The script of my life - Parte Quinta

 

Di Arumi-chan

 

Nella mattinata Hakkai lo aveva aiutato in cucina, mentre Gojyo si era messo all’entrata.

Nel pomeriggio, Goku stesso volle andare al bancone, scortato questa volta da tutti e tre.

Poche persone arrivarono, per di più viandanti che non conoscevano nulla di quel posto. Giocarono a carte, tra le ire di Sanzo e Gojyo per le perdite e i sorrisi di Hakkai per le vincite. 

Proprio mentre Gojyo buttava le carte in aria per l’ennesima sconfitta e Sanzo se ne stava andando indignato, un ultimo cliente entrò, aprendo velocemente porta, facendo entrare un po’ di neve.

-Buonasera!- fece Goku, tentando di smettere di ridere.

L’uomo indossava un lungo mantello e un cappuccio gli copriva il volto.

-Buonasera…- disse, la sua voce era roca, forse per il freddo -Vorrei una camera per stanotte.-

-Subito!- disse Goku, girandosi verso il quadro della chiavi e sfilandone una -Ecco a lei…- sorrise cordiale.

-Ah… non mi ero sbagliato… sei proprio tu.-

-Cosa scusi?- ora anche gli altri tre si erano girati per seguire il discorso.

-Ma come…- con calcolata lentezza si portò le mani sulla testa -Non ti ricordi di me…- facendo scendere la stoffa pesante -Goku?-

Il volto pallido, i capelli corvini leggermente lunghi e uno ghigno sulle labbra sottili. Gli occhi… uno azzurro e l’altro dorato.

Il sorriso morì sulle dolci labbra del giovane itan, che fece cadere per terra la chiave che aveva in mano. Sbiancò, cominciando a tremare come una foglia in balia del vento.

-L… lei… no…- disse con un filo di voce, indietreggiando di qualche passo -Cosa ci fa qui?!-

-Goku calmati! Calmati. Chi è quest’uomo?- disse preoccupato Hakkai, stringendolo per le spalle.

-Lui… è… no! Se ne vada! La prego se ne vada!-

-Mi stai implorando ancora una volta Goku? Ma come sei monotono…-

“Si! Si implorami! Vuoi che smetta? Ah, ah, ah! …MAI.”

-No… perché?! Io… io…-

Da quando lo avevano incontrato, mai Goku era stato così sconvolto. Che fosse…?

-Non essere così spaventato, piccino… ti ricordi? Il peggio deve ancora venire…-

-No… quella frase… la fru… sta…-

“Non disperarti… non disperanti piccino perché il peggio deve ancora venire.”

-AHH!!!- urlò Goku, totalmente in preda al panico, portandosi le mani sulle orecchie per attutire quell’assordante fischio che lo stava stordendo.

L’uomo allungò una mano, accarezzandogli lentamente i capelli castani.

-Ora basta.-

Era stata la voce di Sanzo, vibrante di rabbia, a parlare. Abbracciò Goku, mentre puntava la Shoreiju sulla tempia di quello spregevole essere. Aveva capito tutto. Come del resto Gojyo e Hakkai.

-Ora basta. Sta zitto se non vuoi morire.- Goku si era aggrappato alla veste del monaco, tremando disperatamente, cercando aiuto e protezione. Infondo… Sanzo glielo aveva detto che si sarebbe potuto sentire debole se voleva. Lui stava solo prendendo ciò che gli spettava.

-Sa… Sanzo… S…- i suoi bellissimi occhi dorati, ora erano spenti e vacui, mentre scene di quei tre maledetti giorni, passavano incessanti nella sua mente -Sanzo…-

-Calma Goku. Non ti preoccupare, ci siamo qui noi.- aveva sussurrato Hakkai, mentre il monaco lo stringeva ancora più forte.

-Ah… è così. Hai trovato il tuo compagno ideale Goku? Qualcuno che ti ami e che ti scopi a dovere tutte le volte che voglia… eh?-

Questa volta fu il demone dagli occhi gentili a non trattenersi, assestandogli un diretto destro sulla guancia diafana.

-Ben ti sta!- aveva esultato Gojyo, battendo il cinque con Hakkai.

-E ora vediamo se riesce di nuovo a parlare a sproposito…- sussurrò, indignato.

-Grazie… grazie signor Hakkai.- disse Goku.

-Hai anche degli amici che ti proteggono. Bene. Vedremo chi la spunterà.- sussurrò carico di odio il signore, rialzandosi da terra, asciugandosi un filo di sangue che colava dal labbro spaccato.

-Tenga.- era stata ancora la voce sferzante di Hakkai a parlare, lanciandogli addosso le chiavi della camera -Se ne vada…-

Salì le scale con un ghigno malefico, stampato sul volto.

 

Inconsciamente tutti e tre i ragazzi trassero un sospiro di sollievo quando sentirono la porta sbattere. Goku, che era ancora avvolto dalle braccia protettive di Sanzo, tremando, scoppiò in un pianto liberatorio.

-Hakkai, Gojyo… voi potete rimanere qui, almeno un altro po’?- chiese Sanzo, con tutta l’intenzione di potere Goku via di li, per farlo distrarre.

-Si… si certo.- rispose il moretto, senza esitazioni, capendo le sue intenzioni.

-Bene. Noi usciamo Goku?- chiese Sanzo, piegandosi leggermente all’altezza del viso del giovane itan.

-No… andiamo in camera. Voglio riposarmi un po’.-

-Ma non è meglio se…- i suoi occhi si fecero supplichevoli.

-Ti prego Sanzo. Non voglio vedere nessuno, voglio solo riposarmi.-

-Ok… ok.-

-Noi allora rimaniamo qui…- sussurrò Hakkai, afflitto, vedendo la reazione di Goku.

Sanzo guardò velocemente i due, salendo le scale. Inconsciamente, gli aveva detto grazie. Grazie per l’accortezza di non fare altre domande, grazie per averlo aiutato a sostenere il piccolo davanti a quell’uomo. Insomma… solo… grazie.

-S… Sanzo?- sussurrò Goku, riportandolo alla realtà. Erano già di fronte alla porta.

-Si…- entrarono, chiudendo piano la porta.

Goku camminò piano verso il letto, portandosi una mano alla bocca.

-Sanzo… S… Sanzo…- disse Goku, mentre gli occhi gli pizzicavano tremendamente -Sa… Sanzo… ma perché? San… zo… perché?- le lacrime cominciarono a scorrere sulle guance accaldate.

-Goku…- sussurrò il monaco, avvicinandosi -Goku non devi avere paura. Io non ti lascerò, lo sai. Lui non può più farti del male.-

-Sanzo… ma anche se… lui non… può…- il giovane itan cominciò a singhiozzare -Sanzo… lui ha fatto… tantissimo… lui ha… ROVINATO la mia vita… rovinato. Mi ha umiliato, mi ha torturato, psicologicamente e fisicamente… lui… lui non mi ha lasciato scelta! Non mi ha…-

Sanzo lo abbracciò, stringendolo forte, volendo cancellare tutta quella sofferenza. Goku si sfogò contro il suo petto, ancora una volta quelle braccia protettive lo stavano cullando.

-Sanzo…- il giovane itan si alzò sulla punta dei piedi, baciandolo piano -Sanzo ti prego…-

-Cosa?- rispose il monaco, accarezzando con il pollice il labbro inferiore dell’invitante bocca di Goku.

-Sanzo ti prego… Sanzo trova un modo per non farmi pensare…- passarono minuti interminabili e… -Sanzo facciamo sesso.-

-Ma… ragiona. Sei troppo scosso.- rispose il monaco, portandosi una mano sulla fronte. Non doveva tentarlo così impunemente…

-Non vuoi?- rispose Goku malizioso, uscendo fuori la lingua e accarezzando fugacemente il dito di fronte alla sua bocca. Sanzo lo allontanò di mala voglia, sussurrando poi:

-Dimmi… anzi no… promettimi che dopo starai meglio.-

-Si. Si te lo prometto. Ti prego… non voglio pensare. Non voglio pensare a niente! Voglio solo…-

-Ok, ok… non c’è bisogno che tu me lo chieda in modo così disperato.-

-Grazie…- sussurrò Goku, arrossendo e rendendosi pienamente conto della richiesta che gli aveva fatto.

-Che c’è?- chiese Sanzo, ora confuso.

-Scusa… le mie ultime azioni saranno sembrate quelle di un pazzo.- sorrise imbarazzato -E’ solo che… il suo arrivo mi ha sconvolto e… cioè se tu… non vuoi fare…-

Sanzo gli diede un rapido baciò sulla fronte, incorniciando il suo viso con le mani.

-Goku se ho detto di si, allora è SI.-

-Già…- sussurrò, mettendo le sue mani leggermente tremanti su quelle del monaco -Deve essere davvero difficile amarmi e starmi accanto…-

-Baka… e questa frase su quali basi si fonda? Se ti sto ancora accanto è perché l’ho deciso IO e solo io, quindi…-

-Si… ho capito.-

-Basta parole ora…-

Lentamente gli sfilò la cravatta e la camicia, mentre le mani abili di Goku toglievano la veste sacra, il top e i guanti. Tutto questo completato da un bacio irruento, quasi mai interrotto.

Si buttarono sul letto: Goku sopra Sanzo. Posizione sperimentata e approvata. I jeans di entrambi raggiunsero poco dopo gli altri indumenti, abbandonati sul pavimento.

-Si va?- gemette Goku sulle labbra tumide di Sanzo.

Sanzo socchiuse gli occhi, allungando una mano sul membro eccitato del giovane itan, passando sopra la punta umida il pollice.

-Si va…- rispose mentre Goku già gridava a quel primo contatto.

(Ehm… come dire… penso che farò un’altra scena di sesso tra i miei due favoriti >\\\< ancora non sono ispirata per la GojyoxHakkai… perdono! ndArumi-chan)

Goku reclinò la schiena, abbandonandosi sul letto.

-Dio Sanzo…- imprecò, mentre il monaco si era abbassato cominciando a baciarlo mentre con due dita premeva all’inizio dell’asta e con l’altra mano massaggiava l’interno coscia -Si, si, si… Sanzo!- urlò il ragazzo quando finalmente il bonzo corrotto decise di prenderlo completamente in bocca, spingendolo fino ai limiti possibili della gola.

Infine Goku gemette pesantemente, aumentando la presa alle lenzuola, venendo di getto nella bocca di Sanzo.

-Allora?- sussurrò il monaco, facendogli sentire il suo stesso sapore.

-Ma non… dovrei essere io… l’esperto?- disse affannato e con voce roca Goku, portandosi a sedere di fronte al monaco.

-Oh… cominciamo anche a vantarci?- rispose, rendendosi solo dopo conto di ciò che aveva detto.

-Bhe… di certo l’esperienza non l’ho voluta io. Diciamo che mi hanno fatto fare tanta pratica… anche troppa se devo dirla tutta.- sorrise, facendogli capire che non ce l’aveva assolutamente con lui.

-Scusa Goku, non ho moderato le parole.- rispose Sanzo, abbracciandolo.

-Non ti preoccupare… non è niente.- sussurrò Goku, stringendosi -Dai non pensarci. Continuiamo…-

Gli baciò leggermente il collo, mordendolo poi con forza.  

-Ah!- gemette il monaco, afferrandogli i capelli.

-Gomena… Sanzo.- rispose leccando con malizia la piccola ferita, succhiando il sangue che la stava colorando. Cosparse l’intero petto di lievi baci e soffici carezze, soffermandosi sull’ombelico, giocandoci con gusto.

Goku, dopo poche carezze nell’interno coscia e sulla sua intera lunghezza, arrivò subito al sodo, senza inutili temporeggiamenti. Lo prese in bocca, succhiandolo con gusto, massaggiando contemporaneamente i morbidi testicoli. Sanzo intrecciò le dita con alcuni riccioli dei capelli castani del giovane itan, tirando in certi momenti. Finalmente venne nella gola di Goku, uscendo poi di scatto.

Sanzo allargò le gambe, portandosi il braccio sugli occhi. Il giovane itan li per li ci rimase alquanto stupito e confuso, poi alzò il viso illuminato di gioia.

-S… San… zo… tu…?- il monaco pose due dita sulle sue labbra tremanti.

-D’altronde te lo sei meritato, no? Avanti…-

-Ma, ma io…- balbettò, arrossendo.

-Niente ma.- disse, quasi categorico, invertendo le posizioni, finendo sul ventre di Goku -Su. Prendimi.-

Sanzo cominciò a muoversi velocemente sul sesso di Goku, risvegliandolo ed eccitandosi sentendolo sbattere sulle sue natiche.

-Ah… ah!- gemette, mentre finalmente il giovane itan si decise, mettendosi a sedere.

Passò le dita veloci su tutta la schiena, raggiungendo la sua meta. Lo penetrò dolcemente con uno, due e poi tre dita. Sanzo gemette pesantemente a questa prima intrusione nella sua apertura vergine. Ma Goku non si fece intimidire.

-Sanzo…- chiese però titubante.

Il monaco non rispose, solo prese una mano e la portò sul suo membro teso e l’altra la mise nuovamente sul suo sedere.

-Goku. Ora.- sussurrò con voce roca per l’eccitazione. 

Il giovane itan cominciò a stimolare la virilità tra le sue mani, mentre Sanzo si alzava leggermente, per facilitarci l’operazione.

Goku lo penetrò, con un'unica spinta.

“Il dolore arriverà comunque” pensò prima di andare.

Il monaco all’inizio soffrì un po’, gemendo sonoramente. Ma poi, aggrappandosi alle spalle del giovane corpo di fronte a lui, il piacere cominciò ad invadere la sua persona.

-Ah… mmm… s… ahh!- sussurrò Sanzo, affannato mentre si muoveva insieme a Goku.

-Ah! Ah… Sa… Sanzo… ahh!- urlò il giovane itan, venendo in un impeto. Il monaco lo raggiunse poco dopo, bagnando i loro ventri.

Tornarono sotto le coperte, stringendosi mentre ancora dovevano riprendere fiato.

-Sanzo…- sussurrò Goku, accarezzando il suo petto bianco come il resto del corpo -Sanzo… grazie. Grazie… io non mi ero mai sentito… così felice… grazie.-

Il monaco si abbassò a dargli un lieve bacio sulla fronte, scostandogli i capelli.

-Grazie.- sussurrò mentre una lacrima solitaria gli rigò il viso ancora accaldato.

 

Quella notte Goku non chiuse occhio, nonostante fosse abbracciato a Sanzo e il suo respiro leggero gli solleticasse dolcemente la fronte. Troppi pensieri aleggiavano nella sua mente e per quanto ci provasse, Morfeo non riuscì proprio a prenderlo con se nel mondo dei sogni.

Sbuffò leggermente, sperando di non svegliare l’uomo che lo teneva stretto. Mise su un piccolo broncio, prendendosela con il suo cervello per la scarsa collaborazione.

“Proviamo ad alzarci… magari il sonno verrà, anche se non vorrei addormentarmi in piedi…” sorrise lievemente, districandosi dalla “morsa” del monaco.

Indossò qualcosa nel buio, non voleva neanche prendere una polmonite, e si appostò sul davanzale della finestra. Osservò a lungo la luna, che faceva risplendere la neve che ancora era rimasta.

“La mia permanenza qui sta finalmente per terminare… ma ci pensi Goku? Tutto finirà!” batté le mani, senza però emettere alcuno suono “Tutto finirà, io non dovrò più… soffrire. Non sarò più obbligato a far sesso con persone sconosciute! Io non sono mai stato… così felice.”

-Come mai sei così euforico da non poter dormire?- chiese una voce, ancora leggermente impastata ma con una punta di dolcezza, alle sue spalle.

-Oh! Sanzo! Ti… ho svegliato?-

-No, no. Ho fatto tutto da solo.- gli scompigliò i capelli già ben “frullati” di per se.

-Ok…- sorrise, accoccolandosi beato tra le braccia di Sanzo.

-Quante dimostrazioni d’affetto…- sorrise a sua volta, baciandogli leggermente la fronte.

FRUSH

-Ma cosa è stato?- chiese Goku, appoggiandosi alla spalla del monaco per vedere al di la di lui.

C’era un foglietto per terra, passato da sotto la porta forse. Il giovane itan balzò giù dal davanzale e andò a raccoglierlo. Sanzo lo seguì in tutta calma e notò che le mani del suo cucciolo stavano tremando.

-Goku?- chiese, sospettoso.

-……- silenzio, lui era sbiancato.

Aprì la bocca e sussurrò ciò che era scritto.

-“A proposito…- deglutì a fatica -giusto per non farti rimanere nel dubbio… il mio nome è Homura. Homura Taishi. Buonanotte mio amato”-

Questo era sicuramente un altro buon motivo per non dormire.

 

 

Diciamo che questo almeno un po’ non ve lo aspettavate… di Homura intendo. Comunque… siamo in dirittura d’arrivo… altri 1 o 2 capitoli e tutto finirà.

By Arumi-chan