Tempeste
di
Anna
***Kaede
Rukawa***
Sono qui, rannicchiato nel mio letto, al sicuro nel buio accogliente di
camera mia. Nonostante la scarsa illuminazione, riesco a distinguere, forse
più per abitudine, il poster di Michael Jordan che schiaccia la palla nel
canestro... Mi volto dall'altra parte: oggi non mi va di pensare al basket!
Nell'appoggiare il viso al cuscino mi sfugge un gemito: mi ero dimenticato
del livido e avendolo toccato mi fa un male cane... Ad essere sincero mi fa
male ovunque, ma non voglio pensarci, devo solo dimenticare... Scordarmi di
tutto... Tra due settimane andrò in America, lascerò alle mie spalle tutto
questo! Mi scorderò di Kanagawa, della mia maglia n^11, dello Shohoku... Ma
non penso che riuscirò mai a levarmi dalla testa quei due... Buffo, una
scimmia e un porcospino! Ma ho poco da ridere... Forse dovrei piangere... Ma
le mie lacrime non vogliono uscire... Non hanno lasciato i miei occhi
nemmeno mentre quei due... No! Non devo pensarci! Penserò ad Hana, alla mia
testa rossa follemente innamorata di Harukina-Babbuina! Sì, farò così...
Penserò ai suoi caldi occhi color nocciola, al suo viso così espressivo...
Già, peccato che verso di me le uniche espressioni che assume siano soltanto
odio e furore... Però c'è stata una volta in cui ho letto nel suo sguardo
rispetto e qualcosa di simile all'ammirazione! Già, quando ho infilato la
palla nel canestro beffando Fujima e Sendoh durante la "partitella di
allenamento" che il mio do'aho aveva proposto... Credo che nemmeno volendo
potrei più guardare un canestro senza pensare a quel giorno! O alla sua
prima partita seria, contro il Ryonan... La sua tensione nervosa e il mio
crampo: ci siamo aiutati a vicenda, seppure a modo nostro! Ma domani non
riuscirò ad azzuffarmi con lui... Mi fa troppo male il corpo... Cazzo, Akira
e il suo amico teppista non ci sono andati giù leggeri... E io, Kaede Rukawa,
rookie n^1 della prefettura di Kanagawa, l'algida kitsune, non sono riuscito
a tenere testa a due... Bastardi! Mi rigiro di nuovo, andando a rintanarmi
ancora di più sotto le coperte per tentare di scappare ai miei pensieri, al
ricordo di quello che è successo oggi... Ma quelle due paia di occhi freddi
e cattivi sono sempre qui... Akira era ubriaco, mi sembra ancora di sentire
il suo fiato nauseante... Gin e Vodka mischiati... Ma Tetsuo no, lui era
lucido... Voleva farmela pagare per quello che è successo in palestra prima
che Mitsui tornasse in squadra! Hana deve essere molto forte per essere
riuscito a tenergli testa... Sì, ma Hana è forte! Sia di carattere che di
fisico... Lui sarebbe riuscito a cavarsela, non come me... E' così bello
Hana... Così luminoso... Chiudo gli occhi e mi permetto di immaginare che
lui sia qui, sdraiato alle mie spalle, mentre mi stringe dolcemente a sè
come se volesse proteggermi... Mi convinco che il tepore che sento non è
quello delle coperte, ma quello del suo corpo premuto contro di me...
-Buonanotte, Hana... Aishiteru...-
Stamattina non ho preso la bici, sono venuto a scuola a piedi e sono rimasto
addirittura sveglio! A dirla tutta non riuscivo a stare seduto sulla
sella... I ragazzi di fronte a me si scansano al mio passaggio: sembra che
il Mar Rosso si stia aprendo per la seconda volta! Forse non sto poi così
male se riesco anche a scherzare! Apro l'armadietto e vedo la solita ventina
di lettere profumate, indi le prendo e, come tutte le mattine, le faccio
volare nel cestino.
Salgo le scale verso la mia aula, lasciando senza fiato alcune oche (o forse
meglio galline?) al mio passaggio. Fra di loro non manco di riconoscere
quella ebete della babbuina... Apro la porta e mi dirigo verso il mio banco,
ma evito di lasciarmi cadere sulla sedia come al solito. Mi siedo lentamente
e poi mi rilasso contro lo schienale per un secondo.
-Rukawa?-
Alzo gli occhi e mi trovo davanti Mito che mi fissa interrogativamente. Tra
tutti i miei compagni di classe è l'unico che di solito ha abbastanza
coraggio da tentare di rivolgermi la parola. E come dare torto agli altri?
Capisce di avere la mia attenzione e allora continua: -Tutto ok?-
Certo che è tutto ok! Sono pieno di lividi e mi fa male ovunque ma per il
resto va tutto bene! Che domanda idiota! Però questo me lo tengo per me, mi
limito semplicemente ad annuire.
-Sicuro?- si sincera lui.
-Hn.- Mugugno in risposta. Lui si allontana, anche se mi accorgo che non è
convinto della risposta. Incrocio le braccia sul banco e fingo di dormire.
Sento i bisbigli di questi sconosciuti che si stanno chiedendo che mi è
successo, cosa posso aver fatto per essere ridotto così, da dove vengono
questi lividi che mi incorniciano il volto... Ficcanaso!
Ho finto di dormire tutta mattina. Ora è suonata la campanella che indica la
pausa pranzo. Mi stiracchio, o almeno ci provo, e faccio per alzarmi. Con la
mano urto l'astuccio di Tatsuya (mi sembra si chiami così... Boh, non lo
so!). Guardo le penne e le matite spargersi sul pavimento, poi quasi
meccanicamente mi chino a raccoglierle. Le riposo sul banco, mormo un "Gomen"
e mi volto per uscire dalla classe sentendo su di me gli occhi stralunati
dei miei compagni. Effettivamente non capita spesso che io parli, figurarsi
chiedere scusa!
Mi dirigo verso la porta della terrazza, ma prima di svoltare l'angolo
dell'ultimo corridoio sento una voce ben nota sbottare irata: -Insomma, si
può sapere che volete? Levatevi dai piedi!-
Prevedo guai per i malcapitati che hanno irritato Hana: il suo tono non è
dei più rassicuranti... Qui ci scappa una bella rissa... Non ho voglia di
restarne coinvolto, quindi faccio per andarmene, ma le voci di tre ragazze
mi bloccano.
-Che hai fatto a Rukawa?-
-Sì, che cosa gli hai fatto?-
-Come hai osato?-
Quelle tre fanatiche pazze scatenate del "Rukawa's fan club" hanno pensato
il mio aspetto sia da imputare ad Hana? No, quando ci azzuffiamo, noi
tentiamo di farci sempre il meno male possibile, come per un tacito
accordo...
-Che cosa avrei fatto alla dannata kitsune?-
Decido di tornare indietro ed esco allo scoperto. Per un attimo gli occhi
della scimmia si allargano quando mi nota e io vi vedo una strana
espressione... Quasi preoccupazione... Senza badare al trio di rompiscatole,
che stanno ancora lì a blaterare non accorgendosi di non essere più
ascoltate, passa in mezzo a loro urtandole in malo modo e viene verso di me.
Si ferma a pochi centimetri da me, alza una mano e mi sfiora dolcemente il
viso... E' tutto così irreale...
-Cosa ti hanno fatto, kitsune?- sussurra quasi impercettibilmente. E' un
istante che sembra dilatarsi all'infinito: ci siamo solo io e lui ora...
D'improvviso mi afferra per il polso destro e mi trascina verso la porta
della terrazza. La apre, la oltrepassiamo e poi la sbatte senza tante
cerimonie sul muso alle tre oche. La mia furia dai capelli rossi si ferma
sotto il sole e si volta per osservarmi.
-Do'aho!- lo provoco, così forse smettero di sentire il cuore in gola che
batte fortissimo per l'emozione di averlo così vicino, con quell'espressione
negli occhi.
-Non ora, baka kitsune! Che t'è successo? E non provare a dire 'Niente!'
perchè non puoi ingannare il Tensai!- dice serissimo.
-Do'aho, impicciati degli affari tuoi!- Perchè se fai così io crederò che tu
ti preoccupi per me... Che ti importi qualcosa del sottoscritto... Non
illudermi, testa rossa, o dovrò partire con questo dubbio che mi attanaglia
il cuore.
-Sono fatti miei! Nessuno può mettere fuori gioco il mio rivale!-
-Chi mi avrebbe messo fuori gioco?-
-Dimmelo tu...- Oggi questo scemo è più astuto del solito... Gli rispondo
con il silenzio e uno sguardo raggelante, ma a un certo momento lui sembra
avere una illuminazione: -Per averti lasciato quei lividi non può che
trattarsi di Tetsuo! Ma se ti ha ridotto così non era solo! Non guardarmi
con quella faccia, volpaccia spelacchiata! Stai parlando con il tensai! E so
che non sei affatto indifeso, quindi nemmeno un bue come quel teppista
avrebbe potuto conciarti così...- Mi guarda con un sorriso di trionfo. Sono
rimasto senza parole... Ci ha preso in pieno... Gli faccio un senso di
assenso e vedo che il suo sguardo si oscura. -Quel bastardo la pagherà!!!-
Non penso di aver capito bene... Deve essere l'effetto delle botte: sto
ancora sognando... Comunque non posso certo permettere ad Hana di scontrarsi
con l'ex-amico di Mitsui!
-Non ci provare, Do'aho!-
-E' una sfida?- Non ha capito proprio nulla!
-No, un ordine! Non sono affari tuoi!-
-Io non prendo ordini da nessuno, tanto meno da una volpe tutta ammaccata!-
Quando questo stordito si impunta su qualcosa è più testardo di un mulo! Ma
questa volta non l'avrà vinta!
-Perchè?- gli chiedo. Oggi ho proprio voglia di farmi del male da solo, ma
non ho saputo resistere e ho dovuto indagare!
-Perchè io sono il tensai, e non mi abbasserò mai a obbedire ad una baka
kitsune!-
Kami-sama! Non capisce proprio nulla... Sai che novità...
-Perchè vuoi fargliela pagare?-
-Perchè tu sei mio, kitsune!- sibila veramente infuriato. Questa frase mi
riempie il cuore di gioia, che però viene subito scacciata dalla tristezza
quando realizzo che probabilmente lui intende solo che il tensai è l'unico
che può permettersi di pestarmi...
-Io sono solo mio, e di nessun altro!- sussurro, prima di voltarmi e
andarmene. Lui non mi segue, se ne rimane lì a fissare il pavimento di
fronte a sè prima di dare una craniata alla ringhiera.
Non credo che andrà a cercare Tetsuo.
***Hanamichi Sakuragi***
-Yohei!-
Il mio amico, il mio migliore amico per la precisione, si volta non appena
sente la mia voce. Si avvicina con calma e io gli faccio segno di venire con
me. Rukawa non è ancora tornato in classe, bene! Scendiamo in giardino e
quando finalmente siamo lontani da orecchie indiscrete mi fermo.
-Dove sta Tetsuo?- gli chiedo senza troppi preamboli.
-A dire il vero non lo so, perchè?-
Maledizione! Se Yohei non sa dove sta il teppista dovrò scomodarmi e
cercarlo... Quel bastardo ha qualche minuto di vita in più!-
-Arigatou!- dico, poi vado verso il mio armadietto e cambio le scarpe. Alla
cartella non penso: tanto non mi serve in ogni caso! Faccio per andarmene,
ma Yohei mi ferma.
-Dove vai?-
-Da Tetsuo...-
-Cosa???-
-Stanne fuori... Intesi?-
-Perchè ci vai?- Cazzo, fatti gli affari tuoi!
-Devo regolare un conto in sospeso...- E questo ti basti!
-Che si chiama Kaede Rukawa...- Se ne esce. Stare zitto mai, vero? Prendi
esempio dalla kitsune!
-Può darsi...- Non insistere, Yohei, e dammi retta: stanne fuori!
-Vuoi ucciderlo?- mi chiede scherzoso.
-Sì!- rispondo serissimo mentre lui rimane congelato sul posto. Sono davvero
arrabbiato! Anzi, infuriato! Nessuno può permettersi di far del male a Kaede!
Non finchè non sarà così leale da scontrarsi con lui uno contro uno! Nemmeno
io lo riduco così... Sento che Mito mi sta venendo dietro, ma almeno adesso
ha il buon senso di tenere la bocca chiusa! Non mi preoccupa la reazione
della volpaccia quando scoprirà quello che ho intenzione da fare: primo non
lo verrà a sapere, secondo me ne preoccuperò allora!
Ennesimo pugno inferto: non so da quanto ci stiamo menando... Ma so che
oramai Tetsuo non riesce più a reagire o a reggersi sulle gambe... Non gli
ho ancora dato modo di attaccare seriamente: sono troppo furioso! Lo prendo
per la maglia e lo tiro su a forza.
-Chi era l'altro?-
-Non lo so... -
Pugno nello stomaco.
-Chi era?-
-Non so il suo nome...-
Pugno in faccia.
-Chi era?-
-Un tizio alto con un sorriso da ebete e strani capelli a punta... Rukawa
l'ha chiamato Akira...-
Sendoh!
Con un ultimo calcio spedisco questo rifiuto al suo posto: tra i bidoni
dell'immondizia di questo vicolo, poi mi volto e mi dirigo a passo di carica
verso il Ryonan.
-Hana!- Yohei mi chiama. Non ha aperto bocca da quando siamo usciti dallo
Shohoku, ora sembra aver ritrovato la voce.
-Fermati! Cosa vuoi fare?-
-Massacrare il porcospino!-
-Dai Hana, lascia perdere... Lo umilierai in campo... In fondo, Rukawa ha
solo qualche livido...-
-Gli stessi che regalerò a Sendoh! Se vuoi venire vieni, ma non rompere!-
Vedo tutto rosso... Devo fare veramente paura perchè la gente che incrocia
il mio sguardo si affretta a cambiare lato della strada, nemmeno le avessero
puntato una pistola alla tempia!
Entriamo nell'istituto di Fukuda, fermo un tizio e gli chiedo dov'è la
palestra. Me la indica e poi si affretta a scappare, ma non è lui che deve
avere paura... Praticamente irrompo nel bel mezzo degli allenamenti della
squadra di basket e il mio sguardo registra l'assenza di tre giocatori: la
mia preda, Hiroaki Koshino e il re delle scimmie...
-Sakuragi!- Mi volto e mi trovo davanti Hikoichi Aida piuttosto sorpreso di
vedermi.
-Dov'è?- chiedo.
-Il capitano Uoz...-
-Sendoh!- lo interrompo irritato.
-E' rimasto a casa, non st...-
Non ascolto nemmeno il resto della frase, mi giro ed esco senza salutare.
Dopo due minuti Mito mi raggiunge di corsa. Fortunatamente so dove abita il
cadavere vivente e non devo perdere tempo. Scavalco il cancello della sua
villetta e, senza troppe cerimonie, busso alla porta. Viene ad aprire
Koshino... Che ci fa lui qui? Non ho tempo per preoccuparmi di questo...
-Che vuoi, scimmia rossa?-
-Levati di mezzo!- intimo, ma lui non vuole spostarsi e così lo sbatto a
terra accarezzandogli la faccia con un bel destro. Entro e trovo Sendoh
seduto sul divano. La mia mente registra il fatto che i capelli gli ricadono
disordinatamente sulla fronte liberi dalla solita impalcatura di gel e che
la mia vittima si tiene la testa tra le mani. Non ci do peso più di tanto:
l'unica cosa che capisco è che voglio vendetta...
-Maledetto porcospino...- sibilo prima di avventarmi contro di lui. Inizio a
tempestarlo di pugni dove capita: a volte lo manco, a volte lui para i miei
colpi, ma quando colpisco faccio molto male... Sopraggiungono Koshino e
Yohei e tentano di fermarmi, ma sono troppo infuriato... Ha osato ridurre in
quel modo Kaede, e ora io voglio fare lo stesso con lui se non peggio...
-Sakuragi, fermati!- urla Koshino.
-Smettila Hana!- aggiunge Yohei.
Mi fermo un secondo e fulmino tutti e due: -Statene fuori! Tutti e due!-
-Dai Hana, smettila! Solo perchè ha picchiato Ru...- inizia il mio amico, ma
il n^8 del Ryonan lo interrompe: -Come ha picchiato Rukawa? Akira?-
Il porcospino inizia a ridere istericamente e sommessamente, poi parla anche
lui:- Solo picchiato? Tu non sai cosa gli ho fatto Hiro...-
E' uno spettaccolo penoso: Akira piange e ride allo stesso tempo... Non
riesco a capire cosa stia succedendo... Che significa che non sa che cosa
gli ha fatto?
-Beh?- incalza l'altro, sconvolto.
-L'ho violentato... Ero ubria...- Non riesce a finire la frase: ho
reiniziato a colpirlo con più violenza e rabbia di prima... Se prima vedevo
tutto rosso, ora non vedo nulla... Sono furioso e allo stesso tempo soffro
per quello che hanno fatto al mio volpino... Colpisco e colpisco, ma poi
qualcuno mi afferra per le braccia e mi tiene fermo.
-Smettila idiota!- urla la voce del gorilla.
Smetto di dibattermi, ma il capitano non mi lascia andare. Mi fa alzare e
nel voltarmi verso Yohei vedo qualcosa che mi lascia di stucco: il mio amico
sta tentando di tenere fermo Hiroaki e di evitargli di finire il lavoro che
ho iniziato io. A poco a poco anche lui si calma, ma Yohei si comporta come
il gorilla, ovvero continua a tenerlo saldamente.
-Voglio uscire di qua!- dice Koshino. Mito annuisce e usciamo in cortile. Ci
troviamo di fronte ad Aida che ci guarda interrogativamente.
-Come mai sei qui, Gori?- chiedo. Stranamente non vengo colpito dal solito
pugno in testa.
-E' venuto Aida a chiamarmi dicendo che stavi per combinare un casino e che
dovevo fermarti...-
Poso lo sguardo sulla riserva del Ryonan che si discolpa sostenendo che è
stato Mito a dirgli di farlo dopo che ero uscito dalla loro palestra come
una furia.
-Hai fatto bene...- ammetto. Se non fosse arrivato Akagi avrei fatto più che
un casino: lo avrei ucciso...
-Che è successo?- chiede il fratello di Haruko.
-Nulla che posso dirti.- gli rispondo. -Non fate parola con nessuno di
quanto è successo oggi o di quello che è venuto fuori oggi, ok?-
Koshino e Yohei annuiscono, il Gori parla: -Non so nemmeno di che stai
parlando, che vuoi che dica?-
Bene, so che non parleranno. Koshino se ne va, a vederlo così sembra ferito
nel profondo... Takenori si decide a lasciarmi andare, ma noto che resta in
guardia pronto a impedirmi di tornare in casa. Sorrido dentro di me della
preoccupazione del mio capitano. Tutti e tre ci avviamo per tornare allo
Shohoku.
-Il primo di voi che accenna qualcosa davanti a Rukawa è morto, chiaro?- Si
sa, prevenire è meglio che curare!
-Solo se mi spieghi che è successo...- sindaca Akagi: non demorde!
-Una vendetta!- ribatto secco. Probabilmente intuisce che non gli dirò di
più e si limita a rispondere con il silenzio.
***Yohei Mito***
Oggi sembra essere tornata la calma, dopo i fatti sconvolgenti di ieri.
Stamattina mi sono trascinato a fatica fuori dal letto e sono venuto a
scuola. Cerco Rukawa con lo sguardo: non è ancora arrivato. Ci ho pensato
tutta notte e alla fine ho preso la mia decisione: dirò tutto al volpino! E'
giusto che lo sappia e che sappia anche che Hanamichi, nonostante tutto, è
disposto ad aiutarlo in un momento simile e sempre.
Il mio amico mi ha stupito ieri... Non pensavo che avrebbe reagito in quel
modo alla vista dei lividi di Rukawa... Forse allora non è vero che lo
odia... Ma cosa vado a pensare?
Oggi Hanamichi è andato agli allenamenti. Ieri li ha saltati su ordine del
Gorilla. Dicevo, oggi invece è venuto. Stranamente non ha ancora aperto
bocca e si allena senza storie.
Non sono ancora riuscito a parlare con Rukawa, ma la mia decisione di
raccontargli tutto si è rafforzata nel momento in cui Anzai-sensei ha
annunciato che il nostro n^11 fra due settimane partirà per l'America...
Quando ha capito la notizia, Hanamichi è sbiancato per un attimo...
La sorte è dalla mia, infatti Yasuda sbaglia un passaggio e la palla finisce
fuori dalla palestra rotolandomi davanti. La kitsune va a prenderla e quando
mi passa vicino gli dico di venire in terrazza alla fine degli allenamenti.
Annuisce: bene!
***Kaede Rukawa***
Gli allenamenti sono appena finiti. Corro verso la terrazza perchè, dal tono
che ha usato, Mito deve parlarmi di qualcosa di grave. Quando sono uscito ho
sentito gli occhi del do'aho che mi seguivano... Chissà se ora se n'è andato
anche lui negli spogliatoi con il resto della squadra o se è rimasto a fare
qualche tiro a canestro... Che pensiero stupido!
Bene, ora vediamo cosa vuole l'amico della testa rossa... Mi sente arrivare
e si gira, stupendosi quando si accorge che non mi sono cambiato.
-Ciao...- esordisce.
-...ao...-
-Sai, ho promesso ad Hanamichi che non ti avrei detto nulla, ma no so quanto
sia giusto tacertelo, soprattutto dopo quello che ho sentito oggi riguardo
alla tua partenza per gli USA... Allora ho pensato che forse il male minore
sarebbe stato dirtelo...-
Fa una pausa e così io ne approfitto per tentare di capire cosa sia successo
ieri... Vuoi vedere che la mia scimmia rossa si è messa nei guai? No, ma
cosa c'entro io in questo caso? Però effettivamente oggi era strano, troppo
silenzioso...
-Sai che Tetsuo è stato ricoverato in ospedale? Ne avrà per un bel po'...
Hanamichi ieri l'ha conciato per le feste... Ma non è stato l'unico a
passare dei brutti momenti...-
-Ovvero?- chiedo apparentemente indifferente. In realtà sono in preda
all'ansia di quello che può aver fatto o scoperto il mio Hana...
-Non lo immagini?- dice Yohei irritato. Probabilmente sta pensando che non
me ne importa nulla di tutto questo, ma non sa quanto si stia sbagliando...
-Non dici nulla? Hanamichi ha pestato anche Sendoh... Il porcospino gli ha
detto qualcosa che lo ha fatto uscire di testa... Credo che non debba dirti
cosa... Fortunatamente è arrivato Akagi e l'ha fermato...-
Paura e vergogna, ecco cosa provo... Hana sa tutto... Non è possibile...
-Chi altri lo sa?- chiedo in un soffio.
-Hanamichi, io e Koshino... Il Gorilla non sa nulla... Senti, non sono
venuto a dirtelo per ricattarti o sfotterti o umiliarti... Niente di tutto
questo... Volevo solo che sapessi che se hai bisogno di sfogarti puoi
contare sia su di me che su Hanamichi... Non volevo che andassi in America
credendo di essere solo o che lui ti odi veramente come strombazza ai sette
venti, perchè non è vero!-
-Hn... - mi giro e faccio per andarmene. Poi mi fermo e torno a guardare
Mito che se ne sta ancora appoggiato alla ringhiera. -Arigatou!-
Poi torno veramente verso la palestra. Incrocio Mitsui, Akagi e Myagi che
stanno tornando a casa. Rispondo meccanicamente al loro saluto: l'unica cosa
che ho in testa è quello che la mia scimmia rossa ha fatto... E poi le
parole che mi ha rivolto ieri mattina... "Perchè tu sei mio, kitsune!"...
Sto per entrare nello spogliatoio quando sento la voce di Kogure, così mi
fermo e decido che posso anche origliare per una volta...
-Dai, Sakuragi, non è la fine del mondo! Mettila così: non avrai più rivali
in campo! Haruko guarderà te e non lui...- dice il Megane-kun come se stesse
parlando a un bambino.
-Ma chi vuoi che se ne importi...- risponde il mio do'aho... Sta
piangendo...
-Teoricamente il Tensai che si libera dell'odiata kitsune...- tenta di
sdrammattizare il sempai. Hana non risponde e io mi chiedo quanto sia giusto
che io stia qui. Così vado verso il magazzino e prendo un pallone da basket.
Rimango a fissare la palla per un po' mentre gli avvenimenti di questi due
giorni si accavallano nella mia mente...
Hana che si preoccupa per me...
"Perchè tu sei mio, kitsune!"...
Hana che se la prende con Tetsuo e Sendoh...
Hana che non fiata durante gli allenamenti...
Hana che impallidisce per un attimo quando Anzai-sensei comunica che andrò
in America...
Mito che mi racconta tutto...
"Volevo solo che sapessi che se hai bisogno di sfogarti puoi contare sia su
di me che su Hanamichi... Non volevo che andassi in America credendo di
essere solo o che lui ti odi veramente come strombazza ai sette venti,
perchè non è vero!"...
Hana che non mi odia...
Hana che piange negli spogliatoi...
"Ma chi vuoi che se ne importi..."...
Mi riscuoto dalla catalessi e torno in palestra. Kogure sta uscendo e quando
mi vede mi fa un cenno con la testa verso gli spogliatoi. Mi ci dirigo,
pensando che forse è meglio affrontare subito la testa rossa.
Entro negli spogliatoi e lo vedo: è seduto sulla panca, appoggiato al muro
con la testa reclinata all'indietro e gli occhi chiusi. Non si è accorto di
me...
-Do'aho...- lo chiamo.
-Non ho voglia di fare a botte! Ciao kitsune!- e così esce e se ne va.
-Io non volevo fare a botte...- sussurro, anche se ormai sono solo.
Oggi è un giorno particolare... Le lezioni finiscono prima perchè è in
arrivo un uragano... Sono in ritardo di un paio d'ore per le lezioni: non ho
sentito la sveglia... Quasi quasi faccio filone anche per il resto della
giornata... Tanto la scuola finisce a mezzogiorno, oggi... Andata: andrò in
palestra! Entro e vedo che è vuota, così raggiungo gli spogliatoi e mi
cambio, ma quando torno sento il rumore di una palla che rimbalza sul
parquet. Chissà perchè, ma non mi stupisco quando mi trovo davanti una testa
rossa che tenta un tiro da tre. La palla non entra: prevedibile.
-Sbagli nell'accompagnare il pallone con la mano... La palla deve descrivere
una parabola più ampia del solito...- gli dico.
Lui trasale un attimo, sinceramente nemmeno io mi sono accorto di lui quando
sono entrato... Ne deduco che lui fosse in magazzino a prendere la palla...
-Mi fai vedere come si fa?- chiede. Strano, mi aspettavo una tirata sul
fatto che il tensai non ha bisogno dei consigli di nessuno, tanto meno di
una volpaccia spelacchiata...
Sono due ore che ci alleniamo e ora il do'aho riesce a infilare due canestri
su tre: merito del maestro!
-Sono stufo!- sbuffa. Effettivamente anche io non ho molta voglia di andare
avanti con questi noiosissimi tiri...
-One on one?- propongo.
-Ai venti!- risponde.
E' migliorata, la mia scimmietta... Dopo un'ora non abbiamo ancora finito,
ma un lampo squarcia il cielo, distraendoci.
-L'uragano...- mormoro io.
-Me n'ero dimenticato...- mi fa eco lui.
-Che facciamo?- Forse se corriamo riusciamo ad arrivare a casa prima che si
scateni il finimondo...
-Ormai avranno chiuso i cancelli della scuola... Ci conviene fare una rapida
sortita in cucina a prendere un po' di viveri e in infermeria a prendere
delle coperte... La cosa più sicura da fare è restare qui, che ne dici? Così
non dovrai nemmeno stare senza basket...-
Forse devo ricredermi sul livello mentale del do'aho... Annuisco e come per
un tacito accordo lui si dirige in cucina e io in infermeria: meno male che
quel do'aho si era fatto dare le chiavi dal custode per venire in palestra e
non le aveva ancora restituite!
Dopo dieci minuti ci siamo chiusi in palestra. Mentre tornavamo qui ha
iniziato a piovere e ora sembriamo due pulcini bagnati... Già, due pulcini
di quasi un metro e novanta di statura... Vado a prendere due asciugamani
negli spogliatoi. Quando torno noto che Hana ha sistemato i materassini in
un angolo. E' stato sveglio: ne ha addossati due alle pareti in verticale e
due li ha stesi nell'angolo, in modo che anche se nel sonno uno dei due ci
finisce contro non prende freddo... Sembra quasi che abbia costruito un
nido... Mi avvicino e gli lancio una salvietta. Ci asciughiamo senza dire
una parola. Io mi siedo sul materassino più interno e Hana si lascia andare
sull'altro.
-Perchè così silenzioso?- decido di chiedere per rompere il ghiaccio.
-Perchè così loquace?-
-Hn...- Cade di nuovo il silenzio. La situazione è così strana... -Ho
parlato con Mito... Mi ha detto tutto...- Lo sento sussultare, poi si gira e
mi guarda incerto... Fortuna che dovrei essere io quello confuso! -Perchè
l'hai fatto?-
-Avevo dei conti da saldare...- Risposta evasiva!
-Anche con Sendoh?-
-Sì...- Mi guarda con occhi tristi, ma senza commiserazione. Solleva una
mano e mi sfiora dolcemente il viso un'altra volta, e un'altra volta io mi
sento emozionato come non mai... Tra due settimane meno un giorno parto per
gli USA, che ho da perdere? Forse se non lo faccio ora lo rimpiangerò per
sempre... Forse non mi sto illudendo del tutto pensando che anche lui provi
qualcosa per me... Alzo la mia mano e la appoggio sulla sua, tenendola
vicina al mio viso. Non si aspettava una reazione simile: è palese...
-Che conti avevi da saldare con Sendoh?-
-Aveva fatto del male alla kitsune sbagliata...- mi risponde, con un sorriso
tenerissimo sulle labbra. -Ti va di dirmi cosa è successo? Anche se non
sembra, so ascoltare...-
Non lo so se mi va... Non voglio rivivere quei momenti, ma forse se ne parlo
a lui dopo mi sentirò meglio...
-Akira era innamorato di me... Io l'ho respinto e lui ha trovato il modo di
farmela pagare... Era ubriaco fradicio... Si è preso quello che voleva... Ed
è stato così bastardo da farsi aiutare da Tetsuo...- mi blocco e sento che
il terrore sta crescendo in me come quel giorno. Ho un groppo in gola e non
riesco più a parlare...
Hana mi viene più vicino, mi abbraccia piano come se avesse paura che io
possa respingerlo, ma io mi lascio andare contro di lui e allora mi stringe.
Sento che il nodo che ho in gola si scioglie e mi permetto di piangere...
Paradossalmente questa situazione è piacevole: fuori infuria la tempesta,
mentre io sono qui al sicuro tra le braccia del ragazzo che amo...
Mi lascia sfogare, ma poi continua a tenermi così e io decido di giocarmi il
tutto per tutto... Può darsi che la dea fortuna sia benevola oggi! Alzo il
viso e cerco il suo sguardo... Mi piacciono i suoi occhi... Mi piace lui! Ho
un attimo di indecisione e a quanto pare non riesco a dire quello che
vorrei...
-Kitsune, ti giuro che non dirò mai nulla a nessuno... Parola di tensai!- se
ne esce lui.
-Forse dovrei assicurarmi che tu tenga la bocca chiusa...- E questa da dove
l'ho tirata fuori? Non lo so nemmeno io... Lo vedo arrossire, diventando del
colore dei suoi capelli. Mi sporgo un pochino verso di lui fino a sfiorare
le sue labbra con le mie.
-Non prendermi in giro, kitsune... Io sono veramente innamorato di te...-
Mi scosto da lui: -E Haruko?-
-Non posso certo mettermi a dire "Oh Kaedino mio adorato, pucci pucci"...-
scherza lui. Effettivamente se solo ci provasse lo strangolerei!
-Però da domani la smetti di fare la faccia da ebete ogni volta che quel
primate ti si avvicina!-
-Oi kitsune, non è che sei geloso?-
-Sì...- Bene, l'ho ammesso... Lui si illumina di felicità, ma un attimo dopo
si incupisce di nuovo...
-Tanto geloso che te ne vai in America per controllarmi meglio...-
-L'America è il sogno della mia vita...-
-Allora vai e diventa famoso... Bravo come sei non avrai problemi a sfondare
anche nell'NBA...-
Dire che sono stupito è usare un eufemismo...
-Non mi chiedi di rimanere?-
-No... Hai un'occasione unica, non è giusto sprecarla. Sarebbe come tenere
un'aquila nella gabbia di un canarino...-
Ammetto che mi sto commuovendo... Bacio il mio amore e il tempo si ferma...
Voglio dimenticarmi di questa malinconia, per ora voglio solo vivere questo
momento... Hana passa dolcemente la lingua sulle mie labbra e io le schiudo
per permettergli di approfondire il nostro bacio... Ha un sapore
buonissimo... Sa di... Di... Di... Di Hanamichi!
E' il mio primo bacio e lo sto dando alla persona di cui sono innamorato...
E' valsa la pena aspettare... Nemmeno Sendoh è riuscito a strapparmelo, è
tutto per il mio amore...
Ci stacchiamo, più per mancanza di fiato che altro. Nascondo il viso
nell'incavo del suo collo e decido di dirglielo.
-Era il mio primo bacio...-
-A essere sincero anche il mio... Te ne sei pentito?-
Sono troppo contento di sapere che anche per lui è nuovo tutto questo, che
anche lui sta vivendo sensazioni simili alle mie...
-No, non me ne pento assolutamente!- gli soffio contro la spalla... Sto così
bene qui, il suo corpo è così caldo... Chiudo gli occhi: anche se non sembra
queste ultime 48 ore sono state ancora più estenuanti della partita contro
il Kainan... Il mio sogno si avvera: Hanamichi mi sta stringendo e posso
sentire il calore del suo corpo...
***Hanamichi Sakuragi***
Ancora non ci credo.... Sto stringendo a me il ragazzo più bello della
prefettura e l'ho anche baciato! Ma non solo, ho anche ascoltato il suo
sfogo... Avevo paura che mi massacrasse per aver osato contravvenire ad un
suo "ordine", ma a quanto pare sono ancora vivo... O forse sono morto e
questo è il paradiso...
Kaede si muove appena e io giro il viso per tentare di guardarlo in viso.
No, ditemi che non è vero... Non può essere... Questo maledetto... Si è
addormentato! Sono appena le sei di sera e lui già dorme come se fosse piena
notte...
Ha un faccino così carino quando dorme, sembra quasi (e sottolineo quasi!)
indifeso...
Quand'è che ho iniziato ad amarlo così tanto? Non lo so...
Forse però se mi sdraio lui starà più comodo... Mi stendo sui materassini e
lo copro con una coperta. Faccio per staccarmi da lui, ma come ci provo lui
apre gli occhi e li fissa nei miei.
-Resta qui accanto a me...-
-Baka kitsune, devo solo andare a spegnere le luci!- gli dico prima di
depositargli un bacio leggero sulla tempia.
-Hn...-
Sempre molto loquace il mio volpino... Mi alzo, a dirla tutta di malavoglia,
andando al pannello di controllo. Spengo tutti i faretti tranne quello che
illumina l'angolo della palestra opposto a quello in cui siamo noi per
evitare l'oscurità più totale. Ritorno dal mio adorabile volpacchiotto,
pensando di trovarlo ormai nel mondo dei sogni... Mi sdraio accanto a lui e
in un secondo mi trovo la sua testa appoggiata sulla mia spalla e la sua
mano destra posata sul petto, all'altezza del cuore.
-Allora eri ancora sveglio!- sorrido.
-Hn...- Sì, ma credo che lo sarà ancora per poco... Poso la mia mano sulla
sua e con il braccio libero me lo tiro più vicino cingendogli la vita. Ma
forse non è stata una buona idea perchè così posso sentire il suo profumo,
il suo corpo contro il mio... La sua vicinanza mi sta facendo andare in
tilt, avrei (anzi ho!) voglia di levargli la maglietta e accarezzarlo,
toccare la sua pelle così bianca, baciarla... No, calma, alt! Basta con
questi pensieri! Kaede ha bisogno di riposarsi e di riprendersi dallo
shock... Ha bisogno di tempo, non di un do'aho che ha solo voglia di
spogliarlo, accarezzarlo dolcemente, lecc... No! Basta! Ho detto basta!
Forse dovrei andare a farmi una doccia fredda o, meglio, ghiacciata! Sì,
forse allora mi calmerei... Ma ho promesso a Kaede che sarei rimasto qui con
lui, non che sarei scappato per calmare i miei bollenti spiriti... Mi ci
vorrebbe un pugno del gorilla per riportarmi all'ordine... Sì, e poi mi
raggiungerebbe la voce della kitsune a darmi del do'aho... E' incredibile
quanto può essere sexy il mio volpacchiotto quando sussurra, quando atterra
dopo uno slam dunk, quando cammina con la sua grazia felina, quando è sotto
la doccia... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! Ora basta!
Ecco, farò come lui, tenterò di dormire! Dormo... Dormo... Dormo... Dormo...
Dormo... Dormo... Dormo... Dormo... Stai fermo, Kaede! Dormo... Dormo...
Dormo... Dormo... Dormo... Dormo... Dormo... Dormo... Smettila di respirare
così vicino al mio collo! Ti prego! Dormo... Dormo... Dormo... Dormo...
Dormo... Dormo... Dormo... Dormo... Dormo... Ore wa tensai desu! Dormo...
Dormo... Dormo... Dormo... Dormo... Dormo... Dormo... Dormo... Dormo... Ore
wa tensai desu... Dormo... Dormo... Dormo... Dormo... Dormo... Dormo...
Dormo... Dormo... Haruko... Vomito... Sì, ecco, penserò ad Haruko... No,
così avrò gli incubi... Non devo pensare... Dormo... Dormo... Dormo...
Dormo... Dormo... Dormo... Dormo... Dormo...
Apro gli occhi allucinato. Nonostante tutti i miei buoni propositi non posso
fare a meno di vedere nella mia mente immagini poco caste del mio Kaede!
Ricordi di Kaede nudo sotto la doccia, occhi chiusi e viso rivolto verso il
getto, labbra sensualmente socchiuse... Oppure la sensazione del suo corpo
premuto sul mio quando capita di cadere a terra dopo una stoppata poco
ortodossa... Oppure la visione di Kaede che si riveste negli spogliatoi... E
poi ora che dorme...
Ho bisogno di un impacco gelido!
A quanto pare invece la mia kitsune non si smentisce: continua a dormire
come un ghiro, totalmente inconsapevole del pericolo che corre!
Sono un hentai!
Non dovrei fare questi pensieri, ma si sa che spesso il "non si deve" viene
seguito da un clamoroso "chi se ne frega!". Quasi quasi lo sveglio... Mi sa
che è meglio, altrimenti impazzisco!
Sfioro dolcemente le sue labbra e lui mi risponde quasi impercettibilmente.
Lo bacio con più decisione e vedo che le sue palpebre iniziano a
dischiudersi... Qua è meglio se mi scosto! E infatti...
-Io non perdono chi disturba il mio sonno...- borbotta prima di provare a
tirarmi un pugno. Colgo l'occasione e scatto in piedi, riuscendo finalmente
a respirare normalmente. Il mio dolcissimo amore decide che non ha voglia di
alzarsi e così si volta dall'altra parte e continua a dormire... A volte mi
chiedo se sia un essere umano o un bradipo... (Susa, Kacchan! NdMe - Hn...
NdRu - Non si smentisce... NdME)
Me ne vado a fare la doccia e apro al massimo il getto freddo. Mi spoglio,
ma non posso fare a meno di chiedermi come sarebbe essere spogliato dalle
sue mani... Dannazione! Devo smetterla! Mi infilo sotto l'acqua e mi lascio
sfuggire un gemito. Pian piano sento il mio corpo che si rilassa. Apro anche
un po' di acqua calda o altrimenti va a finire che mi iberno qui! Mi piace
la sensazione delle gocce che scivolano sul mio corpo, sembrano portarsi via
tutta la stanchezza...
Sgrano gli occhi quando sento che "qualcuno" mi sta abbracciando da dietro,
percepisco il suo respiro sul collo... Non mi ci vuole poi molto a
immaginare che non stia indossando nulla... Questo è troppo anche per
l'autocontrollo del tensai!
Mi volto e incontro i suoi occhi blu... Così profondi... Mi ci perdo per
qualche attimo... Avrei voglia di sbatterlo contro il muro e di farci
l'amore qui e adesso, ma non posso farlo... Non così almeno... Devo pensare
a qualcos'altro!
Lo sguardo mi cade sulle sue labbra e non resisto più: ci poso le mie e mi
impadronisco della sua bocca... Mi piace da impazzire come mi bacia: per un
momento sembra che mi lasci il controllo della situazione e si arrenda a me,
ma dopo poco ritira fuori il Kaede che conosco e tenta di riprendere il
controllo... Mi fa uscire di testa l'arrendevole morbidezza del suo corpo
fra le mie braccia insieme alla forza della sua stretta... Mi stacco da
quelle labbra stupende facendo violenza a me stesso, scendo sul suo collo e
sento le sue mani fra i miei capelli... Devo fare qualcosa o supererò la
"linea del non ritorno"... Kaede...
***Kaede Rukawa***
Come sono morbidi i capelli di Hana... Ormai stanno ricrescendo: devo
impedirgli di tagliarseli di nuovo... Le sue labbra accarezzano la mia pelle
con delicatezza e quasi con reverenza, come se avesse paura di farmi male...
Ma io non credo che lui sia in grado di farmene... Però sarò io a farne a
lui, lo so... Forse dovrei rimandare la partenza per gli Usa: Hana è più
importante della mia carriera di giocatore... L'NBA non vale il calore che
mi trasmette la mia scimmia rossa... No, non lo vale per nulla... Ma è la
mia più grande occasione...
Sento il corpo del mio ragazzo che inizia ad essere scosso dalle risate,
quindi apro gli occhi per vedere che il do'aho è scoppiato a ridere... Ma
che ha?!?
Lo guardo interrogativamente mentre lui continua imperterrito nel suo
attacco di ilarità...
-Do'aho?- lo chiamo.
-Scusa... E' che stavo pensando a Ryota...-
Ryota? Ryota??? Ma che c'entra adesso Myagi?
-Hn?- Questa me la deve spiegare!
-Beh, pensavo che se tu fossi alto come lui, probabilmente ora avrei un bel
mal di schiena...-
-...- Non so cosa fare: rido o lo strozzo? Trovato! -In ogni caso sarei
comunque più bravo di te!-
-Baka kitsune! Ti sfido!-
-Ai venti?-
-E sia!-
La mia furia rossa esce e si ripresenta dopo pochi secondi con una palla da
basket in mano.
-Allora kitsune, non vieni? Paura di essere umiliato dal tensai?-
-Do'aho...- rispondo tentando di non ridere, -preferirei rivestirmi prima e
credo che anche tu debba farlo...-
Il mio dolcissimo ragazzo arrossisce e supera in tonalità il colore dei suoi
capelli, prima di affrettarsi a rivestirsi boffocchiando qualcosa sulle
stupide volpacce spelacchiate che non capiscono nulla... Chi lo capisce è
bravo!
In meno di mezz'ora ho letteralmente stracciato Hana. Ha giocato malissimo
evitando al massimo il contatto fisico... E a pensarci bene prima mi ha
stuzzicato per farsi tirare un pugno e scostarsi da me... Per non parlare di
prima, sotto la doccia... Sembra che voglia ridurre al minimo i rapporti
fisici con me...
-Hey kitsune! Io ho fame! Mangiamo?-
-Hn...- annuisco meccanicamente. Perchè Hana non vuole toccarmi? Gli faccio
così schifo? Quello che mi ha fatto Sendoh mi ha sporcato ed è comprensibile
che non mi voglia...
Mi siedo accanto a lui e lui mi porge un panino con la nutella... Io adoro
il cioccolato! Il mio do'aho se ne divora quattro prima di dichiararsi
minimamente soddisfatto... Che stomaco! Si è sporcato il viso come un
bambino... Fa tenerezza vedere un gigante alto un metro e novanta e abituato
alle risse sporcarsi come i bimbi piccoli... Mi è venuta un'idea...
Camminando a gattoni mi metto di fronte a lui e lo vedo deglutire a vuoto,
sembra che io abbia un po' di potere su di lui...
-Do'aho... Ti sei impiastricciato come i bambini...- gli sussurro sulle
labbra. Poi passo la lingua sulla sua pelle, leccando via i residui di
dolce. Vedo i suoi occhi chiudersi, allora mi metto inginocchiato di fronte
a lui e mi siedo sulle sue gambe prima di baciarlo. Lo spingo indietro sui
materassi e mi sdraio su di lui... Continuo ad esplorare la sua bocca e lui
mi risponde e mi avvolge tra le sue braccia... Ci stacchiamo e io inizio a
baciargli il collo, disegnando fantomatici ideogrammi con la lingua...
Infilo le mani sotto la maglietta e lo sento gemere piano... Il suo cuore
batte forte sotto i miei palmi...
-Kaede... No... Smettila...- mi dice. Mi ritraggo e lo fisso negli occhi,
ferito. Allora avevo ragione... Gli faccio schifo...
-Perchè? Ti faccio così ribrezzo? Avevi detto di essere innamorato di
me....-
-E io ti amo Kaede, ti amo con tutto il cuore, ma...- Si ferma per cercare
le parole e io decido di semplificargli il compito:- Ma sono sporco e tu non
vuoi toccarmi...- concludo io per lui.
-No, non è così!- mi dice lui con gli occhi sbarrati.
-E com'è allora?- Se mi sto sbagliando, allora correggimi... Spiegami...
-Tu sei bellissimo, Kaede... Sei stupendo... E non è vero che sei sporco...
Non è stata colpa tua ciò che è successo, quindi come potresti esserlo? Sei
bianco e puro come un angelo... Certe cose non le devi nemmeno pensare! Baka
kitsune!-
-Allora perchè non vuoi toccarmi?-
-Perchè se lo faccio, perdo la testa... Il mio cervello va in tilt e l'unica
cosa che capisco è che voglio fare l'amore con te... Se solo ti sfioro ho
paura di non riuscire più a fermarmi... E io non voglio forzarti la mano,
non voglio importi nulla e aspettare che tu sia pronto per questo passo...
Ma se voglio rispettare questo proposito, non posso farmi toccare da te o
toccarti a mia volta, altrimenti la mia razionalità va a quel paese... Io ti
voglio Kaede... Ma non voglio fare come quel bastardo... Capisci, ora?-
Allora il vero do'aho sono io, che non ho capito nulla...
-E se ti dicessi che anche io voglio te e che sono pronto per fare un passo
simile con te?-
-Guarda che non sei obbligato a...-
-Lo so!- lo interrompo. Finalmente mi regala un sorriso, ma presto ci penso
io a farlo sparire sotto le mie labbra... Ho voglia di fare l'amore con il
ragazzo che amo... e la cosa più bella è che lo farò in uno dei miei posti
preferiti: un campo da basket... Ricomincio ad accarezzarlo e questa volta
anche lui ricambia le mie carezze... Le sue mani mi sfilano la maglietta e
poi velocemente tornano ad esplorare il mio corpo. Abbandono un attimo la
sua bocca, ma non appena mi stacco la sua mano preme sulla mia nuca
riportardomi indietro... Per una volta decido di essere docile e di
accontentarlo... Gli sfilo anche io la maglietta e inizio a leccargli il
petto... Scivolo sul suo corpo e mi accorgo che si sta eccitando, beh anche
io a essere sincero... Torno ad impadronirmi delle sue labbra, ma non so in
che modo mi ritrovo ad essere sdraiato sotto di lui... Sento la sua lingua
scendere sul mio torace e poi risalire, girare attorno a un capezzolo e poi
tornare di nuovo verso il basso e interrompere la sua corsa contro
l'elastico dei pantaloncini... Che inutilità i vestiti!
Ahi! Mi ha morso... Ora sta leccando dolcemente la mia spalla, ma so che
domattina avrò il segno del morso... Questa è la notte più bella della mia
vita...
Hana si scosta da me, lo vedo allontanarsi per poi tornare tenendo
trionfalmente in mano il barattolo di cioccolato. Vedo un lampo malizioso
nei suoi occhi e mi scappa un sorriso. Lui si blocca come se fosse una
statua di sale e mi fissa... E ora che ha?
-Che hai?- gli domando.
-Ri... Ri... Rifallo!-
-Cosa?-
-Sorridi di nuovo... Sei bellissimo quando lo fai...-
Sorrido di nuovo e gli tendo le braccia per invitarlo a tornare giù e lui
non si fa pregare. Si sdraia su di me e mi passa un dito sporco di
cioccolato sulle labbra e poi ci passa la lingua... Non è male come idea...
Lo imito, ma lui ne approfitta per ricatturare la mia lingua in un duello
che non vorrei avesse mai fine... Mentre mi accarezza dolcemente il viso mi
chiede se sono sicuro di quello che sto facendo, perchè se non si ferma ora
non ci riuscirà più...
-Allora non fermarti...- gli rispondo io.
Con le labbra scivola lungo il mio corpo... (Ma arriva Akagi! Scherzo! NdMe
- Piantala di dire stronzate e va avanti! NdRu&Hana) Gioca con i miei
capezzoli, sporcandoli di cioccolato e poi leccandolo via... Continua a
scendere e io ho i brividi... Passa la lingua sotto l'elastico dei
calzoncini, prima di decidersi e liberarmi dalla costrinzione della stoffa.
Sto per tirare un sospiro di solievo quando mi accorgo di qualcosa che mi fa
mancare il fiato... Hana ha iniziato a leccarmi l'inguine mentre con la mano
mi accarezza, cospargendo la mia erezione di cioccolato... Hana... Mi sfugge
un gemito quando sento che è passato a gustarsi il dolce... Poi la sua bocca
si chiude su di me e lui inizia a succhiare e io non capisco più nulla,
riesco solo a urlare il suo nome prima di venire...
Apro gli occhi e fisso i suoi... Sono dolci e caldi... Mi bacia con studiata
lentezza, mi dà il tempo di riprendermi. Non lo facevo capace di una cosa
simile...
-Tu sei ancora vestito...- gli faccio notare.
-Va bene così...- mi risponde e io vedo che di nuovo è indeciso e che vuole
aspettare che io sia pronto... Gli sorrido, colpito dalla sua
preoccupazione.
-No, non va affatto bene...- ribatto iniziando ad accarezzarlo attraverso la
stoffa dei pantaloncini. Glieli sfilo velocemente e lui si sdraia di nuovo
su di me... Gli succhio piano le dita e lui le usa per prepararmi... So che
mi farà male, ma so anche che poi sarà meraviglioso... Quando entra in me
non riesco a soffocare un gemito di dolore e istintivamente mi
irrigidisco... Mi tornano alla mente gli occhi di Sendoh...
-Rilassati amore... Scusa... Non volevo farti male... Scusa...- La sua voce
scaccia tutti i miei fantasmi e io gli sorrido tentando di rilassarmi. Man
mano che lui inizia a muoversi il dolore se ne va, rimane solo il piacere di
essere finalmente della persona che amo. Veniamo insieme...
Quando lui esce da me mi sento incompleto, privato di una parte di me... Mi
accoccolo vicino a lui e ci copriamo con una coperta, mentre ci stringiamo
in un abbraccio... E' quasi mattina e là fuori la tempesta si sta
calmando...
-Kaede?-
-Hn?-
-Aishiteru, Koi...-
-Anch'io ti amo, Hana...- E lo dico sul serio!
Il battito del suo cuore e il respiro si normalizzano, è così bello
addormentarsi vicino a lui, stretto a lui...
***Hanamichi Sakuragi***
Mmmmh... Ho fatto un sogno strano... Ho sognato di essere costretto a
passare la notte con la kitsune, di averci giocato a basket e di averci
fatto l'amore...
Un momento! Questa è la palestra! Sono sui materassini della palestra e qui
in parte c'è Kaede che dorme abbracciato a me... Siamo nudi... Allora non
era un sogno! Era vero! Guardo l'orologio... Le quattro del pomeriggio...
C'è qualcosa che non va... Mi sento osservato... Mi tiro a sedere e per poco
non caccio un urlo da far tremare i vetri della palestra: Akagi, Ryota,
Mitchy e Kogure sono in piedi davanti a noi e ci stanno fissando... Le loro
facce sono talmente buffe che se non fosse per il fatto che in questo
momento vorrei sprofondare mi metterei a ridere... Ragioniamo! Qui urge
svegliare il bell'addormentato, ignorando le quattro paia d'occhi fissi su
di noi... Già... Mi volto verso la mia volpe e la scuoto dolcemente.
-Kaede... Kaede... Sveglia kitsune!-
-Do'aho, io non perdono chi disturba il mio sonno...- borbotta, ma invece di
tirarmi un pugno come mi sarei aspettato, il mio volpacchiotto mi mette le
braccia attorno al collo e mi bacia dolcemente.
-Kaede... Non è il caso ora...- gli sussurro. Lui apre gli occhi e mi guarda
con un'espressione tenerissima: i capelli arruffati, gli occhi ancora un po'
gonfi per il sonno e le labbra graziosamente imbronciate... Gli faccio un
cenno in direzione dei nostri spettatori e noto che per un attimo i suoi
occhi si riempiono di sorpresa. Poi, come se questa fosse la cosa più
normale del mondo, si stropiccia gli occhi con i pugni chiusi dicendo:
-Buongiorno, sempai...- tranquillamente...
-'Giorno...- risponde il Megane-kun senza perdere la sua buffissima
espressione da baccalà...
-Se siete così gentili da girarvi, io e Hana possiamo rivestirci... Non mi
va che qualcun'altro veda il mio ragazzo...-
Mi associo al resto della squadra nel cacciare gli occhi fuori dalle orbite:
dov'è il solito iceberg/frigorifero/Rukawa??? Sento il rumore di qualcosa
che cade e mi accorgo che c'era anche Haruko e che è appena svenuta... I
casi della vita...
***Kaede Rukawa***
Le fatidiche due settimane sono passate in un lampo, oggi parto per gli
Usa...
In questi giorni io e Hana abbiamo passato insieme ogni minuto libero e ieri
abbiamo anche saltato gli allenamenti...
I nostri sempai hanno accettato senza troppi problemi il fatto che io e Hana
stiamo insieme, e così abbiamo anche scoperto che tra il sempai Kogure e il
sempai Mitsui c'era del tenero...
Haruko è rimasta scioccata, invece, non si fa più vedere in palestra e ora
si è messa con Takamiya (il tizio grasso dell'armata Sakuragi): non so se
essere contento per il fatto che me ne sono liberato o essere offeso per il
fatto che mi abbia rimpiazzato con quel tipo... Quando Hana l'ha saputo ha
riso fino alle lacrime...
Ho appena messo in valigia l'ultimo vestito: la felpa preferita di Hana...
Me l'ha data da portare con me per avere qualcosa che mi ricordi lui... Come
per dire che me lo potrei dimenticare! Chiusa anche l'ultima borsa...
Ora devo solo trovare il coraggio di girarmi verso di lui... So che mi sta
guardando, appoggiato allo stipite della porta, tentando di tenere sotto
controllo le emozioni... Tengo lo sguardo basso e mi volto, cercando il suo
abbraccio... Lui non si fa pregare e mi stringe a sè, forse un po' troppo
forte, ma non mi importa...
-Ti ho mai detto che ti amo?- gli sussurro.
-Sì, spesso ultimamente... E io te l'ho mai detto?-
-Non abbastanza...-
-Un anno passa in fretta... Io sarò qui ad aspettarti...-
-Amen!- tento di sdrammatizzare, ma per la prima volta in vita mia fallisco
miseramente... Ci baciamo, prima dolcemente e poi con più foga, ma poi
dobbiamo interromperci perchè suona il campanello. Andiamo ad aprire e Hana
non lascia la mia mano... Sono i nostri senpai che sono venuti per
accompagnarci all'aereoporto.
-Ci fareste un favore?- chiede Hana.
-Sì, cosa?- risponde stranamente disponibile Mitsui.
-Portereste voi le valigie all'aereoporto con il taxi? Noi vi raggiungiamo
con la moto...-
-D'accordo...- acconsente Myagi.
Loro vanno e noi saliamo sulla sua moto: lui ha voluto che anche io avessi
il mio casco... So perchè ha voluto andare in moto: così potremo stare
abbracciati fino all'ultimo senza che qualcuno abbia nulla da ridire...
-Andiamo?-
-Andiamo...-
E' il viaggio più veloce della mia vita... E ora mancano pochi minuti
all'imbarco... E io non sono ancora pronto per lasciarlo...
-Aishiteru...- mi dice a bassa voce. Cerco di sorridere, ma non ci riesco...
L'algida kitsune sta per mettersi a piangere in un luogo così affollato...
Ho un lampo di follia e lo abbraccio di slancio in mezzo a tutti,
fregandomene della gente. Ci scambiamo quello che ha l'aria di essere il
nostro ultimo bacio.
-Vergognatevi!- strilla una vecchia accanto a noi.
Hana si volta come una furia e le sbatte in faccia quello che pensa: -Chiuda
il becco! E si vergogni lei di permettersi di ficcare il naso negli ultimi
minuti che posso passare con il mio ragazzo! Chiuda quella ciabatta e se la
scena la disgusta tanto, chiuda gli occhi e si giri dall'altra parte!-
La signora, intimorita anche dal fatto che i nostri compagni di squadra si
sono schierati alle spalle di Hana, decide che è meglio defilarsi... Lui si
gira di nuovo verso di me, io gli accarezzo una guancia... Non voglio
separarmi dalla persona che mi fa sentire sereno e completo... Chiamano il
mio volo... Devo partire... Gli sfioro ancora una volta le labbra con le mie
e mi avvio all'imbarco...
***Hanamichi Sakuragi***
Kaede ha appena consegnato la carta d'imbarco... Sta andando via, lontano da
me... Sferro un pugno contro una colonna di cemento... Mi volto, non voglio
vedere il decollo dell'aereo... Passo in mezzo ai sempai e sento Akagi che
mi grida se sto bene. No che non sto bene! Stupido gorillone! Io mi chiedo
come faccia Uozumi a starci insieme...
Esco, monto sulla moto e decido di usare il casco della mia kitsune... Sto
per partire quando mi ritrovo davanti Mitsui: ha corso per raggiungermi.
-Che c'è?- gli chiedo.
-Non ti fa bene stare solo..- mi risponde lui.
-E tu che ne sai?- Che ne sai di cosa vuol dire allontanarsi da Kaede dopo
averlo avuto accanto così poco? Che ne sai di cosa vuol dire sapere che mi
sveglierò da solo il mattino? Che ne sai del fatto che ogni volta che
prenderò in mano un pallone da basket non potrò evitare di pensare a lui?
Che ogni volta che pioverà mi ricorderò la nostra prima volta? Che ne sai,
Mitchy?
-Quando mi sono infortunato non ho più potuto giocare a basket, e la
pallacanestro era tutta la mia vita... Era come se avessi perso una parte di
me, pensavo di essere solo e continuavo a rimuginare e ad affogare sempre
più nel mio dolore... Il resto lo sai... Non voglio che qualcun'altro debba
affrontare quello che ho passato io...- ammette.
-Grazie Mitchy, ma io non sono solo...- gli dico indicando il casco che
indosso... Anche se c'è il mare tra me e la mia anima, io so che ho vicino i
miei amici... Ma che almeno per il primo periodo avrò accanto a me anche i
pensieri di Kaede...
-Non chiamarmi così!- sbotta lui. Io gli sorrido e lui risponde, poi gli
faccio un cenno con il capo e me ne vado. Vado in riva al mare, nello stesso
posto in cui hanno trovato il cadavere di Sendoh... Si è suicidato, il
maledetto porcospino...
Rimango seduto sulla spiaggia sino al tramonto, immerso nei pensieri e nei
ricordi di quello che è successo da quando ho visto per la prima volta la
volpe... Cerco di convincermi che la vita va avanti, che un anno passa in
fretta...
Ma adesso è ora di tornare a casa, a quella che era casa nostra... La casa
che racchiude i ricordi di queste due settimane... Meglio i ricordi che la
freddezza dell'appartamento in cui vivevo con mia madre...
Parcheggio la moto, indeciso se rientrare o andarmene di nuovo... No,
entro... Cerco le chiavi per aprire, ma non faccio in tempo ad avvicinarle
alla serratura che la porta si apre e io mi trovo davanti a una kitsune
infuriata...
-Stupido idiota! Dove sei stato finora? Sono tre ore che ti aspetto!-
Rimango lì a fissarlo come se fosse un marziano... Chiudo gli occhi e mi do
un pugno in testa: sicuramente era un'illusione e ora riaprirò gli occhi e
sarà sparito... No, invece lui è ancora lì e la testa fa male!
-Do'aho! Ti decidi a entrare?-
Entro e come la porta si chiude mi ritrovo Kaede tra le braccia che mi
bacia... Ok, sono definitivamente uscito di senno!
-Sei tu?- gli chiedo.
-No, sono Akagi!- replica lui sarcastico...
-E l'America?-
-Quella non ha importanza... Preferisco restare con te... Quando sono salito
sull'aereo mi sono sentito come se mi mancasse l'aria... E nell'NBA non si
gioca in apnea! Allora sono sceso, ma tu eri già andato via...-
Non ho bisogno di sentire altro, e poi la kitsune ha già parlato troppo
quindi le sue corde vocali si sono sforzate troppo... E' meglio che usi la
lingua in modo diverso!
***Kaede Rukawa***
Mi bacia e mi stringe a sè: al diavolo America e NBA! La mia scimmia rossa
vale molto di più del diventare famoso... O di dimostrare al mondo che sono
il migliore... Me lo ha appena dimostrato...
_________________
Tutti i personaggi appartengono a chi di diritto...
_________________
Tensai = Genio
Ore wa tensai desu = Sono un genio (è la frase che Hana ripete molto spesso)
Do'hao = Idiota
Baka = Stupido
Kitsune = Volpe
Gomen = Scusa
Aishiteru = Ti amo
Koi = Amore
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