Desclamers:I personaggi di questa fic appartengono tutti ad Inoue
Dediche:Alla mia amiche Urdi grazie alla quale ho trovato la mia ispirazione! ^____^
Note:Questa fic è stata ispirata dalla canzone “behind blue eyes”dei Limp Bizkit, Vi consiglio di ascoltarla mentre la leggete!Grazie a tutte!
TAGLIENTE E GELIDO
Di Caska
Tagliente e gelido
Spirava tra le foglie, facendo volare lontano le più piccole che si chiudevano su loro stesse.
Trasportate dal quel vento impetuoso e ghiacciato.
Ghiacciato come il cuore di quel bellissimo ma crudele angelo che aveva spezzato il suo sensibile cuore.
Questo pensava il ragazzo seduto sul molo mentre osservava il sole che lentamente moriva nel mare,
mentre i pescatori tornavano dal loro lungo e faticoso giorno di lavoro.
Un sole rosso come i suoi capelli, come le lacrime che il suo cuore versava, lacrime di sangue.
Mancava un mese alle festività natalizie
Un solo orribile mese all’anniversario della morte dell’unica persona che lo abbia mai amato, suo padre.
Per ironia della sorta il suo adorato padre venne a mancare proprio il giorno della vigilia di natale, un giorno che per tutti è gioia e felicità ma per lui ora è solo dolore.
Un infarto e la colpa di non averlo potuto salvare, come gli rinfacciava sempre sua madre, prima di cacciarlo di casa.
Era passato un anno ma la ferita era ancora aperta, nessuno a consolarlo per rimarginala, solo il suo migliore amico, Yohei Mito, e la sua banda di sgangherati amici.
Gli unici che gli erano rimasti vicino ma non bastavano.
Quel giorno era peggio degli altri.
Tutto era cominciato la mattina a scuola quando Haruko aveva raccontato ai suoi amici dell’armata Sakuragi come trascorreva di solito la vigilia di natale in famiglia.
Calore, dolcezza, felicità, gioia con i propri cari davanti l’albero di natale ad aprire i regali.
In quel momento Hanamichi si sentì avvolto da una profonda tristezza ma soprattutto malinconia quando solo qualche anno prima anche lui festeggiava in questo modo il natale.
Il pranzo cucinato con amore dalla madre, il pupazzo di neve fatto con il padre mentre si rotolavano nella neve, gli auguri dei genitori ed i regali che erano scartati con curiosità ed aspettativa.
Tutto questo era improvvisamente scomparso lasciando il vuoto nella sua vita.
Ma non bastava il dolore per la morte del padre, anche quel baka kitsune contribuiva a farlo soffrire ancora di più.
Quell’ angelo bellissimo di nome Kaede Rukawa che lo aveva colpito fin dal primo giorno sulla terrazza.
Lentamente quel sentimento iniziale che provava per lui era aumentato nonostante si autoconvincesse di odiarlo e di amare Haruko.
Proprio Lui
Il ragazzo più ammirato della scuola
L’algida Kitsune
Il suo rivale
La sua nemesi
Il ragazzo che amava con tutto se stesso!
Proprio Lui lo aveva distrutto.
Annientato.
Calpestato senza rispetto per i suoi sentimenti.
Cosa si poteva aspettare in fondo.
Scaricato da 50 ragazze.
Sbeffeggiato per i suoi strambi capelli rossi.
Una schiappa nel basket!
Proprio come dicevano i suoi compagni di squadra.
Si proclamava il Tensai.
Sapeva bene di non esserlo.
E di non essere all’altezza di Kaede.
Odiato perfino dalla propria madre.
Come poteva quel ragazzo perfetto ricambiare colui che aveva ucciso suo padre?!
In fondo era giusto così.
Meritava quel trattamento anche se il suo cuore era ormai stanco di soffrire.
Aveva trovato il coraggio di dichiararsi.
Lui lo aveva guardato indifferente andandosene senza rispondere come se non esistesse.
In quel momento il suo cuore cessò definitivamente di battere frantumato in mille pezzi.
Osservava il sole che ormai era completamente scomparso.
Le tenebre lentamente si stavano avvicinando.
Avrebbe raggiunto la sua nuova casa da un anno.
Il monolocale che grazie all’aiuto di Yohei era riuscito a trovare in un quartiere molto povero della città.
Si sarebbe gettato sul letto dopo una doccia rilassante.
Avrebbe mangiato gli avanzi dei giorni precedenti.
E solo allora avrebbe liberato le lacrime amare.
Per poi svegliarsi il mattino all’alba per lavorare e racimolare qualche soldo.
Si alzò dal molo e si girò.
Le mani gelate nelle tasche della giacca per riscaldarle.
Si incamminò lungo la banchina.
Alzò il viso ed incontrò due bellissimi occhi blu.
Gli occhi che lo hanno fatto innamorare.
Gli occhi che da mesi non abbandonano i suoi sogni.
Gli occhi del suo angelo.
Gli occhi di Kaede Rukawa.
Occhi che però esprimevano per la prima volta sentimenti.
Tristezza.
Dolore.
Amore?
Possibile!
No non era possibile!
Il suo angelo non lo avrebbe mai guardato con quegli occhi.
Non lo avrebbe guardato affatto!
Era sicuramente una allucinazione.
Non ebbe tempo di terminare il suo pensiero che si trovò stretto da due forti braccia ed unito al suo meraviglioso corpo che lo riscaldava.
Stava sognando o era realtà?
Sperava.
Pregava che non fosse tutto un sogno.
Che proprio Kaede Rukawa lo stava abbracciando.
Calde lacrime fuoriuscivano dai suoi occhi non sapendo neanche lui il perché.
Forse per la gioia o per sfogarsi di tutto il dolore e l’amarezza accumulata.
Kaede alzò il viso.
Gli asciugò le lacrime con delicati baci sorridendogli in modo dolcissimo per rassicurarlo mentre le sue braccia lo stringevano più forte per non farlo scappare.
“Perdonami, ho avuto paura, pensavo che scappando avrei cancellato i miei sentimenti per te.
Ti amo do’aho!”
Gli sorrise di nuovo illuminando tutto il suo viso ed in particolare gli occhi di solito sempre inespressivi ma ora così dolci e carichi d’amore.
Hanamichi rimase incantato da quella visione ma soprattutto dalle sue parole.
Avvicinò le sue labbra a quelle del suo angelo per un tenero bacio che poi divenne più profondo ed appassionato.
Sussurrò un “Ti amo” di rimando sulle labbra dell’altro subito dopo essersi staccati in cerca di aria.
Insieme mano nella mano si incamminarono verso la loro nuova vita.
Incuranti dei giudizi altrui.
Certi dell’amore che finalmente li avrebbe uniti per sempre.
Owari.
Caska: Abbiate pietà di me!Non è bellissima lo so ma è la mia prima fic! ç_ç