Seconda parte...Riachan sopporta, pls...T____T Con questa ho finito...in attesa che mi torni l'ispirazione :P
I personaggi sono sempre di Inoue Sensei...Rinoa thx :****
Buona lettura ^^
The first
month
parte II
di Dodoria
La voce che sento è familiare...decido di farmi avanti scendendo i primi gradini della scala che porta al piano inferiore e mi affaccio dalla ringhiera cercando di non farmi vedere.
Kaede sta parlando indispettito con una persona che al momento è ancora fuori dalla porta. La curiosità mi sta divorando: chi diavolo è?
Scendo altri tre gradini e poi altri tre...fino a quando la persona che stava fuori non si fa avanti superando la soglia della porta: è una...ragazza. E mi sembra oltretutto la sorella del capitano dello Shohoku...non so perchè, ma il cuore mi salta un battito; risalgo velocemente i gradini rifugiandomi dietro il muretto che si unisce alla ringhiera delle scale.
Resto in attesa, trattenendo il fiato: mi piacerebbe proprio sapere perchè quella ragazza è venuta a casa di Kaede, nel weekend oltretutto! I due non sembrano essersi accorti di me, e proseguono nella loro chiacchierata, che oltretutto è a senso unico: infatti lei parla e parla e parla...lui tace. Il solito logorroico...tento di decifrare le parole della ragazza ma mi risultano quasi imcomprensibili: forse perchè parla piano, forse perchè sono io che non voglio sentirle...ma cos'è questo senso di spossatezza? Mi ha dato fastidio il fatto che una ragazza, alle 8 di sera, si sia presentata a casa Rukawa...mi ha dato davvero un GRAN fastidio.
La porta d'ingresso finalmente si chiude...cerco di darmi una calmata e scendo le scale lentamente. Vorrei tanto sapere che era venuta a fare quella, ma non ho il coraggio di domandarglielo. E oltretutto voglio vedere se Kaede accenna la cosa...in fondo stiamo insieme, no? Non dovrebbero esserci segreti tra noi...no?
Entro con calma nella cucina, ma dentro sto rodendo dal nervoso. Mi siedo al tavolo senza proferire parola...lo osservo: lui apre pensieroso il frigo, girandosi dopo poco: "Qui non c'è praticamente niente...ti spiace se usciamo a mangiare qualcosa fuori?"
Ma bene...non hai nient'altro da dirmi? "No...non preoccuparti. Usciamo pure"
Ho usato un tono volutamente incazzato. Lui però non sembra raccogliere la cosa, anzi con tranquillità mi avvisa che andrà a farsi una doccia. Raccolgo la cosa senza ribattere.
Mi siedo in soggiorno, accendendo la televisione...le immagini trasmesse scorrono velocemente, ma non riesco a concentrarmi...da quando in qua sono così geloso di lui? Eppure so che le ragazze non gli interessano...ma non sono assolutamente convinto.
Dev'essere passata una mezz'oretta buona, perchè sento la porta del bagno aprirsi e Kaede scendere le scale di corsa; mi abbraccia da dietro e mi scocca un bacio sulla guancia: "Tu non fai la doccia?" mi domanda. Il profumo della sua pelle è così invitante...è un misto tra fruttato e fiorato che mi dà alla testa. Gli afferro i capelli con forza e spingo la sua bocca contro la mia. Più che un gesto d'affetto è un avvertimento: tu sei mio...ricordalo bene...
...
Usciamo che ormai sono le 21.30.
La fame è quasi passata, quindi decidiamo di andare in un pub per bere qualcosa (come se ce ne fosse bisogno...siete bevuti come due spugne!^^;;;; n.d.A.).
Entriamo nel bar che c'è poco distante da casa mia: piratesco, con tanto di caravella in legno che funge da bancone/bar al centro dell'ampio locale, e camerieri e personale vario vestiti in stile ottocentesco...mi è sempre piaciuto molto questo posto, particolare e insolito. Kaede non sembra molto a suo agio, ma riesco a convincerlo ad entrare.
La padrona del locale mi saluta calorosamente, gettandomi addirittura le braccia al collo; è da parecchio che la conosco e durante l'adolescenza ci siamo anche frequentati per qualche tempo. E' una ragazza davvero bella: fisico snello ed asciutto, occhi chiari, è arrivata in Giappone quand'era molto piccola ma è originaria del Nord Europa.
"Akira, benvenuto! E' un pò che non ti vedevo..." mi sorride suadente.
"Beh, ho avuto dei problemi..."
"E questo bel ragazzo coi capelli arruffati chi è? Un tuo amico?" mi domanda curiosa Kate.
Sto in silenzio un attimo studiandomi la risposta...mi piacerebbe dire: "E' il mio ragazzo" ma che faccia farebbero coloro che stanno nel locale...?
"Sì...è un mio amico" mento.
"E non me lo presenti? Piacere, mi chiamo Kate!" sorride sorniona. So per certo che Kaede sarebbe il suo tipo ideale...mi giro verso il 'ragazzo dai capelli arruffati' e lo vedo porgere la mano a Kate senza cambiare espressione facciale: "Kaede Rukawa...piacere".
"Uao, Kaede...sai che sei davvero carino? Me lo presti vero Akira?" sorride la biondina.
"Non mi interessa, grazie" sbotta Kaede allontanandosi verso un tavolo vuoto. Rimango allibito e alquanto stupito dall'uscita del mio amante, e anche Kate sembra esserci rimasta male. "Non prendertela, Kate...lui è fatto così! E' un tipo di poche parole" cerco di recuperare la situazione. Kate sembra non sentirmi e continua ad osservare Kaede che si è appena accomodato ad un tavolo; devo ammettere che lo sguardo della ragazza non mi convince molto..."Akira, me lo lasci lavorare, vero?" (molto fine la ragazza...O__o' n.d.A.)
"C-cosa...?"
"Ho chiesto se me lo lasci lavorare...vedi non soporto i tipi che mi sfuggono e tu dovresti saperlo bene. Vatti a sedere con i tuoi amici del Ryonan e lascialo da solo...ci penso io a lui" esclama con sguardo tentatore.
Rimango di sasso. Prima la Akagi...adesso Kate. Il mio stomaco sta cedendo al nervosismo e rischio di vomitare bile: "Mi spiace Kate ma hai sbagliato persona. Kaede è più irremovibile di quanto tu possa immaginare" rispondo serio. E vedi di capire che lo devi lasciare in pace...
"Mmmmh, a me i tipi così prendono un casino. Non sarai mica geloso, eh! So che mi vorresti tutta per te Akira" ride come una bambina abbracciandomi e mollandomi un bacio sulla guancia "Ma lo sai che per me sei unico". Kami che situazione...per fortuna un cameriere chiama la sua padrona e quest'ultima si allontana, non prima di aver mandato un bacio con la mano a Kaede che ci osserva torvo. O meglio...che MI osserva torvo.
Mi avvicino al tavolo silenzioso, cercando di evitare il suo sguardo ma la cosa è francamente impossibile...quando lo guardo in faccia capisco che è incazzato nero.
"Kaede è solo un'amica" cerco di dire in mia discolpa "E se vuoi saperla tutta...è interessata a te, non a me"
Lui continua ad osservarmi senza dire niente; poi, inaspettatamente, mi tira un calcio sotto il tavolo facendomi sussultare. "Ma sei cretino?" gli dico massaggiandomi il punto dolente.
"Il cretino sei tu" risponde.
Sto per ribattere ma Kate si presenta, camicia leggermente slacciata (... n.d.A.) e sorriso cinquanta denti: "Ecco a voi le liste! Scegliete pure con calma"
La guardo allontanarsi e sistemarsi i capelli con una mano, poi mi giro fissando il mio compagno: "Notato?" gli domando ironico.
"No"
Sbuffo.
Mi sto incazzando...era meglio rimanere a casa a questo punto. Apro la lista e comincio a scorrere le varie bevande elencate, leggendole più volte per farmele rimanere in mente. Kaede mi osserva da sopra la lista...Kami mi manca l'aria.
"Kaede si può sapere che c'è?" gli domando spazientito.
Abbassa lo sguardo posandolo sul bracciale che porta al polso destro. Ci giocherella un pò...allungo una mano e gli sfioro il polso, di più non posso fare. Vedo Kaede ritrarre la mano e nasconderla sotto il tavolo...ma che...??
"SENDOH!!!"
Una voce bassa e sgraziata urla il mio nome facendo girare mezza clientela e una mano passa più volte sui miei capelli ingellati, tentando di arruffarmeli. Riconosco quella voce..."Sakuragi, che ci fai qui?" domando sorridendo. Dietro di lui la solita combriccola con cui gira.
"Abbiamo cambiato giro di bar...oh Rukawa, mezza sega, anche tu qui?"
Kaede zittisce, poi sbotta: "Idiota"
"IDIOTA A CHI?? BASTARDO!" replica ad alta voce il rossino; la sua faccia sta diventando della stessa colorazione dei famosi capelli.
"Hanamichi, calmati! Siamo in un locale...che ne dici di sederti con noi?"
"OK...così terrò d'occhio quella volpe sudicia" esclama osservando di storto Kaede. Quest'ultimo mi tira nuovamente un calcio alla gamba, facendomi ancora sussultare; andando avanti così mi verrà un livido violaceo. Il Sakuragi intanto si è accomodato da parte a me, Mito accanto a Kaede e il resto della compagnia da parte ai rispettivi "capi". La serata trascorre agitata e confusionaria. Sakuragi, nonstante si sia ubriacato, abbia rotto un paio di bicchieri e abbia palpato più volte Kate nel tentativo di abbordarla è stato di una simpatia contagiosa. Kaede come ipotizzabile ha fatto scena muta più volte, fino a quando non si è alzato in piedi ed ha esclamato: "Sono stanco. Vado a casa"
"Kaede, sono solo le 24...aspetta ancora un pò"
Mi scruta coi suoi occhi blu cercando di convicermi...ce la fa, come al solito. Saluto l'armata Sakuragi e mi dirigo verso la cassa; Kate è lì, pronta ad azzannare il cucciolo dai 'capelli arruffati'; sinceramente comincio ad odiarla.
"Akira...tu e il tuo amico ve ne andate di già?" Lancia una lunga occhiata a Kaede, che non reagisce.
"Sì...questo ti causa dei problemi, Kate?" La butto sul ridere ma spero capisca che non sto scherzando. In fondo non è scema come sembra (ah no?? O_o' n.d.A.)
"No però...Kaede lo accompagno a casa io se non ti spiace"
Merda...mi giro verso Kaede, sperando che dica una qualunque cosa che la possa smontare; lui ricambia il mio sguardo con uno titubante. Sento la sua mano afferrarmi la maglietta e tirarmela forte. "Mi spiace Kate...ma Kaede lo accompagno a casa io"
Stacco la sua mano dalla mia maglietta e la incrocio con la mia: "Noi due stiamo insieme..."
Silenzio.
Kate mi guarda scioccata e spaventata: resta a bocca aperta per qualche secondo, per poi richiuderla e riprendere a guardarci, manco fossimo due alieni.
"Penso di non aver capito bene, Akira..." balbetta sconsolata.
"Hai capito benissimo invece..." rispondo. Poi trascino Kaede fuori dal pub, sotto lo sguardo della clientela esterefatta.
C'è una splendida luna piena; la luce soffusa illumina lievemente il paesaggio, rendendo tutto informe e impreciso. Confuso e arrabbiato mi accorgo di essermi diretto verso il grande parco poco lontano dal mio liceo, e mi accorgo anche che sto tenendo ancora la mano a Kaede...lui mi ha seguito senza una parola, senza ribattere o ribellarsi. Lascio la sua mano sedendomi su una panchina; lui resta in piedi per un pò, per poi accomodarsi accanto a me.
Sempre in silenzio.
Quanto tempo devo aspettare prima che mi dica qualcosa?
"Perchè...?" mi domanda.
"Perchè cosa?"
"Perchè...hai detto che stiamo insieme?" La sua voce trema leggermente.
"Ti ha dato fastidio? Oppure volevi che Kate ti accompagnasse? O preferivi la Akagi?" Sono incazzato, la mia voce segue un suo ritmo e io non riesco a far niente per calmarmi.
"La Akagi?"
"Che diavolo ci è venuta a fare stasera a casa tua???" domando infuriato; ho il cuore che va a mille e una morsa che mi chiude lo stomaco.
"E' per quello che sei incazzato?" mi domanda.
Non rispondo.
"E' venuta per rompere, come al solito...di che ti stupisci?"
"Mi stupisco che venga a quell'orario! Da quando in qua una persona ESTRANEA" dico calcando bene sull'ultima parola "Si permette di andare a trovarne un'altra alle 8 di sera??" (non vedo che ci sia di male...^^; n.d.A.)
"Ma io che ne so? Si sarà messa strane idee in testa! Akira...non starai pensando che l'abbia invitata io?"
Zittisco. Se parlassi adesso rischierei di dire cose che non penso. Lui prende il mio silenzio come un assenso e si alza in piedi; poi si inginocchia davanti a me, prendendo il mio viso tra le mani. Mi obbliga a fissarlo; vedo le sue pupille rimpicciolire, sotto il lampione che ci fa luce. Si avvicina e mi bacia; "Non l'ho invitata io, Akira..." pronuncia a denti stretti: "Te lo giuro"
I suoi occhi sono limpidi; fondamentalmente credo davvero che siano lo specchio dell'anima.
"Io mi fido di te" dico dopo un lungo silenzio "Ma ho paura...paura che qualcuno possa dividerci"
Arrossisce e abbassa un attimo lo sguardo; poi mi abbraccia affondando la faccia sul mio petto: "Non devi avere paura...io ti amo..."
Gli accarezzo la folta chioma scura più volte sospirando.
"Hai visto la faccia di kate quando le ho detto che stiamo insieme?" dico tutt'ad un tratto, scoppiando a ridere.
Il mio amante sogghigna un attimo col viso ancora nascosto nel mio petto, per poi abbandonarsi ad una sonora risata: "Già avrà pensato che siamo dei pervertiti".
E' bello vederlo ridere...è bello vederlo incazzato, nervoso, apatico.
"Sei bello" sussurro afferrando la sua nuca e avvicinandolo a me "Sei davvero bello".
Le sue labbra sono leggermente fredde...la pelle bianca appare ancora più lattacea sotto la luce della luna. Potrebbe somigliare ad un vampiro.
Quando glielo dico mi guarda torvo: "Già...chi può mai dirlo?" sussurra afferrandomi per un braccio e trascinandomi lontano dalla luce: "Potrei azzannarti adesso...proprio davanti al tuo liceo" sogghigna malevolo.
"Lo faresti davvero?" rispondo sorridendo.
Lui ride baciandomi di nuovo: "Così non avrei più un rivale da temere..."
* FINE *
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