Quando
uno si annoia a morte è questo che fa, altro che studiare storia e sistemi, se
mi bocciano sarà solo colpa delle Clamp che mi fanno venire in mente strane
idee, ecco>__<!!! Sì, certo, come no-__-…
In
ogni caso ora i personaggi di X sono miei, sì, li ho rapiti ok, perciò se li
rivogliono che vengano a riprenderseli è__é!!! Bwahahahah!!! Il riscatto è
alto, si tratta della mia promozione!! Allora, che ne dite,
accetteranno^^’’… perché ho il dubbio che non frega niente a nessuno ç__ç…?
The last
song di
Aya-chan
Solo in questa stanza buia ripenso alla mia
vita che come un film mi passa davanti agli occhi e io come uno spettatore
lo guardo mentre si appresta a raggiungere la sua fine.
Solo in questa stanza buia ripenso a ciò
che è stato di quello a cui tenevo, al costo troppo alto del biglietto
della mia vita…
Solo in questa stanza desidero ora più che
mai addormentarmi in un sonno senza sogni e non svegliarmi più, lasciarmi
cullare dal dolce soffio della morte che l’ha portato via da me in un
luogo così lontano, irraggiungibile.
Tell me the words that I want hear
Tell me them ‘cause I can feel you
again
Tell me and I will follow you
Solo le parole di una canzone che continua
a suonare in questa stanza vuota mi tengono compagnia.
Una canzone che sembra pianga per me,
soffra per il mio dolore, preghi per la mia fine.
Come un colpo di pugnale al cuore rivedo la
tua morte, il tuo occhio che mi guarda mentre solo in quel momento hai
voluto concedermi l’unica cosa che da te avrei voluto, il tuo sorriso
privo finalmente della barriera di cinismo che troppo tardi ho distrutto,
distruggendo anche te e ciò che era il mio amore.
Solo…
Il ricordo, la speranza, l’amore, tutto
cancellato in un attimo, l’unico in cui ho capito finalmente che anche tu
potevi provare sentimenti, l’unico in cui tu hai affermato di amarmi nelle
parole che non hai detto, nelle parole che il vento ha portato via con sé
in un tuo ultimo gioco di scommesse e marchi.
Tutto è stato distrutto, spazzato via
mentre io sono qui e cerco qualcosa che mi faccia uscire da questo dolore,
cerco qualcosa a cui aggrapparmi per non lasciarmi andare alla
consapevolezza che non tornerai più indietro, che non sentirò più il
profumo del tuo corpo circondato dall’odore delle sigarette e di petali di
Sakura dipinti del sangue di troppe vittime e che ora si è dipinto del tuo
sangue.
L’assassino è stato ucciso.
La preda ha ucciso il suo cacciatore.
Ma ora non resta più nulla.
Cerco qualcosa che mi illuda ancora e che
mi faccia entrare nell’inferno del nostro amore dannato, unico paradiso
che in questo mondo mi era stato dato, e ora, è venuto il momento in cui
chi ha donato la vita all’uomo che per troppo tempo ho amato di nascosto
se la riprenda e con essa anche il nostro amore diventato ormai maledetto
nel passare degli anni che lo hanno alimentato facendolo diventare più
grande, più forte. Forte in maniera devastante.
E la canzone continua a suonare mentre
racchiudo in essa le mie lacrime, il mio desiderio fatto a pezzi da una
realtà che da lungo tempo ho odiato, detestato ma continuato, vivendola con
una scintilla di speranza che ora si è spenta per sempre.
Parole, silenzi, solitudine.
Tutto si sta mischiando in un’unica entità
perduta nella notte in cui spiriti imprigionati nel limo ballano folli
raccontando il loro tormento che viene portato fino alla luna bianca dei
miei pensieri e mai verrà dimenticato.
Tra questi ci sari anche tu?
Un uomo obbligato a seguire un destino
senza sentimenti che nel momento in cui ha scoperto di provarli si sono
distrutti, disperdendo il loro essere nel cielo di una città sconosciuta,
la stessa che lo aveva visto nascere ma che senza pietà e senza rimorso lo
guardava anche accasciarsi tra le mie braccia e morire.
Il tempo scorre ma la canzone non finisce,
non terminerà prima che anch’io abbia esalato l’ultimo fatale respiro,
non smetterà di suonare finché i miei occhi non si chiuderanno per sempre.
Non cesserà di esistere finché il suo
ricordo non affievolirà lentamente nel mio petto come la speranza ormai
scomparsa anche dai miei occhi.
Qualcuno si alza.
Qualcuno attraversa la stanza buia
camminando a fatica mentre cerca di tenere uniti i pezzi del suo essere.
Qualcuno che ha smesso di sognare ascolta
la canzone e le sue parole che come un dolce bacio mortale si posano sulle
sue labbra mentre incantato le ripete senza sapere cosa vogliano dire
realmente, senza sapere come fermarsi, senza sapere cosa fare di quella vita
che gli è rimasta e che non vuole più perché si è trasformata soltanto
in un peso: il peso della coscienza di un amore perduto per sempre.
Qualcuno canta con la sofferenza nel cuore
mentre i suoi occhi verdi lo scrutano attraverso lo specchio riuscendo a
vedere ogni suo pensiero non più nascosto nelle profondità del suo
sguardo, non più al sicuro nella certezza delle sue azioni che ormai sono
diventate vane.
I suoi occhi verdi lo scrutano mentre lui
è diventato come trasparente, spogliato di tutto ciò che aveva, di tutto
ciò che era, di tutto ciò che avrebbe desiderato ma che mai aveva
confessato.
Qualcuno cantava con la forza della
disperazione le parole di una canzone che non aveva mai suonato se non nella
sua testa riempita dal sapore della sua morte, dal colore del suo amore
scomparso insieme a lui…
Riempita da Seishiro…
E io sono qui che guardo quel qualcuno che
mi somiglia, che come me si sta pian piano distruggendo mentre va alla
deriva della sua esistenza cancellata dalle note di una vita amara e
crudele.
Sono qui che guardo quel qualcuno e lo vedo
mentre cerca in ogni modo di dar fine alla canzone che sa si porterà nella
tomba fino al paradiso dell’inferno con lui…
Lo guardo e non mi rendo conto di essere io
perché ormai non sono più niente, perché ormai tutto quello che avevo e
che potevo dare l’ho donato a te che non hai voluto ascoltare il grido
disperato della mia anima che ti chiedeva aiuto, che ti implorava di amarla
e amare me naufrago disperso nell’oceano dei miei sentimenti rifiutati.
Vago nel buio che è sempre esistito
intorno a me, ma, che solo ora ho conosciuto realmente nell’assenza di te,
e con violenza mi piego, spezzandomi ad un futuro che non voglio esista, che
voglio cancellare, che non voglio arrivi mai.
Voglio fermare il tempo, come ho fatto per
la canzone che, senza sosta, si ripete e si ripete ancora all’infinito,
come la mia mano che penetra nel tuo corpo ferendoti a morte e uccidendoti
ogni volta che chiudo gli occhi, ogni volta che li riapro, ogni volta che,
come un corpo senza vita, cerco di rimanere a galla in quest’esistenza che
mi sta buttando fuori e che con prepotenza mi rimanda da dove sono stato
creato e da dove sono scappato per rifugiarmi nei tuoi occhi nocciola
cancellati da un mio gesto.
Le parole mi escono da sole come le lacrime
che ancora non ho finito ma che ormai hanno perso il loro sapore di
sofferenza, imprecano contro il destino nel quale non ho mai creduto,
reclamano indietro una vita che non ho mai vissuto davvero.
Così mentre come una carcassa vuota e
senza valore vago nel nulla ricercando l’ultimo pezzo di via che collega
il paradiso all’inferno, la canzone finisce…
This is the end of the song
This is the beginning of a new life
Posso lasciarmi andare dopo tutto questo
tempo sprecato a combattere per non arrendermi, per non cadere vittima della
sorte che ha tirato il dado anche per me senza darmi il tempo di riscuotere
la mia vincita, senza darmi il tempo di ricredermi sulle mie scelte. Senza
darmi tempo. Senza darmi tregua…
Un sospiro di sollievo esce lieve dalle mie
labbra su cui le ultime parole della canzone sono sopravvissute e si perdono
nella stanza vuota mentre nessuno è lì ad ascoltarle, e, con esse,
sparisce la luce del giorno che mai più rivedrò dimenticato del luogo
sconfinato della tomba di Seishiro in cui anch’io mi rifugerò per non
dover più sopportare il passato che mi perseguita e che già una volta mi
ha ucciso.
E facendomi beffe del destino che questa
volta non ha potuto avere il sopravvento sulla mia esistenza già
completamente decisa, già completamente finita nel momento in cui Seishiro
se n’è andato, mi accascio aspirando dentro di me il soffio dell’angelo
della morte che con pazienza ha sempre vegliato su di un ragazzo che è
diventato uomo nell’odio e nell’amore mischiati insieme dalla sofferenza
di una vendetta che si è compiuta, e che ora finalmente può avverare il
mio unico desiderio in un sogno che non è mai stato creato, come non doveva
esistere il nostro amore che solo ora, nell’inferno della nostra unione
tanto cercata, ha avuto finalmente la sua forma definitiva…
E la sua forma siamo noi due. Insieme,
mentre da lontano c’è ancora la canzone a far da sottofondo al nostro
cammino nel limbo del peccato, tenendoci per mano e amandoci per sempre
nell’infinità della morte…
I could die for your love
Tell me what you feel
And I will die for you
>FINE<
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