Dediche: Ficcina piccina picciò per la mia adorata Soffio-chan, che oggi compie gli anni! ^***^ Tanti, tanti auguri, spero che da oggi in poi le cose andranno meglio!
Disclaimer: Per stavolta Ru e Hana hanno accettato volentieri di lavorare con me... chissà perché! -.- Cmq, sono e restano di Inoue Sensei.
Nota: Quest'idea mi è venuta quando l'ho accennata in una mia fic precedente, quindi non l'ho rubata a nessuno! ^^
Strip Basket
di Kieran
Accidenti, sono a pezzi! Quel negriero del Gori mi ha massacrato con i fondamentali e mi ha tenuto per quasi due ore dopo l'allenamento! Sto morendo di fame, adesso, quasi quasi mi prendo qualcosa a quel chiosco; uhm, una focaccia è quello che ci vuole, per spezzare la fame in attesa di arrivare a casa e gustarmi qualcosa di buono che mia madre mi ha preparato... sarà in pensiero! Sono in ritardo di due ore e non le ho detto nulla! Devo chiamarla, se non sbaglio c'è un telefono pubblico accanto alla recinzione del campetto da basket. Basket. Ed ecco che i miei pensieri tornano verso quello schiavista del capitano, che è capace solo di gridare e rifilarmi pugni in testa! Se almeno il volpino fosse rimasto a fare le sue ore di super allenamento, come fa di solito! Invece, quando ha capito che il Gori aveva intenzione di trattenersi a lungo, ha preso il suo borsone e se n'è andato; se fossimo stati soli, invece, sono sicuro che sarebbe rimasto... Sorrido, ingoiando un pezzo di focaccia: le cose stanno evolvendo, fra di noi! E sono sicuro di piacergli, almeno quanto lui piace a me! Non mi avrebbe baciato, se non fosse così, no? Quella scena mi ritorna in mente ed il mio viso diventa un trionfo di rosso e viola: eravamo negli spogliatoi, soli, e quando ho chiuso l'armadietto me lo sono ritrovato accanto. Non so cosa mi sia preso, ma l'ho spinto contro il suo armadietto e l'ho baciato; e lui ha impiegato meno di due secondi per avvinghiarsi al mio collo e premere il suo bacino contro il mio. Oh Kami! Sono fermo in mezzo alla strada, incapace di muovere un altro passo, e scorgo un paio di ragazzine che mi guardano curiose, con i loro grandi occhi neri.
- Sei tutto rosso, non stai bene? - chiede la prima; io riesco solo a fissarle, e nella mia mente la parola "do'aho" rimbomba come un tuono. No, sto pensando ancora a lui! Poi lo sguardo della bambina scivola lungo il mio corpo e si sofferma...là... Kami! Le scanso e corro velocemente verso il campetto e la cabina telefonica, devo dimenticarmi di Rukawa e del suo bacio da infarto! Penso a lui, ed in un solo secondo mi eccito all'inverosimile... è normale? Rallento un poco l'andatura, per non investire le vecchiette che mi guardano torve, e di nuovo ripenso alla nostra situazione: dopo quel bacio, è cambiato qualcosa. Improvvisamente abbiamo smesso di litigare e di insultarci... ma non ci ignoriamo, anzi! Ci lanciamo occhiate di sfuggita, arrossendo quando l'altro incrocia lo sguardo e durante le partitelle facciamo di tutto per non sfiorarci... temo che il motivo sia per entrambi lo stesso. Se dovessimo toccarci, anche solo di sfuggita, probabilmente ci salteremmo addosso in mezzo a tutti! La scena del bacio è successa la settimana scorsa; non sono più rimasto da solo con lui, l'unica volta che stavo per avvicinarmi, Ryo-chan è entrato come una furia negli spogliatoi, urlando qualcosa riguardo ad un regalo di compleanno che si era dimenticato. Ho pensato di appostarmi ed aspettarlo da qualche parte, però ogni volta il mio orgoglio mi ha impedito di farlo: perché non lo fa lui? Insomma, anche lui prova qualcosa, è chiaro, e quel bacio gli è piaciuto... allora perché non cerca di parlarmi? Ingoio l'ultimo pezzo di focaccia e m'infilo nella cabina telefonica, introducendo alcune monetine e componendo il numero di casa; mia madre risponde al secondo squillo, con voce agitata, e capisco che era in pensiero per me.
- Tesoro, perché non mi hai chiamato?! - grida, ed io devo spostare il ricevitore dall'orecchio.
- Scusa mamma, ma il Gor... capitano mi ha tenuto in palestra fino ad ora!
- E adesso dove sei? Quando torni?
- Sono appena uscito dalla palestra, prenderò il treno de...
- Hana? Che treno prendi, non ho capito! Hana?
Guardo velocemente l'orologio: le sette e qualcosa.
- Prendo l'ultimo treno, sto fuori a cena!
- Cosa? Tesoro, l'ultimo treno è alle undici! Non...
- Ciao mamma!
- Hana...
Sento questa parola mentre riattacco; esco come una furia dalla cabina e mi aggrappo alla rete di recinzione del campetto, fissando ciò che mi ha fatto decidere che stasera tornerò a casa tardi: Rukawa che salta, che schiaccia a canestro, che resta appeso al ferro e che si lascia cadere leggero. Il cuore comincia a battere all'impazzata mentre lo fisso: è sudato, i capelli appiccicati alla fronte, la maglia che aderisce perfettamente alla sua schiena ampia ed i pantaloncini...non voglio guardarli! Ma Kami, gli disegnano un fondoschiena tondo, sodo, da urlo...le dita della mia mano si muovono a scatti, implorandomi di potersi appoggiare su quel didietro! Guardo quella splendida creatura che con noncuranza esibisce la propria perfezione in un campetto deserto, inconsapevole del mio sguardo carico di desiderio. Si china per raccogliere il pallone...ora svengo! Senza neppure rendermene conto, sono entrato nel campetto e sono dietro di lui, a pochi passi; Rukawa sembra accorgersi di me, perché si volta con occhi che farebbero fuggire un leone, però poi lo vedo sussultare impercettibilmente ed il suo sguardo diventa sorpreso.
- Ru...Rukawa! - esclamo, ma in realtà non so cosa dire: non voglio lasciarmi sfuggire questa occasione, ci siamo lui ed io, soli, devo chiarire quello che è successo e possibilmente terminare con un bel bacio da lieto fine. Ma non riesco a spiccicare parola!
- Do'aho. - dice lui freddo, dopo che ci siamo fissati per alcuni istanti; si volta e ricomincia a palleggiare ed io vado nel panico: perché non ha detto niente? Perché non mi ha chiesto spiegazioni per quel bacio? Stringo i pugni, ma proprio non riesco ad intavolare l'argomento... insomma, sono stato rifiutato per cinquanta volte, un po' insicuro lo sono diventato anche io!
- Se non hai niente da dire puoi levarti di torno. - continua freddo, poi fa un tiro da tre che insacca; io sgrano gli occhi e per un secondo sono tentato di andarmene sul serio e al diavolo Rukawa. Però lui si volta di poco e scorgo il suo profilo perfetto, mentre si asciuga la fronte con la fascia sull'avambraccio; è così bello che il cuore piange al solo pensiero di non poterlo amare. No, non posso andarmene così, devo farmi venire un'idea, subito! Rukawa raccoglie di nuovo il pallone e quando viene verso di me io mi pianto le mani sui fianchi, cercando di assumere una postura sicura.
- Ti sfido, stupida volpe!
- Hn... - mormora lui con fare annoiato; il mio ghigno vacilla, perché ora vorrei prenderlo a pugni. Però resisto e gli espongo la mia idea geniale.
- Facciamo una partita di strip basket!
Vedo che l'espressione di Rukawa cambia lentamente, ed il suo colorito diventa di un rosso acceso... che ho detto? Ah, ho capito! La volpe sa di non essere in grado di tenermi testa e teme la sconfitta!
- Strip basket? - sussurra in un soffio; io corrugo la fronte, un po' perplesso... suona strano, detto così. Analizziamo le parole: basket, ok, so cosa significa! Strip...ehm...non lo so... io volevo fare del basket da strada, e strada in inglese è... è... street! Sì, ora lo ricordo! Quindi volevo fare street basket! E cos'è lo strip basket? Mi ricorda qualcosa... sì, lo strip poker! Quel gioco di carte dove chi perde deve... CHE CAVOLO HO DETTO?! Oh, Kami, adesso Rukawa penserà che sono un maniaco! Mi sento andare a fuoco e riesco solo a biascicare qualche parola senza senso, e lo sguardo fisso del volpino non mi aiuta certo a calmarmi! Distogli gli occhi dai miei, forza volpe!
- E quali sarebbero le regole? - chiede poi con voce bassa; la mia mente dichiara il black-out. Rukawa ha...ha accettato di giocare a strip basket? Cioè...chi subisce un punto deve spogliarsi?
- Chi...chi subisce un punto si toglie qualcosa... - mormoro con la testa ormai in fiamme; Rukawa sembra riflettere, poi annuisce e si dirige al centro del campetto. Io invece non riesco a muovere un solo muscolo: ha accettato? Ma è pazzo? Che razza di pervertito è? Ok, era tutto rosso in faccia, però ha accettato! Algido volpino un corno, Rukawa è un maniaco! Però...beh, il fatto che io gli piaccio è palese... ok, anche che a me piace lui! E lo è anche che il nostro smisurato orgoglio ci impedisce di compiere il primo passo...forse...forse Rukawa ha accettato perché in questo modo sbloccheremo un po' la situazione. Ok, allora accetto anche io! Affronterò quel volpino ed in men che non si dica lo costringerò a spogliarsi! Kami...cosa farò quando me lo ritroverò davanti completamente nudo e sudato? Non pensarci Hana, altrimenti poi Ru se ne accorge!
- Non ho tutta la sera, do'aho. - borbotta il volpino; ed io mi volto e gli rivolgo un ghigno. Ora sono di nuovo padrone della situazione.
- Quanta fretta, kitsune. - mormoro con malizia... colpito ed affondato, il volpino distoglie lo sguardo ed arrossisce, lanciandomi il pallone.
Il primo punto è suo...mi sono distratto quando me lo sono ritrovato praticamente addosso, mentre allungava un braccio e mi soffiava il pallone. Non so come spiegarlo, ma mi sono sentito avvolgere dal suo calore...poco male, mi devo togliere solo la maglietta e resto a dorso nudo. Di nuovo ci mettiamo uno di fronte all'altro e stavolta tocca a me difendere; ma lui mi passa, forse perché stavolta mi soffermo un po' troppo a sbirciare dentro lo scollo della sua canottiera. Ok, via anche le scarpe. Di nuovo la volpe mi si mette di fronte e stavolta vedo che non è più imbarazzato o sorpreso o timido... stavolta i suoi occhi bruciano e sembra intenzionato a vincere. Non vorrà spogliarmi nudo, vero? Mi viene caldo al solo pensiero! Non posso rimanere nudo di fronte a lui, così potrà facilmente accorgersi delle reazioni che mi provoca solo a guardarlo...e poi, chi mi dice che non mi abbandonerà in mezzo al campo, nudo come un verme, magari fregandomi i vestiti?
- Allora, vuoi cominciare do'aho? - sbotta lui seccato quando sembra che io non mi voglia muovere; io esito, e di nuovo mi sento andare in fiamme.
- Ehi, volpe... - comincio nervosamente - Questa partita...cioè...si fermerà quando uno dei due resterà in mutande, vero?
Si raddrizza e mi fissa, poi qualcosa di simile ad un sogghigno gli solleva gli angoli della bocca.
- Ti sei reso conto che quando perderai rimarrai nudo, do'aho? - mormora; io stringo i pugni.
- Non è detto che sarò io a perdere, e comunque io lo dicevo per te! Imbranato come sei, figurati se riesci a spogliarti del tutto!
Inarca un sopracciglio e la sua espressione diventa sempre più maliziosa.
- Sarai tu a perdere e lo sappiamo entrambi... e comunque non preoccuparti per me, mi so arrangiare.
Come vuoi, stupida volpe! Scatto e lo colgo di sorpresa, e riesco a mettere a segno uno dei miei perfetti canestri dei poveri... incredibile... cioè... era ovvio che ci riuscissi... lo guardo trionfante e scorgo un'espressione quasi divertita sul suo volto marmoreo. Senza protestare si sfila la canottiera, con una lentezza esasperante; se non sapessi che è assolutamente impossibile, penserei che sta cercando di provocarmi. Getta l'indumento in un angolo, poi mi fa cenno di lanciargli il pallone ed io mi risveglio dallo stato di trance nel quale ero caduto; di nuovo siamo uno di fronte all'altro e mantenere la concentrazione sul pallone diventa sempre più difficile, soprattutto ora che con la coda dell'occhio scorgo il movimento dei suoi pettorali mentre palleggia. Ma in che situazione mi sono cacciato! Rukawa scatta e non so come, riesco a bloccargli la strada, ma gli finisco praticamente addosso e per non cadere lui lascia il pallone e mi si aggrappa alla schiena, mentre io gli afferro le braccia; i nostri petti aderiscono perfettamente, le nostre guance sono quasi a contatto ed i nostri bacini...
- Fallo. - mormora lui... e che fallo! KAMI COSA HO PENSATO?! Sono io il maniaco, non lui! Rukawa si ritrae ed io lo lascio voltandomi con uno scatto e corro a recuperare il pallone; questa situazione sta degenerando, forse dovrei ritirarmi e lasciar perdere questa stupida sfida! Gli lancio il pallone, incerto, non so se dirgli le mie intenzioni oppure no, ma lui palleggia lentamente, fissandomi.
- Ti devi spogliare, do'aho.
- Cosa?! E perché?
- Hai fatto fallo.
- Che regola è questa? Tu non stavi tirando a canestro, non hai diritto ai tiri liberi!
- E' una regola dello street basket.
Mi blocco: lo è sul serio? Non lo so, non ho mai giocato a street basket... e se il volpino stesse solo cercando di fregarmi? Mi guardo il corpo, cercando qualcosa da togliermi... ok, i calzini! Però giocare a piedi nudi non è il massimo, fortunato come sono, di sicuro mi ferirò irrimediabilmente un piede! Sì, ma se non mi tolgo i calzini, devo levarmi i pantaloni...
- Allora? - incalza quel malefico volpino, ed io prendo una decisione: resto a piedi nudi! Rukawa inarca un sopracciglio, poi mi lancia il pallone senza dire niente; palleggio e cerco di passarlo, senza riuscire a trovare uno spiraglio... però all'improvviso succede qualcosa di assolutamente incredibile: Rukawa lascia aperto un varco! Sembra distratto da chissà cosa ed io ne approfitto immediatamente, scartandolo ed andando a canestro; di nuovo lo guardo con espressione trionfante e vedo che scuote il capo, ma non sembra arrabbiato. Si toglie le scarpe e di nuovo mi fronteggia; e, per la prima volta da quando lo conosco, riesco a fregargli il pallone! Ma cosa succede? Sono diventato così bravo? Sì, non c'è alcun dubbio, finalmente sono arrivato al livello della volpe artica! Ridacchio di fronte alla sua espressione impassibile, che di sicuro nasconde molta rabbia per essersi reso conto di non essere più il migliore, e scatto per passarlo...e ci riesco! Sono un genio! Il tensai del basket! Il numero uno del Giappone! Mi volto e Rukawa si è già tolto le calze... ancora un canestro e lo vedrò in mutande! Sono così esaltato dal fatto di essere riuscito a battere il volpino, che neanche mi rendo conto di quello che potrà accadere quando lo avrò di fronte con solo gli slip addosso. Rukawa attacca e mi passa, tira a canestro e... COLPISCE IL FERRO?! Rukawa che sbaglia un canestro? Forse è malato! Ma la sua espressione è lucida e sembra solo appena corrucciata... strano, di solito quando compie errori così grossolani, diventa una bestia! Certo, è ormai rassegnato alla mia superiorità, eh eh! Ora la palla è mia e se segno si dovrà togliere i pantaloni... ormai hai perso, volpe! Scatto e per un po' Rukawa mi resiste, però poi lo raggiro facilmente e corro a canestro segnando. Quando atterro non ho il coraggio di voltarmi: si deve togliere i pantaloni! Cosa faccio, cosa faccio?
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Direi che mi volto! E lo faccio, cercando di tenere alto lo sguardo e di tenere chiusa la bocca per non mettermi a sbavare. Rukawa è fermo di fronte a me e mi fissa, lo sguardo insondabile, l'espressione chiusa; io respiro un paio di volte, per tornare ad essere il solito idiota strafottente, e mi appoggio le mani sui fianchi.
- Allora, volpe, chi è che avrebbe perso? - sbotto cercando di non mostrare quanto sono agitato; Rukawa mi guarda per un attimo, poi si stringe nelle spalle ed incredibilmente abbozza un sorriso malizioso che mi manda in tilt. Poi si muove, le sue dita lente si spostano per andare a sfiorare l'indumento che si deve togliere, se lo sfila e se lo porta di fronte al viso, ghignando; ed io per poco non mi metto a piangere per lo sconforto. Si è tolto la fascia che porta al braccio! Cerco di mantenere un contegno e lui mi si piazza di fronte, ora con occhi decisi; poi, quando gli passo il pallone, comincia a palleggiare lentamente ed incatena lo sguardo al mio.
- Adesso basta giocare, do'aho. - mormora con una voce bassa e sexy, da stupro. Scatta ed ora i suoi movimenti sono tornati ad essere i soliti: veloci, eleganti, perfetti, impossibili da fermare. Ed io capisco che fino a poco fa mi lasciava segnare con l'unico scopo di illudermi di poterlo spogliare... e c'era riuscito alla perfezione! Non lo lascio passare, ma lui si ferma sulla linea dei tre, salta all'indietro in modo che anche allungando il braccio io non riesca a stopparlo, e fa uno spettacolare canestro. Guardo il pallone rimbalzare un paio di volte e rotolare sotto al canestro, poi mi volto ed incontro lo sguardo bruciante di Rukawa...porca paletta, mi devo togliere i pantaloni!
- Questo vale doppio, do'aho. - dice lui, piano; io sgrano gli occhi.
- Co...cosa?
- Hai capito, questo tipo di canestro vale doppio ed ora devi toglierti due indumenti.
- Non...è...non è vero! - sbotto sentendomi le orecchie in fiamme, ma lui si stringe nelle spalle.
- Sono le regole dello street basket, le conosci, no?
No che non le conosco! Perché cavolo l'ho sfidato in questo gioco assurdo, dico io?! Cosa faccio, non posso mica spogliarmi nudo, oltretutto siamo in un campetto pubblico, può arrivare chiunque!
- Io...indosso solo pantaloni e boxer, volpe, non posso toglierli! - provo a farlo ragionare, ma lui incrocia le braccia sul petto e solleva un sopracciglio.
- Mi hai sfidato ed ho vinto: non vuoi pagare la scommessa?
- Io onoro le scommesse! - esclamo piccato - Ma se passa qualcuno e mi vede nudo, va a finire che mi arrestano per atti osceni in luogo pubblico!
Rukawa si stringe nelle spalle e non si muove, però mi viene un'idea che sono certo funzionerà per farlo desistere.
- Senza contare che anche tu sei mezzo nudo, quindi penseranno che stavamo per farli insieme, gli atti osceni, ed arresteranno anche te!
Stavolta vedo che Rukawa esita e per un attimo penso che ce l'ho fatta: ora mi dirà che la scommessa è annullata e ce ne andremo a casa dimenticando questa assurda faccenda nata da un equivoco. Infatti Rukawa annuisce e mi si avvicina, fermandosi a pochi centimetri da me; trattengo il fiato, cercando di non abbassare lo sguardo, chiedendomi cosa vuole fare. E lui allunga una mano e mi afferra un polso, trascinandomi poi dietro di sé.
- Vo...volpe! Che fai?! Ho lasciato i vestiti e la cartella!
- Non preoccuparti. - dice solo lui, che effettivamente ha lasciato alcuni indumenti al par mio.
- Ma siamo a piedi nudi! - sbotto cercando un qualsiasi appiglio, ma questo non serve a fermarlo; esce dal campetto, senza allentare la presa sul mio polso, ed aumenta l'andatura. Incrociamo alcune persone, che ci guardano con gli occhi sgranati, ed io osservo il selciato che scorre sotto di me, sentendomi ormai un focolare unico: e per l'ennesima volta mi chiedo come ho fatto a cacciarmi in una situazione simile. Tutta colpa dell'inglese e della mia convinzione di essere il migliore in tutto! Basta, da domani devo cominciare un corso intensivo di lingue straniere e modestia! Finalmente Rukawa si ferma e capisco immediatamente dove siamo: proprio dietro al campetto c'è un chiosco di gelati che tiene aperto tutto il giorno fino alle diciotto, e quindi ora è chiuso. È una piccola costruzione di legno, senza pretese, costituita da un'unica stanza che ha una grossa apertura dall'altro lato, nella quale il gelataio si affaccia per vendere. Ma adesso è chiusa a chiave e non capisco cosa voglia fare Rukawa... fino a quando non lo vedo guardarsi intorno e scardinare la piccola porticina. Entra afferrandomi un braccio e tirandomi dietro di sé, poi rimette a posto la porta e socchiude il finestrone per avere un minimo di luce; finalmente si volta verso di me e si siede sul lungo bancone, guardandomi in viso.
- Adesso non ti può vedere nessuno.
Sbarro gli occhi, ormai la mia mente si limita a registrare i fatti che accadono senza poter formulare dei pensieri coerenti, e le parole che pronuncio non so da cosa siano partorite.
- Ci tieni tanto a vedermi nudo, volpe? - mormoro cercando di tornare in me; lui inarca un sopracciglio, poi annuisce con il capo, ed io credo di capire finalmente cosa gli passa per quella meravigliosa testa.
- Vuoi umiliarmi fino a questo punto?
Per un attimo non risponde, poi lo fa con voce appena sussurrata.
- Tu non lo faresti, do'aho?
Certo che lo farei, ma non per umiliarlo; abbasso il capo e senza dire nulla mi sbottono i pantaloni della divisa, infilandovi due dita per abbassarli. Sento i suoi occhi su di me e cerco di deglutire il groppo che mi si è formato in gola; ma quanto sono idiota!
- Non voglio umiliarti. - mormora lui all'improvviso; alzo il capo con uno scatto e scorgo un'espressione gentile sul suo bellissimo viso.
- Allora...perché?
Scende agilmente dal bancone e mi si avvicina, facendomi indietreggiare; mi appoggio ad uno dei grandi congelatori e lui mi circonda il corpo con le braccia, mettendo le mani accanto ai miei fianchi. Il suo viso è vicinissimo e posso sentire il suo respiro appena accelerato.
- Ru...Rukawa...cosa...
- Tu mi hai baciato, la settimana scorsa: perché l'hai fatto? - chiede interrompendomi; io sgrano gli occhi e finalmente ho la conferma che per lui quel bacio è significato qualcosa.
- Per...perché eri vicino. Perché eri ancora più bello del solito. Perché non sono riuscito a resistere. Perché tu mi piaci.
L'ho detto? No, ti prego, fa che non l'abbia detto a voce alta! Ti prego, ti scongiuro, entità suprema che da lassù controlli la deficienza di noi poveri mortali, dimmi che hai impedito alla mia di prendere il controllo sulla mia voce!
- E la storia dello strip basket l'hai inventata per questo motivo? - chiede piano, con voce carezzevole e gentile... io non so ancora se gli ho detto che mi piace a voce alta.
- Ecco...veramente...
Inarca un sopracciglio, poi mi rivolge un meraviglioso sorriso e mi sfiora il mento con un bacio leggero; sussulto, solo perché non me l'aspettavo e perché secondo il mio imparziale giudizio, questa è una specie di dichiarazione da parte sua, ma lui sembra fraintendere perché si tira indietro con uno scatto. Abbassa lo sguardo e si volta dirigendosi verso la porta sfondata, ma io mi muovo senza quasi accorgermene e gli cingo il corpo tirandomelo contro il petto; sento la pelle della sua schiena contro i miei pettorali, ed è calda, nonostante tutto in lui parrebbe di ghiaccio. Nascondo il viso tra i suoi capelli che odorano di pino, mentre non ho il coraggio di toccarlo con le dita.
- Io...non volevo tirarmi indietro! Tu mi piaci sul serio, è solo che non mi aspettavo che tu...tu...
Si rilassa tra le mie braccia e sposta il capo per poterlo appoggiare sulla mia spalla; ora siamo guancia contro guancia e le sue mani si chiudono sulle mie costringendole ad aderire alla pelle bollente della sua vita.
- Ho risposto al tuo bacio, la scorsa settimana, perché dubiti di piacermi? - chiede con voce tranquilla.
- Perché non mi hai detto nulla, dopo che ci siamo baciati?
- E tu?
- Ecco...avevo paura che tu mi dicessi che era stato un errore.
Il volpino si gira nel mio abbraccio e mi circonda il collo con le braccia, guardandomi con infinita dolcezza.
- Io ero solamente troppo stupido. - dice sulle mie labbra, poi le sfiora dolcemente con le sue, accarezzandole e ritraendosi, occupandosi di ogni centimetro di carne morbida. Io resto immobile, non riesco a fare nient'altro; però, poi sento la sua lingua, umida ed impertinente, che traccia il contorno della mia bocca, per poi spingere e cercarsi un varco. Decido di concederglielo e quando le nostre lingue s'incontrano, mi esplode un incendio nel petto; non connetto più, riesco solo a pensare che il ragazzo che mi piace mi corrisponde e mi sta donando delle sensazioni incredibili. Gli stringo con forza la schiena, premendolo contro il mio petto, e lo sento gemere aggrappandosi ai miei capelli...mi strattona indietro e mi fa pure male! Mi ritraggo e lo guardo confuso, e vedo che ha il respiro affannato.
- Hana...michi... - senti come geme!
- Mi soffochi!
Ehm...lo lascio, imbarazzato, lui respira profondamente prima di guardarmi ed io stringo i pugni, pieno di vergogna; poi lui, incredibilmente, mi rivolge un sorriso dolcissimo che mi ruba il respiro. E non solo, comincia pure a ridacchiare! Ma chi è questo angelo che mi sta di fronte?
- Sei il solito do'aho! - borbotta gentilmente appoggiandomi le dita sulle guance, poi si sporge e riprende il bacio da dove l'avevamo interrotto; stavolta lo abbraccio senza stringere, ma lui si preme contro di me costringendomi ad arretrare e ad appoggiarmi nuovamente contro il congelatore. Una sua mano scivola dietro la mia nuca, infilandosi fra i miei capelli, e le dita cominciano a massaggiarmi delicatamente; l'altra scende sul petto e si appoggia sul mio cuore, rimanendo immobile. Questi suoi gesti casti mi fanno sentire un maniaco: improvvisamente le dita che prima mi pregavano di potersi appoggiare al suo didietro, si sono risvegliate e premono per scivolare lungo la sua schiena e raggiungere la meta prefissata! Ma resisto stoicamente e mi limito ad accarezzargli la pelle all'altezza delle scapole. Le nostre lingue s'intrecciano senza sosta, in un movimento che nessuno di noi ha intenzione di interrompere, però all'improvviso una consapevolezza mi lacera il cervello, e senza pensare mi ritraggo e lo fisso negli occhi, incredulo. Lui piega la testa di lato, senza capire.
- Cosa c'è?
- Tu...tu mi hai chiamato per nome! - esclamo agitatissimo; Rukawa raddrizza il capo, ora pare preoccupato.
- Ti dispiace? - chiede piano, ma io scuoto la testa con forza e gli rivolgo un sorriso felice.
- No, per niente! Solo che...è così strano!
- Do'aho! - mormora sorridendomi ed io appoggio la fronte contro la sua.
- E' meglio quando mi chiami per nome...Kaede...
Annuisce, poi fa scivolare le dita lungo il mio petto e si ferma sull'orlo sbottonato dei pantaloni; il suo sguardo ora è malizioso ed io mi sento tremare le gambe.
- Sbaglio o tu hai perso una scommessa? - mi chiede ed io sgrano gli occhi.
- Co...cosa? Non vorrai davvero che mi spogli!
Annuisce con il capo e si ritrae.
- Ti sembro così stupido da non approfittare di un'occasione del genere?
- M...ma...
- Vuoi che ti dia una mano? - chiede malizioso, ed io mi sento avvampare: allora Rukawa è sul serio un maniaco! Però... beh, vediamo fino a che punto vuole spingersi! Sperando che non voglia andare fino in fondo! Annuisco con un lieve ed imbarazzato cenno del capo, e lui mi si avvicina appoggiando le dita sull'orlo dei pantaloni, infilandole poi direttamente nei boxer. Sento il cuore che batte a mille, e guardo ovunque tranne che dritto di fronte a me, dove sarei costretto a specchiarmi nei suoi occhi blu; sento le dita calde che scivolano lungo i fianchi, scendono sulle cosce fino alle ginocchia, portando con sé gli ultimi indumenti che indossavo. Kami Sama, Rukawa lo ha fatto davvero! Mi ha spogliato! E adesso cosa faccio? Sono nudo, in un chiosco di gelati, appoggiato contro un freezer, pantaloni e boxer abbandonati intorno alle mie caviglie, con un Rukawa incredibilmente sexy ed eccitato appoggiato al mio petto... e non sto sognando!
- E... adesso? - bisbiglio con l'unico filo di voce che riesco a racimolare; il volpino inarca un sopracciglio, poi si appoggia completamente al mio corpo e riprende a baciarmi lasciando che le sue dita scivolino lungo il mio petto, sfiorino la vita e si appoggino sulla schiena. La mia mente si perde di nuovo nei vapori di questo bacio e solo quando sento una pressione sulle natiche, mi accorgo che Rukawa se n'è impossessato con le mani e le sta massaggiando con dita leggere. La punta delle sue dita segue la linea di separazione dei miei glutei, sfiorando la piccola apertura, e senza poter fare nulla, gemo nella sua bocca; questo sembra eccitarlo di più, perché mi tira con forza contro di sé, sfregando il mio bacino esposto contro i suoi pantaloncini di stoffa sintetica. E mi scontro contro qualcosa di molto duro. Sono preso dal panico e gli afferro le spalle staccandolo da me, e lui stavolta mi guarda con sorpresa, ma anche con un misto di preoccupazione. Ed io distolgo lo sguardo, senza sapere come giustificarmi.
- Cosa ti prende? - mi chiede con voce non proprio gentile; io mi mordo il labbro inferiore, cercando una risposta plausibile che non lo offenda e che serva per farmi capire.
- Ecco...
Non dico altro... complimenti, bella risposta plausibile! Sollevo lo sguardo, cercando qualcosa d'intelligente da dire, ma lui mi guarda un attimo negli occhi, prima di scuotere piano il capo ed abbozzare un sorriso comprensivo.
- Scusa, sto correndo troppo. - dice gentile; io arrossisco di colpo, cercando di balbettare almeno qualcosa, ma lui appoggia le dita sulle mie labbra e mi indica di tacere.
- Non preoccuparti, non è colpa tua, sono io che... - la sua frase si conclude con una stretta di spalle, poi mi dà un altro bacio leggero e si china per aiutarmi a raccogliere i pantaloni... OH KAMI SAMA!!! Il suo viso è esattamente all'altezza del mio membro eretto e quando se ne accorge s'immobilizza con i pantaloni tra le mani; io trattengo il respiro e stringo le dita sul bordo del congelatore, facendomi pure male. Gli occhi di Rukawa risalgono il mio petto e s'incatenano ai miei, impedendomi di guardare in qualsiasi altra direzione: vuole sapere cosa ne penso di questa situazione. Davvero lo vuole sapere? Io...credo che sverrò per l'imbarazzo! Ci fissiamo senza parlare e senza muoverci, io non respiro neppure e forse sto diventando cianotico, poi lui fa l'unica cosa che non doveva fare: allunga la lingua e sfiora la punta del mio sesso. Mi sfugge un gemito e con una mano mi tappo la bocca, imbarazzatissimo, ma lui sorride e di nuovo la sua lingua umida si appoggia lenta sul mio membro; mi mordo un dito, per non gemere vergognosamente, ma non ho la forza di staccarlo da me o di dirgli di smettere. Lui comincia a muovere la lingua con convinzione, a leccare e fissarmi, poi si avvicina di più e deposita un lieve bacio sulla punta umida; le sue mani abbandonano i miei pantaloni e mi si aggrappano ai fianchi, per trattenerli... come se io avessi una minima intenzione di spostarmi! Bacia il mio membro per tutta la lunghezza, salendo alla base e tornando in punta, intervallando lappate veloci ad altre intense e sensuali. Il mio respiro diventa improvvisamente pesante e mi devo aggrappare di nuovo al bordo del congelatore per non cadere a terra: ho le gambe molli, mille brividi che mi attraversano l'intero corpo. Getto la testa indietro, gemendo con gli occhi socchiusi e non sento altro che le sensazioni che lo splendido ragazzo inginocchiato di fronte a me mi sta regalando. Spalanco gli occhi quando le sue labbra abbandonano il mio membro e risalgono il mio petto, ma di nuovo mi lascio sfuggire un mugolio quando le sue dita si chiudono sulla mia erezione e cominciano a muoversi, lente. I suoi baci diventano morsi leggeri che fanno inturgidire i miei capezzoli, poi si spostano sul collo e sul mento ed io volto velocemente il capo per ottenere le sue labbra. Ora il mio sostegno è lui, mi aggrappo alla sua schiena gemendo nella sua bocca, con la sua lingua, mentre il lavoro della sua mano diventa più sollecito. Proprio mentre abbandono ogni inibizione, la mano di Rukawa si ferma e le sue labbra si sottraggono alle mie; spalanco gli occhi emettendo un mugolio di protesta e mi ritrovo a guardare i suoi occhi canzonatori ma seri.
- Scusa, sto correndo troppo. - mormora ripetendo la frase di poco fa, ma stavolta io non l'accetto e me lo tiro contro il petto guardandolo con rabbia.
- Ma sei pazzo?! Non corri per niente! - sbotto prima ancora di aver avuto il tempo di riflettere; infilo le mani nei suoi pantaloncini, donando soddisfazione alle mie dita che finalmente possono far propri i suoi glutei di pietra. Lui soffoca il suo sorriso contro le mie labbra, mentre la sua mano ricomincia il lavoro interrotto; e solo adesso io mi accorgo di quello che ho fatto! Gli ho praticamente detto che voglio andare fino in fondo! Ma... ma non lo so se lo voglio davvero! Insomma, non è normale fare l'amore con una persona che si odiava fino ad un mese fa, no? Oltretutto dopo che ci siamo detti di piacerci da neanche quindici minuti! Non è così che si fa! Prima ci si invita ad uscire, si va a cena e a ballare, oppure al cinema, poi ci si apparta e ci sono tutti i preliminari, i baci e le coccole, ma non si va fino in fondo perché è il primo appuntamento! Ci si accompagna a casa e ci si scambia il bacio della buonanotte, poi si va a dormire e si fissa il soffitto sospirando, felici per la magnifica serata, aspettando che il semplice "piacersi" si trasformi in amore. E solo allora si passa alla seconda fase della relazione.
- OH KAMI! - urlo aggrappandomi alle sue spalle: mentre la mano che si muove sul mio sesso ha aumentato l'andatura, un dito di questo malefico e sensuale volpino si è fatto strada all'interno del mio corpo, muovendosi allo stesso ritmo. Sento un dolore soffuso, coperto però da mille scariche elettriche che avvolgono il mio corpo, facendomi tremare: adesso ne sono assolutamente convinto! Alle ortiche le smancerie ed i preliminari letti sugli shoujo manga, questo è molto, molto meglio!
- Quanto gridi, Hana. - mi bisbiglia Ru all'orecchio ed io, per farlo tacere, gli mordo il collo; finalmente anche il volpino geme ed io mi decido a fargli scivolare i pantaloncini lungo le gambe. Gli lecco la gola e mi accorgo del gusto salato della sua pelle e capisco che sto assaggiando il sapore del suo sudore...e non so bene il perché, ma questo mi eccita di più, invece di disgustarmi! Gli afferro il polso destro togliendogli la mano dal mio sesso, per riuscire a stringermelo contro per far combaciare i nostri membri; Kaede nasconde il viso contro il mio petto, ansimando rumorosamente.
- Kami... Hana...
Toglie il dito all'improvviso ed io faccio una smorfia.
- Fai piano, volpe! - protesto, ma lui non mi ascolta più: infila le mani sotto le mie cosce e mi solleva di peso mettendomi seduto sul congelatore, poi si butta sul mio petto e comincia a succhiare un capezzolo turgido. Inarco la schiena gettando indietro la testa, per lasciargli più libertà di movimento, e lui appoggia le mani sulla mia vita, mentre con la lingua scivola fino al mio ombelico.
- Ka...ede...
Il mio sesso sfrega contro il suo petto, e lo sta facendo di proposito, per portarmi al limite; di nuovo, all'improvviso, lo afferra con decisione e comincia a masturbarmi, ed io agisco per puro istinto: gli afferro la mano libera e me la porto alle labbra, cominciando a succhiarne l'indice. Rukawa alza il capo con uno scatto ed io lo fisso con occhi velati dal piacere, senza veramente rendermi conto di quanto significhi questo gesto.
- Lo... vuoi davvero? - mormora il volpino con voce roca, ed io cerco di capire: a parte che mi sembrava che pure lui lo volesse, e non mi venga a dire che non è vero, ma sono domande da fare in un momento del genere? E poi, cosa glielo ha fatto capire? Scorgo il mio membro, eretto, a poca distanza dalla sua bocca rossa e umida, e mi tornano in mente alcune immagini scorte su riviste porno, in cui una donna faceva un po...pom...ok, quella parola che non riesco a dire senza farmi venire una sincope! Comunque, collego l'immagine che vedo con il gesto che stavo facendo: simulavo un pom...quello, con il suo dito! Ma cosa mi ha chiesto, la volpe? Se voglio che lui mi prenda in bocca, o se voglio andare fino in fondo? Kami, mi viene da piangere, ma perché sempre io devo cacciarmi in situazioni del genere? Lui mi sta ancora guardando, aspettando una risposta ed io mi costringo a parlare: qualunque fosse la domanda, la risposta è una sola... spero solo che lui non mi mandi al diavolo!
- Sì... - mormoro; lui si solleva con uno scatto e mi sorride, poi m'infila di nuovo il dito in bocca, muovendolo avanti e indietro, e ne aggiunge un altro. Perché ho l'impressione che Ru sia troppo esperto? Toglie le dita e mi strattona verso di sé, posizionandosi fra le mie gambe aperte, poi con il primo dito inumidito, s'intrufola nella mia fessura, lentamente. Mi aggrappo alle sue spalle, cercando le sue labbra, e lui mi accontenta mentre comincia a spingere anche con il secondo dito; fa male, accidenti!
- Fai piano, fa male! - protesto, ma lui comincia a stuzzicare il lobo del mio orecchio con i denti.
- Fra poco passerà, rilassati.
Ma per me è impossibile rilassarmi dopo quello che mi ha detto! Ripeto la domanda di prima: perché ho l'impressione che Rukawa sia troppo esperto?
- Ru... - ansimo mentre lui continua il lavoro con le dita ed i denti.
- Cosa c'è? - mormora lui soffiando nel mio orecchio; chiudo gli occhi, ora sento solo scintille che nascono dal basso ventre e s'impadroniscono di tutto il mio corpo. Le dita della sua mano libera si chiudono intorno al mio sesso ed a questo punto non sono più in grado di collegare insieme due parole; mi aggrappo alle sue spalle, gemendo, e mi ritrovo a protestare quando toglie le dita dal mio corpo. Lo guardo e lui infila di prepotenza la lingua nella mia bocca, e per un attimo mi distraggo... però poi mi accorgo di qualcosa di enorme che spinge per introdursi nel mio corpo. Entra con la punta, spinge e mi fa un male tremendo! Gemo, cercando di sottrarmi a quel dolore, ma il volpino mi tiene saldamente per i fianchi e mi impedisce di scostarmi; getto indietro la testa, stringendo gli occhi per il dolore.
- A...aspetta...
Ma lui non mi ascolta: spinge ed entra completamente in me, spaccandomi in due! Lancio un basso lamento, cercando ancora di sottrarmi, ma lui appoggia il viso sulla mia spalla ansimando.
- Rilassati Hanamichi, altrimenti non riuscirai a godere.
- Fai presto tu! - sbotto arrabbiato, notando quanto invece lui stia godendo; il volpino si tira lentamente indietro ed io penso che abbia deciso di liberarmi da questo dolore assurdo, invece all'improvviso assesta una spinta rientrando dentro di me. Kami che dolore!
- No, Rukawa! - gemo cercando di dimenticare il dolore, ma lui non mi ascolta e ripete il gesto di poco prima.
- Rukawa, fa male! Fer...ma...tihhh...ahh...ah... - Kami e questo cos'è? Una sensazione incredibile, un piacere sconvolgente! Comincio a gemere al ritmo delle sue spinte, avvertendo un senso di benessere che aumenta in modo esponenziale ad ogni colpo del volpino; mi accorgo che anche lui geme e spinge, cercando ogni volta di entrare un po' di più, ed all'improvviso tocca un punto dentro al mio corpo che mi fa esplodere. Stringo i denti, avvertendo una potente fonte di calore che s'impadronisce di tutto il mio essere, fino a farmi perdere il controllo; vengo urlando, liberandomi contro il suo ventre, ed in quel momento mi accorgo del basso gemito di Rukawa, e sento il suo seme spandersi dentro di me. Stremato, il volpino si accascia contro il mio petto ed esce lentamente, provocandomi altri brividi misti a scariche di dolore, ma ora non riesco a pensare a nulla che non sia lui; appoggio una guancia ai suoi capelli e gli cingo la schiena con le braccia, mentre lui mi circonda la vita con le sue. Rimaniamo in silenzio per un attimo, gli unici rumori che sentiamo sono i nostri ansimi, i cinguettii dei passeri sugli alberi e le voci lontane di qualche passante; in questo momento un dubbio atroce mi coglie, e sbarro gli occhi trattenendo il respiro.
- Cosa c'è? - mi chiede piano il volpino, senza cambiare posizione; io mi mordicchio il labbro inferiore, nervoso.
- Volpe... non siamo troppo lontani dalla strada... e se qualcuno ci ha sentito?
Per un attimo il volpino non risponde, però poi sento che comincia a sghignazzare ed io sgrano gli occhi.
- Che fai volpe, ridi?! - chiedo indignato e lui annuisce con il capo.
- E' un po' tardi per pensarci adesso, do'aho!
Ehm...effettivamente ha ragione. Lui risolleva il capo e finalmente mi permette di guardare il suo viso perfetto, che ora lo è ancora di più, visto che non è più imbronciato o distante, ma rilassato e gentile. Gli sfioro la linea dello zigomo con un dito, sorridendogli.
- Sei così bello quando sorridi; perché non lo fai mai?
Si stringe nelle spalle e si stacca da me guardandosi attorno, probabilmente cercando qualcosa con cui ripulirci; trova degli stracci puliti e me ne passa uno, mentre usa l'altro per se stesso.
- Non aspettarti che lo faccia spesso, do'aho! - sbotta all'improvviso; io lo guardo, inarcando un sopracciglio.
- Cosa? - non parla del sesso, vero?
- Sorridere! Non ho intenzione di cambiare e diventare una donnicciola!
Per fortuna non parlava del sesso! Finisco di ripulirmi e mi avvicino a lui, abbracciandolo; Kaede alza il viso e mi guarda, sorpreso dal mio sorriso.
- Ma a me sta bene! Se sorridi spesso, ti ritroverai altre migliaia di ragazze e ragazzi alle costole! E poi... - mi fermo, imbarazzato, ma lui mi sfiora con un bacio dolce e mi stringe contro di sé.
- E poi? - chiede piano; io distolgo lo sguardo, arrossendo.
- E poi voglio che il tuo prezioso sorriso sia solo per me.
Mi vergogno per quello che ho detto, anche se è vero forse avrei fatto meglio a non dirglielo...devo smettere di leggere gli shoujo manga! Risollevo lo sguardo quando lui mi costringe a farlo infilandomi due dita sotto il mento, e tutti i miei dubbi scompaiono quando mi trovo di fronte al suo meraviglioso e dolcissimo sorriso. Non dice nulla ma mi bacia e per un attimo tutto scompare; poi però si stacca da me e si riveste, ed io lo imito. Usciamo guardinghi dal piccolo chiosco, rimettendo a posto la porta scardinata, poi torniamo lentamente verso il campetto, sperando di trovare ancora i nostri abiti; però in questo momento mi torna alla mente una domanda che mi sono ripetuto un paio di volte mentre stavo facendo l'amore con lui ed involontariamente stringo i pugni temendo la risposta che otterrò.
- Ru...Rukawa... - chiamo piano, e lui mi guarda senza dire nulla; io non alzo lo sguardo dal terreno e m'infilo i pugni chiusi nelle tasche dei pantaloni.
- Ecco...mi sei sembrato molto...esperto! - sbotto con voce dura; stavolta alzo il viso per guardare la sua reazione, ma il suo volto, ora, è la solita maschera di freddezza.
- Mm... - mormora - E allora?
Una piccola crepa mi solca il cuore.
- L'avevi già fatto? - bisbiglio sentendomi un emerito idiota; lui inarca un sopracciglio, continuando a camminare.
- E anche se fosse?
La crepa si dirama ed io sento un groppo in gola; distolgo lo sguardo, cercando di mostrarmi calmo.
- Niente. - mormoro; cammino a testa bassa e mi accorgo che lui si è fermato solo quando gli finisco addosso. Lui mi sostiene per le spalle ed io alzo lo sguardo solo per scontrarmi con il suo sorriso.
- Do'aho. - mormora - Ho un fratello hentai che mi costringe a guardare le sue riviste porno da quando ho dodici anni.
- Cosa?! - chiedo, incredulo; lui annuisce e si guarda rapidamente intorno, prima di sfiorarmi le labbra con le sue. Io gli sorrido, incredibilmente felice e rilassato, e riprendo a camminare con lui al mio fianco, lasciando che le nostre mani si sfiorino. Rientriamo al campetto e ci rivestiamo velocemente, ma a questo punto mi coglie un dubbio: ed ora che si fa? Cioè...cosa siamo, adesso? Non è che il volpino ora se ne torna a casa come se niente fosse e domani mi tratta di nuovo come un idiota insopportabile?
- Ru... - mormoro e lui mi guarda mentre, accucciato, sta infilando il pallone nella sacca; io mi tormento le dita, cercando un modo per ottenere delucidazioni sui miei dubbi senza fare la figura dell'incapace.
- Ecco...ora noi...cioè... - ma perché quando sto con lui non faccio altro che balbettare? Pensare che sono la persona più ciarliera del pianeta! Rukawa si rialza e s'infila la sacca su una spalla, poi mi si avvicina e mi guarda fisso; si ferma quando mi è quasi addosso ed alza una mano appoggiandola alla mia nuca. Sono veramente sorpreso da questo gesto così intimo e tenero, ma lui non sembra vergognarsene.
- A casa mia non c'è nessuno, vuoi venire a cena?
Lentamente lascio che un sorriso si dipinga sul mio volto: non fingerà che non sia successo nulla, anzi, sembra che abbia tutte le intenzioni di approfondire la nostra relazione.
- Dipende: - rispondo sornione - Hai il dolce?
Mi guarda per un attimo, poi annuisce con il capo e risponde con quell'intonazione bassa ed incredibilmente erotica che mi manda in estasi.
- Certo. Ma solo se ti fermi a dormire.
Senza riflettere, mi slancio e lo abbraccio, tirandomelo contro il petto; lui non ricambia la stretta, ma non fa nulla per sottrarsi alla mia.
- Posso considerarti il mio ragazzo, allora? - chiedo, imbarazzato; lui annuisce con il capo, poi si sporge e mi bacia con dolcezza. Dimentico immediatamente di dove siamo, del fatto che chiunque potrebbe vederci, e mi gusto a fondo il contatto della sua lingua, assaporo il suo profumo ed infilo le dita sotto la sua canottiera, per catturare il calore della sua pelle. Dopo alcuni istanti lui si ritrae e mi guarda con occhi canzonatori.
- Non qui, do'aho, aspetta almeno di essere a casa.
Annuisco e lo lascio, poi gli tolgo la sacca e me la infilo sulla spalla, come un vero cavaliere; lui non protesta e mi si affianca, indirizzandomi verso casa sua. Incrociamo diverse ragazze che gli lanciano occhiatine adoranti e fanno commenti riguardanti la sua bellezza, ma io non mi arrabbio: questo angelo sta con me, e ne sono profondamente orgoglioso!
- Hanamichi, posso darti un consiglio? - mi chiede all'improvviso il mio volpacchiotto, con un tono di voce sospetto: sembra che mi voglia prendere in giro; lo guardo ed annuisco, rimanendo però diffidente. Lui mi lancia un'occhiata veloce.
- Dovresti studiarti le regole dello street basket.
Mi blocco in mezzo al marciapiede, mentre lui continua a camminare: ha imbrogliato! Mi ha fregato! Si è inventato le regole perché ha capito che io non le conoscevo! Corro e lo raggiungo, ma non sono per niente arrabbiato.
- Baka kitsune, allora hai imbrogliato!
- Ovvio.
- Ma me la paghi, non credere di passarla liscia!
- Stasera? - chiede lui malizioso ed io scoppio a ridere: sono felice!
- Do'aho, ricordami di non andare più a mangiare il gelato in quel chiosco. - dice lui cambiando argomento all'improvviso; io corrugo la fronte.
- Perché?
- Abbiamo lasciato là gli stracci.
........
...............
........................
- CHE SCHIFO!
(Owari)
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