Nota: i personaggi di
questa fic non appartengono a me bensì a quelle quattro folli delle Clamp!
Mentre i diritti della canzone ‘There you’ll be’ appartengono a Faith Hill.
Dediche: Questa fic è
interamente dedicata alle mie tre adorabili sorelline per festeggiare il
giorno in cui ci siamo incontrate la prima volta! Che gran giorno è
stato!ç___ç *commossa* Spero che vi piaccia visto che siete state proprio
voi a richiedermela!^_^ In oltre mi avete proibito di parlare male di questa
storia, anche se ho tentato in tutti i modi di avvertirvi che è penosa,
quindi ora vi tocca leggerla…vedremo se alla fine non mi darete
ragione!-___-;;; Mentre la scrivevo me n’era venuta in mente un’altra,
forse, migliore….ma ormai ero quasi alla fine e non potevo lasciarla
incompiuta!ç_ç
There you'll
be
di Miyuki
Devo ammetterlo…se
qualcuno qualche mese fa mi avesse chiesto se credevo nell’esistenza degli
angeli, gli avrei risposto un semplice e secco ‘no’. Non ho mai creduto
nelle cose soprannaturali…come aspirante medico sono un tipo piuttosto
razionale, credo in ciò che vedo anche perché, se davvero esistessero cose
del genere, non avrei alcuna possibilità di intervenire su di
loro….sarebbe impossibile perché non le potrei toccare con mano. In casi
del genere mi sentirei tremendamente impotente.
Comunque so ammettere di
aver sbagliato se qualcuno o qualcosa è in grado di dimostrarlo…ed infatti
due settimane fa le mie convinzioni hanno ricevuto un duro colpo.
Gli angeli esistono
davvero…eccome se esistono! Me né spuntato davanti uno all’improvviso,
uscendo da un albero di glicine di una casa che mi era stata affidata dalla
mia famiglia.
No…non sono
impazzito…dico sul serio! Il nome di questo angelo è Kohaku.
Ora vivo con lui in
questa casa…beh…tecnicamente non siamo soli, con noi ci sono anche un
ex-arcangelo, il suo ragazzo, che è niente poco di meno che il figlio di
Satana, ed altri tre demoni che creano una gran confusione. Di certo questi
compensano la mia natura silenziosa…e non è un male.
Esco dalla mia stanza e
mi affaccio al giardino, dove so di trovarlo.
Il sole è sorto ad
illuminare un nuovo giorno ed ogni mattina al mio risveglio so di trovarlo
qui, a danzare e cantare per gli alberi in compagnia di quei piccoli e buffi
uccellini che lo seguono sempre e ovunque.
E’ passato poco tempo da
quando l’ho incontrato ma questo piacevole modo di svegliarsi mi ha già
contagiato e non credo di poterne fare a meno ormai.
Kohaku sta volteggiando
nell’aria, con mulinelli d’acqua tutti attorno, che stanno annaffiando le
piante del mio giardino.
In quel momento l’angelo
si volta verso di me e sorride raggiante.
“Buon giorno Shuichiro!
Hai dormito bene?” chiede mentre mi vola incontro.
“Si grazie.”
“Ne sono felice!
Hisui-san e Kokuyou-san dovrebbero essere già svegli!”
Entriamo così in casa e
troviamo il demone seduto al tavolo della sala in attesa della colazione che
stava di sicuro preparando Hisui. Infatti, giusto il tempo di sedermi
anch’io, ed ecco comparire l’ex-arcangelo dalla cucina, con in mano un
vassoio.
Kohaku impallidisce un
po’ a quella vista, questo perché, secondo quello che mi ha spiegato Hisui,
gli angeli non sopportano la vista di qualcosa che una volta era vivo…e di
certo non sono in grado di cucinare. Lui può farlo perché ha scelto di non
essere più un angelo per restare vicino a Kokuyou ma Kohaku può toccare solo
il latte.
Essendo la reincarnazione
del Shuichiro di cento anni fa, sento di doverle già sapere queste
cose…eppure non ne ho memoria e questo me ne dispiace perché mi devono
rispiegare tutto da capo. Pazienza…non ci posso fare nulla.
“Ecco qua la colazione!”
dice Hisui appoggiando il vassoio sul tavolo e cominciando a servire sia me
che Kokuyou.
“Grazie.” rispondiamo noi
quasi in contemporanea per poi scambiarci un’occhiataccia.
L’ex-arcangelo ci fissa
divertito, voltandosi poi a parlare con Kohaku.
“Allora dimmi, quali sono
i vostri piani della giornata?”
“Shuichiro ha detto di
voler andare a fare delle compere ed io ho deciso di accompagnarlo, magari
gli posso essere d’aiuto!”
Kohako è sempre così
entusiasta…vuole sempre rendersi utile agli altri. Mi domando dove la trovi
tutta quell’energia.
“Oh…è davvero un pensiero
carino il tuo…e sono sicuro che vi divertirete un mondo.”
“Ne sono convinto
anch’io! Il solo pensiero di stare con Shuichiro mi riempie di gioia!” dice
con un sorriso raggiante.
Io per poco non mi
soffoco con la colazione. Non credo di essermi ancora abituato alla sua
sincerità. Lui dice sempre le cose come stanno, dice sempre quello che
prova…il contrario di me, che tendo a rimanere taciturno.
Beh…però Kohaku un po’
esagera…mi mette in imbarazzo e neppure se ne accorge.
“C’è qualcosa che posso
fare per te mentre sono fuori, Hisui-san? Qualche commissione magari?”
“Effettivamente qualcosa
ci sarebbe….ma non sono certo che tu sia in grado di svolgerla.” confessa
fissando l’esuberante angelo con incertezza.
“Non temere! Ce la farò
senz’altro! Dimmi che vuoi che faccia!?”
“Ecco…avrei bisogno che
andassi a fare la spesa…”
“Oh…” e lo vedo sbiancare
di nuovo.
“Non importa Kohaku…”
sorride comprensivo “Uscirò io a farla più tardi.”
“Ma…ma no! Ce la posso
fare! Ti voglio aiutare!!”
“Sei sicuro?”
“Si!!” risponde cocciuto.
“Allora va bene.”
*************************
When I think back on
these times
And
the dreams we left behind
I’ll be glad cause I was blessed to get
To
have you in my life
When I look back on these days
I’ll look and see your face
You were there for me
*************************
Una volta finita la
colazione, salutiamo Hisui e Kokuyou ed usciamo di casa per andare in
centro.
Le strade sono affollate
di gente e Kohaku ne sembra molto contento. A lui piace molto stare con le
persone…non credo esista una sola persona su questa terra che lo potrebbe
odiare. Sa conquistare l’animo della gente…come ha conquistato il mio.
Mi cammina affianco
allegramente ed ogni tanto si volta e mi lancia un sorriso, a cui rispondo
increspando appena le labbra…e questo lo fa sorridere maggiormente.
Kohaku è davvero una
persona semplice e pura…basta così poco per renderlo felice.
Un po’ mi sento in colpa
per questo. Lui da tutto sé stesso agli altri senza aspettarsi niente in
cambio. Anche quando ha confessato di amarmi non si è aspettato che io lo
ricambiassi. Ha solo voluto estrernare i suoi sentimenti poiché non si
vergogna di quello che prova.
Io però non sono stato in
grado di rispondergli…e sinceramente non lo sono tutt’ora. Oh, so con
certezza che mi piace stare con lui…su questo non ho dubbi. La sua presenza
mi infonde gioia e serenità, con lui sono tranquillo e rilassato…ed è
qualcosa che non ho mai provato prima d’ora con nessun altro.
Per questo gli ho detto
che sarei felice di averlo sempre con me e che non si doveva più preoccupare
del desiderio del vecchio Shuichiro, perché lo aveva già realizzato.
Però non so bene cosa
provo per lui…è questa la verità.
Tutto ciò che sento sono
solo degli effetti causati dalla sua natura angelica? Dalla sua purezza?
So di volergli bene, chi
non potrebbe…ma è l’affetto di un amico? Fraterno? Oppure l’inizio di
qualcosa di più profondo?
Purtroppo non riesco
ancora a capirlo. Mi sono trovato in questa situazione talmente
all’improvviso da non avere il tempo di studiarla con occhio critico. Mi
sono dovuto abituare in fretta e basta, cercando di capire se quelle
creature, angeli o demoni che fossero, si stavano aspettando che io fossi lo
stesso me stesso di cento anni fa.
Però nessuno di loro
sembrava avere quella pretesa…mi hanno accettato per quello che sono e non
per quello che ero.
Ciò non toglie che mi sia
sentito frastornato e confuso da tutte queste scoperte e questo mi ha reso
insicuro dei miei sentimenti.
Amo Kohaku?
Non lo so.
Per questo non ho potuto
dirgli niente, non ho voluto illuderlo di avere qualcosa che poi si sarebbe
potuta rivelare una bugia. Non avrei sopportato di farlo soffrire
inutilmente…tengo troppo al rapporto che abbiamo per rovinarlo.
Solo quando avrò delle
risposte certe gliele dirò…per adesso entrambi sembriamo essere felici di
come stanno le cose.
Improvvisamente sento la
mano di Kohaku afferrarmi il braccio e strattonarmi verso una vetrina.
“Shuichiro! Guarda! Non
sono dolcissimi!?”
L’angelo mi ha trascinato
di fronte ad un negozio di animali e stava fissando estasiato tutti i
cuccioli che erano chiusi nelle gabbie. Questi vedendolo avevano preso a
fargli feste sfrenate, che fossero cani o gatti…pure i canarini ed i
pappagalli sembravano gioire della sua presenza.
“Sì, sono davvero molto
carini.” rispondo sorridendo dolcemente alla vista.
La padrona del negozio
esce e ci saluta allegramente.
“Noto che i miei
piccolini ti trovano simpatico ragazzo!” dice a Kohaku riferendosi agli
animali.
“Grazie…ma sono loro ad
essere così affettuosi!” risponde lui passando da una gabbia all’altra.
Io continuo a sorridere e
mi volto verso la signora che ricambia il gesto.
“Scusatelo…ma il mio
amico ha un vero debole per gli animali…riempirebbe casa se potesse.”
“Vedo! Deve essere un
ragazzo davvero passionale e puro per avere un simile effetto sui cuccioli.
Si dice che gli animali siano molto sensibili all’animo delle persone.”
“Già…” torno a fissare
Kohaku e lo vedo giocare con un gruppo di gattini “Beh…ora penso sia meglio
che lo porti via, altrimenti se li porta tutti a casa!”
La signora ride e ci
propone di tornare ancora mentre trascino l’angelo lontano dal negozio.
Quest’ultimo dopo un po’ mi fissa con sguardo triste e colpevole.
“Scusami…ti ho fatto
perdere tempo vero?”
“No…abbiamo tutto il
tempo per fare compere…è solo che volevo dare anche agli altri clienti la
possibilità di ammirare i cuccioli…e poi torneremo a trovarli se proprio
vuoi. La propietaria ci ha invitato o sbaglio?”
“Hai ragione!” dice
tornando a risfoderare il sorriso.
Così continuamo la nostra
passeggiata in centro, curiosando nelle varie vetrine alla ricerca di cose
interessanti da comprare. Kohaku mi trascina in un negozio di abbigliamento
alla ricerca di qualcosa di mio gradimento…e lui passa allegramente da uno
scaffale all’altro di vestiti mostrandomi i vari capi che secondo lui mi
donano.
In realtà questa mattina
ero uscito per comprarmi solo un paio di jeans ma l’entusiasmo di Kohaku ha
contagiato anche me…così finisco per acquistare anche un paio di camicie,
una nera ed una verde scuro, ed una maglietta.
Mi sono addirittura
offerto di fargli un regalo…poteva scegliere ciò che voleva…ma lui ha
rifiutato dicendomi che non aveva bisogno di nulla se non della mia
compagnia.
Ancora una volta mi sento
in colpa per non sapergli dire niente di altrettanto dolce. D’accordo…è un
angelo e non ha bisogno di niente…si può procurare qualsiasi cosa voglia…ma
a me piacerebbe donargli qualcosa.
Mi piacerebbe renderlo
ulteriormente felice con un dono da parte mia…visto che non ho parole da
confessargli al momento.
Beh…ora che ci penso c’è
almeno una cosa che gli posso offrire.
“Un gelato?” mi fissa
incerto.
“Esatto…ce ne sono di
vari gusti ma la sua composizione base è il latte…e visto che tu bevi solo
quello non credo che tu abbia problemi a mangiarlo.”
“Credo di no…”
“Ma davvero non ne hai
mai visto uno?”
“No…perché quando sono
venuto sulla terra la prima volta era autunno e da quello che mi hai detto
questo ‘gelato’ è una cosa che va in questa stagione.”
“Allora sarà una nuova
esperienza per te…vedrai, ti piacerà!”
Questa volta è il mio
turno di trascinare le persone nei negozi e così porto Kohaku in una
gelateria. Lo osservo mentre studia con attenzione i vari gusti con
espressione curiosa e sorrido alla sua ingenuità.
Per me ordino un cono al
cioccolato e menta mentre Kohaku alla fine opta per un cono allo yogurt e
albicocca.
All’inizio fissa il suo
gelato con espressione quasi comica ma poi decide finalmente di assaggiarlo.
Il suo volto si illumina di colpo mentre mi lancia un’occhiata tra lo
sorpreso ed il compiaciuto…è qualcosa che non so descrivere ma sono felice
che gli sia piaciuto…e da come se lo sta mangiando non ho dubbi.
*************************
In my dreams I’ll
always see your soul
Above the sky
In
my heart there always be a place
For
you for all my life
I’ll keep a part of you with me
And
everywhere I am
There you’ll be
*************************
Dopo quel gelato non ho
molta fame quindi non ci fermiamo a pranzare. Andiamo direttamente a
svolgere l’incarico che ci ha affidato Hisui…ovvero fare la spesa.
Kohaku ha con sé la lista
scritta dall’ex-arcangelo e me la passa mentre ci avviciniamo alla
destinazione. Una volta di fronte al supermercato Kohaku si ferma. E’ di
nuovo impallidito…nonostante i suoi buoni propositi non sono convinto che ce
la farà ad entrare.
“Kohaku…non sei obbligato
a venire…posso farcela benissimo da solo.”
L’angelo scuote
cocciutamente il capo e torna a fissare il supermercato con sguardo di
sfida.
“No! Ho promesso ad Hisui
che lo avrei fatto! E poi se devo vivere sulla terra devo imparare a fare
certe cose!”
“Sei sicuro?”
“Si!”
“Allora andiamo.”
E così entriamo. Kohaku
mi sta praticamente incollato mentre ci aggiriamo tra gli scaffali di
alimenti. E’ sempre più pallido e si guarda attorno nervosamente…come se da
un momento all’altro un pacco di crackers dovesse saltargli addosso ed
aggredirlo.
Io intanto sfoglio con lo
sguardo la breve lista scritta con la calligrafia ordinata di Hisui mentre
spingo il carrello.
Non ci vuole molto tempo
per raccogliere tutto il necessario. Nel giro di quindici minuti abbiamo
quasi finito…rimangono solo un paio di cose che ho volutamente lasciato per
ultime.
Ci avviamo così verso il
bancone delle carni e pesci…e lì tutta la forza di volontà di Kohaku
svanisce. Lo sento irrigidirsi ed assumere un colorito degno di un lenzuolo
trattato con la candeggina. Si stringe al mio braccio con forza.
“Shuichiro….credo…credo
di non sentirmi troppo bene…”
Si vede…sembra sul punto
di svenire da un momento all’altro.
“Allora esci fuori ed
aspettami davanti al negozio, ok? Ti raggiungo subito, il tempo di pagare.”
“Va bene…però mi
dispiace…”
“Tranquillo.” gli sorrido
“Sei stato già molto bravo a venire fino a qui…un po’ alla volta ci farai
l’abitudine.”
“Grazie.”
“Ora vai…qui finisco io.”
Con questo Kohaku si
avvia barcollante verso l’uscita mentre io continuo la spesa.
Una volta prese anche le
ultime cose della lista mi avvio verso la cassa…dove ovviamente c’è una coda
assurda. Perché la gente deve essere così imbranata a pagare? E certe
cassiere poi sembrano farlo apposta a rallentare…uffa!
Vabbè…dopo dieci minuti
di agoniante attesa riesco finalmente a pagare ed esco con in mano due
buste. Mi guardo attorno alla ricerca di Kohaku ma non riesco a vederlo.
Poi scorgo appoggiate ad
una ringhiera i sacchetti del negozio di abbigliamento…ma del mio compagno
neanche l’ombra.
Dove si è cacciato? Gli
avevo detto di aspettarmi fuori….e poi non è da lui lasciare incustodite le
nostre cose per andarsene in giro. Non so perché ma questa storia non mi
piace.
Comincio a girare nei
dintorni per vedere se per caso si era spostato da qualche altra parte…ma
dopo quasi una mezzora di ricerche non sono ancora riuscito a trovarlo.
Ora sto cominciando
seriamente a preoccuparmi….Kohaku dove sei finito?
*************************
Well you showed me how
it feels
To
feel the sky within my reach
And
I always will remember all
The
strenght you gave to me
Your love made me make it through
Oh,
I own so much tu you
You were there for me
*************************
Non volendo pensare
subito al peggio mi sono diretto di corsa a casa…magari Kohaku era tornato
lì per qualche ragione, anche se era strano che non mi avesse avvertito.
Quando arrivo trovo Hisui
a fare il bucato e Kokuyou seduto a riposare beatamente su un albero.
Assieme a lui c’è pure Kouryu mentre Ruri e Hari se ne stanno a prendere il
sole sotto al portico nella loro forma di gatto.
Hisui è il primo a
percepire la mia presenza e si volta sorridendomi.
“Shuichiro, siete già
tornati? Non vi aspettavo fino al tramonto. Kohaku dov’è? Non avrà combinato
danni spero.”
Quella domanda fa
crollare in un istante tutte le mie speranze di trovarlo qui.
“Allora non è tornato…”
sussurro con sguardo serio.
“Come scusa? Non è con
te?” mi chiede perplesso.
“No…è scomparso. Mentre
eravamo nel supermercato non ha retto ed è dovuto uscire…gli ho detto di
aspettarmi fuori ma quando sono uscito non c’era. L’ho cercato ovunque ma
non l’ho trovato…speravo fosse tornato qui.”
“E’ strano…non è da lui
comportarsi così…”
Anche Hisui sembra
preoccuparsi della sua sparizione.
“Ah quanto la fate lunga!
Magari quel pasticcione di un angelo si è fermato a parlare con qualche
fiore, semino o che so io e si è dimenticato di te!” dice Kouryu con tono
del tutto indifferente.
“No…non ci farebbe
preoccupare così…”
Sono d’accordo con lui…Kohaku
non si comporterebbe mai in questo modo.
Kokuyou salta giù
dall’albero e si avvicina ad Hisui appoggiandogli una mano sulla spalla.
“Hisui…non puoi provare a
rintracciare la sua aura? Non dovrebbe essersi allontanato molto…sarà di
sicuro qui in città da qualche parte.”
“Hai ragione…” risponde
l’ex-arcangelo sorridendo.
Subito dopo lo vedo
chiudere gli occhi e concentrarsi…il suo corpo comincia a brillare di una
tenue luce verde che aumenta piano piano d’intensità. Poi improvvisamente la
sua espressione si fa seria e contrariata e sembra concentrarsi maggiormente
nella sua ricerca.
Alla fine apre gli occhi
e ci fissa con uno sguardo talmente preoccupato da farmi davvero temere il
peggio.
“E’ sparito…”
“Beh questo lo sappiamo…”
inizia Kokuyou ma viene subito interrotto dal compagno.
“No…intendo dire che è
proprio sparito! Non riesco a percepire la sua aura…neppure i residui che
dovrebbe aver lasciato durante la sua passeggiata con Shuichiro! Non c’è
nulla!”
“Ma è impossibile…lui è
ancora un angelo…”
“Infatti! Ho provato pure
ad ampliare le ricerche ma non ho trovato niente! Che cosa gli può essere
successo?”
Kokuyou abbraccia
d’impulso Hisui e cerca di calmarlo. Per quanto mi riguarda mi sento un
fascio di nervi ed apprensione.
Che cosa sta succedendo?
Spero che Kohaku stia bene altrimenti non me lo perdonerei mai...no, devo
stare calmo e pensare…dobbiamo trovare una soluzione.
“Cerchiamolo!” dico
infine “Se i tuoi poteri non possono aiutarci, non ci restano che i metodi
tradizionali!”
“Hai ragione, non abbiamo
altra scelta.” concorda il demone.
“Bene, buon lavoro
ragazzi!” dice Kouryu prima di rimettersi a sonnecchiare sull’albero. Il
cugino gli vola accanto e lo strattona a terra in malo modo.
“Tu ci darai una mano! Ed
anche voi!” riferendosi a Ruri e Hari.
“Ma a me non va!”
protesta il demone.
“Osi mettere in
discussione un mio ordine?” il tono di voce di Kokuyou non preannuncia
niente di buono se rifiuta.
“Ehm…no…certo che no…”
“Bravo…ora non ci resta
che dividerci, in questo modo abbiamo più possibilità di trovarlo….ci
ritroveremo qui al tramonto…e speriamo che con noi ci sia anche Kohaku.”
*************************
In my dreams I’ll
always see your soul
Above the sky
In
my heart there always be a place
For
you for all my life
I’ll keep a part of you with me
And
everywhere I am
There you’ll be
*************************
Ho cercato Kohaku per
ore, vagando per le strade della città chiedendo informazioni ai passanti e
rivisitando i posti in cui eravamo stati…ma non ho trovato alcuna traccia né
di lui né di un suo eventuale passaggio. Niente.
Hisui, Kokuyou e Kouryu
hanno sorvolato la città in lungo ed in largo mentre Ruri e Hari hanno
controllato i luoghi più improbabili sfruttando la loro forma animale. Anche
loro però hanno fatto un buco nell’acqua.
Ed ora eccoci qui, tutti
radunati in questa casa a domandarci che fine ha fatto il nostro amico.
Hisui è molto preoccupato
ed il suo compagno cerca in qualche modo di rassicurarlo facendogli sentire
la sua presenza, abbracciandolo….anche Kouryu, che all’inizio faceva tanto
l’indifferente, sembra essere un po’ inqueito, nonostante cerchi di
nascondere la cosa dietro la solita facciata da spaccone.
Io invece sto male, mi
sento male quasi fisicamente per la sua assenza. Non avrei mai pensato di
potermi sentire in questo modo per qualcuno…sono tormentato dal pensiero che
gli possa essere capitato qualcosa di grave.
Una terribile ansia mi
attanaglia il petto con una tale forza da lasciarmi quasi senza fiato.
E’ stata colpa mia…non
avrei dovuto lasciarlo da solo…avrei dovuto uscire con lui e lasciare
perdere la spesa. Kohaku ere molto più importante.
Che cosa farò se non
dovessi più rivederlo? Se non potessi più rivedere quel suo dolce sorriso?
Se non potessi più sentire quella melodiosa voce pronunciare.
Dio sto impazzendo….non
capisco più niente…non so cosa fare! Perché? Perché certe cose devono
capitare sempre a me…e sempre all’inmprovviso?
Dovrei adattarmi anche
questa volta? Adattarmi alla sua scomparsa come se niente fosse?
Improvvisamente un
bagliore attira la nostra attenzione e ci ritroviamo tutti a fissare il
cielo notturno, contro il quale si staglia una figura alata.
L’angelo, che un po’ alla
volta scende fino a terra, ha lunghi capelli biondo cenere ed un’espressione
seria sul volto.
“Ranshou!!” urla Hisui
balzando in piedi “Che cosa ci fai qui?”
“E chi sarebbe questo?”
chiedo lanciando un’occhiata a Kokuyou.
“E’ Ranshou, l’arcangelo
della terra.”
Il nuovo arrivato ci
fissa alcuni istanti prima di parlare.
“Salve Hisui…principe…sono
felice che il vostro soggiorno sulla terra prosegua bene.” poi si volta
verso di me “E tu devi essere la reincarnazione di Shuichiro presumo.”
“Presumi bene.” gli
rispondo irritato.
“Ranshou! Ti prego
aiutaci! Kohaku è scomparso e non riusciamo a trovarlo!”
“Lo so…ma non ti devi
preoccupare Hisui, Kohaku è al sicuro.”
Per un attimo tra di noi
cala il silenzio. Tutti fissano perplessi l’angelo non capendo cosa
intendesse con quelle parole, solo io e Kokuyou sembriamo essere arrivati
alla sola ed ovvia conclusione…anche se non ne capisco il motivo. Quanto
vorrei avere memoria del passato!
“E’ stata tutta opera
vostra, non è vero? Voi lo avete rapito.”
“Cosaaaa???” urlano
Kouryu e le sue due fidate compagne. Tra tutti Hisui sembra il più
sconvolto.
“E’ la verità?” sussurra
col volto pallido.
“Rapito…non lo definirei
un rapimento. Direi più che altro che l’ho ‘persuaso’ a seguirmi.” risponde
Ranshou con tono del tutto indifferente.
“E’ con te?”
“Certo.”
“Vogliamo vederlo.” dico
infine io con sguardo duro e tagliente, mentre sento insorgere in me una
rabbia incontrollabile.
“Perché no…tanto questo
non cambierà la situazione…”
L’arcangelo della terra
fa alcuni gesti con le mani e l’attimo dopo, davanti a lui, compare un
turbinio di piume che un po’ alla volta si disperde, facendo comparire il
corpo incosciente di Kohaku che fluttua a mezz’aria.
“Maledetti! Che diavolo
gli hai fatto?” chiede Kouryu adirato.
“Niente…sta solo
dormendo…in questo modo lo riporterò in Paradiso senza problemi e gli
cancellerò la memoria del periodo vissuto sulla terra.”
“Che cosa vuoi far
tu!?!?”
“Ranshou! Perché?” chiede
Hisui disperato “Gli avevate promesso di lasciarlo vivere sulla terra senza
conseguenze! Perché questo cambiamento improvviso!?”
“La sua presenza ci è
necessaria in Paradiso.”
“Ed allora a quale scopo
lo abbiamo sigillato in quel glicine per cento anni se adesso te lo porti
via?”
“Mi dispiace Hisui…lo sai
che io eseguo solo gli ordini del Signore.”
“Ti dispiace? TI
DISPIACE?? Un corno ti dispiace razza di pennuto da quattro soldi!!” urla
Kouryu prima di scagliarsi contro l’arcangelo. Sfortunatamente non arriva
neppure a sfiorarlo perché si ritrova scaraventato al suolo da un’onda di
energia.
“Vi conviene starvene
buoni e mettervi il cuore in pace…Kohaku verrà via con me.”
Io fisso il volto privo
di sensi di Kohaku, ignorando quasi completamente tutto il resto. Quell’angelo
sta dicendo che vuole portarsi via Kohaku senza il suo consenso? Che vuole
cancellargli ogni ricordo che ha su di noi, su di me e sul vecchio Shuichiro?
Una fitta improvvisa al
petto mi fa vacillare. Mi aggrappo con una mano alla camicia nel tentativo
di far svanire il dolore e mi ritrovo inconsciamente a stringere nel pugno
l’orecchino di Kohaku. Un gioiello che è stato tramandato nella mia famiglia
da quel fatidico giorno di cento anni fa e che ora porto appeso al collo con
una catenina.
Ad un tratto una voce
comparve nella mia mente.
Fermalo!
Cosa?
Fermalo! Non permettergli di portarlo via!
Chi sei?
Non ha
importanza…fermalo! Non fartelo portare via un'altra volta! Non permettere
che ci portino via la persona che amiamo!
Cosa?? Io….amo Kohaku?
Certo che lo ami! Il tuo destino è legato
al suo…tu sei nato per stare con lui…solo con lui! Non lo senti?
Ecco…io…si, hai
ragione…sento qualcosa…qualcosa che mi attira verso di lui, una forza
ineluttabile ma dolce allo stesso tempo…come se la mia vita senza di lui non
avesse senso…
Infatti non ne ha…senza di lui è come se
la tua vita fosse a metà…io l’ho capito troppo tardi, mi è stato impedito di
essere felice con lui ma tu hai ciò che a me non è stato concesso.
Tu sei…
Fermalo! Ed amalo per entrambi!
L’attimo dopo la voce è
sparita ed assieme a lei il dolore al petto. Ora so cosa devo fare…so quello
che provo…come sono stato sciocco. Era sempre stato qui ed io non me ne sono
accorto…la confusione generata da questa situazione che ha dell’incredibile
mi ha spinto a dubitare di qualcosa che già sapevo essere la verità.
Ho dubitato che miei
sentimenti non fossero segni dell’amore quando loro in realtà erano già
saldamente radicati in me. Ma ora non ho tempo di fare un’analisi di
coscienza…devo riappropiarmi del MIO angelo!
“Scordatelo! Non ti
permetterò di portarlo via!” dico infine fissando Ranshou con sguardo
determinato.
L’arcangelo mi guarda con
espressione neutrale, come se io non fossi un degno avversario per lui. In
effetti non lo sono…ma non posso dargliela vinta senza combattere.
“E come pensi di potermi
fermare? Tu non puoi nulla contro di me.”
“Questo è vero ma ciò non
toglie il fatto che non ti permetterò di portarmi via Kohaku! Io lo amo ed
ho tutta l’intenzione di lottare per tenerlo al mio fianco!”
Mi aspetto una risposta
secca da parte sua adesso….mah…cosa? Sorride? Ranshou mi fissa con un
sorriso, infrangendo così la sua maschera d’indifferenza, e poi porta lo
sguardo su Kohaku, che ha preso a brillare di una candida luce argentea.
Alcuni istanti dopo vedo
il mio angelo aprire gli occhi e guardarsi attorno confuso…e
dall’espressione degli altri vedo che non è l’unico ad esserlo.
“Che è successo?” mormora
Kohaku mettendosi a sedere, sempre sospeso a mezz’aria dal potere
dell’arcangelo.
“Ben svegliato Kohaku.”
dice Ranshou sorridendo.
“Ranshou-san…che ci fate
qui? Cosa è successo?”
“Adesso te lo
spiego…intanto corri dal tuo amato…credo di averlo fatto preoccupare un poco
ed ha bisogno di essere rassicurato…”
Kohaku fissa Ranshou
senza capire ma poi si volta verso di me, e notando la mia esperessione…non
so come descriverla…spiega le ali e mi raggiunge subito.
“Shuichiro! Che hai? Sei
pallido? Per caso ti senti male?”
Io non gli rispondo.
Invece di perdere tempo con le parole lo afferro e me lo attiro contro per
abbracciarlo con forza. Lui arrossisce imbarazzato e confuso ma un po’ alla
volta ricambia timidamente il gesto passandomi le braccia attorno alla vita.
Perfetto…il corpo di
Kohaku sembra incastrarsi alla perfezione contro il mio, anche in questo
misero abbraccio. Il suo profumo è dolce ed intossicante.
“Ti amo Kohaku.” sussurrò
alla fine contro il suo orecchio.
Lui si allontana di colpo
per fissarmi in volto, con espressione sorpresa.
“Davvero?”
“Si…” gli accarezzo una
guancia “Ti amo.”
Il suo volto si illumina.
I suoi occhi verdi prendono a brillare come smeraldi irradiati di luce ed il
sorriso che compare sulle sue labbra è la cosa più meravigliosa che abbia
mai visto. Si getta nuovamente contro di me preso da un impeto di gioia
assoluta.
“Anch’io ti amo Shuichiro!”
“Ehm…scusate piccioncini….non
per interrompervi ma qualcuno si potrebbe degnare di darci una spiegazione?”
mormora Kouryu irritato, lanciando un’occhiataccia a Ranshou che continua a
sorridere.
“Beh…non c’è molto da
spiegare. Questa era semplicemente una prova.”
“Una prova?”
“Esatto…Dio voleva essere
certo che Kohaku potesse essere veramente felice qui sulla terra con
Shuichiro…e quindi lo ha messo alla prova. Solo una vera confessione d’amore
avrebbe potuto svegliarlo dal suo sonno senza il mio consenso…e questo era
tutto ciò di cui Dio aveva bisogno per dare la sua approvazione.”
“Vi sarebbe bastato
chiedere un opinione a noi…te lo avremmo saputo dire subito che erano fatti
l’uno per l’altro.” sbuffa Kokuyou passandosi una mano tra i capelli “Ci hai
fatto preoccupare per niente!”
“Scusate ma Dio voleva
esserne davvero certo…altrimenti lo avrei riportato per davvero in
Paradiso.”
“Beh…ora hai avuto la tua
conferma quindi vattene! Hai rotto già abbastanza le scatole con i tuoi
giochetti!” ringhia Kouryu.
“Beh…in realtà sarei qui
anche per un altro motivo.”
“E quale?”
“Dovrei riportare
comunque Kohaku in Paradiso – alza una mano per bloccare qualsiasi obiezione
sul nascere – solo temporaneamente! Abbiamo bisogno di lui per schiudere le
uova…altrimenti molti angeli rimarranno non nati.”
“Non siete riusciti a
trovare qualcuno che svolgesse le sue mansioni in questi cento anni?” chiede
Hisui incuriosito.
“Non è facile trovare un
angelo puro come lui…” sorride Ranshou per poi spostare lo sguardo su Kohaku
“Allora, verresti con me per un paio di giorni? Poi ti lasceremo tornare
sulla terra senza problemi…”
“Certamente…non posso
lasciarvi in difficoltà.”
Kohaku fa per allentare
il suo abbraccio ed andare dall’arcangelo ma io lo blocco subito, stringendo
la presa.
“Shuichiro…”
“Kohaku, torna presto…e
non pensare lontanamente di sparirmi un’altra volta oppure ne morirò.”
“Non ti preoccupare –
sorride – non ti lascerò mai. Sarò sempre qui con te, al tuo fianco.”
“Bene…perché non ti
voglio in nessun altro posto” e con questo lo bacio, come a sigillare questa
nostra promessa.
*************************
Cause I always saw in
you
My
light, my strenght
And
I wanna thank you
Now
for all the way
You
were right there for me
You
were right there for me
For always
*************************
*Fine!*
Vai all'Archivio Fan Fictions |
Vai all'Archivio Original
Fictions
|
|