Allora... mia prima ff yaoi con protagonisti personaggi di YuYuHakusho, manga che ADORO*__*
Invece della coppia Kurama-Hiei, ne ho pensata una "alternativa"...se così si può definire^^'
Naturalmente tutti i personaggi sono di Togashi sensei (grazie di esistere^_^), sn tutti maggiorenni ecc. ecc.
Ah, una cosa VERY important: il titolo della ff nn ha niente a che vedere col BELLISSIMO film con Brandon Lee...*__*
Piccolo vocabolarietto:
kekkai --> barriera che separa il mondo reale da quello spirituale
kitsune --> volpe

Buona lettura^_^

 


The Crow

parte I

di Dodoria



... dove sono?
Ho caldo... sto sudando... sento il mio corpo stretto in una morsa che mi lacera le carni... apro piano gli occhi: è buio, terribilmente buio.
Solo alcune luci che sfavillano nelle tenebre... ma non riesco a riconoscerne la natura.


Cerco di alzarmi, ma un capogiro mi coglie impreparato e ripiombo, pesantissimo, supino. Tento di muovere una mano ma i miei nervi, i miei muscoli non rispondono ai comandi. Dove diavolo sono?!? E perchè non riesco a muovermi?


Chiudo e riapro gli occhi più volte; finalmente la mia vista si mette a fuoco e riesco a distinguere quelle luci... SONO CANDELE... decine di candele, poste tutt'attorno al letto in cui sono sdraiato.


Sì, perchè me ne sono accorto solo adesso: sono su un letto, grande, maestoso, coperto da lucenti lenzuola di seta nera che creano un certo contrasto coi miei fulvi capelli. I miei sensi di Youko sono completamente azzerati, cerco di capire se c'è qualcun altro qui attorno, ma non appena sforzo il mio ki un altro capogiro mi paralizza.


Ho la gola secca, e le mie labbra si stanno spaccando. Cerco di umettarle, ma sembra che la saliva si sia del tutto prosciugata.


Rigiro la testa sul guanciale morbido, respiro affannosamente. Devo uscire di qui. Nonostante sia confuso percepisco chiaramente una situazione di pericolo.


Riesco a girarmi su un fianco; poi a pancia in giù e gattono, faticosamente, fino a raggiungere la sponda del letto.
Perchè, perchè sono in queste condizioni? Mi sporgo in avanti, devo scappare, ma perdo l'equilibrio... la mia testa è così pesante...


Cado violentemente sulle braccia, la faccia rivolta verso il pavimento, il mio corpo invischiato in quelle maledette lenzuola scure. 
Aiuto... aiuto! Possibile che nessuno mi senta??


La porta davanti a me si apre.


Alzo gli occhi seguendo il rumore, le candele vibrano dolcemente al passaggio di quell'ombra silenziosa.
Vedo solo delle scarpe nere, lucenti come la seta che circonda il mio corpo. Pantaloni dello stesso colore. 


Non riesco a vedere più di così, la mia posizione è troppo scomoda... allungo disperatamente una mano verso l'ombra, cerco di urlare ma la voce mi muore in gola.


"A... aiuto..." sussurro piano. Sento un dolore fortissimo provenire da una tempia "... aiuto!" Afferro con forza i pantaloni della persona che, crudelmente, mi sta di fronte senza venirmi in soccorso.


Vedo l'essere che si abbassa, una delle sue ginocchia mi sfiora i capelli e le sue mani, fredde e insensibili, mi circondano il volto. Alza con delicatezza il mio viso verso di lui, i suoi occhi fissi nei miei mi provocano un ulteriore capogiro.


Rabbrividisco riconoscendo il demone che mi sta davanti: "... Karasu..."
"Ti sei svegliato, finalmente..." Lui sorride cinicamente, poi l'oblio si impossessa di me e perdo nuovamente conoscenza.


...



Apro gli occhi.
Luce. Tanta luce. 
Sospiro. Mi alzo a sedere sul letto e mi guardo attorno. Non ci sono nè candele, nè lenzuola di seta nera. E' stato solo un incubo, allora.


Appoggio i piedi per terra, mi guardo le mani e sforzo il mio ki; è tutto normale. Sorrido. "Che sogni cretini sto facendo ultimamente..."


"Shuichiiiiiiii!" Mia madre mi chiama dalla cucina.
"Arrivo!" pronuncio ad alta voce. Poi, improvvisamente, una presenza alle spalle. Mi volto spaventato... un'ombra mi sovrasta, diventa sempre più grande e mentre cerco di liberarmi dalla sua presa, mi sussurra: "Dove credi di andare, Kurama??"


...


Mi sveglio di soprassalto.
Oddio, no... ancora quelle candele...e queste maledette lenzuola di seta. Ma che cavolo sta succedendo...??


"Bensvegliato... Shuichi..." sogghigna il demone.
E' qui, accanto a me, seduto sul letto mentre mi stringe la mano.
"Karasu..." pronuncio flebilmente; sono ancora debole, ho il corpo intorpidito.
Lui mi osserva divertito: "... che emozione vedere il grande yoko ridotto così..." mi accarezza con forza i capelli, quasi strattonandoli.


Ma che diavolo sta dicendo? 
"... che mi hai fatto?" pronuncio.
Karasu sogghigna; poi si avvicina a me, fin troppo, sento il suo fiato caldo sfiorarmi il viso ed aumentare l'agitazione che sto provando.


Ho paura. Ho davvero paura. Questo demone che credevo morto dopo lo scontro avvenuto all'isola Kubikukuri, è qui, di fronte a me, vivo e vegeto. Come può essere...??


Lui osserva cinicamente il mio volto, poi si avvicina al mio orecchio e pronuncia sottovoce: "...ti ho drogato...ma non con uno stupido intruglio dei ningen, no... con un preparato fatto nel Makai... creato appositamente PER TE..."; finisce la frase mordendomi il lobo con violenza.


Gemo per il dolore: "Che diavolo vuoi da me, Karasu?"
Domanda cretina; si capisce chiaramente cosa vuole farne del mio corpo, il suo sguardo perverso non lascia nulla di sottinteso.


Lui sorride, ha capito che la domanda non sta in piedi: "Te lo devo proprio spiegare, Kurama...? Eppure sai che mi sei sempre piaciuto... e io non accetto rifiuti da una persona che mi interessa..."


Rabbrividisco. No, non è vendetta che vuole... come per chiarire il tutto si avventa con forza sulla mia bocca.


No... NO! Non voglio che mi tocchi... NON VOGLIO! Eppure il mio corpo non reagisce... ui non ci mette molto, mi socchiude con forza le labbra e sento la sua lingua calda intrufolarsi e cercare la mia, toccare ogni angolo della mia bocca, studiarmi con attenzione... Dio, NO!!!


Mentre le sue mani si fanno strada nei miei capelli, muovendosi bramose, il suo corpo si sta strusciando contro il mio...


Quel bacio orrendo dura per qualche minuto...quando si stacca in cerca di aria Karasu mi guarda sorridendo, mentre io respiro affannosamente; sto male, la droga che mi ha iniettato non accenna a diminuire il suo devastante effetto inibitore. 


Il corvo mi accarezza il volto sudato, poi la sua mano scende sul mio collo; improvvisamente lo stringe con forza, mozzandomi il fiato. Mi sta SOFFOCANDO! Mi agito convulsamente cercando di fargli allentare la presa ma la sua mano è ferma, e quando dopo alcuni secondi interminabili mi rilascia, sento i miei polmoni scoppiare... è pazzo, è completamente pazzo...


"E questo è solo l'inizio, Shuichi..." sogghigna minaccioso. Si alza dal letto, si aggiusta i capelli con una mano e si allontana, chiudendo bruscamente la porta.


Due grosse lacrime scendono silenziose dai miei occhi... che ne sarà di me?


...


Karasu non si è più visto fino ad ora.
Non so quanto tempo è passato, so solo che voglio uscire di qui.


Le candele brillano tremuli nel buio. Non riesco a capire dove mi trovo; Makai o Ningenkai? Potrei essere ovunque, Karasu deve essersi studiato tutto alla perfezione.
Basti solo pensare a quanto tempo ha aspettato per mettere in moto la sua vendetta... ma perchè è vivo? Possibile che la pianta vampiro che durante il torneo ho richiamato dal Makai, mettendo in pericolo la mia stessa vita, abbia fallito la sua missione??


Rumori.
La porta si sta aprendo.
Karasu si affaccia nella stanza con un lucente vassoio in mano.
Che diavolo ci sarà dentro? Lui ha intuito la mia domanda, sorride e si avvicina silenzioso.


Appoggia il vassoio sul comodino accanto al letto e pronuncia: "Ti ho preparato la colazione, Shuichi..."; come una mamma affettuosa mi scocca un casto bacio sulla fronte. 
Rimango allibito dal suo modo di fare; sembra un'altra persona in confronto al demone che mi stava davanti poco prima.


Mi passa una mano attorno alla schiena, mi solleva piano e, sistemato il cuscino, mi mette a sedere; chiudo gli occhi per un attimo, il dolore alla testa è lancinante e difficile da sopportare.


Lui è tutto indaffarato nel versarmi il caffè nella tazza; quando però la avvicina alla mia bocca, mi rifiuto di bere. Crede che abbia davvero voglia di fare colazione??


Lui s'inquieta e il suo sorriso si trasforma in una smorfia; mi passa un'altra volta la mano tra i capelli, poi sussurra: "Se fai così va tutto a tuo svantaggio, Shuichi..."
"PIANTALA DI CHIAMARMI SHUICHI!" urlo con tutta la voce che ho. Poter reagire così significa che la droga sta smorzando il suo effetto.


Lui rimane sbalordito: "Complimenti... non credevo ti potessi riprendere così alla svelta..." si avvicina "Ma ora bevi..."
Aggrotto le sopracciglia; i miei sensi di Youko si stanno lentamente risvegliando. Finalmente torno ad essere me stesso.


Karasu se ne accorge; la mia ripresa si sta facendo sempre più veloce e preoccupante. Per lui, si intende. Io riesco a muovere le mani e le gambe, il mio respiro si fa più calmo e tutto il mio sangue freddo sta prendendo il sopravvento.


Ma anzichè essere spaventato, o irritato, Karasu mi guarda sorridente. Che reazione assurda è questa? Mi sfiora le labbra con un dito: "Non credere di essere guarito, Kurama... è solo una ripresa momentanea... è così bello vederti soffrire..."


Questa frase mi uccide.  Vuol dire che fra poco tornerò ad essere l'ombra di me stesso?? Tornerò a sudare, affannarmi, piangere e star male?
"Karasu lasciami andare!" gioco il tutto per tutto.


"No... tu sei mio..." pronuncia il corvo fissandomi.
"I miei amici si accorgeranno della mia assenza e verranno senz'altro a cercarmi..."


Ride. "No, no, Kurama... sai, ho preparato tutto con cura... nessuno ci potrà trovare qui..."
Cerco di farmi spiegare; non si sa mai, in un attimo di lucidità potrei riuscire a mandare un messaggio a Hiei, o a Yusuke..."Dove siamo qui?"


"Quanta curiosità... non è da te, Kurama. Comunque ho creato apposta questo luogo, solo per ospitarci TE... e ho racchiuso noi stessi in un potente kekkai, dal quale nessuno dei due potrà uscire facilmente..."
...merda!


Afferra la tazza di caffè, la beve, poi prende il mio volto tra le mani e accosta le sue labbra alle mie; mi accorgo solo alla fine che ha passato il caffè che aveva in bocca e mi obbliga ad ingoiarlo chiudendomi il naso con le dita. Poi mormora soddisfatto: "Ti è piaciuto? Ne vuoi ancora?".


Lo guardo con gli occhi sbarrati, una gran voglia di richiamare una delle mie piante dal Makai e farlo sbranare vivo, o torturarlo eternamente, proprio come ho fatto con il maggiore dei fratelli Toguro.


Ma non posso farlo, non ci riesco. Il dolore alla testa si fa ancora più martellante. Mi metto una mano tra i capelli... Hiei... Yusuke... Kuwabara...AIUTATEMI, VI PREGO...


Mentre sono perso nei miei pensieri, il demone corvo sistema la tazza sul vassoio e prende ad osservarmi; arriccia un lato della bocca.
Questo gesto mi riporta coi piedi per terra; che diavolo ha in mente? 


Comincia a slacciarmi la camicia bianca che porto con delicatezza, con una calma quasi cerimoniale. Cerco di bloccarlo, ma la mano che prima ero riuscito a portarmi al volto cade miseramente sul letto, tremante. I miei nervi si sono addormentati ancora, MALEDIZIONE!


Apre la camicia e me la fa scivolare dalle spalle, mettendo in mostra il mio petto diafano. Sorride.
"Sei bellissimo..." lo sento bisbigliare.


Si siede sopra di me, bloccandomi le gambe col suo peso. Si avventa con furia sul mio collo, mentre con le mani mi tocca la schiena, graffiandomi appena ma provocandomi un dolore insopportabile.


Sento la sua lingua muoversi veloce, succhiare la mia pelle, mordermi, mentre una delle sue mani sale e scende lungo il mio ventre.


Resto impassibile da tutto ciò; piego tristemente la testa su di un lato, impossibilitato nel muovermi e reagire. Vuole abusare di me... questa sarà la sua vendetta... e io non posso fare niente, NIENTE, per evitarlo.


Intanto il corvo continua la sua tortura, la sua bocca ha raggiunto il mio petto e si diverte a stimolarmi i capezzoli, mentre sento una sua mano slacciarmi i pantaloni... no...


Stringo i denti concentrandomi, ma il dolore alla testa si fa più forte. Urlo.
Lui ferma la sua mano e mi guarda stizzito: "Non ti conviene reagire. Ti scoppierà il cervello..."
"Preferisco morire piuttosto che farmi toccare da te!"


Karasu scoppia a ridere: "Sì... una risposta del genere me la sarei aspettata... ma non preoccuparti, la mia voleva essere solo una battuta. Non morirai di certo... sofferenza ma non morte... è troppo presto..." pronuncia in modo terribilmente perfido. Il suo sguardo, in questo momento, mi terrorizza.


Con un colpo secco mi toglie il cuscino da sotto la schiena, con l'intento di farmi cadere supino. Sto per picchiare la testa contro lo stipite del letto, ma Karasu con la sua solita velocità mi mette una mano sulla nuca. Poi mi spinge verso il basso, sdraiandomi completamente.


Si mette sopra di me. I suoi lunghi capelli neri mi circondano il viso... hanno un profumo pungente e acido che mi fa venire la nausea.
Mi afferra i polsi e li porta sopra la mia testa; con una mano li tiene fermi, con l'altra finisce di slacciarmi i pantaloni mentre riprende a baciarmi il collo.


La sua mano si fa sempre più curiosa... la sento accarezzarmi... stringo nuovamente i denti mentre lo sento gemere accanto a me. Giro la faccia dalla parte opposta alla sua, non voglio vederlo mentre si eccita toccandomi.


Il movimento della sua mano si fa sempre più veloce e anche io non riesco più a nascondere l'eccitazione. Nonostante tutto, nonostante lo odi, lo detesti più di chiunque altro in questo momento, devo ammettere che mi sta facendo provare delle sensazioni intense. 


Nella mia vita da Youko passata nel Makai ho avuto parecchi amanti, ma nessuno di loro è riuscito ad avermi contro la mia volontà... nessuno, tranne questo maledetto demone corvo...


Comincio a gemere, sento un forte calore nel basso ventre, capisco che sto per venire. Karasu se ne accorge, lo vedo sudato e sorridente. Bella figura sto facendo. Così penserà che mi è piaciuto. 


Confuso come sono non mi accorgo che il corvo ha uno strano luccichio negli occhi...si sposta in basso, graffiandomi il petto con le unghie.
Mi divarica leggermente le gambe, e mentre lo guardo terrorizzato - ho capito dove vuole arrivare-, sento la sua bocca calda circondare il mio sesso, succhiare avidamente ed esplorare con fermezza la mia intimità.


Urlo. Mi agito sotto di lui. Sta davvero cercando di farmi impazzire... non capisco niente, più niente. Ho ancora le mani posizionate sopra la testa e istintivamente ne porto una sulla mia bocca. Prendo a succhiare e a mordere l'indice e il medio, nascondendo il più possibile i gemiti che emetto. 


Fino a quando il piacere non raggiunge il limite e inarcandomi verso di lui, vengo nella sua bocca.


Karasu ingoia il mio seme, poi si alza e mi fissa con sguardo bieco. Sogghigna. Tira indietro i suoi capelli con la mano, si arrampica sul mio corpo fino a quando i suoi occhi non si immergono nei miei. Mi fissa per un po', forse per scoprire le mie intenzioni.


Sorride. Il suo sguardo si fa più dolce e comprensivo.
"Lo sapevo... ti è piaciuto, mio dolce kitsune..." mi sussurra.


Non posso evitare il suo sguardo penetrante. E' vero... mi vergogno ad ammetterlo, ma è vero... mi è piaciuto. Mi sento una merda al momento, o per meglio dire una puttana... ma quella è la verità. 


La mia libido di Youko ha preso il sopravvento sull'innocenza di Shuichi, ho violato il suo corpo in modo indecente... chissà la reazione di mia madre se venisse a saperlo. Anzi, di SUA madre.




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