DISCLAIMER:
I diritti di Naruto sono del maestro M. Kishimoto e chi di diritto. Questa
storia non è scritta a fini di lucro.
Starò
sempre con te
parte IX
di Winry83
Naruto si era disteso sul divano appena uscito
Itachi, stava per addormentarsi quando un forte bussare alla porta lo svegliò.
Borbottando qualcosa d’incomprensibile andò ad aprire la porta, pronto ad
attaccare chiunque fosse, ma quando vide Gaara con le guancie ancora umide dal
pianto, la sua rabbia sparì in un istante. Lo fece accomodare, gli preparò una
tazza di tè caldo, e poi gli chiese.
- E’ ancora per lui? -
Il rossino annuì tristemente e gli raccontò tutto quello che era successo.
Naruto furioso scatto in piedi dicendo.
- MA IO LI UCCIDO TUTTI E DUE! MA COME OSANO, GAARA DIMMI IL SUO NOME CHE VADO
A CERCARLO E LO UCCIDO! -
- Calmati Naruto, non serve e poi me la cavo da solo! Ma comunque grazie per
il tuo appoggio, sei un vero amico-
- Ma ti pare, comunque quando vuoi lo posso farlo fuori il bastardo -
- Ok -
- Allora Sasuke ha mandato te ha fare la guardia, eh? -
- Si, ma tanto già volevo venire a trovarti, quindi… -
- Ah bene-
Passarono tutto il resto del pomeriggio a chiacchierare di tutto e di niente,
Gaara pensò ad attaccargli i flebo che doveva fare quel giorno, poi quando si
fecero le sette, Naruto disse.
- Sasuke dovrebbe arrivare tra poco, ti va di rimare qui a cena? -
- Non vorrei disturbarvi -
- Ma quale disturbo, anzi, così Sasuke non potrà saltarmi addosso -
Disse ghignando il biondino, mentre il rossino annuì e disse.
- Però solo se posso aiutarti a preparare la cena -
- Per me va bene -
Dopo circa una mezzora Sasuke rientrò.
- Dobe, sono tornato! -
Sasuke sobbalzò quando a rispondere non fu Naruto, ma Gaara.
- Sera Sasuke! -
- E tu che ci fai qui Gaara? -
- L’ho inviato io, qualcosa in contrario teme? -
- No, niente -
- Bene, vorrei vedere -
Disse Naruto agitando per aria un cucchiaio di legno, per tornare subito dopo
nel cucinotto. Gaara si avvicinò a Sasuke e gli chiese senza farsi sentire da
Naruto.
- Allora scoperto qualcosa? -
- Ma che, tutti anno sentito da altri, sarà dura trovare il colpevole prima
del ritorno di Naruto a scuola -
- Lo so, se vuoi io posso venire qui tutti i pomeriggi, tanto non ho altro da
fare e per me è un piacere stare con lui -
- Grazie te ne sarei molto grato, ma mi raccomando… -
- Non dirgli niente, lo so, lo so -
Naruto tornò da loro.
- Allora, come sono andate le commissioni per tua madre? -
- Bene per oggi, ma sarò occupato con queste commissioni per tutta la
settimana, mi dispiace piccolo -
Disse Sasuke dandogli un bacio a stampo sulle labbra. Naruto gli sorrise
dolcemente e gli disse.
- Non preoccuparti, invece sono felice che aiuti tua madre nelle sue faccende
sai…magari potessi farlo io -
Finì la frase in un sospiro triste e tornò nel cucinotto a controllare la
cena.
- Cazzo!!!-
- Su calmati Sasuke -
- Come faccio, dopo tutto il dolore che ha provato, non potevo scegliere una
scusa migliore… -
Vennero interrotti da Naruto che li avvertiva che la cena era pronta. Cenarono
in tutta tranquillità, alla fine della cena Gaara si offri di lavare i piatti
come ringraziamento della cena, ma Naruto era irremovibile, così lo mandò a
sedersi sul divano vicino a Sasuke e si mise a lavare i piatti.
- Sempre il solito dobe, vuole fare tutto lui -
- Si, è vero… ogni volta è così -
- ??? -
- Vengo qui a cena due o tre volta a settimana di solito e mai una volta che
mi faccia fare qualcosa -
- Siete molto legati -
- Mi ha salvato -
- Si, da quei teppisti -
- Non solo Sasuke -
- Quello era solo una parte… ero a pezzi in quel periodo, mio padre mi
incolpava della morte di mia madre e i miei fratelli non mi parlavano. Cercavo
la rissa con tutti pur di non pensare a tutto quel dolore e lui è stato
l’unico in tutta la mia vita a capirmi subito, forse perché sapeva cosa
provavo. E’ entrato nella mia vita senza che io lo volessi, più lo cacciavo,
più lui tornava; pensa è andato perfino da mio padre e dai miei fratelli, è
grazie a lui che sono riuscito a recuperare il rapporto con loro, e io non
saprò mai come ringraziarlo, per cui ti avverto, se lo stai prendendo in giro
e lo farai soffrire te la farò… -
- Ma siete tutti fissati…io non lo sto prendendo in giro e non lo farò mai
soffrire, come devo dirvelo che lo amo, eh?-
Gaara sorrise e rispose.
- Meglio così, non avevo proprio voglia di picchiarti -
- E chi ti dice che te l’avrei lasciato fare -
Disse Sasuke. Tutti e due scoppiarono a ridere e Naruto entrò proprio in quel
momento chiedendo.
- Perché ridete voi due? -
- Niente, niente dobe-
- Non chiamarmi dobe, chiaro teme? -
Sasuke con un ghigno cominciò a ripetere.
- Dobe, dobe, dobe, dobe, dobe, dobe… -
- TEME MA IO TI… -
Dicendo così Naruto si buttò sopra Sasuke, ma venne subito bloccato dal
moretto, che cambiò le loro posizioni bloccandolo sotto di lui e dicendogli.
- E’ così che ti voglio! -
- ??? -
- Sempre sotto di me! -
- >///< TEMEEEEEEEEEEEEEEEE!!! -
Urlò Naruto tutto rosso in viso, mentre Gaara fece un piccolo sorriso, si alzò
e disse.
- Beh visto che non vivo proprio dietro l’angolo è meglio che vada -
- Di già Gaara? -
Chiese Naruto un pò triste e Gaara sorridendo gli rispose.
- Su Naruto ci vediamo domani pomeriggio, ok? -
- Non serve che vieni a farmi da balia! -
- Ma quale balia… preferisco stare con te che con tu sai chi… -
- Ok, allora a domani, salutami Kankuro e Temari -
- Certo -
Dicendo questo Gaara se ne andò e appena la porta fu chiusa, Sasuke si girò
verso Naruto chiedendogli.
- Ma di cosa stava parlando? -
- Non posso dirtelo, è un segreto! -
- Ah e così tu hai dei segreti con me!-
Dicendo questo si caricò Naruto sulle spalle e lo portò in camera da letto,
dove lo poggiò delicatamente sul materasso.
- E ora… sei mio! -
Disse Sasuke prima di buttarsi sulle sue labbra in un bacio famelico. Era
tutto il giorno che desiderava baciare quelle labbra e una volta staccatosi da
Naruto gli sussurrò.
- Sai, mi sei mancato -
Naruto sorrise, lo abbracciò e gli rispose.
- Anche tu -
Sasuke sorrise e ricominciò a baciarlo e a strusciarsi contro di lui, mentre
Naruto, nonostante mugolò di piacere, lo fermò dicendogli.
- Stasera no Sasuke, sono stanco, scusami -
Disse abbassando la testa. Sasuke gli si mise di lato, lo fece girare facendo
combaciare la schiena di Naruto con il suo petto e gli disse.
- Non devi scusarti piccolo, però… -
- ??? -
- Dobbiamo comprare un letto più grande, questo è troppo piccolo per due
persone e per quello che ho in mente di farti ne servirà uno bello grosso -
- >///< TEMEEEEEEEEEEEEEEEE!!! -
- Haha-haha… scherzavo Naruto, ma un letto più grande ci serve, ci penserò
domani io, ok? Tu pensa solo a riprenderti, che domani sera non accetterò
nessun no -
- Maniaco! -
- Non sono un maniaco, ho solo voglia di te -
- >///< -
- Su non arrossire, non è mica colpa mia se sei così eccitante -
- Ma quale eccitante! Con la chemio mi stanno cadendo i capelli e riesco a
malapena a stare in piedi, per non parlare… -
- Shhh… per me sari sempre eccitante -
Dicendo questo gli fece girare il viso verso di sè e gli diede un altro bacio.
- Su ora dormi che è tardi -
- Ok, notte Sasu -
- Notte Naru -
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Itachi era pensieroso… erano già le 10.15 pm e di Gaara nessuna traccia.
Eppure era stato chiaro, gli aveva detto che aveva casa libera, poi
improvvisamente ricordò quella frase detta da lui e lo sguardo ferito di Gaara.
“Sarà arrabbiato per quello che ho detto oggi? Non credo! Però ho esagerato un
pò, ma perché ho risposto in quel modo a Deidara?”.
Aspettò altri quindici minuti, poi spazientito per il suo ritardo provò a
chiamarlo, ma il rossino non accennava a rispondergli, così furioso scaraventò
il telefono contro il muro, prese la giacca e uscì di casa dicendo tra se e
se.
- Beh troverò qualcun’altro con cui divertirmi -
Ma sapeva bene che non sarebbe stata la stessa cosa, quel rossino aveva uno
strano effetto su di lui e questo non lo sopportava.
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Gaara non ci mise molto ad arrivare a casa, entrò e trovò sua sorella Temari
intenta a montare non capiva bene cosa.
- Ah ciao Gaara, come sta Naruto? -
- Sempre uguale. Kankuro? -
- È uscito con una nuova -
- Sempre il solito, beh io vado a letto -
- Ma stasera non esci? -
- No, sono stanco! -
- Ok, allora buona notte -
- Notte -
Si diresse in camera sua, si spogliò e si fece una doccia veloce, per poi
mettersi solo il pezzo sotto del pigiama (Gaara a petto nudo *çç*), s’infilò
nel letto ed abbassò la suoneria del cellulare. Sapeva che sicuramente Itachi
lo avrebbe chiamato, ma ferito com’era in quel momento era sicuro che gli
avrebbe detto tutto quello che provava, perciò pensò che era meglio evitare di
parlargli e vederlo per un po’… sperando di riuscire a stargli lontano senza
sentire troppo la mancanza di quello stupido Uchiha.
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Itachi si svegliò la mattina dopo con un forte mal di testa. “Ma quanto ho
bevuto ieri sera?” si domandò, per poi tirarsi su a sedere, e solo in quel
momento si accorse di una presenza accanto a lui, si girò per vedere e
osservando una folta capigliatura rosso fuoco, senza pensarci, esclamò.
- Gaara!!! -
L’altro mugolando si svegliò, girandosi lentamente verso Itachi e gli disse.
- Mmm… no, non sono Gaara -
- E chi sei allora? -
- Mi chiamo Hiroaki Byrne -
- Byrne? -
- Si, mia madre è giapponese e mio padre irlandese -
- Ah -
- Ma che è successo? E dove sono? -
Chiese Itachi guardandosi intorno e non riconoscendo la stanza dove si
trovava.
- Siamo a casa mia e stanotte abbiamo fatto sesso e del gran sesso devo dire,
ma per tutto il tempo mi hai chiamato Gaara, chi è il tuo ragazzo? -
- No, non proprio! -
- Ok, allora non devo sentirmi in colpa se siamo andati a letto insieme -
Dicendo questo si alzò dal letto, era completamente nudo, Itachi lo guardo
basito e lui rispose.
- C’è poco da fare quello sguardo dopo quello che abbiamo fatto stanotte -
- Io non ricordo nulla -
- Peccato, lo abbiamo fatto persino tre volte -
Disse pensieroso.
- La prima è stata molto violenta, sembrava quasi volessi sfogarti di
qualcosa, ma le altre due… wow! -
- Si, si ok! Posso farmi una doccia prima di andare via? -
- Si, certo! Vai pure prima tu -
- Ok, grazie -
Dopo una mezzora Itachi uscì dal bagno lavato e vestito di tutto punto, ed
Hiroaki ghignando gli disse.
- Non credevo fossi così timido! -
- Tsz…. Scusa, ma ieri sera è stato un errore -
- Come vuoi, ma se vuoi ancora divertirti chiamami -
Dicendo questo Hiroaki porse un pezzetto di carta ad Itachi con il suo numero.
- Non credo succederà -
- Si ok! ma se hai voglia chiama -
Dicendo questo Hiroaki sparì in bagno e Itachi uscì da quella casa in tutta
fretta. “Cazzo!!! Ma che è successo ieri sera? Ricordo solo che ero furioso e
poi non so per quale motivo ricordando lo sguardo ferito di Gaara mi sono
sentito in colpa e ho cominciato a bere… ma quando mi si è avvicinato quello…
cazzo sono stato io ad avvicinarlo scambiandolo per Gaara…” sorridendo
continuò a pensare “Già Gaara, questa situazione mi ricorda com’è iniziata con
Gaara, però con lui è stato diverso…” pensò e senza accorgermene arrivò
davanti a casa di Naruto, “Beh visto che sono qui meglio fare un salutino”.
Arrivato alla porta della casa fece per suonare, ma la porta si aprì
all’improvviso.
- Naru ci vediamo stas… Itachi? Ma che ci fai qui? -
- Sai com’è passavo da queste parti -
- Mh ok! Io vado, tu accomodati, Naru è al telefono -
- Ok, divertiti! -
- Bastardo! -
Itachi gli sorrise divertito per poi chiudere la porta. Una volta entrato
cercò Naruto e lo trovò che parlava animatamente al telefono.
- Si, si hai fatto bene ieri sera a non andarci, fosse per me lo sai che farei
no, ma ora cosa intendi fare? -
- Solo questo?! -
- Lo so che è difficile, ma sono solo due le cose da fare, lo sai bene no?! -
Naruto solo in quel momento si accorse della presenza di Itachi, così si scusò
con lui, e gli disse che aveva quasi finito, poi gli indicò il divano e gli
fece capire di accomodarsi. Itachi annuì e Naruto sparì in camera sua
socchiudendo la porta, per far ritorno alcuni minuti dopo sospirando
tristemente.
- Che c’è che non va Naru-Chan? -
- Niente, non preoccuparti -
- Come faccio a non preoccuparti quando sei così giù, per caso è colpa di
Sasuke, ti ha forzato a fare qualcosa che non volevi, se è così io… -
- Ma no, il teme non centra niente, anzi, lui con me è dolcissimo -
- Sasuke? Dolcissimo? Hahahahahaha…. sai credo che lo sia solo con te hahahaha
-
- >///< -
- Su, su Naru-Chan dovresti esserne felice, solo con te è così -
- Infatti sono felice, ma… -
- Ma? -
- Sono preoccupato per un mio amico -
- Quello con cui parlavi prima al telefono? -
- Si, proprio lui… è innamorato di un tizio, ma l’altro lo usa solo per
divertirsi e lui ne soffre moltissimo -
- Oh, mi dispiace -
- Io gli ho detto di chiudere questa specie di storia, ma lui proprio non ci
riesce -
- Beh secondo me, se proprio non riesce a chiudere dovrebbe dirgli quello che
prova -
- È quello che gli ho detto pure io, ma lui è cocciuto… cavolo! Beh cambiamo
discorso che è meglio, come mai da queste parti? -
- Passavo di qui e sono salito a farti un salutino -
- Ma oggi non hai lezione all’università? -
- Si, ma per oggi non ci vado... faccio vacanza! -
- Ok, senti ti potrei chiedere un favore? -
- Dimmi -
- Emm… ieri Sasu mi ha portate degli esercizi di matematica da fare, ma io non
ci capisco niente, non è che potresti aiutarmi tu? -
- Sasuke non ti aiuta? -
- Non posso chiederglielo, non voglio che pensi che sia un idiota totale -
- Hehehehe ok! Ti aiuterò, però solo a una condizione -
- Quale? -
- Oggi verrai a pranzo fuori con me -
- Ma… -
- Niente ma -
- Va bene -
- Su fammi vedere questi esercizi -
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- Allora, niente di nuovo nemmeno oggi? -
- No, niente Nara -
- Mi domando come diavolo abbiano fatto a sapere tutto questo su Naruto -
- Me lo domando anch’io -
Disse Sasuke pensieroso.
- Allora come è la convivenza con Naruto? -
- Non mi lamento, sono solo due giorni, anche se… -
- Ha cercato di rifilarti Ramen a colazione, pranzo e cena… indovinato? -
- Si, lui dice che è una tra le poche cose che non gli da fastidio allo
stomaco -
- Hehehehehe… si anche quello, ma il Ramen è in assoluto il suo piatto
preferito. Ricordo che quando eravamo piccoli chiedeva sempre alla madre il
Ramen e lei invece gli rifilava delle verdure, lui metteva su il broncio e si
girava verso suo padre che facendogli l’occhietto gli sussurrava che dopo
sarebbero andati a mangiarlo di nascosto -
Raccontò pensieroso Shikamaru con un leggero sorriso sulle labbra.
- Ti parla mai di loro? -
Chiese Sasuke. Shikamari scosse la testa e poi disse.
- Ma spesso l’ho trovato addormentato con gli occhi gonfi e con una loro foto
tra le braccia… fa il duro, ma è più fragile di quello che sembra -
- Già -
Disse Sasuke sospirando.
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Itachi stava uscendo dal portone di casa di Naruto quando incrociò Gaara.
- Come mai ieri sera non sei venuto? -
- …………-
- Allora, non rispondi? -
- Come mai rivolgi la parola a della “feccia” come me? -
- ….......... -
- Che c’è, quando non ci sono i tuoi amici allora puoi rivolgermi la parola? -
- No, non è così! E’ che io… -
- Lascia stare, da te non mi aspettavo niente di più e per un po’ è meglio non
vederci -
- Ma perché? -
- Non vorrei rovinare la tua reputazione, se qualche altro tuo amico dovesse
vederci insie… -
Gaara non finì la frase che Itachi lo sbattè contro il portone e lo baciò,
infilando le mani sotto la camicia del rossino, che inizialmente si divincolò,
ma che poi cedette a quella passione che tanto amava, ma che allo stesso tempo
lo faceva soffrire, perché sapeva che era solo passione e desiderio… non
amore. Una volta staccati Itachi disse.
- Sei anf… sei ancora anf… dell’idea anf… di non vederci anf -
- No… cioè si, non lo so -
Disse Gaara abbassando lo sguardo.
- Stasera non ci sono storie, vieni da me! -
- Non so se faccio in tempo, dopo si farebbe troppo tardi per tornarmene a
casa -
- Non preoccuparti per quello, ti riaccompagno io -
- E se i tuoi amici ci dovessero vedere? -
- …………… -
Itachi non seppe cosa rispondere, non capiva per quale motivo si comportare in
quel modo, vide un lampo di dolore negli occhi di Gaara causato dal suo
silenzio, così cercò di dire qualcosa, ma Gaara lo interruppe dicendogli.
- Meglio non vederci per un pò, o forse… è meglio finirla qui, visto che ti
vergogni di me -
Dicendo questo Gaara entrò nel portone lasciando Itachi senza parole.
Gaara appena girò l’angolo delle scale scivolò a terra, sentiva un gran dolore
all’altezza del cuore, come pensava, Itachi si vergogna di lui e la sua scena
muta gliene aveva dato conferma. Cercò di calmarsi prima di andare da Naruto,
perché se si fosse fatto vedere in quello stato lo avrebbe di certo costretto
a dirgli il nome del ragazzo che “frequentava” e non doveva accadere, non ora
che era così felice con Sasuke.
Continuaaaa………
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