Una storia di New
York
di Aldabra
parte III
Dove sono?
Sto sognando..questa è la mia vecchia casa.
Li sento.stanno litigando.
Lui è ubriaco
Matt piange in un angolo.non mi dice nulla.
Io non posso muovermi ..non posso andare da lui
Lo sta portando via
La stanza diventa buia .
La testa.la testa della mamma.il sangue
Sconvolto, urlo di dolore, quasi non mi accorgo di svegliarmi, tremo
rannicchiandomi contro lo schienale, lo sguardo fisso, il volto contratto
dal dolore.
Due mani mi scuotono.
Sono a casa ?
Perché non sono solo?
Riesco a vederlo.
-Matt? Matt sei tornato? Sei vivo?-
Lo stringo forte.
-Non mi lascerai più solo?-
Lui urla, si dimena.
-Perché vuoi andartene?-
-Cosa ti ho fatto?-
-Lasciami!Lasciami!Mi fai male!Non sono Matt!-
-Cherry?.-
Non mi era mai successa una cosa del genere.forse sto impazzendo
veramente.
Il letto è completamente sporco di sangue, gli si è riaperta la ferita.
Mi stupisco che lui non sia scappato. Aveva un espressione terrorizzata e
ora mi sta preparando la colazione.
-Come ti senti?-
E' seduto di fronte a me, sul letto.Il vassoio della colazione.La mamma me
la portava sempre a letto quando stavo male.
Credevo che sarei rimasto sempre solo.
Le mie mani si muovono.
Matt stai diventando la mia ossessione.Perché sei scomparso?Ha ucciso
anche te?O tu hai aiutato lui e poi sei scappato?
Nessuno sa nulla di te, come se non fossi mai esistito.eppure io ti
ricordo, ti ricordo bene.
E' impossibile ritrovare una persona a NY.Dopo tanti anni poi.
Eppure la sensazione di calore che mi da Cherry, è, si, è come se ti
avessi ritrovato.Però anche lui sento che se ne andrà.
Ho perso la mia casa. troverò solo rifugi temporanei d' ora in poi.
Mi basteranno per continuare a vivere, senza sentire troppo il peso
di quello che è successo?
Le nostre mani giocano. Ci stuzzichiamo a vicenda. I tuoi capelli sono
morbidi e profumati.il tuo collo sottile, la pelle bianca e morbida.
Ti liberi dalla mia presa e ti avventi su di me, le tue labbra rosse
scendono sul mio petto. Sono morbide, leggere, calde.
Voglio sentirle sulle mie.
Prendo la tua testa tra le mani, tu ti abbandoni e ti lasci trascinare da
me, piano piano, prima un bacio timido, il contatto mi manda in visibilio,
il desiderio di averti si fa sempre più forte.
Entro nella tua bocca con prepotenza, spingendo a fondo per assaporare
tutto di te, impedendoti di ricambiare il mio bacio, stringendo forte la
tua testa per non farti scappare. Ma tu sei li, completamente disponibile,
mi lasci fare.
Ansimi di piacere, ti sbottoni la camicia con foga offrendoti senza pudore
alle mie labbra e alle mie mani infuocate che ti frugano ovunque per darti
piacere.
Spingi la testa all' indietro lanciando un piccolo urletto, ho morso con
foga i tuoi capezzoli.uno stà sanguinando, un rivolo rosso scende lungo
il tuo petto candido.
Le mie labbra fanno sparire quel segno, i miei baci ti calmano, ti rilassi
nuovamente sotto le mie mani.
Inizio a giocare con l'elastico dei pantaloni, toccandoti distrattamente
lì e tu ti infuri, spingi con le mani, vuoi che mi sbrighi.
Il tuo volto è arrossato, imperlato di sudore e di lacrime
d'esasperazione.
Ti libero.
Ti avvinghi con le gambe strusciandoti contro la mia virilità eccitata,
facendomi perdere il controllo.
Mi supplichi di possederti.
Afferro con forza le tue natiche, facendoti di nuovo gemere ed entro
dentro di te, lentamente, facendoti sentire ogni centimetro.
Mentre spingo con violenza tu ti aggrappi alle mie spalle, mi inciti, ti
muovi selvaggiamente.
Un'altra spinta.
Veniamo insieme.
Mi stendo su di lui, stringendolo forte.
Nella stanza si sentono solo i nostri respiri affannosi.
Sorrido vedendolo steso privo di forze sotto di me. così dolce -Smack.-
-Ti ho sfinito!-
-Bestia!Alzati, mi stai soffocando!-
-Si...fra 5 minuti, sto così bene.-
-Nooo.-
-Parli troppo, lo sai?-
-Ti odio!-
-Mmm, non si direbbe.-
-Sai?-
-Vorrei portarti in un posto.-
-Dove?-
-E' una sorpresa.-
I suoi occhi si accendono, l'espressione curiosa di un bambino
-Ok!-
-Ora fammi dormire.-
Un bambino.
Non so nulla di lui: quanti anni abbia chi sia e da dove venga. Sono
andato a letto con uno sconosciuto.
Già, che idiota, non era importante finché mi faceva comodo. Ma con cosa
ragiono! Dannazione!
Forse per lui è tutto un gioco. E io mi sono innamorato..
-Cosa c'è? Hai di nuovo un espressione terribile.-
-Stai male?Perché non mi rispondi?-
-No. Nulla.-
-Scusa forse non hai voglia di parlarne.-
Sono disonesto, come al solito.dovrei chiederglielo.
...-Quanti anni hai?-
-Che?...Hm-
Cherry!
Pensavo ad alta voce?!
...non mi ha sentito.
-18...cafone!-
-Hai appoggiato la tua delicatissima manina di elefante su un livido...-
-Sei odioso! Perché non cambi il tuo nome in Lemon?-
-Bleah!-
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