DESCLAMERS: I personaggi non sono
miei ma del mitico papino Inoue che per disfarsene
ogni tanto me li presta!! Inoltre la fic è ispirata al manga "Taxi
Driver" di Tsukasa Hojo.
DEDICHE: finalmente il
regalo per Laura è terminato!!! Spero che ti piaccia,
forse sarà un po' tanto sdolcinato, ma è venuta così!!
NOTE 1: Prima di
lasciarvi alla lettura della fic, tengo a precisare che all'inizio la fic è
uguale alla storia di Hojo, per poi cambiare e toccare almeno le parti
importanti di "Taxi driver".
NOTE 2:durante
il flash back le frasi in corsivo rappresentano il pensiero di Ru nel presente.
NOTE 3: non so com'è
venuta,ma spero che vi piaccia come è piaciuto a me
scriverla!!
Buona lettura!!^O^
TAXI
DRIVER
di
Lucy
Giro per le strade di notte.
Mi muovo elegante come
un gatto, nei meandri dell'oscurità in cerca di vittime.
Nessuno può fuggire da me,
nessuno può ostacolare la mia sete.
L'oscurità mi è amica.
Mi protegge con il suo
manto stellato, e mi fa brillare per le strade, mentre le luci artificiali si intensificano per Shinjuku.
Sono un predatore della notte...
....sono un taxista di notte.
E questa sera sento che
la mia sete di sangue, sarà placata.
Se i miei antenati mi
vedessero, si rivolterebbero nella tomba... ma al giorni
d'oggi trovare prede è sempre più difficile, certo per me basta poco, anche se
non parlo, loro cadono ai miei piedi, da giovani donne a giovani ragazzi.
Sono da mesi che non bevo un po' di buon sangue
di vergine.
Non l'avevate capito??
Sono un vampiro assetato, sono mesi che non bevo
del sangue, ma questa notte....
... lo
sento nell'aria... sta per giungere la mia vittima.
Un ragazzo alto, muscoloso fermò il taxi.
I capelli rossi come il
fuoco venivano sfiorati dalla luce dei lampioni e
dalle luci dei locali, i caldi occhi nocciola intrisi di riflessi dorati.
Ecco la preda.
Senza far il minimo
rumore il giovane si sedette e con un cenno della mano indicò la strada davanti
a se.
Questo odore... lo
riconoscerei fra mille, profumo di vergine, da quanto tempo che non lo sento.
Mi da
alla testa, mi sembra di impazzire... è la prima volta che mi capita di
sentirmi così impaziente di affondare i miei denti in un collo... anche se...
Gli occhi blu si
posarono sulla gola dorata, mentre l'acquolina si faceva sempre più forte.
Doveva ammettere che questa volta gli era andata bene.
Con calma, si concentrò sulla strada, mentre i
ricordi lo assalivano.
Già già... questa volta sono stato fortunato!!
Qualche giorno fa...
***** FLASH BACK *******
Un bel giovane con gli occhiali, salì sul taxi e
con poche ma concise parole disse:
"Portatemi a ****, ho
molta fretta!!"
I capelli neri si
posavano dolci sulle lenti, mentre un dolcissimo sorriso arcuava quella bocca di
rose, la maglia fasciava il torace del giovane, senza malizia ma con un gioco
dolce di vedo e non vedo, e le lunghe gambe erano
rivestite da dei semplici jeans.
La suoneria del cell,
spezzò l'incantesimo mentre la voce dolce rispondeva.
"Dimmi Hisa-chan?? Si sto
arrivando... tra poco sono da te... ti amo!"
Lo sguardo del taxista si rabbuiò, mentre la
stretta sul volante si fece più robusta.
Sembrava tanto pudico...
invece... ma tu guarda!! Non ci si può proprio fidare!!!
Chissà quante volte con quella sua innocenza avrà abbindolato il suo ragazzo.
Per non parlare di quell'altra volta, quando mi è capitato,
un cliente molto particolare...
... aveva mangiato non so quanti
ravioli cinesi, puzzava d'aglio da morire e mi parlava a due centimetri dal
volto... credevo di morire!!
"Ma cosa le prende??? Si sente male??? Certo è rimasto malissimo, di scoprire
nell'avere l'onere di portare nel suo taxi, il rookie numero di tutto il
Giappone, il favoloso Nobunaga Kyota!!! Lo so, sono il più forte... ma per caso
si sente male???"
"Nh... no... solo un po' di stanchezza...." disse gelido il ragazzo,
ancora più pallido del solito, mentre a mente contava fino a 100 per non
compiere qualche sciocchezza, tipo buttarlo fuori dal taxi con dei calci in
culo!!
Lui che era sempre
calmo, e la sua proverbiale freddezza l'aveva salvato più di una volta... ora
si ritrovava a dover combattere contro il duo essere vampiro, che gridava di
farlo fuori, immediatamente!!!
Poi un
mese fa....
Un bellissimo ragazzo,
con un'improbabile pettinatura che sembrava dare torto a tutte le leggi della
gravità, salì sul taxi e con un sorriso che andava da un orecchio all'altro
diede l'indirizzo.
Il cuore del vampiro
perse un battito, l'odore era quello giusto, anche se... guardando bene il ragazzo...
non gli andava proprio, con quel sorriso irritante, che non capiva se era un
saluto oppure una presa per il culo... ma non poteva
più aspettare.
Dopo pochi istanti il
taxista si fermò, era arrivato a destinazione, scese dal suo
taxi nero, e prima di svegliare la sua vittima, si posò delicatamente al
ragazzo per poi affondare senza problemi i canini su quel collo bianco come il
latte...
Dopo il primo sorso...
"Puhaaa... bleh, che schifo!!! Ma sto porcospino non è vergine!!!"
Con abile mossa aprì il
marsupio che aveva con se, e frugando all'interno ci trovò oltre al gel e al
pettine, anche un profumo con la scritta: "Virgin's perfume"
Ma l'incontro più orribile
è stato pochi giorni fa…
Una ragazza con lunghi
capelli castani si sedette dietro e con la bava alla bocca diede l'indirizzo al
giovane.
Le
pelle bianca
come un morto, i capelli che sembravano una coda di una vacca, e il sorriso da
babbuina, e poi... quei strani occhi a forma di cuore...
Fissava il bel ragazzo
con una luce strana negli occhi, che si posavano per tutto il suo corpo. I capelli neri che sembravano fili di seta, la pelle nivea da far
invidia alla madre luna, e gli occhi blu come il cielo...
Che schifo, sta sbavando!!!
Va bene che sono bello,
e me lo posso permettere di dirlo, i miei lineamenti dolci, e il mio corpo,
sono la mia arma migliore quando ho bisogno di amanti
e vittime... ma...
Do un'occhiata veloce alla babbuina...
..... certo è vergine,
ma a me piaccio gli uomini!!!
E poi è proprio una babbuina, che più babbuina
non si può!!!
Se penso solo di
affondare i denti su quel collo raggrinzito... mi
sento male, devo vomitare...
********** FINE FLASH BACK ************
Ma questa notte... non mi
posso sbagliare!!
Lui sarà mio!!
Voglio
bere il suo sangue, giusto un piccolo assaggio della sua linfa viale, sono un bevitore moderato di
sangue.
Comunque gli esseri umani sono
davvero ridicoli, con tutte quelle storie sulla "vampirizaazzione",
tzè sono tutte balle, non è vero che se un vampiro morde un essere umano, esso
diventa un vampiro!!
Per fare una cosa del
genere non basta un semplice morso per sfamarsi, ma un rito molto
più complicato, che idioti!!
Il moretto, si concentrò
nuovamente sulla strada, erano passati molti minuti da
quando aveva incontrato il rossino.
Dallo specchietto retrovisore diede uno sguardo
al giovane.
Le ciocche rosse sparpagliate sul sedile nero, il volto forte ma allo stesso
tempo dolce, la pelle bronzea, il torace fasciato da una semplice t-shirt nera,
che metteva in risalto le spalle larghe, disegnando e coprendo forme che
volevano essere scoperte, le lunghe gambe fasciate dai blue jeans... e il
collo...
... la vena, pulsante
di vita....
"Nh... do'aho se andiamo avanti, ci ritroviamo fuori città..." disse con voce gelida il
vampiro mentre il suo cuore batteva all'impazzata.
Doveva bere... assolutamente!!
Non ricevendo nessuna
risposta, si girò lentamente e solo allora si accorse che il rossino dormiva
placidamente.
Fece una manovra perfetta e parcheggiò la
macchina, dietro ad un cantiere, dove a quell'ora nessuno poteva esserci.
Senza fare rumore uscì
dalla vettura e con delicatezza aprì la portiera di dietro, i suoi occhi blu si
posarono su quel collo, che l'aveva tormentato per tutto il tempo.
Deglutì, finalmente
poteva
assaggiare quella linfa vitale.
Ora non voglio solo
assaggiare il suo sangue, voglio poter sentire con la mie
mani se quella pelle dorata è davvero così calda, voglio toccarlo per
accertarmi se davvero esiste questo bel ragazzo, certo i suoi canoni di
bellezza sono diversi da quelli comuni ma... mi affascina, ora voglio bere...
Con lentezza poso una mano sulla sua guancia
calda, e l'altra sulla sua gola...
Alla mia salute!!!
Il vampiro aprì la bocca scoprendo i denti, e
all'improvviso i suoi canini divennero lunghi e forti, pochi centimetri e
avrebbe avuto ciò che desiderava da tempo.
.... cinque centimetri...
...... tre
centimetri....
.... due centimetri...
.... un centimetro...
Stava per affondare i denti, quando qualcosa
bagnò la gola dorata, passo il pollice su quella
goccia, alzò il volto e vide il viso dorato rigato da delle lacrime.
Sembrava un bambino che
aveva perso la mamma, un tenero e dolce bambino che non sapeva più che fare...
le labbra rosse che si muovevano piano, mentre alcune gocce si posavano su di
loro.
Perché piange??
Ma che dico!!!???!!!
Non sono il tipo che si commuove, non lo sono
mai stato!!!
Quello che Kaede Rukawa vuole, Kaede Rukawa avrà!!!!!
Ed ora bevo!!!
Sto per affondare i denti in
quelle gola perfetta, ma i miei occhi si posano sulle lacrime disperate
di quel do'aho...
No no no no no,
devo...
........
....altre lacrime....
......
Cip cip cip
Un allegro canto di uccellini svegliarono il rossino, lentamente aprì gli
occhi, si passò delicatamente un pugno su un occhio, sfregandolo.
Spalancò gli occhi.
Si alzò rapidamente e si guardò attorno.
La stanza era
completamente in penombra, si guardò in torno, sulle pareti dei poster di alcuni giocatori di basket, una scrivania occupava una
parte del muro, vicino ad essa una
libreria con tantissimi libri, a terra c'erano due pile altissime di libri,
sulla parete in fondo un grande armadio, accanto al letto dove aveva dormito un
comodino con un piccolo specchio, un'altro libro e una lampada.
"Do'aho..."
Si voltò verso la voce che l'aveva chiamato, e
restò incantato.
La pelle bianca, i
capelli neri bagnati portati in dietro, un accappatoio blu che copriva alla
perfezione quel corpo da urlo, una goccia attirò la sua attenzione, la vide
scendere languida dal collo per poi entrare sinuosa nell'accappatoio.
Solo pochi istanti si rese conto che era in casa
di uno sconosciuto.
I suoi occhi si allargarono mostrando tutta la
sua paura.
"Do'aho, non
preoccuparti non ti ho succ... ehm, toccato"
Anche se... beh, quando l'ho
portato in casa, ho potuto ammirare la sua bellezza, e... va bene lo ammetto lo
palpato un pochino!!!
Ma come si fa ad andare
in giro con un corpo del genere con tanta ingenuità ed essere ancora vergine!!!???
Non è assolutamente possibile!!!
Chi non avrebbe voglia di farselo??
.... ma mi sono bevuto
il cervello???
Faccio scivolare i miei
occhi su di lui, dal suo viso così volitivo e rosso per l'imbarazzo, a quel
corpo scultoreo... alla sua gola perfetta...
"Vattene!!!"
Il rossino si stringe le ginocchia al petto, e mi guarda impaurito, ma che
diavolo fa???!!!
Non ha capito che DEVE andarsene!!!!???
Mi avvicino a lui e lo alzò su di forza dal
letto e lo trascino fuori dalla camera.
Tutte le cose che aveva
nello zaino si sparpagliarono a terra, la mano abbronzata si afferrò per la
tenda, ed allo strattone dell'altro un raggio di sole entrò nella stanza
colpendo in pieno Kaede.
Il moretto si buttò a
terra mentre dal suo corpo del fumo fuoriusciva, il calore bruciava la sua
pelle e iniziava a sciogliersi come neve
al sole.
"HAAAAAA DO'AHO!!! CHIUDI QUEL CAZZO DI TENDA!!!!!"
Il rossino chiuse
immediatamente la tende posizionandosi davanti e
stringendo tra le mani i lembi della tenda, guardando scioccato il ragazzo
seduto a terra.
L'accappatoio si era aperto
ed ora le lunghe gambe erano scoperte, mostrandosi in tutta la loro forza, una mano diafana si posò dolcemente tra le ciocche
nere, cercando con quel gesto di calmarsi.
Una specie di ghigno si formò su quel volto
androgino.
Il rossino si accucciò a terra e senza distogliere lo sguardo afferrò lo
specchio dal comodino, posizionò per obliquo così da poter specchiare il
ragazzo a terra... e non c'era nessuna immagine.
Di colpo lasciò cadere a terra lo specchio e si
ritrasse impaurito.
Kaede si alzò lentamente.
"Si, sono un
vampiro, non ti conviene restare, se non vuoi che ti morda..."
disse con uno sguardo carico di desiderio, desiderio
di sangue.
Con movenze feline si avvicinò al rosso che
indietreggiò.
Ma con suo stupore il
moretto alzò il lenzuolo e si coricò, ma prima di addormentarsi.
"Quando mi sveglio
non ti voglio vedere."
Non una richiesta, ma un ordine.
Il rossino, rimettè
tutta la sua roba nello zaino, osservò il ragazzo che giaceva nel letto: la
schiena larga coperta dell'accappatoio, lo fissò ancora pochi istanti....
Sono proprio un idiota!!
Ho perso l'occasione di
bere del buon sangue di vergine... e tu li sotto, fai
il bravo, e non cominciare!!!
Mi picchierei da solo se fosse possibile!!!!
Dormiamo!!!
Ed uscì.
Passò il
corridoi, e non poté fare a meno di dare un'occhiata alle altre stanze,
aprì la porta d'ingresso, ma prima ancora di andarsene il suo sguardo si posò
sulla piccola targhetta: KAEDE RUKAWA.
Scese le scale e senza fermarsi
aprì la porta del piccolo condominio, il sole lo accecò un attimo, mentre un
dolce sorriso gli curva le labbra, ora sapeva cosa
fare.
La sveglia suona...
Apro gli occhi e do un
colpo violento a quell'arnese che schiantandosi a terra, finisce di rompere.
Non ho dormito un granché,
tutta colpa di do'aho innocenti dalle chiome
rosse.
Sono a pezzi, per non parlare della cura di
sole, forse oggi resto a casa e dormo...
Il moretto si mise a
sedere, con lentezza si posò tre dita sugli occhi massaggiandoli, mise a fuoco,
si girò ed uscì dal letto...
"Do'aho cosa ci fai qui??"
Il rossino lo guardò
adirato, e come un fulmine si buttò addosso al vampiro, iniziando una piccola rissa, i pugni andavano quasi tutti a centro, ma erano colpi
leggeri, il vampiro con uno scatto, ribaltò la posizione modellando il suo
corpo su quello dell'altro.
"Allora vuoi
proprio che ti morda...." sussurrò
passandosi la lingua sulle labbra, dolcemente accarezzò la chioma rossa, e
senza rompere il legame visivo abbassò le labbra sul collo, ma...
"ARGGHHHHHHHH!!!Una
croce!!!"
Il moretto si alzò di
scatto, ed osservò il rossino che con uno sguardo da
genio lo fissava divertito, stringeva tra le mani una piccola croce infilata in
una catenina.
"Vuoi restare, con
me??" chiese titubante, non poteva essere vero,
ma anche il minimo dubbio si sciolse quando il sorriso dell'altro divenne più
ampio e anche il movimento di affermazione della testa.
Per l'ennesima volta
Kaede si chiese cosa avesse fatto di male.
La notte è mia amica.
L'oscurità agevola il mio istinto di sangue.
Ma allora perché mi ritrovo in macchina con
questo do'aho???!!!
Mi ha persino seguito in macchina, ed ora è qui
accanto a me, e non fa latro che guardarmi e guardare fuori
dal finestrino!
Chissà cosa gli è
successo, comunque non il massimo... trovarmi in una
macchina ricolma di profumo di vergine, è straziante e frustante!!!
Forse è meglio che mi fermi, prendo il giornale,
così forse mi calmo un po'.
Faccio un parcheggio di fronte ad una libreria.
Esco e lui mi segue.
Sorrido tra me, sembra un cagnolino!
Entriamo e con un cenno
del capo saluto la proprietaria, che per tutta riposta mi sorride apertamene.
"Buona sera Rukawa-san"
"Sera"
Senza aggiungere altro vado
verso la sezione dei libri che più mi interessa.
Prendo una rivista e la sfoglio rapidamente...
LUI mi è sempre vicino, e sta guardando
accovacciato a terra una rivista di basket.
Ora che ci penso, non ha mai parlato...
"Do'aho, ma sei
muto??" mi ritrovo a chiedergli, per la prima volta
curioso di un'altra persona.
Di solito non mi importa
di nessuno, eppure per questo tipo... faccio cose insensate.
Lui mi guarda con astio, non gli piace molto
questo nomignolo, spero solo che non inizi a
picchiarmi come a fatto a casa.
Per l'ennesima volta mi sorprende.
Mi guarda sconcertato,
ed è la prima volta che mi capita, di solito tutti mi guardano incantati e
questo do'aho...
"Ti chiedi perchè mangio un panino??"
Segno affermativo.
"Beh, diciamo che è colpa del progresso..."
Il rosso mi fissa ed io mi
ritrovo a pensare che è molto carino con quelle labbra socchiuse, e gli occhi
nocciola sorpresi...
Azz.... mi sto eccitando??!!!
No!!
Io non posso.... e come un automa ricontrollo velocemente la rivista e
un articolo attira la mia attenzione:
HANAMICHI SAKURAGI, SCOMPARSO!!!
Da fonti
certe sembra che il ragazzo sia stato rapito nell'ospedale...
Ma ciò che mi sorprende è
la foto... capelli rossi come il fuoco, occhi ridanciani nocciola, un caldo
sorriso...
Alzò gli occhi e fisso
il ragazzo vicino a me...
Il rossino sentendosi osservato guardò il
moretto, e notò l'articolo.
Come un fulmine lasciò
cadere a terra la rivista, e si mise a correre verso l'uscita, mentre Kaede
restava immobile ad osservare quel tornado fuggire da lui.
Non poteva crederci, aveva
la possibilità di mordere un bel ragazzo e per giunta ricco, e lui...
...e lui...
...se l'era fatto scappare!!!!
"HAAAAAAAAA AIUTOOOO KAEDEEEEEEE!!!!!!!!"
Il vampiro, lasciò
cadere a terra la rivista e come un fulmine uscì dalla libreria, senza riflettere,
senza pensare a nulla, doveva solo ritrovare il suo do'aho.
"KITSUNEEEEEEEEE!!!"
Ancore quella voce che chiamava lui.
Corse verso il parcheggio interno e li osservò un po' la scena.
Due gorilla stavano cercando
di rapire Hanamichi, il quale con tutte le sue forze cercava
di scalciare, e di liberarsi da quelle mani rapaci.
Ma niente da fare, anzi
in pochi istanti lo gettarono senza grazia all'interno dell'auto, ma
all'improvviso due mani diafane si posarono sui colli dei due, che sentendosi
privi di energia si accasciarono a terra.
Solo allora Kaede, aiutò il ragazzo ad uscire.
"Ma allora parli do'aho."
Il rossino si fermò un secondo.
La luce del parcheggio
non dava la bellezza che si meritava all'uomo davanti a lui, ma i riflessi dei
suoi capelli, gli occhi blu come il mare, e le braccia che ancora lo tenevano,
tutto ciò gli dava un senso di forza e protezione cosicché si lasciò cadere tra
le braccia del vampiro ed iniziò a piangere.
Casa Rukawa.
Il rossino era seduto
sull'ampio divano, le ciocche rosse gli velavano gli occhi mentre tra le mani
stringeva una lattina di coca-cola.
"Adesso spiegami..."
"Si, kitsune...
dunque..." chiuse gli occhi per un secondo, per
cercare le parole giuste per iniziare il racconto "mia madre morì quasi
subito dopo un anno dalla mia nascita, così mio padre si risposò con un'altra
donna, anch'essa vedova e con un figlio, però se all'inizio mi trattava bene,
con il passare del tempo iniziò a trattarmi male, poiché mio papà mi aiutava
sempre. Cinque anni fa, papà morì e nel suo testamento a lasciato dire che al
mio ventunesimo anno, avrei ereditato un gioiello che
mio padre aveva regalato a mia madre per il loro fidanzamento, purtroppo questo
gioiello vale una fortuna... e questo a quella donna..."
"Non va
giù..." lo aiutò Rukawa che vedendo il ragazzo in
difficoltà, si alzò dalla poltrona avvicinandosi al rossino.
"Si..."
"Ma cosa centra la
storia dell'operazione alle corde vocali e il rapimento??"
Hana lo guardò sorpreso e
per un attimo sorrise radioso.
"Kitsune!!! Hai
detto una frase lunghissima!!"
"Do'aho!"
Sbuffò il moretto, lo
sapeva ma era più forte di lui, voleva conoscere Hana a tutti i costi.
"Ehi... lasciamo
stare va, comunque ho fatto finta di aver perso la
voce così da lasciare quella casa, per il semplice motivo che... che... lei e
suo figlio Hiroyuki hanno cercato di ammazzarmi, purtroppo non ho prove, ma li
ho sentiti e così... non posso fidarmi di nessuno..."
Finì in un sussurro, appena
udibile che nel silenzio dalle sale rimbombo più del
dovuto, come un gemito d'amore.
Ma cosa vado a pensare,
devo stare calmo, non posso saltargli addosso...
Lo sguardo blu si posò frenetico sul quel volto
triste...
...il cuore perse un battito...
... sulle spalle ampie...
... un senso di soffocamento...
... la gola esposta senza remore...
... voglia di sangue...
..... di SANGUE...
"Sei proprio un do'aho!! L'ho sempre detto, di me che sono un vampiro
assetato di sangue ti fidi... tzè, sei proprio un idiota... potrei
sempre morderti e succhiare il tuo sangue..."
Si avvicinò alla gola dorata, ma il sorriso
caldo di Hana lo fermò.
"Non credo dopo tutto prima mia hai salvato, inoltre l'avresti fatto anche
prima, infondo sei un bravo ragazzo..."
Quella frase detta
piano, con voce dolce e carica di affetto accese un
fuoco nelle vene del vampiro, non poteva credere che un ragazzo potesse essere
così dolce...
"Ma
non chiamarmi più do'aho!! Kitsune!!!!" gridò avventandosi su di lui e iniziando una
piccola lotta, che portò nuovamente i due
a rotolarsi a terra, e per l'ennesima volta Hana si trovò bloccato sotto
il corpo del compagno.
"Do'aho..."
Kaede avvicinò il volto
alla gola candida, non poteva più resiste, averlo sotto di se, sentire il suo
calore, il suo profumo di vergine e la sua pelle... era
un mix sconvolgente...
"E poi ho la
croce!!"
Senza aspettare oltre,
la mostrò e il vampiro si alzò di scatto, maledicendo tutte le croci del mondo!!!
"Ma per quei due gorilla...."
"Nh... non li ho uccisi, ho solo succhiato
un po' della loro linfa vitale con le mani..."
Un dolce sorriso si formò sulle labbra di Hana
che sussurrò: "il progresso"
"Nh... vado a
dormire, tu usa pure il divano e fa ciò che vuoi."
e senza aggiungere altro andò in camera prima di
compiere qualche sciocchezza, del tipo saltare addosso a quel do'aho mozzafiato!!
Ma porca di quella porca!!!
Come posso non eccitarmi davanti al suo caldo
sorriso??
COME!!!!??
Accidenti, mi sento
andare a fuoco per non parlare, che se gli sto accanto va finire che lo
mordo... beh ci farei anche altro...
Ops...
Il mio "amico" si è svegliato, ed ora
cosa faccio!!!!
Senza aspettare oltre mi
fiondo in camera, chiudo la porta a chiave e mi gettò
sul letto, mi stendo e lentamente apro i pantaloni, delicatamente poso una mano
sul mio pene ed inizio ad accarezzarmi.
Purtroppo per Rukawa, i
suoi gemiti sommessi, i respiri veloci venivano
ascoltati dai due gorilloni, che comodi dall'auto parcheggiata dietro casa,
avevano sentito tutto.
"Ma
cosa fa quel tipo" chiese il primo togliendosi le cuffie e chiudendo il
macchinario.
L'altro lo fissò.
"Si sta
toccando..." poi guardò il suo compagno di vita
"andiamo dal capo e raccontiamoli quanto sentito!!"
Sede Sakuragi &
Sakuragi.
"Siete degli idioti!!! Non è possibile!! i vampiri non
esistono!!" gridò la donna che impettita camminava su e giù davanti alla
grande finestra.
Il completo di Valentino
le donava molto, i pantaloni e la giacca nera, erano di un taglio molto
elegante, ma il viso bellissimo era ricoperto da tante rughe che la facevano
sembrare molto vecchia.
"Akagi e tu Uozumi,
dovete portarmi Hana qui immediatamente, devo fargli
firmare il documento, così la sua eredità sarà mia!!"
"Come volete signora"
"Ed ora andate!!!"
I due gorilla uscirono dall'ufficio, mentre
dalla porta opposta a l'atra un ragazzo basso, con i capelli biondi e occhi verdi, con un
fisico atletico faceva il suo ingresso.
"Allora???"
"Non preoccuparti
la tua mamma sistemerà tutto!!" rispose mentre il sole del primo mattino
si faceva più caldo.
La mattina per Hana
passò tranquilla, si mise a leggere, guardare la tv e fare un po' le pulizie di
casa, certo lui avrebbe voluto uscire e distrarsi, ma
sapeva bene che era pericoloso e finché sarebbe rimasto con la kitsune i
pericoli sarebbero stati minori.
Agli ultimi attimi di
vita del sole, Hana salì in camera di Kaede per svegliarlo, passò delicatamente
la mano sul viso del volpino, ma questi non si svegliò, riprovò ma niente,
provò allora a chiamarlo.
"KITSUNEEEEE!!!!"
Gridò nell'orecchio del volpino, ma niente.
Dopo pochi istanti prese
lo specchio dal comodino a fece riflette un raggio del
sole su di esso per poi farlo andare a posare sulle natiche sode del moretto.
Pochi secondi dopo.
"HAAAAAA SCOTTAAAA!!!
DO'AHO!!!!"
Ringhiò il moretto
posandosi le mani sul sedere per cercare di calmare il dolore.
Si girò verso il rossino
e si scagliò contro di lui, dando inizio ad una nuova rissa, ben presto però
entrambi furono esausti così dopo essersi alzati scesero
in cucina dove un buon odore aleggiava per la stanza.
Si sedettero uno davanti all'altro.
"Buon appetito!!!"
"Nh..."
"Spero che ti
piaccia, il mio riso al curry è il migliore, infondo sono un vero tensai della
cucina, nessuno può battermi!!! Il segreto del mio
curry è l'aglio e si sen...te..."
Alzò gli occhi e vide il
volpino, più pallido del solito mentre sputava come un disperato il curry,
prese l'acqua e la bevve tutta in un sorso.
"DO'AHOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!"
"Mi dispiace....
farò tutto ciò che vorrai... credimi"
Senza ascoltarlo Kaede
si alzò, andò a prendere la sua giacca e si diresse fuori seguito dal rossino.
"Farò
ciò che vorrai"
ma si rende conto??'
Dice quella frase ad un
vampiro ed inoltre a ME, che oggi mi sono dovuto masturbare per il suo volto così bello e per il
suo fisico da infarto!!!??!!
Vorrei proprio sapere perché, sono così attratto
da questo ragazzo!!
Cos'ha di particolare??
Con un'occhiata veloce
lo guardò, e per l'ennesima volta si disse che era perfetto, certo la sua
bellezza era diversa dalla sua, ma non poteva non desiderare di affondare i
suoi denti su di lui, e farlo suo.
Forse sono solo attratto, ma allora perché non
me ne libero...
... questo ragazzo mi porterà alla rovina...
"Mi piacerebbe
tanto restare con te..." una cosa pensata ma che
era stata detta in un piccolo sussurro che il vampiro riuscì a sentire, ma non
disse nulla, infondo anche lui lo voleva con se, si era affezionato a quel
casinista.
"Senti, ma posso chiederti una cosa???"
"Nh..."
"Perché i vampiri bevono solo sangue di
vergine???"
"Non lo so, è stato sempre così... c'è una
leggenda che si narra nella mia famiglia..."
"Una leggenda?? E di cosa
parla??"
"Si dice che... ma porca..."
Un camion si fece
incontro al taxi, che per evitarlo venne buttato fuori
corsia mentre la macchina si schiantava contro un albero di ciliegio.
Il primo a svegliarsi fu proprio Hanamichi.
"Auch, che
male... Kitsune..."
Si girò verso l'altro, e
per poco non gli venne un colpo, il ragazzo aveva perso
i sensi, mentre stille di sangue macchiavano il volante, dove il capo del
ragazzo era appoggiato, l'hairbergh non aveva
funzionato.
"Kaedeeeee!!! Rispondimi come..."
Purtroppo non potè dire altro,
Akagi e Uozumi aprirono la porta e lo portarono via di peso, mentre Hana
gridava il nome di Kaede, il quale non si era ancora ripreso del tutto.
Sakuragi & Sakuragi.
Il rossino era seduto su
un divano, mentre davanti a se aveva la matrigna, che lo guardava di traverso,
la donna era stanca del silenzio del rossino così decise
di giocarsi l'ultima carta.
"Tu firma e rinuncia al gioiello, ed io ti
lascio libero,non vorrei proprio far del male a quel
taxista..."
"No, tu non lo toccherai!!!"
"E
allora firma..." disse con un sorriso di beffa,
sapeva bene che Hana era un bravo ragazzo, non avrebbe mai permesso che
qualcuno soffrisse a causa sua.
"Coraggio
Hana-chan..." lo incoraggio il fratellastro, che
accanto a lui lo stava fissando, lentamente fece salire una mano, sulla coscia,
toccandolo dolcemente, risalendo.
"Non mi toccare!!"
"Voglio divertirmi con te...."
"Fai pure, tesoro di mamma, ma prima
lascialo firmare..."
"No, prima lo
voglio assaggiare, e tu non ti muovere, altrimenti di addio
al tuo moretto..." si mise a cavalcioni della gambe
del rossino, il quale non sapeva più cosa fare.
Ma una cosa era certa non
avrebbe permesso a nessuno di far del male alla sua kitsune.
"SIGNORA PRESTO...."
Il grido di Akagi si affievolì, mentre dietro di lui la figura
elegante del vampiro si faceva più bella e reale.
Madre e figlio guradarono quello
schianto.
Bellissimo nel suo splendore.
"Hai un ottimo
gusto Hana..." sussurrò Hiroyuki posando una mano
sulla spalla del rosso, attirando così l'attenzione della volpe che come un
fulmine si avvicinò al ragazzo e lo scaraventò a terra, facendolo sbattere
contro il muro.
"Non lo toccare."
"Ma
come osi!! Fare questo a il mio piccolo!!" la
donna si gettò verso il moretto per dargli uno schiaffo, ma venne bloccata da
una mano diafana che aveva succhiato un po' di linfa vitale.
La voce di Hiroyuki, lo fece sobbalzare.
Il biondino in un breve
attimo si era rialzato, avvicinato ad Hana e l'aveva
preso tra le braccia, portandosi verso le tende tirate.
"Allora vampiro,
ora cosa fai, se te ne vai non gli sparo ma se resti,
digli addio" disse Hiroyuki mettendo la pistola alla tempia del rossino.
"Taci, non puoi
farmi nulla con quella..." e
con un calcio gliela tolse, facendola cadere lontana.
Gli occhi da volpe si
posarono su di lui, non aveva via di scampo, poi un oggetto attirò la sua
attenzione e con uno strattone violento strappo la catenina dal collo di Hana,
gettando il ragazzo a terra.
"Ed ora cosa farai??" chiese maligno brandendo la croce d'oro come un arma.
Keade lo guardo
con un ghigno sul volto, si avvicinò al ragazzo.
"Ma cosa..."
"Kitsune..." sussurrò Hana che non credeva ai suoi occhi, aveva sempre
usato al croce per fermare gli attacchi del vampiro, ma ora sembrava che....
"Una volta avevamo
paura della croce, ma ora se viene impugnata da qualcuno
che non ha fede, è solo un simbolo e basta..."
"Kitsune...." sussurrò Hana che era scioccato, allora la kitsune l'aveva
sempre preso in giro, lui non aveva fede, eppure la volpe...
"Dannazione!!"
gridò il biondino allontanandosi ed inavvertitamente inciampò sulla tenda,
lasciando che vari raggi di sole entrassero nella
stanza, Kaede venne colpito in pieno, iniziò da subito a prendere fuoco, di
colpo si buttò in una piccola ombra mentre la voce ci Hiroyuki si espandeva per
l'ufficio.
"HA HA HA HA
HA HA AH LA LUCE DEL
SOLE... HA HA HA HA HA SEI FINITO!!!"
Così dicendo aprì tutta la tenda, di colpo prese la pistola e si girò verso il
rossino, che era rimasto basito a tutto ciò, tutto era successo troppo in
fretta.
"Ti avevo avvertito Hana, ma ti sei rifiutato, addio Hana!!"
Il rossino si getto contro il ragazzo, doveva togliergli la pistola e poi
avrebbe aiutato il suo Kaede.
I due iniziarono a
rotolarsi per tutto l'ufficio, mentre l'alba si alzava nel cielo, eppure per
quanto cercasse di togliergli l'arma tanto più era
difficile. Ma bastò un attimo di esitazione e Hana
venne scaraventato contro la finestra, Hiroyuki
si alzò in piedi e si avvicinò a lui, pronto a sparagli, ma nessun colpo
partì.
Kaede dietro al ragazzo
gli stava succhiando il sangue, tramite la mano, mentre l'altra si copriva gli
occhi dal sole.
L'alba era giunta, mentre l'incubo della notte
era finito.
Hiroyuki si accasciò a terra, mentre Kaede ormai senza
più forza cadeva in ginocchio di fronte ad Hana, il
quale si mosse vicino a lui, posandogli una mano sulla spalla.
"Forza kitsune, mettiti
all'ombra..."
Un piccolo sorriso si formò sulle labbra, il
primo che Hana gli vedeva, e il primo di tutta la vita di Kaede Rukawa.
"No, ormai è finita... quando i tuoi
famigliari si saranno ripresi, ti avranno dimenticato, così sarai libero..."
"No, Kaede..."
Hana lo strinse a se,
mentre il fumo aumentava, mentre il corpo di Kaede si dissolveva nell'aria, in
quell'attimo calde lacrime iniziarono a luccicare, mentre tra le su braccia solo
la giacca della volpe gli era rimasta.
"NOOOO KAEDEEEEEEEE!!!!!"
Un grido colmo di
dolore, mentre calde lacrime scendevano sul viso dorato, segnando vie piene di amarezza, per aver perso la persona che amava, oramai
tutto era finito... ma dalle lacrime di Hana, una luce scaturì che avvolse
tutta la stanza con il suo bagliore, mentre accanto a lui ricompariva Kaede,
splendido nella sua nudità, baciata dal sole con riverenza, mentre stupito si
guardava attorno.
Non poteva crederci, eppure la leggenda era
vera.
I due ragazzi si guardarono negli occhi, mentre
la voce della volpe usciva per la prima volta incredula.
"Incredibile, la leggenda è vera..."
"Cosa???"
Chiese il rossino mentre
le sue lacrime scorrevano libere su tutto il suo volto, Kaede si porse verso di
lui e asciugò con le nocche alcune di quella gocce.
"... se un vergine
piange per un vampiro, le sue lacrime lo trasformano in un essere umano..."
Kaede posò una mano
sulla guancia del rossino, mentre dolcemente le loro labbra si
incontravano per dare vita ad un candido bacio, ricolmo di tutto l'amore
che entrambi avevano tenuto nascosto, per non soffrire.
FINE
La RUbricHANA
Hana: O___O per tutta la fic... solo..
Ru: O____O solo... un... misero...
bacio
Lucy: ^^"" mi sa
tanto che sono rimasti sotto shock, quindi prima che si riprendano, io me ne
vado!!! Ciao ciao!!^^
1_ora_dopo
Hana_e_Ru_con_sguardo_omicida: Lucyyyyyyyyyyyyy dove seiiiiii!!! é___è