Tamagotchi wonderful world
di Hymeko
"Adesso però rispondimi, e non provarci più"
Kaiba ridacchiò, mentre il suo ragazzo si rigirava nel letto, dandogli le spalle. Se non lo avesse sentito urlare fino a pochi minuti prima, avrebbe potuto pensare che fosse davvero arrabbiato con lui. Ma oltre alle grida c’erano stati parecchi gemiti, e dato che l’aveva soddisfatto, sapeva che la sua era soprattutto una scusa per riprendere fiato.
"Davvero?"
gli soffiò sulla pelle di una spalla, baciandone via una goccia di sudore.
"…dai!!!"
Il Faraone scivolò sotto le coperte, nascondendo il rossore. Non gli andava di farsi adocchiare in quello stato. Non che gli spiacesse, ma…gli occhi del suo amante erano troppo luminosi, quando lo vedeva così. Aveva in un certo senso timore di un sentimento tanto intenso. La paura di poterlo in qualche maniera guastare…
"Se esci da lì ti rispondo"
I capelli senza senso emersero dalle coltri, invadendo il cuscino. Il Faraone non fece nulla, mentre le mani di Kaiba scivolavano sulle sue membra, stringendolo a sé. Le loro pelli erano a contatto, poteva sentire il suo cuore battergli nel petto. Fortunatamente non era eccitato, o sarebbe di nuovo entrato dentro di lui…avvampò, al ricordo del suo pene che gli scivolava nel corpo.
"Ci stai pensando, vero?"
E quella voce roca e sexy, che gli mandava in tilt l’animo, sussurrata con le labbra a sfiorargli l’orecchio…stava per diventare lui, quello eccitato…
"Smettila…"
Ma nemmeno lui ne era convinto…
"Davvero?"
gli soffiò il suo amante, baciandogli il collo.
"…no"
Un pigolio senza più forza, la verità che veniva a galla. Lo desiderava ancora. Nel fondo di sé. Per non dimenticarlo. Mai.
"Cosa vuoi che ti faccia?"
A Kaiba doveva piacere da morire quel gioco, perché continuava a domandarglielo.
"…scopami"
"Come sei volgare"
fu il suo commento, mentre lo faceva stendere a pancia in giù.
"Ma se-mbr-a che ti pia-c-c-c-c-ia"
Era scivolato dentro il suo corpo, spezzandogli il respiro. Dolce come ciò che li legava. Piacevole come solo esser posseduto da lui poteva essere.
"Tutto di te mi piace"
La prima spinta, un colpo profondo e ben assestato. Il Faraone urlò, inarcando la schiena, stretto fra le braccia del compagno.
Un’altra spinta, e le loro gambe si intrecciarono. Le mani di Kaiba lo tenevano fermo, quasi sospeso fra il suo corpo e il materasso, sembrava un tralcio di vite che si sosteneva al palo cui era legato…gettò indietro la testa e lo pregò di baciarlo, di aumentare ancora il ritmo.
Le loro bocche si unirono, e Kaiba esaudì il suo desiderio, amandolo con disperazione, quasi fosse l’ultima volta. Non voleva andarsene, eppure doveva…quella notte sarebbe stata l’ultima per un bel po’.
"N-Non mi lasciare"
"Tornerò presto, te lo giuro"
Kaiba lo portò all’orgasmo, rendendolo folle. Usò ogni parte del proprio essere per dargli piacere. Lo accarezzò e lo baciò, lo possedette e lo masturbò, perché si potesse sentire il centro del mondo. Sarebbe stato il modo per tenerlo accanto a sé, anche dall’altra parte del globo.
"Perché devi andare?"
Il fiato ancora grosso, ma non aveva potuto rimandare quella domanda.
Si guardarono, abbracciati. Il Faraone aveva la testa appoggiata al suo braccio, steso ancora prono.
"Lo sai. È il mio lavoro"
"Non può andare Mokuba?"
Sapeva già la risposta, ma non poteva non provarci.
"…non è ancora pronto per alcune persone"
Il Faraone si stese su un fianco, nascondendo il viso contro l’incavo della sua spalla:
"Mi mancherai"
"…sarà solo per poco più di un mese"
"In cui non potremo fare l’amore"
Gli abbracciò il capo e lo strinse, due corpi sudati e sporchi di sperma.
Il suo ragazzo rispose all’abbraccio, mordicchiandogli un lobo dell’orecchio, baciano la zona arrossata.
"Voglio stare con te"
"Lo saremo"
Kaiba lo cinse forte, affondando il viso fra i suoi capelli. Nemmeno lui desiderava andarsene, ma ormai il Natale si avvicinava, e doveva andare a fare un tour promozionale attorno al mondo.
"E come? Non potrò passare il tempo al telefono"
"Non sarà necessario"
Il presidente si sciolse dall'abbraccio, e rotolò sino al suo comodino.
"Non passeremo assieme neanche il tuo compleanno"
Il Faraone gli passò una mano sulla spina dorsale, accarezzandogli poi il fianco…il suo ragazzo aveva una pelle così bella, era felice che non fosse uno di quelli cui non piaceva essere toccati. Lui non gli avrebbe mai tolto le mani di dosso…
"Vorrei un regalo da te, Yugi"
Si guardarono.
"Se intendi sesso spinto in qualche posto strano…"
"A dir la verità…no"
Lo Spirito del Puzzle fu stupito da quell’interruzione, ma decise comunque di completare la sua risposta:
"…va bene"
Kaiba sbatté le palpebre, poi scrollò il capo:
"Ci rifaremo un’altra volta. Ecco, vorrei che tu tenessi questo"
e gli tese una scatoletta foderata di velluto rosso.
"Cos’è?"
Il Faraone la soppesò: sembrava troppo leggera per un gioco erotico, e troppo pesante per una vera…
’Devo togliermi dalla testa questo pensiero!’
Lentamente, tolse il coperchio…all’interno c’era l’ultimo modello di tamagotchi venduto dalla Kaiba Corp.
"Un…"
Spostò lo sguardo dal giocattolo al suo ragazzo. Non era esattamente ciò che si sarebbe aspettato.
"Modello speciale. Uguale al mio"
Kaiba pescò da chissà dove, probabilmente da sotto le coperte, un giochino identico. Plastica color blu e viola, che a metà si incontravano, fondendosi e annullandosi l’uno nell’altro.
"Questi colori…scelti a caso?"
"Naturalmente"
Kaiba mentì spudoratamente, mentre giocava con una delle sue ciocche.
"Per questo non ce ne sono di altri modelli, coi colori così sfumati?"
"Esatto. Due al mondo"
"E…"
Il presidente lì uni attraverso le connessioni, e i due sistemi si scambiarono le informazioni.
"Ho nascosto delle Uova di Pasqua di base in tutti i tamagotchi. I nostri due ne hanno alcune…speciali, diciamo"
"C-Cioè?"
Un bacio a fior di labbra, e Kaiba scivolò fuori dal letto, invitandolo a seguirlo:
"Questo è tuo compito scoprirlo. Prenditi cura di lui, per il mio compleanno"
"Dove vai?"
"Che ne dici di una doccia?"
Senza attendere la sua risposta, andò in bagno, con la certezza di essere raggiunto in fretta.
Il Faraone guardò il gioco: benché non lo volesse dimostrare, era eccitato all’idea di sperimentare la nuova invenzione del suo genio un po’ folle. Ma per quello aveva tempo…lo lasciò accanto a quello del suo ragazzo, come era giusto, e gli corse dietro.
………
Allora Kaiba è partito?
Già
Mi spiace. Davvero…avrei voluto che passaste assieme il suo compleanno
Credo sarà possibile…guarda un po’ qua
Yugi sbirciò il tamagotchi con cui stava giocando il suo alter ego: al suo interno, un piccolo Seto Kaiba digitale fissava con sguardo adorante il suo Faraone.
Ma cosa c’è di diverso dagli altri?
L’antico re gli strizzò un occhio.
Mi ci è voluto un sacco di tempo, ma alla fine gli ho estorto la verità
Immagino come…
commentò Yugi, fra il divertito e il malizioso.
Mio alter ego!!!
Negalo!
L’altro aprì la bocca…e cambiò subito discorso:
Praticamente, nei tamagotchi normali ci sono tutti i duellanti…comprese alcune ragazze come Anzu per attirare anche il pubblico femminile. Anche se ha detto una cosa strana…
Cioè?
…che non saranno certo Mai o Anzu o la cinesina a spingerle a comprarli…
Le yaoiste no di certo
Che intendesse questo?
Probabile
Si fissarono.
Credo di esser felice che Kaiba abbia prodotto solo due modelli con funzioni speciali, cioè questi…perché da come ridacchiava deve esserci qualcosa di spinto
Ma anche in quelli normali probabilmente ci sono…
Non credo si spingeranno molto in là
Tu pensi che…nei vostri, Kaiba…
Lui mi ha detto che riguardano noi due, in qualche modo. Non vedo che altro potrebbe essere
Yugi si grattò la testa, perplesso:
Sai che non so se guardare o meno, mentre ci giochi?
…potresti scoprire che lui, in fondo, non è così male…
Su questo non ho dubbi, ho fiducia nel tuo giudizio. Ma comunque potrebbe esser troppo per me
Il Faraone gli restituì la malizia di prima:
Ho capito, tranquillo. Tu preferisci Anzu…
Faraone!!!
Scherzavo scherzavo…
La mania dei tamagotchi della Kaiba Corp era dilagata. Benché fosse teoricamente vietato portarli a scuola, molti professori (ma soprattutto professoresse) erano stati sorpresi a giocare con uno. Persino il preside stravedeva per il modello con Mai come personaggio base…cosa le facesse fare, era un mistero su cui nessuno voleva indagare…
L’unico scontento, manco a dirlo, era Jono-uchi:
"Odio Kaiba! Appena lo vedo lo prendo a pugni!"
"Solo perché sei stato quello raffigurato peggio"
Anzu e Honda ridacchiarono senza ritegno, mentre il loro amico non faceva che sbraitare.
"Scusami Jono-uchi, ma c’era da aspettarselo…voi due non vi potete vedere, è già tanto che ti abbia inserito fra i personaggi"
"Dai retta a Bakura, e non ti lagnare tanto!"
"Facile per te, Anzu…ti ha fatta carina e anche più magra di quello che sei!"
"Ma come ti permetti!!!"
Mentre la ragazza pestava a sangue lo sventurato incapace di stare zitto quando doveva, Honda si rivolse a Yugi:
"E il Faraone con cosa gioca? Non mi pare che Kaiba ne abbia realizzato uno con lui come personaggio. Ci sei sempre tu, giusto?"
"Ah…lui…"
Yugi si rivolse all’altro se stesso, in cerca d’aiuto…come al solito, lo Spirito del Puzzle accorse, suggerendogli la risposta.
"…lui ne ha uno un po’ strano. Non l’ho mai guardato bene, per cui non so esattamente cosa ci sia dentro"
"Aaaahhhh come ci si sente bene dopo essersi sfogate…"
Jono-uchi era una massa informe e sanguinolenta, che rischiava di essere portata via dagli spazzini…in un impeto di pietà Honda se lo caricò sulle spalle, e lo portò via:
"Ragazzi ci vediamo domani…quando obbligherò Jono a offrirci da bere"
"A domani"
"Ciao a tutti"
Yugi si trovò solo con il suo alter ego. Che emanava una grande impazienza, quasi intrattenibile.
"Ho capito, ho capito, vuoi giocare"
Di nuovo padrone del corpo di Yugi, il Faraone estrasse dalla tasca il suo giocattolo. Gli era spiaciuto mentire ai loro amici, ma non credeva fossero ancora pronti ad accettare la sua storia con Kaiba…
"Come stai?"
mormorò inconsciamente al suo amante, che lo osservava venerante dallo schermo.
Yugi si stupì di sentire una simile dolcezza nella sua voce. Non credeva che l’amore potesse rendere il suo migliore amico così…diverso dal solito. La forza che sempre mostrava agli altri era stata spazzata via, e per il ragazzo testardo e orgoglioso c’era solo tenerezza …
Cosa gli stai facendo fare?
…il bagno
Yugi girò lo sguardo. La visione di Kaiba nudo che si spazzolava non era una grande attrazione…
Penso sia una delle combinazioni per sbloccare un Uovo di Pasqua. Mi ha implorato di fargliela fare. Comunque puoi guardare, c’è solo lui tutto coperto di schiuma
L’altro sbirciò, e con sollievo vide che aveva ragione…praticamente, da un ammasso di schiuma, spuntavano la testa e un braccio del ragazzo.
Perché non ha messo una cosa del genere per Anzu?
…credo non sia da chiedere
Come se le ragazze fossero meno sporcaccione!
Non dirlo a me…
Cosa vuole ora?
La colazione, credo…
Come d’incanto, accanto a Kaiba apparve il Faraone.
Ma ma ma ma!!! Io non posso fare colazione con Anzu!!!
…il primo Uovo che ho sbloccato. Carino, vero?
È carinissimo!!! Devo assolutamente averlo anch’io!!!
Intercederò per te, allora
Devi assolutamente convincerlo!
Il Faraone sbirciò il suo amico, felice per gli occhi luminosi con cui fissava lo schermo. Non sapeva ancora bene come avesse preso la sua storia, e soprattutto i suoi sentimenti, per Kaiba. L’importa era che capisse che erano davvero innamorati…entrambi.
Farò il possibile
Cosa stanno facendo ora?
Bacetti dopo la colazione
…invidia!!!
In pochi giorni, il Faraone scoprì quasi tutte le sorprese inserite dal suo ragazzo. La possibilità di andare a cena assieme, di fare un giro in barca sotto la luna piena, o semplicemente di potersi baciare in mezzo alla gente, in tutta tranquillità.
Ma, se ciò che Kaiba gli aveva detto era vero, gliene mancava ancora una. Anche se non riusciva a trovarla…e questo lo faceva impazzire. Lui era il Re dei Giochi, non si sarebbe lasciato sconfiggere da una cosetta del genere. Anche se, conoscendo il suo ragazzo, probabilmente era una cosa che lui mai e poi mai avrebbe fatto.
’O forse è solo troppo spinta per pensarci’
Si grattò il mento, mentre Yugi dormiva nel Puzzle, sognando Anzu. Forse…doveva scrivere qualche frase oscena?
’Davvero è quello che vuoi da me?’
Che quello fosse un modo di Kaiba per indirizzarlo a scoprire le sue più nascoste fantasie?
’Devo solo provare…’
Inserì la frase più sconcia che gli veniva in mente, ma il piccolo omino elettronico lo guardò senza capire, le palpebre che sbattevano piano.
’Forse ci devo essere anch’io’
Mandò un sms al suo alter ego virtuale, che accorse subito da lui…
’Vorresti che io venissi sempre e subito da te, vero?’
I due si abbracciarono e si coccolarono, uscendo poi assieme, mano nella mano, a prendere un caffé in riva al fiume.
’…è così che vorresti la nostra storia? Ma questo non è un mondo tanto perfetto, lo sai anche tu’
Una fitta gli attraversò il cuore, mentre i due si baciavano in pubblico.
’Noi non lo potremo mai fare…’
Mai, prima di quel momento, s’era reso conto di poter odiare quel mondo…
’Kaiba’
Nella realtà fittizia di quella sfera di bit e circuiti, la sera era scesa in fretta, e il suo amante lo aveva portato a cena, nello stesso luogo dove si erano baciati per la prima volta, senza una maschera addosso. La Sfera ad Odaiba, coi fuochi artificiali che esplodevano oltre i vetri.
’Che cosa vuoi dirmi?’
Dopo un po’, i due erano andati a ballare una serie di lenti…e poi via nella città di notte, a camminare dinnanzi alle vetrine illuminate, a cercare i locali ancora aperti, a folleggiare in una nottata senza peso né limiti…
’Aiutami…non capisco’
I due si sedettero in riva al mare, ad ammirare il Rainbow Bridge. Una bibita calda in mano, stretti nel soprabito di Kaiba, come due innamorati qualunque.
Qualunque.
’Il tuo messaggio è questo? Il desiderio che la nostra sia una storia normale?’
Solo allora notò che non avevano mai duellato.
’Non vuoi che la nostra rivalità, o i nemici che ci troviamo ad affrontare, si inseriscano fra di noi?’
Ma come poteva dimostrargli di aver compreso?
Si mordicchiò le labbra, pensando. Cosa per Kaiba era la normalità?
Allora, hai trovato la risposta alle tue domande?
Mio alter ego…
Ho avvertito la tua difficoltà, e sono venuto ad aiutarti
Scusami per averti svegliato
Yugi scosse la testa, sbirciando i due innamorati digitali, che se ne stavano andando a fare un giro in macchina, sotto un cielo pieno di stelle.
Qualche idea sconcia in auto?
…ehm…solo una…
Il Faraone avvampò, mentre ricordava l’unica volta in cui era venuto senza nemmeno esser stato sfiorato dal suo ragazzo. Era così…imbarazzante…a dir poco…ma Yugi sembrava molto interessato.
Dai, racconta. Ormai sono pronto a tutto…
Ehm…stavamo tornando da una di quelle feste nei templi, sai, quando ti ho portato quel sacchetto di dolciumi, e i palloni d’acqua…
Ah sì…il nonno ha fatto indigestione
Già. Comunque…Mokuba era steso sul sedile posteriore, a dormire. Io ero seduto accanto a lui, attento che non rotolasse giù…sai, con la guida di Kaiba, pensavo avrebbe rischiato
Poco ma sicuro
Yugi osservò il suo più caro amico divenire rosso, sempre di più, una marea che lentamente cresceva…
Insomma…mentre guidava non aveva sempre la sinistra sul volante…spesso e volentieri la spostava dal cambio al freno a mano…hai presente il pulsante che c’è in cima, che se schiacci fa un click?
Sì
Ha attirato la mia attenzione facendolo schioccare un paio di volte, e poi si è messo ad accarezzare la leva del freno…a schiacciare la punta, certe volte sembrava addirittura massaggiarlo…
Si guardarono. Yugi lo stava fissando scioccato.
E tu stai con un simile…pervertito?
Non è pervertito!!! Non ci ha fatto niente con quella leva, solo giocato…voleva solo che mi eccitassi…
E come?
Il rossore del Faraone aumentò a dismisura:
Pensando che ci fosse…ehm…al posto della leva del freno
Il piccolo Yugi non ci arrivò subito. Dopo qualche secondo, e su suggerimento dell’altro, che si indicò le parti basse, finalmente comprese. E il suo volto si trasformò in un misto fra shock e eccitazione.
Ma è una bellissima cosa…più o meno
Come più o meno???!!!
Sì…credo che sia stato un modo per misurare la sua capacità di svegliare i tuoi sensi
Dovrebbe saperlo benissimo che mi eccito per solo un suo respiro!
Ehm…Faraone?
Sì?
…sei venuto?
Mai lo Spirito del Puzzle avrebbe voluto sentire quella domanda dal suo alter ego. Ma, dato che non aveva scelta, doveva rispondere…
…sì
Yugi si fece pensieroso:
Com’è masturbarsi in macchina?
Non mi sono masturbato!!!
Ma scusa, allora…
Il Faraone avrebbe preferito sprofondare, piuttosto che rispondere. Peccato non avesse scelta…
…è bastata l’immaginazione…e la mano di Kaiba che continuava a massaggiare il freno a mano…
Santi nubi!
L’unica risposta del re senza memoria fu un mesto pigolio…le sue avventure sessuali, raccontate così, sapevano dell’incredibile…
Che ha poi detto Kaiba?
Si è vantato per tutto il resto della serata
…l’avrei fatto anch’io
Yugi!!!
Che c’è?! Di una cosa così bisogna solo andar fieri!
Ti prego non ti ci mettere pure tu…
Meglio tornare al nostro scopo iniziale….prova a fargli prendere in mano…
Yugi censurati!!!
…il freno a mano!!! Il freno a mano!!!
Qua si degenera!!!
Ma il Faraone provò a farglielo fare. Ottenendo solo un paio di occhi che lo scrutavano riverenti ma senza un barlume di comprensione.
No, decisamente no
Non so più che fare. Fra poco lui tornerà, e io non ho ancora risolto quest’enigma
Si gettò sul letto, osservando i due innamorati camminare mano nella mano fra i negozi.
Io non conosco bene questi lati di Kaiba, ma…se non fosse qualcosa di sconcio?
Cioè?
Yugi giocò con una delle sue ciocche di capelli:
Intendo che non mi pare che lui sia interessato solo al sesso. Cioè, vi divertite parecchio e la mia schiena ne è testimone…
Scusa!!!!!!
…ma mi sembra anche che ti sommerga di attenzioni e di tenerezze…c’è molto oltre l’aspetto fisico
…hai ragione. Non avevo considerato la cosa da questo punto di vista
Quindi, cosa Kaiba vorrebbe che tu sbloccassi?
Non lo so…
Fissarono entrambi lo schermo. Erano in un grande magazzino, nel reparto dei calendari per l’anno successivo.
C’è qualcosa che ritorna spesso quando siete assieme?
Uhm…guarda spesso delle locandine per decidere dove andare. E ha segnato su molti calendari le date più importanti
Perché non su uno?
…non lo so. Che sia qualcosa a riguardo?
Prova!
Il Faraone digitale sfogliò diversi calendari, senza successo. Non accadde nulla.
Forse devi usarli in modo diverso
Tipo?
Boh…scrivici sopra
Ma devo comprarne uno
Fallo!
Sbuffando per gli ordini continuamente impartiti dal suo amico, il Faraone passò in rassegna tutti gli oggetti che poteva comprare. E sussultò: i calendari andavano molto avanti, uno al posto dell’anno aveva addirittura il simbolo dell’infinito.
Dai che siamo sulla strada giusta!
Con mano tremante, digitò l’ordine di acquisto per quello strano calendario. Kaiba era accanto a lui, ed emanava una felicità insolita da definire. Era solo un personaggio di bit, eppure potevano entrambi avvertire la sua gioia.
Grazie, mio alter ego. Senza di te…
Aspetta…non abbiamo ancora scoperto tutto
I due personaggi uscirono dal negozio, mano nella mano. E d’improvviso il computer prese il comando del gioco: il calendario si sollevò dinnanzi a loro e si sfogliò, le pagine si staccarono una dall’altra, diventando una scia di piccole luci, che si dipanarono come una strada luminosa, verso l’orizzonte. I piccoli protagonisti digitali si presero per mano, e percorsero quella via, scomparendo assieme nella luce del confine fra cielo e terra.
Faraone…tu hai capito?
L’altro non disse nulla, limitandosi a fissare ammutolito lo schermo su cui scorrevano le scintille.
Il gioco è finito…abbiamo vinto
Eh? Cosa?
Il desiderio di Kaiba…cioè che voleva capissi, come regalo per il suo compleanno
Faraone…perché stai piangendo?
Il ragazzo si passò una mano su una guancia, avvertendo una lacrima sulla sua pelle.
Io…lui…l’infinito…vuole che la nostra storia duri oltre la fine del tempo. Che percorriamo assieme la via dell’eternità. È stato il suo modo di dirmi che mi amerà per sempre
…ma…
Lui non lo sa ancora. Non gli ho detto che probabilmente non avrò futuro, qui
Yugi lo guardò…il Faraone non sentiva solo il suo sguardo su di sé, ma anche la gravezza dei suoi pensieri inespressi.
Glielo devi dire. Non puoi andare avanti così
…lo so. Lo farò. Non so quando, ma ci riuscirò
Faraone…
Lo Spirito del Puzzle fece lo scambio, tornando nel Millenium Item.
Scusami…ho bisogno di pensare al modo in cui farlo
Hn
Yugi si trovò solo, con il mano il gioco ormai concluso. Attraverso quel tamagotchi, Kaiba aveva dichiarato al suo amico i suoi sentimenti. Gli aveva anche promesso la propria eternità, e la certezza che l’avrebbe trascorsa con lui.
Senza sapere nulla della Stele Reale, dove un giorno i Sette Oggetti sarebbero dovuti tornare ad avere pace…e del luogo dove l’anima del Faraone avrebbe trovato il suo riposo eterno…
’Io spero che possiate davvero stare assieme per sempre…’
"Indovina cosa ho scoperto?"
"Cosa?"
Il Faraone si sedette sulla scrivania del suo amante, accavallando le gambe.
"Sai, i tamagotchi mandano al computer della Kaiba i dati sugli scambi e sulle funzioni attivate. Un modo per sapere ciò che il pubblico preferisce"
"Non è violazione della privacy?"
Kaiba ridacchiò, allungando una mano ed accarezzandogli una coscia:
"No. Io so solo che in tal apparecchio sono stati fatti questo e quello scambio, e attivate tot funzioni. Ma chi sia il proprietario del gioco in questione, lo ignoro"
"Ah"
Con leggerezza scese dalla scrivania, andandosi ad accoccolare fra le braccia del suo ragazzo, fingendosi molto attratto dalla cravatta viola che portava.
"Continua"
Il presidente sembrava essere davvero di buon umore, e lui non voleva che si accorgesse dei sui cupi pensieri.
"Ogni personaggio, e ogni funzione, ha un codice, motivi di statistica. E…i personaggi che sono stati messi assieme più spesso sono stati la versione duellante di Yugi…ovvero tu, benché in realtà io abbia rappresentato lui col Duel Disk…e io"
Ci fu un po’ di confusione negli occhi viola, così Kaiba lo strinse a sé:
"E sai quali sono state le funzioni più usate, per questa coppia?"
"Hm?"
Lo sentiva, era eccitatissimo dall’idea di dirglielo…
"Al terzo posto, il duello"
"Che nei nostri non c’era, però"
Kaiba ridacchiò davanti alla sua espressione imbronciata:
"Noi abbiamo di meglio da fare…"
"Kaiba…"
Il diretto interessato lo zittì con un bacio:
"Al secondo posto, ci hanno fatto uscire assieme"
"Eh?"
Non se l’aspettava. Anche gli altri vedevano in loro una coppia?
"Al primo posto…questo"
e lo baciò. Con tenerezza, stringendolo a sé.
"L-Loro ci…"
"Hanno fatto baciare"
Il Faraone raramente l’aveva visto tanto soddisfatto…era come se avesse trovato la conferma alla loro storia, come se improvvisamente un nuovo mondo si fosse spalancato per loro: la possibilità di essere accettati, di dire tutto e…non aver paura.
"Kaiba…"
Il presidente lo strinse forte, nascondendo il viso contro il suo collo:
"Come ti è sembrato il tuo?"
"…fin troppo bello"
Si guardarono, le fronti appoggiate. Un velo di rossore adombrava le loro guance.
"Ho forse esagerato?"
gli chiese Kaiba, posandogli le labbra su un angolo della bocca.
"Assolutamente no…perché lo chiedi?"
Il suo ragazzo si allontanò di qualche centimetro, squadrandolo con sguardo un po’ triste:
"…mi sembri distante e in imbarazzo. Io…"
"Non è per quello!"
Il Faraone gli prese il viso fra le mani e lo baciò con tutta la passione che possedeva. Non era giusto…la loro storia non doveva essere a un passo o quasi dalla fine!
"Cosa c’è allora?"
Si guardarono, dolcezza con una punta di grigiore.
"…hai tempo per parlare?"
Kaiba sbirciò l’orologio, e scosse la testa:
"Fra dieci minuti devo essere in riunione. Ti bastano?"
"No…quando possiamo vederci con calma?"
"Uhm…"
Le dita affusolate sfogliarono veloci l’agenda, mentre gli occhi leggevano le scritte sottili:
"Dopodomani pomeriggio. Posso passare tutti gli appuntamenti a Mokuba"
"Perfetto…"
Kaiba gli impedì di alzarsi:
"Ti va bene se ti porto fuori? Potremmo prendere qualcosa assieme"
Il Faraone gli sorrise, appoggiandosi contro il suo petto:
"…passiamo assieme tutto il tempo…ti dirò tutto, promesso"
"Sono felice di stare con te"
Un sussurro lieve come vapore…l’antico re mormorò la stessa frase, mentre una lacrima solitaria moriva in silenzio sulla spalla del suo amante…
Fine
Vai all'Archivio Fan Fictions |
Vai all'Archivio Original
Fictions
| |