TA DAN il quarto capitolo!! Leggete, leggete, leggete e commentate!  

 

THE SCRIPT OF MY LIFE - Parte Quarta

 

Di Arumi-chan

 

 

La luce di un debole e fioco sole, risvegliò Goku, che tentò di fare un po’ di ordine nei suoi ricordi sparsi e confusi. Si girò di scatto, vedendo un ancora dormiente Sanzo accanto a lui. Sorrise dolcemente e gli accarezzò la guancia con due dita. Il monaco aprì gli occhi.

-Oh! Scusa… ti ho svegliato.- disse rammaricato Goku.

-Non ti preoccupare…- si portò a sedere, dandogli un dolce baciò a fior di labbra, ributtandolo giù automaticamente. Il baciò si fece più violento, ma si fermò li. Non andarono oltre. -A proposito… mi sono dimenticato di chiederti una cosa…-

-Cosa Sanzo?- rispose cinguettando Goku.

-Mi diresti qual è la stanza del signor Hito?- disse dandogli un altro lieve bacio.

-Il signor Hito? Di solito prende la numero 10… ma perché?-

Sul volto del monaco comparve uno sadico sorriso.

-S-Sanzo?- chiese il giovane itan leggermente preoccupato. -Non mi vuoi dire che…? No, no, no, no! Fermo!- già il biondino si era alzato dal letto, prendendo la Shoreiju in una mano e l’harisen nell’altra.

-Morirà per mano di Genjo Sanzo…-

-No Sanzo fermati!- disse Goku, balzando sul letto. Lo rimise sul letto, buttando via le sue armi. In un primo momento il giovane itan aveva riso all’idea, ma poi, vedendolo seriamente intenzionato, si era spaventato.

-Ehi!- disse Sanzo, contrariato.

-Io voglio stare solo con te… non mi interessa più il passato. Quindi lascia perdere il signor Hito e resta con me.- disse, tremando un po’.

-Scusami. Non me ne vado non ti preoccupare.- lo abbracciò stretto, mentre copriva di nuovo entrambi con la spessa e calda coperta.

-No. Scusami tu, non… dovevo parlarti a quel modo.-

 

Un totale silenzio riempì la stanza… un silenzio irreale e pesante.

 

-C’è qualcos’altro di cui vuoi parlarmi?-

Fuori aveva ricominciato a nevicare e il sole era andato via. Goku si appoggiò sul suo petto. Era ora di confessare… solo a lui, Sanzo, la persona che amava… forse la parte più dolorosa del suo racconto.

-Mi vorresti dire cosa ti facevano, non è vero?-

Goku si stupì della sua intuizione e sussurrò, guardandolo negli occhi:

-Tu… saresti disposto a… saperlo? Nemmeno Konzen…-

-Lascia stare Konzen! Io sono Sanzo. Ti amo e voglio sapere tutto ciò che ti è successo.-

-Tutto?- disse con voce tremante.

-Tutto quello che vorrai dirmi.-

 

Nel frattempo, nella stanza che avevano preso Gojyo e Hakkai la sera prima…

-Buongiorno amore…- sussurrò Hakkai.

-Buongiorno a te…- rispose Gojyo, sorridendo.

Anche loro avevano passato una notte non meno movimentata di quella di Sanzo e Goku.

-Ti amo…- disse il rossino, dandogli un lieve bacio -Sbaglio o te l’ho già detto?-

-Mmm… penso di si, sai.- rise lievemente, come a non voler rompere l’atmosfera che si era creata.

-Chissà cosa stanno facendo Sanzo e Goku…-

-Comunque avevi ragione tu. Stanotte… insomma, lo hanno fatto.- Hakkai era un po’ imbarazzato.

-Il mio intuito non sbaglia mai. Ho conservato la mia stoffa da dongiovanni… infatti ho catturato… TE caro pesciolino.-

-Non montarti la testa Sha Gojyo… perché io sono molto bravo a scappare…- Hakkai sorrise sornione.

-Oooh… davvero? E questa cos’è? Una sfida?-

-Si direi di si!- rispose allegro.

-Non mi fai neanche gli auguri?- disse facendo finta di essere offeso.

-Giusto giusto…- gli diede un bacio appassionato -Auguri, fai del tuo meglio mi raccomando…-

(Dopo questo momento assolutamente MORTO, creato giusto per farvi morire, continuiamo con Sanzo e Goku! Ok… si va! ndArumi-chan)

 

-Tutto?- disse con voce tremante.

-Tutto quello che vorrai dirmi.-

-…vorrei parlarti di quel uomo che… tre anni fa mi…-

-Si, ho capito. Dimmi.-

 

--Goku’s Flashback, 3 years ago--

 

-Quanti soldi vuole… affinché io possa portarmi a letto questo dolce ragazzino?-

Goku tremò, inorridito.

-G-Goku? Insomma ho capito bene? Lei mi pagherebbe… per scopare Goku?-

-Mi rallegro… ha afferrato il concetto.- rispose con assoluta freddezza.

Lo sguardo del giovane itan vagava smarrito dal suo padrone al signore. Stavano contrattando per il suo corpo?

-Benissimo! Allora mi pagherà tanto a… servizio concluso. Ora vada. E appena calata la notte non aspetti un solo minuto! Ah, ah, ah!-

Il signore prese Goku di peso, noncurante delle sue proteste. Arrivati in camera, chiuse la porta a chiave, sbattendolo sul letto.

-Ti chiami Goku, non è vero? Bhe… io il mio nome non te lo dirò.- sorrise sadicamente -Vorrei dedicarmi ad altro adesso.-

In un attimo fu sopra il piccolo, spogliandolo completamente.

-Il tuo corpo è solo quello di un ragazzino… d’altronde hai ancora 15 anni… ma questo rende le cose decisamente più dannatamente eccitanti!-

-No… mi lasci la prego… mi lasci!- disse Goku, indietreggiando fino ad arrivare alla spalliera del letto.

-Non ci penso neanche…- sussurrò lui, togliendosi maglietta e pantaloni -Allora… ci divertiamo un po’?-

 

-Il letto… è troppo ordinario. Perché non provare quel ampia scrivania?-

Lo prese per mano trascinandolo fino al luogo stabilito, sbattendolo poi sopra in malo modo. Gli legò i polsi, dietro la schiena, lasciandolo libera la bocca.

-Inoltre voglio sentirti implorare di smettere quando poi io non lo farò.- aveva aggiunto -Comunque… ora comincia lo… show!-

Prese le gambe di Goku, portandosele intorno alla vita, facendogliele serrare. Il piccolo aveva cominciato a piangere, sentendosi del tutto impotente.

-Fai bene a piangere. Perché io non ci andrò per niente leggero…-

Con un fluido colpo di reni, il signore penetrò Goku, affondando fino ai limiti del possibile.

-AHHH!!! No, no… ahh… n… no!! Ahh… la smetta!! B… bastaaaa!! Ahhh!!!-

-Si! Si implorami! Vuoi che smetta? Ah, ah, ah! …MAI.-

Dopo poche, altre, pesanti, spinte nel piccolo corpo di Goku, il signore venne, uscendo poi di scatto. Il giovane itan si girò su un fianco, continuando a singhiozzare, mentre del sangue cominciava a scorrere dalla sua stretta apertura.

-Non disperarti… non disperanti piccino perché il peggio deve ancora venire.-

Infatti, si avvicinò con fare furtivo al suo bagaglio, tirandone fuori, con estremo orrore di Goku, una piccola frusta. Facendo grande pressione suoi polsi, il giovane itan riuscì a liberarsi. Si rifugiò in un angolo della stanza, lontano dal suo torturatore.

-B… basta… io ho p-paura… la prego… non si avvicini… no!- gridò Goku, mentre lui lo prendeva per un braccio e la sbatteva sul letto, a pancia in giù. Mentre lo violava con due dita, la frusta cominciò a scalfire la morbida pelle della sua schiena.

-AHHH!!!- adesso aveva sostituito alle dita il membro, nuovamente eccitato, al sol sentire la voce martoriata del piccolo. Lo abbandonò, girandolo.

-Il tuo viso è una vera goduria…-

Affannato, caldo, sudato e bagnato di lacrime allo stesso tempo.

-Ah… ahn…-

Si abbassò fino a raggiungere il suo orecchio. -Ora di certo tutti ti ripudieranno… ora che io ti ho stuprato…-

La frusta colpì ancora e ancora.

Petto, gambe e braccia.

 

Dolore.

 

Un dolore inimmaginabile.

-E ora… ti farò avere un ruolo ancora più… attivo.-

Scese dal letto, portandoselo dietro e facendolo cadere in ginocchio. Con le dita gli aprì la bocca, infilandoci in malo modo il suo membro.

-Forza, forza… succhiami.- disse infilando la mano nei suoi soffici capelli.

Goku mosse lentamente la lingua, accarezzando senza volerlo la punta della sua virilità.

-Ahh… si così, bravo.- sussurrò con voce arrochita, mentre muoveva ritmicamente il bacino. Il giovane itan mosse ancora la lingua, usando anche i denti, le sue mani stringevano le lenzuola cadute per terra. Poco dopo, il signore venne in un impeto, sporcando anche il faccino di Goku.

-Ah… ahh… ahn!- il piccolo si girò, vomitando per terra.

-Grazie per il servizio… ma ora…- lo prese per le spalle, gettandolo sul letto -Fallo tu.-

-C… che significa?- chiese, affannato.

-Masturbati.-

-Mas…?- il signore perse la sua mano, conducendola sul suo membro.

-Avanti… fatti trasportare dall’istinto.- disse, prendendo la sua frusta.

Goku, pur di non sentire di nuovo quell’aggeggio sul suo corpo, cominciò a muovere le dita, su e giù, toccando la punta bagnata e i testicoli. Venne al termine di quell’umida danza, con un grido strozzato.

-Bene, bene… oh guarda com’è volato il tempo! E’ già mattino… penso che mi riposerò un po’. Scendi dal letto.-

Goku scese come un cucciolo ubbidiente, rintanandosi nuovamente nell’angolo più remoto dal suo torturatore.

Pianse silenziosamente, cominciando a chiamare qualcosa in cuor suo… qualcosa… ma cosa… qualcuno… ma chi? 

“AIUTO!” questo, il suo grido disperato.

 

Ma purtroppo quello… era solo il primo giorno… dei tre che avrebbe passato li…

 

--Goku’s Flashback, 3 years ago, End--

 

-Non… pensavo ci sarebbe voluto così tanto tempo… prima che qualcuno mi venisse davvero a salvare…- Goku ormai aveva sciolto ogni barriera, piangendo a dirotto.

Sanzo era come pietrificato. Come, per tutte le cose sacre e profane, il suo Goku aveva potuto resistere a tutte quelle torture?

-G… Goku…-

-No Sanzo non devi dire niente.- scese dal letto, rimettendosi velocemente i suoi vestiti.

-D… dove vai? Lo sai che non puoi uscire…-

-E’ ancora molto presto. Non ci sarà nessuno in giro.- sorrise debolmente, avvolgendosi la sciarpa intorno al collo.

-Dove…?- tentò nuovamente.

-Voglio stare un po’ da solo… e penso anche tu. Vorrai riflettere se stare ancora accanto a me o meno… l’amore non è sentimento semplice. Può mutare da un momento all’altro come la corrente di un fiume, no? Io sono sicuro di ciò che provo. Il mio fiume è piatto e calmo… ma il tuo Sanzo?-

-Go…!- ma non poté dire niente.

Lui se n’era già andato.

 

-Ah Goku, Goku… hai rovinato tutto con le tue stesse mani… la tua possibilità di fuggire da questo manicomio è sfumata una seconda volta…-

-Ehi puttanella…- una voce rauca alle sue spalle.

-Ancora lei signor Hito.- disse Goku, girandosi. L’uomo era ubriaco e forse non aveva dormito per qualche notte. Si avvicinò, allungando subito una mano verso il membro di Goku racchiuso nella stoffa pesante dei jeans. Il giovane itan rimase imperturbabile, con la stessa aria di sufficienza di pochi secondi prima.

Hito premette forte, sussurrando indignato:

-Almeno la metà delle volte che questo coso si è alzato è stato per merito mio… te ne rendi conto puttanella?-

-E allora?- rispose Goku, scostando in malo modo quella mano invadente.

-Mi stai facendo davvero… perdere la pazienza!- urlò senza un minimo di contegno.

-La prego si calmi. Sono le sette di mattino… le persone dormono.- si avviò verso la porta quando sentì qualcosa di freddo e duro premere contro la sua nuca.

-Una… pistola?- rise di gusto, girandosi, facendo finire la canna in fronte.

-Non hai… paura?-

-No, neanche un po’. Prego… spari.-

Passarono dei minuti interminabili e vedendo l’assoluta freddezza di Goku, Hito ritirò l’arma.

-Oh… vedo che non ha il coraggio. Allora vado… buona giornata.-

 

Appena uscito fuori Goku cominciò a correre, raggiungendo uno spiazzo aperto nella fitta boscaglia.

-Anf anf… resterò qui per un po’. Nessuno mi troverà.- cadde schiena a terra, esausto.

-Io… sono una persona insicura? Sto forse scappando?- vide le nuvole muoversi lentamente sopra la sua testa. Erano nuvole cariche di neve, ma presto tutto sarebbe tornato alla normalità. E allora…

-Sanzo se andrà. Lui ha detto che mi porterà con se ma… ormai non penso che… voglia…-

“Stai solo scappando!”

-… starmi… vicino… io gli ho detto tutto del mio… passato…-

“Stai solo scappando!!”

-… tutto ma proprio tutto… era troppo shockato…-

“STAI SOLO SCAPPANDO!!!”

-Lo so maledetta coscienza! Lo so! … lo so. Io… amo Sanzo?-

“Conosci anche questa risposta…”

-Si… purtroppo lo amo. Allora perché?! Perché scappo? Perché non mi fido e mi lascio andare?

“Hai paura di soffrire piccolo Goku…”

-Quindi… sono io nel torto? E’… è il mio fiume in piena?-   

Infine tese leggermente l’orecchio. Una voce… qualcuno che urlava… il suo nome! Qualcuno lo stava chiamando!

-Oh no! Meglio andare…- Goku stava per scappare nella direzione opposta quando…

-Goku!- era stata la voce ansante di Sanzo a parlare -Goku… ti ho trovato…-

Il giovane itan si girò immediatamente, correndogli incontro.

-S… Sanzo! Ma cosa ci fai qui? Io…-

Il monaco non disse niente. Semplicemente si abbassò per dargli un tenero bacio sulle morbide labbra.

-Goku io… non ho bisogno di riflettere.-

-Come?- sussurrò con un filo di voce, sgranando gli occhi.

-Io ti amo Goku. Nel momento in cui tu mi hai parlato di quell’uomo, io… mi sono sentito così impotente. Mi sono detto “ormai è passato Sanzo, non puoi fare niente”. Non ho cambiato la mia idea: tu verrai con me Goku che ti piaccia o no. Io sono molto egoista sai?-

Attimi interminabili di calma piatta… il respiro di Goku accelerato, quello di Sanzo ancora un po’ affannato per la corsa… e poi…

-G… Grazie Sanzo…- lo aveva abbracciato in uno slancio, facendolo cadere per terra. Calde lacrime cadevano sulle sue guance arrossate e finivano anche su quelle del monaco. -Grazie Sanzo! Grazie, grazie, grazie, GRAZIE!! Io non sono mai stato così felice come adesso. Ti amo.- lo baciò in un impeto di gioia -Ti amo!-

 

-Chissà dove sono finiti quei due… in camera non c’erano…- disse Hakkai, spalmando un po’ di marmellata sulla sua fetta biscottata.

-Bha… chi lo può sapere? Forse… ah! Ecco i redivivi!- disse Gojyo, agitando una mano per far segno di venir li.

-Buongiorno!- disse euforico Goku, mentre Sanzo prendeva posto a tavola. Hakkai si alzò, poggiandogli le mani ai lati del viso del giovane itan.

-Hai gli occhi rossi Goku…che è successo?-

-Niente di preoccupante signor Hakkai. E ora facciamo colazione! E’ da ieri a pranzo che non mangio…-

Guardò tutte le cose sulla tovaglia e poi disse, quasi divertito:

-Si vede che questi tavoli non li ho apparecchiati io…- si alzò.

-Goku?- disse Gojyo, girandosi.

-Manca il burro! Ah… come farà quel uomo quando io non ci sarò più…-

Andò nella cucina, luogo in cui, i primi tempi, anni addietro, trovava attimi di pace e di tranquillità prima del calar della sera.

Tornò al tavolo canticchiando sottovoce.

-Ehi tu…- qualcuno lo strinse per il braccio, proprio davanti a gli altri tre. Era uno dei clienti.

-Ah! Lasciami!- disse Goku, dimenandosi. Sanzo fu pronto a scattare con la Shoreiju, nascosta nella manica della veste sacra, ma lo stesso Goku lo fermò.

-Cos’è questa novità? Da quando mangi allo stesso tavolo delle persone che ti sco…!-

-Un’altra sillaba… una sola sillaba e questo pugno ti spaccherà il cranio.- sibilò Gojyo. Il signore corse via, spaventato a morte, chiedendo perdono.

-La… la ringrazio signor Gojyo, ma non si doveva scomodare.- disse Goku, facendo un inchino. Si sedette accanto a Sanzo.

-Figurati. L’ho fatto con piacere!-

Dopo alcuni minuti di silenzio, Goku si decise a parlare. Forse… la cosa che stava per dire sarebbe sembrata pura follia però…

-Sentite io… volevo chiedervi un favore… però vi sto chiedendo troppo… io…-

-Non ti preoccupare Goku! Dicci pure…- disse Hakkai, cordiale.

-Ecco io… almeno questi ultimi giorni prima di andar via… volevo… lavorare qui… ma non nel senso che si potrebbe intendere!- arrossì violentemente -Solo lavorare in cucina o al bancone d’ingresso…-

-Tu…- disse Sanzo mettendogli una mano sui soffici capelli castani -Sei davvero troppo buono.-

Quello, ovviamente… era il suo si.