Io sono Carrion, è questa la prima RuHana che scrivo, quindi un po’ di pietà…
Per chi non lo sapesse, i personaggi non sono miei (maledizione, ma perché no?) ma del grande e sublime dottor T. (o chi ne fa le veci…) e di tutta quell'altra bella gente della Planet Manga (sono loro, giusto?). Inoltre la canzone che dà il titolo alla Fiction è del Reverendo Marilyn Manson, di conseguenza non mia (ma va, non mi dire).
Spero vi piaccia…
Carrion

 


Sweet Dreams

di Carrion



Ti osservo. E non mi sorprendo di vederti bellissimo, la più bella creatura al mondo. Mi piace tutto di te, anche se ci ho messo un po’ per capirlo. Certo il fatto che siamo entrambi uomini non mi ha aiutato, anzi, all'inizio è servito solo a farmi sentire insicuro, e fare impaurire te. Tuttavia con il passare del tempo abbiamo imparato a capire i nostri sentimenti, e che non è poi così terribile stare insieme. Certo, secondo gli altri è sbagliato, fuori dagli schemi, intollerabile, e noi siamo solo due fottutissimi froci malati di mente. Ma io me ne fotto. Mi basta saperti mio, e sapermi tuo. Perchè siamo l'uno dell'altro. E nessuna fottuta regola potrà far cambiare idea a uno come me. 
Io, Kaede Rukawa, il ragazzo più desiderato dell'istituto Shohoku, e tu, Hanamichi Sakuragi, il ragazzo che ha collezionato 50 rifiuti. Non capisco come 50 ragazze abbiano rifiutato un ragazzo come te, brillante, estroverso, sempre sorridente, ed abbiano preferito stare dietro a uno come me, perennemente serio, freddo, menefreghista e con la faccia di bronzo.
Comunque, il passato è passato; quelle oche rimangono oche e resteranno con gli occhi puntati su di me, nonostante la tua sempre più crescente gelosia. Ancora non hai capito che sono tuo per sempre? Sei proprio un do'aho!
Ora siamo a casa mia, unico rifugio sicuro per due amanti come noi, senza altre persone che disturbino il nostro amore. Certo, ero sempre stato abituato alla lontananza semi - perenne di mio padre, ma in questi ultimi mesi sto quasi imparando a volergli bene per restare così tanto a lungo fuori di casa. In pochi sanno della nostra relazione: alcuni dei nostri compagni di squadra, e i tuoi inseparabili amici dell'armata Sakuragi. Mi sta bene che sappiano che ci amiamo, e se fosse per me lo scriverei sui muri di tutte le città del mondo, ma è come se tu ti vergognassi. Eppure quando facciamo l'amore non mi sembri tanto vergognoso, e mi salti addosso senza tanti complimenti. Non mi sembri vergognoso neppure quando fai le scenate di gelosia davanti al mio fan club, senza comunque lasciar trasparire niente che possa avere carattere equivoco. Ti da veramente così tanto fastidio che delle ragazze (e a volte anche dei ragazzi) sospirino per me? Beh, a me non darebbe così fastidio, anche se sarà difficile che succederà. Comunque ancora non capisco come non riescano a fare a meno di perdersi nei tuoi profondi occhi color nocciola, come non riescano a fare a meno di allungare la mano per accarezzare in tuoi corti capelli rossi, così morbidi e profumati. 
Come se i miei pensieri prendessero il controllo su di me, allungo la mia mano bianca e dalle dita fini sui tuoi capelli. Siamo seduti vicini sul divano, e tu guardi le acrobazie assurde che il mio gatto sta facendo con un gomitolo. Ora però ti sei girato e mi guardi fisso nei miei occhi azzurri, quelli che staresti ore e ore a contemplare, lo so. Tranquillo, contemplali quanto vuoi, sono tuoi. E' sera inoltrata, e la stanza è illuminata dalla flebile luce di una piccola lampada sullo scaffale, piuttosto lontano dal divano. Sono sicuro che vedi benissimo i miei occhi, perché hai un'espressione che ricorda molto l'estasi divina… bene, mi piace che sia io a farti quest'effetto. 
Ora però basta con gli sguardi, voglio toccarti. Voglio toccare la tua pelle calda, il tuo torace solido, voglio leccarti per sentire il tuo sapore nella mia bocca. Ho deciso, voglio essere nelle tue mani, voglio dipendere da te, solo da te. E so che né tu né nessun altro me lo impedirà. 
Mi alzo e mi metto davanti a te.
"Togliti la maglietta." ti ordino; è da parecchio che non parlavo (che novità, N.d.Carrion), e la mia voce risulta roca. Credo che a te non dispiaccia, mi dici che ho una voce sensuale. La tua è più sensuale, specialmente quando mi sussurri frasi spinte all'orecchio (cosa che ti piace molto fare, e piace anche a me), ma non te l'ho mai detto… anche se avrei voluto. Ma tu do'aho non sei uno stupido (anche se è come dire, tu stupido non sei uno stupido; N.d.Carrion) e lo capisci da te che mi piacciono e che mi piace abbandonarmi alle tue braccia.
Tu mi obbedisci, e io mi metto a cavalcioni su di te. Prendo il tuo viso tra le mani e mi abbasso per baciarti, mentre le tue braccia mi cingono la schiena. Le nostre labbra si toccano, le nostre bocche si aprono, le nostre lingue si cercano e danzano insieme. Hai capito cosa voglio? Si, hai capito, ma vuoi arrivarci con calma, lo capisco dal tuo sorriso e dalle tue carezze lente. Quando mi vuoi subito non esiti a spogliarti, spogliarmi e sbattermi; ma oggi sei in vena di coccole, e mi sta bene così. Tanto l'importante è che lo facciamo, e la pensi così anche tu. Mi stacco dalla tua bocca, le tue mani scendono lungo i miei fianchi per rimanere lì. Comincio ad accarezzarti il petto, ogni singolo centimetro di pelle. Sei stupendo. Lasci cadere indietro la testa e ti lasci trasportare dalle mie carezze (e chi non lo farebbe? N.d.Carrion). Pronunci il mio nome in un gemito di piacere; sotto di me sento la tua eccitazione. Mi avvicino per leccarti il collo, e le tue mani dai miei fianchi vanno ad accarezzarmi i capelli e a spingermi verso il tuo corpo, ottimo incitamento per dirmi di continuare. Ti mordo il collo, e non mi so trattenere dal farti un bel succhiotto. Forse ho fatto male, susciterà l'attenzione di molti e tu diventerai pazzo a nasconderlo. Comunque non mi sembri molto arrabbiato, anzi, nella tua espressione leggo solo piacere. Probabilmente non te ne sei accorto, o forse si. Ora non è il momento di pensare a certe stupidaggini, devo pensare solo a te. Scendo con la lingua e arrivo a un tuo capezzolo. Lo lecco e tu gemi di piacere. Comincio a mordicchiarlo lentamente, mentre spingi la tua eccitazione contro di me. Sono eccitato anche io. Ora non ce la fai più, prendi la mia faccia tra le mani e la scosti quasi con violenza dal tuo corpo.
"Andiamo in camera tua." D'accordo, come preferisci, d'altronde non ti è mai piaciuto sul divano. Ci alziamo e lasciamo il gatto a divertirsi con il suo gomitolo. Arrivati a destinazione, mi spoglio. Ma per niente velocemente, voglio farti vedere che posso essere un volpino caldo ed eccitante qualche volta. Ti siedi sul letto e mi guardi. Mi viene in mente che non l'abbiamo mai fatto con un sottofondo musicale. Cerco di pensare velocemente a una canzone che piace ad entrambi… "Sweet dreams"! Anche se tu non condividi la mia passione per la musica forte e per Marilyn Manson, ho notato che questa canzone non ti è mai dispiaciuta. Così la metto su al massimo volume, mi volto verso di te e mi tolgo la maglietta.
"Volpino maniaco! Solo a te poteva venire in mente una cosa del genere…" mi sorride mentre lo dice. Bene, è d'accordo. 
Mentre Marilyn inizia a cantare la prima strofa, mi avvicino con la maglietta in mano. Ora che sono vicino a te, mi prendi la maglietta dalla mano e la odori mentre chiudi gli occhi. Poi la butti dietro di te e mi sorridi. Ti prendo la testa tra le mani e la avvicino al mio corpo. Tu mi riempi di baci intorno all'ombellico facendomi il solletico e la mia bocca s'incrina quasi per formare un sorriso. Scendi con la faccia, e con i denti riesci a slacciare il bottone dei miei jeans. Ti accarezzo i capelli per incitarti a continuare, e tu lo fai. Sempre con i denti mi abbassi la cerniera. Prendi con le dita i bordi dei miei boxer e mi sfili via sia quelli che i jeans. Sono nudo davanti a te. Ma tu ancora no, e la cosa non va per niente bene. Ti accorgi della mia espressione, piuttosto infastidita dalla visione dei tuoi pantaloni. Subito ti alzi e ti togli slip e jeans. 
Ora va meglio, siamo nudi entrambi. 
"Sweet Dreams" continua ad andare nello stereo. Il volume è piuttosto alto, ma ti assicuro che le mie grida di piacere le sentirai comunque. Mi siedo sul letto, mi sdraio, apro le gambe. Ti sto indicando la via per il paradiso, do'aho. So che il tuo membro non potrà resistere ancora a lungo fuori da me. Ti sdrai finalmente sopra di me. Mi baci appassionatamente, come solo tu sai fare.
"Sei pronto, Kaede?"
"Lo sono sempre stato…"
Prendi al volo l'invito e scivoli dentro di me.
Si, impazzisco di gioia quando lo fai. Ti prego muoviti. Sono tuo. 
Ti stai muovendo dentro di me, spingi sempre più frequentemente il tuo sesso eccitato dentro di me, e io urlo dal piacere, assecondando i tuoi movimenti. Ora i nostri movimenti seguono il ritmo della canzone, e sono veloci e quasi violenti. Io urlo e dico il tuo nome, tu continui a spingere dentro di me, e finalmente veniamo, insieme, mentre la canzone giunge al termine. 
Esci con gentilezza da me e baci le lacrime di piacere sui miei occhi.
"Ti amo, Kaede." Che voce dolce che hai. Anche io ti amo. Ma non te lo dico, preferisco donarti uno dei miei rari sorrisi. Sei sorpreso, arrossisci, ma capisci il senso del mio sorriso. Mi baci, e ti sdrai accanto a me, tenendomi abbracciato. Prendo il telecomando e spengo lo stereo. 
Sono stanco, ho bisogno di dormire. Come al solito mi hai sfinito.
"Buona notte Hana-kun. Sweet Dreams…"



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E qui finisce la mia prima fiction, spero vi sia piaciuta. Mi raccomando, piano con le critiche e avanti con i complimenti (ma non vorrò un po' troppo?).
Scusate se non vi è piaciuta, ma mi è venuta l'ispirazione durante una pallosissima lezione di geografia.
Che dire ancora? Ah, si: devo ringraziare di cuore il Reverendo Marilyn Manson, i Placebo e i Timoria che mi hanno fatto compagnia con la loro musica…
Spero di scrivere qualche atra bella storiella con Hana e Kaede, o magari con qualcun altro, ki sa?
Vi saluto!!!
Pace, amore, EMPATIA.
Carrion


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