Invece
io sono Tenpou, piacere di conoscerti!-
-Piacere mio…- Goku si girò istintivamente verso l’ultimo,
dagli stupendi capelli biondi, anzi, color del sole.
-Dai su, vecchio dispotico. Fai questo piccolo sacrificio e
presentati!- disse Kenren, canzonandolo.
-Tsk! Konzen. Mi
chiamo Konzen.-
-E’… un nome molto bello…- disse istintivamente, però,
vedendolo arrossire, si portò le mani sulle labbra –Mi scusi.-
-Non ti preoccupare. Non hai detto niente di male.- disse
Tenpou –E’ lui che è burbero. Vero Kenren?-
-Certamente. E’ una realtà immutabile, purtroppo…-
-Che vorresti dire, eh?- sibilò Konzen, riducendo gli occhi a
due fessure.
-Semplicemente quello che le mie stupende labbra hanno appena
pronunciato.-
-Ripetilo se hai il coraggio.-
-Lasciali stare Goku, andranno avanti ancora per molto…-
-S-si… mi segua signor Tenpou, le faccio vedere le camere…-
disse Goku, guardando alquanto perplesso la figura pittoresca che Konzen e
Kenren avevano creato nella loro zuffa.
-Buona idea!-
--3\years\ago\end--
-GOKU!!!-
-U… un… pu… gna… le?- sussurrò Goku, vedendo la sua mano
tingersi di sangue mentre si toccava il petto -Bastardo…- cadde in avanti tra
le braccia di Sanzo.
-Goku?- disse con un filo di voce il monaco reggendo il corpo
del giovane itan -Goku!! Goku rispondimi!! GOKU!!!-
Il suo cuore… perché non sentiva il suo cuore battere? Perché
dannazione?!
“Volevo trasformi per ucciderlo ma ormai… non ho più forze… sto
per abbandonare questo mondo? Oh… meglio non opporre resistenze e permettere
alla morte di prendermi più facilmente. Infine è così… vero? Di certo non
ambisco ad un posto in paradiso… ma almeno che le mie fatiche vengano
riconosciute a gli occhi di Dio…”
-Goku!!!- gridò Hakkai, correndo verso Sanzo -Passamelo farò
tutto il possibile per salvarlo.- il monaco si alzò risoluto, dando Goku al
moretto, mentre si girava con fare veramente omicida verso Homura.
-Ora… la pagherai. Per tutto quello che gli hai fatto! Tutto
quanto!!- gridò, estraendo la Shoreiju dalla manica della veste sacra.
-Sto tremando!- disse sorridendo Homura.
-Non hai paura che io ti spari? Eh?! Non hai paura di morire?!
Rispondimi!!-
-No di certo. Avanti fallo. Su. Non aspetto altro. Vediamo se
ci riesci…- disse, allargando le braccia.
-Pazzo. Non sai a cosa stai andando incontro. Io non ho mai
pietà per le persone che mi stanno sulle palle e, per la cronaca, tu sei in
cima alla lista delle persone che mi stanno sulle palle.-
-Io in questo momento mi preoccuperei di più del nostro giovane
amico…- disse Homura, sorridendo malevolo. Sanzo si girò di scatto, vedendo il
suo Goku sfinito e sanguinante.
-Se lui muore, tu lo seguirai.-
-E poi che succederà? Ti ucciderai come nelle favole per
raggiungerlo? Ah ah ah!!-
-Bastardo! Vedremo chi la spunterà…-
-Cinque, massimo dieci minuti e tutto questo finirà, giusto?-
sussurrò Homura, avvicinandosi velocemente al monaco.
-Maledetto!-
BANG!
-Oh! Devo stare più attento. Mi hai quasi colpito… ma vediamo
come te la cavi con questo.- tirò di nuovo fuori lo stesso pugnale con il quale
aveva colpito Goku per fronteggiarlo.
BANG!
-Kappa idiota! Vuoi muovere il culo e venire a darmi una mano?!
Questo qui è più agile di una cavalletta.- urlò Sanzo, nascondendosi dietro un
tronco per evitare un colpo.
-Bene… ora è il mio turno e potrò sfogare tutta la mia rabbia
repressa!- disse Gojyo, facendo apparire la sua Shakujyu.
BANG!
-Ehi! Vacci piano bonzo corrotto! Mi hai quasi colpito.- disse
indignato il rosso, lanciando la catena contro Homura.
-Non sarebbe stata una grande perdita…- rispose strafottente
Sanzo.
-Sempre molto pungente, devo dirlo…-
BANG! BANG!
-Merda! Devo ricaricare i proiettili. Ma dove è finito quel
bastardo?-
-Sono qui, non ti lascio…- le sue dita sottili, da dietro, si
avvolsero intorno al collo magro di Sanzo -Potrei strozzarti… ma non sarebbe
abbastanza divertente…- soffiò nel suo orecchio.
-Accidenti! Ma quando starà un attimo fermo?!- disse Gojyo,
riprendendo fiato.
-Il nostro Goku ci sta per lasciare…- disse Homura, fermandosi
di fronte a Sanzo -Non gli dai l’estremo saluto?-
-Prima ti devo uccidere.-
-Allora già dai per scontato che lui morirà?- chiese,
ghignando.
-Cosa vai blaterando? Lui vivrà!- rispose rabbioso Sanzo.
“Lui vivrà, lui non mi lascerà!”
-Dici? Io ti vedo molto rassegnato…-
-Zitto! Pensa a morire!-
BANG!
Infine ci era riuscito, almeno a colpirlo. Il proiettile,
caricato nella S&W con tutto l’odio e la rabbia immaginabili, gli aveva
perforato il petto… nello stesso, identico punto di Goku.
-Mi hai…- disse Homura cadendo per terra -colpito volutamente…
li?-
Sanzo sorrise maligno, mentre ricaricava la pistola.
-Chi lo sa… forse sarà stato solo un brutto scherzo del
destino?-
“Lui vivrà, lui non mi lascerà!!”
-E ora… vediamo di porre fine alla tua stupida esistenza!- si
avvicinò il più possibile, mettendosi quasi a cavalcioni sul suo petto. La
fredda canna della S&W si poggiò con accurata lentezza sulla fronte sudata
di Homura.
-Uccidimi forza! Anche se ciò accadrà, tu non potrai far niente
per salvare Goku, lui verrà con ME! Lo sai bene che non ce la farà, lo sai bene
che non sopravviverà, lo sai che… !!-
BANG!!!
-Addio Homura Taishi... buona permanenza all'inferno.-
Finalmente l'aveva fatto. Finalmente aveva premuto il grilletto
e lui... era morto. Puff! Un solo colpo e non c'era più. Solo i suoi occhi
vacui e spaiati, che fissivano il cielo grigio…
-Sanzo!!- gridò Hakkai.
-Goku…- sussurrò il monaco, tornando in sé -O mio Dio, Goku!-
corse verso gli altri, inginocchiandosi vicino al corpo del giovane itan –Come
sta?!-
-Male… ho richiuso la ferita ma ha colpito un punto vitale e
inoltre ha perso troppo sangue… io… Sanzo, non so se ce la farà.-
-Hai fatto tutto il possibile?-
-Tutto quello che era in mio potere… non pensare che io ti dica
a cuor leggere queste cose, mi… sento in colpa per non poter essere… utile a
Go…!-
-Hakkai!!- lo chiamò Gojyo, sorreggendolo da dietro –E’
svenuto… deve essere davvero stremato…-
“Grazie…” pensò Sanzo, stringendo a
se il corpo del ragazzo. Proprio in quel momento, Goku cominciò a tossire.
-Goku!!- si girò, appoggiando le mani nella neve, vomitando
sangue in una boccata.
-San… Sanzo…-
-Shhh… non ti sforzare o ti sentirai peggio.-
-Peggio di così si…!- il monaco gli pose due dita sulla bocca,
interrompendo quella che voleva essere un battuta sarcastica.
-Non lo dire.- lo strinse a se, mentre ormai una parte del suo
cuore si era rassegnata all’idea di perderlo.
-Sanzo non ti preoccupare per me. Starò bene. Le mie sofferenze
finiranno ed non sarò più causa di dolore per qualcun’altro…-
-Baka! Tu non se mai stato causa di dolore per… tu… tu non
puoi…-
“Lui vivrà… lui non… mi…”
-Sanzo va bene così, te lo assicuro… finalmente… potrò scrivere
da solo il copione della mia vita.-
Attimi…
Attimi interminabili in cui il silenzio era sovrano…
Attimi. Che vennero inesorabilmente interrotti dal pianto
irrefrenabile di Goku.
–SANZO!!!- urlò in preda al panico –Sanzo!!-
Gojyo distolse lo sguardo, tentando di non far scendere quelle
lacrime che cadere a tutti i costi.
-I-io ho paura.- sussurrò, stringendosi –Tanta pa… ura…-
-Goku basta, non parlare più. Ve… vedrai che riusciremo a…
superare questo momentaccio. Vedrai!-
“Non posso assolutamente perdere una persona che mi è così
cara, non posso rimanere così impotente! Non posso… non per la seconda volta…”
E allora Goku comprese non poter far più niente e, rasserenato,
sorrise. Un sorriso davvero stupendo.
-Grazie… grazie per aver creduto in me fino alla fine, grazie
per avermi sostenuto, grazie… per avermi amato. Grazie di tutto Sanzo.-
Si alzò leggermente, accarezzandogli la guancia.
-Ti amo. Non ti ho mai amato tanto come in questo momento.- gli
sussurrò a pochi centimetri dalle sue labbra.
-Goku… tu non puoi… lasciarmi.-
Finalmente era riuscito ad ammettere il fatto che senza di lui
non poteva vivere.
-Sanzo so… che forse è impossibile quello che sto per dire ma…
ti prometto, ti giuro… che farò di tutto per tornare da te nel minor tempo possibile…-
-Goku ma lo sai che…-
-Credici! …credici ti prego ed io tornerò.-
-……ti aspetterò finchè il corpo avrà forza.-
-Bene… ora sono più tranquillo.- si portò in avanti ancora una
volta, baciandolo dolcemente –E’ triste sapere che per un po’ non ci potremo
baciare.-
-Goku ma tu…!-
-Sanzo!- sussurrò in soffio –Sanzo… aspettami.-
La sua mano destra, prima poggiata sulla guancia del monaco,
ricadde ancor più fredda di prima per terra, tra il nero della terra e il
bianco della neve.
-Goku? …Goku?! No…- Sanzo fece un sorriso isterico, mentre
spalancava gli occhi –non è possibile, Goku rispondimi!! GOKU!!!!-
“-Buonasera signori!-”
“-Perché, signor Sanzo… io non ho altro posto dove andare. Sono
solo al mondo.-”
“-Poi… tutto cambiò quel maledetto giorno di tre anni fa!!-”
“-Grazie! Grazie signor Hakkai! Grazie signor Gojyo! Grazie
infinite signor Sanzo!!-”
“-Io… io… Sanzo io ti amo.-”
“-Lui… è… no! Se ne vada! La prego se ne vada!-”
“-Hai già ROVINATO a dovere
“-Smettila di ridere. Ora ti dirò esattamente cosa provo
adesso. Sono… felice.-”
“-Sanzo so… che forse è impossibile quello che sto per dire ma…
ti prometto, ti giuro… che farò di tutto per tornare da te nel minor tempo
possibile…-”
“–Sanzo… aspettami.-”
-E’ passato un anno, vero?- chiese Gojyo con aria alquanto
triste –Oggi è l’anniversario della sua morte.-
-Già. Mi sembra impossibile che si passato così tanto tempo.-
sussurrò Hakkai –Ci… fermiamo per un po’?-
-Mm… buona idea.- disse Sanzo –Proseguiamo solo per un’altra
mezz’oretta. Te la senti?-
-Certamente…- rispose il moretto, accelerando.
Da quel giorno Sanzo non era stato più lo stesso.
Sembrava… stanco. Stanco di andare avanti, di continuare
quello stupido e inutile viaggio, di… vivere.
Di vivere senza Goku.
“Io… ti sto ancora aspettando. Devo abbandonare le speranze?”
-Oggi…- aggiunse il rosso –è proprio una delle cosiddette
giornate “no”…-
Gojyo ricordava il loro bacio… l’ultimo bacio.
Era… così… struggente.
Struggente e meraviglioso allo stesso tempo. Possibile?
Come poteva dimenticare? Sanzo lo ricordava perfettamente.
Sapeva di sangue.
Era triste. Triste e basta.
“Come fare a dirti che ho voglia di morire e di
raggiungerti?Ormai la vita è diventata solo una condanna che mi ha portato fin
troppo in là.” sorrise “Mi ero abituato troppo bene…”
-Ma…- sussurrò Hakkai, stringendo gli occhi –c’è qualcuno
laggiù.-
Una persona, con mantello e cappuccio per il freddo.
-Già. E sta facendo pure l’autostop!- disse Gojyo, sporgendosi.
-Oggi prorpio non ho voglia di accogliere nessuno. Hakkai… ti
prego…-
-Eh, eh.- rise il moretto, frenando, facendo finta di non
sentire gli improperi del monaco.
-Ha bisogno di un passaggio?-
-A dir la verità si… con questo freddo finirò presto per
congelarmi!-
Sanzo allora tese meglio l’orecchio. Voce familiare quella
dello sconosciuto…
-Ehi? Come mai vi siete bloccati?- chiese lo straniero,
agitando una mano.
-Tu…- sussurrò Gojyo
–Tu, tu, tu, tu, tu… TU!-
-Io. Si lo so. Sono io, non c’è niente di speciale.-
-E invece si! Per Dio Goku, che ci fai qui?!-
Sanzo balzò sul sedile, guardando lentamente verso il
ragazzo, che al momento stava scendendo il cappuccio.
-Uffa! E io che pensavo di farvi una bella sorpresa… cattivi.-
Hakkai, che fino a quel momento non aveva detto una sola parola
per lo stupore, lo abbracciò talmente forte da fargli mancare il respiro.
-Si-signor Hakkai! Mi… mi sta facendo male…-
-Oh! Scusami Goku e solo che… che…-
-Goku…- sussurrò la voce tremolante di Sanzo, che stava
scendendo dalla macchina –Goku… Goku!-
-Sanzo! Sanzo ci ho messo tanto per tornare vero? Scusami…- il
monaco gli sfiorò la guancia.
-Non fa niente. Non… fa niente.-
E dopo un anno di lontananza si baciarono.
Lentamente, dolcemente, amabilmente, sensualmente,
delicatamente, teneramente… soavemente.
Sensazioni stupende, pensarono. Davvero… meravigliose.
…………
Possibile?
Potevano essere quelle magnifiche sensazioni essere possibili?
Poteva tutto questo essere possibile?
-Sanzo… Sanzo sai bene che tutto questo non è reale. Svegliati,
è solo un sogno. Svegliati, ti prego. Io ti ho fatto una promessa che non posso
mantenere e lo sai… svegliati perché io non tornerò mai… mai.-
MAI!!!
Sanzo emise un ampio respiro e scattò a sedere. Era notte
fonda. Le nuvole che coprivano il cielo preannunciavano neve.
-Tsk! …neve, eh? Preferirei andare in letargo e risvegliarmi in
primavera…… la morte… la morte non
sarebbe comunque una buona via di fuga.-
…il sogno…
-Già… non ci voleva di certo uno stupidissimo sogno a ricordami
che tu non tornerai mai più… subconscio idiota! …… anche una dose massiccia di
sonnifero potrebbe stroncarmi…- sorrise amaramente, mentre gettava la faccia
nel cuscino –ma chi voglio prendere in giro…-
“Lo sai… quante volte ho pensato di raggiungerti… Goku? Lo sai
quante? Lo sai quante volte mi sono ritrovato a pensare cosa sarebbe successo
se tu non…”
-Sono diventato troppo sentimentale.- concluse, girandosi nel
letto.
Minuti interminabile passati ad osservare le crepe
dell’intonaco.
“Sarebbe davvero un’ottima soluzione se il muro mi crollasse
addosso…”
-Tsk… penoso.-
“-Io… io… Sanzo io ti amo.-”
La rabbia cominciò ad invadere il corpo di Sanzo, quasi
offuscandogli la vista. Gettò il cuscino per terra mentre si metteva a sedere.
Aveva il fiato corto.
-E’ giusto che io soffra così, vero?! Eh?! Sta andando tutto
per il verso giusto, nessun intoppo!!- urlò, calciando nuovamente il povero
cuscino.
-BASTA!!! Io una vita così non la sopporto più!!- ringraziò
inconsciamente i Kami che quell’alberghetto fosse alloggiato solo da loro tre
–Basta, basta, basta, basta!! …basta…-
Si gettò nuovamente sul letto.
-Ti prego…-
Involontariamente la mano finì sul suo membro, racchiuso nella
stoffa dei jeans.
–Ti prego… e io non ho mai pregato nessuno in vita mia.-
Aperto il primo bottone, poi il secondo, infine il terzo.
-Ti…-
Scese lentamente la cerniera. Calò i pantaloni e i boxer.
-…sto pregando, dannazione!-
Un gesto veloce e la sua virilità fu subito eretta e dura.
-Ah!! …ah… ah… Goku!-
“Ti masturbarsi mentre pensi a lui e lo invochi ripetutamente…
gemendo persino il suo nome! Sei proprio ridotto male, eh Sanzo?”
Su e giù, sempre più veloce. Stringere per poi lasciare, come
un dolce supplizio.
Stringere! …stringere e infine venire, bagnando il palmo della
mano.
Sanzo se lo portò alla bocca, per saggiarne il gusto. Uscì la
lingua, leccandone un po’.
-Amaro…- sorrise tristemente –è amaro. Bhe… del resto non
poteva essere dolce come il suo…-
Uno spasmo. Si girò per terra e vomitò bile. Solo quella visto che
era giorni che non mangiava. Beveva a mala pena.
-Di questo passo ti raggiungerò senza grandi fatiche…- si
appoggiò alla sponda del letto.
Piangeva silenziosamente.
Sanzo aprì gli occhi e sbatte un paio di volte le palpebre. Era
giorno. Le nove o le dieci. Merda! Aveva dormito troppo. Come una furia si
incamminò verso la stanza di Hakkai. Perché non lo aveva svegliato?!
Si bloccò.
E se anche quello fosse stato un sogno?
-No…- sussurrò -impossibile.-
…un sogno…
-Faccio prima a farmi dare un pizzicotto dal primo che passa.-
-Perché dal primo che passa se potrei avere io l’onore di fare
una cosa del genere alle tue guance Genjo Sanzo?-
Che bella voce! Ma di chi poteva essere? Era come… una ventata
di primavera in quella giornata di freddo inverno.
-Allora? Non ti giri Genjo Sanzo?-
Davvero… bella… incantevole quasi.
Il monaco trasse un profondo respiro, volgendosi lentamente.
Sorrise amaramente quando vide che davanti a lui c’era…
-Goku. So che sei solo frutto della mia immaginazione… perciò
vattene.-
-Ma… non vuoi fare nemmeno un tentativo Sanzo?-
-Lo sai quanto ho atteso questo momento… per quale dannato
motivo il mio cervello è così crudele?!-
-Sanzo! Guardami! Sono DAVVERO Goku! Io! Io in persona!-
-E allora provamelo. Tanto lo so che…!-
Quel bacio…
Quello stesso bacio che aveva sognato…
Li. In quel preciso momento.
Non feroce e appassionato, ma dolce e caldo. Dirompente al
punto giusto da svegliarlo del tutto.
-Go… ku…- sussurrò con voce tremante Sanzo.
Era vero!
-Sanzo…- soffiò il ragazzo sulle sue labbra.
Era vero!!
-Goku… Goku!- disse, stringendolo forte.
Non l’ennesimo sogno! Era tutto VERO!!!
-Sanzo calmati dai…-
Era tutto dannatamente…
-Goku…-
…vero…
-Sei in ritardo… di un anno e qualche ora.-
-Perdonami. Non è stato semplice tornare. Ma non potevo più
vivere senza di te…-
-Goku…-
Una sola lacrima scese dagli occhi color ametista del monaco.
Lacrima che venne raccolta con estrema dolcezza dalle labbra di Goku.
-Perdonami Sanzo… non volevo farti soffrire così tan…-
-Shhh… non fa niente.-
Si abbracciarono ancora più stretti, serrando i corpi e
avvicinando gli animi.
Troppo tempo era passato, troppo erano stati divisi, troppo…
-Abbiamo molto tempo da recuperare…-
Sanzo sorrise –Già. Molto cose sono rimaste a metà.-
-E molte cose non le abbiamo nemmeno fatte! Alcune…- disse con
un sorriso malizioso –non sono neanche state sperimentate prima d’ora.-
-Allora che ne dici di passare subito alla prova pratica?-
-Ti dico di si… caro il mio Sanzo tesoruccio…-
FINEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Questa può definitivamente essere
considerata la conclusione. Dolce e smielata. Non poteva essere da meno… Sanzo
e Goku divisi mai più! ^^ Prometto!
Bhe… i ringraziamenti sono d’obbligo….
Ringrazio Devil-chan che mi ha supportato
(e sopportato XD) durante la stesura, Mii-chan, Ale, Asukla-chan (un bacio alla
fragola Asu-chan!) e tutti quelli che hanno letto!!!
VI
VOGLIO BENE, GRAZIE A TUTTI ^O^ e qualche commentino alla mie e-mail non ci
starebbe male ^_-
By Arumi-chan