DISCLAIMER: I diritti di Naruto sono del maestro M. Kishimoto e chi di diritto. Questa storia non è scritta a fini di lucro.

 



 


 

 

Starò sempre con te

 

parte VII

 

di Winry83

 



Itachi camminava pensieroso per strada, non sapeva perché, ma quel biondino già lo aveva visto, la stessa impressione quella volta che lo aveva visto di sfuggita a casa sua e perso in questi pensieri non si accorse della persona contro cui andò a sbattere.

- Oh mi scus… Gaara?! -

- Uchiha! -

- Ma come sei formale, con quello che c’è tra noi, puoi chiamarmi anche Itachi -

- Tsz! -

- Ma dove stavi andando tanto di fretta bel rossino, eh? -

- Da Naru…Uzumaki, ho saputo che non sta molto bene e vivendo solo ho pensato che forse gli serviva qualcuno… -

- E tu come fai a saperlo? -

- Di cosa? -

- Beh che Naru-Chan sta male e vive solo?! -

- Già sapevo entrambe le cose, ma… -

- Ma cosa? -

- A scuola sono cominciate a girare delle voci su di lui -

- ??? -

- Non posso parlartene, lui non vorrebbe conoscendolo -

- Gaara io già so tutto, quindi… -

- ??? -

- Sasuke… beh è una lunga storia, ma quali sono queste voci? -

- Della sua malattia, che vive solo e lavora per mantenersi -

- Cazzo! -

- Lo so -

- Dobbiamo avvertire immediatamente Sasu -

- E che centra lui ora -

- Come non lo sai? Ma non sei nella sua banda di “bulli”? -

- Tsz, giriamo solo insieme -

- Beh Sasuke e Naruto a quanto pare stanno insieme -

- O_O -

- Già a quanto pare il mio fratellino si è accorto di amare quel bel biondino, se solo lo avessi visto prima io… -

Gaara sentendo quella battuta gli venne voglia di prendere a calci il bel moretto, e pensò “ma come può essere così cieco da non vedere che io…”, poi i suoi pensieri furono interrotti da Itachi.

- Beh prima o poi mi ricorderò di lui, ora torniamo a noi, visto che il bel Naru-Chan è occupato, che ne dici di divertirci un po’, eh? -

Preso alla sprovvista Gaara non seppe cosa dire e Itachi ne approfittò per coinvolgerlo in baco pieno di passione, poi una volta staccati per mancanza di fiato Gaara disse.

- Anf… andiamo da me, anf… non c’è nessuno a casa mia! -

- Mmm ti ci vuole poco per eccitarti… eh bel rossino? -

Gaara fece finta di niente e si incamminò verso il proprio appartamento, ma avrebbe voluto rispondergli “sei solo tu a farmi quest’effetto, stupido”. Ci misero poco ad arrivare.

Appena chiusa la porta Itachi sbattè il rossino contro di essa e senza pensarci su troppo cominciò a spogliarlo.

- Itachi, calmati! -

- No, ti voglio troppo -

- Andiamo almeno in camera -

- No, ti voglio qui, adesso! -

Gaara non riuscì a resistere a quella richiesta detta con quella voce roca e eccitata, così si lasciò denudare completamente.

- Sei bellissimo! -

Disse Itachi prima di buttarsi sulle sue labbra per baciarle con foga, mentre portava le mani sui fianchi di Gaara per avvicinare di più i loro inguini e farli strusciare tra loro.

- Anf … perché io sono, anf… nudo e tu invece sei ancora vestito anf -

Chiese Gaara tra un bacio e l’altro.

- Rimedio subito -

Detto questo Itachi si spogliò davanti al rossino, che vedendo quel fisico ben modellato si eccitò ancora di più.

- Ita, sbrigati! -

- Finito, oggi sei audace, eh? -

Dicendo questo lo fece girare facendo aderire il suo petto alla porta di casa, si inginocchio dietro il rossino, con le mani gli allargò le natiche e sussurrò.

- Il mio accesso al paradiso!!! -

Cominciò a stuzzicare con la lingua la piccola apertura e Gaara sentendo quel piccolo muscolo caldo stuzzicarlo in quel modo, cominciò a mugolare per il piacere, poi quando il più grande pensò che la piccola apertura fosse ben lubrificata, ci infilò un dito muovendolo lentamente avanti e indietro. La preparazione proseguì e le dita da una divennero due e poi tre, ma improvvisamente venne bloccato da Gaara che disse.

- Basta così, ti prego prendimi! -

Itachi si alzò, lo fece girare e lo risbattè contro la porta per poi baciarlo appassionatamente. Gaara portò le sue braccia intorno al collo di Itachi e facendo leva su quelle si tirò su portando le sue gambe sui fianchi del moretto, a cui l’idea di prenderlo in quella posizione non gli dispiaceva per niente.

- Gaara… sto entrando! -

Gli sussurrò in un orecchio, prima di entrare lentamente in lui.

- Ahhha…mmm…siiiiiiii -

Itachi cominciò a muoversi lentamente dentro quel corpo caldo, che ogni volta riusciva a mandarlo in estasi, mentre Gaara si spingeva contro di lui chiedendogli di più, cosa che Itachi fece ben volentieri. Improvvisamente Itachi si bloccò e uscì da lui, Gaara non capendone il motivo chiese.

- Che c’è? -

- Cambiamo posizione -

Itachi fece girare Gaara verso la porta, gli fece poggiare le braccia contro di essa e portò una mano sul membro dolorosamente eccitato del rossino cominciando a masturbarlo con foga.

- Ahhhaa…sii…Itaaaaaa…hhhaaachi -

Sentendo urlare il suo nome in quel modo non resistette e rientrò in un colpo solo dentro Gaara, che sentendo quel sesso duro entrare dentro di se con quella potenza, venne invocando il nome del bel moretto.

A Itachi non gli ci volle molte per raggiungere l’orgasmo, sentendosi stringere in quel modo dal corpo del rossino, così dopo pochi affondi venne anche lui.

Scivolarono a terra, stanchi ma appagati, poi una volta ripreso fiato Itachi si alzò, prese in braccio il più piccolo e lo portò sul letto adagiandocelo delicatamente, ma quando fece per andarsene venne bloccato per un polso da Gaara che disse.

- Resta qui stanotte, non voglio…stare solo oggi -

Itachi gli sorrise dolcemente, gli diede un dolce bacio sulla fronte e poi disse.

- Mi dispiace, ma devo andare -

- ??? -

- Ho un appuntamento con… -

Itachi non finì la frase che Gaara disse tristemente.

- Deidara -

- Si -

A Itachi parve di vedere un lampo di dolore negli occhi del rossino quando lui aveva risposto, ma si disse che non era possibile, “è solo sesso, avevamo deciso così” continuava a ripetersi, ma neanche lui ne era convinto. Si fece una doccia veloce e si rivestì, ma prima di andarsene si avvicinò a Gaara per salutarlo, credendo che si fosse addormentato gli diede un dolce bacio sulle labbra, e poi gli sussurrò.

- Ci vediamo presto piccolo -

E se ne andò chiudendo la porta piano per cercar di non far rumore per non svegliare Gaara, ma fu una cosa inutile, visto che il bel rossino era sveglio e appena sentì la porta chiudersi disse con le lacrime che gli rigavano il volto.

- Si, ci vediamo presto -


XXX

Sasuke venne svegliato dal vibrare del cellulare, sbuffando si alzò senza svegliare Naruto, prese il telefono e andò in salone a rispondere.

- Pronto! -

- “Ciao Sasu” -

- Che vuoi a quest’ora -

- “Ma se sono appena le dieci di sera!!! Mmm hai fatto qualcosa che io farei con il bel biondino eh!!!!” -

- Cosa vuoi? -

- “Scusa, scusa, non ti facevo così geloso! Beh ho una cosa importante da dirti” -

Disse Itachi diventando improvvisamente serio.

- Cos’è successo? -

- “Oggi a scuola non ti sei accorto di niente di strano?!” -

- No, l’unica cosa strana era l’assenza del dobe -

- “Come al solito noti solo quello che fa comodo a te” -

- Cosa significa? -

- “Ho saputo da fonte certa che qualcuno ha detto tutto sulla vita del piccolo Naru-chan” -

Sasuke sgranò gli occhi.

- I...in che senso scusa? -

- “Nel senso che ora tutti sanno sia della sua malattia, sia del suo passato” -

- Cazzo! -

- “E’ la stessa reazione che ho avuto io alla notizia, cosa intendi fare ora?” -

- In che senso scusa -

- Voglio dire, come lo dirai a Naruto?” -

- Semplice, non glielo dirò -

- “Ma come…” -

- Itachi se lo sapesse ne soffrirebbe troppo, devo scoprire chi ha parlato, prima del suo ritorno a scuola e fargliela pagare -

- “Come sei esagerato Sasu” -

- Non sono esagerato, nessuno deve far soffrire il mio Naruto, e questa cosa lo farà soffrire e pure molto! Beh ora ti lascio, Naruto potrebbe svegliarsi -

- “Ok, ciao allora” -

- Ciao, ah Itachi -

- “Si” -

- Grazie -

Dicendo questo riagganciò il telefono, chiamò Shikamaru E gli raccontò tutto, poi riagganciò e ritornò in camera dove trovò Naruto seduto sul letto ancora nudo che si strofinava gli occhi assonnati mentre lo cercava. Vedendolo così a Sasuke gli parve ancora più indifeso e si ripromise che nessuno lo avrebbe ferito.

- Che c’è piccolo? -

- Non sentivo più il tuo calore e così mi sono svegliato, dov’eri? -

- Al telefono, niente di importante -

Naruto sorrise felice, poi diventò rosso improvvisamente e abbasso la testa.

- Che succede Naru? -

- No…è…che…io…mi…chiedevo…se… -

- Si dimmi -

- Ti andava di dormire abbracciati -

- Alza la voce -

- Ti andava di dormire abbracciati -

- Naru parli troppo piano -

- TI ANDREBBE DI DORMIRE ABBRACCIATI -

Urlò Naruto tutto rosso in viso.

- Ma certo piccolo, tutto quello che vuoi -

- Grazie -

Sasuke gli si sdraiò accanto, prese la leggera coperta, coprì entrambi e lo abbracciò.

- Va bene così? Sei comodo? Hai freddo? -

- Mai stato meglio e al caldo di ora Sasu -

Sasuke gli diede un dolce bacio sulle labbra, e lentamente si addormentarono uno tra le braccia dell’altro.

Nello stesso istante, in un altro quartiere di Konoha una ragazza dai capelli rosa andò a letto allegra pensando “finalmente tra poco Sasuke-kun sarai mio” .



Continuaaaa.......