Stake
parte IX - First contact
di Hisoka
Gojyo, esattamente come
Hakkai, trascorse la notte in bianco nell'incapacità di chiudere occhio. Le
prime luci dell'alba filtravano attraverso le leggere crinoline poste a
protezione della finestra permettendo ai suoi occhi aperti rivolti al
soffitto di abituarsi al graduale accendersi del giorno. Coricato sul letto
con ancora indosso i vestiti della sera prima i suoi pensieri vagavano nella
confusione delle tante domande che si erano formate in quelle ultime
ventiquattro ore.
La sera precedente, visto il trambusto creatosi, non era riuscito a capire
cosa fosse esattamente successo a Goku e Sanzo. Era solo certo che tutto
quello che stava accadendo aveva un che di anomalo. Vedere quel bonzo
corrotto portare in braccio Goku privo di sensi l’aveva fatto precipitare
prima nel terrore che al suo giovane compagno di scherzi fosse accaduto
qualcosa di veramente grave, poi nel pensiero incoerente che Sanzo facesse
davvero impressione nella sua nuova veste di salvatore...
Ricordava ancora bene i lineamenti tesi, la luce tremante e dura dei suoi
occhi di ghiaccio, il suo ordine deciso nel volere che Hakkai fosse subito
rintracciato e portato al capezzale della scimmia. Si sollevò dal letto
sospirando pesantemente per portarsi a sedere sulla sponda, deciso ad
alzarsi per provare a vedere se Hakkai fosse già sveglio.
Il corridoio era ancora avvolto dall'oscurità, nel profondo silenzio che
precede il risveglio degli uomini. Passando davanti alla stanza di Goku si
fermò un attimo, l'impulso di aprire la porta e entrare fu forte. Ma non lo
fece, proseguì invece fino a raggiungere la porta di Hakkai dove bussò
appena. Se non avesse sentito alcuna forma di risposta non avrebbe
insistito, consapevole del fatto che il ragazzo potesse essersi addormentato
sul tardi. Ma il leggero tocco sul legno intarsiato e scuro fu subito
avvertito dal compagno che aprì silenziosamente la porta facendolo
accomodare nella propria stanza e augurandogli il buon giorno. Sulla
scrivania, la scatola del pronto soccorso offerta dalla locandiera era
aperta e quasi completamente svuotata del suo contenuto, scatole e
confezioni di medicinali sparse un po' ovunque. Agli occhi del Kappa era
chiaro che l'amico non era riuscito a chiudere occhio e dopo essersene
accertato con una domanda diretta diede dello sciocco ad Hakkai, il quale
gli sorrise facendogli notare che a quanto pareva non era l'unico ad
esserlo.
" Cosa pensi che sia successo a quei due ieri? " domandò Gojyo arrivando
subito al sodo
" Ne so quanto te. Ma ora è inutile cercare di domandare loro qualcosa. Del
resto forse sarebbe meglio che fossero loro a parlarne per primi. Ho come
l'impressione che Sanzo non sarebbe tanto propenso a dare spiegazioni ",
rispose Hakkai intento a trafficare con degli antipiretici.
" Ma è assurdo! È da ieri mattina che si comportano in maniera
incomprensibile e ieri sera ecco che scompaiono nel nulla per presentarsi
poi in quelle condizioni. Passi per la scimmia che si è preso un mezzo
accidente e non è granché lucido per spiegazioni ma Sanzo...? Almeno lui
potrebbe..."
" Anche lui. " lo interruppe Hakkai.
" Come? "
" Anche Sanzo non sta bene, non hai notato che aveva i brividi? Il bagno
fuori stagione se lo sono fatto entrambi e Sanzo non è certo immune dai
raffreddori, per quanto possa essere un bonzo dagli immensi poteri è pur
sempre un uomo, anzi direi che a livello di salute corre più rischi di Goku.
"
Sì. Gojyo lo aveva notato, come avrebbe potuto non accorgersene, ma sorvolò
il discorso.
" Non hai notato nulla di strano in Goku in queste ultime ore? " domandò
invece, dopo una lunga pausa, deciso a fare un confronto con quelli che
erano i suoi sospetti e dubbi " È stato insolitamente tranquillo per tutta
la giornata, ha mangiato come un normale essere umano, non ha attaccato
briga con me neppure nelle ore dei pasti... insomma avrai notato anche tu
che qualcosa non torna, no? "
" Sì. L'ho notato. E ho notato che anche Sanzo era strano, per quanto..."
" Per quanto cosa? " l'impazienza di Gojyo appariva evidente alle
orecchie di Hakkai.
" Per quanto cercasse di mantenere un certo contegno..."
" Appunto! Deve esserci qualcosa sotto."
" Lasciamoli stare. "
" Ma come? " obbiettò il kappa " tu non vuoi sapere che cavolo sta
succedendo? "
" Se fosse qualcosa di serio e importante sarebbero loro stessi a
parlarcene, non trovi? È inutile andare a ficcare il naso nei loro affari. "
Un altro lunghissimo silenzio calò tra i due. Hakkai proseguiva a leggere le
controindicazioni dei medicinali e Gojyo si limitava a fissarlo chiedendosi
come potesse mostrarsi sempre tanto impassibile e tranquillo.
" Hakkai..."
" Nh? Che c'è? " rispose questi senza guardarlo
" Io credo che Goku abbia cominciato a intuire la vera natura dei suoi
sentimenti. " Lo disse con un evidente dispiacere nel tono della voce.
Hakkai allora si voltò puntando i suoi occhi smeraldini in quelli rossi del
compagno. Occhi indecifrabili velati da un eterno sorriso ipocrita che
sembrava caratterizzarli da troppo tempo.
" E allora? " il demone si limitò a rispondere con una domanda.
" E allora?? Come sarebbe e allora? Non ti preoccupi nemmeno
un poco per quella stupida scimmia? Dopotutto lo tratti sempre come se fosse
un figlio, no? " Gojyo sembrava quasi sul punto di perdere la pazienza.
" Io mi preoccupo sempre per Goku esattamente come mi preoccuperei per te e
per Sanzo. Ma Goku non resterà un bambino per sempre, per la sua età è
piuttosto infantile è vero, ma questa è solo la superficie. In realtà per
alcune cose si è sempre mostrato più maturo e saggio di noi tre messi
assieme. "
" Sì, ma qui si parla di sentimenti, dei suoi sentimenti. "
" Motivo in più per lasciarlo in pace. Se Goku ha cominciato solo ora a
riconoscere ciò che lo lega a Sanzo sarà abbastanza confuso. Se si sentisse
scoperto da noi che non c'entriamo nulla potrebbe reagire in maniera
negativa chiudendosi in se stesso o cercando di reprimere quello che prova.
Bisogna lasciare che sia lui da solo ad affrontare questa nuova situazione
", concluse.
" Non mi piace per niente tutto ciò. Non mi sento affatto tranquillo... "
" Cos'è che temi? Di perdere il tuo fratellino di giochi, se è per questo
puoi stare tranquillo: non cambierebbe nulla se anche Goku... "
" No. Non è per questo. Temo solo il comportamento di Sanzo. Goku è sempre
stato molto sensibile nei suoi confronti e ammetterai che non è mai stato
contraccambiato su questo fronte... "
" Non sono molto d’accordo ", lo interruppe Hakkai.
" E sia, ognuno è libero di pensarla come vuole... io non ho mai notato
questa sua presunta sensibilità: alle volte sembra essere meno duro ma
questo non significa che... "
" Sanzo vuole bene a Goku ", lo interruppe nuovamente il demone,
togliendogli così la parola " Gliene ha sempre voluto, sennò perché credi
che lo abbia tenuto accanto a sé? Quando li abbiamo conosciuti quei due
erano già uniti da un profondo legame... e mi meraviglierei se tu dicessi di
non essertene accorto. Sanzo è stato cambiato profondamente dal suo incontro
con Goku. Noi non sappiamo come fosse in precedenza, questo è vero, però...
però in più di una occasione Sanzo ha mostrato un volto a noi sconosciuto,
un’aura negativa e oscura che mai avrei pensato esistesse in lui. E la
sensazione che questa fosse l'ombra del passato che lo caratterizzava è
molto forte. Del resto Son Goku ha sempre mostrato di conoscere quel suo
lato oscuro quindi un cambiamento ci sarà stato sicuramente. Un uomo come
Sanzo difficilmente permetterebbe a qualcuno di farsi cambiare, non trovi?
Non credi che chi abbia il potere di fare una cosa simile possa essere
tenuto in grande considerazione da lui? "
Gojyo restò senza parole. Non aveva mai pensato a come potesse essere il
bonzo prima di incontrare Goku; pur avendo, come Hakkai, notato certe
sfumature nascoste della sua personalità non si era mai posto il pensiero
sull'eventualità che il Sanzo che loro conoscevano fosse diverso da quello
che era prima del loro incontro.
" Mi domando solo cosa possa aver svegliato Goku... certo deve
essergli accaduto qualcosa per averlo reso del tutto cosciente del suo amore
per Sanzo... " concluse poi il demone tornando a leggere le composizioni
chimiche dei medicinali.
Amore... a quella parola Gojyo pensò a Goku con una certa invidia e
apprensione.
Provare amore poteva essere appagante quanto frustrante a seconda che esso
fosse o meno ricambiato.
Ciò che lo aveva segnato fin dalla sua infanzia non sarebbe mai scomparso
dal suo cuore, quell'amore ricambiato con l'odio. Per questo temeva per Goku.
La paura che quella stupida scimmia sempre allegra e piena di energie
potesse perdere le sue apprezzate qualità a causa del così detto amore
non lo lasciava affatto tranquillo. E tutto per colpa di Sanzo e della sua
apparente incapacità di provare qualsiasi cosa si avvicinasse seppur
lontanamente a quel tipo di sentimento.
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Quel contatto leggero come
una piuma e di un soffice tepore era ancora vivido sulle labbra di entrambi.
Un bacio rubato con innocenza e incoscienza. Gli occhi di Sanzo si
mantenevano inespressivi rendendo impossibile a Goku la comprensione delle
sue reazioni. La scimmia si sentì vulnerabile come mai prima nella sua lunga
esistenza. Vedersi scoperto nel commettere un gesto tanto intimo era quanto
di più imbarazzante potesse mai aver vissuto. Arrossì mentre l'oro dei suoi
grandi occhi seguitava a rimanere immerso nelle iridi violacee.
Giustificarsi, avrebbe dovuto dire qualcosa, qualunque cosa ma non riusciva
a connettere, un po' per l'imbarazzo un po' per le sensazioni nuove
suscitate dal bacio... riuscì solo a pronunciare il nome del suo sole non
senza una certa esitazione. Sanzo sollevò la testa dal cuscino abbandonando
gli occhi della scimmia-ladra, guardandosi intorno per qualche istante come
a volersi rendere conto di dove si trovasse. Sentiva la testa dolergli
terribilmente, la febbre faceva ardere le sue stanche membra, si portò una
mano sugli occhi come a voler concentrare su di essi una sorta di potere
terapeutico.
" S... Sanzo... " la voce di Goku lo raggiunse scuotendolo da una miriade di
pensieri confusi. Tornò a guardare la scimmia che nel frattempo, preoccupata
per il suo strano comportamento, si era sollevata su un fianco guardandolo
con maggior apprensione.
" Tu... " la voce bassa e tetra e lo sguardo improvvisamente gelido fecero
presagire una sola cosa...
" STUPIDA SCIMMIA CHE NON SEI ALTRO! " ...e un colpo di harisen si abbatté
sulla testa castana dell'ormai convalescente Son Goku lasciandolo
letteralmente di stucco. Sì, insomma... tutto si sarebbe aspettato tranne di
venire picchiato per aver osato baciarlo.
" Ora spiegami come diavolo sei finito in quel dannatissimo lago o giuro che
non basteranno dieci harisen per frenare la mia ira! " La rabbia per tutta
la tensione accumulata, mista alla preoccupazione e alla spossatezza per la
febbre, avevano fatto letteralmente esplodere il bonzo che, contrariamente a
quanto aveva pensato lì per lì la scimmia, era furioso non per il bacio ma
per tutto ciò che li aveva portati a vivere quella dannatissima esperienza.
Goku subì senza lamentarsi la furia del bonzo, cosa che infastidì ancora di
più il venerabile... il quale, come ogni volta che si ritrovava a
rimproverarlo senza che lui obbiettasse o cercasse di giustificarsi,
avvertiva forte la sensazione di essere quasi lui nel torto. Goku non si
lamentò né del rimprovero né del colpo ricevuto, attese pazientemente
qualche minuto affinché Sanzo ritornasse in sé, dopodichè, sconsolato, prese
a raccontare il motivo per cui si era tuffato nel lago: la sua passeggiata
solitaria nel boschetto, la visione del bambino che rischiava di annegare,
la sua sparizione una volta raggiuntolo in acqua, l'improvvisa e innaturale
corrente che l’aveva trascinato sul fondo del lago.
E quando terminò il suo racconto Sanzo non sapeva più cosa pensare, o
meglio... un'idea cominciava a passargli per la testa ma non voleva credere
che tutto ciò, compreso lo scambio dei corpi, fosse stata opera di quella
vecchia rimbambita di una divinità che corrispondeva al nome di Kanzeon
Bosatsu. Del resto l'incontro con la vecchia nel bosco e il suo
conseguente intervento che gli avevano permesso di raggiungere Goku per
tempo, non potevano considerarsi di certo un caso.
" Scusami. Mi dispiace... lo so che è tutta colpa mia. Io... io ho messo in
pericolo anche te, non me lo perdonerò mai! " Goku si strinse nelle spalle
abbassando la testa mentre gli occhi sembravano esprimere una profonda
tristezza.
" Tsk. Non credo che sia tutta colpa tua. C'è certamente qualcuno che in
questo momento si sta divertendo alle nostre spalle. Quella era certo
un'illusione creata appositamente per far sì che accadesse tutto ciò. Se
almeno riuscissi a capire il perché… " Goku sollevò la testa quasi
meravigliato che Sanzo non lo incolpasse.
" Potrebbe essere la stessa persona che ci ha scambiato... altrimenti come
si spiegherebbe che siamo ritornati ognuno nel proprio corpo? " osservò
giustamente la scimmia quasi sorprendendo il bonzo per quel filino di
intelligenza dimostrata.
" Già… molto probabile, comunque lo sapremo presto ", rispose il bonzo
pensando che prima o poi avrebbe avuto a tiro Kanzeon Bosatsu. Se lei era
l'artefice di tutto certo avrebbe fatto nuovamente la sua apparizione.
Forse.
" Sanzo... " chiamò timorosamente Goku dopo un lungo e profondo silenzio.
" Cosa c'è ancora? " il bonzo sentiva le forze venirgli meno, la testa
sempre più pesante, la mente confusa, il caldo causato dalla febbre alta
cominciava a farlo sudare.
" Mi perdoni? " chiese timidamente distogliendo lo sguardo da quegli occhi
lucidi e febbricitanti.
" Se ti ho appena detto che non è colpa t... "
" No... Non per quello ma.... ma per.... sì insomma... per il bacio… "
deglutì rumorosamente: ce l'aveva fatta! L'aveva detto, era stata dura ma
non avrebbe mai potuto ignorare il suo gesto e il conseguente essere stato
scoperto.
" Ba... cosa ? " domandò Sanzo con voce fredda e distaccata cercando di
fingersi ignaro di qualsiasi forma di affetto passata tra loro nelle ultime
dodici ore.
" Sì. Quello di poco fa. Io... ecco, insomma... non... non so cosa mi sia
preso. Quando mi sono svegliato e ti ho visto così vicino... "
" Non so di cosa tu stia parlando. Finiscila! " ordinò, cominciando a temere
che se avessero proseguito con quel discorso sarebbero potuti arrivare al
tanto temuto punto di non ritorno.
" Ma Sanzo... "
" Ho detto... di...smetter... l... " Sanzo non terminò la frase che perse i
sensi crollando a terra sotto gli occhi terrorizzati di Goku che
istintivamente gridò il suo nome tanto forte da farsi sentire fin nella
stanza di Hakkai.
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Hakkai e Gojyo erano stati
chiari: Sanzo aveva solo bisogno di riposo e si sarebbe ripreso presto ma
Goku non volle sentir ragioni e dichiarando di sentirsi benissimo e di non
avere più febbre decise di alzarsi per poter rimanere al fianco del suo
maestro. La sensazione di colpa sembrava non abbandonarlo un solo istante.
Se Sanzo si trovava in quelle condizioni era unicamente per colpa sua, ma se
anche fosse stata in un altra occasione non sarebbe cambiato poi molto:
sarebbe rimasto ugualmente, sempre e comunque, al suo fianco. Come ogni
volta in cui Sanzo mostrava problemi di salute, Goku non poteva fare a meno
di preoccuparsi per lui dimenticando persino certi bisogni fisiologici come
la fame. In quei momenti sembrava che in qualche modo anche lui ne
risentisse in maniera piuttosto pesante.
Hakkai e Gojyo lasciarono quindi il bonzo alle cure di Goku per buona parte
della giornata limitandosi, di tanto in tanto, a fare capolino nella sua
camera per controllarne le condizioni fisiche.
Goku, però, dopo più di cinque ore di veglia continua trascorsa nel cambiare
la pezza bagnata dalla fronte del maestro, cominciò ad avvertire i segni
della stanchezza. La febbre era passata completamente ma avrebbe dovuto
comunque rimanere a letto almeno un'altra mezza giornata e soprattutto
mangiare qualcosa di sostanzioso per riprendersi completamente, cosa che
invece non aveva fatto. Le conseguenze si manifestarono in una profonda
debolezza unita a un'improvvisa stanchezza.
Hakkai e Gojyo erano passati a controllare pochi minuti prima portando un
vassoio con quello che avrebbe potuto essere definito il pranzo (visto
l'orario), i due si erano fatti promettere da Goku che avrebbe mangiato
qualcosa ma la testardaggine della scimmia sconsolata ebbe la meglio e così
il vassoio con tutte le prelibatezze poste sulla sua superficie non fu
degnato di uno sguardo. Goku sospirò inarcando la schiena e sollevando il
capo all'indietro... la testa gli girava... non era nulla, si diceva, forse
se si fosse coricato per qualche minuto gli sarebbe passato. Guardò Sanzo
steso sul letto sotto la calda coperta verde, il suo volto inespressivo e
madido di sudore era in grado di fargli provare una dolorosa stretta al
cuore. Odiava vederlo in quelle condizioni. Dio solo sapeva quanto odiasse
doverlo veder soffrire, se pure per un semplice raffreddore. Chinandosi su
di lui avvicinò il suo volto a quello del maestro tanto da poter sentire il
suo respiro pesante sulle labbra.
Vivo, era vivo!
Quello era sempre stato il terrore della scimmia: paura dell'abbandono, di
ritrovarsi nuovamente solo. Non aveva ricordi del passato e la sua esistenza
in quella grotta, per quanto gli fosse pesata, era pur sempre stata
sopportabile ma ora... ora non avrebbe retto se si fosse ritrovato
nuovamente solo e soprattutto non avrebbe resistito se avesse perso la luce
di quel sole che amava tanto. Finalmente lo aveva capito: amava Sanzo, lo
amava come padre, come fratello, come amico, come Essere unico e solo. Era
la sua stessa esistenza che amava, quell'esistenza in grado di illuminare la
sua, nata nell'oscurità di una notte illuminata solo dalla grande e pallida
luna.
"’È ora di smetterla Goku!”"
""Non hai nessuna speranza, non può esistere una cosa simile!""
Come pesavano su di lui quelle parole... sentiva una morsa micidiale al
petto tanto forte da spezzargli il fiato; se lo aspettava, sapeva che
avrebbe ricevuto un rifiuto, lo sapeva eppure... non avrebbe potuto fare
altrimenti; non era in grado di nascondergli nulla, tanto meno i suoi
sentimenti.
Non era in grado di farlo né avrebbe mai voluto. Con un morbido e silenzioso
movimento Goku si portò sul letto scivolando al fianco di Sanzo, cingendogli
la vita con un braccio mentre invocando piano il suo nome affondava il volto
nel suo petto e sopraffatto da una profonda, dolce tristezza scaturita da
quel contatto caldo, socchiuse gli occhi facendosi cogliere da un sereno
sonno.
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Gojyo, di ritorno dalla
spedizione giornaliera per l’acquisto delle sigarette, passando lungo il
corridoio si fermò davanti alla porta di Sanzo deciso a controllare se la
stupida scimmia si fosse decisa finalmente a toccare cibo. Lo stupore per
primo illuminò il suo volto quando entrò richiudendosi piano la porta alle
spalle. La vista di un Goku dormiente rannicchiato come un cucciolo tra le
braccia di Sanzo lo spiazzò. Provò incredulità e una sorta di tenerezza
nello scorgerli insieme. Si avvicinò al letto per poter memorizzare meglio
quell'insolita visione e meglio percepire le sensazioni che gli suscitava.
Sul volto del mezzo demone affiorò un lieve sorriso che andò man mano
trasformandosi in una smorfia dolce-amara.
" Stupida scimmia! Così rischi solo di soffrire, ma in fondo sei tu a
decidere della tua vita... " sussurrò appena mentre gli passò una mano tra i
capelli arruffati. Non aggiunse altro, si limitò a lanciare uno sguardo al
vassoio intatto posto sulla scrivania per poi lasciare la stanza. Sanzo aprì
gli occhi non appena la porta si richiuse, la presenza di Gojyo lo aveva
svegliato e non aveva potuto fare a meno di sentire il suo commento.
Gli occhi si abbassarono sulla testolina castana poggiata al suo petto. Come
si era permesso quello stupido di prendersi tanta confidenza e infilarsi nel
suo letto? Ma il pensiero del se scacciare via l'animaletto appiccicoso e
invadente o lasciarlo lì dov'era fu presto sostituito da altro. Non poteva
che meditare sulle parole del Kappa: "...così rischi solo di soffrire..."
se Sanzo fosse stato un altro se la sarebbe potuta prendere per quel
riferimento diretto all'insensibilità del suo essere, ma Sanzo non era un
altro e per quanto si potesse dire o fare non avrebbe mai battuto ciglio per
una simile allusione. Goku avrebbe sofferto? Avrebbe sofferto se si fosse
attaccato troppo a lui?? Poteva anche essere, ma di una cosa Sanzo era
certo: ognuno era libero di decidere della propria vita e se quella stupida
scimmia avesse sofferto per causa sua lui non poteva darsene peso. Ad
avvicinarsi troppo al fuoco, si sa, si rischia di rimanere scottati e non si
può per questo prendersela con il fuoco ma solo con se stessi. Perso nei
pensieri avvertì in ritardo il peso attento dei due occhi dorati su di sé.
Goku si era svegliato senza dare alcun cenno di avvertimento.
I loro sguardi si incontrarono incatenandosi come ad opera di un magico
sortilegio; Sanzo, sorpreso, fu lì lì per reagire in maniera piuttosto
brusca quando gli occhi di Goku si strinsero in un dolcissimo sorriso e le
sue labbra si aprirono per emettere flebilmente il suo nome. Il bonzo si
irrigidì e non mosse un solo muscolo del suo corpo. Quegli occhi gli avevano
tolto tutta l'aggressività che avrebbe invece voluto sfoderare.
" Come stai? Scusami. È stata tutta colpa mia... " disse la scimmia per poi
rattristarsi e diventare improvvisamente seria. Il maestro stava per
rispondere quando accadde qualcosa che lo bloccò facendolo impallidire e
trasformò l'espressione di Goku da dispiaciuta a interrogativa. I due
corpi erano vicini, tanto da sfiorarsi, e uno strano movimento all'altezza
dell'inguine da parte del bonzo, avvertito più dai corpi che non dallo
sguardo, attirò l'attenzione di entrambi. Goku sentì chiaramente qualcosa di
duro premere sempre più su una sua gamba e impiegò dei lunghi interminabili
secondi per capire cosa stesse succedendo. Sanzo da pallido cominciò ad
assumere tutti i colori dell'iride e in un movimento rude e poco elegante
spinse lontano da sé Goku.
" Merda! Proprio ora...? " si lamentò il bonzo portandosi una mano sul volto
come per celare il suo imbarazzo, non sapendo che cosa dire.
" Sanzo... tu... " D'altronde Goku avrebbe voluto dire qualcosa, ma
qualsiasi cosa avesse detto in quel momento non avrebbe avuto un senso
logico. Era troppo sconvolto e sorpreso per mettere in fila tre parole di
senso compiuto.
La scimmia si limitò a spostare lo sguardo verso le parti basse del bonzo ma
non arrivò all'obbiettivo che una sventagliata lo colpì in pieno stendendolo
più di quanto già non fosse.
" Ahiaa, mi hai fatto male! " protestò massaggiandosi la parte lesa.
" Sta’ zitto razza di stupido, chi ti ha autorizzato a infilarti nel mio
letto?? Quante volte te l'ho ripetuto che voglio dormire da solo? " Ecco che
ora Sanzo aveva tutte le giustificazioni per maltrattare la povera bakasaru
stordita.
Goku non aggiunse altro ma le sue gote cominciarono ad assumere una tonalità
che si avvicinava sempre più allo scarlatto. Dopo un lunghissimo silenzio da
entrambe le parti Goku prese coraggio e si decise a fare quella domanda che
già da giorni gli frullava per la testa.
" Sanzo... Senti... prometti che non mi picchierai se ti faccio una domanda?
" chiese timidamente cercando di reprimere il forte imbarazzo.
" Se non vuoi che io reagisca in maniera violenta non farmi domande idiote!
"
" Non è una domanda idiota anche se... sì insomma, forse è un po’ strana..."
prese coraggio e fiato dopodichè...
" Quella reazione ce l'hai mai avuta con le donne? "
La sventagliata partì come un orologio Svizzero ma mancò il bersaglio perché
Goku si spostò prontamente per evitarla...
" Idiota! Me lo dovevo immaginare... che cavolo di domanda è questa? "
Il silenzio e la serietà sul viso di Goku però convinsero Sanzo a
rispondere, seppur dopo una lunghissima pausa " Tsk... certo che non ho mai
avuto reazioni simili con una donna, del resto non mi è mai capitato di
trovarmene una nel letto. Ma non farti strane idee... quello che è successo
poco fa è una reazione naturale, mi sono appena svegliato e come se non
bastasse sono reduce dalla febbre... se fai uno più uno la cosa è più che
giustificata ", disse ignorando volutamente l'espressione sollevata della
scimmia, i cui occhi cominciarono ad assumere la luminosità di un sorriso.
Il pensiero che la reazione di Sanzo potesse in qualche modo essere
giustificata con l’ipotesi che in quel momento c'era lui al suo fianco era
motivo di immensa gioia per Goku che, in un impeto di felicità, si gettò al
collo del maestro stringendolo forte e facendo avvicinare i due corpi tanto
da avvertire ancora una volta la virilità del bonzo tra le sue gambe. Fu
solo una questione di attimi: Sanzo non ebbe modo di reagire in tempo e Goku
per la prima volta manifestò quella reazione fisica tanto naturale ma fino a
quel momento a lui sconosciuta. La sua prima erezione avvenne in quel
preciso momento, tra le braccia di Sanzo, sentendo scorrere il piacere e
l'eccitazione per il contatto con il suo sole. Il cuore pareva volergli
arrivare in gola per quanto aveva accelerato i suoi battiti, un calore
insopportabile partiva dall'inguine diffondendosi rapidamente in tutto il
resto del corpo, facendogli provare sensazioni contrastanti: un
irrigidimento e uno scioglimento quasi simultanei.
" Sa... San... z..." il leggero profumo tra i capelli dorati ebbe un effetto
maggiore sulla scimmia, che pronunciò il nome del suo maestro quasi gemendo.
Sanzo in quel preciso momento aveva un espressione che dire scioccata era
niente. Era a dir poco sconvolto! Stava vivendo un'altra situazione
assurda e come se non bastasse sembrava provar piacere nell'eccitazione di
Goku. Già, lo stato fisico della stupida scimmia aveva il potere di
eccitarlo ancora di più.
Afferrò con decisione la testolina castana per i capelli tirandola
leggermente indietro, facendo in modo di poter incontrare nuovamente quegli
occhi dorati: uno sguardo languido come mai prima aveva potuto scorgere in
quel ragazzino gli fece perdere quel briciolo di razionalità che gli era
rimasto.
L'ametista puntò le labbra andando loro incontro mentre Goku si abbandonava
completamente a quella devastante reazione chimica che si stava scatenando
nel suo giovane corpo.
Il primo incontro fu timido e incerto, uno sfiorarsi appena.
Gli occhi si socchiusero come a voler catturare e assaporare meglio la
miriade di sensazioni scatenate dai loro sensi, e poi solo carezze leggere
di labbra calde e vellutate, respiri intensi e rapidi per permettere ai
polmoni di ossigenare il cuore palpitante...
Totalmente persi nell'oblio dei sensi. Il crollo di ogni certezza per Sanzo.
La gioia di una eternità per Goku.
Continua
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