DISCLAIMER: I personaggi non sono miei (magari!!!! almeno Trunks! :P) ma del nostro papa' Akira Toriyama!
NOTE: I discorsi tra parentesi ( ) sono quello che pensano i protagonisti, che non ho potuto lasciare in corsivo dato il formato txt.




The other future

di Lory


I due cyborg stavano distruggendo tutto. Erano tredici anni che la loro furia si abbatteva sulle città delle quattro capitali, senza risparmiare niente e nessuno.
Non c'era motivo nelle loro azioni, ma odiavano i terrestri e questo bastava per commettere ogni tipo di crudeltà.
Tredici anni erano passati anche dalla morte di Goku, dovuta a problemi cardiaci, l'unico che forse avrebbe avuto qualche chance per sconfiggerli; Vegeta, Piccolo, Yamcha, Tenshinhan, Crilin, invece, erano stati uccisi combattendo contro i due terribili cyborg, 17 e 18 che avevano l'aspetto di un ragazzo e una ragazza.
Gohan, figlio di Goku, aveva ereditato dal padre la smisurata forza dei Saiyan e questo gli permetteva di tener testa ai nemici, anche se erano troppo forti persino per lui. La rabbia provata anni fa, nel veder morire tutti i suoi amici gli permise di trasformarsi in super saiyan, ma nemmeno questo sembrava aver aumentato le sue probabilità di vittoria. Eppure la Terra poteva solo contare su di lui, non esisteva al mondo uomo più forte!
Trunks era il suo giovane allievo, figlio di Vegeta, quindi anche in lui scorreva il sangue dei Saiyan, ma la sua forza era ancora nulla a confronto di quella del maestro. In segreto a sua madre continuava gli allenamenti, giorno dopo giorno, prova dopo prova. Doveva assolutamente trasformarsi, altrimenti ogni sforzo sarebbe stato inutile.

"Gohan! Non ci riesco! Eppure io ce la metto tutta!" disse Trunks prendendosela con se stesso.
"Trunks, non credere che sia facile. Io ci sono riuscito solo dopo aver visto morire Piccolo e tutti gli altri.. Ero arrabbiato, accecato dall'odio, e l'ira che provavo nei confronti dei due cyborg mi ha permesso di trasformami."
Era quasi il tramonto, e sulla spiaggia dove si svolgevano gli allenamenti, si era alzata una leggera brezza.
Gohan aggiunse: "Sei figlio di Vegeta e hai una forza straordinaria. Hai tutte le carte per diventare un super saiyan, e sono sicuro che lo diventerai presto."
"Si, ma.. io voglio combattere!" disse con rabbia. "Mi sento inutile! La crudeltà di quei due cyborg non ha limiti. Uccidono senza motivo bambini, donne, vittime innocenti! Perché agiscono in questa maniera?" E le lacrime cominciarono a scendere sul suo volto. "Perché tutta quest'odio che provo non mi permette di diventare un super saiyan?"
Tutto attorno taceva. Il sole era tramontato da poco. Solo le piccole onde sembravano dare vita a quel paesaggio silenzioso.
"Trunks, vai a casa, tua madre sarà in pensiero per te."
"Gohan, voglio intensificare i miei allenamenti, non ho tempo da perdere, voglio diventare forte e distruggere i cyborg con le mie mani.. anche se un aiuto da parte tua sarà ben accetto." E sorrise. Sorrisero entrambi guardandosi in volto per un breve istante. Si salutarono e si lasciarono dandosi appuntamento per l'indomani.

Trunks non riusciva a dormire. Uscì di casa e tornò sulla spiaggia.
"Devo farcela! Devo diventare un super SAIYAAAAN!!" E cercò di far esplodere tutta la rabbia che aveva dentro. Il suo potere era immenso, ma non abbastanza per far avvenire la trasformazione.
"Hanf, hanf. è inutile. sono ancora debole." E cadde a terra sfinito.
Anche Gohan era giunto sulla spiaggia, richiamato dal potere scatenato da Trunks, ma non voleva farsi vedere, così rimase dietro le rocce ad osservarlo.
(Trunks, non ti rendi conto delle tue potenzialità. Sono sicuro che un giorno diventerai perfino più forte di me.. e forse sarai tu a sconfiggere da solo i cyborg.)
Gohan rimase lì, tutto il tempo, finché Trunks, stanco, non tornò a casa. 

"Mamma, io esco, non aspettarmi per il pranzo e non preoccuparti per me.
Oramai so cavarmela da solo."
"Trunks, so che sai cavartela da solo, ma non voglio che tu vada a cacciarti nei guai.. sai cosa intendo, no?!"
"Si, si, lo so, non andrò all'inseguimento dei cyborg, loro sono troppo forti, anche Gohan lo dice."
"Ecco, ricordati quello che ti dice lui! Però ti aspetto per la cena."
"D'accordo! A stasera mamma."
Trunks arrivò in spiaggia volando. Gohan era già lì, seduto sopra una roccia, che guardava fisso il mare. Sembrava perso tra i suoi pensieri, perché nemmeno l'avvicinarsi del ragazzo gli fece distogliere lo sguardo.
"Gohan."
"Oh, Trunks. Ti avevo sentito arrivare, ma ero rimasto incantato a guardare laggiù." E indicò un punto imprecisato sopra il mare. Trunks voltò di nuovo lo sguardo su Gohan; oggi sembrava diverso dal solito. Gohan era sempre stato molto serio, ma quella mattina la sua mente sembrava vagare chissà dove.
"Forza, riprendiamo gli allenamenti!" disse poi alzandosi in piedi, e subito si lanciò verso Trunks che distratto venne colpito da un pugno sulla guancia sinistra.
"HEEEY! Non vale!" urlò alzandosi a qualche metro da terra. "Prima dici quelle strane cose, fai quella strana faccia e in un attimo mi vieni addosso così?"
"Dovevo forse chiederti il permesso per colpirti?" chiese Gohan.
"No.. Certo che no, però.."
"Però eri distratto, tutto qui. La prima regola e non farsi distrarre dagli avversari, lo sapevi, no? Un nemico non concentrato sulla battaglia è quello più facile da colpire. E tu lo hai dimostrato prendendoti un bel pugno in volto!"
"AAAAAAH!!" urlò Trunks pieno di rabbia e gli si scagliò contro. "Adesso te la faccio pagare!" E così dicendo i due cominciarono a darsi pugni, calci, parare, schivare.
Continuarono così per parecchie ore, fino a quando Gohan: "Stop! Per ora basta!"
"Hanf.. come basta?"
"Guarda il sole, saranno le due del pomeriggio."
"Beh? Che vorresti dire?"
"Eh, io niente, ma se lo stomaco potesse parlare.."
"Ahahahahahahah" Entrambi si misero a ridere e stanchi si lasciarono cadere a terra, con il sole che picchiava sopra di loro.
"Gohan.."
"Dimmi."
"Ho dimenticato di portare qualcosa da mangiare."
"Beh.. veramente nemmeno io ho niente.. Speravo che tua madre ci deliziasse con qualcuno dei suoi piatti."
"Ecco vedi.. Sai che mia madre non sa niente degli allenamenti, le ho fatto credere che uscivo con degli amici, e che avrei pranzato fuori.."
"Acc, è un vero peccato! E' da tanto che non assaggio qualcosa cucinato da Bulma"
"Già, mia madre è davvero brava. E ora come risolviamo per il pranzo?"
"Uhm.. E se stasera mi autoinvitassi a casa tua per cena?"
"Per cena? Ma ora anche a me è venuta fame!"
"Basta lamentarsi, siamo o non siamo Saiyan, tratteniamo la fame e continuiamo."
"Uff.. D'accordo."
E andarono avanti fino a sera, e a stomaco vuoto.

"Mamma sono tornato."
"Ciao Trunks, sto preparando la ce.."
"Ciao Bulma, è da un po' che non ci si vede."
"Gohan!" esclamò lei sorridendo. "Allora preparo per tre, anzi.. per voi due raddoppio le razioni."
Ed entrambi, sorridendo, fecero cenno di sì con la testa.
Si sedettero al tavolo, mentre Bulma terminava di sistemare le ultime portate.
"Gohan, chissà perché ma non sono stupita di trovarti con Trunks." disse Bulma.
"Beh, mamma, ci siamo incontrati oggi, mentre ero in giro con gli amici.."
"Si, si!" aggiunse Gohan.
"D'accordo, ma non fate giochi pericolosi voi due!"
"Mamma, ma che dici?" e subito dopo girò lo sguardo verso l'amico che a stento riusciva a trattenere una risata.
"Dai, mangiate che la cena si raffredda."
"Si, non me lo faccio ripetere due volte." E ancora sorridendo Gohan cominciò a mangiare.
Bulma rimase un attimo a guardarlo. "Mi ricordi tanto tuo padre."
"Cosa?"
"Si, il tuo modo di mangiare, gli abiti per gli allenamenti.. Somigli davvero tanto a Goku."
Gohan sorrise e guardando il suo vestito disse: "Mi sono fatto fare questa tuta perché in qualche modo volevo somigliare a lui, diventare più forte, ma credo che dovrò fare ancora tanta strada."
"Ho saputo che combatti i cyborg da solo, hai molto coraggio."
"Grazie, ma ancora non sono stato in grado di sconfiggerli, sono davvero forti."
"Sono sicura che ci riuscirai, ma ho paura che Trunks voglia seguire la tua strada."
"Coff, coff, cosa? Io?" disse Trunks sentendosi tirato nel discorso.
"Sai Gohan, lui ti ammira molto, vorrebbe diventare forte come te, ma non vorrei che questo lo portasse a compiere delle pazzie!"
(Accidenti, penso che mia madre abbia capito tutto!) Pensò Trunks.
"Gohan, rimani qui per questa notte, abbiamo così tanto spazio in questa casa, a me e a Trunks farà molto piacere averti con noi."
"Sii Gohan, rimani!"
"Beh, non mi lascio pregare tanto e accetto con molto piacere." E il suo volto si illuminò con un largo sorriso.
Trunks era felice che Gohan passasse lì la notte. Per una volta non si sentiva un clandestino ad incontrarlo di nascosto, come doveva fare per gli allenamenti, anche se oramai sembrava chiaro che Bulma aveva intuito tutto. 
"Gohan, vai già a dormire?" chiese Trunks vedendo l'amico andare verso la sua stanza.
"Si. Domani sarà una giornata dura, come oggi, e per essere in piena forma dobbiamo riposarci." Aprì la porta, guardò Trunks e sorridendo disse: "Anche tu dovresti andarci. Buona notte." E la richiuse dietro di sé.
Gohan si addormentò subito.
Trunks non si sentiva poi tanto stanco. Si mise a sedere sopra il letto senza ancora cambiarsi d'abito. Aveva come la sensazione di aver sprecato una bella serata e a quei pensieri si rattristò.
Passava le giornate ad allenarsi, senza tregua, senza pause, e quelle poche erano troppo brevi per.. parlare.
Sentiva che avrebbe voluto parlare con Gohan, di qualunque cosa. Voleva sapere di Goku, degli altri guerrieri, di Vegeta, suo padre. Voleva soprattutto sapere cosa faceva il suo maestro quando non si allenava, quando era lontano dai suoi occhi.
(Gohan.. perché non mi parli mai di te.. Tu sei il mio maestro, il mio amico, voglio sapere tutto di te, e invece non so niente. So che sei forte, coraggioso, ti ammiro per questo, ma il resto della tua vita?)
E tra tanti pensieri si addormentò, mentre una lacrima scivolò sul suo volto cadendo sul cuscino.

Trunks uscì dalla stanza con ancora addosso gli abiti del giorno precedente.
"Yawn! Buongiorno mamma!"
"Buongiorno a te."
"Gohan si è alzato?"
"Si, ed è già uscito."
"Come? Ma quando? Da molto?"
"Circa un'ora fa." disse versando in una tazza un po' di latte e offrendola al figlio. "Tieni, mettiti seduto e mangia."
"Ma, non ho tempo, non ora." (Gohan.. Perché è uscito senza dirmi niente?)
"Mamma io esco, devo parlargli."
"Trunks, aspetta, dove..", ma non finì la frase che era già volato fuori dalla porta.
(Ma perché ho reagito a quel modo? Non ho motivo di inseguire Gohan, l'avrei raggiunto più tardi con calma alla spiaggia, come sempre..)
Trunks si fermò all'improvviso a mezz'aria e tornò indietro, verso casa, continuando a domandarsi il motivo del suo comportamento.
"Mamma, scusami, sono di nuovo qui." Entrò dalla porta che aveva lasciato aperta.
"Il latte è ancora caldo sul tavolo." E lo indicò, guardando poi Trunks che aveva una strana e triste espressione sul volto. "Che succede? Qualche problema con Gohan?"
"No mamma, assolutamente. Solo che ecco, è come se.." Non riusciva a trovare le parole. "Ecco, avrei voluto passare più tempo con lui, qui. Sai io.." E non concluse la frase. (Sai io non ho molti amici, anzi, non ne ho nessuno, mamma! Quando dico di uscire con loro è solo una scusa, per non dirti che vado ad allenarmi con Gohan.. Passo con Gohan tutte le giornate, non ho nessuno, oltre lui..)
Ma quelle parole rimasero solo nella sua mente.
Più tardi raggiunse la spiaggia dove, come al solito, Gohan lo stava aspettando.
"Ciao Trunks. Oggi non ho voluto prenderti di sorpresa, probabilmente non ci saresti cascato di nuovo."
"Già, oggi non mi avresti fregato."
"Cominciamo?"
"Certo." Ma sul volto di Trunks non c'era quell'entusiasmo che mostrava gli altri giorni. Anche la sua voglia di combattere sembrava essersi leggermente assopita.
"Trunks oggi non sei tu. Dov'è finita tutta la grinta e la rabbia che avevi ieri? Non vuoi più combattere contro i cyborg?"
"Certo che lo voglio! Che domande mi fai!"
"Non saranno state le parole di Bulma a farti cambiare idea, vero? Trunks, tu sei come me, hai voglia di combattere e sconfiggere quei maledetti cyborg, non penso che le parole di tua madre ti faranno smettere gli allenamenti."
"No, mia madre non c'entra. E' solo che oggi non ho molta voglia di allenarmi."
Gohan guardò con un'espressione interrogativa Trunks. "No, oggi proprio non sei tu." E sorrise.
"Scusami.. E' solo per oggi." Si alzò in volo. "Vedrai che domani tornerò quello di sempre!" E concluse la frase volando via.
(Trunks che c'è? Ti ho forse ferito in qualche modo? Sembra che tu voglia parlarmi.. Già, forse non sono il migliore amico a cui fare delle confidenze.) E anche Gohan si allontanò dalla spiaggia.

(Ma che sto facendo? Sono qui, a casa, rinchiuso nella mia stanza quando dovrei essere là fuori, a combattere!)
Trunks si sentiva un'egoista, e per di più non riusciva a comprendere tutti i pensieri che occupavano la sua mente. Non poteva restare ancora lì, a tormentarsi per qualcosa che nemmeno capiva. 
Di nuovo sentì tornare la rabbia in lui, ma questa volta sapeva di essere l'unico colpevole.
(Devo smetterla.. E' da ieri sera che penso..) E picchiò il pugno all'aria.
"Trunks, sei in casa? Trunks?"
(Gohan!) In un attimo ogni suo pensiero sparì.
"Gohan, si, sono qui." disse uscendo dalla stanza. "Non sei ad allenarti?"
"Ti stavo aspettando. Mi hai chiesto un addestramento più severo, perché vuoi diventare più forte, ora non puoi tirarti indietro!"
"Hai ragione, scusami, arrivo." Sorrise.
Gohan era già volato fuori e Trunks subito dietro lo seguiva. (Sono proprio un'idiota) E accelerando la velocità lo raggiunse.
Passarono parecchie ore, tanto che il cielo si era fatto scuro. I due sembravano instancabili. Trunks era concentrato sugli attacchi di Gohan, e Gohan sugli attacchi di Trunks. Le loro menti erano svuotate da ogni pensiero, solo gli occhi, e i movimenti del corpo agivano coscientemente al loro volere. Un pugno, un calcio e ancora un pugno che Trunks evitò per un soffio, ma non si salvò dall'altro che lo colpì violentemente allo stomaco lanciandolo in acqua.
"Go-han, a-aiutami.."
"Ah, ah, ah, e un saiyan non è in grado di uscire dall'acqua con le sue forze?!"
"Hanf, Hanf, Hanf.."
"Prendi questo e asciugati." E gli tirò un'asciugamano.
"Sono stanco.. Ed è anche notte.. Chissà mia madre come starà in pensiero."
disse asciugandosi il volto.
"Sono sicuro che lei non sarà preoccupata. Oramai sembra che abbia capito tutto."
"Già, è proprio questo che la farà preoccupare, eh, eh." Sospirò. "Però non mi va di tornare a casa."
"Trunks, qualcosa ti preoccupa?" Ma l'amico non rispose. "In questi giorni non c'è stata traccia dei cyborg, forse stanno facendo una pausa, ma noi non dobbiamo perdere un'occasione per allenarci. Abbiamo bisogno l'uno dell'altro per poter migliorare sempre più. Tu stai diventando molto forte, e vedrai che presto potrai trasformarti in super saiyan."
"Ora ci riprovo. Devo riuscirci." Si concentrò e strinse i pugni "AAAAHH!!" 
"Arrabbiati Trunks, o non ce la farai. Arrabbiati, di più."
"AAAAAAAAAH!!!!"
"Ancora, non mollare. Scatena la tua ira. Pensa alla violenza dei cyborg, alla loro crudeltà senza limite. Pensa a quanto vorresti farli fuori con le tue mani! Arrabbiati Trunks!!"
Per l'ennesima volta si dovette arrendere, sfinito, senza più forze. Si distese sulla spiaggia, con le braccia spalancate, guardando le stelle.
Cominciò a piangere, in silenzio, sperando che Gohan, qualche metro dietro lui non si accorgesse di nulla.
Gohan stava in silenzio, seduto sulla sabbia, appoggiando la schiena ad una roccia. Era completamente buio, ma non aveva bisogno degli occhi per sentire il respiro di Trunks sempre più soffocato.
(Trunks.. Non ho il coraggio di dirti nulla.. Forse hai solo bisogno di sfogarti. Ti ho già visto piangere, per la rabbia che provi nei confronti dei cyborg, per la tua impotenza.. Trunks, vorrei poterti consolare in qualche maniera, ma le parole fanno sempre fatica ad uscire dalla mia bocca, e non sai quanto questo mi faccia star male..) Lasciò cadere la testa indietro e sospirò.
Dopo un po': "Trunks, non hai sonno?" Non rispondeva. "Trunks.." ripeté a voce bassa, e gli si avvicinò.
"No Gohan, non ho sonno e non sto dormendo. Ho voglia di starmene qui, a guardare il cielo."
"E vuoi restare qui da solo?" Gohan oramai gli era vicino e Trunks non poteva più nascondere le lacrime che scendevano senza fermarsi sul suo viso.
Cercò di asciugarsi con il polso della maglia, o forse voleva solo coprire gli occhi.
(Trunks..)
"Gohan, non so che mi sta succedendo, ma non riesco a smettere di piangere.."
"Non preoccuparti, non devi vergognarti di me, sono un tuo amico, anche se spesso mi rendo conto di non dimostrarlo abbastanza."
"I cyborg non ci danno certo tempo per pensare ad altro. Se non li fermiamo subito non ci sarà più niente da salvare, nemmeno la nostra amicizia."
(Gohan..) "Per causa loro non sono mai riuscito ad avere degli amici, una vita normale. Dovrei essere fiero di essere un Saiyan, avere la possibilità di mettere fine alla loro violenza! Tu ed io siamo gli unici che possono metterli in difficoltà." Si alzò a sedere. "So che un giorno riuscirò a raggiungerti, Gohan, so che ce la farò e diventerò un super saiyan, sono sicuro che li sconfiggerò.. Ma.. fino ad allora? Dovrò allenarmi, giorno dopo giorno, dal mattino alla sera? Gohan.. tu come ci riesci?"
"Ho rinunciato a vivere, Trunks."
"Ma.."
"Devo proteggere questa Terra che mio padre, Vegeta, Piccolo e gli altri hanno salvato tante volte. La responsabilità è ricaduta tutta sulle mie spalle. Da tredici anni non ho smesso mai di allenarmi, desiderando di diventare invincibile. Eppure i cyborg sono ancora vivi. Non ho potuto fare nulla contro di loro."
"Gohan, tu ce la stai mettendo tutta! Noi siamo pur sempre degli esseri umani, abbiamo molti più limiti di quelle mezze macchine."
"Sì, ma questo non deve porre un limite alla mie possibilità di migliorare.
Devo continuare ad allenarmi, finché un giorno non metterò fine a questi anni di violenza."
"Gohan, io.. io non voglio rinunciare a vivere.. non penso che potrei farcela. Non voglio nemmeno arrendermi: tu, mia madre, siete le uniche persone importanti della mia vita, voglio difendervi, non ho nessun altro oltre voi due." Nascose la testa le braccia e continuò piangendo: "Gohan tu sei il mio unico amico, se dovesse succederti qualcosa, io.." 
"Pensi che sia così facile farmi fuori?" disse sorridendo.
Trunks alzò il viso di scatto e guardò l'amico. "No Gohan, certo che no, non volevo dire questo." E guardando il suo viso non poté fare altro che sorridere a sua volta. "Lo so che tu sei forte e sono sicuro che dimostrerai presto a quei due, quale sia la potenza dei valorosi saiyan!" E senza ragione, senza pensarci Trunks abbracciò l'amico. "Ti voglio bene Gohan." 
In un primo momento Gohan rimase sorpreso da quel gesto, ma dopo le parole di Trunks non riuscì a fare altro che abbracciarlo a sua volta. 
"Andiamo Trunks, ti accompagno a casa, altrimenti penso che l'ira di Bulma potrà scatenarsi su di me, così rimarrai proprio da solo a batterti contro i cyborg!"
"Ah, ah, ah! Beh, se mia madre ti fa fuori allora mando lei a sconfiggerli."
"Già, magari si inventa qualche macchinario e li distrugge sul serio."
"Ahahahahahah!" e ridendo conclusero la giornata.

Il giorno seguente i cyborg attaccarono Pepper-Town.
Bulma e Trunks erano usciti in macchina per procurarsi delle scorte di cibo.
Mentre ascoltavano il notiziario pomeridiano alla radio: "Mamma, puoi tornare a casa da sola?"
"Trunks che vorresti fare?"
"Non preoccuparti, ci vediamo dopo."
"Trunks, aspetta!"
Volò alto nel cielo e raggiunse la città ormai ridotta in macerie. Scese a terra e notò un orsacchiotto sicuramente appartenuto a una delle giovani vittime. Lo raccolse e lo strinse forse nella mano. (No.. non è giusto, non possono continuare a commettere queste stragi..) E piangendo si lanciò in aria alla ricerca dei cyborg.
Li vide poco lontani e si gettò su di loro a tutta velocità urlando: "Maledetti assassini, la pagherete cara!".
Trunks stava combattendo con 17, il cyborg dall'aspetto di un ragazzo. L'altra si limitava ad osservare la scena e rideva dei colpi che il giovane non riusciva a mandare a segno. "E' inutile ragazzino, non puoi nulla contro di noi."
"AAAAH!", ma Trunks non si arrendeva. Cercava di colpire con tutte le forze, con la maggior rapidità che gli era possibile. Era accecato dall'ira, ma si rendeva conto che ogni sua azione era inutile.
Il cyborg si limitava ad indietreggiare ed evitare ogni pugno e calcio lanciato da Trunks, che un po' alla volta cominciava a sentire la stanchezza in corpo. (Non ci riesco. Evita ogni mia mossa, e per di più sembra instancabile.. Gohan, perdonami, mi sono lanciato contro di loro senza rendermi conto di quanto io fossi debole!) E un attimo dopo un unico pugno di 17 lo scaraventò contro le macerie. L'impatto fu duro, polvere e detriti si alzarono in aria.
"Ragazzino.." disse 18, "se sei ancora vivo è meglio che tu non ti muova di là. Ci sei simpatico, la prossima volta voglio divertirmi io con te." E così dicendo i due lasciarono quella che una volta era Pepper-Town.

"Gohan! Trunks non è ancora rientrato, lo hai visto?"
"No Bulma. Ero venuto qui credendo che fosse a casa."
"Oggi abbiamo sentito il notiziaro alla radio e lui se n'è andato all'improvviso.. a Pepper-Town.. credo."
"Cosa? Ma è impazzito?"
"Gohan, ti prego, vallo a cercare e riportalo a casa!"
"Non preoccuparti Bulma, sono sicuro che sta bene, anche se è giovane, Trunks ha una forza incredibile." Ma disse quella frase solo per tranquillizzarla, mentre Gohan, per se stesso, non aveva parole per essere meno preoccupato. "Vado immediatamente."
(Trunks, perché? Senza dirmi niente.. Non sei pronto per affrontarli. Sono in due, e sono fortissimi, e tu non sei ancora in grado di trasformarti in super saiyan.) Non percepiva ancora l'aura di Trunks, questo poteva significare che non stava combattendo o che.. (No, Trunks, no. Non posso nemmeno pensarci che ti sia successo qualcosa.. Se qualcuno ti facesse del male, io, io..) E non poté evitare alla lacrime di scendere sul suo viso, che aveva assunto un'espressione piena di rabbia. Gohan si rendeva conto che Trunks significava tutto per lui; non era solo un valido alleato per la lotta contro i cyborg, non solo era il suo allievo, non solo era il suo unico amico.. e le lacrime che scendevano dai suoi occhi ne erano la prova.
Dalla morte del padre, dei suoi amici, non aveva più pianto. Era diventato severo con se stesso, pretendendo sempre di più. Aveva lasciato la propria casa per potersi allenare in giro per il mondo, per diventare sempre più forte. La salvezza della Terra dipendeva unicamente da lui, e quel che era peggio, si sentiva solo, senza sostegno morale e soprattutto fisico. Ma Trunks aveva oramai 14 anni, e già da diverso tempo la sua forza di Saiyan si era manifestata. Ora aveva accanto un forte alleato, e soprattutto un amico, l'unico, e non poteva permettersi di perderlo.
"TRUUUNKS?" Urlava Gohan mentre volava a pochi metri da terra sopra le macerie. (Trunks, rispondimi ti prego!)
(Gohan.. sei venuto a cercarmi..) Non aveva il coraggio di rispondere. I cyborg gli avevano procurato delle ferite piuttosto leggere, ma Trunks provava vergogna per non essere riuscito a recare alcun danno ai due nemici, e soprattutto perché aveva disubbidito al suo maestro, che più volte l'aveva raccomandato di evitare uno scontro diretto.
L'amico continuava a chiamarlo, tanto che il tono della sua voce sembrava farsi sempre più disperato. Trunks non poteva più restare a commiserarsi, si alzò e chiamò: "Gohan! Sono qui!", ed egli scese subito verso di lui.  
"Perdon..", ma Trunks non fece in tempo a finire la parola che si ritrovò stretto tra le braccia di Gohan.
"Trunks, non farlo mai più." Gli sussurrava, mentre ancora lo stringeva a sé.
"Gohan scusami! Io.. credevo che oramai potessi fare qualcosa, che ero in grado di.. Sono un'idiota! Non gli ho nemmeno fatto il solletico!" e pianse aggrappandosi alla tuta dell'amico.
Rimasero così, l'uno stretto all'altro per un po', senza domandarsi il perché di quel gesto, come se in quel momento non ci fosse niente altro di più naturale.
"Trunks.. sei ferito? Ti hanno colpito?" gli domandò sciogliendo l'abbraccio.
"No, solo leggermente." rispose guardandolo.
"Forza, ti porto a casa." e gli prese il braccio, mettendolo dietro il suo collo.
"Ma Gohan, non preoccuparti, ho detto che sto bene.."  E intanto cercava di allentare la presa, ma l'amico non mollava e lo sollevò in aria stringendo l'altro braccio attorno alla sua vita.
Trunks solo in quel momento si rese conto di quanto fosse stata imbarazzante la scena precedente, e questa, per certi versi, lo era ancora di più. 
Diventò rosso in viso, ma per fortuna Gohan non se ne accorse. Eppure non ne era dispiaciuto, e si lasciò accompagnare volentieri a casa, abbracciato a lui.
"Gohan, dobbiamo inventare una scusa. Non voglio che mia madre sappia quello che è successo. Non voglio farla preoccupare."
"Penso che oramai sappia tutto, le stai solo nascondendo una verità che già conosce."
"E se non mi permetterà più di combattere?"
"Vorrà dire che dovrò inventarmi qualcosa per portarti via!" e sorrise guardandolo.

"Trunks! Che ti è successo?" disse Bulma vedendo qualche livido sul corpo.
"Mamma, niente, solo dei graffi."
"Hai combattuto contro i cyborg, vero?"
Trunks guardò Gohan che sembrava divertito da quella scenetta, forse un po' gli ricordava quelle che aveva già vissuto con sua madre, anche se Bulma era molto più permissiva di Chichi.
"Si mamma." disse abbassando lo sguardo.
Bulma sbuffò, ma non aggiunse altro. Lo aveva sempre immaginato, e anche volendo, non avrebbe potuto fermare il destino che era riservato a suo figlio. Era un Saiyan, un combattente, proprio come lo erano Vegeta e Goku; si rendeva bene conto che senza lui e Gohan la Terra non avrebbe avuto nessuna speranza.
"Trunks, io devo uscire a cercare dei pezzi per la macchina del tempo che sto costruendo. Questa sera riposati, e tu, Gohan, non perderlo di vista!"
"Sì, d'accordo Bulma."
"C'è qualcosa da mangiare in frigo. Oramai siete grandi, cavatevela da soli." E poi uscì.
"Gohan, penso che ce l'abbia con me."
"Ma no! Era evidente che sapeva tutto, forse avrebbe voluto che tu le dicessi prima la verità."
"Non ne combino una giusta. Prima faccio star male te, ora mia madre.."
"Dai, non pensarci più, l'importante è che tu stia bene."
"Grazie Gohan, di tutto."
"Beh? Ora che fai? Ti metti a piangere?"
"Scusami! Un Saiyan non dovrebbe piangere, eppure io non riesco a trattenere le lacrime.." Nascose il suo viso tra le mani.
"Anche io ho pianto.. prima, mentre venivo a cercarti.."
(Gohan..)
".. L'idea che ti fosse successo qualcosa mi faceva star male.."
Trunks lo guardava, con gli occhi lucidi, ma senza dire una parola. Gohan parlava con lo sguardo fisso a terra, quasi impaurito da ciò che l'amico potesse pensare di lui. Poi sollevò il volto sentendo quei passi avvicinarsi.
Incrociò gli azzurri occhi del ragazzo, che ora era lì, davanti a lui, immobile. Senza nemmeno pensare prese il suo viso tra le mani, si chinò leggermente avvicinando le proprie labbra a quelle di Trunks, e dopo un attimo di esitazione lo baciò.

Il sole stava per sparire dietro l'orizzonte. L'enorme casa era silenziosa, e tutto era immobile.
Gohan e Trunks si baciavano, tenendosi abbracciati. Cercavano affetto, amicizia, conforto, l'uno nell'altro. Sembrava che quel bacio bastasse da solo a far dimenticare la minaccia che stava affliggendo il mondo, almeno per qualche istante. 
Le loro labbra si allontanarono, si guardavano, ma senza dire una parola, però sorridevano, con la bocca e con gli occhi.
"Tua madre mi aveva detto di non perderti di vista.." e rise. 
"Credi che intendesse questo?" e rise anche Trunks completamente rosso in volto.
"Non so, però ora ho un motivo in più per tenerti d'occhio!"

"Trunks, sta cominciando a venirmi fame." disse Gohan. 
"Co.. come, in che senso?" domandò decisamente imbarazzato.
Anche Gohan diventò rosso in volto. "No, no, ma che pensi? Intendevo che è quasi ora di cena.."
"Sì! Scusa hai ragione, ecco, ora vado a vedere che c'è in frigo." E si allontanò dall'amico. Poi si voltò di scatto e vide che Gohan lo stava fissando, e contemporaneamente girarono lo sguardo altrove. 
Entrambi erano agitati, ma soprattutto Trunks lo dava a vedere, mentre cercava di preparare la cena.
"Vuoi una mano?" gli chiese Gohan.
"No, no, grazie, si.. siediti pure, tra un attimo è pronto."
Dopo qualche minuto era tutto in tavola.
Ogni tanto i loro sguardi si incrociavano, ma subito si riabbassavano guardando i propri piatti.
"Eh, eh, sembriamo due bambini."
"Come?" disse subito Trunks alzando lo sguardo.
"Uhm.. Beh, in effetti tu sei ancora un ragazzino, ah, ah, ah!"
"Smettila Gohan, non sono piccolo, e non mi sento affatto un ragazzino, almeno non come quelli della mia età!"
"Dai, scherzavo, non prendertela! E' che questa situazione, beh, è decisamente imbarazzante!" e rise.
"Già, però.."
"Però mi è piaciuto baciarti."
Trunks tossì, e Gohan si mise a ridere, entrambi imbarazzatissimi.
".. In effetti anche a me è piaciuto.." disse poi senza aver coraggio di guardare negli occhi l'amico, che gli si avvicinò per baciarlo di nuovo.
Trunks lo lasciò fare, perché anche lui lo desiderava, e le loro labbra furono di nuovo unite.

(Trunks..)
(Gohan..)
Il bacio aveva avvicinato le loro labbra, i loro corpi, facendosi sempre più
sensuale.
Trunks, seduto sul tavolo, aveva gettato le proprie braccia al collo di Gohan mentre lui lo stringeva attorno alla vita. Le loro mani cominciarono a muoversi, quasi fuori controllo. Quelle di Gohan cominciarono a scendere, e Trunks ritirò la proprie per appoggiarle sul caldo petto del compagno. 
Si lasciavano trasportare dalla passione, dal desiderio, e sentivano che i vestiti erano un ostacolo.
Quando dovettero separarsi per togliere la maglia, si guardarono negli occhi, provando quasi un senso di vergogna, ma l'essere vicini, quello stretto contatto li rassicurava.
"Trunks.." disse sussurrando, ".. non riesco a fermarmi.. Se vuoi che io smetta dimmelo subito, ti prego.."
"Gohan.. non voglio che tu smetta.." e questa volta fu lui a cercare le labbra dell'amico.
Continuavano a baciarsi, a toccarsi, ma i loro corpi volevano di più. Si sfilarono i pantaloni.
Gohan avvicinò il corpo di Trunks a se ed egli si lasciò cadere all'indietro fino ad appoggiare la schiena al tavolo; teneva gli occhi chiusi, continuando ad ansimare. (Gohan..)
Nessuno dei due disse una parola, solo il proprio respiro era ciò che entrambi udivano.
(Trunks.. ti desidero troppo..)
"Ahh!" Urlò brevemente e Gohan si bloccò, non voleva fargli del male. "No.. continua, non smettere ora.." aggiunse Trunks. Aprì poi gli occhi, oramai pieni di lacrime. Voleva vedere il volto della persona che più di ogni altra sembrava contare per lui ora. "Gohan.." disse piangendo, e allungò le proprie mani per raggiungere quella dell'amico. Si trovarono e si strinsero forte.

Quella notte dormirono nello stesso letto, nella stanza di Trunks, tenendosi sempre l'uno stretto all'altro.
Bulma era rientrata tardi, e notando la montagna di piatti e tegami sparsi qua e là non poté pensare altro che quei due fossero davvero disordinati, ma stanca lasciò tutto com'era e se ne andò a letto.

Si risvegliarono il giorno seguente ancora abbracciati. Gohan aprì gli occhi prima di Trunks e per qualche istante rimase a guardarlo. Trovava così strana quella situazione, ma non poteva evitare di pensare a quanto gli voleva bene e quanto quello stretto contatto lo rendeva vivo.
Trunks si svegliò poco dopo. Si guardavano, senza dire nulla e si abbracciarono ancora più forte, come per salutarsi.
Gohan, scese piano dal letto e aprendo la porta controllò che Bulma non fosse lì in giro, ma quella casa era così grande che era poco probabile. Poi si girò verso Trunks che era seduto sul letto e lo salutò sorridendo. Chiuse la porta e uscì.
(Ora si che mi sento un clandestino, anche in casa mia!)  Pensò Trunks ritornando sotto le coperte.
Poco più tardi erano già ad allenarsi, mettendo per un po' da parte tutto quello che era successo tra loro e concentrandosi nel combattimento. 
Mentre correvano velocemente in aria si accorsero della presenza dei cyborg in un parco giochi sotto di loro: la gente che scappava, le esplosioni.. 
Scesero a terra. "Trunks, mettiti al riparo." Disse Gohan, poi cominciò a battersi con 17 e si trasformò in super saiyan. Colpì e venne colpito a sua volta, ma poi riuscì a sferrare un calcio tremendo che andò a segno e scaraventò lontano il cyborg. Mentre Gohan si gettava su di lui 18 gli si parò davanti e sorprendendolo lo colpì gettandolo contro una vetrata.
"Non intrometterti 18!" Disse l'altro cyborg di nuovo in piedi. 
"Ma se stavi per essere sconfitto!" Aggiunse lei. "Forza divertiamoci un po' con lui!"
"GOHAN!!" Urlò Trunks preoccupato, mentre osservava la scena. 
I cyborg si lanciarono entrambi contro di lui; lo colpirono ripetutamente, ma Trunks intervenne per aiutare l'amico e riuscì a parare un Ki Blast che 18 stava per lanciargli.
Ora si ritrovava da solo contro la cyborg, mentre Gohan si occupava di 17.
Dopo molti sforzi Trunks riuscì a sferrarle una ginocchiata nello stomaco.
"Non m'importa anche se sei solo un bambino.. !!" Urlò lei piena di rabbia, lo colpì duramente e riprendendolo poi per la maglia si preparò a scagliargli contro un Ki Blast da una distanza molto ravvicinata.
"NO, TRUNKS!" Gohan si accorse del pericolo e si lanciò subito in difesa dell'amico.
Diede un calcio a 18 che lasciò cadere Trunks, ma un colpo lanciato poco prima da 17 colpì il ragazzo lasciandolo cadere incosciente. Gohan riuscì a prenderlo al volo prima che toccasse terra, ma non potè evitare un altro Ki Blast lanciato da 18 e si girò di spalle per evitare a Trunks di essere colpito nuovamente.
Esausto, si nascose dietro le macerie, nella speranza di non essere scoperto. Si guardava di qua e di la' percependo i movimenti dei cyborg, mentre teneva stretto tra le braccia il corpo di Trunks ancora svenuto.
Intanto i due stavano distruggendo quel poco che rimaneva del parco divertimenti dopo la battaglia. Infine una tremenda esplosione rase al suolo ogni cosa. 17 e 18 si allontanarono credendo di aver ucciso i gli avversari che non davano più segni di vita.
Gohan e Trunks erano a terra. Il colpo ravvicinato era stato troppo potente da poter evitare. Gohan aveva perso il braccio destro. Quando riprese coscienza cercò di avvicinarsi a Trunks, qualche metro più in là, con le ultime forze che gli rimanevano. Prese il sacchetto dei senzu che aveva con se, ma ne era rimasto solo uno.
"Trunks, questo prendilo tu.." e glielo mise in bocca, ".. sei la nostra ultima speranza." Poi cadde svenuto.

"Trunks, ma cosa vi è successo?" domandò Bulma vedendo il figlio che trascinava Gohan aggrappato alle sue spalle.
"Mamma.. Gohan.. lui ha cercato di proteggermi ed è rimasto ferito!" 
"Forza, sdraialo sul letto che vado a chiamare subito un dottore!"
Fortunatamente le sue ferite non erano gravi, ma nel vederlo così, senza forse, disteso su un letto, Trunks si sentì male, un male che sua madre non poteva vedere, e che sentiva profondo nel cuore.
"Se solo Goku fosse ancora vivo.." disse poi Bulma, mentre sistemava gli abiti di Gohan. "Ancora qualche modifica e la macchina del tempo sarà terminata, così potrai tornare indietro a quando Son Goku era ancora tra noi."
"Ah!" Gohan riprese i sensi e tra il dolore e la rabbia che provava  non potè fare altro che maledire coloro che l'avevano ridotto così: i cyborg.
Trunks rimase sveglio, accanto al suo letto per quasi tutta la notte. Ma alle prime luci dell'alba dovette cedere al sonno e si addormentò appoggiando la testa accanto al petto di Gohan.
"Hey Trunks.. svegliati."
"Gohan!" e scattò subito in piedi alla voce del suo amico. "Gohan, come ti senti, come stai?"
"Ora meglio. Mi ha fatto piacere averti visto qui accanto a me, appena ho aperto gli occhi.."
"Oh Gohan.." e a stento riuscì a trattenere le lacrime. "Il dottore ha detto che ti rimetterai presto."
"Bene, perché purtroppo non abbiamo tempo da perdere, devo recuperare subito le mie forze."
E Trunks fece di sì con la testa. "Ti aiuterò io, non preoccuparti!"
"Grazie." E sorrisero guardandosi. Poi Trunks si guardò attorno e non vedendo sua madre, avvicinò il suo volto a quello di Gohan e gli diede un leggero bacio sulle labbra.
"Guarisci presto!"

Qualche giorno più tardi Gohan era già ritornato quello di prima, e pur avendo perso un braccio non era certo un nemico facile da abbattere, anzi, la sua grinta e la rabbia verso i cyborg erano decisamente aumentate.
"No Trunks, non ci siamo ancora!" disse Gohan. "Di più, devi arrabbiarti di più!"
(Maledizione, io sto qui a perdere tempo e quelli..) Pensò Trunks mentre cercava di trasformarsi. "AAAAAH!"
La sua potenza era incredibile. Era molto vicino a raggiungere il suo scopo, ma non riusciva a trovare dentro di se tutta la rabbia necessaria per trasformarsi in super saiyan.
"Dannazione! Ma perché non ci riesco?"
"Ce la farai, non preoccuparti! Anche per me è stato difficile. Sei l'erede di Vegeta che fu un grande guerriero, per cui da un momento all'altro sono sicuro che ci riuscirai. Ti manca davvero poco, abbi più fiducia in te, e non arrenderti mai!"
Due esplosioni ravvicinate avevano colpito la capitale, proprio davanti ai loro occhi.
"Quei maledetti assassini. Sono arrivati fin qui!" Disse Gohan. "La pagheranno! AAAAH!" E si trasformò in super saiyan.
"Gohan! Sei ancora debole! Non puoi combattere in quelle condizioni!!" 
"Trunks io devo andare!"
"Allora lascia che ti aiuti, sono sicuro di essere diventato abbastanza forte per poterli affrontare!"
"NO! Non devi sottovalutare la forza dei cyborg!"
"Ma io voglio combattere al tuo fianco!! Non puoi impedirmelo!!"
Gohan sospirò. "D'accordo, ma dovrai essere prudente! Sei pronto?"
"Certo!"
Ma un colpo alla nuca colpì Trunks che cadde a terra svenuto. "Mi dispiace, ma non voglio che ti succeda qualcosa. Vedrai che ce la farò, ma se non fosse così, dovrai essere tu a sostituirmi.. Sei l'ultima speranza che rimane alla Terra.." Si inginocchiò accanto al suo corpo e lo accarezzò dolcemente. "Fra qualche anno sarai in grado di sconfiggere quei mostri, tu, l'ultimo saiyan!". Poi si alzò in volo alla ricerca dei cyborg. "Addio Trunks!"
17 e 18 stavano radendo al suole le ultime costruzioni ancora in piedi. Ad un tratto il ragazzo venne colpito da un calcio sferrato da Gohan senza che se ne fosse accorto. Fu scaraventato contro le macerie e ne uscì con i vestiti ridotti a brandelli. 
"Ah, ah, ah! Come sei buffo 17, il tuo abito è tutto rovinato! Ah, ah, ah!" disse 18 ridendo.
"Come hai osato farmi questo, era il mio vestito preferito!" Urlò il ragazzo. "Gohan, non credevo che tu fossi ancora vivo." 
"Maledetto!" digrignò Gohah.
"Questa volta non ci sfuggirai!" disse lei.
"Anche se mi ucciderete ci sarà sempre qualcuno pronto ad affrontarvi e sono sicuro che VI SCONFIGGERAAAAA'!"
I cyborg si lanciarono contro di lui; li evitò volando velocemente in aria, ma subito inseguito dai due. Non gli davano tregua, un colpo dopo l'altro, eppure Gohan, anche se con un braccio solo, sembrava tenergli testa. Li affrontò entrambi a distanza ravvicinata, dando pugni, calci e riparandosi dai colpi degli avversari. Li picchiò duramente, scaraventandoli a terra, ma 17 e 18 erano instancabili e pur riportando sul loro corpo le tracce della lotta, non sembravano affatto indeboliti. 
Il cielo si fece scuro e cominciò a piovere. I fulmini si confondevano con i Ki Blast che venivano lanciati durante la battaglia. 
Un momento di pausa, gli avversari sembravano studiarsi sotto la pioggia battente.
I cyborg si lanciarono poi contro Gohan che dopo tanto combattere cominciava a mostrare i primi segni di stanchezza. In un momento di distrazione non poté far altro che allontanarsi dai due, ma venne subito colpito da tremendi colpi lanciati alle sue spalle e poi fu scaraventato verso un palazzo dai due che gli si scagliarono addosso ad alta velocità.
Gohan era sfinito, aveva esaurito tutte le forze. 17 e 18 si alzarono in aria e lanciarono una lunga serie di Ki Blast verso di lui. 
(No.. E' la fine..) Pensò. (Trunks, perdonami, non volevo abbandonarti così.. Trunks, io..)
"TRUUUUNKS!" Fu l'unica parola che riuscì ad urlare mentre i colpi si abbattevano ripetutamente sul suo corpo.

"Gohan.." Trunks riprese i sensi che era già notte e la pioggia cadeva ancora. "Perché, perché non riesco più ad avvertire il suo spirito combattivo.." Poi volò in aria sopra la città oramai in macerie, alla ricerca del suo amico.
(Gohan, dove sei finito, perché non riesco a trovarti..) E già la disperazione sembrava farsi largo nel suo cuore.
"OH!" esclamò, quando vide il suo corpo disteso, in mezzo alla pioggia e scese a terra poco lontano da lì. Aveva quasi il timore di avvicinarsi, per paura di scoprire quello che già sapeva dentro di se.
"Gohan.." ripeteva a bassa voce, mentre passo dopo passo raggiungeva l'amico. "Gohan.. perché non mi rispondi, Gohan.." E già le lacrime avevano cominciato a scendergli sul viso andando a confondersi con la pioggia che sembrava picchiare sempre più.
"Oh no, Gohan, Gohan.. no.."
Poi si bloccò davanti al suo corpo, girato di schiena, che non dava segni di vita. "Non è possibile.. non ci credo.." Le lacrime scendevano sempre più in fretta. "Gohan.. tu, sei il mio migliore amico.. tu.. sei tutto per me, tutto..!!" Gli si avvicinò e si abbassò per prendere il suo corpo tra le braccia. "Gohan!" disse girandolo. "GOHAN!" Gli prese il volto e lo strinse forte al petto. "GOHAAAAAAAN!!!!!!!" Urlò con tutta la forza che aveva in corpo. "GOHAAAN, NOOOOOOOO!!!!!!!"
Poi lasciò il corpo dell'amico a terra e si alzò di scatto mettendosi ad urlare verso il cielo tutta la rabbia che aveva dentro. "AAAAAAAH, AH, AAAAAAAAAAAH!!!"
L'ira si impadronì di Trunks, il suo maestro era morto, ucciso dai cyborg. 
Con esso era stato ucciso anche il ragazzo che più di ogni altro gli aveva dato fiducia, sostegno, coraggio, e soprattutto affetto. Gli avevano tolto tutto, tutto quello che Gohan era per lui.
"AAAAAAAAH!!!!!!" Trunks fece esplodere tutta la forza che aveva dentro di se fino a quando non riuscì a trasformarsi in un super saiyan. Poi si inginocchiò e colpì forte con i pugni la terra sotto i suoi piedi dando sfogo all'odio e al dolore che stava provando.
"MALEDETTI CYBORG!!!"
Si sedette, esausto, accanto al corpo del suo Gohan.
Teneva gli occhi chiusi, e della pioggia nemmeno si accorgeva.
"Gohan, hai visto? Mi hai visto? Finalmente mi sono trasformato in un super saiyan, proprio come te, come Goku e come mio padre Vegeta.. Ci sono riuscito.."
Aprì gli occhi e guardò il corpo immobile dell'amico. "Gohan, non doveva succedere in questo modo.." Poi strinse forte i pugni: "PERCHE' NON MI HAI PERMESSO DI AIUTARTI? Non ti avrei intralciato, ma non avrei mai permesso ai cyborg di farti del male.. MAI!"
Si gettò su Gohan stringendolo a se. (Se solo fossi riuscito prima a trasformarmi.. avrei potuto combattere al tuo fianco e magari avremmo sconfitto assieme i cyborg, tu ed io.. Gohan.. perché mi hai lasciato? Perché proprio ora?)
Trunks si addormentò lasciando che la pioggia allontanasse da lui quel brutto momento, e ogni bel ricordo legato a Gohan, almeno per qualche ora.

Da allora passarono tre anni.
Trunks non aveva mai smesso di allenarsi. I suoi esercizi erano diventati costanti e la sua forza era decisamente aumentata. 
Il ricordo di Gohan, della loro breve storia, era sempre con lui, come il triste ricordo della sua morte.
Ogni giorno questi pensieri gli tornavano alla mente e da un lato gli erano di sostegno, ma dall'altro non facevano che accrescere in Trunks la sete di vendetta.
"Mamma, sono tornato. Oggi ho comprato tante cose buone."
"Ciao Trunks. La macchina del tempo è quasi pronta per la partenza. Ci sono voluti otto mesi per accumulare l'energia necessaria per il viaggio di andata e ritorno. Non possiamo fare un test di prova, ma sono sicura che andrà tutto bene."
"Beh, io credo di essere diventato abbastanza forte da affrontare i cyborg e sconfiggerli."
"Trunks! Anche Gohan era molto forte, eppure è stato ucciso e non credo proprio che tu abbia raggiunto il suo livello!"
"Da allora mi sono allenato duramente! Io sono l'unico che può sconfiggerli!"
Nello stesso istante un comunicato radio annunciò il luogo in cui erano stati avvistati i cyborg.
"E' qua vicino." Disse Trunks.
"No, aspetta, che vuoi fare?"
"Vado! Solo io posso affrontarli."
"Trunks aspetta!"
Il ragazzo volò via prendendo con se la sua spada. "Gohan, oggi ti vendicherò! Cyborg, è giunta la vostra fine!!"
Lì trovò subito. "Questa volta non la passerete liscia, MALEDETTI!!"
"Non vuoi proprio arrenderti, eh?!" Disse 18. E si lanciarono subito in battaglia. 
Trunks le scagliò un Burning Attack che la cyborg evitò e subito dopo cercò di colpirla con un pugno.
"Come osi ragazzino!" La battaglia si faceva sempre più dura. 
Il giovane estrasse la spada, si trasformò in super saiyan e riuscì a tagliare alcuni capelli di 18. 17 corse in suo aiuto e all'attacco di Trunks rispose bloccandogli la spada con una sola mano. Con un Ki Blast molto ravvicinato 18 lo colpì, scaraventandolo lontano e subito ne seguirono altri.
Trunks sembrava incolume perché a gran velocità si gettò di nuovo sui cyborg colpendoli entrambi.
Un altro Burning Attack pareva aver messo fine alla loro esistenza, ma 17 e 18 parevano invincibili e il fatto che erano mezze macchine impediva loro di affaticarsi durante il combattimento. "Hanf, hanf, accidenti, sembra tutto inutile, non riesco a colpirli!" Continuò a lanciare sfere d'energia, ma vanamente. Poi i due scomparvero e Trunks, oltre ad essere affaticato, cominciava anche a temere per la sua incolumità.
Andò a nascondersi dietro le macerie sperando di recuperare un po' di forza, ma fu individuato facilmente.
"Mi dispiace ragazzino, ma la nostra energia è infinita, non si esaurisce mai" Disse 17.
"Non hai alcuna speranza contro di noi." Aggiunse poi 18 apparendo alle spalle di Trunks, e infierirono contro di lui colpendolo duramente. 
Benché Trunks fosse un super saiyan, sembrava che ogni probabilità di vittoria si faceva sempre più vana. Non voleva arrendersi, ma si rendeva conto di quanto la sua forza fosse nulla in confronto a quella dei due cyborg, soprattutto dopo uno scontro così duro. 
"Maledetti perché agite in maniera tanto crudele?"
"Non ricordiamo più qual era lo scopo per cui siamo stati costruiti, ma odiamo voi terrestri, tutti!"
Trunks si alzò in piedi, con la forza della disperazione. Colpì i due cyborg ma senza recare loro alcun danno. I due lo fecero volare in aria con calci pugni e poi cadde a terra oramai esausto.
17 stava per dargli il colpo di grazia, ma 18 si mise davanti dicendo di lasciare a lei questo onore. Una terribile onda di energia distrusse tutto ciò che era rimasto della città.
I due si allontanarono credendo di aver messo fine alla vita di Trunks, ma miracolosamente era ancora vivo.

"Aaargh!" urlava per il dolore.
"Trunks.. Trunks come stai?"
"Mamma!"
"Per fortuna che ti sei ripreso.. Sono cinque giorni che dormivi, cominciavo a preoccuparmi.."
"Avevi ragione, sono ancora debole per sconfiggere i cyborg. Non appena mi sarò ripreso tornerò indietro nel passato."
"Si Trunks, e consegnerai a Son Goku la medicina per il suo problema al cuore. Sono sicura che se fosse stato ancora vivo oggi i cyborg non esisterebbero e vivremmo tutti in un mondo di pace."
"Mamma, voglio incontrare mio padre, e Goku e rivedere di nuovo Gohan.."
(Gohan, vorrei che fossi ancora qui con me, mi manchi tanto..)
"Vegeta è stato sempre molto duro e ostinato, ma gli volevo bene, e so che lui ne ha voluto a te, però non stupirti se non è il padre che immagini.."
"D'accordo, ma sarò comunque felice di conoscerlo."

Qualche giorno più tardi era tutto pronto per il viaggio a ritroso nel tempo, destinazione venti anni prima.
"Trunks, ecco la medicina per Goku, consegnagliela appena lo incontri, e digli di non perderla mai di vista."
"Si mamma, non preoccuparti." 
"Vai Trunks, e non commettere imprudenze. Buon viaggio!"
"Grazie e stai attenta anche tu. A presto mamma!"
Poi volò dentro la navicella e sparì alto nel cielo.
(Gohan, il mio Gohan.. anche se non sarà quello che conoscevo, rivederlo vivo, sarà sufficiente per ridarmi un po' di felicità, ne sono sicuro.)
(A presto, amico mio..)





 
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