Naruto appartiene al maestro Masashi Kishimoto e chi di diritto. Questa storia non è scritta a fini di lucro.

Ringrazio Ale e Silvia per il loro grande Aiuto per scrive questa ff, senza di voi sarei persa ragazza *__*

 



 


 

 

Starò sempre con te

 

parte III

 

di Winry83

 



Itachi entrò e salutò il fratello dicendogli.

- Mh… ciao “bulletto” -

- Che vuoi -

- Oh, niente, ma non immaginavo che fossi un bullo e che avessi addirittura una tua banda -

- Non sono affari tuoi -

- Ma, chissà, pensandoci bene però qui vengono solo Sai, Neji e Gaara… no non mi dire che loro sono -

- Tsz… come sei noioso -

- Ahah-ahah… Sasu, ahah-ahah tu e Sai… ahah-ahah in una banda di bulli… ahah-ahahah -

- Bè, che ce da ridere? -

- Se non mi sbaglio voi non vi sopportate -

- Infatti è così, ma a Neji piace -

- Mmmm… ora è tutto più chiaro -

Sasuke scocciato di quella conversazione, per lui inutile, cercò di mandare via il fratello, ma Itachi si fermò sulla porta dicendogli.

- Sai Sasu, ora che ripenso bene al tuo “amico”… non penso che si droghi, era troppo sveglio per un drogato -

E dicendo questo se ne andò, lasciando Sasuke perplesso.

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I giorni seguenti, Naruto evitò in tutti i modi qualsiasi contatto con Sasuke, preferiva che Sasuke lo credesse un drogato piuttosto che sapesse la verità; non avrebbe retto qualcun’altro che lo guardasse con pietà come già facevano i professori e le infermiere dell’ospedale.

Sasuke aveva notato che il biondino lo stava evitando in tutti i modi ed era sicuro che Naruto lo odiasse… non capiva perché, ma questa cosa gli dava molto fastidio. Come se non bastasse, le battutine di Sai sul bel biondino non aiutavano a migliorare le cose, insomma ne aveva piene le scatole di sentire cose del tipo “Su Sasuke, fammelo provare solo una volta, poi giuro che non lo toccherò più - Uh ha un sederino da prendere a morsi - Lo farei urlare fino a chiedere pietà”. Sasuke stava perdendo seriamente la pazienza, non sopportava più le battute oscene su Naruto, che in qualche modo, aveva catturato la sua attenzione… con questi pensieri girava per la scuola diretto in bagno.
Quando entrò però sentì degli strani rumori provenire da uno dei bagni che sembravano quasi conati di vomito, aspettò qualche secondo e poi li risentì, stava per aprire la porta per vedere chi fosse, quando sentì una voce conosciuta dire.

- Naru, va meglio ora? -

- Un po’ di Shika -

Sasuke riconoscendoli si fiondò nel bagno vicino e si chiuse dentro senza far rumore, poi sentì Shikamaru e Naruto uscire dal bagno.

- Naru sciacquati il viso con un po’ d’acqua fredda -

- Ok -

Una volta sciacquato il viso Naruto disse.

- Cavolo, stanno di nuovo cascando, devo di nuovo tagliarli uffa -

Sasuke non capì di cosa parlassero, ma Shikamaru lo illuminò subito.

- Se vuoi i capelli te li taglio come l’altra volta, ma il dottore non aveva detto che questa volta non sarebbero caduti? -

- Esattamente, ha detto “Signor Uzumaki non si preoccupi questa volta la terapia sarà leggerissima, non avrà nessun fastidio e non le cadranno i capelli”, ma a quanto pare non è così leggera come diceva lui hehe -

Rise Naruto, per sdrammatizzare quella situazione.

Sasuke non ci stava capendo niente, dottori, terapie, cadute di capelli, ma che stava succedendo?

- Senti Naru, oggi non ti posso accompagnare, devo uscire con Ino -

Disse, con sguardo colpevole, Shikamaru.

- Non preoccuparti Shika -

- Però se lo dicessi a Ino forse… -

- NO, no Shika, lo sai che non voglio che nessuno lo sappia -

- Si, scusami, allora passo da te verso le 21 e mi fermo a dormire -

- Non preoccuparti ce la faccio anche da solo -

- Naru, non prendermi per culo, ogni volta è peggio, credi che non me ne sia accorto? Mi raccomando, se ti senti male come l’altra volta chiamami subito, non c’è sempre l’Uchiha ad aiutarti -

Sasuke sentendo il suo nome drizzò bene le orecchie, per sentire meglio.

- Lo so Shika, non lo nemmeno ringraziato, ma avevo troppa paura delle sue domande… mi conosci -

Shikamaru annuì, dopo alcuni minuti uscirono dal bagno, non sapendo che Sasuke aveva sentito il loro discorso.

Sasuke alle ultime parole di Naruto era rimasto paralizzato, lui non lo odiava e si sentiva in colpa perché non l’aveva ringraziato per averlo soccorso. Prese una decisione… avrebbe scoperto cosa aveva il biondino, ormai era chiaro che non aveva problemi con la droga.

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Alla fine delle lezioni, Sasuke si sbrigò a riporre tutte le sue cose nello zaino e si fiondò fuori, si nascose per non farsi vedere dal biondino e aspettò con impazienza che Naruto uscisse. Dopo circa dieci minuti lo vide oltrepassare i cancelli della scuola, e senza farsi vedere lo seguì; notò che era dimagrito ancora di più, ma che come diceva Sai, aveva un sedere da urlo, pensò, per poi scuotere la testa per cacciare quei pensieri “ora non è il momento Sasuke”.

Continuò a seguirlo fino all’ospedale e quando Sasuke vide di quale ospedale si trattasse sbarrò gli occhi… era il Konoha Hospital (em scusate non mi è venuto di meglio), dove lavoravano i suoi genitori. Sperò di non incontrare nessuno che lo conoscesse o sarebbe stato scoperto, e per sua fortuna fu così, vide Naruto sedersi nella sala d’aspetto e chiacchierare con vari pazienti che arano li.

Sasuke notò come sembrasse naturale per Naruto trovarsi lì, questa cosa lo intristì molto e si ritrovò a domandarsi “chissà da quanto tempo viene qui”; i suoi pensieri furono interrotti dalla voce dell’infermiera che disse dolcemente.

- Naruto, tocca a te, ma come mai oggi sei solo? Dov’è il tuo amico, quello che ha sempre l’aria annoiata? -

Naruto ridendo disse.

- Hehe oggi sono solo, Shikamaru era occupato, un impegno inderogabile, non so se mi spiego -

Dicendo queste ultime parole fece l’occhiolino all’infermiera che ridendo anche lei disse.

- Ahahaha… si, si capisco. Su ora andiamo la Dottoressa Tsunade ti sta aspettando -

- Ok, sono contento di aver cambiato dottore, lei mi piace di più, il Dottor Kabuto non so, metteva i brividi -

- Lo so, lo so, ma lo sai che non sei il primo che lo dice -

Tra un sorriso e l’altro entrarono nella stanza.

Sasuke si annotò mentalmente il nome del dottore e aspettò l’uscita di Naruto, che avvenne dopo circa un’ora, quando lo vide, più pallido e stanco di quando era entrato si sentì stringere il cuore in una morsa e per un attimo avrebbe voluto andare da lui per aiutarlo, ma si bloccò immediatamente.Si chiese come mai aveva provato quella strana sensazione e tornò in se solo sentendo l’infermiera dire.

- Naruto, sei sicuro di stare bene, oggi sei più pallido del solito -

- Non si preoccupi, devo solo sciacquarmi il viso con un po’ di acqua fredda e passa tutto -

E dicendo questo Naruto si avviò verso il bagno. Sasuke sbarrò gli occhi vedendo che stava andando proprio nella sua direzione, si guardò intorno per cercare una via per scappare, ma notò che nella sua direzione l’unico modo per scappare era proprio nascondersi nel bagno. Sbuffando ci entrò e si nascose dentro uno, mentre circa trenta secondi dopo entrò Naruto, che si precipitò subito nel gabinetto accanto vomitando anche l’anima… Sasuke sentendo tutto, sentì un’altra volta quella strana sensazione all’altezza del cuore, ma fece finta di niente.

Dopo diversi minuti sentì Naruto uscire dal bagno e dirigersi ai lavandini, lo sentì aprire l’acqua e dai rumori capì che si stava sciacquando la faccia. Quando Naruto uscì dal bagno, aspettò una decina di minuti e lo seguì, mettendo prima la testa fuori per vedere se c’era traccia del biondino; non vedendolo uscì allo scoperto e si sedette su una delle sedie dove si era seduto un’ora prima Naruto.

Improvvisamente vide l’infermiera con cui Naruto stava parlando, allora gli venne una brillante idea, si avvicinò all’infermiera con aria affannata “chiaramente finta” e gli chiese.

- Coff mi… mi scusi… coff coff, Naruto Uzumaki… coff è già andato via… coff ? -

L’infermiera lo guardò per alcuni secondi e poi rispose.

- Si, mi dispiace, è andato via da circa dieci minuti -

- Grazie, ma come stava?! -

- Scusi ma lei chi è? Perché mi fa tutte queste domande sul piccolo Naru-Chan? -

- Oh, mi scusi, io sono………il suo ragazzo -

- Oh, il piccolo Naru-Chan non mi ha detto nulla -

Disse l’infermiera, pensierosa e insospettita, ma Sasuke rispose prontamente.

- Bè, lei conosce Naru, è molto timido -

- Si, si questo è vero -

- E poi sa, stiamo insieme da poco -

- Capisco, ma mi dispiace è già andato via -

- Grazie, ma posso farle una domanda? -

- Si, certo, dimmi pure caro -

- So che Naru sta male, ma non vuole dirmi di preciso cos’abbia, io sono preoccupatissimo, non è che lei per caso potrebbe… -

- Mi dispiace, ma non ci è consentito parlare dei malati, sopratutti quelli gravi come il piccolo Naru-Chan -

- GRAVI?! -

- Si, ho parlato troppo -

Sasuke sentendo la parola “grave” cercò di insistere, ma l’infermiera non gli disse più nulla, a quel punto sospirando la ringraziò e fece per andarsene; quando sentì la dottoressa che aveva visto poco più di un’ora prima Naruto, parlare con un’infermiera.

- Dottoressa Tsunade, come sta Naru-Chan? -

- Non bene Shizune, con la terapia non migliora. Il tumore si sta estendendo come vedi, e la cosa peggiore è che se anche lo operassimo gli servirebbe qualcuno ad aiutarlo, ma come sai bene anche tu, lui è solo -

Sasuke come in trance si allontanò, non poteva credere alle sue orecchie, quell’inutile dobe aveva un tumore e con tutti, ma soprattutto con lui faceva finta di niente.

Perso nei suoi pensieri non si accorse di essere arrivato a casa, lentamente entrò e si sedette sul divano.

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Itachi sentì la porta chiudersi ed aspettò che il fratello salisse per lamentarsi anche quel giorno dell’inutile dobe, che non se lo era filato nemmeno di striscio, ma dopo dieci minuti di Sasuke nessuna traccia, così pensò che si fosse fermato prima in bagno.

Dopo una mezzora buona di Sasuke nessuna traccia ed Itachi cominciò a preoccuparsi seriamente e decise di andare a cercarlo; Si fermò prima in camera sua, ma niente, in bagno idem, scese al piano inferiore e vedendo tutto spento fece per ritornare su, ma sentì uno strusciamento di vesti provenire dal salone e andò a vedere. Lì trovo Sasuke, seduto sul divano ancora con la giacca in dosso; aveva i gomiti appoggiati alle ginocchia e la testa tra le mani e mormorava qualcosa che Itachi non riuscì a capire immediatamente, così gli si avvicinò lentamente chiamandolo, ma non ricevette nessuna risposta, allora gli appoggiò una mano sulla spalla e lo scuotè leggermente.

Sasuke a quel tocco sobbalzò leggermente e alzò il volto per vedere chi era… vedendo Itachi senza pensare disse.

- E’ malato -

- Cosa? -

- Naruto… Naruto è malato -

- Cosa? Ma tu come fai… -

- Oggi a scuola ho sentito lui e il suo amico che ne parlavano, curioso l’ho seguito in ospedale e li l’ho scoperto -

- Scusa, ma come hai fatto, lo sai che sia i dottori che infermieri non possono parlare sei pazienti -

Sasuke gli raccontò tutto quello che aveva fatto e sentito, l’unica cosa che Itachi in quel momento riuscì a dire fu.

- Ti sei spacciato per il suo ragazzo? -

- Dopo tutto quello che ti ho detto, solo a questo pensi -

- Si, si scusa, cosa intendi fare ora che sai? -

- Non lo so proprio, la sua paura è che la gente lo guardi con pietà, perciò, credo che continuerò a trattarlo come prima, ma allo stesso tempo tenterò di avvicinarmi a lui -

- Ne sei sicuro Sasu? -

- Che intendi dire? -

- Che lui non è un giocattolo… non è una o uno dei tuoi “amichetti “di una notte, che quando ti sei stufato li butti via… se devi avvicinarti a lui, per poi buttarlo via quando ti annoia, meglio che lo lasci stare, a lui serve qualcuno che si occupi di lui e io non credo che tu sia adatto Sasu -

Sasuke non seppe cosa dire, abbassò la testa sussurrandogli un “grazie” e andò nella sua camera.

Continua...