Note: é la prima volta che scrivo su questa serie... ho fatto una Alternate Universe perchè veniva più facile... spero solo che vi piaccia (a me fa schifo -.-)
Dediche: Alla mia sorellina Miyuki per il suo diciannovesimo compleanno!!! TVTTTTTTTTTTTTTTTTB
tesora
Teacher
(Are you sure?)
di Seimei
/Ma cos'ho fatto di male??/
All'interno di un'immensa villa immersa nel verde il giovane figlio dei ricchi
proprietari scuoteva la testa di fronte alle manie megalomani dell'essere favoloso che
pretendeva di essere il suo insegnante.
La domanda che gli martellava nella testa era: ma come mi sono ritrovato con
questo pazzo fra le scatole?
La risposta era facile.
Tutta colpa della sua bellezza.
Flashback.
Kall Su, erede della fortuna dei Su, era il ragazzo più bello a cui il pianeta
avesse mai dato vita.
Alto, longilineo e di un'intelligenza fuori dal comune.
La pelle bianchissima, i capelli così biondi da assumere riflessi quasi argentei.
E profondi occhi cerulei, laghi lucenti sotto il sole invernale.
Per questa sua bellezza i genitori, fin da piccolo, lo avevano cresciuto nella
bambagia più pura, trascurandolo dal lato affettivo, ma ricoprendolo dei simboli
materiali di un amore che non gli davano.
E il piccolo Kall era cresciuto da solo, in una casa troppo grande, senza amici,
senza divertimenti.
L'unica sua valvola di sfogo, l'unico contatto con l'esterno, erano le lezioni
private che gli venivano impartite giornalmente da un'insegnate molto graziosa,
che lo seguiva già da qualche anno.
Aveva appena compiuto quattordici anni quando si accorse degli strani sguardi
che la giovane donna gli lanciava.
Il ragazzo cominciò ad avere dei terribili sospetti, che si concretizzarono
quando l'insegnate gli aveva inequivocabilmente fatto piedino.
Lui era andato di corsa a dirlo al padre, che aveva mandato via la donna su due
piedi, assumendone quasi subito un'altra.
Ma la bellezza di Kall era talmente grande che ogni insegnate che gli mettevano
a fianco finiva per provarci con lui.
Il ragazzo aveva ormai sedici anni quando successe l'irreparabile.
In due anni aveva già cambiato 132 insegnati.
Tutte gli avevano fatto avances più o meno spinte, ma nessuna si era permessa di
andare oltre tanto quanto Sheila, una ragazza di 18 anni che si era finta
insegnate solo per avvicinare il giovane rampollo.
La ragazza in questione si era presentata con un lungo cappotto nero che, una
volta rimasta sola con il ragazzo, aveva aperto, rivelando un morbido e roseo
corpo completamente nudo.
Così denudata si era seduta in braccio a Kall e aveva cercato di baciarlo.
Kall si era messo ad urlare, e la madre, spaventata, era accorsa subito in suo
aiuto.
La donna venne arrestata e imprigionata, mentre Kall rimase traumatizzato a tal
punto che non voleva più avere nulla a che fare con insegnati private.
Ci fu una riunione di famiglia, dove il ragazzo disse espressamente ai genitori
che non voleva più insegnati privati, ma che preferiva andare a scuola come
tutti gli altri.
In mezzo a tanti studenti, aveva detto, sarebbe passato più inosservato, ma la
madre, terrorizzata da eventuali folle di ragazzine adoranti, decise che la
scuola pubblica non era una buona idea.
Kall cercò di proporre un convitto maschile, magari in una scuola cattolica, ma
i genitori non volevano che se ne andasse di casa (I collegi maschili cattolici
sono il fulcro assoluto dello yaoi *_* ci avete mai fatto caso??? Più sono
cattolici più sono yaoi *_* saranno i preti che mettono tanti puccini sulla buona
strada?? NDSei)
In zona, infatti, non esistevano scuole maschili senza convitto, mentre i collegi erano tutti con obbligo di
permanenza settimanale.
La gelosia della signora su nei confronti del figlio era tale da non volersene
separare mai.
Questo esasperava il piccolo Kall, che cercava in tutti i modi di pensare ad una
soluzione, che arrivò dalla voce autoritaria del padre: "Gli troveremo un
insegnate maschio"
Ora voi direte: perchè non ci avevano pensato prima?
Bhe, domanda pertinente direi, ma solo perchè non sapete com'è strutturato lo
stato di Meta-Likana, dove la famiglia Su risiede.
Meta-Likana era uno stato guerriero, per cui agli uomini era proibito qualsiasi
lavoro che non fosse assolutamente inerente con la guerra.
I maschi erano armaioli, chirurghi, fuochisti, ma soprattutto, erano tutti
soldati.
Il servizio di leva durava dai 16 ai 24 anni, e solo i figli delle famiglie
molto ricche potevano evitare la guerra, dato che i genitori facevano grosse
donazioni allo stato che in cambio "smarriva" la pratica del figlio, esattamente
come era successo a Kall.
Il problema stava nel fatto che non c'erano insegnati maschi, di nessuna età e
di nessuna estrazione sociale.
Il padre cercò per più di sei mesi, e si era rassegnato al fatto di non riuscire
nel suo intento, quando successe l'impensabile.
Era un giorno di novembre stranamente caldo, e qualcuno si era messo a suonare
con insistenza alla porta di casa Su.
Gara, il maggiordomo (rotfl^^), andò ad aprire e, un istante dopo, annunciò al
signor Su che il giovane Dark Schneider era venuto per fargli una proposta.
Kall sbirciò dalla porta della sua stanza e vide un uomo dai lunghi capelli
argentei entrare con solennità nell'atrio, e iniziare a parlare con suo padre.
Dieci minuti dopo Abigail Su si stava sbellicando dalle risate, cosa che normalmente non avrebbe fatto mai, dando sonore pacche sulla schiena al ragazzo.
Chiamò la moglie e le parlò con aria serissima, la cui ironia era però
tradita dalle piccole lacrime che gli coronavano le ciglia.
"Tesoro ho trovato l'insegnante che cercavamo per nostro figlio"
"Sei sicuro che vada bene?" aveva chiesto la donna.
"E' simpatico, è bello, e soprattutto è qui!!! Non potrebbe avere credenziali
migliori" e scoppiò in una fragorosa risata.
Quel giorno iniziò la carriera di insegnate di quel giovane bizzarro, mentre per
Kall Su iniziarono i guai.
Fine Flash Back
"Ora, giovane Kall... dopo che io, l'illustre insegnante così bello che ogni
creatura dovrebbe ritenere un privilegio il solo potermi guardare, ti ho
magnificamente recitato e parafrasato questa poesia, chiedimi pure ciò che non
hai capito"
Kall Su continuò a scuotere la testa.
Era un anno che quel pazzo gli faceva da insegnante, ed era un anno che non
imparava nulla che non fosse strettamente correlata all'aspetto fisico di Dark.
Quella poesia probabilmente l'aveva scritta lui la sera prima, e la parafrasi
che aveva fatto si riduceva a tre parole: io sono figo.
Il tutto condito dal suo perenne autoelogio, nel quale si descriveva usando
un'infinità di aggettivi ridondanti i quali, spesso e volentieri, accostati
perdevano qualsiasi significato.
E sì che era davvero bello.
Aveva lunghi capelli argentei che gli incorniciavano un viso bellissimo, dalla
pelle abbronzata, e gli occhi infuocati d'orgoglio.
Il fisico da atleta risaltava sotto i suoi vestiti, che fasciavano il petto
muscoloso e le gambe sode.
Li portava attillatissimi, e trasparenti, in un gioco di vedo e non vedo che
toglieva il fiato e aggiungeva volume a qualcos'altro.
Pochi mesi dopo l'arrivo di quell'uomo Kall Su si era convinto che i suoi
avessero avuto una pessima idea ad assumerlo, ma non tanto perchè lui ci
provasse, ma quanto perchè era lo stesso Kall a desiderare che Dark lo facesse
suo.
Anche il solo sfiorarlo per caso gli dava delle sensazioni assurde.
Peccato parlasse.
"Non puoi essere davvero così stupido" gli disse d'istinto, il mal di testa che
martellava incessante sulle sue tempie, il desiderio di lui che cresceva nel suo
stomaco.
"Come osi tu, ragazzino imberbe, dare dello scemo al genio sublime ed unico? Il
solo, grandioso spettacolare Dark Schneider, il super protagonista bellissimo
contro il quale nessuno può e potrà mai fare nulla?"
/il protagonista di che?/ pensò Kall, mentre la sua mente accomunava quell'uomo
ad un altro megalomane, lui davvero protagonista di qualcosa.
"Sai a chi assomigli? Ad Hanamichi Sakuragi. Avete la stessa identica modestia"
Esplosione.
"Io paragonato a quell'insulso rossino? Giammai!!! Io sono più bello, più
intelligente, e sono il genio supremo a cui nessuno può resistere" (Do'aho
NDRukawa Concordo NDSei)
Kall Su rise, pensando a Rukawa, antagonista di quel Sakuragi, trovarsi in mezzo
al rossino e a Dark.
"Cosa ridi, pulcino?"
Pulcino, ragazzino imberbe... adesso stava esagerando.
Scattò in piedi e gli puntò un dito sul petto solido, ignorando il brivido che
gli percorse la schiena.
"Sentimi, razza di pallone gonfiato senza un briciolo di cervello!!! Tu non puoi
trattarmi a questo modo, non voglio che tu lo faccia. Io adoro stare con te, ma
tu mi vedi solo come un ragazzino stupido. da quando sei arrivato non faccio che
pensarti, sento di voler essere qualcosa di più di un semplice studente, ma tu
non capisci, o non vuoi capire..."
Un dito si posò sulle sue labbra.
"Taci Kall."
Il ragazzo avvampò, e una goccia di sudore gli scivolò lungo il viso, fermandosi
sul collo, dove venne raggiunta da delle labbra, che la raccolsero e gliela
porsero, sfiorando le sue.
"T-tu..." balbettò Kall, mentre Dark spostava la bocca, guardandolo negli occhi,
con quello sguardo penetrante non più sbruffone ma serio, dolce e intelligente.
"Io sono colui a cui tu appartieni"
"La tua metà"
"Io sono colui a cui sei destinato"
"La tua vita"
"Ricordati Kall, tu morirai solo per me"
Le loro labbra si fusero ancora una volta, mentre le mani impacciate di Kall gli
scivolavano dietro il collo, approfondendo quel bacio che aspettava da sempre.
Kall non ne capiva il vero motivo, ma sembrava conoscere il sapore di quell'uomo
da sempre, da oltre il tempo, da un'altra vita.
Il ricordo di una guerra contro il cielo, contro la terra.
Immagini di una lotta senza fine, di un Dio distruttore da risvegliare.
Visioni di un Dark forte e malvagio, potente e magico.
Le mani dell'insegnate dai lunghi capelli argentei scivolavano sulla sua pelle,
e il suo cervello collegava stranamente le sinapsi con una parte assopita di
lui.
Il calore di quell'uomo lo conosceva.
Lo conosceva così bene da poterlo quasi definire parte di sè.
Le frasi che si erano scambiate prima erano solamente il preludio del ricordo di
una vita passata uno a fianco dell'altro.
Mondi infiniti, alternativi.
E in ognuno di quei mondi lui e quel pazzo scatenato erano legati dal destino.
Dark fece scorrere le proprie mani sulla pelle bollente del ragazzo, iniziando a
spogliarlo lentamente, mentre con le labbra delineava una scia di fuoco sul suo
petto.
Kall gemeva impotente sotto di lui, completamente perso nelle sensazioni
magnifiche che l'uomo supremo, il magnifico Dark Schneider gli stava donando.
"D-Dark" mormorò Kall, in un sussulto inaspettato, quando l'uomo che ora era
l'unica cosa che pulsava nel suo cuore, prese fra le labbra il frutto della sua
eccitazione, duro e bagnato, iniziando a pompare.
Kall gli mise le mani fra i capelli, ed iniziò ad assecondare i movimenti di
Dark con il proprio bacino.
Il pene congestionato del ragazzo batteva sulla gola dell'uomo, che continuava a
pompare, imperterrito, inebrato dal desiderio di sentire quella creatura
magnifica urlare il suo nome, con il volto trasfigurato dal piacere.
Con un rantolo strozzato, risultato del soffocamento di un urlo così potente che
tutto il paese lo avrebbe udito, Kall Su venne per la prima volta nella bocca di
un uomo, la stessa bocca che, pochi secondi dopo, era già fra le sue labbra.
Dark Schneider ingoiò avido, per poi baciare quel collo bianco e quelle labbra
rosse, su cui riversò tutta la passione che in quel momento stava invadendo il
suo cuore.
"Morirai solo per me" disse, per poi sollevare le gambe del ragazzo, ed entrare
dentro di lui con forza e decisione, in un colpo solo, fino in fondo, per la
paura che il corpo del giovane potesse rifiutarlo.
Ma così non poteva essere.
Il corpo di Kall Su era pronto da una vita per accogliere il membro pulsante del
giovane maestro.
Ma non da una vita sola, anzi.
Da molte, moltissime vite, in un'infinità di luoghi, nel cielo, sulla terra,
nelle profondità marine esulla più alta delle montagne, loro due erano destinati
a restare insieme.
Non importava quanto sarebbero stati lontani.
Ogni spinta senza dolore, ma solo di devastante piacere, era la prova sicura e
certa che l'unione appena creata non era nuova, ma solo il proseguimento di
qualcosa iniziato chissà quando, e che non sarebbe mai.
Kall iniziò a spingere con forza il bacino verso quello di Dark, le unghie
conficcate nella sua schiena, i denti che affondavano nella sua spalla per non
urlare e far accorrere la madre.
Ma forse non era importante.
Anche se sua madre avesse visto, anche se suo padre li avesse sorpresi, a lui
non sarebbe importato perchè la sua vita ora era legata a quella di quell'uomo
che lo stava facendo godere ad ogni spinta, ogni battito di cuore, ogni momento
il suo piacere aumentava, sempre di più fino ad esplodere e sciogliersi nel
secondo orgasmo della sua esistenza, probabile preludio a quella infinità di
amore e sesso che avrebbe caratterizzato la sua vita da quel momento in poi,
così come era stato prima, e come sarebbe stato per sempre.
"Ti amo" sussurrò Kall Su, mentre Dark scivolava fuori da lui, lo sguardo pieno
di gentilezza e amore, che però non trasparì dalle sue parole.
"Lo so" disse, ma Kall sapeva che DOVEVA essere così.
Non si aspettava un Ti amo, o una dichiarazione.
Sapeva che quell'uomo non avrebbe mai detto parole tanto forti, ma bastavano il
suo sguardo, la sua pelle, il suo odore, per fargli capire che in realtà, dietro
quelle parole all'apparenza fredde e insensibili, si nascondeva un cuore grande
che traboccava d'amore solo per lui.
Owari
NON MI PIACEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!
Non mi piace ;_;
Scusa sory, vi ho messo una vita e in più fa schifo ;_;
Vabbè, ogni tanto anche i geni calano di tono e fanno dei libri osceni^^
Capiterà pure ad una mediocre ficwriter, non credete???
/me cerca di tirarsi su il morale ma mi pare difficile^^
Scusate per l'obbrobrio
Baci
Seimei
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