The Best
Pairing parte
I
di Anny
Un politico corrotto. Una persona che nasconde la sua vera natura sotto
una diversa facciata. Una persona che tutti ammirano. Ma chi è in realtà
quella persona? Non capisco perché si debba nascondere la vera natura del
proprio carattere. E' necessario ingannare il prossimo per i propri fini?
Io non credo.
Ma non sopporto nemmeno chi pensando di fare il bene di tutti, o di se
stesso, prende decisioni avventate. Decide di una vita che non gli
appartiene. Priva di quella vita altre persone. Che stanno dietro le
quinte, e soffrono....
Kanagawa, Aprile, periodo d'apertura delle scuole.
Palestra del liceo Shohoku. E' in corso il primo allenamento del club di
basket.
- Bene ragazzi. Ora che vi siete presentati voi nuovi iscritti, passo a
fari conoscere i vostri sempai. Io sono Ayako la manager della squadra e
sono del terzo anno. Questa è la mia assistente Haruko Akagi. -
La ragazza in questione sorrise, facendo arrossire la maggior parte delle
matricole poste in fila dinanzi a lei.
- Questi altri invece sono i sempai Yasuda, Shiozaki e Kakuta del terzo
anno. -
Anche questi ultimi salutarono cordialmente i nuovi arrivati. In seguito
vennero presentati anche gli altri del secondo anno (sorry, non ricordavo
tutti i nomi così non ne ho messo nessuno ^^). Quando fu annunciato
l'inizio dell'allenamento molti ragazzi furono sorpresi, si guardavano
stupiti tra di loro. Qualcuno infine chiese ad alta voce quel che gli
passava per la testa.
- Ma, sempai Ayako, scusa, e il capitano? Chi è? E poi non mancano dei
giocatori? -
- Ah, vedo che siete ben informati. Ma non abbastanza. Dovreste sapere che
quattro dei nostri titolari sono dei veri e propri teppisti. E' naturale
che arrivino in ritardo. Non mettevi paura quindi quando li vedrete. -
- Ayako!? Ma sono così spaventoso? Nooooo!! La mia Ayakuccia crede che io
sia un teppista! Ma io non sono mica come Mitsui? (devo davvero dire di
chi si tratta? -__-) -
- Ehi tappo! Non parlare di me alle mie spalle. Ricordati che sono più
grande e mi devi portare rispetto!-
- Non sei degno del mio rispetto. E vedi di arrivare in orario agli
allenamenti. E' il tuo capitano che te lo ordina! -
A quelle parole buona parte delle matricole rimase con la mascella
attaccata al pavimento. Possibile che quel nano piagnucolo so fosse...??
Ayako trattenne a stento le risa. - Quei due sempai del terzo anno sono
Miyagi il vostro capitano, dall'altezza non sembra ma è davvero forte
come playmaker. L'anno scorso è stato perfino insignito del titolo di MVP.
Mentre l'altro con la cicatrice è Mitsui. Anche lui è bravissimo e anni
fa è stato come Miyagi MVP. -
Ayako si diresse prontamente dagli amici che si stavano già azzuffando.
Non dovette neanche usare il ventaglio, le bastò dire al neocapitano -
Ryota, lo sai che siamo ancora nella stessa classe? - e la pace tornò a
regnare.
Ma non era finita, perché le matricole avevano ancora molti dubbi /come
possono due tipi del genere essere davvero forti nel basket? Non credo
proprio. A me sembrano solo dei pagliacci./
Queste convinzioni si rafforzarono ulteriormente quando si sentirono voci
familiari provenire dall'esterno della palestra.
- Baka Kitsune! Ma è mai possibile che debba incontrare proprio te il
primo giorno di allenamento? Non riesci a camminare senza farti vedere? (e
chi è l'uomo senza ombra? -__-;;; Anche qui non c'è bisogno di
presentazioni dei due vero?) -
- Do'hao -
E qui intervenne prontamente il famoso ventaglio che non ebbe bisogno di
presentarsi ai nuovi arrivati.
- Questi altri due sono infine Sakuragi e Rukawa. Entrambi del secondo
anno, e della stessa sezione da quest'anno. -
- COSA? Hanamichi non sei più in classe con Mito? Stai nella sezione di
Rukawa? - Miyagi era un misto tra il divertito e lo stupefatto. Mentre
Mitsui per mantenere la sua aria da duro e puro (^__^) era già
svignato neglio spogliatoi per non farsi vedere scoppiare dalle risate.
- Proprio così. E per di più siamo compagni di banco ( o vicini direi ).
-
Miyagi non ebbe la stessa prontezza di riflessi di Mitsui.
La prima giornata d'allenamento si concluse veloce. Dopo un lungo e
necessario riscaldamento, i giocatori si divisero in due squadre. Due
titolari e tre matricole per ognuna. Inutile dire che fu guerra aperta. In
realtà né il capitano né Mitsui, Rukawa o Sakuragi furono schierati
nelle due formazioni, infatti rimasero in un angolo chi a guardare chi ad
allenarsi per conto suo, infine c'era anche chi era tutto preso dal
perfezionamento dei fondamentali ( ^^ ). Fatto sta che il risultato fu
abbastanza equilibrato, ma la partita poco emozionante. C'era anche
qualche buon acquisto, ma era troppo presto per dare giudizi affrettati.
Ayako sospirò profondamente, chiuse il suo registro e chiamò Haruko.
L'aveva vista molto entusiasta. Neanche dall'attento parere ne uscì
convinta ( cos'è che la tratto così bene?? O___O Anny si tasta la fronte
). Si avvicinò infine a Miyagi che aveva una faccia molto pensierosa.
- Ryota che hai? Sei preoccupato? -
- Ah, Ayako. Niente, solo che mi sembrano...strani. Privi d'entusiasmo.
Giocano perché glielo abbiamo detto noi di farlo. Non lo fanno perché si
divertono. Che c'è? Sto dicendo un sacco di cavolate? -
- No, no Ryota. Anzi grazie a te ho capito cosa c'era che non andava.
E forse ho anche capito come mai non sono contenti dio giocare. -
Forse Ayako aveva capito davvero, fatto sta che il giorno seguente
organizzò una partita tra i senior della formazione titolare con
l'apporto di Akagi che si era fatto vivo appositamente su richiesta della
manager e Kogure che stava in panchina cercando di incitare al meglio i
suoi compagni.
Le matricole erano sorprese. Non solo avevano deciso di organizzare una
partita, ma era stata schierata la precedente squadra al completo. Cosa
credevano di fare? Non potevano farsi battere, neanche ammettendo che
erano sempai. Dopotutto a parte l'ex-capitano mastodontico con la faccia
da gorilla, gli altri erano solo pagliacci, altro che teppisti. Volevano,
anzi, dovevano vincere.
La partita cominciò lentamente. Nella più classica delle tradizioni
dello Shohoku. Sakuragi neanche dopo un minuto e mezzo aveva già beccato
due pugni dal Gori. Non il suo miglior tempo dopotutto. Rukawa sbuffò un
flebile do'hao. Mentre il playmaker e il tiratore da tre punti (non
ricordo il ruolo di Mitchy^^) rotolavano sul parquet ridendo.
Dopo il siparietto iniziale la partita entrò nel vivo. Non ci fu scampo
per i rookies. Furono battuti vergognosamente. Le poche volte che
prendevano palla non erano in grado di mantenerla e la facevano soffiare
da sotto il naso. Come potevano farsi strada nella impenetrabile difesa? E
come potevano immaginare che lo Shohoku avesse un centro come Akagi, un
playmaker che faceva passare palle impensabili, e un tiratore che beccava
il canestro da qualsiasi posizione. Senza contare i due più giovani.
Rukawa e Sakuragi non andavano affatto d'accordo fuori dal campo, ok
neanche all'interno del campo da basket, ma quando giocavano insieme erano
una bomba.
Impensabile.
Alla fine dell'allenamento le matricole erano state sconfitte, erano
stanchi da morire. Ma se ne andarono con il sorriso sulle labbra. Era
questo che mancava, la sfida, e il rispetto nei propri sempai.
Dall'esterno la faccia impassibile di un uomo dalla capigliatura
biondissima osservava inespressiva i ragazzi uscire. Poi trovato chi stava
cercando, scomparì nell'ombra. Tornò dal suo capo a fare rapporto. -
Capo, il ragazzo è qui in Giappone. L'ho riconosciuto subito. Studia allo
Shohoku. -
- Bene. Allora domani mattina me lo portate qui. -
- Agli ordini capo -
La conversazione tra i due stranieri si era fatta molto fitta, stavano
discutendo i dettagli di un rapimento.
Il giorno dopo, un ragazzo altissimo stava correndo per le vie di Kanagawa,
in sella alla sua bici. All'interno di un vicolo, una macchina seguendo il
ragazzo. Lo aspettava. Puntualmente Rukawa si andò a schiantare contro un
bidone dell'immondizia. La macchina l'avvicinò, e aprendo uno sportello
mentre era ancora in corsa trasse all'interno il ragazzo moro che era
ancora mezzo addormentato.
Kaede aveva capito la situazione, lo stavano rapendo. Probabilmente erano
nemici di suo padre, o forse volevano solo dei soldi. Ma lui non era così
arrendevole. Cominciò a dimenarsi. A prendere a pugni ogni cosa. Anche
l'aria. Ma non era abbastanza. Quelli che lo tenevano fermo erano grossi,
e dei professionisti probabilmente.
Provarono a fargli respirare del cloroformio, ma lui morse il polso del
suo aggressore. Questo arrabbiato lo colpì alla spalla. Proprio un
bell'inizio di giornata, pensò il volpino.
Improvvisamente l'auto sbandò, e la prossima cosa che Kaede sapeva era
che i due sui posti anteriori erano schiacciati contro il vetro,
probabilmente morti. Gli altri si erano salvati, ma non erano proprio sani
e salvi.
Lo sportello posteriore si aprì di colpo, e una mano guantata trasse
all'esterno della vettura il corpo quasi esanime di un terrorista.
Le due voci non parlavano giapponese, eppure avrebbe giurato che il nuovo
arrivato era un suo connazionale.
Era troppo intontito per seguire bene la vicenda.
L'altro sportello s'aprì. Un paio di forti braccia tirarono fuori il
giovane asso dello Shohoku. Questa volta Kaede si girò prontamente verso
l'uomo.
Che dire? Bello? Bellissimo? Sicuramente Giapponese. Gli stava
dicendo qualcosa.
- Non preoccuparti. Io e il mio collega siamo qui per salvarti. Il mio
nome è Keiji Sasaki. Sta tranquillo Sakuragi-san. Non vogliamo farti del
male. -
Sakuragi?? Ma come? La mascella di Rukawa si scompose in modo irregolare.
Fine Cap 1
Ok si. Per chi non l'avesse capito è una Crossover. Con COMBINATION per
la precisione.
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