Altra side story del nulla…mi piace scriverle^^ buon San Valentino a
tutti^^
Test al cioccolato
di Hymeko
”Non hai intenzione di fare quelle cose sdolcinate da innamorati alla
frutta, vero?”
Il Faraone diede un colpetto in testa al suo ragazzo:
”A parte che non vedo per quale motivo chi regala cioccolata debba per forza
essere alla frutta, io avevo deciso di non farti nulla, per questa festa
che definirai l’apoteosi del consumismo più sciatto e inutile, unito a
manifestazioni di amore palesemente forzate dalla data”
Kaiba sospirò, lieto di sentire quelle parole:
”Sia ringraziato il cielo…non ti vedrò arrivare carico di fiocchetti”
”Ah, è così che mi ascolti quando ti parlo?”
Gli occhi blu si colmarono di stupore, e sbirciarono il viso levigato accanto
al suo…
’Che avrò fatto questa volta?’
Spesso il suo ragazzo l’accusava di essere totalmente sordo all’altrui
esistenza, se si eccettuavano lui e Mokuba…la realtà era che il più delle volte
proprio non capiva. Era inutile, non era fatto per comprendere l’animo umano.
Sperava solo che quei begli occhi viola lo capissero in fretta.
”Ho detto che non avevo intenzione di farti nulla. Ho parlato al passato…la tua
punizione per aver definito innamorati alla frutta chi regala dolci, sarà di
riceverne a tua volta. E sappi che io impazzisco per il cioccolato. A dosi
abbondanti”
Un chiaro invito a coprirlo di tavolette e creme varie.
”…perché sarei in castigo per aver espresso un’opinione?”
L’altro si allungò a baciargli le labbra:
”Non per l’opinione, ma per il modo. C’è maniera e maniera…pensaci un po’”
Kaiba grugnì, stendendolo sotto di sé:
”Perché devo essere gentile con persone che non mi piacciono?”
Il Faraone gli abbracciò le spalle, giocando coi suoi capelli:
”Perché non siamo soli al mondo. Né incivili”
”Non ho molto tempo da perdere con la gentilezza”
”…per me ne trovi sempre”
”Piuttosto diverso, non pensi?”
”Mmmhhh…non so. Inoltre…anche Anzu e Rebecca regal…”
Un bacio pose termine a quella piccola predica…ecco dove voleva arrivare quel
fissato con l’amicizia…
”Tutto questo per ricordarmi che non devo offendere quei pidoc…cari
ragazzi dei tuoi amici?”
”Esatto”
Due labbra fresche si posarono sulla pelle quasi viola, dove il Faraone aveva
stretto forte per avvertirlo…Kaiba gemette, l’eccitazione che svaniva al
pensiero di quei cretini che si gasavano anche solo per un cioccolatino…sbirciò
il ragazzo che continuava a leccargli il braccio. Sarebbe stato intelligente
fargli vedere la montagna di cioccolato che riceveva ogni anno?
’Vedremo…’
”Io ci provo, lo sai…ma…davvero, quando penso a loro…”
”Non dire altro e baciami”
Lo adorava quando faceva così. Sapeva che la mattina dopo sarebbe arrivata una
predica da far appassire di noia la pianta finta che Anzu coltivava nella
borsa, ma ci avrebbe pensato dopo aver passato la notte dentro di lui…
Faraone…posso chiederti una cosa? Su te e
Kaiba-kun
Certo…non aver timore, domandami ciò che vuoi
Sapeva che doveva riguardare l’aspetto sessuale del loro rapporto, perché
sentiva le ondate di imbarazzo invadere il suo alter ego.
Ecco, io…insomma…è da tanto che vorrei
chiedertelo
Ha a che fare con le notti che passo con lui, vero?
Sperava di riuscire a renderlo un po’ più sicuro di sé…in fondo, era lì per
quello…
Yugi annuì, prendendo fiato. Era una piccola intromissione nella sua vita privata,
anche se il suo amico più caro non avrebbe esitato a rispondergli. Anche perché
il corpo era suo, marginalmente. Ma soprattutto per l’amicizia e la complicità
che li legava.
Io…vorrei sapere…cosa provi, quando
lui…ti…
Il Faraone sorrise. Se l’aspettava da un po’ quella domanda. Ne aveva tutto
il diritto…lui doveva sopportare la schiena dolorante senza quasi sapere nulla.
La confidenza…era bello avere tante persone di cui fidarsi
ciecamente…amava Kaiba, ma voleva un mondo di bene a lui, e agli altri suoi
amici.
È come…annegare nel fuoco
T-Tu provi…dolore?
L’altro soppesò la risposta. Non voleva che credesse che Kaiba fosse un
egoista che pensava solo al proprio divertimento.
Esclusivamente il primo momento…e ora che
mi sono abituato, sempre meno
C-Che cosa accade…in quegli istanti?
Ah…vedi, Kaiba all’inizio mi prepara con le dita…cioè, prima usa la bocca,
almeno solitamente
La…boc…
Lo Spirito ridacchiò alla sua espressione scioccata…
È molto più piacevole di quanto possa
sembrare…
Ah?!
Come posso spiegarti…anche quando mi prepara, usa la crema, di solito…o la
saliva, insomma mi lubrifica…
Ah…ah…
Sì, insomma…è un piacere che porta alla pazzia più sfrenata. E poi lui…mi
prende
E…
Insieme spaventato e stranamente interessato, poteva sentire i ricordi del
suo alter ego ripercorrere le strade del piacere assieme al suo ragazzo…
…il primo momento provo un po’ di dolore,
è innegabile. Però Kaiba ci tiene a me, lascia che sia io a decidere quando
spingere…non mi ha mai fatto male, se è questo che temi
No, non credo che tu andresti con una persona che ti fa soffrire. Ciò che
vorrei meglio comprendere è il piacere…è davvero possibile esser presi e
godere?
Oh, eccome se lo è…vedi, non ci sono solo fitte. Quando mi trafigge, provo
bruciore e fastidio, ma anche in quel momento sono felice
Perché è lui?
Esatto. Sono finalmente una cosa sola con lui
Il Faraone si raggomitolò su se stesso, perdendosi nei ricordi.
È dolce come una sera d’estate. O la luna
riflessa sull’acqua, come lo zucchero sulle fragole ancora un po’ acerbe
E poi…
…nasce il piacere. Prima piano e controllato, poi tutto divampa e noi siamo
solo due anime trascinate dalla violenza di un incendio
È davvero così bello?
L’altro lo guardò sorridendo:
Credo che per saperlo, l’unico modo sia
di provare
Yugi appoggiò il mento su un palmo:
E come? Non possiamo certo andare da Kaiba-kun a chiedergli di fare sesso con me invece che con
te. Tra l’altro non è nemmeno una mia aspirazione
Mmmhhh…e se invece…
Faraone…le idee malvagie lasciale a Kaiba-kun
Non temere, ma senti un po’ qua…
”Yugi…ti ho preparato una cosa”
Che ti dicevo? Eccolo il tuo cioccolato!
Faraone…per favore…
Il ragazzo avvampò, ricevendo la scatola infiocchettata dalle mani della
sua amica. Profumava di buono, e il fiocco scintillava alla luce del sole
pallido.
Erano tutti assieme in giro per le strade della città, ad ammirare le vetrine
colme di cuori lucenti. Fortunatamente quell’anno San Valentino cadeva di
sabato, permettendo così a tutti di potersi incontrare in pace.
”Aaahhh che invidia!!!”
”Jono ha ragione…perché solo a Yugi???!!!”
La ragazza scrollò le spalle:
”Che noia che siete…non mi sono dimenticata di voi, ecco!”
e diede loro dei cioccolati a forma di cuore, clamorosamente comprati in un
negozio a tutto a 100 yen.
”Anzu sei un mito!!!”
”Vorrei ben vedere!”
”Anche se il nostro è più piccolo di quello di Yugi…”
Jono-uchi analizzò con occhi critico la diversità di volume dei due dolcetti,
ma non fece in tempo a proferir parola: Anzu l’aveva già sotterrato.
”Piuttosto, Yugi…il Faraone cosa ha ricevuto da Kaiba?”
Tutti gli occhi si concentrarono su Honda…lo sapeva, l’aveva fatto apposta.
L’unico modo per evitare che il biondino si scatenasse contro Anzu…
”Loro…ehm…non lo so ancora…si vedono stasera”
”Ah…sappi che comunque vogliamo un resoconto completo di tutto ciò che succederà”
Honda e Jono-uchi annuirono convinti, mentre Anzu e Bakura scuotevano la testa,
arrendendosi davanti alla loro cocciutaggine. E cecità…perché non avevano
fiducia nel giudizio del Faraone?
”Io…non so…”
Non sei certo tu il ficcanaso…
Che dico?
Boh…
”Anzu!!! Aiutami tu!!!”
La ragazza sorrise, estraendo dalla borsa un giornale:
”Ragazzi, lasciate in pace Yugi e il Faraone, e divertiamoci un po’ con questo”
Quattro maschi e una ragazza…una combinazione letale. Sotto la minaccia
dell’ira femminile, i poveretti si trovarono di fronte a una delle peggiori
torture, dietro solo alle raccolte di diapositive e al riassunto completo della
telenovela all’ultima moda, giunta ormai alla veneranda cinquemilaseicentodiciottesima
puntata…i test dei giornali femminili!
”Noooooooooooooooo”
………
”Allora, volete salire a bere un tè? Qualcosa di caldo ci vuole”
”Molto volentieri”
I ragazzi entrarono nel negozio di giochi, trovando il signor Muto occupato con
una coppietta di clienti. Ma l’anziano signore lì salutò strizzando l’occhio,
per poi indicare al nipote di avvicinarsi:
”È arrivato un pacco per te. È in camera tua”
gli bisbigliò, prima di tornare a servire.
”Grazie”
Yugi e i suoi amici salirono fino alla sua camera, fra le varie ipotesi su cosa
contenesse.
”Accidenti…ma cosa c’è lì dentro?”
Un pacco enorme troneggiava sul tappeto. Grosso il doppio del televisore di
Yugi, era elegantemente chiuso con del nastro adesivo d’argento.
Jono-uchi tentò di scrollarlo, ma subito Yugi lo fermò. Aveva leggiucchiato il
mittente…
”È da parte di Kaiba-kun”
Tutti gli occhi si fissarono su di lui, anche se non era ancora il Faraone a
governare il suo corpo.
I due spiriti si guardarono.
Yugi…che devo fare?
Era la prima volta che vedeva il suo amico così in crisi…il ragazzo alzò le
spalle e fece l’unica cosa possibile: lo spinse nel suo corpo.
”Allora lo apri?”
Cinque paia d’occhi famelici, al massimo della curiosità…si sentiva con le
spalle al muro. Non aveva scelta.
’Kaiba mi fido di te!!!’
”Tra l’altro…mi sembra di sentire…”
Anzu allungò il collo e lo annusò…non c’era solo profumo di cioccolato, ma
anche di…
”…rose! Qua dentro ci sono delle rose! Ne sono certa!”
Avvampando sempre di più, il Faraone tolse con mano tremante il nastro adesivo,
implorando gli dei di tutte le ere di assisterlo…cosa aveva messo in quel
pacco?
”Visto che c’erano le rose?”
Tutti annuirono, ammirati dal suo fiuto, pensando che magari avrebbe potuto
esser utile anche come cane da tartufi…all’interno c’era uno strato di rose
rosse a gambo lungo, in un numero troppo grande per esser contato…il Faraone le
tirò fuori, trovandosi fra le braccia un mazzo enorme di fiori rossi come
rubini.
”Wow”
Erano tutti a bocca aperta. Il loro amico assomigliava molto al soggetto di
alcuni quadri europei che avevano studiato, in cui la persona era attorniata di
fiori al massimo del loro fulgore…
Certo che ha fatto le cose in grande…
Yugi…aiuto…
”Vado a chiedere al nonno un vaso”
”Bello grosso, Anzu”
le urlò dietro Honda, mentre lei scendeva le scale.
Il Faraone sospirò, sistemando i fiori sul letto del suo alter ego. Era davvero…troppo…
”Chissà cosa c’è qui dentro”
Jono-uchi indicò una scatola che occupava tutto il cartone.
”Forza Faraone…siamo tutti con te!”
Tremando, senza riuscire a dire una parola, sollevò con delicatezza la scatola.
Foderata all’esterno di velluto blu, e chiusa da un nastro d’argento, era in
perfetto Kaiba style. Mentre la sfilava, petali di rosa cadevano sulle sue
gambe…al posto dell’imbottitura c’erano petali di fiore…
”Ehm…io non so cosa ci sia dentro…”
mormorò, rendendosi velocemente conto che i suoi amici erano troppo
impressionati, per farci caso.
”Allora vado…”
Sciolse tremando il nastro, il cuore che batteva all’impazzata. Cosa gli aveva
regalato quel matto?
”Wow!!! Sfoglie di cioccolato ripiene di gusti vari, con rappresentati i mostri
di Magic & Wizard!”
Tutti sussultarono, mentre Anzu rientrava nella stanza, iniziando a sistemare
le rose.
”T-Tu le consci?”
”Sì, le ho viste in una pasticceria lussuosissima in centro. La I2
ha dato in esclusiva la possibilità di realizzarle. Posso?”
Il Faraone annuì, e lei scelse la cialda raffigurante la Black Magician Girl, assaggiandone un angolo:
”Cannella…deliziosa”
”Fate provare anche me!!!”
Pesca, menta, cocco, ciliegia, crema, fragola, e altri sapori che non erano in
grado di riconoscere…in men che non si dica, lo
sottili sfoglie ripiene erano terminate.
”Accidenti…certo che è bello avere un ragazzo pieno di soldi. Noi non ce le
saremmo mai potute permettere”
Sì, ma avrei voluto assaggiarle anch’io
Yugi e il suo alter ego si guardarono, gli occhioni luccicanti. Non ne
avevano assaporata neanche mezza.
Vedrò di convincere Kaiba
…allora meglio che ti sbrighi…guarda che ore sono
”Ah! Ragazzi mi spiace, ma dovete andare. Devo lavarmi e poi uscire”
Jono-uchi ridacchiò, succhiandosi il dorso della mano sporco di dolce:
”Solo se ci dici cosa gli hai preso tu”
”Ehm…è in quella scatola”
Tutti si avventarono sul pacchetto, tipo iene su una preda indifesa. E il
grigiore scese nella stanza.
”Faraone…te lo dico da ragazza: avresti anche potuto sprecarti un po’ di più”
Un macigno gli cadde addosso, quel peso che aveva tentato inutilmente di
evitare da quando aveva aperto il pacco. Lo sapeva anche lui che non poteva
competere!!!
”È colpa di Kaiba!!! Ha detto lui che non voleva vedermi carico di fiocchi!!!”
Gli altri si guardarono sconsolati:
”Ok, ma dopo aver ricevuto quel cioccolato
delizioso…”
”…che io non ho assaggiato…”
”…fargli una cosa del genere è da morti di fame!”
Il Faraone si corrucciò. Stava iniziando a dar ragione al suo ragazzo riguardo
i suoi amici, e questo significava che lo stavano tirando fuori decisamente
troppo.
”Quello è il mio regalo. Se non vi spiace, vorrei andare a lavarmi!”
”Come vuoi. Non dire che non ti avevamo avvertito però!”
Sazi e felici come non mai, il gruppetto andò a salutare il signor Muto, alle
prese con altri clienti…l’antico re sospirò, chiudendo a chiave la porta. Avevano
ragione e lo sapeva.
Guardò sconsolato la scatola, e rimise a posto il coperchio. Cosa poteva fare?
Io un’idea l’avrei
Mio alter ego, sei sempre la mia salvezza!
Sì, ma…
Lo Spirito rabbrividì…non aveva mai visto il suo amico con quel sorriso
calcolatore…
…tu devi fare una cosa per me
”Allora, era buono il cioccolato?”
Il Faraone sospirò, offrendogli meglio il collo. Era nudo fra le braccia del
suo ragazzo, ma non avevano ancora fatto l’amore.
”Uhm…”
Che poteva dirgli? Che i ragazzi che detestava l’avevano sbafato a sue spese?
Giocò con la catena del Puzzle attorcigliata attorno alla sua gamba…era quella
la condizione di Yugi. Che potesse fare, indirettamente, l’amore con Kaiba.
Attraverso l’Oggetto Millenario, le sensazioni sarebbero fluite in lui.
Allo Spirito non era rimasta altra scelta che accettare. La sua idea era
perfetta…
”…era buono”
Kaiba si spostò per guardarlo meglio…non gliela stava raccontando giusta.
”Dì la verità…se lo sono mangiato tutto quei…tuoi amici?”
”Scuuuuusa!!! Non me ne hanno lasciato un
pezzetto!!!”
Il presidente alzò le spalle:
”Non ti preoccupare, sapevo sarebbe finita così”
’Infatti quelli che hanno mangiato loro erano scaduti’
”Non sei arrabbiato?”
Impazziva quando lo vedeva trasformare quei laghetti d’ametista in due
splendidi occhioni da cucciolo innamorato…
”No…qua ce n’è un’altra scatola”
”Ti adoro!!!”
Ne scelse uno e lo divise col suo ragazzo, ripulendo le sue labbra dai
frammenti di dolce…erano buonissimi, perfetti. Non troppo dolci ma non assurdi,
come alcuni gusti che aveva provato…erano quasi la rappresentazione della loro
storia. Meravigliosamente straordinari.
”Lo so…”
|||
Si baciarono davanti agli occhi increduli di Yugi. Il suo amico si era
dimenticato di lui, la sua esistenza intera era rivolta verso Kaiba. Colmato di
felicità, si godeva il tepore che il suo corpo gli trasmetteva. Le sensazioni
di beatitudine scorrevano fino a lui, rendendo il suo animo per la prima volta
completo. Anche se di quell’amore non era il vero destinatario, poteva
beneficiarne. Essere completamente amato, attraverso il Faraone.
Si sentì felice e in colpa nello stesso momento. Stava provando la dolcezza del
vero amore, ma parassitando il suo amico.
Sospirò, rincantucciandosi in un angolo del Puzzle, senza però chiudere i sensi
all’esterno. Si sarebbe rispettosamente abbeverato alla loro felicità.
|||
”Vorresti fare qualcosa di divertente con me?”
Il Faraone allungò il viso e gli succhiò la mandibola, accarezzandogli un braccio.
Kaiba gli passò le mani sul ventre, l’eccitazione che gli riempiva le vene:
”Cosa aspettiamo?”
”Benissimo!”
Trillando allegro, il Faraone tirò fuori un foglio di carta e una penna.
”E dove hai preso quella roba?”
”Te l’lo detto, voglio divertirmi”
”Ma…io pensavo che…”
”Dopo, dopo. Prima…che ne dici di fare un piccolo test?”
Il presidente lo guardò malissimo:
”Di che stai parlando?”
”Oggi Anzu l’ha fatto fare ai ragazzi…io l’ho modificato, e vorrei provarlo con
te”
mormorò, mordicchiando la matita.
”Yugi…”
”Questo…mi farebbe davvero piacere”
gli soffiò sulle clavicole, leccandolo.
”Yugi…”
”Mettila così…quando avremo finito, ti darò i miei regali di San Valentino. E
allora…potrai fare di me ciò che vorrai”
|||
Lo spirito di Yugi si tappò le orecchie…perché doveva sentirlo parlare così?
|||
Kaiba passò gli occhi sul ragazzo steso fra le sue braccia. Solo il lenzuolo lo
copriva, a parte una gamba bianchissima, con la catena avvolta intorno, che
troneggiava sul tessuto color rame. Dannatamente sexy e puro, sembrava un
angelo che giocava a fare il diavolo…e che come al solito riusciva a vincere…
”Vai col test”
sbuffò, arrendendosi. Non aveva scampo.
”Benissimo!!! Ecco la prima domanda: cosa ti piace del tuo ragazzo?”
”Quando usa il cervello”
”Veramente le risposte sono:
- gli occhi
- i capelli
- il corpo
- tutto”
”Fai un po’ tu”
Il Faraone lo guardò risentito:
”Collabora!!!”
”…tutto”
”Ti adoro”
e gli diede un rapido bacetto di premio, come gli
zuccherini dati ai cavalli.
”Cosa non ti piace del tuo ragazzo?
- i capelli
- il carattere
- gli amici
- tutto”
”Grazie per aver messo gli ingordi”
”Non sono ingordi…solo che quei cioccolatini sono spaventosamente buoni”
”Hn”
’Vedranno domani…’
”Cosa hai pensato appena l’hai visto?
- wow, sexy!
- che gambe!
- mi devo mettere con lui
- chissà se ha già il ragazzo”
”…che strani capelli”
Si fissarono.
”Non è una risposta contemplata”
Kaiba giocò con una ciocca bionda:
”Guarda che non li ho trovati brutti. Comunque, vuoi che menta?”
”Naturalmente. Almeno per questi dieci minuti”
”Uhm…la terza”
”Bene bene. La prossima: dove vorresti portarlo in
vacanza l’anno prossimo?
- in montagna
- in crociera
- in una beauty farm
- nella jungla”
Il presidente le sbirciò…in effetti non era una domanda malvagia…
”In montagna. Con molta neve”
”Perfetto. Ora, cosa vorresti spalmargli addosso mentre siete stesi sul letto?
- cioccolata
- crema
- panna montata
- gelato”
”…visto che è San Valentino, vada per la cioccolata”
”Sei il migliore, Kaiba…forza che siamo quasi a metà!”
’Qualcuno mi aiuti…’
”Come vivi la tua omosessualità?
- non ti fai problemi
- ci rifletti ogni giorno
- pensi sia una cosa meravigliosa
- odi sentire i commenti della gente”
”Non sono gay”
Il Faraone inarcò un sopracciglio…non aveva capito bene, di certo:
”Scusa?”
”Non sono gay”
ripeté Kaiba, mangiucchiando un cioccolato con l’effige del Drago Bianco Occhi
Blu.
”Kaiba…ehi???!!!”
Il Faraone si indicò le parti intime, semiscoperte…l’altro scostò tutto il
lenzuolo e l’ammirò nella sua integrità, fischiando d’apprezzamento.
”Kaiba!!!”
Il presidente sbuffò, stringendolo a sé:
”Non sono omosessuale. Sono Yugisessuale. A me
interessi solo tu. Semplicemente tu”
e lo baciò, impedendogli di parlare.
Una lacrima scese lungo una guancia chiara, mentre quelle parole rimbombavano
nella sua mente. Valevano più di tutte le dichiarazioni del mondo…con la coda
dell’occhio sbirciò il test che aveva in mano. Ne valeva davvero la pena?
Si aggrappò a Kaiba, mentre con l’altra mano accartocciava il foglio e lo
gettava lontano.
|||
Per Yugi era stato uno shock sentire una simile affermazione da parte di Kaiba.
Era troppo bella perché una persona algida come lui potesse pronunciarla…stava
male nel vederli. Perché sapeva che probabilmente la loro felicità non sarebbe
mai potuta durare…
|||
”Ti voglio”
Kaiba palpò impetuosamente le natiche del suo ragazzo, stringendo fra le dita i
muscoli sodi, fino a lasciarne i segni sulla pelle. Le loro lingue lottavano
fra loro, mischiando il sapore delle bocche con quello del cioccolato, affondando
maggiormente nel corpo dell’altro, preludio di un’unione più profonda.
Il Faraone si staccò da lui, guardandolo con occhi fiammeggianti, fra gli
ansiti:
”Prima possiamo usare i miei regali”
Gli diede la scatola e si stese indietro, metà sulle sue gambe e metà sulle
lenzuola, circondato dai bagliori rossi di quel tessuto, quasi acceso dalle
scariche d’erotismo che correvano nell’aria.
Aprendo la scatola, Kaiba vi trovò del cioccolato liquido, uno di quei flaconi da versare
sul gelato. Guardò il suo ragazzo e capì…non era destinato alla crema fredda…
Ne strizzò una dose abbondante sui suoi capezzoli e se ne impadronì,
mordicchiando le piccole protuberanza sul suo petto, mentre con le mani gli
massaggiava il pene e gli accarezzava i testicoli.
|||
Tutto rimbombava…i gemiti del Faraone si propagavano nel Puzzle, le onde sonore
sembravano impregnare l’oro. Era troppo intenso…non riusciva a proteggersene.
Le mani di Kaiba sul suo corpo, la voce del suo alter ego, il cioccolato che
veniva spazzato via…come il suo amico, era in balia delle onde del piacere, una
lussuria sfrenata ma non peccaminosa, un sentimento terso e assieme sensuale.
Camminava sull’orlo di un baratro in preda alle vertigini, boccheggiava in
cerca d’aria fresca che non gli veniva concessa, anelava un po’ di riparo da
quel fuoco passionale ma non ne poteva provare, perché il Puzzle gli rimandava
tutte le sensazioni del Faraone…
…e lui non poteva che annegare…
|||
”A-Ancora…”
L’antico re rilassò i muscoli, inconsciamente contratti nello sforzo di non
abbandonarsi ancora al piacere…sopra di lui il corpo di Kaiba scintillava di
sudore, la sua pelle era coperta di un sottile velo d’acqua, e i suoi occhi
brillavano, colmandosi di lui.
Lo stava guardando, si riempiva della sua immagine, stesa su un letto color
rame, nudo e sporco di cioccolato, col pene eretto che gli svettava fra le
cosce…lo guardava lascivo, ma non provava vergogna…era il suo uomo, il suo
amore, la sua vita…tutto gli era concesso…
”Vediamo se riesco a scrivere…”
Kaiba inghiottì ferocemente l’aria della stanza, impregnata d’eccitazione. Il
suo ragazzo era steso sotto di lui, pronto a concedersi in qualsiasi maniera.
Avrebbe soddisfatto ogni suo desiderio…si sentiva onnipotente, invincibile. Il
più bel ragazzo mai apparso al mondo lo amava, lo desiderava e non l’avrebbe
mai respinto…era come una droga, un delirio eterno e immutabile, l’esaltazione
stessa del concetto di vita…lo voleva, desiderava da morire entrare in lui e
sentirlo impazzire, e cancellarsi in quelle voragini morbide e roventi…
Prese il cioccolato e lo strizzò su di lui, dimentico di ogni cosa…tracciò una
linea dalla base del collo fino al suo sesso, avvolgendo l’asta eretta con una
linea sottile, prima di tuffarsi di nuovo su di lui, fra le sue braccia che lo
tenevano giù.
|||
Yugi gemette, mentre la crema gli raffreddava il sesso. Quel maledetto Kaiba...non
doveva fare certe cose al suo corpo! Stava impazzendo, bruciava, si sentiva in
balia della lingua che leccava ogni centimetro della sua pelle…non poteva
essere vero, sensazioni simili non potevano esistere realmente…voleva venire ma
qualcosa glielo impediva, Kaiba stava leccando il suo sesso…sembrava
impossibile ma glielo stava davvero ripulendo, si sentiva esplodere ma non era
ancora giunto il momento…lo artigliava, lo stringeva a sé e costringeva il
Faraone a urlare, a fargli consumare le corde vocali, a desiderare qualcosa di
più, che facesse qualcs…
Sussultò, quando sentì due dita farsi strada in lui. Fredde e viscide, erano
profondamente conficcate nel suo corpo.
Spalancò gli occhi, guardando fuori. Non erano coperte di cioccolato, ma di una
strana crema contenuta in un vasetto spuntato da chissà dove…un emolliente,
camomilla…per ammorbidirlo, per prepararlo…era questo di cui parlava il
Faraone…
Gemette…stava iniziando a muoverle…non capiva più niente, era un contatto
troppo intimo, stava esplorando l’interno del suo corpo…si sentiva ardere, incredulo
di avergli concesso qualcosa di così straordinario…e che potesse essere tanto
bello…
|||
”Aahhh…aahhhh…ti prego ti
prego…”
Kaiba alzò gli occhi, impregnandosi dell’immagine del suo ragazzo in preda al
delirio. Con una mano gli teneva giù la testa, mentre con l’altra era afferrato
al lenzuolo…un rivolo di sangue gli scorreva lungo il mento, partendo dal
labbro lacerato dai suoi denti…affondò ancora e lo vide spalancare gli occhi,
inarcarsi mentre si appropriava di più di lui, mentre lo faceva suo con quelle
dita lunghissime, quasi da pianista…doveva essere una bella sensazione, perché
il suo corpo si era stretto attorno ad esse…
Con un po’ di violenza lo aprì di nuovo, infilando dentro un terzo dito…il suo
ragazzo gemette e iniziò a tremare, stringendo gli occhi.
”Ti ho fatto male?”
gli sussurrò all’orecchio, dove essersi spostato su di lui.
”…fa freddo”
fu la sua risposta, mentre cercava con le mani il suo corpo e s’aggrappava ad
esso.
”Yugi…”
”Sbrigati”
Strappando un sospiro a entrambi, Kaiba tolse le dita, e le sostituì col suo
sesso.
Il Faraone gemette, inarcandosi. Da quanto lo attendeva…
|||
Non riusciva a muoversi. Aveva il respiro corto, ma non poteva fare nulla.
Era entrato in lui. Kaiba era affondato nel suo corpo. Si lasciò andare,
incapace di resistere. Il Faraone aveva ragione…anche se un po’ bruciava, era
ugualmente felice…era lui, il ragazzo che amava, erano una sola anima…
Poteva quasi vedere i due spiriti strettamente allacciati…probabilmente erano
come quei due corpi…Kaiba steso fra le gambe del suo alter ego, che gli
accarezzava la fronte con la bocca, e il Faraone che sorrideva, tenendolo
stretto a sé. Le gambe attorno alla sua vita, la braccia che gli cingevano le
spalle…non voleva che se ne andasse, che rivolgesse a nessun altro quel timido
sorriso…
…erano meravigliosi, nella luce soffusa della notte, nel profumo del cioccolato
e dei loro corpi…
Improvvisamente non sentiva più dolore, il bruciore era stato sostituito da un
tepore profondo ma potente, un piacere che prometteva di esplodere…
|||
”Sbrigati…”
Il Faraone si inarcò, permettendogli di abbracciarlo meglio. Il dolore era
sparito in fretta, come al solito. Svanito nell’azzurro intenso dei suoi occhi.
”…sì”
Kaiba lo baciò, stringendolo. Quei momenti erano meravigliosi, sentire il suo
corpo che lo avvinghiava, assaporarne la dolcezza prima della pazzia. Erano
attimi preziosi, che duravano la vita di una scintilla, in cui ammirare il suo
ragazzo nel pieno del fulgore. Le labbra sottili si schiudevano per
lui, concedendogli una dolce invasione, e il suo corpo si adattava sempre più
alla sua forma, preparandosi all’amplesso tanto agognato.
Prese fiato, e lo guardò. Le sue guance erano infiammate, ma gli occhi
ridevano.
”Sei bellissimo”
mormorò, assestando la prima spinta.
Gridarono entrambi, inarcandosi. Troppo intenso, troppo forte. Troppo
importante e necessario, per poterne fare a meno.
I loro corpi presero il controllo, l’impeto si concretizzò dando vita a nuova
danza primordiale, l’esaltazione dell’unione fra due esseri, la luce del
futuro…si strinsero con disperazione, baciandosi fra le lacrime, amandosi come
fosse l’ultima volta, come sempre facevano, infondendo in quei movimenti tutta
la grandezza dei loro sentimenti. Niente più dolore e tremori, solo un corpo
che scivolava fuori e rientrava nell’altro, che si malediva per sentire sempre
di più la sua voce che gridava, che si eccitava per il suo sudore,
che si mischiava con quello del suo corpo…
La sottile schiena inarcata contro di lui, le mani delicate che gli
artigliavano le spalle, i denti che gli mordevano la spalla, erano tutti
ingredienti di quel rituale ancestrale, magico e immutabile, lo scopo stesso
della loro esistenza…
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Yugi urlò, quando la mano di Kaiba iniziò a masturbalo. Anche se non era
veramente su di lui, gli sembrava così reale da poterla quasi toccare…era solo
un’anima eppure godeva, era disperso fra i flutti della passione, non aveva
nemmeno più la forza di aprire gli occhi. Tutto era sfumato, il piacere
sfrigolava in lui, facendo fremere ogni sua cellula. Era disperso, un naufrago
senza più nulla cui appoggiarsi, un’entità senza corpo che non poteva nemmeno
abbracciare il ragazzo che lo stava facendo impazzire, e intanto Kaiba
continuava a massaggiarlo, a strizzarlo fra le dita e a vezzeggiargli i
testicoli, ad esplorare il suo padiglione auricolare con la lingua e a
mordicchiargli il collo…finalmente comprendeva come mai il suo corpo fosse
sempre sfinito, quando il Faraone tornava a casa…
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Vennero assieme, gridando. I loro respiri correvano, cantando per loro. Non
avevano più fiato, il sudore copriva le loro pelli.
Il Faraone rabbrividì, accoccolandosi sotto il corpo ancora appoggiato su di
lui.
”H-Hai freddo, vero?”
Gli occhi viola si socchiusero, sbirciandolo. Kaiba era ancora in lui…non
voleva che se ne andasse. Quando accadeva, era come se un pezzo del suo cuore
gli venisse sottratto.
”Scusami…scusami”
Sapeva a cosa stava pensando, ma non poteva rimanere ancora lì. Scivolò fuori
dal suo corpo e si stese vicino a lui, riuscendo in qualche modo a coprire
entrambi con lenzuola e piumini.
”Kaiba…”
mormorò il Faraone, raggomitolandosi contro la sua spalla.
”Sono qui…sono qui con te”
Lo abbracciò, passandogli un braccio sotto la testa, tenendolo più vicino a sé.
”Rimaniamo…sempre così…”
”Sì…”
Anche lui chiuse gli occhi, abbandonandosi al sonno, col profumo del suo
ragazzo vicino.
Yugi…
Il Faraone lo sbirciò…si era ricordato di lui, sentendo il Puzzle contro un
piede.
Il suo alter ego apparve accanto al letto…era scarmigliato, ma sorrideva.
Grazie, Faraone…grazie
Tu…stai bene?
…magnificamente. Ora però torna da lui, o sentirà la tua mancanza
…sì
Yugi lo osservò mentre si addormentava. La sua anima era lontana, fusa con
quella di Kaiba. Anche nel sonno, quei due erano una cosa sola…strani
sentimenti invece lo dividevano. Da una parte era felicissimo per loro. Il suo
più caro amico aveva trovato l’amore, e Kaiba aveva infine incontrato qualcuno
da amare…ma d’altra parte, era estremamente invidioso…
’Spero solo che anch’io possa trovare un amore come il vostro, un giorno…’
Fine
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