DISCLAIMER: I diritti di Naruto sono del maestro M. Kishimoto e chi di diritto. Questa storia non è scritta a fini di lucro.

 



 


 

 

Starò sempre con te

 

parte X

 

di Winry83

 


Itachi non riusciva a credere a quello che era appena successo… Gaara lo aveva appena mollato, “Beh non proprio mollato, visto che non stavate insieme..” gli disse una vocina nella sua testa, “Ma cosa ti aspettavi eh…dopo che ieri lo hai trattato come una nullità, come uno scarafaggio e oggi gli hai dato la conferma che sei un vero stronzo…” continuò a dirgli quella vocina.

- Ma io non mi vergogno di lui… -

Disse a se stesso. Ma la vocina continuò “Sai, non sembra dalla tua non risposta… forse è meglio se lo lasci stare e torni dal biondino… tanto preferisci lui al rossino, no? Infondo lo usavi solo per dimenticarti di lui. Adesso che è tornato puoi anche finirla con il bel rossino”.

- Forse all’inizio era così, ma ora… ora è diverso... io lo voglio troppo, non riesco a stare senza di lui e non riesco a capirne il perché… -

“E allora prenditelo e fregatene delle parole e dei giudizi degli altri”.

Itachi annuì a se stesso, ma aveva evitato di rispondersi, quando si era chiesto il perché non riusciva a stare senza di lui.



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La sera arrivò molto lentamente per Itachi, che iniziava a chiedersi che fine avesse fatto il fratello, quando proprio in quel momento vide Gaara uscire dal cancello della casa di Naruto e dirigersi verso la stazione con un pacco in mano. Lentamente gli si avvicinò con la macchina e gli disse.

- Bel rossino vuoi un passaggio? -

Gaara sentendo quella voce sobbalzò, ma fece finta di niente continuando a camminare, mentre Itachi che non sopportava essere ignorato (come tutti gli Uchiha) fermò la macchina, scese e si piantò davanti a Gaara spintonandolo fino a fargli toccare con il sedere la macchina.

- Io non sopporto che mi si ignori in questo modo, sai bel rossino -

Dopo queste parole lo baciò con ardore, facendolo sdraiare con la schiena sul cofano della macchina, ma Gaara con molta forza di volontà riuscì a non lasciarsi andare e lo spintonò via dicendo.

- Che credi di fare? -

- Semplice… prendermi quello che voglio! -

- E se io dicessi di no? -

- Ma tu non lo dirai -

Disse Itachi avvicinandosi e strusciando il suo membro eccitato rinchiuso dai vestiti con quello del rossino, che era nelle sue stesse condizioni. A quel contatto Gaara mugolò di piacere ed Itachi sorrise a quel suono.

- Lo vedi che mi vuoi anche tu! -

- E se ti dicessi che ora i tuoi amici ci stanno guardando? -

- Non me ne fregerebbe un cazzo, ho troppa voglia di te! -

E dicendo questo si ributtò sulle sue labbra, ricominciando a strusciarsi su di lui con più forza, finchè Gaara non lo staccò da se e gli sussurrò.

- Andiamo da me, non c’è nessuno per tre giorni -

Itachi annuì, salirono di corsa in macchina e partirono.

Una volta arriva nell’appartamento, Gaara andò in cucina a posare la busta che ancora teneva in mano, Itachi lo seguì in silenzio ed impaziente di averlo gli disse.

- Non resisto più, facciamolo qui! -

- Non qui, andiamo in salotto -

Itachi annuì e trascinò in salotto Gaara, che lungo la strada si era spogliato rimanendo solamente in boxer, per poi appoggiarsi contro il tavolo dando la schiena a Itachi e dicendogli semplicemente.

- Ti voglio! -

Itachi non attese mezzo secondo che gli fu sopra, lo fece sdraiare con il petto sul tavolo e gli allargò le gambe sfilandogli i boxer, poi cominciò a leccare la piccola apertura invitante di Gaara, che dal canto suo eccitato come non avrebbe mai creduto possibile, spinse il bacino contro quella lingua chiedendo di più e Itachi lo fece immediatamente; lo penetrò con la lingua e con un dito contemporaneamente, facendo urlare Gaara di piacere.

- Aahhhhh Itachiiiiiiiiii siiii -

- Non fare così piccolo, che non resisterò molto a lungo -

- Alloraaa prenaaa…aahhdimiiiiii subitoooooo ahhhh ti pregoooo -

- Ne sei sicuro, non ti ho preparat… -

Ma itachi non finì la frase che Gaara lo scostò da se, lo fece sedere sul divano e con molta velocità lo spogliò lasciandolo solo con la camicia, poi si mise seduto su di lui poggiando la sua schiena sul petto di Itachi e lentamente si impalò sul quel membro eccitato .

- Ahhhhaa…siiii Itachi-

- Ahhhh…come seiii stretooooooo Gaara -

Gaara cominciò a muoversi da subito con violenza, toccando quasi subito quel punto dentro di lui che lo fece godere e cominciò a chiedere di più.

- Itaaaaa…chiii ahhhh vogliiioooo di aahhhh piùù -

Itachi portò una mano sul membro eccitato del rossino e cominciò a masturbarlo con forza.

- Cosììì ahhh… così ti piaceeee Gaaraaaa? -

- Hooo siiii più veloceeee… ti pregoooo, più forteeeeee!!! -

Itachi a quelle parole cominciò a muovere il bacino verso l’alto andando incontro a Gaara, che gli chiedeva sempre di più, e così con altre potenti spinte, Itachi venne dentro Gaara, che sentendosi invadere da quel liquido caldo lo seguì urlando il nome del compagno.

Gaara crollò stancamente sul moro, che appena ebbe ripreso un pò di fiato sollevò il rossino, per poi uscire lentamente da lui, ma prima che potesse scivolare fuori del tutto venne bloccato da Gaara che gli disse.

- No…ti prego rimani ancora un pò dentro di me -

- Ma non ti da fastidio? -

- No, mi fa sentire bene -

Disse Gaara con un dolce sorriso che fece perdere un battito ad Itachi. Rimasero così per altri cinque minuti, poi Gaara si alzò da Itachi facendolo uscire da lui e solo in quel momento il moretto notò delle macchie di sangue sul suo membro a riposo, così preocurato chiese.

- Piccolo ti ho fatto sanguinare… ti ho fatto male? -

- No, non preoccuparti, ma per favore non chiamarmi piccolo… -

- Ok, va bene -

- Se vuoi prima di andartene puoi farti una doccia calda -

- Veramente… -

- ??? -

- Stasera potrei rimare qui da te? -

- S… si c…cer…to -

Disse Gaara con voce tremante… quella era la prima volta da quando avevano iniziato quella specie di relazione, che Itachi gli chiedeva una cosa simile, di solito era lui a chiederglielo e il più grande gli diceva sempre di no usando sempre qualche scusa.

- Ti lascio il mio letto, io dormirò sul divano -

Disse Gaara andando versa la sua camera, ma venne bloccato da Itachi per un polso che gli disse.

- Non serve, dopo quello che abbiamo fatto ti vergogni a dormire con me? -

- N…no -

- Bene, allora è deciso! -

Detto questo si diresse in bagno, ma prima di chiudere la porta disse.

- Ti va di fare il bagno con me bel rossino? -

- Sempre il solito maniaco! -

- No, no, dico veramente solo il bagno, per rilassarsi un pò -

- O…ok -


Gaara preparò il bagno e dopo circa dieci minuti entrarono entrambi, posizionandosi ognuno ai due lati opposti della vasca.

- Come mai ti sei messo laggiù, hai paura di me? -

Chiese Itachi maliziosamente.

- N…no, è che pensavo che così saresti stato più comodo -

- Oh, ma quanto è premuroso il bel rossino -

- N…no, è che io… -

- E sei ancora più eccitante quando arrossisci imbarazzato, sai? Se fai così non posso resistere -

Disse Itachi avvicinandosi lentamente a Gaara.

- I…Itachi che cosa vuoi fa… -

Ma non finì la frase che Itachi lo baciò dolcemente.

- Non preoccuparti non voglio farti niente -

- O..ok -

- Ora vieni qui e appoggia la tua schiena contro il mio petto e rilassati -

- No, non serve, credimi -

- Su vieni, mica ti mangio -

- O…ok -

Passarono una mezzoretta così accoccolati uno contro l’altro, fino a quando l’acqua cominciò ad essere fredda, allora Gaara si alzò dicendo che era tempo di uscire e Itachi annuì seguendolo. Si asciugarono e Gaara gli diede uno dei pigiami del fratello, ma Itachi gli disse provocatorio.

- Io bel rossino dormo nudo, ti da fastidio? -

- N…no -

Disse Gaara arrossendo leggermente.

Si stesero entrambi dentro al letto, Itachi si avvicinò a Gaara, lo abbracciò da dietro e Gaara sentì la leggera erezione scoperta di Itachi strusciarsi contro il suo sedere e si irrigidì; sentiva ancora un pò di dolore, ma non voleva dirlo al moretto. Itachi accortosi di quel suo irrigidimento disse.

- Shhh calmati, non voglio farti niente, questo che senti è solo l’effetto della tua vicinanza -

- >///< O…ok -

Lentamente Gaara si addormentò in quell’abbraccio e Itachi lo seguì dopo poco.

La mattina li trovò ancora in quella posizione, mentre Gaara si svegliò lentamente.

- Mmm… giorno bel rossino -

- Giorno -

Disse bruscamente Gaara.

- Oh… da quanto vedo di prima mattina siamo scontrosi! Ma ora ci penso io e dicendo questo Itachi portò una mano sul membro a riposo di Gaara, lentamente cominciò ad accarezzarlo e con l’altra mano gli smozzicò i capezzoli strizzandoli di tanto in tanto, mentre con la bocca gli lasciò una scia di baci dietro il collo. Gaara con quel trattamento gli ci volle poco per eccitarsi, cominciò a mugolare di piacere e a strusciarsi contro il membro eccitato del moretto che gli chiese in un sussurro.

- Posso entrare piccolo -

- Mmm siiii, ma fa piano questa volta -

- Ok -

Itachi entrò lentamente dentro Gaara.

- Ora comincio a muovermi -

- Ok -

Itachi cominciò a muoversi lentamente dentro e fuori, poi per prenderlo più profondamente e fargli sentire più piacere, sollevò una gamba di Gaara, che mugolò sentendosi penetrare più a fondo. Itachi lo prese per tutto il tempo lentamente.

- Mmm sii cosììì Itaa, tii pregoo toccamiii -

Gli chiese Gaara tra un gemito e l’atro. Itachi lo accontentò, prese il suo membro in mano e cominciò a pompare alla stessa velocità delle sue spinte, facendo sentire così Gaara in paradiso. Il più giovane mai aveva provato una sensazione del genere e non gli ci volle molto per venire nella mano di Itachi, che dopo poche spinte lo raggiunse liberandosi dentro di lui.

Mentre riprendevano fiato, Gaara chiese.

- Anf… senti Itachi -

- Si anf… dimmi -

- Io…io sono l’unico con cui vai a letto? -

Itachi rimase spiazzato da quella domanda.

- E tu invece, lo fai con qualcuno che non sia io? -

- No, tu sei l’unico! -

Rispose timidamente Gaara ed Itachi sentendo quella vocina quasi insicura rispose.

- Per me è lo stesso -

Ma sapeva bene che non era così... solo la sera prima era andato con uno che nemmeno conosceva, ma in quel momento non si fermò molto a pensare, era imbarazzato per la confessione di Gaara e si sentiva colpevole per avergli mentito, così per non far capire questi suoi stati d’animo al rossino lo baciò con passione e poi si alzò per andarsi a fare una doccia.

Sotto la doccia continuò a chiedersi perché avesse risposto in quel modo, non riusciva a capirne il motivo, infondo loro facevano solo sesso continuava a ripetersi, mentre l’acqua gli levava di dosso i residui dell’amplesso appena avuto.

Una volta pronti entrambi andarono in cucina per fare una veloce colazione, ed entrati in cucina videro la busta che la sera prima Gaara aveva portato da casa di Naruto.

- Che c’è li? -

Chiese Itachi indicandogli il pacco.

- A è la cena che mi ha preparato Naruto, sapeva che ieri sera era solo e mi ha voluto per forza dare qualcosa-

- Sempre il solito, cosa ti ha dato di buono? -

- Sushi, il mio piatto preferito! -

- Oh non lo sapevo -

- Il mio invece è… -

- Onigiri ( polpette di riso con l’alga intorno ) -

Disse Gaara al suo posto ed Itachi rimase sbigottito dalla sua risposta.

- Ma come fai a saperlo? -

- Beh ne mangi sempre, perciò ho pensato… -

Disse Gaara diventando rosso ed Itachi si diede dello stupido ( è na cosa di famiglia U_U )… in quell’anno e mezzo passato “insieme” a Gaara non sapeva niente del ragazzo, mentre Gaara sembrava sapere molte cose di lui.



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Era passa una settimana, ormai Naruto stava bene e poteva tranquillamente tornare a scuola. Sasuke in quella settimana non era riuscito a trovare il colpevole di quella voce, aveva provato in tutti i modi di fargli cambiare idea, ma il biondino era irremovibile, così sospirando Sasuke si diresse verso la scuola seguito da Naruto.

Naruto una volta arrivati in classe salutò tutti con un enorme sorriso, ma notò immediatamente qualcosa di strano negli sguardi dei suoi compagni, per un pò non ci fece caso, ma dopo un po’ la cosa cominciò a pesargli. Prima dell’inizio della prima ora improvvisamente si sentì colpire su un braccio, si girò e vide una ragazza dai capelli rosa che gli sorrideva.

- Ciao Uzumaki -

- Ah, ciao Haruno -

- Come ti senti oggi? -

- ??? -

- Beh secondo le voci che girano in gir… -

- Q…quali voci scusa? -

- Si, della tua malattia! Scusa ma tu non sapevi niente? -

Disse la ragazza con finta preoccupazione, poi continuò.

- Ma è vero che sei orfano e vivi solo? -

- E tu come fai… -

- Beh è da circa una settimana che gira questa voce -

- O_O C..cosa…ma chi…? -

- Ho visto che tu e Sasuke-kun vi siete molto avvicinati ultimamente -

- S..si, e questo che centra scusa? -

- Beh vedi… nell’ultima settimana l’ho visto parlare con molte persone della scuola… -

- No…non può essere… -

Disse Naruto con tono disperato. Si sentiva ferito, tradito, non poteva credere a una cosa del genere, eppure gli unici che sapevano erano, Shikamaru, Ino, Gaara e Sasuke; i primi tre lo sapevano da tempo e non avevano mai parlato, ma Sasuke… possibile che lo avesse solo preso in giro? Che volesse solo divertirsi con lui? Infondo aveva passato quegli anni a sfotterlo e a maltrattarlo in ogni modo possibile. Non sapeva cosa credere e la rosa continuò ghignando.

- Pensandoci bene, mi hanno anche detto che molte volte in questa settimana lo hanno incrociato in giro per la città sempre in compagnia -

Naruto a quelle parole ebbe la conferma, si sedette al suo banco e si chiuse in se stesso. Le ore seguenti Sasuke cercò in tutti i modi di attirare la sua attenzione, ma il biondino fece finta di niente per tutto il tempo, così Sasuke spazientito da quella situazione, appena la campanella della pausa pranzo suonò, prese il biondo per un braccio e lo trascinò in terrazza, senza accorgersi di un paio di occhi verdi che guardavano la scena divertiti ed esultanti.

Una volta arrivati in terrazza Sasuke sbottò.

- Ma che hai dobe, perché non mi hai guardato fino ad ora? -

- ………… -

- Allora vuoi risp… -

Sasuke si zittì subito sentendo un piccolo singhiozzo provenire dal biondino.

- Piccolo che suc… -

- NON CHIAMARMI PICCOLO -

- Ma che succede? -

- OSI PURE CHIEDERLO? -

- ??? -

- CERTO TI DEVI ESSERE DIVERTITO A PRENDERMI IN GIRO IN QUESTO MODO, EH? LO STUPIDO DOBE CHE CON DUE MOINE FA TUTTO QUELLO CHE GLI CHIEDO -

- Ma che dici? -

- DICO LA VERITA! ECCO CHE DICO, MA COME HAI POTUTO DIRE A TUTTI DEL MIO PASSATO E DELLA MIA MALATTIA… -

- Non sono stato io!!! -

- E DOVREI CREDERTI? SOLO IN QUATTRO LO SAPEVATE. GLI ALTRI TRE SONO STATI ZITTI FINO AD ORA, POI GUARDA CASO TU VIENI A SAPERE LA VERITA’ E TUTTA LA SCUOLA LO SCOPRE -

- Te lo giuro, non ti mentirei mai -

- A DICI VERAMENTE, E ALLORA DOVE SEI STATO TUTTI QUESTI POMERIGGI MENTRE IO ERA A CASA ? -

- ………… -

- TE LO DICO IO, A SPASSARTELA E POI LA SERA TORNAVI DA ME, E CON QUEI “MI SEI MANCATO” FACEVI QUELLO CHE VOLEVI ED IO CHE HO CREDUTO VERAMENTE CHE MI AMASSI… SONO STATO PROPRIO UNO STUPIDO -

- Ma è vero, io ti a… -

- NON OSARE DIRLO! MI HAI MENTITO FINO AD OGGI, NON TI CREDO PIU’, SPARISCI DALLA MIA VITA, HO GIA SOFFERTO ABBASTANZA… NON CREDI? -

Urlando questo Naruto scappò via in lacrima, non accorgendosi della persona che era dietro la porta che ghignava maleficamente.

Sasuke non sapeva cosa fare, voleva proteggere il suo Naruto, invece lo aveva ferito ancora di più, si diede dell’idiota ( per l’ennesima volta ) e tornò in classe.

Una volta arrivato notò che la borsa di Naruto era sparita, allora si avvicinò a Shikamaru e gli chiese dove fosse Naruto.

- Ha detto che non si sentiva poco bene, a pensarci bene aveva gli occhi lucidi, speriamo non gli sia venuta la f…ma perché fai quella faccia Uchiha? -

- Naruto pensa sia stato io a mettere in giro la voce, crede che fino a ora lo abbia solo preso in giro -

- Cazzo, tu gli hai detto che no… -

- Si, ma non mi ha creduto, non so come ma è venuto anche a sapere che in questi pomeriggi non stavo facendo delle commissioni per mia madre… -

- Cazzo!!! Beh tu continua a cercare chi è stato, con Naruto ci parlo io -

- Ok, grazie Shikamaru -

- Di niente Sasuke -

Quella era la prima volta che i due si chiamarono per nome.

Shikamaru era alla ricerca di Ino per avvertirla della situazione e che sarebbe uscito prima da scuola per andare da Naruto per spiegargli tutto, quando la vide correre in gran fretta verso di se.

- Ino ma che succede? -

- Anf anf… so chi anf… ha messo la voce anf… in giro anf -

- O_O Cosa? E quando lo hai scoperto? Dove? -

- Proprio ora, nel bagno delle ragazza, e pensare che tu dici che ci passo troppo tempo… -

- Si, si, su dimmi chi è -

- La Haruno -

- COSAAAA!!! -

- Shhh non urlare -

- Si scusa, ma COSAAAA!!! -

- Ora ti racconto… -
 


Inizio Flashback

 



- Hahaha-hahaha -

- Che hai da ridere Sakura? -

- Oh, niente Haruko, sono solo felice perché tra poco Sasuke-kun sarà mio -

- ??? -

- Beh il suo dolce “fidanzatino” ora lo odia a morte -

- Fidanzatino? -

- Oh si voi tutti non lo sapete, ma il bellissimo Sasuke-kun sta, o dovrei dire stava, con Uzumaki, ma ora che quella nullità non è più tra i piedi Sasuke-kun sarà mio -

- E come fai a esserne sicura? -

- Beh la grande paura del biondino era che qualcuno venisse a sapere del suo passato e io… -

- No…sei stata tu a mettere quella voce in giro? -

- Si! -

- Ma come hai potuto? -

- Lui non è degno di stare con Sasuke-kun! -

- Perché tu si, dopo che ti sei comportata in questo modo -

- Solo io posso stare con lui -


- Tu sei pazza e se venisse a saperlo? -

- Mi ringrazierà sicuramente per avergli tolto quel peso -

- Se lo dici tu, su ora è tardi andiamo in classe -

- Ok -
 



Fine Flashback



Shikamaru era schifato da quello che aveva sentito.

- Ma come si può arrivare a tanta cattiveria? -

- Non lo so Shika, ma ora tu vai da Naruto a spiegargli tutto, io vado da Sasuke e dico tutto a lui, poi penseremo come vendicarsi di quella cosa immonda -

-Ok tesoro -

Detto questo si scambiarono un bacio veloce e si divisero.

Ino andò subito in classe e raccontò tutto l’accaduto a Sasuke che furioso come non mai, avrebbe voluto uccidere subito la rosa, ma Ino lo bloccò dicendogli.

- Ora devi pensare solo a Naru, alla Haruno ci penseremo dopo -

- Hai ragione Ino -

- Ora vai Sasuke -

Sasuke riempì la borsa e si precipitò subito dal suo Naruto.





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Naruto era seduto dietro la porta con le ginocchia attaccate al petto e la testa tra di loro, quando improvvisamente sentì la porta aprirsi dietro di se, riuscì a non cadere all’indietro grazie a Shikamaru che lo prese al volo.

- Naruto -

- Shikamaru io… -

Naruto scoppio a piangere addosso al suo amico che lentamente lo portò in casa e lo fece sedere sul divano, lo fece calmare e poi cominciò a palare.

- Naru ascoltami bene -

- Ok -

- Sasuke ti ha detto la verità, non è stato lui a mettere in giro quella voce -

- Tu sei dalla sua parte? -

- Non è per questo, la voce ha cominciato a girare il giorno in cui lui è rimasto tutto il giorno con te a casa -

- Allora perché non mi ha detto…non mi avete detto niente? -

- Lui non voleva vederti soffrire ancora e ci ha fatto giurare di non dirti niente, voleva scoprire chi era stato prima del tuo ritorno a scuola, era per questo che il pomeriggio era sempre fuori -

- Io... non è possibile… io gli ho urlato delle cose orribili, ora lui mi odie… -

- Non potrei anf anf… mai odiarti dobe anf -

Sasuke era sulla porta con le mani selle ginocchia intento a riprendere fiato.

- Ma dopo tutto quello che ti ho det… -

- Non anf,,, avevi tutti i anf,,, torti, dovevo dirti la verità -

Naruto si buttò tra le braccia di Sasuke ripetendogli “perdonami” come fosse una preghiera. Shikamaru vedendo quella scena decise di lasciarli soli a sistemare le cose e facendo un segno di saluto ai due se ne andò.

- Su ora calmati, vai a farti una doccia calda per rilassarti mentre io ti preparo un pò di tè caldo -

- O…ok, ma tu ci sei quando ritorno vero? -

- Dove vuoi che vada senza di te -

Naruto annuì e si diresse in bagno, dopo una buona mezzora ne uscì, andò in salone da Sasuke che vedendolo in accappatoio gli disse.

- Su vai a vestirti che prendi freddo, dopo berremo il tè -

- No, andiamo a berlo di la il tè -

- Ok -

Dicendo questo si diressero entrambi in camera, si sedettero sul letto e cominciarono a bere il tè. A Naruto cadde una piccola gocciolina di tè sul mento.

- Guarda sei sempre il solito pasticcione -

- Io… -

- Vieni qua che te l’asciugo io -

E dicendo questo Sasuke la leccò via, poi senza staccare la lingua dal mento di Naruto, lentamente scese fino al collo e comincio a torturarglielo con leggeri succhiotti. Naruto mugolò di piacere, mentre Sasuke sentendo quei mugolii continuò il suo operato scendendo fino al capezzolo sinistro del biondo, cominciò a torturarglielo delicatamente fino a farlo inturgidire, poi passo all’altro facendo la stessa operazione.

Naruto sentiva la sua eccitazione crescere sempre di più e sapeva che Sasuke era nelle sue stesse condizioni, così improvvisamente inverti le posizioni dicendo.

- Ora tocca a me, devo farmi perdonare per prima -

- Guarda che non devi Naru -

- Ma io lo voglio -

Detto questo Naruto baciò Sasuke con passione e cominciò a slacciargli la camicia della divisa, lentamente scese sul suo collo lasciandogli molti segni rossi, e come aveva fatto in precedenza il moretto a lui, scese sui suoi capezzoli e cominciò a tormentarli mordendoli di tanto in tanto. Sentire Sasuke gemere di piacere lo eccitò ancora di più, e mentre tormentava i suoi capezzoli, cominciò a sbottonargli i pantaloni della divisa infilandoci dentro una mano, cominciando ad accarezzare il membro oramai eccitato del suo ragazzo. Naruto si sollevò da lui e lo finì di spogliare, poi lasciando una scia di baci arrivò al membro eccitato di Sasuke e lentamente cominciò a leccargli la punta.

Sasuke sentendo quelle piccole leccate inesperte mugolò di piacere e l’idea che il suo Naruto lo stesse facendo per la prima volta a lui lo eccitò ancora di più. Naruto cominciò a leccarlo per tutta la sua lunghezza, con una mano cominciò a massaggiarli i testicoli pieni ( >///< che vergogna scrive sto pezzo ) e lentamente prese tutto il membro in bocca cominciando a succhiare.

- Ahhhaaa narutoooo siiii -

Naruto sentendo il moretto invocare il suo nome in quel modo, cominciò a muovere la bocca su e giù rallentando ogni tanto; improvvisamente si staccò da lui, per poi cominciare a leccare i testicoli pieni, mentre con il pollice cominciò a stuzzicare la punta.

Sasuke a quel trattamento spalancò gli occhi, mai nessuno gli aveva fatto una cosa del genere, così cominciò a chiedere di più, allora Naruto tornò sul suo membro e ricominciò a succhiare la punta per poi prenderlo completamente in bocca. Con una mano pompava la base e con l’altra gli stuzzicava i testicoli, a Sasuke non ci volle molto per venire copiosamente nella bocca del biondino, che non perse nemmeno una goccia del suo amore.

- Mmm Sasu sei buono -

- Mai anf… quanto te … anf credimi -

Dicendo questo Sasuke invertì le posizioni, cominciò a stuzzicare la piccola apertura di Naruto con la lingua infilandola dentro ogni tanto e con una mano lo masturbava lentamente.

- Aaahhhh Sasuuuuu vogliooo di più ahhhh -

- Cosa vuoi? -

- Voglio aaahhhhh te -

Sasuke sbarrò gli occhi a tale richiesta.

- M…ma sei sicuro Naru, se è per quello che è successo oggi non de.. -

Naruto gli tappò la bocca con una mano e gli disse.

- Ti ho aspettato pure troppo Sasu -

Dicendo questo si sistemò meglio sul letto, allargò le gambe per far spazio a Sasuke, che si mise su di lui, lo baciò con dolce passione e appoggio la punta del suo membro sulla piccola apertura.

- Sto entrando, se ti faccio troppo male dimmelo -

Naruto annuì e Sasuke cominciò ad entrare lentamente... ad ogni piccola spinta sentiva quella carne cedere per lui, il calore di quel corpo lo stava mandarlo fuori di testa, ma si costrinse a non prenderlo in un solo colpo. Naruto dal canto suo si sentiva spaccato in due, non credeva facesse così male e per non far uscire mugolii di dolore si morse le labbra a sangue, e strinse con tutta la forza che aveva le coperte sotto di lui, ma senza accorgersene delle piccole lacrime cominciarono a uscire dai suoi occhi. Arrivato in fondo Sasuke aprì gli occhi in cerca di quelli di Naruto e quello che vide lo scioccò. Naruto sembrava provare solo dolore, così lentamente si abbassò su di lui sussurrandogli.

- Amore ti faccio troppo male, se vuoi esco? -

- N…no dammi solo il t…tempo di abituarmi a te, ok? -

- Ok -

Lentamente il forte dolore cominciò a scendere, Naruto fece un piccolo movimento con il bacino verso Sasuke, che capì e quello fu il via libera per muoversi. Si ritrasse di poco da lui e poi rientrò, lo fece per un pò fin quando i mugolii di dolore di Naruto si trasformarono in mugolii di piacere.

- Mmm,,, si, Sasukeee siii -

Cominciò a mugolare Naruto e Sasuke aumentò la velocità, poi improvvisamente Naruto inarcò la schiena e spalanco la bocca in un grido muto per poi dire.

- Lì aaahh lì Sasukeeee… tocaaaaahhhh ancora quellll puntooo ahhh… ti preghooo -

Sasuke sorrise, ora che aveva trovato il punto che faceva urlare il suo Naruto, cominciò a spingere lì sempre più forte, sempre più veloce e per aumentare il piacere del compagno cominciò a pompare il suo sesso con la stessa velocità delle proprie spinte. Naruto non capiva più nulla, non aveva mai provato tanto piacere in tutta la sua vita.

- Aahhhhh Sasukeee siiii… ahhhh sto per venireeeee -

- Ancheee iooo ahhhhhhh-

Dicendo questo con un affondo più potente venne copiosamente dentro Naruto, che a sua volta lo raggiunse venendo nella sua mano e sui loro ventri.

Sasuke, con le ultime forze rimaste, uscì delicatamente da Naruto mettendosi al suo fianco per poi abbracciarlo e riempirlo di baci sul viso affaticato.

- Ti amo Sasu -

Gli disse Naruto stancamente.

- Anche io ti amo Naru -

Gli rispose altrettanto stancamente Sasuke e si addormentarono così, abbracciati, stanchi e felici



Continuaaaa...............