Stelle
cadenti
di Eny
-Yusuke... Yusuke ti prego!!! Apri gli occhi!!! Ti scongiuro...- la piccola
manina fredda mollemente abbandonata sul copriletto tenuta stretta da mani
grandi e calde.
-Mi
dispiace... Se ne è andato...- La voce dispiaciuta del medico annunciò
quello che già sapeva...
Il
suo piccolo Yusuke era morto...
La
malattia se l'era portato via.
Aveva
solamente tre anni...
Il
suo piccolo e allegro Yu..
Cosa
avrebbe fatto senza di lui?
Come
avrebbe spiegato alla piccola Yuki che il suo fratellino non c'era più?
Con
che coraggio gliel'avrebbe detto?
-Yusuke...- lacrime calde e amare imbrattavano il copriletto asettico di
quell'spedale che aveva visto il piccolo bambino spegnersi giorno dopo
giorno.
Perchè al piccolo Yusuke?
Perchè non a lui?!
-Yusuke!!!!!!!-un urlo carico di disperazione invase l'ospedale.
Intanto nel cielo, un piccola stella brillava più delle altre come per
commemorare una piccola anima salita al cielo...
-Hanamiiichiiii!! Finalmente sei tornato tra noi!!!- lo salutò allegramente
Ayako, quando dopo due settimane di assenza da scuola e dai campi, il
rossino era tornato tra loro.
-Sei
sicuro di essere guarito?- gli chiese notando il ragazzo dal perenne sorriso
col volto scavato, smunto, gli occhi spenti e il suo sorriso scomparso.
-Non
guarirò mai Ayako...- e dopo queste parole che lasciarono di stucco la
manager si diresse verso gli spogliatoi dove i ragazzi si stavano cambiando.
-Sakuragi!! Sei tornato!!!!- lo salutarono allegramente i membri, ricevendo
come risposta solamente un tirato sorriso.
-Ma
che cosa è successo? Hai una faccia...-
-Lascia perdere Miyagi...- disse flebilmente il giocatore.
-Nuovo scaricamento Hana?- lo sfottè Mitsui, ma quando il rossino lo fissò
con volto sconvolto capì che non era affatto il caso di scherzare.
-Ho
fatto male a venire... Scusate... Ma non mi sento bene...- disse
frettolosamente imboccando la via dell'uscita.
-Do'hao!-
l'insulto di Rukawa mirato a farlo reagire dall'apatia in cui sembrava
piombato, lo fece voltare di scatto.
-Sta
zitto!!!- strillò. -Tu non capisci niente!!! Cosa ne sai di quello che ho!
Come ti permetti di darmi dell'idiota!! Tu non sai niente!! Non capisci
niente!!!- urlò mentre le lacrime scorrevano libere sul suo volto.
-Hana
calmati!- tentò di tranquillizzarlo Kogure -Voleva solo farti reagire...
Cosa è successo Sakuragi?- gli chiese gentilmente il capitano. Intanto
attirata dalle grida, anche Ayako era entrata di corsa per vedere perchè il
rossino urlasse tanto.
Rukawa intanto osservava sconvolto.
Perchè gli aveva detto quel do'hao sprezzante?
Eppure vederlo così depresso lo feriva... gli faceva male...
perchè sapeva che se all'inizio il do'hao lo irritava, lo faceva
infuriare...
Ora
lo faceva letteralmente impazzire...
Dall'indifferenza all'odio, dall'odio alla sopportazione, dalla
sopportazione all'ammirazione, dall'ammirazione all'affetto...ed infine...
All'amore...
Questo era il percorso che Rukawa aveva seguito prima di innamorarsi di
quella esaltata testa rossa.
E
vederlo così, vedere l'espressione dell'allegria ridotta a un involucro
pieno di sofferenza lo struggeva...
-Il
...mio...Yu...- singhiozzò nascondendo il volto tra le mani...
Yu...
Che
Yu fosse..
Il
suo ragazzo...
No!
Si rifiutava di crederlo!!!
Hana
doveva essere solo suo!!!
-Chi
è Yu?- chiese Miyagi tendando di aiutare l'amico.
-Il
mio piccolo Yusuke non c'è più!!!- urlò disperato mentre il sangue nelle
vene di tutti si gelava.
Sembrava una madre che piangeva per la scomparsa del suo bambino.
-Perchè piangi? Se piangi Yusuke è triste...- una vocina delicata alle loro
spalle li fece girare di scatto. Una bambina di tre anni circa dai lunghi
capelli rossi e gli occhi blu e la pelle abbronzata stava sulla soglia della
porta con il faccino triste rivolto verso il gigante dai capelli rossi che
la fissava shockato.
-Yuki...!
Che ci fai qui?!- chiese balbettando mentre la piccola si avvicinava a lui
incerto.
I
presenti guardavano sconvolti senza capire chi fosse quella piccola bambina
che tanto assomigliava a Sakuragi.
-Non
devi piangere... Perchè poi Yu è tanto triste! Capito?- disse gentilmente
accarezzando la faccia del rosso per cancellare le lacrime.
-Hai
ragione piccola! E noi non vogliamo che Yu-chan sia triste...vero?- disse
abbracciandola dolcemente esibendo un sorriso agrodolce.
-Cosa
ci fai qui piccola? Non ei a casa con Kyoko?- chiese gentilmente.
-E' a
parlare con quel signore che assomiglia a Babbo Natale! Ha detto di venirti
a cercare!- disse aggrappandosi alla maglietta del rosso. Hanamichi sorrise
teneramente.
-Quel
signore è il mio coach lo sai?- disse teneramente.
-è
come Babbo Natale!- commentò la bambina. Sakuragi si lasciò andare in una
leggera risata cristallina.
-Ha..Hanamichi...chi
è? La tua sorellina che carina!- disse Miyagi tentando di rendere la
situazione più allegra, perchè, da quanto avevano capito, il fratellino di
Hanamichi doveva essere morto...
Una
ragazza in quel momento entrò negli spogliatoi con cautela.
Lunghi capelli neri gli incorniciavano il volto dai lineamenti delicati,
mentre due ambre scure erano incastonate nel suo volto.
-Scusate ragazzi!- disse gentilmente chinandosi.
-Kyoko!- la salutò Hana.
-Hana,
scusa se ho portato Yuki! La porto subito a casa!- disse affrettandosi a
raggiungere la piccola stretta tra le braccia del rossino.
-No!!
Voglio stare qui!!- piagniucolò accoccolandosi di più tra le braccia di
Sakuragi.
-Lasciala pure qui, non credo darà fastidio! Perchè tu sei una brava bambina
vero?- chiese poi rivolto alla bambina che annuì decisa.
-Come
vuoi! Ci vediamo a casa allora! Ciao tesoro!- e così dicendo posò un bacio
sulle labbra del rossino per poi uscire dalla stanza salutando cordialmente
gli altri troppo sconvolti per poter parlare.
Quella...
Quella aveva baciato Hanamichi!!!!
Ma
come si permetteva!!!
I
pensieri di Rukawa furono interrotti bruscamente da un'affermazione
agghiacciante della piccola:
-Papà! Questi sono i tuoi amici? Come sono alti!! Ma tu sei il più bello di
tutti papi!! Anche Yu lo diceva sempre che voleva diventare come te!!- disse
allegramente la piccola senza rendersi conto dello sconvolgimento che aveva
causato con le sue parole.
-P..papà!?- chiese sconvolto Mitsui mentre il mondo di Rukawa andava in
frantumi...
La
piccola era la figlia del do'hao?!
E
Kyoko doveva...doveva essere la madre...
Dovette appoggiarsi alla parete per non cadere...
-Yuki
è mia figlia... Yusuke era il suo gemello... Un genitore non dovrebbe mai
seppellire il proprio figlio... ma non tutti hanno questa fortuna...- disse
mesto. -Yu era malato e purtroppo due settimane fa il mio piccolo se ne è
andato...-
-Tu..ma
come...-
-Credo sia il caso che vi sediate...- disse serio il ragazzo e nessuno
obbiettò sedendosi obbidienti.
-tre
anni fa... lavoravo in un bar. Io sono orfano e quindi io e Kyoko, mia
sorella, abbiamo sempre dovuto rimboccarci le maniche per andare avanti.-
cominciò mentre la bambina che sembrava conoscere quella storia, trovava più
divertente giocare con la maglietta del padre. -Lavoravo come cameriere in
un bar, mio padre era morto da poco, ed ero piuttosto giù... Una ragazza,
Sadako, quando ebbi finito il mio turno, mi invitò a sedermi con lei a bere
qualcosa. Accettai di buon grado, avevao bisogno di un pochino di svago!-
sospirò mestamente. -Purtroppo la gentile fanciulla non era affatto una
gentile fanciulla... Drogò la mia bevanda con una forte sostanza e mi fece
ubriacare. Dopo di che, io, essendo totalmente incapace di intendere e
volere, la accompagnai a casa mia dove mentre lei mi 'distraeva' con i suoi
giochini da camera, i suoi complici ripulivano la casa.- disse
sarcasticamente evidentemente sentendosi ancora molto stupido ed imbarazzato
al ricordo di cosa era successo. -Fortunatamente mia sorella che rientrava
li spaventò frenando la loro opera di pulizia, a cui Sadako si era unita
dopo che mi aveva lasciato delirante sull'orlo del coma per la miscela
esplosiva, ovviamente dopo aver sfogato il suo grande istinto di...- tappò
le orecchie alla figlia che non ci fece minimamente caso continuando a
giocherellare con un lembo della camicia -...troia... Non rubarono quindi
nulla scappando a gambe levate. Mi ricoverarono in ospedale e ci stetti un
sacco di settimane... Gentilmente i medici mi dissero, che ,
professionalmente parlando, avevo avuto un culo micidiale a non restarci
secco... quel cocktail che mi aveva fatto bere Sadako avrebbe ammazzato un
bisonte...- sospirò scotendo la testa rassegnato mentre nessuno osava
interrompere il racconto. -Ovviamente però, al contrario delle mie speranze,
la cosa non comportò unicamente il fatto che a quattordici anni persi la
verginità con un ragazza che mi aveva drogato,il che è molto umiliante
credetemi, ma dopo nove mesi dal fatto...- si interruppe deglutendo a vuoto
-Una mattina trovai una cesta con due bambini di fronte alla porta e un
biglietto che mi diceva: non solo non ci ho guadagnato una mazza ma pure
incinta mi hai lasciato! Ora te li pigli tu i poppanti!...- concluse il
ragazzo incapace di continuare...
Il
suo bambino era morto...
Il
suo piccolo Yusuke...
Che
voleva giocare a basket diventare un grande campione...
Ora
non c'era più...
-Hana...è..
ci dispiace tanto...- disse semplicemente Kogure senza trovare altre parole
per descrivere come davvero fosse addolorato per quella storia. Hanamichi
tuttavia scosse il capo in segno di diniego.
-Yuki
e Yusuke sono la cosa più bella che abbia mai avuto... Se potessi tornare
indietro...io...mi farei abbordare ancora da Sadako... può sembrare
stupido...ma vi garantisco che quando diventerete genitori mi capirete...
Anche se ora Yusuke...non c'è più...- disse trattenendo a stento le lacrime.
-Papà! Yu è in cielo! Lui ci guarda sempre! Non ci ha lasciato! Ora non può
giocare con me ma lui ci vuole ancora bene! Me lo hai detto tu!- lo
rimproverò teneramente la piccolina e il cuore dei presenti si strinse nel
vedere la tenerezza di quell'insolito e dolce quadretto...
La
bambina scese dalle gambe del padre dirigendosi verso il volpino che pensava
sconvolto a quello che Hana aveva dovuto passare...
Perdere i genitori e il figlio...
Deve
essere stato atroce...
-Tu
sei la Kitsune vero? Mi prendi in braccio?- chiese con un sorriso allegro la
bambina.
-Yuki
non...- cercò di fermarla il genitore, ma Rukawa accennò un sorriso e la
prese in braccio facendola sedere sulle sue ginocchia.
-Rukawa mi dispiace! E' un tipo esuberante!- tentò di scusarsi il rosso
andando a recuperare la bambina.
-No...
Lasciala qui.- gli rispose. Hanamichi annuì.
La
piccolina accarezzava il volto del ragazzo studiandolo con cura.
-Il
mio papà parla sempre di te lo sai Kitsune?- disse innocentemente con quel
sorriso tanto spontaneo. Rukawa spalancò gli occhi sorpreso mentre la
squadra sghignazzava nel notare Sakuragi arrossire mentre, senza successo,
provava a zittire la piccola.
-Ha
ragione! Dice sempre che sei tanto bello!! E' vero però non ti offendi se ti
dico che il mio papi è più bello vero?- chiese timidamente. Rukawa sorrise.
-No...
Cosa altro ti dice il papà su di me?- chiese gentilmente mentre Sakuragi
sembrava voler sprofondare.
-Che
sei tanto bello e bravo! Ma tante volte si arrabbia e ti chiama pinguino! Io
preferisco Kitsune lo sai? E' più carino e poi le volpi mio piacciono tanto!
Dice sempre un sacco di cose belle su di te!- terminò la bambina grattandosi
la testa evidentemente incapace di elencare tutto quello che Sakuragi diceva
su Rukawa.
-Yuki!!
Ora basta! Non devi parlare con la Kitsune malefica!!- tentò di dissuaderla
il padre.
-Ma
se la chiami sempre adorabile volpacchiotto papà!! Non dire le bugie!!-
piagnucolò aggrappandosi a Kaede.
-Yuki...
andiamo a casa su! Papà è stanco...- la chiamò dolcemente sentendosi
incapace di continuare a sostenere quella situazione imbarazzante...
-Si... Ciao Kitsune!- disse dandogli un bacio sulla guancia e scendendo
dalle sue gambe.
-Papà
parla tanto anche di voi! Ma la Ru è sempre il preferito del mio papà!
Ciao!- disse salutando i presenti. Il ragazzo dai capelli rossi sospirò...
Era troppo depresso e disperato per poter frenare le parole della piccola...
Che tutti sapessero pure che Yuki aveva un padre gay cotto stracotto, anzi,
perdutamente innamorato della Kitsune...
Non
gli importava nulla...
Yusuke non avrebbe più riempito la casa con le sue grida, non si sarebbe più
offeso se il padre lo chiamava nano...
Non
avrebbe più tentato cocciutamente di prendere in mano la palla da basket e
provare a fare i tiri liberi.
Non
lo avrebbe più sentito le sue parole di ammirazioni dopo una partita...
Nulla...
Ora
gli rimaneva solamente la piccola Yuki...
La
sua piccola Yuki...
Si
incamminarono per le fredde strade di Kanagawa e Hanamichi non riuscì a
trattenere le lacrime.
-Perchè piangi papà?- chiese tristemente la piccola abbracciando stretto il
suo papà.
-Nulla tesoro... Papà ti vuole solo tanto bene!- disse baciandole il viso.
-Anche io papà...-
Quella sera erano a casa da soli, Kyoko aveva il turno serale e lui rimaneva
a casa a crogiolarsi nella sua disperazione.
Mise
a letto presto Yuki e poi si sedette sul divano fissando con sguardo vuoto
una fotografia di lui e i suoi bambini...
L'ultima prima che Yusuke si ammalasse...
-Piccolo mio...- disse con voce tremante prima che le lacrime prendessero il
sopravvento. Il suono del campanello lo riscosse dai singhiozzi. Era troppo
presto perchè fosse Kyoko...
Chi
poteva essere?
Andò
ad aprire e si trovò Rukawa di fronte.
-Ru..-
il moretto non lo lasciò finire scotendo la testa.
-Non
dire nulla... Volevo solo dirti che...hai una figlia fantastica e che... mi
dispiace di averti dato dell'idiota senza un motivo e... Mi dispiace per tuo
figlio...- disse tutto d'un fiato. Non sapeva neppure lui come era riuscito
a dire tutto.
-è
compassione forse? Perchè se è compassione...- si interruppe abbassando lo
sguardo. -Chi voglio prendere in giro... Non me ne frega nulla se la tua è
compassione o pietà... Non mi importa di nulla...- disse mestamente.
-Non
è compassione. Io non compatisco nessuno e se lo faccio, ti garantisco che
quella persona deve farmi davvero schifo!- rispose tagliente come se stesse
pensando a come potesse essere una persona da compatire.
-Grazie Rukawa... Vuoi entrare?- disse scostandosi e lasciando entrare il
volpino che ringraziò col capo. Si sedettero sul divano e Hana, perso nel
suo dolore non offrì nulla al suo ospite che però ignorò completamente il
fatto.
-Senti Kaede...- cominciò sussurrando e tenendo lo sguardo fisso al suolo. -
Non avrei la forza di accampare scuse per quello che Yuki ti ha detto
oggi... è tutto vero...Io..- sospirò -Io sono..innamorato...di te... e...-
-Anche io Hana...- il moretto, sollevò il mento del rosso troppo scioccato
per opporsi saggiando la dolcezza di quelle labbra.
Il
cuore di Kaede esplose di felicità...
Non
avrebbe voluto dichiararsi per non appesantire il cuore ormai troppo carico
di dolore...
Perder un figlio era una cosa atroce...
E'
come perdere una parte di se stessi...
Perdere cosa di più prezioso si ha al mondo...
Le
loro lingue lottarono e Kaede era entusiasta di poter essere la causa di un
po' di felicità per quel ragazzo tanto bisognoso di affetto e di uno
spicchio di gioia...
-Grazie Kaede...- sussurrò sprofondando il viso nell'incavo della sua
spalla...
-Hana...-
-Grazie di amarmi Kaede, di esistere ma... io non posso costringerti a...
insomma... Yuki... è mia figlia e io non posso obbligarti a...-un dito
posato sopra quelle labbra lo zittì.
-Io
non posso che voler bene a Yuki... perchè fa parte di te... E poi come
potrei non volere con noi una tale stella Hana? Se tu lo vorrai... Sarò ben
felice di farle da genitore...- le parole di Kaede commossero Hana che si
sentì libero di pangere senza remore sulla sua spalla... Da quando era morto
il suo piccolo nonostante avesse pianto in silenzio molte volte, non lo
aveva mai fatto veramente...
-Grazie... Io... Avrei voluto che conoscessi Yusuke... lui era un bambino
tanto dolce sai? Ti prego aiutami Kaede... perchè quando guardo Yuki non
posso fare a meno di sentirmi male... aiutami... Come farò senza il mio
bambino?! Come farò? Aveva solo tre anni e io... io non ho potuto fare nulla
per salvarlo...- singhiozzò soffocando il pianto sul petto di Kaede che lo
cullava massaggiandogli la schiena per consolarlo.
-Shh...Ti
aiuterò Hana... Non ti preoccupare...Ti aiuterò a superare il dolore, non ti
lascerò lai solo... Il dolore per la perdita di tuo figlio non se ne andrà
mai... ma ti aiuterò a lenirlo... Ti amo Hana e non permetterò che tu soffra
ancora!- promise il moretto.
Hana
sorrise dolcemente.
-Grazie Kaede...Ti amo...-
In
una scura notte, dove le stelle brillavano più del solito,
dove
la loro luce sembrava vegliare su quelle due anime appena ritrovate.
In
quel firmamento, una stella più luminosa delle tutte graffiò il manto blu
con la sua scia...
Perchè quella sera aveva esaudito un desiderio speciale di una persona
speciale.
D'ora
in poi avrebbero affrontato tutto insieme...
Avrebbero cresciuto quella bambina insieme come dei veri genitori e sempre,
una stella più brillante delle altre, avrebbe vegliato su di loro...
Perchè quella piccola anima salita al cielo aveva espresso il desiderio di
non far soffrire più il suo papà...
E lei
non poteva certo rifiutarsi di accontentare quel desiderio tanto puro e
sincero di quel bambino dal cuore grande...
OWARI...
MAAAAAACCHESCHIIIIIIFOOOOOOOOOOOOOOOOOCHEFAAAAAAAAAAA!!! OUOUOUOUOUOOOOOO!!!!
OLLALLA'OLLALLA' MACCHESCHIFO CHE FA!!! YHUUUUUUUUUHUUUUU!!!TRALLELLà
TRALLLALLA' IL FINALE FA VOOMITAAAAAAR!!!!!!
devo
smetterla vero?
Insomma...
Cioè!!!
Non
posso andare avanti a scrivere polpettoni psicologici pesanti come il pollo
arrosto di mia nonna!!>.< (non che mia nonna mi abbia mai cucinato
qualcosa....)
nessuno li digerisce più!!!!>.<
Almeno farle bene poi!!!!
Nooooo!!! faccio ste porcateeeee!!!!>.<
Maccheschiiiiifoooooo!!!!!!!
La
prossima idea malsana sarà una song fic che come canzone avrà una dei gemboy!!!!
Così mi sfido a far venire cose tragiche!!>.< a me le tragiche piacciono sia
chiaro, ma se ogni tanto scrivo cose allegre non muore nessuno (soprattutto
Ru e Hana...-.-)
Prego! Non voglio commenti ma solo tranvate e manganellate!!! Approfittatene
gente! Potete legnare l'autrice quanto volete!!
Offerti paghi due e prendi tre!! non c'entra nulla sta frase ma non
importa!! Avantii!!!
bye
bye by Eny
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