Salve a tutti! Qui è la vostra Miko che parla…nuova fic. Beh cosa dire,in primis…ecco un’altra fic che è venuta fuori dal nulla…c’era solo una mezza idea su una scena,ma non avevo ancora deciso niente,nemmeno i personaggi, ho iniziato così a scriverla su carta ( dove non scrivo mai,perché poi ci impiego sempre trent’anni per ricopiarla,ma il giorno ero proprio senza pc,così man mano mi accorgevo che andava avanti e che potevo inserirci altre cose…mi sono divertita a scrivere,me la ridevo tra me di quello che la mia mente,che ribadisco essere molto perversa,pensava e ideava. NOTA1: i personaggi non sono miei,io mi diverto solamente a stravolgere le loro vite. NOTA2: la dedico Ichigo,Ale e anche a Witch,alla quale sicuramente questa fic non andrà molto a genio…e che anche se mi ha chiesto di cosa parlava io non gliel’ho detto. Ciao e buona lettura da Miko!
Surprise
di Miko
Pow Rukawa
Domani è il mio compleanno,il primo dell’anno nuovo,e, il mio ragazzo mi ha promesso una fetta stupenda. Si è dato tanto da fare per trovare il locale e il personale disposto a lavorare per una festa di compleanno, dove si è affittato tutto il ristorante. Infatti questo è il primo compleanno che io e lui passiamo come una coppia e sono molto felice,mi ha promesso che sarà una bellissima festa e il regalo sarà ancora migliore,non vedo proprio l’ora. Per l’occasione abbiamo così deciso di comune accordo di affittare un ristorante nella zona più in della città,ci costerà tantissimo,ma ne vale proprio la pena. Abbiamo deciso di eliminare tutti i tavoli all’interno,in quanto di dovrà essere il posto per ballare,per quanto invece riguarda il cibo,questo sarà posto su un bancone messo a posta per tale scopo,dove gli invitati si potranno servire come meglio vogliono e le sedie saranno posizionate vicino al muro. Ho chiesto di posizionare sul soffitto una di quelle palle giganti formate da tanti specchietti,come quelle delle discoteche e delle luci psichedeliche e colorate. Sarà proprio una festa stupenda. Oggi invece,devo andare a consegnare gli inviti assieme al mio lui,non vedo assolutamente che sia domani,non ho mai desiderato che arrivasse questo giorno. È incredibile anche per me,invece sto qua a ripetermelo ogni giorno,se non avessi incontrato lui,a quest’ora,sarei ancora a casa da solo,come lo sono sempre stato gli anni prima di incontrare lui,quando non festeggiavo il mio compleanno. Ed è triste avere passato 20 anni della mia vita in questo modo. Mi alzo velocemente dal letto,il mio amore è giù che prepara la colazione,inutile dirlo che l’idea di questa festa,è stata sua. È stato lui che mi ha spronato a fare ogni cosa,in ogni istante della mia nuova vita. È da solamente un anno che ci conosciamo,ma in quest’anno mi sono attorniato di amici,sono riuscito,incredibile ma vero,a fare amicizia con tutti i ragazzi del mio anno universitario e della mia squadra di basket,dove gioco come titolare assieme a lui,e proprio loro saranno i miei invitati ed ho deciso di invitare anche la squadra delle cheerleader,le ragazze più rinomate in tutto l’istituto per la loro straordinaria bellezza e malizia assieme. Le ho invitate in quanto sono sempre presenti ai nostri allenamenti e,inutile dirlo,sbavano per tutti noi,e anche per me,anche se sono benissimo a conoscenza del mio essere gay e fidanzatissimo,non si fermano davanti a niente. Soprattutto una,che sinceramente mi chiedo ogni volta come abbia fatto ad entrare tra tutte quelle belle ragazze,sono belle,non lo nego di certo,non rientrano nelle mie preferenze sessuali,ma non posso non ammettere una cosa così ovvia e visibile da tutti,infatti,vedendo quello sgorbio di Haruko,tutti noterebbero la differenza. Lei,strana creatura non del tutto umana,afferma di essere bisex,ma è un orrore della natura,nemmeno una cieca si metterebbe con lei. Ogni volta che si mette quel gonnellino della divisa,capita sempre che qualcuno della squadra rigetti quello che aveva mangiato 3 natali fa,dopo quella visione. Le sue gambe sono piene,anzi, straboccanti di cellulite e smagliature,e la parte peggiore di tutto ciò e,che è anche piena di peli stile scimmia,da ciò si comprende il soprannome che gli ho affibbiato e che tutta la squadra,tranne il capitano,che è il fratello di questa,condivide: la babbuina. Per approfondire meglio,mi guarda sempre con occhi adoranti e molto da ebete a cui io mi scanso ogni volta per non incrociarlo e vado a rifugiarmi nel caldo abbraccio del mio amore,che è sempre pronto a dare a tutti una dimostrazione del suo amore per me. Come anche in questo momento,sono appena sceso in cucina,dove Lui sta ancora cucinando. L’odore della pancetta cotta inebria le mie narici,infatti,mangiamo all’americana,io lo facevo di già,a lui non piace,non gli ho fatto pressioni del tipo “ mangia quello che mangio io” ,infatti mi ha sempre chiaramente fatto notare che gli piace mantenere la tradizione giapponese,con il gohan a colazione. In fondo,ognuno ha le sue abitudini,preferenze e gusti.
<< Ciao amore>> mi dice mentre mi bacia appassionatamente sulle labbra,sento intanto le sue mani che scendono velocemente e senza indugi sul mio corpo quasi completamente nudo,infatti indosso solamente i boxer. Questo mio vestiario gli lascia accesso al mio petto e anche di una parte…leggermente…più in basso che,anche se coperta dal tessuto dei boxer è raggiungibile facilmente. Sento la sua mano che si concentra su quella parte palpandola avidamente,dopo pochi minuti la sento irrigidirsi notevolmente e decide in questo modo di poter inserire la mano all’interno per stimolarmi meglio e gliene sono grato. Toccando in questo modo direttamente la pelle,al solo contatto con la sua mano calda si irrigidisce sempre di più tra le mie gambe. Mi avvinghio allora al suo collo per reggermi meglio,perché sento che tra un po’ non avrò più forza di reggermi da solo,mentre lui continua a carezzarmi amorevolmente,anche se la posizione non è molto comoda. Mi sto eccitando e riesco pure a dire che sono al mio limite,la mia erezione pulsa dolorosamente,ho una voglia matta che mi prenda in questo momento,altrimenti,sono sicuro che potrei scoppiare,non voglio proprio soddisfarmi da solo. Voglio al contrario sentire di essere amato,sentire il suo pene che entra in me rendendomi unico e amato,sentire i suoi ansimi e il suo respiro che accarezzano la mia pelle e sentirlo in questo modo venire dentro di me,rendendoci una singola persona,un singolo essere. Mi chiedo,da quando io sia diventato così libidinoso.
<< Ti voglio >> riesco a mormorargli all’orecchio,lui dolcemente mi sorride sollevandomi da terra, e facendomi sedere sul tavolo mezzo apparecchiato. Lo guardo,mi sento bollente,sicuramente sarò diventato talmente rosso da poter fare concorrenza ad un gambero,non mi importa. Sto ansimando,sono bollente…sento uno strano calore che si diffonde dentro di me,mi lambisce le membra infuocandole al suo passaggio,per poi concentrarsi maggiormente nello stomaco e nel petto,per finire direttamente sul mio viso e beh…lì. Si abbassa i pantaloni del pigiama e noto che è completamente nudo ed eretto,si avvicina pericolosamente alla mia entrata che io ho messo in bella mostra per lui, poggia la punta e si spinge contro. Entra subito,non trova resistenze,oramai sono abituato a riceverlo e il mio corpo lo accoglie come meglio riesce a fare e cercando ogni qual volta di soddisfarlo al meglio,ma,nonostante questo,a volte ho l’impressione che non sia completamente soddisfatto,glielo leggo chiaramente negli occhi. E anche questa volta sembra essere così,vorrei sapere che gli passa per la testa,in modo da accontentarlo se posso,cerco ugualmente di non pensarci in questo momento. Sono completamente straiato sul tavolo,le mie gambe poggiate sulle sue spalle,le sue mani sui miei glutei lo aiutano a tenermi fermo,arrendevole al suo organo che perfora dolcemente il mio corpo. Non so come può succedere,non mi sto concentrando è strano,continuo a pensare,pensare e solo questo,sarà perché sono in fibrillazione per domani,ma… Black out. Sono venuto,il mio sperma giace sul mio stomaco,mentre Lui continua ancora a entrare e uscire da dentro me,lo vedo tendersi, sta per venire…grida come un animale il suo godimento,che si riversa all’interno del mio intestino. Esce da me,si sporge velocemente a prendere un asciugamano,con il quale asciuga il suo pene e la mia entrata,raccogliendo le tracce residue. È poco romantico,ma non abbiamo voglia di pulire,oggi proprio no. Delicatamente mi rimette i boxer,prende dal piattino un pezzo di pancetta abbrustolita e la passa sul mio stomaco,raccogliendo il mio seme che si frappone in questo modo al gusto della carne. Il mio amore,devo ammetterlo,è un vero e proprio porco,ha delle strane perversioni,che io a volte non condivido pienamente,tra questa quella di mangiare il cibo accompagnato dal mio sperma. Prima di portarselo alla bocca e mangiarlo,avvicina poi la bocca al mio stomaco leccando avidamente il liquido perlaceo che è rimasto sopra,salendo poi a baciarmi sulle labbra,facendo scivolare quello che ha prima raccolto dal mio stomaco dentro la mia bocca,unito dalla sua saliva. Rimango sempre disgustato da questo trattamento,mi piacerebbe mangiare il suo…non il mio,che trovo incredibilmente acre e disgustoso. Solamente dopo ciò si stacca divorando nuovamente con gusto la pancetta che gli era rimasta…con il suo speciale condimento. Si sposta da me,mi fa scendere dal tavolo e,dopo l’ultimo bacio,mi serve la colazione. Nella mia bocca sento ancora il sapore del mio sperma,non mi piace per nulla,mi sto sentendo male,ma mi sforzo ugualmente di mangiare quello che lui ha preparato.
Sono finalmente riuscito a salire in camera,mi sono lavato,vestito e profumato. Ho indossato degli abiti molto casual e ora attendo che anche Lui sia pronto. Dall’armadio prendo la busta preparata precedentemente dove ho messo gli inviti,ogni invito è composto da un biglietto dove è scritto ora e posto,e un braccialetto di plastica rosa per le ragazze e giallo per i ragazzi,che gli invitati dovranno indossare alla festa,in questo modo saprò chi sono gli imbucati alla festa,e i miei buttafuori provvederanno a fare il resto. Spero proprio che non c’è ne siano e non causino nemmeno stupide risse o altro. Sono riuscito ad avere per la serata un grande e famosissimo cantante,ho dovuto spendere tutti i miei soldi,ma ne vale proprio la pena…alla mia festa canterà Gakuto Camui.
<< Kae!!!!!! Scendi,andiamo a consegnare quelle cose>>
Scendo giù e mi metto le scarpe,lui è sulla porta che mi aspetta sorridente. Finalmente andiamo a consegnare gli inviti,sono già le tre….strano ma vero, ma manca solamente un giorno e qualche ora.
Pow *** ( NDMiko speravate che ve lo dicessi....ih ih ih…avete sbagliato,se lo volete sapere,dovete continuare a leggere e aspettare sino a che non deciderò di metterlo…ma credo che si sia già capito….)
Il mio Kaede è appena salito in macchina,ora andremo a consegnare gli inviti per la sua festa esclusiva,che io stesso mi sono preoccupato di organizzare già da un mese,lui non sospetta minimamente nulla di come sarà veramente. Infatti,oltre a quello che lui ha richiesto, ci sarà un personale e sexy tocco,sono sicuro che gli piacerà molto. Ma veniamo a noi,lo vedo allacciarsi la cintura di sicurezza della mia Mercedes Benz,le sue mani tremano leggermente,segno che è nervoso,dovrebbe esserlo ancora di più a mio parere, comunque ora non voglio rivelargli nulla,altrimenti non sarebbe una sorpresa….e lo è veramente!!! Per l’occasione ha indossato vestiti molto sportivi ,jeans chiari,maglietta bianca abbastanza aderente,che lascia intravedere una buona parte degli addominali e delle tue spalle muscolose,hai comunque avuto la decenza di portarti dietro una giacca. Non sembra ma sono un tipo molto geloso,ho il terrore che qualcuno ti potrebbe portare via da me,anche se capisco che è tutto frutto della mia fantasia,almeno la maggior parte delle volte,ma non sopporto che troppi ragazzi ti girino intorno,delle ragazze non mi preoccupo di certo. Arriviamo alla prima casa, dalla busta prende il biglietto,si toglie la cintura e apre lo sportello,il tutto compiuto con movimenti lenti. Lo vedo raggiungere la porta e suonare,un po’ incerto il campanello,che carino,mi fa tanta tenerezza. Attende alla porta che qualcuno gli venga ad aprire,e finalmente viene ricompensato,dalla porta ne esce un ragazzo altissimo e dalla carnagione scura,è Akagi,il nostro capitano,e dietro di lui fa capolino la sorella Haruko,con tanto di occhi a forma di cuore,non le sembra ancora vero di essere stata invitata al suo compleanno. La vedo anche svenire tra le braccia del fratello che sembra più interessato all’abbigliamento del mio lui,ma a quel punto e proprio il mio amore a salutare,girare le spalle e andarsene,lasciando a l’altro una bella visione del suo fondoschiena. È tornato indietro alla macchina, e risale a bordo,vedo un piccolo sorriso sulle sue labbra,adoro quando non vuole farsi vedere ridere dagli altri,ma alla fine finisce per lacrimare smisuratamente e ridere improvvisamente di gusto. Anche questa volta sarà uguale,non poteva d certo ridere in faccia a loro. Lo sento incominciare a sghignazzare,per poi ridere di gusto,le sue palpebre si chiudono, e le labbra si muovono sensualmente.
<< Ah…ah…ah…che ridere….era troppo divertente,l’hai vista?? È venuta ad aprirmi con un’orrenda fascia in testa e degli occhiali da vista osceni,ha detto che studiava…era troppo brutta>>
Ti guardo,non mi interessa lei,mi preoccupava più lui e il suo sguardo puntato su di te,e tu,sei tu quello che mi interessa…. Mi allungo,prendo la tua nuca con la mia mano e ti giro verso di me,ho voglia di baciarti,per dimenticare la mia gelosia.
<< Ti amo cucciolo,baciami>> sento immediatamente le tue labbra sulle mie che mi accarezzano,non rifiuti mai un mio bacio,e se ti rifiutassi….non te lo permetterei. La mia lingua vaga veloce all’interno della tua cavità calda,andando a giocare allegramente con la tua che risponde alle mie sollecitazioni,ben presto mi accorgo anche che le tue mani mi tengono la testa e ti spingi su di me,ma ti stacchi prima che io possa iniziare a toccarti maggiormente.
<< Dobbiamo andare a consegnare gli altri inviti,stanotte potremo continuare il discorso,ora voglio concentrarmi su questo,altrimenti finisce che dimentico qualche invito e poi domani non verrà nessuno…o vuoi andare tu a invitarli al mio posto…e poi….siamo in mezzo a una strada,non possiamo…>>
<< No…no…ci divertiremo stanotte te lo prometto…vedrai>> gli dico,anche se avrei voglia di fare altro che consegnare questi stupidi inviti,ma lui vuole farlo,quindi devo farlo,mi tocca. Accendo nuovamente il motore e riparto per una nuova casa.
Finalmente dopo tre ore abbiamo finito e possiamo tornare a casa,la sua faccia mi rallegra per tutti i giri che ho fatto e per tutti gli sguardi che gli anno gettato gli altri della squadra e del suo anno. Sono le 19.15 e finalmente siamo a casa. Tu sei in doccia,mentre io sono rimasto seduto di fronte al caminetto,guardo la sua fiamma che brucia inesorabile,il suo calore entra nelle mie ossa,ma in realtà ho freddo perché tu sei lontano da me e ti allontani sempre di più. Due braccia d’avorio accarezzano il mio petto dolcemente,mentre la sua bocca sia avvicina al mio collo,le sue labbra sono bollenti,ma sento anche il contatto con i tuoi capelli ancora umidi. Capisco da ciò che non sei ancora perfettamente asciutto e quindi ne deduco che indossi solamente l’accappatoio. Ti stacchi,aggiri il divano e ti siedi davanti al camino,scaldandoti le mani,mentre nella mia mente,alla visione della tua pelle nuda sotto l’accappatoio che crea un “vedo non vedo”,va a scombinare la mia mente con pensieri non molto casti e il desiderio di coprire la tua pelle con la mia si fa sempre più forte. Ho voglia di farti mio,di prenderti su questo tappeto,di fronte al camino,per dimenticare come oggi mi sono sentito mentre sorridevi cordialmente ad altri che non ero io,a come mi sono sentito misero. Quasi avesse sentito i miei pensieri,ti volti e mi sorridi,le tue iridi blu si cospargono di nuova vita. Mi sporgo così in avanti verso di te e catturo le tue labbra,finalmente,ho desiderato che ciò avvenisse per tutta la serata. Finalmente posso toccarti come piace a me,sfiorare ogni tuo angolo recondito del tuo corpo caldo ed eccitante. Dopo un suo sguardo che sembra molto accondiscendente,non capisco più nulla…il suo sguardo,non è quello che mi aspettavo,non è colmo d’amore come al solito,tutt’altro,mi sembra molto strano,come se non gli importasse che io lo amo e che voglio farglielo sapere….non ti permetto di guardarmi in questo modo.
<< Tu sei mio…non devi pensare a altro,devi solamente pensare a me e assecondare le mie voglie>>
Mi guardi stranito,vedo dai tuoi occhi,che forse ho osato un po’ troppo,il tuo sguardo è duro nei miei confronti e non capisco proprio cosa tu possa avere,ma non mi importa…ti stai incavolando,ma,non ho voglia di sentire quello che tu hai da dire,dei tuoi lamenti e delle tue finte arrabbiature che finiscono sempre nell’amore,quindi ora prenditi l’amore,perché non ho voglia di starti a sentire. Mi avvento su di lui con più forza di prima,cerca invano di liberarsi dalla mia morsa e di colpirmi con un pugno,che io schivo benissimo,non capisco proprio perché ora stia facendo così. Ti spingo sul tappeto,ti dimeni,non riesco più a fermarmi,mi accorgo che sto facendo la cazzata più grande della mia vita,ma stranamente non riesco a bloccarmi. Gli straccio completamente la roba che ha addosso,ora è inerme sotto i miei tocchi,ai quali non prova il piacere che volevo fargli provare,i suoi begli occhi…sono sbarrati…e leggo solamente terrore. Ma nonostante quello che vedo,il mio corpo si muove da solo verso il piacere che solamente lui mi sa dare,sono consapevole che sto mandando all’aria la prospettiva di un bel compleanno per te….ti prego di perdonarmi….ma proprio non c’è la faccio. Sono nudo,troneggio su di te,il mio volto è una maschera di Joker,con un sorriso maligno stampato sul volto,il tuo al contrario è di terrore per quello che sto compiendo,ti sto prendendo contro la tua volontà. Che cazzo sto facendo! Mi infilo,senza pensare,dentro il tuo corpo,muovendomi senza tregua e senza darti nessuna speranza di non essere preso in questo modo,eppure… hai lo sguardo vacuo,guardi il fuoco che continua a bruciare come il tuo orgoglio e la tua rabbia che in questo momento si consumano con le tue lacrime che si spargono sul pavimento. Solamente dopo avere visto le tue lacrime,riesco a fermarmi ed uscire da te,lasciando il tuo corpo ricoperto dal mio seme e dal tuo,che nonostante la paura,il tuo corpo ha provato piacere,non ne sono certo contento. Mi alzo,ti guardo…mi viene da piangere anche a me,non appena vedo lo stato in cui ti ho ridotto.
<< Scusa cucciolo…ho sbagliato…perdonami…dimentica quello che è successo,se puoi…io ti amo ancora e ti amerò per sempre…>> sussurro,ma so bene che mi puoi udire,raccogli lentamente l’asciugamano con il quale ti copri,mi guardi,tutto avviene in un attimo…e poi…
<< Vattene!!! Sparisci dalla mia vista!!! Non ti voglio più qua,sei solo un lurido bastardo!!!!!>> hai ancora la forza di urlare. Faccio come mi hai detto,scompaio dalla tua vista recandomi nella mia camera e solamente quando sono al suo interno mi rendo veramente conto di quello che è accaduto e di quello che io ho fatto. Probabilmente tra di noi sarà tutto finito,dopo ciò mi dovrò scordare di ogni cosa di cui andavo fiero,del suo orgoglio,della felicità che mi dava vederlo ridere,tutto….tutto è scomparso…e io….sono stato proprio io a distruggerlo. Sono finito….irrimediabilmente finito,domani sera,gli darò il mio ultimo regalo…
Pow Rukawa
Sono morto….oggi….oggi io,sono morto. Il mio ragazzo ha abusato di me,il giorno prima del mio compleanno. Non posso ancora crederci,lui mi ha creato e mi ha distrutto,tutto esattamente in un anno. Sono ancora qui davanti a questo fuoco che continua a bruciare,mentre la mia anima e il mio amore per lui si spengono pian piano,non riesco ancora a credere che l’abbia fatto davvero,non si è fermato,nemmeno quando ha visto il mio volto colmo di terrore,e quando io leggevo nei suoi occhi la pazzia,per quello che pensavi e che volevi fare. Perché lo hai fatto? È stato un bel pomeriggio,ci siamo divertiti,ero così felice per essere riuscito a consegnare tutti i biglietti e per averlo fatto in tua compagnia, è sempre stato molto gentile,stanne in alcuni momenti dove mi è sembrato strano,come se fosse geloso,ma non capisco di cosa. Lo sa anche lui che lo amo,ora però non più, e il motivo è quello di avere stravolto la mia esistenza,per avere cambiato con un solo gesto quello che provavo per lui. Non mi sarei mai azzardato a tradirlo. E poi anche se ci ripensassi,con chi lo tradirei,con i nostri compagni di squadra?? Neanche uno è il mio tipo,nessuno mi tratta meglio di lui. Sto parlando al presente,mentre dovrei farlo al passato,perché oramai ho perso fiducia in lui,e non voglio riconquistarla,né la sua,né quella di nessun altro. Mi rinchiuderò nuovamente in me stesso,come ero prima,facevo molto meglio a non credere in nessuno,e tutto questo,mi dovrebbe ripagare perché l’ho fatto? Questo sentimento schifoso che si è insinuato nel mio corpo e nelle mie ossa. Mi sento sporco,lui ha calpestato tutto di me,provo un’enorme sconforto. Alzo la testa e guardo l’orologio,sono le 21,ho fame…mi manca la forza di alzarmi e salire le scale per vestirmi,dovrei in questo modo entrare in camera nostra,dove c’è lui e no…non ho nessuna voglia di stare nella stessa stanza assieme a lui. Il solo pensiero che domani dovremo stare insieme nella stessa stanza e poi di seguito nello stesso locale,mi fa star male. Perché lui dovrà esserci,altrimenti sembrerà strano che manchi proprio il mio “ex” ragazzo che ha fatto tutto quello per me…già. Mi alzo,sono ancora nudo,indosso meglio l’accappatoio,mi dirigo in cucina,prendo una fetta di pane e la imburro,un succo d’arancia e lo poggio sul tavolo vicino al caminetto,approfitto anche per mettere altra legna sul fuoco che mi scalderà per tutta la notte e mi farà compagnia. Riprendo il mio posto sul tappeto iniziando a mangiare quel poco che ho trovato,ma che più che altro serve per il mio corpo,per saziarsi,anche se non ho molta fame,mi è passata completamente. Dopo aver mangiato,mi sdraio e cerco di stare il più possibile al caldo,rannicchiando il mio corpo come un piccolo bozzolo.
È mattino,sono già passate molte ore,non credevo proprio di poter dormire bene,stanche se la sensazione che mi accoglie al mio risveglio,non è delle migliori. Noto infatti che durante la notte,mi ha messo addosso una coperta per non farmi prendere freddo. Ma come sei premuroso… mi fai schifo,ti senti in colpa,ma ora non puoi più rimediare per qualcosa di troppo grave. Sento soprattutto qualcosa che mi ricorda la tua presenza in questa casa,l’odore del bacon alla mattina,sei tu. Sei a pochi metri da me e mi prepari come ogni mattina,ma dubito che ci saranno ancora molte volte che me la potrai preparare,perché da oggi ho deciso di chiudere con te. Sento i tuoi passi,ti stai avvicinando a dove mi trovo io,non voglio,vorrei solamente scomparire da questo luogo,ma non è umanamente possibile che ciò avvenga.
<< Kae tesoro,la colazione è pronta>> dici mettendomi la colazione sul tavolo,ma evitando accuratamente il mio sguardo.
<< Non ho fame!!>> dico solamente,il mio tono è sgradevole,perché è così che voglio che sia,non voglio nulla da te,e voglio fartelo capire,non voglio la tua pietà per quello che hai commesso,non avrai di certo il mio perdono.
<< Augur.>>
<< Cosa??? Auguri??? Ma che cazzo vuoi ah? Non ti azzardare,hai capito,non devi pensare a me. È finita non lo hai ancora compreso!!! Levati dalle palle!!! Ti odio con tutto me stesso>> butto finalmente fuori,ora sto meglio. Non è vero. Sto male,ancora dannatamente male,ed è solamente colpa sua. È pentito,lo vedo dal suo sguardo,mi faceva male una volta vederlo così,ma ora tutto è cambiato. Il mondo è sempre troppo duro e crudele. Mi sposto andando nella mia stanza ,ho urgente bisogno di una doccia e una paura tremenda di restare nella stessa stanza con te,non voglio fartelo sapere,anche se probabilmente ne sei già a conoscenza. Salgo lentamente le scale,le gambe mi fanno male,mi fa male anche lo stomaco e la schiena,deve essere dovuto a come sono stato preso violentemente. Apro l’acqua della doccia e ripenso ai nostri momenti felici che abbiamo trascorso sotto quest’acqua. Tutta la casa mi trasmette piccoli attimi del nostro amore,che il mio io segna come passato remoto, qualcosa che vorrei dimenticare,ma che probabilmente non mi leverò più dalla testa,perché il primo amore,non si scorda mai. Eppure,io so che quest’acqua riuscirà a cancellare qualcosa di lui,almeno le tracce esterne che a lasciato sul mio corpo e la violenza che ho subito,e anche il mio grandissimo errore di donargli il mio cuore. L’acqua scivola imperturbabile sul mio corpo bagnandolo e togliendo quelle prove,passo le mani sul mio corpo accompagnando i movimenti dell’acqua,voglio cancellare ogni ricordo,ogni…minima cosa condivisa e vissuta con lui. Ogni sorriso,ogni parola d’affetto,ogni bacio,ogni pensiero che il nostro fosse vero amore. Mi sono sbagliato,può succedere,ma fa tremendamente male. Sono nuovamente triste,le mie lacrime si mischiano al getto d’acqua che cade giù e lascio che scendano assieme a lei. Ho solamente voglia di scomparire nel nulla più oscuro in modo che tutti mi potranno dimenticare. Ma è impossibile,almeno oggi,in cui tutti ricordano la mia festa per il mio compleanno,e nel momento in cui sarò con loro,spero di dimenticare come mi sento ora. Sono talmente stanco che la mia mente si rifiuta di pensare e di porsi problemi. Così lascio che sia il fato a decidere per me,esco dalla doccia e mi dimentico tutto,mi vesto,sono pronto per la mia festa,mi sono messo dei pantaloni di pelle nera aderentissimi, maglietta bianca ugualmente aderente con dietro disegnato un dragone nero,ho pettinato i capelli con il gel,non mio ma suo,io solitamente non ne uso,mi sono profumato e ho voluto osare,tracciando sotto i miei occhi una linea di matita nera che dona al mio sguardo il fascino da “bello e dannato”,per ultima cosa prendo il giubbotto dall’armadio. Sono pronto per recarmi alla mia festa e sistemare un po’ le cose al ristorante,voglio essere la quando arriveranno i miei invitati,non come mi aveva detto lui. Scendo giù ed esco senza che lui riesca a formulare una frase di senso compiuto riguardo al mio comportamento. Oramai non mi importa più di nulla,il Kaede Rukawa che lui conosceva non esiste più,quello dolce,carino e sexy con lui,se lo scorderà a sue spese. Cammino veloce per le strade del centro,dove prenderò la metropolitana che mi porterà vicino al ristorante. Durante il tragitto mi scontro con una persona che li per li non riconosco,ma poi tutto mi diviene più chiaro e riesco a mettere a fuoco,è il numero 14 della nostra squadra,Mitsui,l’ex del mio ora “ex”ragazzo,ci sarà anche lui alla mia festa di stasera,lui non voleva,ma è un mio amico in fondo,quindi ho deciso di invitarlo e ora di dirgli una cosa che gli farà fare i salti di gioia.
<< Hisa…ti devo parlare di una cosa che penso ti renderà felice e io….kami…ne devo parlare con qualcuno,altrimenti continuo a morire dentro>>
Lo vedo preoccupato,in fondo,è un buon amico anche se all’inizio non lo sopportavo granché,conosceva troppo bene lui.
<< Ru…cosa ti è successo,sei sconvolto e sbattuto,ti è successo qualcosa di grave,con me puoi parlare liberamente lo sai,se non ci confidiamo tra noi…>> mi dice,ma posso chiaramente scorgere nella sua voce preoccupazione mista a curiosità. In quel tempo che ho passato con lui,ho imparato a conoscerlo,so che è una persona molto curiosa,poi se riguarda me e il rapporto con il suo ex,lo è ancora di più,vuole sempre sentire le news buone o brutte che sono. Per questo mi piace come amico,e quando ho dei problemi e voglio dei consigli,parlo sempre con lui.
<< Puoi riprendertelo>> dico solamente e vedo che lui forse intuisce qualcosa,ma è molto confuso,non capisce.
<< Che cosa stai dicendo Ru,non scherzare,lo so benissimo che siete innamoratissimi l’uno dell’altro,quindi non dire queste cose, se lui ti sentisse si arrabbierebbe!>> mi dice un po’ arrabbiato.
<< Lo sa già,che da domani non staremo più insieme,gliel’ho detto oggi.>> ribatto,vedo i suoi occhi dilatarsi spropositatamente per la sorpresa della notizia e si inscuriscono per la rabbia.
<< Ma che cazzate stai dicendo,ma ti senti,ti prenderei volentieri a pugni in questo momento,sono veramente furioso,cosa c’è che non va? Da un momento all’altro poi…avanti ieri eravate tanto felici,non è materialmente possibile che in questo poco tempo che sia accaduto qualcosa che ha cambiato e mutato il vostro rapporto.>>
<< Mi ha violentato>> mormoro smorto,è dura ammettere una cosa così tanto grave,mi sto per mettere a piangere,ma cerco ugualmente di contenermi. Lui mi guarda,è sconvolto,si fa più vicino a me.
<< Kami…scusa….non posso crederci,è sempre stato dolce con te,ti proteggeva come un cucciolo e ti trattava come un oggetto prezioso e raro…e…kami-sama,non riesco veramente a crederci>>
<< E’ così,io non volevo,è accaduto ieri,quando siamo andati a consegnare gli inviti era un po’ strano,ma nulla da preoccuparsi,poi…poi arrivato a casa mi ha buttato a terra e …non c’è la faccio…non riesco,non voglio ricordare,voglio solamente dimenticare>> dico, è vero,mi fa troppo male,non sono ancora pronto a dimenticare cosa è successo. Il mio amico sembra capirmi perché mi abbraccia forte e mi stringe a se,facendo forza sia a me che a lui,devo averlo veramente sconvolto e mi dispiace.
<< Scusa Ru…non devi darmi nessuna spiegazione e mi devi scusare…perdonami per quello che ti ho detto. Non lo avrei mai creduto che potesse arrivare a tanto…che bastardo>>
Mi prendo ancora qualche attimo di silenzio per riflettere,ho veramente poca voglia di andare al ristorante,anche se dovrei rivedere alcune cose sulla sistemazione del tavolo,del rinfresco e delle sedie,se magari qualcuno si vuole sedere,come me,perché di ballare proprio mi è passata la voglia.
<< Auguri,Buon Compleanno!!>> mi dice anche se il suo sguardo è serio e triste,alza il sopraciglio, << oggi è il tuo compleanno o sbaglio,e io non te lo avevo ancora detto,anche se immagino che tu non sia molto contento di questa giornata,visto dopo quello che mi hai raccontato…ti auguro sinceramente di trovare una persona che ti completi meglio di lui e ti dia tanto amore e felicità>> mi dice in ultimo. Spero anche io di trovare una persona che potrò amare con tutto me stesso e in cui potrò riporre la mia fiducia,non come questa volta.
<< Grazie Mitsui,sei veramente un buon amico. Ora devo andare al ristorante per vedere le ultime cose…>>
<< Ma non avevi già sistemato tutto?? Oh…ho capito,se vuoi andiamo a fare un giro se non vuoi rimanere da solo,tanto io non ho nulla da fare,contavo di venirvi a trovare,ma forse passerò un'altra volta>> mi guarda con un sorriso di comprensione,poggia un braccio sulla mia spalla e senza nemmeno lasciarmi il tempo di rispondere,mi tira via verso le vie del centro. Passiamo di fronte ai negozi occidentali che mettono in bella mostra le vetrine allestite con luci colorate e addobbi natalizi,figure a noi sconosciute come giapponesi,improvvisamente ci fermiamo davanti ad un ristorante di quelli che cucinano all’aperto con le classiche tendine.
<< Ti va di entrare a mangiare qualcosa,scommetto che non hai ancora fatto colazione,vero? >>
<< Hai ragione >> si ha proprio ragione,ho una fame immane,forse perché non ho mangiato la mia colazione,che lui con le sue mani mi ha preparato,e ora…non ci vedo più dalla fame…mi andrebbe qualcosa di calorico da mettere sullo stomaco. Entriamo,non c’è quasi nessuno,in fondo è ancora presto,ci sediamo al bancone,lui mi da il menù,lo sfoglio senza gran voglia,non ho voglia di decidere,solo di staccare un attimo.
<< Ordino io per te,non ti preoccupare…>> mi dice, e a sua volta sfoglia il libretto e sorride felice,forse per aver trovato qualcosa che gli piace. Dopo un paio di minuti il cuoco è da noi a prendere le ordinazioni.
<< Cosa prendete??>>
<< Vorremo due okonomiyaki con carne…uova e…ci metta anche qualche verdura,faccia lei,con molta salsa di soia per me, mentre la stessa cosa ma senza soia per il mio amico>>
L’uomo anziano annuisce e inizia a preparare quello che abbiamo ordinato,sulla piastra calda,l’olio frigge leggermente.
<< Ti piaceva vero quello che ho ordinato?>>
<< Si,non ti preoccupare. L’importante ora è riempire lo stomaco>> rispondo anche se mi sento strano,ho una strana morsa alla bocca dello stomaco che non mi fa apprezzare quello che sto per mangiare e che decido di accompagnare con una birra,che in realtà ci viene offerta dalla casa,dopo avere visto la carta d’identità di Mitsui e supposto che anche io fossi maggiorenne e…in realtà, ora che ci penso,lo sono. Finalmente arrivano le nostre ordinazioni. Inizio a mangiare di gusto,bevendo grandi sorsate di birra,magari un po’ di alcool mi farà bene,sono anche conscio di non potere esagerare,me ne rendo perfettamente visto che sarà stasera che mi sbronzerò completamente e per un po’ scorderò tutto. E da domani vivrò nuovamente solo,e voglio farlo sapere al mio amico,perché sono sicuro che andrà da lui,non appena si troverà senza casa.
<< Da domani credo che avrai un nuovo coinquilino,visto che io abiterò da solo nella mia casa!>>
<< Cosa??>>
<< Hai sentito bene,abiterà da te,io,non lo voglio più vedere,mi da la nausea solamente vederlo e…quella è casa mia e posso fare quello che voglio>> è una scusa egoista e una pretesa bastarda,ma non riesco a trovare una soluzione migliore,e quale soluzione migliore ha trovato la mia mente? Rispedirlo seduta stante dal suo ex.
<< Ok,ho capito,come torno preparerò nuovamente la sua stanza>> tradisce il tutto una nota di felicità che non riesce a nascondere,in fondo,è rimasto sempre innamorato di lui…e il seguito avverrà naturalmente. Guardo l’orologio,devo proprio andare,è passata una bella oretta,almeno non sono stato da solo,la festa inizia alle 19,sono intenzionato a tornare un po’ a casa dei miei e dormire sino alle 18.30,ho un sonno assurdo,poi prepararmi e andare alla festa,in fondo non ho nulla da fare,e anche loro mi volevano vedere per il mio compleanno. Prendo i soldi e gli deposito sul bancone,poggio di seguito una mano sulla sua spalla dandogli una leggera pacca, << ci vediamo stasera>> dico e scompaio fuori dal locale. La strada per la casa dei miei non è molto distante,e come vi arrivo i miei mi accolgono a braccia aperte e capiscono il mio stato,lasciandomi andare a riposare. Ho sonno.
Pow **** ( NDMiko non ancora, mi spiace…ma oramai si è capito alla grande!)
Sono rimasto solo,in questa casa ora,e nella vita senza Kaede. Sono veramente un coglione,ho rovinato tutto e la colpa è solamente mia,e di non so cosa mi sia passato nella mente di prenderlo contro la sua volontà,non mi è mai accaduta una cosa così. Stanotte ha dormito davanti al fuoco,senza una coperta perché sicuramente non avrà avuto il coraggio di entrare in camera,visto che gli ho monopolizzato il letto. Per fortuna sono andato a controllare e gli ho messo una coperta addosso,ma quello che ho visto non mi è piaciuto,il suo viso era una smorfia di dolore e tristezza anche nel sonno. Questa mattina ha rifiutato la colazione che gli ho preparato come ogni mattina, e mi ha fatto chiaramente capire che tra noi era finita,quindi è inutile che io rimanga qua,sono sicuro che lui è del mio stesso parere. Mi preparo la borsa velocemente,non ho la più pallida idea di dove sbattere la testa,dai miei di certo non posso tornare,devo cercare qualcuno che mi accolga senza troppe storie. Passo velocemente dalla cucina alla mia camera,ho messo in ordine il cibo che Kaede non ha mangiato,ora mi faccio le altre valigie e sistemo tutta la mia roba. Non appena termino,chiamo a quel locale dove avevo affittato la sorpresa che deve uscire dalla sua torta,fare lo spogliarello,era tutto così carino,ma ora è inutile. Prendo la cornetta e compongo il numero che ho imparato a memoria.
<< Pronto,salve sono ***,avevo ordinato lo spogliarellista nella torta,volevo sapere se si potrebbe annullare la serata,perché sono successe delle cose e…beh si capisco che è già stato informato che aveva un incarico ma…ho capito…quindi non c’è nulla da fare…mi consiglia di parlargli al momento e chiedergli di limitare il suo show….beh proverò così,grazie ugualmente!>> metto giù,non si può più annullare,cavolo, ha sprecato in questo modo altre ordinazioni…lo capisco ma… sono proprio curioso di vedere chi hanno mandato,mi avevano detto che era nuovo,speriamo bene e che non combini casini. Guardo l’ora,le 14,non so che cavolo fare ,mi siedo sul divano e guardo un po’ di tv,ma non c’è nulla di interessante come sempre,le stesse cose monotone. Decido che è meglio che me ne vada e trovare qualcuno all’interno del campus che mi possa accogliere almeno per un po’ di tempo,proverò da Miyagi,almeno con lui cazzaggiamo per qualche ora e poi andiamo assieme alla festa. Indosso le scarpe e il giaccone ed esco. In giro non c’è nessuno,tutte quelle che ci sono,sono delle coppie che si abbracciano,le invidio da morire. La gente mi passa accanto senza degnarmi di uno sguardo,sono diventato veramente patetico,non riesco a scordarmi che la colpa è solamente mia,la città mi sembra così vuota senza di te accanto,senza i tuoi timidi sorrisi,la tua sicurezza e certezza nel riuscire sempre,queste tue cose non mi accompagneranno più e me ne dispiaccio troppo. Sono arrivato al cancello del campus,mi dirigo verso il suo alloggio,salendo velocemente le scale,arrivo davanti alla porta e busso,ma nessuno viene ad aprirmi,busso nuovamente ma mi risponde una voce femminile,mi rendo conto che ho sbagliato momento,è in compagnia di una ragazza e immagino bene cosa stiano facendo… sto per andarmene quando:
<< Ciao,perché vai via?>> mi dice quella voce,che riconosco essere quella di Ayako,una mia collega di università.
<< Ecco…si volevo solo fare un saluto…>> dico ma sembra proprio che non mi creda,infatti fa una strana faccia.
<< Si…si…vieni pure tanto non abbiamo nulla da fare. No guarda passo un’altra volta,non vorrei disturbare>> dico ma scopro ben presto di avere preso un granchio su quello che pensavo stessero facendo.
<< Giocavamo a twister,vuoi unirti a noi,così è più divertente>>
<< Grazie volentieri>> rispondo senza pensarci granché,entro dentro,vedo l’atmosfera gioiosa all’interno.
Passo quattro ore con loro giocando prima a twister,poi a playstation non appena Ayako va via per iniziarsi a preparare,in effetti è quasi ora,anche io ci dovrei pensare e vedo che il mio amico e già in fibrillazione,sbaglia tutte le mosse e continua a guardare l’orologio,decido di salvargli le figuracce.
<< Beh…smettiamo,mi sembra ora di prepararci,potrei usare anche io il bagno,devo sistemarmi l’acconciatura e sono pronto.>> dico dissimulando il mio stato d’animo,lui mi guarda con fare sospetto,me lo sento ora mi fa quella domanda che non volevo sentire.
<< Ma…come mai non sei con Rukawa???>>
<< Abbiamo litigato…>> non ho voglia di dare spiegazioni e sembra che lui accetti la mia risposta come buona,non avrebbe ricevuto ugualmente qualcosa di più,lo vedo dirigersi verso l’armadio e prendere la roba che dovrà indossare questa sera,io mi alzo e vado nell’altra stanza,ho deciso di aspettare che si sistemi prima lui,in fondo sono a casa sua,mi dispiacerebbe se si sentisse costretto a cedermi il suo posto. << vado di la,fai pure con comodo,poi mi sistemo io un attimo,tanto tra un po’andremo,ci vuole un po’ di tempo prima di arrivare al ristorante,è abbastanza lontano da qua,dobbiamo prendere due metropolitane.>>
<< Ok,non ci metterò molto,devo solamente infilarmi questa roba,ehm…potresti fare uno squillo ad Ayako,anche dal tuo cellulare va bene,così capisce che deve venire qua,così andiamo assieme,doveva venire anche Mitsui,ma sembra abbia preferito andare da solo…ci vedremo tutti là>> così entra nel bagno,lo sento armeggiare sino all’ultimo con la lampo dei pantaloni e mandare qualche maledizione a un indirizzo sconosciuto e uscire tutto in tiro e profumato,mi guarda dopo un po’ e mi fa cenno con la mano che posso entrare. Mi chiudo in bagno e mi guardo allo specchio,sono proprio a terra,ho due occhiaie enormi e gli occhi arrossati come una persona che non ha dormito da molte ore,anche con il trucco che mi sono fatto prestare da Ayako non se ne andranno via,se non si noteranno ancora di più….che palle! Non so ancora perché dovrei andare alla festa,solo per recitare una parte che non mi si addice più,quella del ragazzo innamorato,anche se io lo amo ancora,è l’altra parte che non ricambia il mio affetto,e questo mi fa male,ma so che non potrà cambiare. Me lo sto ripetendo all’infinito,anche per convincermi che devo lasciarlo perdere altrimenti tutto si complicherà ancora di più. Mi sistemo meglio che posso anche i capelli che stranamente oggi non vogliono rimanere nella solita posizione,sarà per via del mio umore,che nemmeno i capelli si sistemano,che sfiga oggi… esco dal bagno più sconvolto di prima,sembra che abbia fatto altro che sistemarmi i capelli,e lo comprendo dallo sguardo della ragazza del mio amico che mi sorride con fare sornione,io abbasso gli occhi e si velano di tristezza,a quel punto lei non sa più cosa pensare. Passa lo sguardo al resto della casa e spinge il suo ragazzo verso la porta,lui intuisce e fa segno anche a me di seguirlo così lui potrà chiudere la porta di casa sua. Siamo finalmente fuori,l’aria è gelida,sicuramente tra poco nevicherà,il primo dell’anno nevica sempre qui a Kanagawa, sistemo meglio la sciarpa attorno al mio collo,mi metto il cappello e infilo i guanti pesanti,altrimenti potrei ghiacciare,vedo che la situazione dei miei amici non è molto migliore,ma almeno si scaldano l’uno con l’altra con i loro corpi,si avvolgono la stessa sciarpa,abbastanza lunga sul loro collo e camminano abbracciati tra la neve che lenta inizia a cadere verso il basso. Durante il tragitto non parliamo,c’è troppo freddo anche per quello,faccio strada velocemente e gli guido al posto di ritrovo,che hanno organizzato per poter andare alla festa tutti assieme,lo so anche io,perché sono stato proprio io ad organizzarlo. Troviamo una gran folla che aspetta davanti alla metropolitana,come arriviamo tutti si stupiscono della mia presenza,anche una certa Babbuina che intuisce il perché io sia li e non con il mio ragazzo e me lo sputa immediatamente in faccia.
<< SIiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii……ti sei lasciato con Rukawa………..lo sapevo!!!!!!!!!!!!>> esclama mentre il fratello vedendo il mio sguardo le da una sonora botta in testa,non credevo che fosse capace di maltrattare la sua piccola e affettuosa….e scema sorellina.
La guardo con non curanza,gli altri non mi chiedono niente,tanto non risponderei ugualmente,ci dirigiamo verso il treno che dobbiamo prendere,non c’è nessuno per fortuna,ma ci pensiamo noi a occupare tutto il posto,non ci stiamo quasi,siamo tutti stretti e appiccicati,in piedi e in posizioni strane,io sono schiacciato tra due corpi,quello di un compagno di università di Kaede,che stranamente continua a guardarmi ed a strusciarsi allusivamente al mio inguine,non riesco a comprendere come ciò possa accadere,mentre dall’altra parte,sono sbattuto contro Akagi,e anche lui fa la stessa,cosa…oddio…non voglio credere a quello che sta succedendo…sono tra due balestrati che si strusciano…sensualmente direi, sulle mie parti basse,dietro e davanti,e io come uno scemo cosa faccio…mi sto eccitando da morire,e sembra che il ragazzo biondo ossigenato che ho davanti se ne sia reso conto. Improvvisamente qualcuno spinge all’entrata e il tipo che non conosco mi finisce letteralmente addosso,peggio di come era prima,ora ho il suo viso sul mio collo e la sua bocca che soffia sul mio orecchio.
<< Beh,non ti piace questa situazione?>> mormora flebilmente al mio orecchio.
<< No…staccati da me…io sto con Kaede ti ricordo…e non so neanche chi tu sia…>> gli dico mentre lui non demorde e si struscia ancora più sensualmente alla mia gamba,sono sicuro che tra un po’ inizierò a gemere incontrollatamente,forse è dovuto al fatto che oggi non mi sono ancora masturbato,visto che con Kaede lo facevamo anche alla mattina,i miei ormoni non richiedevano altre particolari attenzioni. Mi vergogno per quello che sta accadendo,mi ritrovo a rispondere ai gesti del ragazzo davanti a me,ondeggiando il bacino e andandogli incontro amorevolmente.
<< Koshino…mi chiamo Koshino…>> mi fa sapere,anche se la mia mente è più concentrata per quello che sento sul mio inguine e per il fatto che anche lui sente il mio sul suo,sono veramente impazzito,la strada è ancora lunga e io,ho tutto il tempo di venire con calma dentro i miei pantaloni,tanto nessuno se ne accorgerebbe. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare da quelle sensazioni,mentre la mia mente immagina che al posto di quel ragazzo ci sia il mio amore,sempre sensuale come al solito,e mi trovo a desiderare un maggiore contatto,quando,sento un’asta dura che si poggia sui miei glutei…non ci posso credere,qualcuno si sta dondolando sul mio fondoschiena,e so anche esattamente chi è,non ci posso credere,ho sempre sospettato che mi spiasse da sotto la doccia o nei momenti in cui io e il mio amore,sbattendocene altamente della presenza dei nostri compagni,finivamo a farlo sotto le docce o sulla panca.
<< Allora è vero che ti sei lasciato con il nostro bel numero11…>>
Oh Kami…non credo a quello che sta avvenendo infatti non potrebbe essere più spaventoso di così,ci sono due persone,tra le quali sono incastrato che se la vorrebbero fare con me e io…io cerco…invano,di pensare a Kaede,ma proprio… mi muovo ancora più sensuale e accertandomi di toccare sia l’uno che l’altro ragazzo o meglio…cazzo che ho vicino a me,i due si stringono maggiormente,così io mi sento come un salsicciotto in metto ad un panino…questa cosa mi eccita da morire,non avevo mai pensato ad avere due ragazzi che si comportano così e pensare che la loro fantasia,probabilmente sono io. Il gorilla si tiene con una mano alla maniglia,mentre l’altra la poggia sul mio fianco e cerca di entrare dentro i miei pantaloni,vendendo ciò Koshino fa lo stesso,ma invece di entrare nei miei pantaloni entra nei suoi e se li sbottona,posso chiaramente vedere il suo bellissimo organo che sale verso la superficie,è veramente molto <<……Aaah…>> emetto senza che me ne renda quasi conto, il gorilla dietro di me,mi ha completamente calato i pantaloni alle ginocchia e i boxer e ora gioca avidamente con la mia capella,si stacca e in un attimo posso sfregarmi con il mio amico davanti,quando i nostri membri si toccano,sento come una scarica elettrica che mi percorre tutto,non avevo mai provato una sensazione così….e…dietro,poggiato sulle mie natiche c’è un membro ancora più grosso,che non riesco a vedere che mi apre le natiche in due a ogni passaggio…io sono la parte attiva,non quello che riceve…non voglio ricevere nulla…che desiderio appagante e….cerco di inserire al meglio le mie natiche sul suo uccellane,cavolo…lo sto desiderando…sto desiderando che mi penetri. Sarà colpa di questi due maschioni che mi si sono attaccati come una ventosa,del luogo pubblico e pieno di gente intorno a noi,di questi due organi che sento sfiorare il mio corpo,ma…ho una voglia matta di farlo qua,e ho intenzione di farlo,oramai ho capito che non potrò mai più avere il mio amore,e così Akira Sendoh (NDMiko…ah…ah…ah…ih…ih…ih…avete quindi scoperto con quale personaggio me la sto prendendo…prego continuate pure a leggere) si prepara a essere sverginato! Mi spingo prepotentemente su Akagi,porto una mano dietro e riesco a toccare il suo uccellone duro come il marmo che aspetta solamente di penetrarmi,sono eccitato come un toro,non mi era mai successo,sto desiderando più uomini alla volta,avrei voluto avere il pene del mio Hisa da spompinare,ma purtroppo per me non c’è,vorrei anche essere circondato da un mare di bei maschioni…desidero…
<< Ti piacciono le orgie…ah? Non lo avrei mai immaginato…Sendoh…>> mi dice Akagi,mentre io continuo a menare il suo uccello e farmelo sbattere sulle chiappe. Non rispondo,sento Koshino che si avvicina al mio viso,al mio orecchio e …
<< Ti eccita farlo in pubblico,lo facciamo vedere a queste belle signorine per bene come Akira Sendoh dell’università di Kanagawa lo prende in culo e inonda la bocca di un ragazzo appena conosciuto??>> mi domanda e io non capisco più niente,sorrido solamente. Lui si abbassa e io rimango alle mercè dei ragazzi che ci sono davanti a me,oramai è chiaro a tutti che io mi sia lasciato e non me ne importa nulla,perché quello che sto provando ora…vale tutto…no è una bugia…niente vale il suo amore,ma io non voglio più soffrire e soprattutto voglio dimenticare,e so che questo mi farà dimenticare. Koshino si è abbassato portandosi all’altezza del mio pene e senza troppi indugi lo ha preso in bocca,il ragazzo ci sa fare,è un vero e proprio virtuoso del pompino,sa dove succhiare,dove leccare e quando farlo,mi strizza inoltre i testicoli divinamente stimolandomi al massimo,dopo tutta questa goduria iniziale sento anche un dito…enorme,ma un dito, inserirsi nel mio ano,provo un dolore allucinante,ma l’eccitazione mi fa lasciarlo da parte e iniziare a muovermi cercando di andare incontro a quel dito e prenderlo più affondo,avrei voglia di gemere. Un altro tipo si avvicina davanti a me,non so chi sia,ma non voglio nemmeno saperlo, si poggia sulle spalle del biondino che continua il suo lavoro ai miei piedi e prende a baciarmi sulle labbra avidamente,ora sono occupato in ogni punto e sto godendo hai limiti di… << Aaaaaaah>> butto fuori,anche se risulta più silenzioso di quello che pensavo,una lingua,che sicuramente non è quella del molosso dietro di me,si insinua nella mia apertura e lecca avidamente,non solo me,ma anche il cazzo che tra poco mi trapanerà. Mi stacco dalla bocca che mi bacia insaziabile,mi sporgo all’indietro,guardo il gorilla e l’unica frase che mi esce è…
<< Fottimi Akagi…fottimi…ho bisogno di prenderlo nel culo perché sono uno schifoso bastardo….che gode per avere tanti ragazzi intorno a se…e che questa notte ha stuprato il suo ragazzo…>>
Vedo i suoi occhi divenire brace e non so se sia colpa di quello che gli ho detto o del fatto che ho detto di avere violentato il mio lui…ma non mi importa. Sento solamente un grosso membro che si insinua senza preavviso dentro il mio intestino,ho voglia di gridare,ma le mie urla vengono soffocate dalla bocca che rimane ancora sulle mie labbra,non riesco a credere che faccia così tanto male,sento che mi sta spaccando la pelle della mia apertura,lo sento chiaramente,ma non posso tirarmi indietro proprio ora,sono stato io che ho iniziato a provocare e ora ne pago le conseguenze. Il dolore che provo dietro viene tuttavia un po’ attenuato dal piacere che mi fa provare il biondino,che imperterrito continua il suo lavoro sempre con la stessa passione per quello che fa. Sto per allontanare tutti da me,mi fa un male boia,sono sicuro che dopo non riuscirò neanche a camminare, ora capisco,quando Lui mi diceva che provava dolore a essere preso con tanta forza e io non li davo ascolto,ho sbagliato anche in questo.
<< Mmmm….male….sm….etila….>> riesco a mormorare tra un bacio e un altro…sto veramente male,ma gli altri sembrano non volermi dare tregua e continuano ugualmente a stravolgere il mio corpo e a prendersi la mia verginità anale.
<< Basta?? Pensa al tuo ragazzo e goditela>> mi dice Akagi spingendo più forte dentro di me,mi accorgo anche che i suoi testicoli sbattono prepotentemente sulle mia natiche <<..ora dovrai resistere…ti farò provare la sensazione del mio sperma dentro il tuo corpo…>> si muove sempre più veloce,spero sia in dirittura d’arrivo perché io non c’è la faccio più,sono sfinito,vengo nella bocca che si prende cura delle mie parti basse,mi sto per accasciare,devo ammettere di non avere mai avuto un orgasmo più intenso,ma capisco anche quello che ho dovuto subire,mi gorilla alle mie spalle si muove ancora un paio di volte prima di artigliarmi i fianchi e venire all’interno del mio intestino. Si stacca e esce da me,il ragazzo che mi baciava continua,ma io mi devo pulire e rivestire,non posso presentarmi in questo modo,sgocciolante….chissà lui cosa penserà,senza riflettere mi spingo in avanti facendo uscire il bestione che ho dentro dal mio retto e afferrando veloce dei fazzolettini di carta con i quali cerco in qualche modo di tamponarmi e raccogliere il liquido seminale che esce dal mio intestino,quando lo porto davanti agli occhi lo vedo rosa,ciò vuol dire che si è mischiato anche il mio sangue e che ora sto sanguinando…non vedo l’ora di arrivare al ristorante,dove mi potrò controllare e sistemare,sperando che lui non ci sia ancora.
<< Beh frocetto ti è piaciuto??>> sussurra Akagi al mio orecchio,facendomi impallidire notevolmente,mi sistemo la mia roba mentre tutti quelli che erano vicino a noi,mi guardano con uno strano sorriso sul volto che non mi piace per nulla,quei bastardi lo vogliono dire a Kaede,non ci credo. Ho appena finito di sistemarmi che sento il treno fischiare e annunciare la nostra fermata. Come le porte si aprono tutti si fiondano verso l’uscita e io rimango travolto dall’orda che mi fa arrivare fuori dal treno senza che me ne accorga. Prendono il bigliettino e guardano il ristorante dove si trova,io lo so,ma non sono intenzionato a dirglielo,improvvisamente mi ricordo che devo incontrare il ragazzo dell’agenzia,e non ne ho proprio la voglia,soprattutto dopo questo,che il mio unico desiderio è quello di sedermi…chissà se riuscirò a sedermi. Vedo che il gruppo si sta muovendo nella giusta direzione per il ristorante,lo hanno trovato per mia sfortuna,così sono costretto a seguirli,in poco tempo,il giro di una decina di minuti siamo di fronte al ristorante,a lato vedo una macchina scura,deve essere il ragazzo che ho ordinato. Mi separo dal gruppo e raggiungo con fatica la macchina,busso al vetro oscurato del guidatore,qualcuno da dentro abbassa il vetro,è un uomo con i capelli neri,affascinante sulla quarantina che mi guarda attendamene e attende che mi presenti,almeno credo, non riesco però a vedere il ragazzo che probabilmente è seduto dietro.
<< Sono Sendoh…siete qui per quell’ingaggio…ecco io…dovrei parlare con il ragazzo se me lo consente,per spiegargli cosa deve fare>>
<< Sa già tutto>>
<< No…ecco…ci sono stati dei cambiamenti…>>
<< Sali dietro>>
Mi accorgo che non è molto propenso a parlare,infatti dice solamente il minimo indispensabile. Faccio come mi è stato detto e mi accingo a salire sul sedile posteriore,notando che qualcuno si è accorto che mi sono allontanato e mi osserva salire in macchina. È buia,ma vedo una figura al suo interno,poi qualcuno apre il tettuccio e posso finalmente vedere il ragazzo che mi hanno dato. È stupendo. Mai vista una creatura tanto bella. Ha pelle ambrata e una splendida capigliatura rosso fuoco,che sembra naturale,non riesco a vedere gli occhi perché sono nascosti dagli occhiali da sole che ha sul naso,vedo che non dice e non fa nulla,è girato verso di me,ma non riesco a comprendere nemmeno se mi stia guardando o meno.
<< Ciao,tu sei?>>
<< Sono il ballerino>> mi dice solamente,capisco che non ho il diritto di sapere chi è. Inizio così a spiegargli cosa deve fare o almeno che deve limitarsi a fare il suo show.
<< Posso chiederti una cosa??>>
<< Prego>> mi risponde senza molta enfasi.
<< Questo è il tuo primo incarico,sei sicuro di sapere fare il tuo lavoro?>> mi ritrovo improvvisamente una mano sul collo della camicia che mi spinge verso lo sportello,l’ho fatto infuriare,non avrei dovuto domandarlo,in fondo me lo hanno assegnato. << Scusa…allora….lo spettacolo dovrai cambiarlo un po’..vedi un po’ tu come ti viene meglio,ma non deve essere molto osè,poi..>> prendo la foto di Kaede dalla tasca del mio giubbotto per mostrargliela << devi avvicinarti a lui,è lui il festeggiato e poi fai il tuo spettacolo…>> lui prende la foto tra le mani,la osserva e si toglie gli occhiali da sole,vedo che i suoi occhi scintillano,è rimasto affascinato da lui. I suoi occhi sono stupendi,così caldi…infuocati come i suoi capelli.
<< Ho capito,possiamo andare. Chiamami Sakura.>>
Mi dice mentre apre lo sportello e scende dalla macchina,lo imito anche io,oramai non c’è più gente,sono tutti entrati,così lo faccio entrare dal retro e gli mostro la torta dalla quale,al momento opportuno dovrà saltare fuori,lui annuisce senza molta convinzione. Ora posso studiarlo bene,è alto e muscoloso,ha veramente un bel corpo,altrimenti non farebbe questo lavoro,la sua camminata è molto elegante,con questa fa risaltare la sua bellezza e gli abiti che indossa. Non si è vestito in modo particolare,ha un paio di jeans chiari a vita bassa e una camicia,ma è sexy,sono sicuro che gli piacerà veramente. Me ne vado verso l’uscita per poi rientrare dalla porta principale.
<< Non ho intenzione di cambiare il mio show,sottospecie di Porcospino umano…quindi regolati di conseguenza…>>
Non ci credo…lui…oh kami…non riesco minimamente a immaginare quello che farà… Lascio perdere e entro nel locale,è veramente….veramente…sono senza parole,ha modificato molte cose che avevo scelto io,poi improvvisamente lo vedo. È attorniato da una massa di ragazze che gli fanno gli auguri,riuscendo a coronare il loro sogno di poterlo baciare…almeno sulla guancia. Ed ecco la babbuina che si avvicina a lui e gli sussurra qualcosa,lo vedo voltarsi e guardare nella mia direzione, i nostri occhi si incrociano…i suoi sono freddi. Decido di non avvicinarmi ancora,quindi salgo sulla pedana del dj e mi informo sull’ospite che abbiamo invitato,mi dice che è in una stanza,ma che sta per fare la sua comparsa,quindi salgo sul palco e prendo il microfono in mano,devo o no presentarlo.
<< BUONASERA A TUTTI….POTREI AVERE LA VOSTRA ATTENZIONE!!!>> grido e vedo che i presenti si voltano subito verso il palco e mi guardano pieni di aspettative,tra gli sguardi che ricevo c’è anche il suo. << BENVENUTI AL PARTY PER I 21 ANNI DI KAEDE…>> tutti applaudono e si mettono a fischiare,sanno che oramai accadrà qualcosa << PER FARE GLI AUGURI A KAEDE E’ VENUTO UN OSPITE SPECIALISSIMO CHE TUTTI VOI CONOSCERETE….FATTE UN GRANDE APPLAUSO A GACKT!!!!!!!!>> la folla è in delirio solamente a sentire il nome,e non appena lo vedono salire sul palco qualcuno sviene,è veramente stupendo,scendo dal palco e lascio a lui il microfono.
<< Salve a tutti!!! Dove è il festeggiato…sali sul palco Kaede!!>> esclama e Kaede,in brodo di giuggiole sale sul palco e saluta il cantante con un bacio sulla guancia…kami sono troppo geloso…<< tanti auguri!!! E ora iniziamo con Vanilla!!>>
La musica inizia, Kaede scende dal palco ancora tutto emozionato, si avvicina a me,mi guarda ma non dice nulla,solo uno sguardo e si siede su una sedia in disparte.
Pow Kaede
La festa è iniziata,è arrivato anche lui,ma la parte più bella è quando sono stato chiamato sul palco e ho potuto conoscere il mio cantate preferito che mi ha anche salutato con un bacio sulla guancia,credevo di svenire,è stato stupendo…Gackt intendo,lui è arrivato in ritardo,ma non mi interessa infondo questa è la mia festa. Ci sono tutti i miei invitati,all’entrata qualcuno,come al solito ha cercato di imbucarsi,ma la mia idea dei braccialetti è stata geniale,qualcuno ha cercato di passare con bracciali comprati da loro,ma che io ho riconosciuto immediatamente come non mai e gli ho fatti buttare immediatamente fuori. Sono seduto sulla sedia,non ho affatto voglia di ballare,sento qualcuno che si siede vicino a me,è Akagi,mi guarda in uno strano modo…proprio non capisco perché inizia a ridere.
<< beh???>>
<< Il tuo ragazzo è un pervertito…>> mi dice con fare saputello che io non sopporto e non capisco nemmeno cosa voglia dire,ma non vedo cosa gli interessi e cosa mi interessi,così evito anche di ribattere e mi limito a guardare la gente che balla e si diverte sulle note di Gackt. Mi alzo,lo sguardo insistente del mio capitano mi sta irritando, e vado a ballare,mi mischio veloce con la folla,mi scateno,lascio che la musica entri dentro di me e mi avvolga con il suo ritmo incalzante. Si è impossessata di me,e ora mi muovo in suo compagnia,come con un’amante,lei è la mia amante… La musica si blocca e canta un’altra canzone,sempre con il suo solito stile,mi fermo ad osservarlo,sembra che niente lo possa toccare,c’è solamente lui,la sua voce e le sue note,si muove in uno strano ballo dove sembra accarezzare la sua musica e palparla…mi piace proprio.
Purtroppo è finito,ha potuto cantare solamente due canzoni,perché dopo aveva degli impegni,ma è stato bello ugualmente…mi sono divertito…mi è piaciuto… Vedo Akira che si avvicina nuovamente al palco e non riesco a comprendere perché,non c’erano altre sorprese,vedo che compare ad un lato della sala,un’enorme torta di compleanno…ma cosa diavolo succede,io non ho ordinato quella cosa…e non capisco nemmeno perché tutti sorridano….non possono sapere,ma sorridono in modo strano,l’ho già detto…
<< Ecco la mia sorpresa per te dolce Kae…buon compleanno!!!>>
Grida Lui dal palco e io non coprendo,ma vedo che tutti si voltano verso la torta e lo faccio anche io, la parte superiore della torta si alza e ne viene fuori un bellissimo ragazzo,sexy…bollente…viene verso di me…non ci credo…è uno spogliarellista come minimo…ricordo che me ne aveva parlato… e… lo ha chiamato davvero. È il suo ultimo regalo,e me lo voglio godere… Si avvicina sensuale a me,i suoi fianchi ondeggiano leggermente mentre seguono il ritmo della musica, ha dei pantaloni a vita bassa che mostrano le ossa dei fianchi…kami è fantastico…mi piace da morire…la sua pelle contrasta con la sua camicia bianca…sono senza parole,è alto,forte e muscoloso,salgo un po’ con lo sguardo e vedo il suo viso…un angelo…un angelo con i capelli di fuoco…sono senza parole,anche il mio viso deve essere una maschera di sorpresa,perché nel suo avvicinarsi sensuale a me lo vedo sorridere e i suoi occhi si illuminano di mille sfaccettature…kami…mi ho avuto un colpo di fulmine…no…cosa sto dicendo…non posso averlo avuto,dopo quello che ho subito e… La mia mente non ragiona,segue come ipnotizzato gli occhi e il corpo di quel ragazzo,che ora è di fronte a me e mi sorride dolce e sensuale…avvicina il viso al mio…sento il suo respiro sulla mia bocca…ho paura…ma sono anche piacevolmente colpito…
<< Tanti auguri Kaede…sei stupendo…non ho mai visto un ragazzo più bello di te…>> mi dice come un soffio,credo lo dica a tutte le persone per cui lavora,ma quando lo guardo negli occhi devo supporre, o che sia un bravo attore o che dica la verità…i suoi occhi sono così belli e così caldi… Si muove sensuale,si allontana da me e inizia la sua lenta danza,solo per me,non guarda attorno anche se mi sembra che sia un tantino a disaggio,ma si limita a guardarmi negli occhi,con uno sguardo penetrante.. Ondeggia il bacino,scende a terra in una posa sensuale e incomincia a toccarsi con le mani,il petto, come se qualcuno lo stesse spogliando,il suo sguardo sta diventando liquido…come se stesse immaginando di fare l’amore, infila le mani dentro la camicia e la strappa,facendo saltare i bottoni,lasciando così un’ampia visione del suo bellissimo petto glabro. Le ragazze urlano,sono in delirio,ma a me non mi importa di nulla ma solamente di quell’adone che ho davanti ai miei occhi. Ho voglia di toccarlo,mi giro un attimo e vedo che anche le altre persone avrebbero voglia di farlo…mi spiace è venuto per me…l’ho visto prima io. Si riavvicina a me,mi prende la mano e se la porta sul suo petto,la fa scendere più giù verso il bottone dei suoi pantaloni,mi guarda,chiude gli occhi,si avvicina al mio orecchio e geme…kami... sta gemendo…non posso davvero crederci…non mi importa più un fico secco degli altri… non ha ancora finito il suo spettacolo,ma non sopporto che qualcun altro che non sono io,possa vedere le sue nudità,è stupido lo so…ma sono stato folgorato da questo ragazzo e non me lo voglio fare sfuggire. Senza riflettere lo prendo per la mano e lo trascino verso i bagni,la gente ci guarda,vedo anche Akira che abbassa gli occhi affranto. Lo spingo dentro e chiudo la serratura a chiave…per fortuna mi sono fatto dare tutte le chiavi…
<< Posso continuare…>>
Mi dice…si che puoi continuare, con la testa mimo un si…ho la gola riarsa… Continua il suo balletto imperterrito,ma si ferma e sembra pensare a qualcosa,ma non comprendo. Si avvicina sempre di più a me, prende le mie mani,questa volta entrambe e se le porta sul suo bellissimo corpo.
<< Spogliami…mi piaci…mi piaci da morire…>>
<< Lo dici a tutti quelli per cui lavori…>> dico,sono duro,ma è quello che penso.
<< E’ il mio primo incarico…questo intendo…non ho mai lavorato in questo settore prima…io… ti prego… mi chiamo Hanamichi Sakuragi…>> dice e io credo di svenire,non riesco a pensare che questa era la sua prima volta,era così…stupendo…
<< Kaede…Kaede Rukawa>> sbiascico il mio nome,ma poi mi rendo conto che forse lo sa già,mi guarda e arrossisce leggermente,è così bello.
<< Kaede…Kaede baciami…baciami e spogliami…non so cosa mi sia preso…non ti ho mai visto...eppure ho come la sensazione di conoscerti da sempre…e desidero ardentemente sentire le tue mani che mi sfiorano…>>
Cosa?? La mia mente si domanda cosa??? Anche io desidero toccarti, amarti, mi piaci…mi piaci da morire…sto di nuovo cedendo e lasciando il mio cuore a qualcuno,ma inconsapevolmente so che lo posso fare,mi da sicurezza e…non penso più a nulla e mi avvento su di lui. Sembra essere sorpreso,ma dopo porta le sue mani sul mio corpo e mi spoglia con estrema dolcezza,accarezzo le sue labbra e le succhio nella mia bocca,ha un sapore fantastico,mi ricambia,anche se è molto inesperto…mi piace che sia così…sento che la sua lingua finalmente risponde alle mie carezze e mi sembra di volare,non riesco a capire questa sensazione,non l’avevo mai provata,il mio cuore è colmo d’amore e mi sembra così leggero da poter volare. Porto le mie mani all’altezza dei suoi pantaloni,glieli slaccio e infilo la mano…è nudo…non ha nulla…accarezzo la sua virilità che si indurisce velocemente,ma non gli calo ancora i pantaloni,lui geme e si contorce contro di me. Sono eccitato da morire…vorrei che anche lui mi toccasse come faccio io,mi stacco un po’ e lo guardo,il suo respiro è affannante e la sua bocca ricerca aria.
<< Mi hanno richiesto senza niente sotto…>> cerca di giustificarsi…non mi sono mai sentito così.
<< Kami…Hana…toccami…toccami ovunque…voglio sentirti…mi piaci da morire…sono quasi sicuro di amarti…è possibile?>>
Mi guarda e sorride << Si è possibile,perché ti amo anche io,e non mi era mai accaduto.>>
Credo che l’amore vero esiste e ho incominciato nuovamente a crederci non appena ho incontrato i suoi occhi. Lo bacio avidamente,le sue mani si insinuano sotto la mia maglietta,la sollevano e me la tolgono,mi osserva e come attirato dai miei capezzoli,ci si butta sopra un po’ maldestro…me li lecca e succhia contemporaneamente….mi inarco ai suoi tocchi,sto provando un piacere indescrivibile. Mi spoglia velocemente di tutto quello che avevo addosso,mi gira intorno…dal suo sguardo non crede che possa essere reale,si ferma dietro di me. Ho paura. Che succeda quello che… ma i miei pensieri si interrompono quando mi bacia la nuca,all’attaccatura dei capelli,prosegue il bacio dolce,si stacca e sento uno strano rantolo. Mi giro,lo guardo…è sbiancato… mi prende per le spalle e mi scuote violentemente quasi.
<< Chi ti ha fatto quello…chi…io lo ammazzo…>>
<< Di cosa stai parlando Hana>>
Mi aggira nuovamente,si abbassa all’altezza delle mie natiche,mi costringe a guardarmi nello specchio accanto a me, vedo un taglio all’altezza delle mie natiche…mi intristisco…abbasso gli occhi e guardo a terra.
<< Aaaaaaaaaaaaaah…>> sto provando un piacere inimmaginabile, sta leccando dolce il taglio,ma nel leccarlo sfiora anche la mia apertura…con una dolcezza che Akira non aveva mai usato con me… << Hanaaaa…>> lascia quella parte di me e passa davanti,con la sua mano prende il mio organo e lo tocca come un bambino inesperto. Sto impazzendo…lo stacco da me,non voglio che lo faccia,anche se ne ho un immediato bisogno, mi butto a terra con lui,sul tappeto del bagno,che ho fatto mettere pulito e che credo nessuno abbia ancora utilizzato…lo bacio ancora…lui mi sorride dolce,nei suoi occhi leggo aspettative e un po’ di paura. Voglio farlo godere, gli tolgo i pantaloni,guardando avidamente il suo membro eretto e non ancora scappellato così, lo afferro e muovo veloce la mano verso il basso,ora posso vedere tutta la sua bellezza,ha una punta rossissima,come i capelli del proprietario,il paragone mi fa ridere,e sorrido,strano ma vero,sono riuscito a sorridere. Alza la mano e la poggia sul mio viso,una carezza morbida e vellutata,come quella che si fa ad un bambino,e lui la fa a me,chiudo gli occhi e mi lascio accarezzare,gli bacio il palmo della mano,mi passa un dito sulle labbra e io tiro fuori la lingua,non so cosa mi stia accadendo,sono veramente ardito,ma non mi importa,al ragazzo che ho davanti sembra piacere questo mio aspetto. Toglie la mano e fa ricadere il braccio a terra,rimane quindi fermo e in balia di quello che potrei fargli. Lo guardo un ultima volta e scendo verso il basso,dove mi accingo a prendere il suo membro tra e labbra,lancia un urlo,mentre io mi beo dei suoi gemiti e mi pregusto il suo buon sapore,che invade la mia bocca e le mie narici,con la mano mi porto verso il basso,dove inizio a stimolare piano la sua apertura,so come avvengono queste cose,non voglio fargli provare il minimo dolore,non appena sfiora l’apertura con un dito lui mi guarda sconvolto,non capisco. Mi viene un idea per aumentare il suo piacere, continuando il lavoro sul suo membro con la mano,mi sposto verso il basso…ora il mio viso si trova a stretto contatto con le sue bellissime natiche sode, sposto un attimo la mano e le separo,infilandoci la lingua e umettandolo con la saliva,facendogli provare allo stesso tempo un grande piacere,ma sento qualcosa che cambia,sta cambiando posizione,lento gira,all’altezza della sua faccia ora c’è il mio pene,si aggrappa alle mie natiche e lo prende completamente in bocca. Il mio primo 69,non riesco veramente a crederlo…sento la sua bocca che mi da piacere,la sua lingua che mi sfiora dove sono più sensibile,ciò mi induce a continuare sempre più in fondo e a dargli sempre più piacere. Oramai la mia lingua esce ed entra dalla sua entrata,e ogni volta cerca di entrare più affondo e di esplorare la sua cavità,lui sembra gradire molto,geme e urla il mio nome. Ad un tratto si blocca e si toglie il mio pene dalla bocca,guardandomi insistentemente.
<< Lo vo….glio,non resisto …più… ho bisogno…>>
Non hai bisogno di dire altro,ho capito,mi stacco da te,ti giri inconsciamente,ma io voglio vedere i tuoi occhi,voglio vederti mentre godi,ti rigiro e faccio coincidere nuovamente le mie labbra con le tue…sai di me…e io…so di te…
<< Sei stretto…>> gli sussurro,lui diviene rossissimo,balbetta qualcosa e io comprendo che lui…è ancora vergine…non so nemmeno quanti anni abbia,ora che ci penso…non mi importa molto in fondo…si invece,sono contraddittorio. << Quanti anni hai?>>
<< 20>>
Sorrido,probabilmente deve ancora compierli,quindi ha la mia stessa età. Mi sistemo meglio su di lui,voglio un po’ sfregarmi e sentire che effetto fa il suo corpo sotto il mio,è stupendo,i suoi pettorali si incontrano con i miei,i nostri capezzoli si sfregano creando una piacevole scossa elettrica che ci fa gemere. Non resisto più,gli apro le natiche in due,prendo la mia virilità con la mano e la punto verso la sua apertura,che facendo un po’ di fatica iniziale,si apre cedevole alla pressione inglobandomi nel suo intestino caldo,lancia un urlo,la prima penetrazione fa sempre provare un po’ di dolore,ma cerco ugualmente di calmarlo riiniziando a pompare la sua erezione,in modo che si concentri sul piacere che gli da il mio gesto e che poi,con il maggiore sfregamento riceva piacere anche dalla penetrazione. Infatti è quello che accada dopo le prime stinte iniziali,lui piega le gambe e le divarica leggermente,facilitando anche a me la penetrazione,era la prima volta anche per me,non avevo mai fatto il ruolo attivo, e mi piace,ma vedo che anche quello passivo,soprattutto per il mio amico non è male,e anzi,da grandi soddisfazioni fisiche. Si spinge verso il mio pene,in questo modo entro completamente nel suo corpo,poi,come aumento il ritmo trovo quel punto magico che lo fa gridare,mi artiglia forte la schiena con le unghie,allaccia le gambe dietro i miei glutei e mi spinge inconsciamente a prenderlo meglio. Ansimo sul suo collo,mentre lui fa lo stesso con il mio.
<< Credo di amarti…semb….aaaaaaaa….imposs…ibilee….aaaaaaaaaah… Kaeeeeeeeeeede……si…aaah…..si….si….aaaaah……..ah……..ah…. continua…>>
Mi ama,non riesco a crederci,spingo più forte dentro di lui e lo riempio con il mio seme,non me ne sono nemmeno accorto,spingo ancora un ultima volta prima di uscire fuori dal suo corpo e aiutarlo a farlo venire,ma mi accorgo che muove la mia mano violentemente su di lui,grida…inarca la schiena…e ricopre il suo petto di prezioso nettare che mi preoccupo di recuperare tutto con le labbra e ingoiare.
<< Anche tu…è troppo presto per me…dire nuovamente ti amo….ma il sentimento che provo è molto vicino all’amore.>>
Lui mi guarda e mi sorride imbarazzato,credevo si arrabbiasse,ma forse ha compreso,sento la musica nuovamente e mi rendo conto che…quella era la festa per il mio compleanno e che…ho lasciato tutti gli ospiti fuori a divertirsi,anche io mi sono divertito.
<< Sei il mio bellissimo regalo di compleanno Hana…>> gli dico prima di aiutarlo ad alzarsi,siamo di fronte allo specchio,mi sto rivestendo,mentre lui è ancora nudo e seduto sul lavandino e mi guarda con occhi da cerbiatto…mi sta nuovamente salendo la voglia,ma devo contenermi. Lo vedo che mi guarda la patta dei pantaloni con fare interessato ma io mimo immediatamente un no con la testa che lo fa desistere dal suo pensiero,gli riconsegno i pantaloni,mi ricordo poi che la sua camicia è rimasta di la,prendo un asciugamano e glielo metto sulle spalle,non voglio che prenda freddo,e non voglio nemmeno che gli altri lo vedano così. Lui ora è mio. Devo ringraziare Akira. Quando apro la porta vedo che tutte le persone smettono di ballare e guardano nella mia direzione,dove il mio ben poco vestito amico,e probabilmente anche io,sembriamo reduci da una scopata travolgente…e lo siamo. Lo prendo per mano,mi avvicino alla pista da ballo,dove ricordo era finita la sua camicia,la prendo e gliela infilo, mi dirigo verso l’uscita tra gli sguardi attoniti degli altri,e chiedo il mio giubbotto che subito mi viene reso e vesto meglio il mio amico. Lui mi guarda come sempre un po’ imbarazzato e sorride.
<< Aspettami un attimo,devo dire una cosa a due persone prima…>>
Mi allontano recandomi velocemente verso le persone con le quali devo parlare,per prima vado da Mitsui, lo saluto e lo ringrazio,gli dico che potranno rimanere alla festa ugualmente anche se io non ci sarò,perché ho deciso insieme al mio nuovo amico di andare in un posto più tranquillo, di seguito mi avvicino a Akira.
<< Grazie mi hai fatto un bellissimo regalo,lui è molto meglio di te,ha tutte quelle caratteristiche che tu non riuscirai mai ad avere,nemmeno tra cinquant’anni. Addio>> lui mi guarda senza obiettare,non mi importa più un ficco secco di lui. Mi avvicino dal mio dolce rossino che mi fa segno di seguirlo su una berlina nera.
<< Ci accompagnerà dove vogliamo.>> Saliamo in macchina e gli dico dove andare,è gentilissimo e ci porta in un attimo al mio appartamento,dove accolgo il mio amico e lo faccio sedere sul mio letto,dopo avere acceso il riscaldamento della mia camera che ci terrà al caldo,vedo anche che Lui,ha portato via tutta la sua roba,perché gliel’avrei buttata io fuori dalla finestra. Voglio parlare un po’ con lui,ci accomodiamo assieme sotto le coperte,gli do degli abiti più comodi. Non appena mi sono seduto mi si è accoccolato contro come un gattino,e io come tale ho iniziato ad accarezzarlo dolcemente.
<< Non voglio che tu faccia questo lavoro…>> dico…non sopporterei che qualcun altro lo vedesse e lo toccasse…qualcun altro che non sono io…
<< Io non lavoro per l’agenzia>>
<< Cosa???????>> mi giro verso di lui,che sorride,quel suo bel sorriso caldo.
<< Mi hanno chiamato oggi…doveva lavorare un mio amico,che è quello che veramente lavora per l’agenzia,così io…gli ho fatto un favore…mi ha istruito per prima cosa…>>
Gli prendo il viso con la mano,sono troppo contento…lui…solo mio…
<< Sei mio Hana…sei mio…mio bellissimo rossino…>> non appena finisco la frase,sento le sue labbra sulle mie,che mi avvolgono in un caldo e lento bacio appassionato.
Pow terza persona
Dopo tre anni,Hanamichi Sakuragi,che nel mentre si era unito alla squadra di basket,e che frequentava già l’università di Kanagawa, lui e Rukawa stavano ufficialmente insieme,vivevano nello stesso appartamento e si amavano alla follia, il moro era cambiato,era ritornato quello hai tempi di Akira,ma molto più felice e più affabile,con il suo ex aveva ripreso i rapporti,aiutato anche dal rosso che lo aveva spronato. Akira,era ritornato con il suo ex e tra alti e bassi la loro storia procedeva nel verso giusto.
FINE
Per fortuna è finita direte voi,se volete lasciate pure un commento,che sia favorevole o anche una minaccia di morte…per avere fatto Akira Sendoh uke….e per avergli fatto fare…quella cosa a Rukawa…per Hana spero tutti commenti favorevoli. Ciao ciao alla proxima fic… ancora ciao!
|