Stake

parte XI - Go on together

di Hisoka



All'ora di pranzo Sanzo e Goku furono perfettamente nelle condizioni di pranzare nel salone al pian terreno assieme ad Hakkai e Gojyo. Sanzo provava ancora una leggera debolezza fisica ma quando voleva era in grado di celare i suoi malesseri e così nessuno notò nulla. Goku invece si era ripreso perfettamente e la dimostrazione risiedeva nelle accese dispute con il Kappa per la supremazia sulle portate servite. Dopo pranzo il bonzo si ritirò per riposare nella sua stanza, sperando di riuscire a recuperare con un paio d' ore di sonno le energie mancanti. Goku ne approfittò a sua volta per isolarsi nella sua di camera, dove non avrebbe mai potuto abbandonarsi a un ristoratore sonnellino a causa dei tanti pensieri e preoccupazioni che gli frullavano per la testa.
Le ore trascorsero in un batter d'occhio, rapidamente venne la sera e con essa il fatidico TV-Party di Gojyo.
Il rosso si presentò nella camera di Sanzo armato di una TV e un videoregistratore, gentilmente concessi dalla moglie del locandiere, suscitando immediatamente l'irritazione del biondo che non si spiegava perché dovessero tenere quella pagliacciata proprio nella sua stanza.
"Perché è la più grande di tutte, non penserai che in quattro staremmo comodi nelle camerette striminzite che ci sono toccate, vero?" obbiettò il Kappa facendo emettere un semplice "tsk" di rimando da parte del bonzo.
Dopo di lui arrivarono a ruota Hakkai e Goku, quest'ultimo avrebbe fatto volentieri a meno di assistere allo spettacolo dal momento che poteva immaginarne benissimo l'esito finale ma Sanzo gli aveva fatto capire che non si sarebbe dovuto azzardare a mancare, come se volesse mostrargli la fine che avrebbero fatto gli idioti che si azzardavano a prendersi gioco di lui. E così mentre Gojyo assemblava gli apparecchi e trafficava per l'ennesima volta con fili e prese varie canticchiando il solito jingle sconosciuto, Sanzo si sedette sul vecchio divano blu, trascinato nella sua camera per l'occorrenza, con un’espressione seria e indifferente mentre Hakkai prese posto all'altra estremità e Goku preferì stare in piedi, alle spalle della poltrona, pur di non doversi trovare tra i due fuochi che si sarebbero presto accesi.
"Goku... che fai in piedi? Vieni a sederti vicino a noi. Non vorrai mica assistere allo spettacolo da lì?" domando il buon Hakkai posando una mano sul cuscino al suo fianco come un invito ad accomodarsi.
"Ehm... no, ti ringrazio Hakkai ma preferisco rimanere ancora in piedi... sai per via della digestione." rispose lievemente imbarazzato, cosa che non sfuggì a nessuno dei presenti.
"Tsk, l'unica cosa che dovresti digerire è il tuo cervello da scimmia!" intervenne il Kappa che aveva perfettamente intuito i timori del compagno e non riusciva ad accettare il fatto che esso si mantenesse tanto a distanza per paura della reazione di Sanzo. Gojyo era perfettamente convinto che Sanzo, seppur con qualche lamentela, il video hentai alla fine sarebbe stato costretto a vederlo in silenzio; aveva già in mente le esatte parole da dirgli per provocare la giusta reazione a una qualsiasi obbiezione, in fondo era uomo prima che bonzo e non credeva che avrebbe accettato di farsi prendere in giro da tutti per una cosa tanto naturale quanto poteva essere la visione di un sano video Hard tra uomini ( -__-;; che mente perversa hai, Gojyo! n.d.Hisochan - Veramente questa è la tua di mente perversa! n.d.Gojyo  -__-;;; ).
"Sarebbe meglio se pensassi al tuo di cervello... magari facendotene fabbricare uno su misura. Solo una mente malata può pensare di..." e qui si interruppe... ciò che in quel momento aveva in mente di dire Goku era inerente alla scommessa e si rese giusto in tempo delle sue parole. Gojyo evitò di guardarlo per non far notare ad Hakkai e Sanzo lo sguardo di biasimo che avrebbe certamente lanciato a Goku. Il momento fatidico era comunque arrivato: la cassetta fu inserita nel VCR, mentre Goku aveva raggiunto livelli di tensione tali che se qualcuno gli avesse appena sfiorato una spalla sarebbe saltato come un gatto a cui avessero pestato la coda. Sanzo seguitava a restare immobile e impassibile, seduto a braccia conserte, mentre un Hakkai rilassato e sorridente si era poggiato sulle gambe un piattino contenente dei pistacchi e altri frutti secchi. Su un tavolino basso, alla sua destra, erano posti altri stuzzichini tra cui patatine, pop-corn, dolcetti vari, birra e thé freddo mentre la custodia di un film preso a noleggio faceva bella mostra di sé tra gli alimenti... gli occhi verdi del demone nello scorgerla si strinsero in un sorrisino impercettibile.
Il titolo in bella visione de "L'ultimo Samurai" era certamente più che allettante per dei combattenti come loro, benché il contenuto potesse risultare molto combattivo sotto ben altri aspetti... ma di questo nessuno sarebbe dovuto certo esserne a conoscenza.
Gojyo infilò il nastro ma non si sedette subito tra Hakkai e Sanzo... deciso a voler mantenere una distanza di sicurezza, aveva precedentemente avanzato il nastro in maniera tale che una volta partito, il titolo non si sarebbe letto bensì fossero comparsi direttamente i fotogrammi del film e così fu, ma...
Neppure il tempo di puntare gli occhi allo schermo che un bel titolone al centro fece sfoggio di se seguito contemporaneamente da una musichetta che tutto faceva presagire fuorché un film di Samurai o un video hard...
"""Hikkyu-san, il piccolo bonzo"""  era il titolo che appariva sul 14 pollici, titolo le cui immagini sullo sfondo facevano benissimo riconoscere in quel video un semplice film a cartoni animati piuttosto datato... almeno a giudicare dalle animazioni che lo accompagnavano.
La musichetta allegra introdusse una vocina infantile seguita da un coretto che faceva più o meno così:
"C'è una capanna
dentro il tuo cuore
piccolo bonzo
Dove la gente
cerca l'amore
piccola serenità"
Una venetta pulsante sulla bionda chioma fu la prima avvisaglia di un qualcosa di negativo nell'aria...
"c'è chi ha perduto un sogno d'amore
c'è chi vuole avere la grandezza del sole
chi per la paura tutto rovinerà
Piccolo, piccolo bonzo
Piccolo, piccolo bonzo
Piccolo, sempre ti aiuterà"
Una seconda venetta si affiancò alla prima senza la minima esitazione...
"Piccolo, piccolo bonzo
Piccolo, piccolo bonzo
Piccolo, sempre ti aiuterà"
La terza venetta si unì alle altre due andando a formare un unico agglomerato venoso-pulsante di dimensioni bibliche
Goku sgranò gli occhi per la sorpresa mentre Gojyo non era in condizioni molto diverse, uscendosene con un semplice e stravolto...
"Ma che accidenti significa questo??" Mentre le note del ritornello dalle buffe paroline proseguivano diffondendosi nella stanza in una crescente ilarità da parte di Hakkai e Goku. Sanzo non poté fare a meno di notare quanto risultasse antipatico il moccioso pelato che avrebbe dovuto essere certamente il piccolo saccente e corrotto bonzo storico... per non parlare poi della sigletta idiota... Quel "piccolo bonzo" ripetuto in continuazione lo irritava terribilmente. Non si aspettava che Gojyo fosse tanto idiota da sfotterlo così impunemente... in base alla scommessa si sarebbe immaginato ben altro che una presa in giro così diretta al suo titolo e posizione.
Gojyo non fece in tempo a voltarsi che notò il volto abbassato del bonzo/spettatore adombrato da un consueto e ben noto velo oscuro; gli occhi celati dalla folta frangia non permettevano di essere scorti e questo già lasciava presagire una sola cosa. Come se non bastasse la vena rabbiosa era lì, in bella mostra, annunciazione dell'imminente esplosione.
"No! Un momento... deve esserci uno sbaglio questa non è la cassetta che..." non terminò la giustificazione che Hakkai, tranquillo e sorridente più di prima, si alzò dopo aver posato tranquillamente il piattino sul tavolo per raggiungere Goku dietro il protettivo schienale del divano.
"Tutto ho pensato di te finora... tranne che fossi tanto idiota da voler cercare la morte con una simile sfacciata incoscienza..." dicendo ciò con parole ferme e pericolosamente calme, Sanzo si mosse per sfoderare la sua S&W dalla manica della veste, mantenendo sempre il capo chino.
Gesto che allarmò il Kappa.
"No, aspetta. Non è come pensi, io non avevo intenzione di... c'è un errore... non è colpa mia!" intuendo che le parole non avrebbero fermato il Sacro demone dagli occhi di ghiaccio, Gojyo afferrò in fretta e furia TV e VCR, staccando malamente i cavi dalle prese e tenendoli goffamente sotto le braccia cominciò lentamente a muoversi verso la porta marciando di spalle per non perdere di vista il minaccioso bonzo, il tutto sotto gli occhi di Hakkai e Goku che se ne restavano riparati nell'unico angolo sicuro della stanza, ossia quello opposto alla presenza del Kappa, con una sorta di sorrisino divertito sulle labbra.
"No, non sparare ti prego... pensa se dovessi colpire per sbaglio gli apparecchi... Non sono miei... no... aspe..."
Una raffica di colpi investì il rosso che cercando di schivarli più per salvare la TV e il VCR della padrona della locanda che non la propria vita cominciò una sorta di balletto tipo Can Can... fino a raggiungere la porta e fuggire fuori a gambe levate, non prima di essersi beccato nel fondo schiena una manciata infuocata di sale grosso caricato per l’occasione dal Venerabile nei proiettili della W&S.
"Tsé, razza di idiota... devi solo riprovare ad azzardarti a sfottermi in questo modo e non mi limiterò a spararti del sale!" terminò a conclusione dello sfogo il bel bonzo imbronciato.
"Suvvia Sanzo... perché prendersela tanto... in fondo non era che un cartone animat..." lo sguardo assassino del bonzo rivolto al demone fu più che eloquente. " ....eh eh eh, be’, visto che il party è da ritenersi già concluso io posso anche tornarmene nella mia stanza, già! Direi che farò proprio così." aggiunse dopo aver constatato che l'umore del capogruppo era veramente nero... "Buonanotte Goku... buonanotte Sanzo..." e senza ricevere risposta né dall'uno né dall'altro Hakkai lasciò la stanza richiudendo la porta dopo essersi appropriato di parte delle cibarie e bevande poste sul tavolo. Il silenzio calò nella stanza, Sanzo si alzò dal divano per sfilarsi la parte superiore della veste, dopodichè si risedette come se nulla fosse accendendosi una sigaretta.
"Perché te la sei presa tanto?" domandò Goku ancora stupito per quella reazione che giudicava eccessiva... in fondo era solo un cartone animato... pensava mentre si avvicinò al divano dietro lo schienale.
"Tsk, sei solo una stupida scimmia e come tale non capisci mai nulla!"
"Non sono una stupida scimmia!" obbiettò corrucciato piazzando le mani sulla spalliera.
"E allora certe domande non dovresti nemmeno farle..."
"Uffa, che colpa ne ho se non capisco?"
"Tsé... Il Bonzo di quel cartone che quell'idiota ha tentato di mostrarci altri non è che un Bonzo vero e proprio esistito secoli fa, tale Ikkyu Sojiun..." ispirò a fondo il fumo per poi liberarlo nell'aria con un profondo respiro.
"E allora? Che c'entra questo con...?"
"Era un bonzo corrotto: dedito ai piaceri della carne, amante dei bordelli e padre dei vizi... ti entra ora il concetto nella testa?"
A Goku venne da sorridere... ora sì che riusciva a capire la reazione di Sanzo.
"Sì... direi di sì..." dalla voce della scimmia  Sanzo avverti il tono divertito e si voltò per fulminarla con la sua ametista ancora bruciante, cosa che non gli riuscì molto bene perché ebbe il solo risultato di far cominciare a ridere Goku di gusto e a nulla valsero le sue minacce, per la serie "smettila subito o ti ammazzo!". Spazientito si alzò e afferrò di scatto Goku per un braccio trascinandolo con una tale forza da fargli scavalcare lo schienale e farlo precipitare sul morbido divano.
"Ti ho detto di smetterla, scemo! Non sto scherzando, questa cosa mi irrita veramente. Se hai intenzione di seguitare a ridere sarebbe meglio che lo andassi a fare nella tua stanza." ordinò Sanzo mentre non si era reso conto di essersi involontariamente appoggiato al divano in maniera tale da dominare dall'alto il ragazzino sdraiatovisi sopra. Improvvisamente calò nuovamente il silenzio... entrambi si resero conto della situazione; si trovavano vicini, troppo per non sentire il turbamento che cominciava a svegliare le loro menti e i loro corpi.
"Tu non hai nulla a che fare con quel bonzo..." disse Goku tornato improvvisamente serio "tu sei unico!" allungando un braccio arrivò a sfiorare delicatamente una guancia del maestro, e una nuova venetta pulsante affiorò sulla tempia di quest’ultimo...
"Ehi... cosa vorresti insinuare? Che corrotti come me non ce ne sono, forse??" domandò il bonzo mentre con una mano andava a raggiungere, sovrapponendola, quella di Goku sul proprio volto.
"Corrotto? Se tu fossi corrotto allora io cosa sarei? L'essere più spregevole della terra... probabilmente." gli occhi dorati si rattristarono.
"Tsk... scemo. Il mio grado di corruttibilità non ha nulla a che vedere con te e il tuo essere."
"Dici? Allora perché ho sempre l'impressione che io sono quello che sono solo perché tu sei quello che sei? Se tu fossi diverso sono certo che lo sarei pure io... non so spiegarmi bene ma sento che è così, se tu dovessi cambiare cambierei certamente anch'io... come se le nostre anime fossero una cosa sola."
"Non dire sciocchezze. Le nostre anime non appartengono ad altri che a noi stessi e non si legherebbero a nessuno a meno che non fossimo noi a volerlo..."
"Ma io lo voglio! L'ho sempre voluto... ed è per questo che non posso vivere se non al tuo fianco. Non posso che appartenere a te..." La mano di Goku scivolò fin dietro la testa di Sanzo spingendolo a sdraiarsi lentamente su di lui, fino a che, nell'unione dei due corpi, lo strinse a sé affondando il volto nel suo petto caldo. Un silenzio intriso di una strana dolcezza non permetteva loro di proferire altre parole finché...
"Sei certo?" domandò Goku dopo una lunga pausa.
"Di cosa?"
"Sei certo che i legami siano possibili solo se li si desidera?" gli occhi dorati incontrarono nuovamente quelli del maestro. Il silenzio in risposta non bastò a soddisfare la curiosità di Goku.
"Perché non rispondi?"
"Perché parli troppo!" la risposta venne assieme a un contatto inaspettato... le labbra di Sanzo si posarono celermente su quelle del ragazzo come a volerle sigillare per sempre in un bacio lieve ma che diveniva via via sempre più intenso e caldo. Goku sentiva il suo corpo cedere lentamente ad uno stato che sembrava molto simile all'abbandono. Sanzo profanò ancora una volta quella bocca che sapeva di miele cercando il calore che aveva assaporato quella mattina, una danza sensuale coinvolse lentamente tutti i sensi di Goku che lasciò che l'istinto prevalesse sulla ragione cominciando a partecipare attivamente al bacio più profondo che avesse mai scambiato nella sua vita. Un gemito di piacere accompagnato da un leggerissimo affanno attirò l'attenzione del maestro nel momento preciso in cui separò le bocche in cerca di aria... e ancora una volta scorse negli occhi della scimmia quella palese luce di piacere ed estasi unita ad un evidente desiderio.

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Kanzeon sorrise pienamente soddisfatta per quanto si stava verificando in quelle ultime ore, finalmente i due soggetti avevano ripreso esattamente da dove avevano interrotto quella mattina... avrebbe dato soltanto un’occhiatina fugace come un battito di ciglia alle evoluzioni acrobatiche dei due in questione. Era curiosa di vedere il suo caro nipote gridare di piacere tra le braccia del suo animaletto preferito, forse avrebbe dovuto filmarli per poter visionare il tutto con un occhio più critico, poi... magari Konzen avrebbe avuto bisogno di qualche consiglio, vista la sua scarsa esperienza in quel particolare frangente.
“Kanzeon-sama ma cosa state guardando!” Esclamò Jiroushin visibilmente scandalizzato.
“Qualcosa di estremamente divertente.” Rispose il Kami con assoluta calma.
“Non penso sia il caso di spiarli…” Sottolineò sempre più imbarazzato.
“Jiroushin, Jiroushin... sei sempre troppo ortodosso riguardo certe questioni! E poi non ho alcuna intenzione di spiarli...”
L’uomo sospirò sollevato.
“Ma dato che hai perso la tua scommessa sarebbe il caso che cominciassi a far giungere certe scorte di sakè dalla bella Edo!”
Jiroushin annuì sconsolato e si allontanò senza aggiungere altro. Le labbra della divinità si piegarono in un sorriso malizioso e dopo essersi fatta portare un gigantesco pacco di pop-corn si sistemò comodamente sul suo trono e attese con pazienza l’inizio dello spettacolo.

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Hakkai si presentò alla porta della camera di Gojyo con le braccia occupate dalle cibarie del banchetto preparato per il party, il compagno vedendolo sulla porta con quel suo sorriso beota sospirò rassegnato e si spostò per farlo accomodare nella stanza.
"È stata un'idea tua, vero?" chiese mentre tornava a sedersi su un cuscino posto sul tappeto ai piedi del letto
"Ammetti che era da incosciente, da parte tua, mostrare un video simile a Sanzo e Goku..."
"Perché il video che hai scelto tu non è forse un tentativo di suicidio?? Il tuo intervento non è stato per nulla provvidenziale, lascia che te lo dica Hakkai!" lo rimproverò piegandosi leggermente e massaggiandosi il posteriore che risentiva ancora del bruciore del sale che lo aveva centrato in pieno.
"Dovresti ringraziarmi invece... credi che Sanzo sarebbe stato più magnanimo davanti a quello che avevi intenzione di mostrargli?" sorrise.
"Ma tu come hai fatto a capirlo?"
"Me l'ero immaginato fin dal tuo primo tentativo... e proprio per questo motivo anche l'altra sera nel videoregistratore c'era qualcosa di ben diverso da quello che avevi programmato tu... ad averlo saputo prima che avremmo ricevuto visite non mi sarei disturbato a sostituire la cassetta..." sorrise innocentemente il demone lasciando Gojyo a bocca aperta.
"Ma si può sapere come cavolo hai fatto..."
"A saperlo? Semplice... non potevo immaginare altro da te, Gojyo, fin dal primo momento che hai parlato di TV-Party ho immaginato subito quale tipo di spettacolo avresti messo su."
"Tsé... così non vale!" sbuffò mettendo una sorta di muso che Hakkai trovò molto carino.
"Queste sono le conseguenze della nostra convivenza forzata!" giustificò Hakkai.
"Forzata?" Gojyo ripeté quella parola con una totale mancanza di convinzione, provocando un sorriso più sincero e luminoso nel compagno "Ma non farmi ridere!"
Gojyo cominciò a riempirsi un bicchiere di plastica con della birra ancora fresca... mentre con lo sguardo indugiava ancora sulla cassetta contenente "Hikkyusan, il piccolo bonzo" che aveva tirato fuori dal videoregistratore poco prima che l'amico arrivasse.
"Che ne dici...?" propose Hakkai sorridendo e attirando l'attenzione del Kappa.
"Tsk, perché no?! Almeno avrò la soddisfazione di sfottere ben bene il bonzo corrotto di fine secolo senza essere preso di mira da quella sua maledetta shoreiju. Anche se questo credo sia solo un suo lontanissimo antenato." aggiunse sorridente riferendosi al mocciosetto pelato che aveva potuto scorgere per pochi fotogrammi appena.

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"Sa... Sanzo." il suo nome pronunciato in un leggerissimo gemito ebbe il potere di farlo eccitare incredibilmente... il ragazzo sembrava essere lì solo per lui, offrendo tutta la sua innocenza ed inesperienza con una tale fiducia e sensualità da farlo rabbrividire. Sanzo si alzò attirandolo a sé, portandosi a sedere e facendo in modo che Goku si sedesse frontalmente sulle sue gambe. Goku ebbe un attimo di esitazione una volta in braccio.
Che strana sensazione...
Non era abituato ad avere simili contatti con il suo sole... la mente stava perdendo parte della lucidità, trascinata nel turbinio di quelle nuove e sconosciute sensazioni. Posò le mani sulle spalle del maestro lasciandole scivolare lentamente verso il collo esile, sentire il calore della sua pelle lo inebriava... quanto aveva desiderato toccarlo in quelle ultime ore... e adesso sentiva di non poter più resistere: voleva toccarlo, voleva essere toccato esattamente come era già accaduto poche ore prima. Le mani di Sanzo si posarono sulla sua schiena massaggiandola delicatamente... quelle carezze avrebbero dovuto farlo rilassare, ma Goku proprio non ci riusciva... desiderava Sanzo ma il suo corpo sembrava non volergli rispondere... Sanzo avvertì la sua rigidità e interruppe le carezze guardandolo negli occhi.
"Senti Goku, forse è meglio se..."
"Non ti fermare!" implorò il ragazzino gettandogli le braccia al collo per stringersi a lui tanto da avvertire nuovamente quel calore stordente propagarsi in tutto il corpo. "Ti prego... stavolta non fermarti."
"Non essere sciocco, si vede lontano un miglio che..."
"Io lo voglio… ti amo Sanzo!" per essere più persuasivo Goku fece quello che mai avrebbe pensato di poter fare: catturando le labbra del maestro fece scivolare la mano sempre più giù fino a posarla all'altezza della sua virilità coperta dalla sacra veste, quella stessa virilità che aveva avuto modo di sfiorare il giorno prima e gli aveva suscitato un piacere mai conosciuto prima. Questa volta fu Sanzo ad irrigidirsi sotto il bacio profondo di Goku e alla carezza inaspettata.
Il biondo afferrò con decisione Goku per i capelli costringendolo ad abbandonare le sue labbra, contemporaneamente l'altra mano raggiunse quella di Goku afferrandola e allontanandola dal suo corpo.
"Tsk... non c'è bisogno che tu me lo chieda in questo modo, stupida scimmia!" Goku arrossì nell'ascoltare quelle parole e nell'incontrare nuovamente lo sguardo d'ametista, arrossì e annuì con la testa.
"Tsk... bakasaru!" il biondo si portò la mano di Goku alle labbra, le dischiuse per afferrare tra di esse il suo dito medio che fece scivolare nella bocca per leccarlo e suggerlo dapprima con dolcezza poi con passione. Goku si limitava ad osservare con crescente imbarazzo il trattamento che gli stava riservando. Non sapeva per quale motivo ma la cosa lo faceva vergognare... sentiva che quel gesto aveva un che di intimo e profondo, nonostante non ne conoscesse a fondo il significato. Allo stesso tempo notava che la cosa gli piaceva, sentiva l'eccitazione crescere senza capirne il motivo. Quando Sanzo notò il respiro di Goku farsi più intenso... abbandonò la sua mano per afferrargli la maglietta e sfilargliela in un gesto rapido e deciso; il viso della scimmia andò in fiamme.
"Scemo... non è la prima volta che ti vedo nudo... che hai da arrossire tanto?" domandò Sanzo come infastidito da quella reazione, in realtà temeva che a furia di incontrare lo sguardo pudico del ragazzo anche lui potesse risentirne.
"Scu... scusam..." balbettò Goku ma non fece in tempo ad arrivare alla fine che le sue labbra furono nuovamente catturate da quelle di Sanzo mentre le mani avevano intrapreso con lente carezze a percorrere i fianchi fino a raggiungere il petto e fermarsi a tormentare con le punte delle dita calde uno dei capezzoli. Goku sentiva sempre più perdere le proprie forze... quel bacio e le mani sul suo corpo lo avevano acceso a un punto tale che se Sanzo avesse interrotto in quel momento non avrebbe resistito.
Avrebbe voluto accarezzare Sanzo proprio come stava facendo lui ma non riusciva a trovare le forze per farlo... così si limitò ad abbandonarsi sempre più tra le sue braccia, e proprio in quei momenti di abbandono totale il bonzo ne approfittò per far scivolare le mani sino ai pantaloni e slacciarglieli.
Nuovamente spinse Goku a coricarsi sul divano mentre seguendo il suo spostamento con una mano riuscì perfettamente a sfilarglieli, lasciandolo completamente nudo sotto di sé. L'oro lucente dei suoi occhi sembrava voler tracimare da un momento all'altro, il volto arrossato per il piacere e l'eccitazione lo rendevano ancora più bello agli occhi di Sanzo, che mai prima aveva notato quanta sensualità sprigionasse quel giovane corpo. Baciandogli il collo cominciò una graduale discesa solcando con labbra e lingua la pelle ambrata del giovane... ad ogni centimetro sentiva il corpo del ragazzo rabbrividire e irrigidirsi sempre più sotto di lui, ma questa volta non erano brividi di paura... quella  sembrava essere stata relegata in un qualche angolo nascosto della sua giovane mente. L'eccitazione di Goku cominciava a manifestarsi intensamente e spudoratamente, sfiorata a tratti dal corpo del maestro.
Il suo nome invocato tra un gemito e l'altro, rendeva Sanzo più deciso nel proseguire quella che riteneva essere la danza corrotta della sua anima... quello che stava facendo a Goku non poteva fargli pensare altrimenti tuttavia era ben conscio della decisione che aveva preso. Voleva Goku. Lo voleva e lo avrebbe preso, tanto più se era Goku stesso a implorare di farlo. L'aver compreso l'importanza della scimmia e l'aver saggiato, seppur fugacemente e in minima parte, il suo corpo acerbo furono determinanti per lui che ora non desiderava altro che potersi unire a quella che poteva benissimo definirsi la sua naturale metà. Goku aveva tutto ciò a cui lui mancava, era il tassello necessario al suo spirito irrequieto e insoddisfatto, unirsi a lui significava ritrovare finalmente la pace e quella parte di sé che non aveva mai potuto conoscere né esternare. Le labbra raggiunsero l'inguine del ragazzino ma si rifiutarono di andare oltre... abbandonando crudelmente il corpo bruciante di desiderio.
"Goku… apri le gambe!" ordinò catturando nuovamente la sua attenzione. La scimmia arrossì ma dopo un attimo di esitazione fece come gli era stato chiesto mantenendo fermo lo sguardo nel viola intenso degli occhi del suo maestro. Sanzo si chinò tra di esse e mentre con le mani ne carezzava l'esterno, la bocca calda si posò sulla pelle dell'interno coscia scatenando un brivido più intenso al giovane corpo, brivido che rese più insopportabile l'eccitazione. I gemiti della scimmia, uniti all'invocazione del nome di Sanzo, si facevano sempre più pesanti. Le labbra intrapresero il lento percorso che le avrebbero portate inevitabilmente a raccogliere l'essenza di quel giovane corpo: il tocco delicato ma pieno di desiderio della lingua del bonzo sulla sua eccitazione fu la goccia che fece traboccare il vaso: Goku inarcò la schiena afferrando i capelli di Sanzo a supplica di un maggior contatto ma il maestro non lo accontentò, limitandosi a tormentarlo con carezze ai limiti della sopportazione... Goku sentiva il proprio corpo tendersi come una corda di violino mentre il desiderio rischiava di renderlo folle... lacrime di desiderio cominciarono a solcare i suoi occhi sul viso acceso mentre reprimeva i singhiozzi del pianto che non riusciva più a trattenere.
Sanzo lo abbandonò un attimo prima che esso venisse in quello che fu il suo primo intenso e potente orgasmo.
Dopo essersi sollevato per scorgere quelli che erano i segni del piacere sul volto della sua scimmia, si spostò portando nuovamente il peso del corpo su quello più piccolo e minuto... si stese su di lui ponendo i fianchi tra le gambe ancora tremanti per il piacere di Goku che sentì improvvisamente il calore di Sanzo sfiorare la parte più celata del suo corpo... aprì gli occhi lucidi di lacrime mostrando quello che era tutto il suo smarrimento e la sua confusione... ancora in preda al caos dei sensi si ritrovò l'ametista del sole puntata a pochi centimetri dai suoi occhi.
"Goku..." Sanzo passò le dita sulle labbra gonfie e morbide della scimmia che, chiudendo nuovamente gli occhi, dischiuse le labbra afferrando l'indice e il medio del maestro per cominciare ad accarezzarle con la lingua, esattamente come aveva fatto Sanzo con lui poco prima. Il desiderio inconsciamente lo portava ad agire d'istinto... e così fece, bagnando lentamente gran parte della mano del suo maestro, in paziente attesa che quel rito avesse termine per cominciarne uno più profondo e coinvolgente. Quando finalmente Goku abbandonò la sua mano Sanzo la spostò portandola sempre più in basso tra i loro corpi... raggiungendolo e sfiorandolo delicatamente tra le gambe. Goku spalancò gli occhi come folgorato da qualcosa di invisibile, il contatto stabilito con il suo maestro lo fece irrigidire nuovamente... aprì gli occhi e ritrovò lo sguardo di Sanzo su di sé, due occhi rassicuranti e velati da una impercettibile ma indiscutibile dolcezza.
"Sa... Sanzo?" quanta insicurezza, timore e incomprensione nel chiamare il suo sole.
"Ci fermiamo?" si limitò a chiedere Sanzo, non intenzionato a dare alcuna spiegazione di quello che aveva in mente e di ciò che sarebbe potuto accadere di lì a poco. Goku non rispose subito... si limitò a ricambiare il suo sguardo, dopodichè lentamente sollevò il capo per raggiungere e baciare la bocca del maestro che lo accolse invadendolo a sua volta e mentre il bacio prese sempre più consistenza in un intreccio appassionato di lingue, la mano del maestro profanò per la prima volta il corpo di Goku facendolo gemere pesantemente nella sua bocca.
Al ritmo della danza delle loro lingue le dita snelle presero a muoversi lentamente nel calore della carne finché Sanzo non sentì il corpo di Goku rilassarsi sempre più fino a raggiungere un completo stato di abbandono e rilassatezza, a quel punto separandosi da Goku per riprendere aria, spinse più a fondo le dita nel suo corpo tanto da arrivare a sfiorare un qualcosa che fece gemere fortemente di piacere la scimmia sotto di sé; Goku si inarcò ancora una volta, colto da un piacere talmente intenso da rischiare di farlo venire in quello stesso istante, alzando e spingendo il bacino contro quello del maestro in cerca di un contatto più profondo, tanto da far toccare e strusciare le due virilità frementi.
"Sanzo. Dio!" Goku imprecò afferrando fortemente le spalle del maestro e stringendo tra le mani la stoffa del top nero, mentre godeva dei movimenti della mano nel suo corpo... il respiro ansimante e il desiderio in crescita. Improvvisamente però Sanzo lo abbandonò, una frazione di tempo soltanto, Goku non ebbe neppure modo di obiettare che avvertì la virilità del suo sole premere alla sua apertura... il bonzo non gli lasciò il tempo di capire, si spinse in lui invadendolo con irruenza, sopportando il dolore intenso provocato dalla strettezza di Goku... dalle sue labbra uscì un rauco gemito che non sfuggì alla scimmia, il quale stringeva i denti e gli occhi cercando di trattenere le nuove lacrime causate dalla sofferenza di quella invasione. Rimasero fermi per non aggravare la loro precaria situazione... il dolore impediva a Sanzo di proseguire la sua marcia. Abbandonò il suo corpo su quello del ragazzo posando la testa all'altezza del suo petto in attesa che quella sensazione spiacevole svanisse. Secondi che parvero interminabili per entrambi finché nuovamente il bonzo avvertì il desiderio pungerlo e dargli la forza di affondare ancor di più nel corpo della bakasaru con una lenta spinta. Goku afferrò i capelli di Sanzo e facendogli sollevare il volto lo invitò a raggiungere nuovamente le sue labbra desiderose del suo calore. Un nuovo bacio colmo di dolcezza e passione incoraggiò il ragazzino a proseguire quella che per lui era la danza che lo avrebbe unito per l'eternità al suo sole; con le gambe cinse il corpo del maestro invitandolo a riprendere quei movimenti che avrebbero certamente fatto tremare di piacere il suo corpo, mentre sentì la mano di Sanzo afferrarlo e dargli un piacere maggiore. E così fu. In un crescendo di ansimi, gemiti, invocazioni, brividi e fremiti finché entrambi non raggiunsero l'estasi di una unione mai vissuta prima nella loro esistenza, liberando i loro corpi e le loro anime di tutta l’essenza trattenuta fino a quel momento.
Spossati, restarono incatenati a lungo in un caldo abbraccio mentre sembrava che il tempo si fosse fermato.
Due mani si tenevano saldamente unite in un intreccio di dita morbide e affusolate mentre le altre due si ritrovavano ad accarezzare reciprocamente la chioma del compagno. Le labbra di Sanzo nell’incavo della spalla di Goku sfioravano la pelle bronzea suscitandogli dei piccoli brividi, il respiro caldo si andava placando sempre più fino a raggiungere un ritmo naturale e rilassato. Quando Sanzo riprese le forze si sollevò abbandonando definitivamente il corpo caldo e ancora invitante di Goku, si alzò dal divano lasciando il ragazzo nella sua posizione ancora intento a riprendere fiato e lucidità... la vista del suo corpo nudo e terso di sudore per un momento fece vacillare la sua mente. In un attimo, solo un istante, si rese conto di quello che era accaduto... vedeva tutto da spettatore... non credeva ancora di aver posseduto il corpo e l'anima di Son Goku fino a fondersi con lui in un unico essere, non lo credeva ancora possibile ma era così, e non sarebbe tornato indietro. Tutto quello che era successo non lo avrebbe mai rinnegato né se ne sarebbe pentito perché era quello che voleva... quello che entrambi volevano. Le cose forse non sarebbero più state come prima. Quell'evolversi del loro rapporto poteva aver cambiato tutto. Ma anche fosse, la sua storia con Goku sarebbe stata vissuta con una tale naturalezza e spontaneità che non si sarebbe notato nessun radicale cambiamento.
Sanzo, pur accettando quell'evoluzione di rapporto, non avrebbe mai permesso che esso prendesse il sopravvento su di loro trasformandoli in qualcosa di completamente diverso. Con questi pensieri si sfilò rapidamente il top nero e slacciò la cinta della veste, la quale cadde ai suoi piedi spogliando interamente il suo corpo snello; gli occhi di Goku si posarono su di lui e la loro languidezza lasciò presto posto ad un sottile ma dolce sorriso.
L’uomo dopo aver lanciato uno "Tsk!" distolse lo sguardo da quel volto che sapeva ancora di innocenza e voltandosi si diresse verso il bagno dove lo avrebbe atteso una rinfrescante doccia.
Dopo Sanzo fu la volta di Goku, il quale dopo essersi lavato uscì dal bagno con un asciugamano avvolto alla vita. Entrando nella stanza il suo sguardo cadde per prima sul divano vuoto e istintivamente le sue guance arrossirono, come se con quella visione avesse acquisito la piena coscienza di ciò che aveva appena vissuto.
"Sanzo... posso dormire qui questa notte?" domandò puntando il suo sguardo dorato sul maestro coricato nel letto con indosso un paio di pantaloni scuri e una camicia bianca slacciata, mentre tra le labbra stringeva l’ennesima sigaretta in grado di rilassarlo.
"Hai la tua stanza... perché dovresti stare qui? Preferisci forse dormire sul divano piuttosto che nel tuo letto?" la risposta di Sanzo era chiara... se Goku avesse deciso di stare nella sua stanza non avrebbe di certo dormito con lui. L'espressione della scimmia si adombrò per la delusione che badò bene di far sparire subito con un sorrisino forzato.
"Veramente io non intendevo dire di voler dormire sul divano... ma al tuo fianco.” Questo Sanzo lo aveva compreso perfettamente, del resto anche Goku sapeva bene che aveva compreso il senso delle sue parole... ma l'uno non voleva apparire troppo permissivo e tenero mentre l'altro non accettava un rifiuto, non dopo quanto aveva vissuto, non quella sera. “Solo per questa notte... non chiedo di dormire con te per sempre." aggiunse esternando la sua cocciutaggine mentre si avvicinò al letto del maestro fino a toccarne con le ginocchia la sponda. Sanzo non rispose ma puntando la fredda ametista negli occhi dorati mostrò un lento ma repentino cambio di umore passando dalla solita severa indifferenza alla rassegnazione... cosa che fu percepita al volo da Son Goku che lo ringraziò saltandogli addosso e beccandosi una sonora sventagliata sulla testa da un Sanzo più imbarazzato che irato. Goku si accoccolò al suo fianco adagiando il capo nell'incavo della sua ascella, posando una mano sul petto caldo del maestro che si spostò quel tanto che bastava per accoglierlo. Sanzo si limitò a conservare la sua posizione tenendo un braccio incrociato dietro la testa sul cuscino e l‘altro impegnato a gestire la sigaretta giunta quasi al termine. Muoversi in quelle condizioni avrebbe significato una cosa sola: abbracciare Goku. Goku avvertiva il calore emanato dal corpo di Sanzo... sentiva i battiti regolari e tranquilli del suo cuore sul palmo della mano attraverso la leggera stoffa bianca e provò una gioia come mai prima ne aveva provata nella sua esistenza; si era unito a Sanzo in una maniera tale che oramai niente e nessuno avrebbe più potuto separarlo da lui... non lo avrebbe permesso per nessun motivo.
Ora sentiva di appartenere interamente e completamente al suo sole. Anche prima aveva sempre provato questa sensazione, era innegabile, ma in una maniera sottilmente diversa... sapeva di essere e voleva essere la sua stupida scimmia ma allo stesso tempo avvertiva che quel possesso non era mai stato completo.
Con la felicità nell’anima si addormentò al suo fianco senza neppure accorgersene... come non notò il braccio che circondò le sue spalle e il calore della coperta fatta scivolare lentamente sul suo corpo svestito.
Non notò tutto ciò ma quella notte lo sognò e con una tale intensità da poter giurare che fosse tutto vero.

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"Bene!" esclamò la divina Kanzeon appallottolando tra mani il sacchetto vuoto dei Pop-corn "lo spettacolo è finito, è stata dura ma alla fine le cose non potevano andare diversamente, vero Konzen?" si alzò dal trono stiracchiando le braccia e la schiena... poi una volta ricompostasi..."Cosa bisogna inventarsi per sfuggire alla noia quotidiana..." In quel momento il vecchio Jiroushin raggiunse nuovamente la sua padrona ponendosi al suo fianco e guardandola sospettoso...
"Non avrete mica...?"
"Oh sì che l'ho fatto, Jiroushin... è stato più forte di me... del resto dopo tutto il lavoro per cui mi sono prodigata mi sembrava anche giusto che ne traessi la mia parte, no?" rispose il kami interrompendolo "del resto quale soddisfazione maggiore potrei mai provare che non guardare Konzen e il suo bimbetto finalmente uniti?"
"Ma... ma...?" arrossì il fedele servitore che, al solo pensiero di quello che aveva certamente assistito la divina Kanzeon, non poté fare a meno di biasimarla silenziosamente.
"Bene, visto che il mio esperimento è riuscito che ne diresti di altro sakè, ops... intendo dire di un'altra scommessa?" Jiroushin impallidì visibilmente mentre ebbe l'impressione di provare un forte capogiro...
"Co... come... scusi?" Kanzeon Bosatsu guardò il vecchio negli occhi con lo sguardo malizioso e caratteristico che la contraddistinguevano per le sue malsane idee brillanti.
"Il divertimento è appena cominciato, caro Jiroushin... è appena cominciato." e scoppiò in una fragorosa e perversa risata che ebbe eco persino nei sogni del venerabile Sanzo, il quale quella mattina si svegliò incomprensibilmente sudato e irritato nonostante avesse tra le braccia la sua "scimmia" ancora beatamente addormentata. Tutto a causa di uno strano sogno in cui la divina Kanzeon Bosatsu spiava e sembrava godersi, non vista, l’ottima performance avuta con Goku poche ore prima. Nel frattempo in altre due camere della locanda due giovanotti agitatissimi, un tale rosso e un bel moretto dagli occhi di smeraldo, cercavano di capacitarsi del perché si fossero risvegliati rispettivamente l'uno nel corpo dell'altro... ma questa è un'altra storia.


 

FINE



 

N.d.A.
Ikkyu Sojun (1394-1481) è stato un monaco zen piuttosto particolare; figlio dell’imperatore, fu costretto giovanissimo a diventare bonzo e per tutta la vita si ribellò apertamente alle ipocrisie del clero, frequentando postriboli e scrivendo poesie cinesi dove esaltava il suo amore per i piaceri della carne. Le storie sulla sua astuzia leggendaria sono numerose e oggi questo è l’aspetto di lui più ricordato.
Alcuni di voi avranno presente l’anime trasmesso anche in Italia con il titolo “Ikkyu-san piccolo bonzo”. Era un cartone rivolto ad un pubblico di bambini molto piccoli e giocava sull’immagine popolare di Ikkyu, cioè il ragazzo che usava la sua furbizia per seguire la propria strada e nel contempo ignorare le prediche di superiori e compagni. Se soffrite di nostalgia o siete semplicemente curiosi questo link www.accessup.org/anime/e_i.html vi fornirà immagini e notizie (in inglese) su questa vecchia serie animata.
Il testo della canzone “Ikkyusan piccolo bonzo” appartiene unicamente agli aventi diritto.