THE SCRIPT OF MY LIFE - Parte Sesta

 

Di Arumi-chan

 

La mattina seguente, osservando le sue profonde occhiaie, Goku sussurrò davanti allo specchio del bagno:

-Quanto vorrei essere una donna solo per mettermi un po’ di fondotinta in queste occasioni…- inoltre si accorse anche di avere dei succhiotti abbastanza evidenti sul collo -Bha… io ci rinuncio. Lasciamo le cose così come stanno…-

Tornò nella stanza accanto, salutando Sanzo, che si era risvegliato da poco, con un bacio a fior di labbra.

-Anche tu stanotte non hai riposato molto.- disse, vedendolo stanco già di primo mattino. Infatti, dopo l’arrivo del biglietto, Sanzo era rimasto in piedi fin che lui non si calmò del tutto. Poi si era abbandonato sul letto, addormentandosi quasi subito. Peccato fossero solo le quattro di notte… poche ore e sicuramente un sonno non decente.

-Fa niente… ci rifaremo stanotte.- disse Sanzo, cominciando ad indossare i jeans -A meno che…?- continuò leggermente malizioso.

-Oh no. No, no, no. A meno che niente!- sbuffò Goku, facendo finta di essersi offeso -E non accetto proteste. Maniaco. Scostumato. Buono a dire solo oscenità.-

-Ehi, ehi… vacci piano.- disse, anzi, glielo soffiò nell’orecchio, abbracciandolo da dietro.

-Niente da fare… Sanzo tesoruccio.- disse Goku, sorridendo sornione e dandogli un bacetto sulla guancia. Il monaco diventò paonazzo…

-S… San… zo… te… soru… ccio?- balbettò confuso -Eh no! Questa non la passi liscia!-

Ridendo, il giovane itan scese le scale, raggiungendo Gojyo e Hakkai, che si stavano dirigendo verso la sala da pranzo.

Dal piano di sopra, un ghigno comparve sulle labbra di Homura, che sussurrò quasi contento:

-Ma che scena idilliaca… non c’è problema. Provvederò IO a rovinare tutto.-

 

Date le circostanze che si erano create, Sanzo, Gojyo e Hakkai non lasciarono neanche un attimo Goku da solo. Dal canto suo, Goku si guardava in giro sospettoso e attento. Era ancora molto turbato e spaventato per comportarsi in maniera più che naturale. Li aveva ringraziati dal profondo del cuore, sentendosi in debito.

Nei giorni seguenti il viso davvero poco accattivante di Homura comparve poco e niente. Goku mangiava meno del solito, a volte non si presentava ai pasti, così lo vedevano sempre più deperito e magro. E questa cosa preoccupava i tre ancora di più di Homura, sapendo che comunque era proprio lui la causa di tutto.

La quarta sera dal suo arrivo, ormai il gruppo si era diviso in due stanze fisse, essendo di comune accordo.

-Guarda…- sussurrò Sanzo con rammarico, mentre accarezzava il ventre e i fianchi di Goku -Si possono sentire le tue costole… sei dimagrito troppo, non mangi praticamente niente.-

-Mmm… e io ti dico per la centesima volta che sto bene.- rispose, accoccolandosi sul suo petto, muovendo con un fruscio le lenzuola. (Ehm… mi dispiace deludervi ma non lo hanno appena fatto -\\\- sono solo distesi sul letto e Goku è a petto nudo ndArumi)

-Menti. Non c’è niente da fare… menti. Ma per stavolta lascio correre…- disse sbrigativo, vedendo l’espressione contrariata del giovane itan.

-Ti assicuro che ho passato periodi peggiori…- rispose sbuffando sul suo collo. Sanzo rispose con un semplice bacio nel primo posto disponibile, a portata di bocca. L’obbiettivo stavolta era la spalla sinistra del ragazzo. Un brivido percorse la sua schiena.

-Sa… Sanzo…- uno sussurrò che poteva somigliare ad un gemito. Forse… l’inizio di qualcosa, di una battaglia

Ma quella notte non ci sarebbe stata nessuna battaglia… no. Invece all’alba del giorno dopo, il destino di alcune persone si sarebbe definitivamente intrecciato in una morsa indissolubile, oppure si sarebbe lasciato, per poi spegnersi, morire lentamente.

Quella notte… tutto si sarebbe risolto… TUTTO.

 

-GOKU!!- chi lo stava chiamando? Il ragazzo scese giù dal letto, andando ad aprire la porta, lasciando Sanzo alquanto perplesso.

-Goku ti prego aiuto!- era padrone della locanda.

-Cos’è successo?- chiese il giovane itan, mentre Gojyo e Hakkai uscivano dalla stanza accanto.

-Giù… un signore… quello di tre anni fa. Goku scendi!-

-Cosa vuole da me?- disse con disprezzo, scacciando l’uomo che si era attaccato alla sua gamba, infilandosi contemporaneamente una maglia.

-Vuole… vederti! Mi ha minacciato! Vai! Scendi!- intanto anche Sanzo era arrivato.

-E dimmi… perché dovrei parare il culo a te e a tutti i clienti di questo posto? Vorrei proprio saperlo.-

-Ha detto… che ucciderà tutti i tuoi amici!-

-Tsè! E tu, stupido inetto, pensi che ci faremo ammazzare così facilmente?- chiese il monaco con il suo solito sguardo glaciale.

Goku mosse i primi passi verso le scale, rabbrividendo senza rendersene conto.

-Dove vai?- chiese Hakkai preoccupato.

-E’ ora… di regolare i conti in sospeso e di rimettere le cose al loro posto signor Hakkai… per lungo, troppo tempo mi sono fatto mettere i piedi in testa.- sorrise.

-Ehi ma che pensi? Che noi ti lasciamo da solo?- chiese Gojyo, raggiungendolo insieme a gli altri due.

-Basta, basta…- disse Homura ridendo -Se no i miei denti si carieranno tutti! Perché non andiamo a chiacchierare fuori Goku? Se vuoi porta anche i tuoi amici…-

 

“-Allora… dimmi cosa provi piccolo Goku-“.

“-Ho paura… ho paura… sono terrorizzato-“.

 

-Va bene. Andiamo…- rispose il giovane itan con voce stanca.

Uscirono all’aperto, trovandosi quasi subito in uno spiazzo nella boscaglia.

 

“-Dimmi cosa provi ora… piccolo Goku-“.

“-Solo rassegnazione… fammi tutto ciò che vuoi-“.

 

-Cosa vuoi da me Homura?- chiese Goku, circondato da gli altri tre ragazzi. L’uomo fece qualche passo, sfiorando con due dita la sua guancia.

-Sei deperito… non mangi a causa mia? Ne sono estremamente felice!-

-Lasciami…- sussurrò, stringendo con forza la mano che lo accarezzava, evitando così le reazioni inconsulte di Sanzo, Gojyo e Hakkai.

-Oh! Come sei capriccioso e dispotico… una volta ti facevi fare ben altro.-

-Maledetto…- sibilò il rosso, fermato però del braccio del demone dagli occhi gentili.

-Dimmi Goku…- sussurrò, guardando però Sanzo -Dimmi… cosa provi adesso?-

Nei suoi occhi si lesse il terrore e l’angoscia.

-Rassegnazione…- si portò una mano sulla bocca. Perché lo aveva detto dannazione? Non doveva vincere lui. Assolutamente.

-Già… come quella volta.- lo prese per le mani allontanandolo da gli altri -Era il terzo giorno giusto? Ormai… eri diventato ubbidiente.-

La pistola di Sanzo era stata immediatamente puntata sulla fronte di Homura (che vorrei specificare qui non è una divinità ndArumi) ma si fermò quasi subito vedendo e sentendo il piccolo corpo di Goku tremare accanto a lui.

-Goku…- si abbassò, guardandolo bene in viso -Goku!-

Lacrime cadevano dai suoi bellissimi occhi… occhi che però… somigliavano a quelli di un pazzo. Sicuramente stava per esplodere tutta la sua rabbia repressa…

-Tu…- sussurrò portandosi le mani tra i capelli -Tu… pe… perché sei q… qui?-

-Per te mi sembra ovvio.- rispose Homura quasi offeso.

-Cosa vuoi da me?!?!- strillò istericamente -Hai già…- si avvicinò a lui talmente tanto da farlo cadere all’indietro -Hai già ROVINATO a dovere la MIA vita… non sei abbastanza contento?!-

-Forse.- disse con un tono di sfida.

-Forse?- sibilò Goku ancora più furente.

-Forse…- ripetè Homura, tirandolo sopra di sé -Avanti. Perché non reagite?-

-Perché non voglio io e loro lo sanno.- disse il giovane itan, tentando di alzarsi ma l’uomo teneva i suoi polsi troppi stretti.

-Oh… sono anche fedeli.- disse, mentre Gojyo cominciava a scaldarsi così come Sanzo, mentre Hakkai cominciava a crocchiare le dita.

-Ancora non hai risposto alla mia domanda.- disse in un soffio Goku. Un ghigno apparve sul volto di Homura.

-Io al momento non voglio niente di specifico da te… solo una cosa.-

Infine Goku riuscì ad allontanarsi da lui, gridando:

-NO!! Io ho già deciso che non lo farò mai più! Basta ti prego… basta.- Sanzo si avvicinò a lui stringendolo dolcemente.

-Ah, ah, ah! Tu ormai non puoi più sfuggirmi piccolo Goku… perché io… io ho scritto il copione della tua vita…-

 

“The script of your life…”

 

-Il copione… della mia… vita…?- rispose con occhi vacui, cominciando a tremare violentemente -Il copione della mai vita?! IL COPIONE DELLA MIA VITA?!?!- urlò, tornando sopra di lui per dargli uno sferzante pugno sulla guancia, spaccandogli il labbro -Dimmi… cosa cazzo ne sai TU della MIA vita… COSA?!-

 

“The script of my life…”

 

-Dimmi Goku…- sussurrò Homura, evitando un secondo pugno -Secondo te Sanzo è tanto diverso da me?-

Il monaco trasalì, sentendosi chiamato in causa.

-Certo. Certo che è diverso da te! Lui…- balbettò Goku.

-Lui ti ama?- rispose Homura con un grande sorriso malvagio -Tu… pensi davvero che lui ti ami?-

-Ma cosa diamine… ?- sibilò il monaco, aggrottando le sopracciglia.

-Tu pensi davvero… che lui non ti abbia preso con te… solo per scoparti a dovere quando e come dice lui? Sei davvero ingenuo.- gli sfiorò le labbra con due dita.

-Non… è vero…- sussurrò il giovane itan spaventato, tornando in piedi -Non è vero!-

-Ammettilo dai…- disse Homura puntellandosi sui gomiti -Lui non ti ama.-

-No, no, no… LUI MI AMA!!- urlò portandosi le mani sulle orecchie per non sentire quelle parole affilate come coltelli intrisi di veleno.

 

 “-No, no, no… LUI MI AMAVA!!-”

 

-Ora basta!- tuonò la voce di Sanzo su di loro, stava tremando di rabbia che ormai non poteva più essere repressa -Tu.- si girò verso Homura, prendendolo per il colletto della maglia, alzandolo -Stai davvero esagerando. Smettila di sparare così tante cazzate. Perché vuoi distruggerlo psicologicamente? Lo hai già fatto in passato… perché ancora?!-

-L’ho già detto sono io e solo io il… regista.-

-No…- sussurrò Sanzo, stringendo la presa -Tu sei solo un povero pazzo.-

-I… il co… copione… de…- Goku deglutì a fatica, mandando giù qualcosa di tremendamente amaro -Sanzo. Lascialo.- incrociò le braccia al petto, come per cercare calore.

-Goku…- sussurrò, lasciandolo cadere con malagrazia.

-So… so che non menti. So che mi vuoi bene… non riuscirà a far crollare le mie certezze ancora una volta.-

-Va bene.- gli diede un leggero bacio sulla fronte, mettendosi alle sue spalle.

-Grazie. Grazie infinite…- si trovò si nuovo faccia a faccia con Homura, che sorrideva soddisfatto.

-Smettila.- sibilò Goku -Smettila di ridere. Ora ti dirò esattamente cosa provo adesso.- sospirò, guardandolo senza alcuna paura -Sono… felice.-

Homura sgranò gli occhi spaiati.

-Sono estremamente felice, come non lo sono mai stato. Nonostante quello che ho passato io… sono contento, posso dire che da ora in poi comincerà la mia vera vita… IO scriverò il copione della MIA vita.-

La sua voce tremava leggermente ma era comunque convinta e decisa.

-E’ dunque questo quello che provi?- chiese Homura, rialzandosi e spolverando i pantaloni dalla neve.

-Si. Questo e nient’altro…-

-Bene…- sussurrò l’uomo -Bene. Allora prima di sparire definitivamente dalla TUA vita… devo rivelarti una cosa molto importante…-

I volti i tutti e quattro i ragazzi si illuminarono, contenti come non mai. Homura si avvicinò a Goku, accarezzando alcune ciocche castane che ricadevano libere e ribelli sulla fronte.

-Sono stato io.- disse infine.

-Cosa?- disse in un soffio il giovane itan.

-Sono stato io…- ripetè con voce ferma e con ghignò sul volto -Sono stato io a uccidere Kenren, Tenpou e anche il tuo Konzen…-

Goku sgranò gli occhi, lasciando ricadere le braccia inermi lungo i fianchi.

-T… tu…- tentò di dire con voce spezzata -Tu… li…-

-Si. Mettendo del veleno nell’acqua che portavi loro. Si può dire… che anche tu abbia fatto la tua parte.- cominciò a ridere sguaiatamente, mentre ancora una volta il giovane itan, indietreggiando, si portava le mani sulle orecchie.

-No, no, no, no… tu non puoi… non puoi averli u-uccisi… non puoi averli uccisi!!!- strillò con quanta voce aveva in gola.

 

“Anche se non ci rivedremo mai più… Goku tu… devi sapere che io ti amo. Ti amo adesso e ti amerò per sempre. Non farti scoraggiare da ciò che ti accadrà… il sole… il sole arriverà… sempre.”

 

-AHHH!!!!- urlò ancora più forte, cadendo sulle ginocchia. Hakkai si avvicinò, cercando di confortarlo. Ma Goku sembra come uno stato di trance. Non rispondeva, non si muoveva più… riusciva solo a piangere.

-Te la farò pagare…- sussurrò infine, dopo interminabili minuti di attesa -Maledetto bastardo… te la farò pagare!- si alzò in piedi, scostando il giovane demone che era alla sua destra -Andatevene.-

-Cosa?!- sibilò Sanzo, alquanto contrariato.

-La neve si è sciolta… potete ripartire, no? Fatelo subito. Immediatamente!- disse, spingendo Gojyo.

-Noi resteremo qui.- disse Sanzo con voce che non ammetteva repliche -Non mi interessa ciò che hai in mente, ma noi resteremo qui.-

-Quello che ci sarà qui tra poco… quello che ci… andatevene! Vedrete solo l’inferno se resterete qui!- tentò ancora, dando le spalle a Homura.

-Oh… lo abbiamo visto tante volte l’inferno… te lo assicuro.- disse Hakkai, poggiando Jeep, che aveva in braccio, su di un ramo -Comunque sono della stessa idea di Sanzo. Resto.-

-Veramente a me non è neanche passata per la mente l’idea di lasciarti qui con quello psicopatico…- aggiunse Gojyo.

-E ora che fai?- disse, sogghignando il monaco.

Poi, vedendolo indeciso, si avvicinò per dargli un leggere bacio sul diadema.

-Grazie… Sanzo…- sussurrò Goku, intrecciando la sua mano con quella del monaco.

-Mai voltare le spalle al nemico… mai.-

-GOKU!!!-

 

Questo era il penultimo… forza e coraggio e soprattutto commenti!

By Arumi-chan