Ed
ecco il terzo capitoletto!!
THE SCRIPT OF MY LIFE - Parte Terza
Di Arumi-chan
Quella
sera in molti si lamentarono visto che, come prima cosa, non era stato Goku a cucinare ma il padrone della locanda, di conseguenza tutto il
cibo somigliava ad un’immonda poltiglia. Seconda cosa, il giovane itan non
c’era proprio, e quindi non potevano, come dire…
“scambiare quattro chiacchere” con lui. Ma, essendo
troppo pigri, non aveva la forza per cambiare albergo.
Dal
canto suo, Goku li spiava dalla porta leggermente aperta e rideva di gusto.
-Poveri
stupidi… senza di me si sentono persi.- si girò a
guardare i suoi benefattori, sorridendo meravigliosamente. Sanzo arrossì,
girando il volto di scatto.
-Goku…
che ne dici di unirti alla nostra partita a poker?- chiese Hakkai contento.
-Poker?
Poker, poker, poker… ne ho sentito parlare ma non ci
ho mai giocato.- saltellò allegramente fino al tavolo, sedendosi accanto a
Sanzo, con finta noncuranza. Si era cambiato e adesso indossava pantaloni neri,
giacca e cravatta coordinate e camicia rosa con un coniglietto sul
davanti.
-Non
è mai tardi per imparare.- esclamò l’esperto Gojyo.
Gli spiegarono le regole basilari del gioco e, sorprendentemente, alla fine fu
proprio Goku a riportare la tanto sospirata vittoria. Arrossì tremendamente,
diventando ancora più carino.
-Ho…
vinto?- sorrise -Che bello ho vinto!- il premio in palio era
l’ULTIMO pacchetto di sigarette rimasto, visto che tutti i negozi erano chiusi.
Sanzo e Gojyo lo guardarono quasi sull’orlo delle lacrime.
-No,
no, no. Signor Sanzo, signor Gojyo, fumare fa male.
Capito? M-A-L-E.-
-Finalmente
qualcuno che appoggia la mia causa.- disse Hakkai
sorridendo felicissimo. I due ragazzi si rabbuiarono.
-Su…
non fate così. Non fumare per un po’ non può farvi che bene.- prese il
pacchetto, mettendolo in tasca. -Questo lo tengo io. E’ comunque
il mio premio quindi mi spettava, ma adesso ho un motivo in più per tenerlo.-
-Nooooo…-
disse Gojyo in tono lamentoso. Sembrava un bambino che voleva il gelato che gli
era appena caduto.
-Niente
da fare signor Gojyo.- disse Goku con voce categorica.
-Hakkai
2 - il ritorno. Anzi no… la vendetta.- disse il rosso, venendo
approvato per la prima volta da Sanzo. Il demone dagli occhi gentili e la
scimmietta risero di gusto, guardandoli mentre si
imbronciavano sempre di più.
Goku… li… insieme a quegli strani ragazzi… trascorse la sua
prima serata di pura felicità dopo tanto tempo.
Passarono
altri due giorni e Goku non si fece vedere in giro. Alla fine
il padrone durante la cena della terza sera, chiese ai ragazzi, ancora intenti
a mangiare, che fine avesse fatto il suo adorato “servetto”.
-E’
nella nostra camera a riprendere fiato.- disse prontamente Gojyo, con fare da
perfetto attore -In tre siamo molto esigenti. Stasera è il turno del bonzo
corrotto.- Sanzo non si scompose minimamente e
continuò a mangiare la sua pizza.
-Abbiamo tirato a sorte, sa?- disse Hakkai, bevendo un
sorso di sakè.
-Mmm…-
sussurrò il locandiere incerto -Stasera verrò a controllare signor Sanzo… la
cosa mi puzza non poco.- e se ne andò.
-Merda!-
imprecò Gojyo in un soffio.
-Vado
immediatamente da Goku.- disse Hakkai alzandosi, per poi essere seguito da gli altri due. Dovevano trovare assolutamente una
soluzione.
-Ho
capito… me lo dovevo aspettare.- disse Goku composto e calmo -Bene signor
Hakkai, signor Gojyo, lui crederà che voi siate usciti, quindi dovete andare.-
-Ma…!- tentò di replicare Gojyo.
-No,
per favore andate.- disse Goku con un tono deciso, che
non ammetteva repliche. Il demone dagli occhi gentili e il rosso uscirono dalla
camera, senza nessuna voglia di lasciarli soli a decidere sul da farsi.
-Allora
signor Sanzo…- Goku si girò verso il letto -Intanto dobbiamo
spegnere le luci. Poi io…- disse titubante, mentre cominciava a gettare la
giacca e la cravatta in un angolo.
-Ma
che stai facendo?!- sussurrò Sanzo confuso.
-Non
penso che lei sia stupido signor Sanzo. In teoria noi staremmo
per fare sesso.- il monaco divenne di tutti i colori. -So… che non deve
essere bello stare con me… in questa situazione… d'altronde io… come faccio
schifo a gli altri, che mi vedono solo come un
oggetto… posso fare, anzi, sicuramente faccio ribrezzo anche a lei signor
Sanzo… ma…- la risposta del monaco non tardò ad arrivare. Con rapidi passi si
avvicinò e lo abbraccio teneramente.
-Goku…
tu non mi fai schifo, intesi?- interminabili attimi e poi si diresse
verso il letto, togliendosi solo la veste sacra, rimanendo in jeans e top nero.
Il giovane itan si riprese e si levò gli ultimi indumenti.
-Quelli
non li togli?- disse indicando i boxer, anch’essi
neri.
-N-Non lo so… per lei andrebbe bene signor Sanzo?- chiese arrossendo.
Dopotutto stava per mostrarsi nudo alla persona che… Goku ebbe un sussulto.
“Io…
signor Sanzo… io…”
-Bhe…
l’hai detto tu. Noi staremmo per fare sesso in teoria… quindi.-
“O la va o la spacca.” pensò Goku, prima di
togliersi con un rapido gesto i boxer, per gettarli vicino agli altri vestiti.
Il cuore di Sanzo perse un battito. Goku adesso era davanti a lui, in tutta la
sua bellezza… quella bellezza che era stata sporcata brutalmente da quel branco
di animali. Accarezzò fugacemente il suo braccio.
-Stenditi.
Ho sentito dei passi.- il ragazzo fu veloce ad infilarsi
sotto Sanzo, che coprì entrambi con il piumino, per fare vedere il meno
possibile. Pochi secondi dopo entrò sbattendo la
porta, il proprietario della locanda.
-Signor
Sanzo?- chiese, girandosi istintivamente verso il letto. Vide Goku, che ora
stava cambiando posizione, mettendosi sopra il monaco.
“Controllati!
CONTROLLATI!!” pensò Sanzo sull’orlo della disperazione. Infatti aveva una bella visione di Goku nudo, che lo
sovrastava e la sua virilità cominciava… a stare strettina nei jeans.
-Cosa
vuoi?- chiese con voce gelida il giovane itan. -Non
vedi che sto lavorando? E dire che i soldi te li
prendi tutti tu…-
-Piccolo
infido insolente!- Goku scese dal letto, guardandolo con fare strano.
-Se io sono insolente, tu sei un bastardo e un porco. Non ti rendi
nemmeno conto che senza di me, tu e questa catapecchia, sareste
già crollati? E ora vattene…-
-Ma…- tentò di replicare. Goku lo prese
per una spalla, spingendolo fuori, per poi sbattere la porta. Tornò da Sanzo,
tremando impercettibilmente.
-Mi…
dispiace che abbia dovuto assistere ad una scena del genere… forse è meglio che
io…-
-Forse
è meglio che tu non faccia niente…- gli prese le mani,
e con un colpo di reni finì sul letto, portandosi Goku sopra di se. Dopo pochi
e intensi sguardi, Sanzo ribaltò le posizioni, finendo nuovamente sopra di lui.
-M-Ma… ma certo signor Sanzo. Lei ha… pagato, quindi comunque… può…-
-No
ti sbagli…- sussurrò a pochi centimetri dalla sua
bocca con voce bassa e roca -Ti sbagli… perché io ti amo.-
Cancellò
in un secondo la distanza tra le loro labbra, cariche di desiderio. All’inizio
fu solo un timido sfiorarsi, che provocò ad entrambi una scossa elettrica lungo
la spina dorsale. Solo dopo la lingua di Sanzo si fece
coraggiosamente strada all’interno della sua bocca, trasformandolo in un bacio
ardente di passione. Goku gemette… nessuno lo aveva mai baciato con così tanto trasporto… nemmeno Konzen. Con lui era tutto più
aulico o per meglio dire… austero. Poche erano le carezze che si concedevano.
Non si erano mai spinti oltre quella soglia… ovvero… non avevano mai fatto
l’amore. Anche se Konzen continuava a ripetergli che lo amava
dal profondo del suo cuore.
-Lei… mi ama?- chiese Goku, guardandolo dritto negli occhi -Lei
mi ama davvero?-
-Si. Fin dal primo momento che ti ho visto, dentro di me è nato un
sentimento particolare. All’inizio pensavo fosse soltanto… soltanto il
desiderio di aiutarti a muovermi. Ma poi… mi resi
conto che non era quello, o almeno non solo quello. Capì che il mio sentimento
era ben diverso. Io ti amo e non ti lascerò andar via tanto facilmente.-
sorrise, aspettando la risposta del demonietto.
-Io…
signor Sanzo…io…- disse titubante.
-Se
questa è una dichiarazione vorrei che usassi del tu,
se è un rifiuto continua pure a darmi del lei…-
-Io…
io… Sanzo- il cuore del monaco ebbe un tuffo -io ti amo.-
-Bene
Gojyo… pensò che ormai sia ora di tornare in camera.-
disse Hakkai dirigendosi verso l’albergo.
-E
invece secondo me no.- ribatté il rosso fermandosi.
-Ho un presentimento.-
-In che senso?- chiese il demone dagli occhi gentili.
-Secondo
me… quei due combineranno qualcosa.- Hakkai rimase
colpito.
-Combineranno…
qualcosa? Nel senso che…-
-Che faranno sesso? …insomma… forse non si spingeranno così oltre…
o forse si. Chi lo sa! Però sono certo che faranno
qualcosa…- Hakkai si sedette accanto a lui.
-Un
Sanzo così… “intraprendente”… non me lo immagino.-
-Dici?
Goku fa uno strano effetto a tutti… compreso Sanzo!- sorrise sornione.
-Tutti,
eh? Quindi comprende anche te…- si alzò allontanandosi
di qualche passo.
“Stupido,
stupido, stupido!” pensò Gojyo dandosi una botta sulla testa.
-Io
faccio un altro giro. Perché non vai a vedere se c’è una di quelle signorine
che ti piace tanto?- Hakkai era stato tagliente come
non mai.
-Hak…-
-No
Gojyo. Sono davvero al limite. Penso che tra poco non
risponderò più delle mie azioni…- tremava -Non capisci… non hai mai capito… no,
no basta. Non voglio litigare con te.-
Due
braccia calde lo avvolsero in un tenero abbraccio.
-Gojyo!-
sussurrò Hakkai, interdetto.
-Hakkai
io… insomma mi dispiace. Come al solito sono stato un
insensibile, un cafone, un vigliacco, un… !- ma proprio non poté finire la
frase, dato che Hakkai, giratosi nell’abbraccio lo stava baciando.
-Uno
stupido. Gojyo io…-
-Io
ti amo Hakkai.- stavolta fu il rosso a prendere
l’iniziativa e unì nuovamente le loro labbra cariche di desiderio, profanando
la bocca del demone gentile con la lingua. -E me ne
sono accorto troppo tardi.-
Hakkai
fece un lungo, lunghissimo sospiro e poi sussurrò:
-Io
ti… amo. Ma tu… ogni notte, ogni dannatissima ogni,
scompari tra le braccia di una donna e io… sto male Gojyo. Male da morire senza
vederti, senza poterti stare solo accanto. Sto male. Come sto male ora…-
-Hakkai
perdonami se puoi. Perdonami, così da poter stare insieme tutto il resto dei
nostri giorni. Ti prego perdonami. So… che in passato
hai amato Kanan con tutto il tuo cuore, rischiando la tua stessa vita…-
-Gojyo
io farei la stessa, identica cosa per te ora!- disse Hakkai, mentre lacrime
salate cominciavano a salire su i suoi bellissimi occhi verdi, ma non scese niente.
-No,
non voglio Hakkai. Desidero solo stare con te e… desidero
che il tuo cuore mi appartenga. Posso?-
-Si Gojyo, si!-
un leggero rossore si fece strada sulle sue guance
Passo qualche minuto e si levò la voce tremante e incerta di
Hakkai -Vuoi… vuoi anche il mio corpo?-
-A
suo tempo e solo se tu me lo permetterai…- lo baciò ancora -Mi chiedo come ho
fatto a stare senza i tuoi baci per così tanto tempo!-
il moretto rise divertito.
-Gojyo…-
sussurrò Hakkai, pensando di sbagliare, affrettando i tempi… -Gojyo io… volevo…
dirti che… insomma… facciamo l’amore. Stanotte.-
-Sicuro?-
chiese stupito il mezzo-demone.
-Si.
Non sono mai stato così sicuro in vita mia…-
-Bene…
vieni.- lo prese per mano, cominciando a correre verso
la locanda -Ora possiamo dare via alle danze!-
In
fondo… la cosa più bella che gli fosse mai capitata
era Cho Hakkai.
(Chiedo scusa agli amanti del GojyoxHakkai ^-^ ma a me non ispira per
niente una loro scena di sesso, anche se li vedo benissimo insieme. Quindi, per ovvie ragioni, non la descrivo. Forse + avanti…
=3 ndArumi-chan)
-S-Sanzo…
o Dio!- imprecò un ansimante Goku, tutto sudato, mentre il monaco gli stava
abilmente (e preferisco io stessa non sapere da dove ha tirato fuori tutta questa esperienza!) leccando il collo.
“-Facciamo
l’amore…-” gli aveva detto prima “-Facciamolo ma solo…
solo se tu vuoi. Ti chiedo il permesso di… ripulirti dove ti hanno sporcato.-”
Goku
per po’ si era sfogato piangendo senza ritegno tra le sue
braccia, poi aveva sussurrato.
“-Va bene… va bene. Ma dimmi che
sarà diverso. Dimmi che non mi farà male qui…-” si
poggiò una mano all’altezza del cuore “-come ogni volta. Dimmelo,
ti prego.-” Sanzo allora lo baciò dolcemente, per poi stringerlo ancora
di più a se, dicendo di rimando:
“-Certo.
Te lo prometto. Io… non ti abbandonerò.-”
-Sanzo!-
gemette, aggrappandosi alle spalle del monaco. Inarcò la schiena, tendendosi
come una corda di violino, in un’armoniosa e snella figura.
Sanzo con estrema dolcezza, che quasi non riconosceva come sua,
lo prese in bocca, attraversando prima il suo petto, accarezzando ogni singola
cicatrice che aveva. Leccò la sua intera lunghezza, sfiorando i morbidi testicoli.
-Ahh…
di… solito sono io a… ahh… riservare questo trattamento a… gli altri… ahh!!- con un gemito più forte venne nella bocca golosa di
Sanzo. Goku tentò di riprendere fiato, girando il viso e premendolo contro il
cuscino. Scese qualche lacrima dai suoi meravigliosi
occhi dorati.
-C’è
qualcosa che non va?- chiese Sanzo, abbassandosi.
-Niente…-
lo abbracciò forte -Sono contento. Non sono mai stato
così contento. Ti amo… tanto, tanto.- il monaco sorrise impercettibilmente e poggiò una mano sul suo ventre e una sul suo morbido
sederino.
-La
tua… prima volta… è stata con quel uomo?-
-S-Si…
si con lui…- si strinse di più al suo petto.
-Lo
so… che è una cosa troppo, davvero TROPPO grande da chiederti…
ma immagina…- premette di più sulle sue natiche -immagina che questa sia
la tua prima volta…-
-Ma S-Sanzo… io… è difficile…- sussurrò, guardandolo negli occhi.
“Devo
dirglielo! Devo liberarmi da questo peso! Parlargli di lui…
di quello che mi ha fatto. Si… parlargliene…”
-Hai ragione… h-hai ragione.- si mise una mano sulla fronte.
-No.-
sorrise -No. So che è difficile ma… per te, solo per
te posso provare… a farlo.- lo baciò a fior di labbra -Sai… di solito… sono
sempre sempre sempre io che
prendo l’iniziativa… o che a limite faccio qualcosa. Ma… adesso vorrei che
fossi tu a fare la prima mossa.- lo stese giù e si sedette
sul suo ventre piatto ma muscoloso.
-Oh…
non mi provocare.- ribaltò le posizioni, finendo di spogliarsi. Goku gli sfiorò
il petto, sussurrando “sei davvero bellissimo”. Si
baciarono teneramente, come mai avevano in quella marea di baci che si erano
dati. La passione aumentava sempre di più, sembrando un fiume in piena.
-Son
Goku io ti amo.-
-Anch’io
la amo signor Sanzo!- il monaco gli diede un piccolo
pugnetto sulla fronte e poi fece scivolare la mano sulla sua schiena, arrivando
al suo sederino.
-Pronto?-
Goku
invece di rispondere, invertì le posizioni, sedendosi sul ventre di Sanzo.
Cominciò a muovere quel provocante sederino, risvegliando il membro del monaco,
che prese di rimando tra le mani le sue natiche,
massaggiandole con forza.
Sanzo
allungò una mano e Goku uscì fuori la lingua, facendo l’amore con le sue dita.
Il monaco, non volendo venire solo a guardarlo, sfilò le dita da quella umida danza, penetrandolo per la prima volta. Goku
gemette pesantemente, appoggiando le mani sul suo petto, sudato come il resto
del corpo.
Una, due e tre dita.
Quando
Sanzo le tolse, Goku per la prima volta nella sua vita
desiderò che quel vuoto fosse colmato, colmato da qualcosa di più grande e
caldo. Dopo anni in cui ogni dannata volta urlava nella sua mente e nel
suo cuore:
“Adesso
basta, basta, basta! Che qualcuno faccia cessare tutto
questo!!”
Dopo
anni… lui infine si era ritrovato a pensarlo…
“Voglio
sentirlo dentro di me. Voglio sentire il suo membro dentro di me.”
Ma questo… perché era Sanzo, ovvio. Sanzo, la persona che
amava e nessun altro.
-Pronto?-
sussurrò questa volta Goku, con voce roca.
Si
alzò leggermente, prendendo in mano la virilità pulsante del biondo, sedendoci
sopra, penetrandosi lentamente.
-AHHH!!!- urlò, facendo entrare la sua intera lunghezza,
impalandosi poi su di lui. Un gemito di soddisfazione scappò anche dalle labbra
tremanti di Sanzo.
Goku,
quasi senza accorgersene, cominciò a muovere freneticamente il bacino.
-Ahh!
Ah… ahn!!- gemiti incontrollabili uscivano dalle sue
dolci labbra.
-Ora
tocca a me condurre il gioco…- sussurrò Sanzo, sedendosi e facendolo di
conseguenza cadere sulle sue gambe. Le sue spinte
divennero sempre così forti e esigenti, che Goku non poté far altro che
abbandonarsi sul suo petto e lasciarlo fare, gemendo affannosamente. Solo
condusse la mano di Sanzo sul suo membro a riposo, risvegliandolo
immediatamente.
-La…
forza… dell’abitudine?- sussurrò il monaco tra i
gemiti di soddisfazione e piacere.
-Mmm…
gomenasai.- rispose Goku, stringendo le spalle dell’altro, che stava con immenso piacere accarezzando il suo membro.
Ricevete
un bacio violento da Sanzo.
-Figurati…
perché scusarsi per una cosa che GIA’ adoro fare?- un
ultima spinta e Goku venne su di loro e Sanzo dentro il giovane itan.
Ripresero
fiato lentamente, godendosi il momento e il battito irregolare dei loro cuori.
-Sanzo…
tu mi ami, no?- chiese Goku, stringendosi nel petto del monaco.
-Sbaglio
o l’ho già detto?- rispose, alzando un sopracciglio.
-Non…
non- deglutì a fatica -non è solo sesso, vero?-
ribaltò le posizioni, finendo a cavalcioni sul suo ventre -Non è solo sesso,
VERO? Dimmelo!-
Ora
che si era donato completamente alla persona che amava DAVVERO, una paura folle
l’aveva invaso. Sanzo, allora, pose un lieve bacio sulle sue labbra ancora
gonfie.
-Goku
lo sai… lo sai benissimo che non è solo sesso.- lo
abbracciò, tentando di far sparire tutte le sue insicurezze.
Goku
sorrise, sentendosi felice e protetto all’interno di quelle braccia.
-Io…
posso sentirmi almeno un po’ debole?-
-Certo…
ti spetta di diritto, in fin dei conti…-
-Bene!
A questo punto parlami della missione che dobbiamo portare a termine!- disse,
con un tale entusiasmo, da far definitivamente
sciogliere ogni barriera del cuore di Sanzo.
-Allora…
dobbiamo andare in una terra dell’ovest molto lontana per impedire la
resurrezione di…-
Continuarono a parlare per ore, anche di cose semplici,
di poca importanza. Presero sonno solo a notte inoltrata, con il sorriso
dipinto sulle labbra.