The Choice
di Swan
Lucius Malfoy disse la
parola d’ordine che apriva la porta dell’infermeria con la voce leggermente
tremante. Aveva saputo dal professor Dithers, il capo della casa degli
Slytherin che Severus era stato portato lì la notte seguente, in seguito a
un “ increscioso incidente “ Così l’aveva definito il professore,
chiudendosi poi nel suo proverbiale silenzio senza dargli nessun’altra
notizia sulla salute del ragazzo.
Maledizione! Pensava il
giovane dagli occhi di ghiaccio, possibile che non si fosse accorto
dell’uscita notturna dell’amico?
Angosciato si diresse
verso la grande stanza dove si trovavano i letti della degenza; cosa era
potuto accadere al suo amico? E soprattutto che cosa gli era saltato in
mente di andarsene da solo in giro per Hogwarts di notte? Non l’aveva mai
fatto prima… e senza parlarne né con lui, né con Goyle, Rosier e gli altri,
poi.
C’era qualcosa di
veramente molto strano in tutta quella faccenda e il bel giovane cominciò a
mordicchiarsi le labbra, come faceva ogni volta che si sentiva nervoso,
pensando alle spiegazioni che desiderava ricevere da Severus.
Finalmente varcò la
soglia della stanza che sia lui che i suoi amici, avevano occupato tante
volte, dopo litigi e duelli illegali con i grifondoro e si trovò di fronte
la solita decina di letti disposti parallelamente uno rispetto all’altro;
nell’ultimo di essi, quello in fondo alla stanza, vicino alla finestra stava
steso Severus Snape.
Lucius si avvicinò di
corsa all’amico, giungendo al suo capezzale. Nonostante fosse oramai tarda
mattinata, le ante della finestra erano ancora chiuse; sicuramente madama
Chips aveva ritenuto necessario fare riposare il suo paziente. Lucius
l’aveva praticamente supplicata di lasciargli fare visita al compagno di
scuola e aveva dovuto attendere l’intervallo delle undici per poter scendere
in infermeria.
Puntò la bacchetta verso
il lume sulla mensola accanto al letto di Severus, del quale riusciva a
scorgere soltanto la sagoma.
- Lumos – Sussurrò
attento a non disturbare troppo l’amico e la lampada emise una fioca luce.
Finalmente riuscì a
vedere il compagno in viso: Severus era molto pallido, ancora più del solito
per quanto fosse possibile e stava steso su un fianco profondamente
addormentato. Sul suo volto erano distinguibili alcune escoriazioni e
diversi lividi.
Malfoy fu tentato dallo
svegliarlo immediatamente, ma si bloccò: Severus aveva un’aria davvero
provata e interrompere il suo riposo per sommergerlo di domande non era di
sicuro cio di cui aveva bisogno.
Meglio non disturbarlo…
Prese quindi una sedia
che stava accostata alla parete opposta e sedette accanto al letto occupato
dall’amico, senza smettere di fissarlo; sollevò una mano e la fece passare
delicatamente attraverso il viso dell’altro giovane: era fresco … e così
bello.
- Quanto mi ferisce
vederti così … - Sussurrò quasi impercettibilmente senza smettere di
toccarlo.
Severus emise un lieve
gemito e si rigirò nel sonno, scoprendo il dorso e parte degli arti
superiori.
Lucius si sentì
raggelare: l’amico era senza maglia e sulla sua schiena erano visibili
numerose medicazioni; una fasciatura gli partiva dalla spalla e scendeva
lungo il braccio destro.
- Severus … - Disse con
voce tremante.
Ma che diavolo gli era
accaduto? … Chi l’aveva ferito in quella maniera così brutale?
Nella sua mente presero
forma diverse soluzioni, la maggior parte delle quali, chissà perché, vedeva
come artefici del malfatto Black, Potter e i loro amici.
Maledetti
bastardi!L’avevano trovato da solo e se ne erano approfittati! Ah, ma
stavolta non l’avrebbero passata liscia, come avevano osato ferire il suo
Severus?
Si alzò dalla sedia e si
sedette sul bordo del letto, accanto al giovane esanime, passandogli una
mano tra i superbi capelli corvini.
Come poteva esserci
qualcuno capace di fare del male a una creatura così straordinaria?
Lucius non resistette
alla tentazione di scoprire del tutto il busto del suo amato e dai capelli
fece scorrere la mano lungo il petto nudo del giovane, percorrendo con
l’indice l’architettura del suo corpo. Severus non era muscoloso, Lucius
trovava la sua figura alta e longilinea incredibilmente sexy.
Certo, non era certo
solamente attrazione fisica quella che provava per lui: Severus era stato il
suo amico più caro da sempre: fin dall’infanzia aveva capito di avere
un’intesa particolare con quel ragazzo dall’aria severa e studiosa, dalle
innumerevoli qualità : per prima cosa Severus aveva una potenza magica fuori
dal comune, poi era orgoglioso e fiero: non sopportava l’idea di essere
superato in qualcosa da chicchessia.
La sua fierezza … era
quella la caratteristica del giovane slytherin che lo colpiva dritto al
cuore.
Mentre era immerso in
questi pensieri, lentamente Malfoy avvicinò il suo volto a quello
dell’altro, finchè le loro labbra non si unirono in un tenero bacio.
Severus si mosse piano;
nel dormiveglia avvertì una senzazione di calore e qualcosa di soffice che
gli si posava sulla bocca.
Molto lentamente aprì gli
occhi e gli ci volle qualche attimo prima di rendersi conto di cio che gli
stava succedendo e di realizzare che si trovava nell’infermeria, tra le
braccia di Lucius che lo stava baciando.
Il giovane bruno fremette
per la sorpresa e le sue labbra si socchiusero, dando modo all’altro di
intrufolare la sua lingua all’interno della bocca del compagno.
Severus si sentì pervaso
dal calore dell’altro: sentì la lingua di Lucius dapprima esplorare la sua
bocca, per poi intrecciare una lotta selvaggia con la sua medesima. Entrambi
si abbandonarono così in un bacio carico di desiderio.
Improvvisamente Severus
sentì Lucius abbracciarlo e sollevargli il busto fino a farlo mantenere una
postura seduta.
Nel momento in cui egli
fu seduto, Lucius rifuggì il bacio, senza smettere di tenerlo stretto tra le
braccia.
- Che ti è successo
stanotte? – Chiese fissando attentamente negli occhi il giovane dai capelli
corvini
Severus rabbrividì,
aprendo la bocca come per dire qualcosa … ma non proferì parola e sfuggì lo
sguardo dell’amico… doveva valutare bene cosa poteva rivelare di cio che gli
era accaduto. Dumbledore lo aveva fatto promettere di non raccontare ad
anima viva il segreto di cui era venuto a conoscenza la scorsa notte.
Per quanto fosse
arrabbiato, spaventato e desideroso di vendetta, non poteva osare sfidare la
decisione del preside.
- Severus! – Ripetè
Malfoy con apprensione, sollevando il viso del giovane per costringerlo a
guardarlo.
Ancora una volta Severus
distolse lo sguardo da quegli occhi di ghiaccio, tanto belli quanto
inquietanti.
- Scusa Lucius, ho la
mente un po’ appannata … l’infermiera deve avermi somministrato un qualche
sedativo … -
- Vuoi guardarmi? – Disse
l’altro preoccupato – Che ti prende? –
Severus obbedì per non
impensierirlo ulteriormente e sorrise forzatamente mentre dentro di lui
pensava “ una scusa, una scusa “ vedendo che l’altro stava ancora attendendo
una risposta alla prima domanda.
- Io ….sono stato nella
foresta proibita stanotte … - Disse incerto
- Tu cosa?!? – Chiese
Lucius esterrefatto – E cosa diavolo ci sei andato a fare là da solo? –
Severus sospirò e chiuse
gli occhi
- Io … per la verità ero
– Deglutì - … Ero con potter e Lupin … Black mi aveva teso una trappola, ma
l’ho scoperto troppo tardi –
Lucius rimase qualche
attimo a fissarlo senza dire una parola.
- Ma come ti è saltato in
testa di andare senza avvertirmi … pensavo di contare qualcosa per te! –
- Lucius! – Intervenne
Severus – Questo non c’entra nulla … -
Il giovane biondo sbuffò
infastidito
- … E queste ferite come
te le sei procurate? Fa un po’ vedere! – Disse poi cercando di togliere la
benda che fasciava il braccio dell’altro
- No Lucius, no! – Disse
Severus divincolandosi, ma era ancora molto debole e il giovane biondo
riuscì a superare le sue difese senza molte difficoltà, scansando la benda
quel tanto che gli permise di rivelare i grossi e profondi tagli che
segnavano il corpo dell’amico.
Guardò il compagno
visibilmente colpito
- … E questi come … cosa
accidenti ti hanno fatto quei bastardi? –
Severus, tremante per la
debolezza e il dolore sollevò di nuovo le bende per ricoprire le ferite.
- Ieri notte, nella
foresta ho incontrato un lupo mannaro … - Disse piano
Lucius lo afferrò per gli
avambracci scuotendolo forte
- Che fesserie mi
racconti? … Lo so che è stato uno di quei bastardi maledetti .. e non riesco
a capire perché tu li voglia coprire! … aspetta che lo dica agli altri;
entro stasera li ammazziamo tutti! –
- Ah! – Gemette Severus e
Malfoy si rese conto di avergli stretto troppo le braccia, proprio sulle
ferite.
- S…scusa Sev … - disse
lasciando la presa - … Scusami tanto, ho perso la testa.
Severus gli sorrise
tristemente e con un cenno del capo gli fece capire che era tutto a posto.
- Va tutto bene – Disse
con un filo di voce.
- Quanto sono idiota! –
Replicò l’altro vedendo comparire delle macchie di sangue dalle candide
bende che ricoprivano il braccio del ragazzo bruno - … Ti ho fatto riaprire
la ferita –
- Non è nulla –
- … Ti medico subito! –
Esclamò Malfoy alzandosi dal letto – Ehm … cosa usa madama Chips? –
E prese a trafficare sul
tavolo su cui, poco distante, erano ordinatamente disposte le pozioni
utilizzate dall’infermiera, alla ricerca di qualcosa che potesse essergli
utile.
Severus ridacchiò di
gusto vedendo l’amico frugare tra le varie pozioni.
Lucius non era mai stato
un genio in materia, al contrario di lui; anche se, nonostante i numerosi
calderoni fusi, a fine anno riusciva sempre a rimediare una discreta
valutazione, grazie all’aiuto che gli offriva Severus stesso e alle
spintarelle del professore di pozioni, che essendo anche il capo della loro
casa tendeva a favorire i suoi studenti. ( strano! Nda )
- Vediamo … - Borbottò
Lucius rivolto a sé stesso – …questa potrebbe andare … -
Severus rise di nuovo
- Bhe, se vuoi farmi
vomitare bile fino a stasera andrà benissimo! - Disse sorridendo
Malfoy ritornò alle
pozioni grattandosi in testa
- E questa? … -
- E’ contro la flatulenza
… -
- E quest’altra? – Chiese
speranzoso
- Ehm … attenua i dolori
mestruali! –
- Ma insomma! Dove tiene
le pozioni per le ferite quella donna! … aiutami un po’ tu va’ – Replicò poi
rivolto all’amico
- Prova con quella nella
bottiglia rossa … dovrebbe essere una specie di disinfettante, andrà
benissimo –
Lucius sorrise
imbarazzato; quando si trattava di intrugli faceva sempre delle magre figure
con Severus! Prese la bottiglia indicatagli dall’amico, del cotone, una
garza e sedutosi sul letto cominciò togliere la benda sporca al suo
compagno.
Notò che le ferite erano
profonde e che in effetti sembravano proprio provocate dagli artigli di
qualche animale.
Severus gemette di dolore
quando l’infermiere improvvisato posò il cotone imbevuto di disinfettante
sui tagli.
- Vuoi che chiami madama
Chips? – Chiese Lucius che non aveva nessuna intenzione di provocargli altro
dolore.
- No, no – Rispose
Severus stringendo i denti – Resta… Continua tu … -
Lucius obbedì e continuò
l’operazione senza aggiungere altro.
- Credi ancora che ti
abbia mentito – Chiese improvvisamente severus, interrompendo il silenzio
Lucius parve osservare di
nuovo con minuziosa attenzione le ferite dell’amico
- Ti credo – Disse infine
cominciando a rifasciargli il braccio – … Ma sinceramente non riesco a
capire cosa c’entrino Potter e gli altri in tutta questa storia.
Severus assunse un’aria
estremamente seria.
- Diciamo che Black mi ha
fatto uno scherzo per nulla divertente … mi ha spinto ad andare dove sapeva
esserci un lupo mannaro … penso con lo scopo di farmi a pezzi, e non certo
di mettermi paura come ha poi sostenuto con Dumbledore! –
Lucius si bloccò e il
cuore gli balzò in gola.
- che cosa? – Chiese
incerto … aveva capito bene? Certo, Black era un maledetto bastardo, questo
lo sapeva bene, ma da fare baruffa in classe a uccidere un compagno di
scuola, ne passava di acqua sotto i ponti!
- … Mi sono ritrovato
quella bestia addosso – Continuò Severus scosso – E se non fosse stato per …
-
- Per cosa? –
Il brunetto s’incupì
- Potter … mi si rivolta
lo stomaco a dirlo, ma mi ha salvato la vita … mentre ero incoscente ha
lanciato un incantesimo per bloccare il lupo mannaro e mi ha trascinato via
prima che fossi dilaniato. –
Lucius era molto colpito
- Potter? Potter ti ha
salvato? –
Severus strinse i denti …
- Si … oh, avrei
preferito morire piuttosto che essere salvato da lui –
- Non dire stupidaggini!
– Ribattè Lucius finendo la medicazione.
- … Dio che umiliazione …
salvato da quel grifondoro babbanofilo … -
- Smettila! – Ribattè
l’altro seccamente -… Non devi parlare così neanche per scherzo – E
abbracciò nuovamente Severus, le cui labbra si mossero verso il compagno per
richiudersi in un nuovo bacio.
Lucius sentì il suo amato
fremere leggermente e si chiese se era per il desiderio o per lo shock della
notte precedente.
Cosa doveva dirgli? Delle
struggenti frasi d’amore? Doveva dirgli che se l’avesse perso non avrebbe
potuto vivere? Che era la persona più importante della sua vita? Che lo
amava da morire? Non è facile verbalizzare i propri sentimenti …
- Non vorrai mica morire
senza avere mai fatto l’amore? – Disse infine maliziosamente
Severus sorrise e toccò
il petto del compagno
- Certo che no! – Rispose
e con la mano sbottonò la divisa di Lucius accarezzandone il torace e
titillando poi un capezzolo con le dita.
Lucius emise un gemito di
piacere e molto lentamente fece scivolare una mano sotto il lenzuolo,
accarezzando l’organo più sensibile del compagno attraverso la seta dei
pantaloni.
Severus sbuffò, nello
strano modo in cui era solito fare quando era eccitato, ma allontanò la mano
di Lucius, che lo guardò con aria interrogativa.
- madama Chips potrebbe
arrivare da un momento all’altro – Disse sentendosi arrossire - … E poi … -
Lucius ridacchiò e
mordicchiò il collo dell’amato.
- Ma lo sai che mi ecciti
da morire quando arrossisci?... –
- Sei uno stupido! –
Ribattè l’altro arrossendo ancora di più
- E va bene … - Replicò
divertito il biondo - … la mia verginella ha ragione … niente sesso nei
luoghi pubblici! … Comunque sappi che prima o poi riuscirò a piegarti alle
mie voglie più perverse … -
- Smettila di prendermi
in giro – Disse Severus imbronciato.
L’altro sorrise, poi
assunse improvvisamente un’aria molto seria:
- C’è una cosa che ti
vorrei chiedere … - Disse a voce bassa - … Hai ripensato alla proposta che
ti ho fatto la settimana scorsa? –
Severus sobbalzò
sorpreso: sicuramente Lucius voleva chiedergli di nuovo di entrare a fare
parte del gruppo dei mangiamorte. Non che lui non ne fosse tentato: l’amico
gli aveva spiegato a più riprese le ragioni che l’avevano portato a compiere
quella scelta ed erano tutte più o meno legittime; in effetti il mondo
magico era ormai invaso da una moltitudine di mezzosangue che non solo
occupavano posti di rilievo che avrebbero dovuto spettare a loro: i VERI
maghi, ma soprattutto mettevano l’intera comunità magica in serio rischio di
essere scoperta dai comuni babbani, eventualità che non avrebbe dovuto
concretizzarsi MAI, per nessun motivo e a qualsiasi costo.
- Lucius, non lo so … -
Rispose il giovane mago dai capelli corvini - … Vorrei pensarci ancora per
un altro po’ di tempo –
- AH SI? – Gridò Lucius
scattando in piedi – E cosa vuoi aspettare? Che quegli sporchi mezzosangue
ci spodestino del tutto? SVEGLIATI SEVERUS! Ormai siamo ad un punto cruciale
della lotta: le famiglie di purosangue sono sempre meno e stanno perdendo
gran parte della loro influenza! … Posso capire che a straccioni come i
Wesley o a sporchi babbanofili come Potter, i suoi amici e quel vecchio
pazzo di Dumbledore la cosa possa sembrare normale … ma tu … tu appartieni a
una famiglia nobile, non puoi stare a guardare il nostro mondo crollare in
pezzi senza muovere un dito!!! … e questo anche per onorare la memoria di
tuo padre! –
Lucius fissò il compagno
di scuola diritto negli occhi: aveva parlato con tanta foga che ora aveva il
respiro affannoso e il viso in genere pallido era leggermente rosato sulle
guance. Severus lo rimirò compiaciuto: adorava la determinazione del giovane
Malfoy e la decisione con cui era solito esprimere le sue idee.
Il ragazzo bruno sospirò
… se Lucius avesse saputo che stava coprendo addirittura un licantropo a
causa di quel vecchio pazzo di Dumbledore, chissà che cosa avrebbe pensato
di lui! … Più o meno le stesse cose che sarebbero passate per la testa al
suo defunto padre: Julian Snape, ex seguace di Voldemort , scomparso quasi
sei anni prima.
Il padre di Severus e
quello di Lucius erano stati molto amici, per questo motivo lui e il
giovane Malfoy erano cresciuti praticamente insieme ed erano stati iniziati
da entrambi i genitori alle arti oscure, tanto che quando erano entrati ad
Hogwarts, essi sapevano eseguire alla perfezione incantesimi che neppure
allievi dell’ultimo anno conoscevano.
- Lucius, non vorrei che
tu mi fraintendessi – Rispose Sev – Sono molto attratto dalla tua proposta
e condivido la tua opinione. Il fatto è che non so se quella proposta dal
signore oscuro sia davvero la strada giusta; davvero credi che compiere
degli atti di terrorismo, oppure torturare o uccidere sostenitori dei
babbani possa essere utile alla nostra causa? –
Il mago dai lunghi
capelli biondi sogghignò.
- Ah si? Perché i nostri
nemici come si comportano? …Non mi sembra proprio che quei maledetti auror
facciano esplodere fuochi d’artificio dalle loro bacchette! ... Hai mai
visto qualcuno del ministero cercare di ascoltarci e di capire le nostre
ragioni? … Te lo dico io: NO! –
Severus annuì in
silenzio; effettivamente le parole di Lucius erano vere. Quante famiglie di
maghi erano state mandate in rovina anche solo per il sospetto che tra loro
vi fosse un death eater? Quanti erano stati rinchiusi ad Azkaban o uccisi
mentre il ministero confiscava i loro beni e … intascava il loro denaro.
In definitiva i così
detti maghi ben pensanti: quelli contro l’insegnamento delle arti oscure a
scuola … quelli contro il razzismo verso i babbani … quelli a favore degli
elfi domestici e così via … non erano poi tanto migliori degli stessi
seguaci di Voldemort: le loro argomentazioni erano farcite di belle parole,
ma le loro mani erano lorde di sangue e le loro anime nere come una notte
senza luna.
Era chiaro che non si
poteva parlare di una guerra tra il bene e il male, ma di una sporca contesa
politica in cui entrambe le fazioni miravano a raggiungere nient’altro che
il potere e chi sosteneva il contrario non era altro che un ipocrita:
c’erano troppi interessi in gioco.
… Ma c’era anche un’altra
motivazione che tentava Severus all’unirsi al gruppo del signore oscuro:
Black.
Il suo solo pensiero lo
faceva fremere dalla rabbia: quel maledetto aveva cercato di ucciderlo … per
cosa poi? Per invidia! non certo per altro … e Dumbledore naturalmente aveva
bevuto la storia dello scherzo sfuggito di mano!
Ah! Ma certo … come
poteva non pensare che un coraggioso, onesto e impeccabile grifondoro
potesse essere in malafede?
Sicuramente il preside
non aveva esitato a immaginare che un opportunista e infido slytherin come
lui non poteva che volersi approfittare della situazione per fare espellere
un compagno antipatico.
Poteva sembrare assurdo
ma le cose stavano così: Dumbledore aveva creduto a un potenziale assassino
solo perché apparteneva alla casa dei grifondoro: la casa dei nobili di
cuore … che razza di stupidaggine!
Ma avrebbe saputo bene
lui come vendicarsi!
Improvvisamente Lucius si
accasciò a terra tenendosi l’avambraccio, gemendo sommessamente.
- Lucius! – Gridò Severus
balzando giù dal letto e accovacciandosi al fianco dell’amico - … Lucius che
cos’hai? –
Il ragazzo rimase in
silenzio per qualche attimo, poi sollevò lentamente la manica della divisa
scolastica, mostrando al giovane Snape, che lo fissava senza parole, la
sagoma grottesca di un vistoso tatuaggio nero.
- E’ il marchio nero –
Disse Lucius con fierezza rialzandosi – E’ il simbolo della mia fedeltà
verso il signore oscuro … e anche il modo con il quale egli chiama a lui i
suoi desth eater –
Severus rimase in
silenzio per qualche attimo, poi prese la sua decisione: quella che avrebbe
cambiato totalmente la sua vita futura, anche se ancora il ragazzo non lo
poteva sapere.
- Portami con te Lucius –
Disse avanzando di un passo verso l’amico - … Voglio unirmi anche io al
signore oscuro. –
Un lampo di gioia
percorse le iridi di ghiaccio del giovane Malfoy
- Finalmente ti riconosco
… - Sussurrò mettendo le mani sulle spalle dell’amico – Non ti pentirai
della tua scelta … insieme spazzeremo via tutti quei maledetti mezzosangue e
anche coloro che li sostengono –
Severus annuì :
- Dobbiamo andare ora? –
Chiese
Lucius ridacchiò:
- Non avere fretta:
l’appuntamento con il nostro signore è per questa notte; gli ho gia parlato
molto di te ; vedrai che non ci saranno problemi: anche tu riceverai il suo
marchio e … - Continuò avvicinando il volto a quello dell’altro ragazzo - …
dopo di allora saremmo uniti per sempre –
E detto questo sfiorò le
labbra di Severus in un nuovo, lieve bacio; Severus ricambiò, sperando in
cuor suo di avere fatto la scelta giusta e odiandosi silenziosamente per il
vago senso di incertezza che avvertiva in fondo all’anima. Avrebbe dato
qualunque cosa per potere avere la determinazione di Lucius, comunque in
ogni caso non avrebbe più potuto tornare indietro: quella stessa notte
sarebbe diventato un death eater.
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