The Best
Pairing parte
VI
di Anny
Hanamichi teneva Kaede tra le braccia, lo stringeva al suo cuore, quasi
non gli permetteva di respirare.
Sento una strana sensazione di nostalgia così. E' come un ricordo
lontano; qualcosa sepolto nel fondo della mia anima. Un ricordo di cui la
mia mente non ha memoria, ma che è percepito distintamente dal mio cuore.
Prima quando l'ho guardato negli occhi mi è sembrato che alla sua
immagine se ne sovrapponesse un'altra. Sembrava che un'altra persona fosse
lì, insieme al mio Kaede.
Il mio Kaede...
Nei suoi occhi si riflette la luce, sono di un blu talmente bello;
sembrano diverse tonalità di blu sovrapposte che più scure in fondo man
mano che si avvicinano alla superficie diventano di uno splendido colore
cobalto.
In quelle gemme preziose posso vedere il riflesso della sua anima.
Come per confermare i suoi pensieri Hanamichi alzò il viso di Kaede
dolcemente. Il ragazzo moro teneva gli occhi chiusi e respirava piano.
Sembrava essersi addormentato.
" Kaede?"
"Si Hana?"
Aveva risposto aprendo gli occhi, dando prova d'essere sveglio.
Automaticamente Hanamichi gli sorrise. Gli sembrava strano tenerlo tra le
braccia, e non il contrario.
Tutte le volte che aveva sognato di quel momento, si era immaginato tra le
braccia di Kaede, mai il contrario. Non era qualcosa che aveva stabilito,
gli veniva spontaneo. Come una consuetudine.
" Forse è meglio andare. Avvertiremo gli altri. Domani ho intenzione
di sottopormi a quell'operazione. Ecco... "
Esitazione.
Il rosso era serio, ma aspettava impaziente una risposta. La sua mente era
confusa:
Che devo desiderare? Non so se sperare che mi assecondi o che mi proibisca
di farlo. Perché ho deciso una cosa del genere così? Anzi, non ho
neanche deciso. Mi è venuto fuori da solo. Che cosa mi prende
all'improvviso?
" Cosa è successo ai tuoi genitori? Sei stato tu....è stato lui ad
ucciderli? "
Ecco. Aveva risposto con un'altra domanda. E ora? Cosa poteva rispondere?
Non se la sentiva di confidare a qualcuno il suo segreto. Però....
" Sono stato io. "
" Vuoi dire lui?! "
" Uff...no. Entrambi. "
" Che vuol dire Hanamichi? Com'è possibile? " Kaede era
straordinariamente agitato. Il suo viso mostrava più espressione di
quanto non facesse di solito. E la sua mente era in subbuglio.
" Vuoi davvero sapere? "
" Solo se tu vuoi raccontarmelo. "
" Bene allora. Come già saprai, io ho vivevo sotto la tutela di una
coppia di scienziati. Erano sposati, ma in realtà non andavano affatto
d'accordo. Si sopportavano a vicenda solo per poter continuare a lavorare.
All'inizio erano gentili con me. Poi quando sono diventato più grande
hanno cominciato a evitarmi. Erano freddi e non avevano la benché minima
cura di quel che facessi. Dopo qualche tempo le loro urla erano una
costante per la casa. Non passava giorno che non litigassero. Non mi
soffermavo mai ad ascoltare cosa dicessero, perché in fondo non erano i
miei genitori e nonostante fossi un bambino capivo di dover rispettare la
loro privacy. Invece una volta mentre eravamo a tavola hanno iniziato ad
insultarsi, e l'uomo ha alzato le mani prima su sua moglie e poi su di me
che cercavo di farlo smettere. Già in quel momento mi sono sentito
strano, come se un sentimento cercasse di prendere il sopravvento,
svincolandosi dalla mia anima; ma sono riuscito a dominarlo quando ho
visto un calcio arrivare nella mia direzione. Dopo poco tempo, io e la
donna eravamo a terra pieni di lividi, mentre lui era corso in camera.
"
" Ma perché? Cosa... "
" Dal loro discorso capii che l'uomo aveva un'amante e che non
sopportava più di vivere in quella casa, con noi due. Voleva andarsene,
ma non poteva. Io ero l'ostacolo, finchè fossi stato in vita io, lui e
sua moglie non avrebbero potuto avere figli. Bhè riassumendo, dopo tutto
questo la donna mi ha afferrato al collo per uccidermi, presa dalla
pazzia. Ho cercato di chiedere aiuto, ma è accorso solo 'mio padre' che
è rimasto immobile a guardare soddisfatto. "
" Ma...che bastardi! Come si può..."
" Lascia perdere. Me lo sono chiesto anche io. Ma è inutile. In quel
momento pensavo solo a un modo per sopravvivere. Non contavano i miei
sentimenti per quei due. Non contava Hanamichi Sakuragi. C'era solo una
voce nella mia testa che gridava VOGLIO VIVERE e io l'ascoltavo. E gridavo
con la mente, e invocavo Dio, i miei fratelli, i miei genitori. Mi rispose
una seconda voce nel mio cervello. Aveva la voce bassa e fredda. Mi chiese
solo se volevo vivere, poi mi disse che c'avrebbe pensato lui. Al mio
risveglio ero privo di forze. E a terra c'era...bhè quel che restava dei
miei genitori adottivi. Ecco tutto. "
Hanamichi rimase immobile. Aspettava una reazione. Una parola, un
discorso. Una minaccia, uno schiaffo. E invece....venne solo un abbraccio.
E per un attimo smise di sentirsi un bambino che porta sfortuna. Un
bambino maledetto, come gli dicevano sempre.
Il salotto intanto si era svuotato. Owaru e Shuko si erano ritirati
nella loro stanza, mentre Tsuzuku e Toshiro avevano cominciato a preparare
il laboratorio a qualsiasi evenienza. Hajime si era preso il libro
rintanandosi nella biblioteca. Ora il salotto era scuro, la luce era
spenta e due figure si fissavano in silenzio dai due lati opposti del
divano.
Hashiba stava a gambe incrociate a sinistra, mentre Sasaki a destra aveva
appoggiato la testa allo schienale inclinandola leggermente in modo da
penetrare l'oscurità, e fissare gli occhi dell'altro.
" Quel che è successo ieri...è stato solo una passione momentanea?
"
" No "
" Allora è vero che mi ami? "
" Certo! "
" Perché da stamattina non mi hai mai parlato allora? Ti vergogni di
me? "
" Stupido. Smettila di fare domande inutili. "
Sasaki era passato sul lato sinistro, per baciare Hashiba, sbilanciando il
divano e cadendo entrambi a terra. Ridendo, baciandosi.
" Sei sicuro? Nessuno vuole forzarti. Se non vuoi Hana-chan noi
possiamo.... "
" NO! Sono sicuro di potercela fare. Non mi succederà nulla di male
tanto. E poi voi sarete con me, vero? "
" Ma certo. Non dubitarne per nemmeno un istante. "
Hanamichi annuì, abbozzando un lieve sorriso. Poi uscì dalla stanza di
Hajime, ritrovando fuori il suo ragazzo. " Andiamo Kitsune. Devo
dormire almeno un po', altrimenti domani arriverò mezzo morto in
laboratorio. "
I due si diressero in camera di Hanamichi, dove Kaede lo salutò con
bacio, ed augurandogli la buonanotte si diresse verso la sua stanza.
Hanamichi rimase in tralice, ancora imbarazzato per quel gesto improvviso.
Si stava ancora chiedendo come fosse possibile abituarsi alla dolcezza di
quel ragazzo così freddo, quando si girò di scatto e sbattendo la porta
alle sue spalle si gettò sul materasso.
Il mattino seguente Toshiro andò a svegliare Hanamichi alle sei e mezzo,
dicendogli di prepararsi e somministrandogli una medicina sconosciuta ai
suoi occhi.
Disse a Toshiro che avrebbe svegliato lui stesso Rukawa e poi si diresse
verso il bagno per farsi una doccia.
Quindici minuti dopo il rosso stava entrando in camera di Rukawa.
Aprì la porta e varcò la soglia. Il moretto era tra le lenzuola con
ancora indosso gli abiti del giorno precedente. Si era addormentato come
al solito. Lo spettacolo era molto suggestivo. Dalle serrande filtrava un
flebile bagliore di luce, che si posava timidamente tra i morbidi capelli
del ragazzo disteso sul letto. L'atmosfera semi illuminata faceva
risaltare le labbra rosse socchiuse sulla pelle diafana, e il tocco del
cuscino su di esse faceva pensare che fossero davvero molto soffici.
Sakuragi aveva un'aria sognante; lasciò che un sospiro scappasse dalle
sue labbra e si avvicinò al letto senza far rumore. Posò la mano
sinistra tra i capelli neri come l'ebano, scostandoli dalla fronte e
permettendo ai suoi occhi di vedere ciò che probabilmente nessun altro
aveva mai avuto occasione di vedere.
Abbassò il viso sfiorandogli appena le labbra e accertandosi della loro
morbidezza. La mano destra era puntellata sul materasso in modo da potersi
reggere.
" Hanamichi... " il ragazzo ancora addormentato aveva
pronunciato il suo nome.
Gli occhi del rossino s'illuminarono per un istante poi mantenendo il
contatto tra le loro labbra:
" Svegliati amore, è mattino. "
" Hn?!... " Gli occhi di Kaede si aprirono velocemente, in pochi
attimi misero a fuoco l'immagine che sorrideva sulla sua bocca e sbatté
le ciglia più volte, fino a riacquistare un'espressione seria. "
Hanamichi,...buongiorno. "
L'espressione sul suo volto era ancora parzialmente sorpresa quando
sorrise a sua volta approfondendo il contatto.
Neanche un'ora dopo erano già nel laboratorio.
Era diviso in due sezioni, tutti i macchinari erano posti nel lato
inferiore, mentre su un terrazzino sovrastante Tsuzuku e gli altri
fratelli controllavano i dati sui computer. Hashiba era sopra con loro che
guardava sorridente in direzione di Hanamichi, Sasaki gli stava facendo
un'iniezione al braccio. Rukawa era appoggiato alla parete lì vicino, in
modo che Hanamichi potesse vederlo in qualsiasi momento.
E' rassicurante vederlo laggiù.
Anche se Sasaki mi sta misurando la pressione.
Anche se Toshiro mi sta legando braccia e gambe al lettino.
Anche se un dottore mi sta collegando dei ricettori d'impulsi sulla pelle.
Anche se Shuko da sopra mi assicura che tutto va per il meglio e che non
devo aver paura.
Io non ho affatto paura, e questo perché lui è qui. Senza parlare, senza
muoversi. Non ha la minima espressione sul volto, sembra totalmente
indifferente a tutto.
Però....
....però io so che lui è qui per me,
...so che mi vuole bene, so che finché c'è lui al mio fianco non devo
temere nulla. I suoi occhio guardano verso di me e vedono solo me.
Anche se chiudo gli occhi so che il tuo sguardo è su di me.
Ti amo Kaede. Mi ami?
" La pressione sanguigna sta salendo, il battito è irregolare. Sta
cominciando a reagire. "
" Aumenta la stimolazione. Questo è il momento opportuno. "
" E' pericoloso. Potrebbe avere un infarto. "
" Non succederà! Regolarizzate i macchinari. Come vanno gli impulsi?
Reagisce alla stimolazione? "
Tutte queste voci arrivavano confuse alle orecchie di Kaede. Vedeva il suo
Hanamichi disteso sul lettino, gli occhi chiusi.
Non ne conosceva la ragione precisa ma si sentiva agitato. Non era da lui
un siile comportamento, ma era facilmente spiegabile.
Hanamichi come potrei fare senza di te? Proprio ora che ti ho trovato.
Improvvisamente il turbinio di voci cessò. Non riusciva più a sentire
nulla.
Spostò lo sguardo, lo posò sui fratelli Imonoyama sopra il terrazzino.
Fissavano attoniti lo schermo.
Il primo che si riprese fu Tsuzuku. " Come sta Kenji? Il cuore batte
vero? Respira? "
La stanza tornò nel silenzio di tomba, tutti cercavano di leggere la
risposta dal volto inespressivo di Sasaki, tutti aspettavano la risposta.
Tutti erano ansiosi di sapere che il rossino era effettivamente vivo.
" Allora? " Urlò impaziente Owaru.
"....Dorme "
Kaede sarebbe caduto a gambe all'aria, ma si limitò a riprendere a
respirare.
Sta bene!
" E' strano! Improvvisamente tutti i macchinari si sono fermati e lui
non ha subito il minimo cambiamento. E' stabile. Immutato. "
Shuko fissava il computer davanti a sé incredula.
Intanto Toshiro stava liberando il rossino, mentre Sasaki cercava di
svegliarlo.
Hanamichi aprì gli occhi lentamente, la vista era annebbiata. Non
riusciva a vedere Kaede. Si alzò a sedere sul letto e si guardò intorno.
Si portò le mani agli occhi, stringendosi la testa in un moto improvviso.
" Ahhhh! La mia testa. Fa male!!! "
Non fecero in tempo a dire niente, non fecero in tempo ad allontanarsi. Un
albero enorme cresceva attorno al corpo del ragazzo.
Avvolse completamente il suo corpo fino a impedire di vederlo.
Dopo qualche attimo d'esitazione Tsuzuku e Owaru si gettarono dal
terrazzino, mentre gli altri usavano le scale.
Kaede era già accorso. L'albero era lo stesso del filmato. Lo stesso che
gli aveva descritto Hanamichi. Lo vedeva pulsare davanti ai suoi occhi.
Toshiro batteva i pugni disperato sulla corteccia, non ottenendo il minimo
risultato.
Non sapendo cosa fare e preso dallo sconforto Kaede appoggiò lievemente
la mano all'albero sussurrando il nome del suo ragazzo.
Un bagliore di luce, il suono di rami che si separavano. La vista era
nuovamente accessibile. Quell'uomo! Ashura aveva preso il posto di
Hanamichi.
Il giovane dio guardò a destra e a sinistra, scrutando il viso di ognuno.
Non si era accorto di Kaede che era ricaduto al suo fianco privo di sensi,
dopo aver toccato l'albero.
" Quanta gente. Era tanto tempo che non vedevo così tante persone
insieme. E poi... sembra proprio che il mio alter ego abbia richiamato
inconsapevolmente a sé le sei stelle. O almeno una di esse. Non saprei
dire precisamente. "
Il giovane Ashura aveva parlato. La sua voce era spettrale, sembrava
venire da un'altra dimensione. Come se non provenisse dall'interno di quel
corpo che era apparso dal nulla.
" Ma guarda. C'è anche Kujaku con noi. Bene, almeno potrà
rinfrescarvi la memoria sulla profezia no? Guardate, vi darò il
privilegio di ammirare la spada Shura. "
Così dicendo fece fuoriuscire la spada di vetro dalla sua mano.
Appena l'ebbe afferrata per l'elsa sulla lama apparvero delle immagini. La
prima era Ashura stesso. Poi, un uomo con lunghissimi capelli neri. Gli
occhi tristi e il viso inespressivo. La terza persona era una donna dalla
pelle scura e i capelli corti neri.
Nonostante l'aria misteriosa e lo sguardo severo i suoi occhi erano dolci.
Un'altra persona, un ragazzo. Un giovane dai capelli a caschetto castano
chiaro, quasi rossi. Lo sguardo fiero e deciso.
Allegro. Poi un'altra donna. Bella come il cielo azzurro e limpido. I
capelli lunghi e bianchi erano raccolti dietro la nuca. Infine apparve
l'immagine di una ragazza dai capelli lunghissimi, che toccavano terra. La
figura sottile avvolta in un'armatura nera. Dopo Ashura tornò a parlare
rivolgendosi a Tsuzuku.
" Probabilmente non comprendete in questo momento. Ma queste sono le
sei stelle e la profezia si avvererà nuovamente." Poi apparve un
sorriso maligno sulle sue labbra. " Kujaku non sei cambiato affatto!
Il tuo aspetto è lo stesso di sempre. Il tuo compito come ora è rivelare
la profezia ai tuoi compagni. Risveglia il sangue di profeta che scorre
nelle tue vene." Così dicendo fissò lo sguardo in quello di Tsuzuku
che cadde a terrà in ginocchio reggendosi la testa. " Le sei stelle
probabilmente sono già riunite attorno al piccolo Hanamichi. Sono tra le
persone che lui conosce. Basta farle rivelare e..." si bloccò. Un
rumore alle sue spalle lo distrasse.
Cos'è questa fastidiosa energia? Mi ricorda qualcuno. Ma chi?!
Voltandosi incrociò lo sguardo di Kaede che si stava riprendendo.
I suoi occhi! No! Come può essere...
" Ashura "
Anche la voce. Ma allora! NO!!!
Si prese la nuca come aveva fatto il rossino poco prima. Urlò per il
dolore. E poi apparve l'albero e appare di nuovo Hanamichi.
Fine Capitolo 6
RG VEDA
Autore:CLAMP(oltre ai quattro membri attuali<Nanase Okawa,Mokona Apapa,Satsuki
Igarashi e Mick Nekoi>allora ne facevano parte anche Tamayo Akiyama,Leeza
Sei<conosciuta in Italia per COMBINATION>e Sei Nanao)
Casa editrice Jap:SHINSHOKAN
Prima pubblicazione in Jap:1990
Casa editrice in Italia(pubblicato su):PLANET MANGA(MANGA DREAM)
Pubblicazione in Italia:aprile 1999
Numeri usciti/numeri totali:20/20
Prezzo:1,80 €
LA STORIA:
La storia si apre con un prologo in cui viene narrato il colpo di stato
del comandante militare TAISHAKUTEN che decapitato l'imperatore celeste ne
assume il titolo diventando la più potente delle divinità del cielo.
Si passa poi a 300 anni dopo con Taishakuten che chiama nel suo palazzo
YASHA-O impartendogli l'ordine di trovare ed uccidere l'evasa profetessa
KUYO che dopo la morte del precedente imperatore si era sempre rifiutata
di servirlo.
Per Yasha-o però non è semplice visto che è molto amico della
profetessa,ma all'imperatore non importa e anzi tratta male KARURA-
O,anch'essa presente che glielo fa notare.
Yasha-o trova presto l'amica che gli fa la sua ultima profezia che lo
riguarda in prima persona:dovrà trovare un bambino,che alleverà lui
stesso,e altre sei stelle che una volta unite si potranno opporre al
traditore. Il bambino è l'ultimo del clan degli Ashura, figlio del re, e
perciò un vero e proprio tabù nel regno di Taishakuten.
Kuyo aggiunge anche che il piccolo lo porterà alla morte,ma il guerriero
non si lascia spaventare e parte verso la foresta di Maya per cercarlo e
ben presto raggiunge l'albero in cui il piccolo ASHURA è addormentato da
300 anni.In pochissimo(giusto il tempo di chiudersi nel bozzolo)il neonato
cresce e diventa un bambino di 6-7 anni lasciando tutti stupiti,compreso
Yasha-o.
Dopo aver vestito e sistemato il piccolo,i due fanno la conoscenza di
KUJAKU ma Yasha-o non riesce ad indagare come vorrebbe sullo strano
viandante perchè il suo villaggio viene attaccato dai demoni e si trova
costretto a combatterli.
Una volta sconfitti,parte per portare Ashura al cospetto di Kuyo come
promesso purtroppo però arrivato al nascondiglio la trova morta.Ecco che
riappare misteriosamente come prima Kujaku che lo informa di essere ormai
un ribelle per non aver rispettato l'ordine dell'imperatore ed
aver,soprattutto,adottato un appartenente al clan di Ashura-o.
Mentre il misterioso ragazzo gli dice che il bambino porta sfortuna e il
dio guerriero lo attacca per farlo tacere la parte nascosta di Ashura
emerge ed avvisa Yasha-o che il suo clan non esiste più...l'esercito
dell'imperatore ha infatti sterminato la sua gente e al giovane re non
rimane che partire alla ricerca delle stelle per poter porre fine al regno
di Taishakuten.
Il viaggio dei due non sarà ovviamente semplice, prima di trovare le
stelle ne passeranno di avventure,ma finalmente si troveranno faccia a
faccia con il traditore...
I PERSONAGGI:
ASHURA:occhi dorati,orecchie a punta e capelli neri,non è uomo ma neanche
donna(proprio come il dio Ashura della mitologia buddista).Nonostante i
suoi 300 anni(17 in parametri umani)appare come un bambino di appena 7
anni.E'dolce ed insicuro,soffre per essere stato abbandonato dalla
madre,ed è affezionatissimo ad Yasha- o. Il suo clan è stato sterminato
da Taishakuten.
YASHA-O:capelli neri lunghissimi ed occhi blu è l'ex dio capo- guerriero
del nord. Ha 500 anni ed è il padre adottivo di Ashura,tra i due il
legame si intensifica sempre più anche a causa delle situazioni che si
trovano a dover superare durante il viaggio.
KUJAKU:occhi viola,capelli e grandi ali nere,sa molto più di Yasha-o
sulla profezia e appare spesso sparendo poi altrettanto improvvisamente.
E' molto spiritoso. Ma ha un segreto molto triste che nasconde fino alla
fine.
RYU-O:dio guerriero dell'acqua del clan Ryu,si unisce subito ai due
diventando grande amico di Ashura.Vuole sfidare a duello Yasha-o in quanto
ritenuto il più forte tra i guerrieri.E'forse l'unico a non avere motivo
per vendicarsi di Taishakuten.
KARURA-O:capelli lughi e biondi ed occhi azzurri è la dea guerriera
dell'aria è anche dio capo del sud.Il nuovo imperatore ha ucciso la sua
amata sorellina Karyobinga.
SOMA:bella ed agile è anche un ottimo medico oltre che una grande
guerriera. Unica sopravvissuta del clan Soma(sterminato ovviamente da
Taishakuten...) è più che amica di Kendappa-o...
KENDAPPA-O: è l'arpista di corte, e anche qualcosa in più. Nonostante il
padre sia morto per colpa dell'imperatore sembra non odiarlo, disprezza
però Yasha-o di cui la madre si era innamorata morendo per il fatto di
non essere ricambiata. I suoi sentimenti poi cambieranno ma non perderà
occasione per rivangare il fatto al giovane. Ammira molto Taishakuten per
la sua forza.
TAISHAKUTEN:l'imperatore.Ha sconfitto il precedente dio imperatore
Ashura-o grazie al tradimento di Shashi,la moglie. Ha fatto
un'importantissima promessa a qualcuno e ha intenzione di mantenerla ad
ogni costo.
KUYO:la profetessa.Innamorata di Ashura-o(padre), in 300 anni non cede mai
al volere di Taishakuten e predice a Yasha-o la sconfitta dell'imperatore
mantenendo la promessa fatta all'amato.
SHASHI: moglie di Ashura-o.Lo tradisce permettendo a Taishakuten di
ucciderlo.Morto Ashura-o,Shashi ha sposato il vincitore e partorito due
gemelli:uno figlio di Taishakuten(Ten-o)e uno figlio del defunto marito(Ashura)che
ha subito cercato di uccidere.Il piccolo però si salvò chiudendosi nel
bozzolo da cui si sveglia per merito di Yasha- o...
CONSIDERAZIONI FINALI:
E'una delle storie più belle e coinvolgenti delle Clamp.
Anche se all'apparenza è solo la storia di una vendetta, in realtà è
(la storia di TANTE vendette) complicata e ricca di misteri, il tutto è
ben narrato e reso avvincente dalle varie storie dei protagonisti. Sono
proprio loro la forza del manga infatti sono molto carismatici ed il fatto
che ognuno rispecchi le caratteristiche fisiche dei clan di appartenenza
li rende anche più affascinanti.
Inoltre la storia è fondata sulla mitologia vedista ed induista e anche
questo contribuisce a rendere la trama più intrigante. I disegni sono
perfetti e ombre e retini sembrano dar colore al classico bianco e nero
dei manga.
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