Stake

parte IV - Glass kiss

di Hisoka


 

“Ehi stupida scimmia, che diavolo ti prende, stai forse male? " chiese preoccupato Gojyo vedendolo assorto nello sfogliare il quotidiano.
All'improvviso Sanzo si rese conto dell'errore che entrambi stavano commettendo e da sotto il tavolo sferrò un calcio al venerabile stinco di Goku che, come risvegliatosi dal letargo, comprese al volo...
" Sa... Sanzo, ma cosa ti...? " ma la domanda di Hakkai accompagnata dallo sguardo incredulo di Gojyo non giunse alla conclusione perché Sanzo parlò...
" Stupida scimmia, cosa credi di fare con quel giornale? Dammelo subito! " Goku cercò di correre ai ripari calandosi nei panni del bonzo e Sanzo in tutta risposta si allungò goffamente sul tavolo porgendogli il quotidiano e giustificando il suo interesse per esso con la lettura delle vignette di Mafalda.
Quando pochi secondi dopo la cameriera servì la colazione posando in tavola due vassoi colmi di prelibatezze accompagnate da bevande calde e fredde, Goku non resistette all'impulso: allungò rapidamente il braccio Sanzesco afferrando bramosamente la stessa pasta scelta da Gojyo...
" Molla l'osso, stupido di un Kappa! " ordinò il bonzo in tono minaccioso ricevendo in rapida risposta dal vero Sanzo un altro calcio più forte del precedente...
" Come scusa? " domandò Gojyo stupito del comportamento del biondo " E da quando in qua il Venerabile Sanzo si mette a disputare con me del cibo ? Pensavo che questa fosse una prerogativa della scimmia " aggiunse poi facendo un sorrisetto provocatorio verso Goku, il quale finse di ignorarlo dedicandosi unicamente alla colazione in anomala tranquillità.
" Non mettermi sullo stesso piano di quella bakasaru. Con te non mi devo contendere un bel nulla, semplicemente togli le mani da quello che è mio! "
" Tuo ?? E di grazia si potrebbe sapere da che cosa si evince che questa pasta sia tua, non mi pare ci sia scritto il tuo venerabile nome sopra? "
" Dal momento che ci ho messo mano per primo è naturale che sia mia! "
" E chi dice che tu sia stato il primo a toccar... ? " La gelida canna della W&S si posò delicatamente sulla tempia di Gojyo lasciandolo senza parole...
" Dubiti forse della mia parola ? " lo sguardo d'ametista assunse un’aria molto minacciosa oltre che spazientita.
" No no ! Assolutamente, non sia mai... se Vostra Signoria dice di averlo toccato per prima prego, si serva pure! " rispose il rosso mutando totalmente il tono di voce e mostrandosi più arrendevole e servizievole.
Il vero Sanzo intanto era rimasto sorpreso nel vedere come la scimmia riuscisse a imitarlo alla perfezione.
Non avrebbe mai creduto che la bakasaru sarebbe riuscita a recitare il suo ruolo tanto bene.
In quanto a lui non era sicuro di poter riuscire a fare lo stesso. Goku era un vero moccioso, diceva e faceva solo cose stupide, sciocchezze che sapevano mandarlo in bestia al 90% delle volte, quindi molto difficilmente avrebbe potuto comportarsi come lui. Il solo pensiero lo faceva innervosire tanto da fargli comparire una venetta pulsante, invisibile agli occhi dei presenti, sotto il diadema dorato.
Goku invece cominciava a provare una sorta di piacere per il nuovo potere acquisito. Mai aveva avuto prima la soddisfazione di far tacere il Kappa e ora, nelle vesti di Sanzo, tutto era molto ma molto più semplice e divertente. Forse gli riusciva bene di imitarlo proprio perché lo conosceva come le sue tasche e lo accettava per quello che era, apprezzandone pregi e difetti. A colazione quindi si comportò senza suscitare sospetto nei compagni cosa che invece non riuscì molto bene a Sanzo dal momento che Hakkai, dopo il pasto, posò delicatamente una mano sulla fronte del silenzioso Goku chiedendogli se per caso si sentisse poco bene. Evidentemente la sua eccessiva flemma e il suo essere stranamente silenzioso, uniti ad un appetito di molto inferiore rispetto al solito, avevano suscitato una sorta di apprensione nel demone gentile.
Tornati ognuno nelle loro camere per decidere come trascorrere il resto della giornata dedicandosi ai propri doveri e necessità, Goku come illuminato dal Divino Budda si ricordò della scommessa fatta con Gojyo e della possibilità che esso potesse parlarne nuovamente con lui, ossia con Sanzo. Colto dal panico uscì in fretta e furia dalla sua stanza per poi bloccarsi nel corridoio...
Cosa avrebbe potuto fare? Se solo si fosse presentato da Gojyo per dire qualcosa al riguardo sarebbe stato certamente smascherato e questo avrebbe suscitato la furia di Sanzo. Intento a meditare sul problema notò Gojyo che stava per uscire dalla propria stanza e istintivamente si rintanò nella sua, quasi spaventato dal fatto che potesse essere visto.
Goku restò con l'orecchio incollato all'uscio cercando di sentire dove si stesse recando Gojyo e il suo cuore perse un battito quando sentì che bussò proprio alla porta della sua camera, ossia dove ora si trovava Sanzo.
" Cavolo, cavolo, cavolo! Che posso fare, che posso fare? " Goku cominciò ad agitarsi andando avanti e indietro per la camera come un indemoniato, semplicemente terrorizzato al pensiero che Sanzo avrebbe potuto sapere tutto sulla scommessa da un momento all'altro. Si augurava che il kappa parlasse d'altro e non dell'argomento ma ne dubitava fortemente.

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" Cosa vuoi? " la voce acerba ma fredda e incolore di Goku attirò maggiormente l'attenzione di Gojyo che avvicinandosi al letto vi si sedette emettendo un profondo sospiro rassegnato.
" Accidenti, è andato tutto storto. Quegli stramaledetti demoni del cavolo dovevano venire a rompere proprio ieri sera?? Se penso alla mia TV nuova nuova di zecca mi viene il magone..." con una mano si scostò una lunga chioma cremisi davanti agli occhi i quali si posarono sospetti sulla scimmia silenziosa.
" Ma si può sapere che cos' hai? È da sta mattina che non ti riconosco: non parli, non mangi. Non voglio credere che tutto ciò sia dovuto al dispiacere per la mia Tv fatta a pezzi... oppure sei forse dispiaciuto per il nostro piano andato in fumo? " disse con quella sua solita provocante ironia.
" Piano? " domandò Goku.
" Ma sì, la nostra scommessa, no? Ma non preoccuparti, ci rifaremo in qualche modo, certo la cosa non finisce così. Arriveremo fino in fondo per smascherare la perversione di quei due Santarellini! "
Lo sguardo dorato di Goku si ridusse a due sottilissime fessure che però non poterono essere scorte dal Kappa, visto che si era voltato dandogli le spalle proprio per evitare di mostrare strane espressioni su quel volto che in realtà non era in grado di gestire.
'Smascherare la perversione' ? Si ripeteva mentalmente Sanzo. Ma di che cavolo stava parlando quell'idiota di un Kappa? L'onnipresente venetta pulsante era sempre lì, seppur celata dall'utilissimo diadema.
Quei due idioti avevano in mente qualcosa, non solo: avevano addirittura fatto una scommessa sul risultato del loro delirio collettivo. Fare domande ora era troppo azzardato, rischiava di esporsi più del dovuto, già aveva difficoltà nel muoversi in quel piccolo corpo e la sua ' stranezza ' era stata colta sia da Hakkai che da Gojyo. Inutile rischiare di rendere pubblica la sua vergognosa situazione. Avrebbe trovato il modo di venire a conoscenza degli intrighi di quei due baka-ti in qualche altro modo.
" Non so ancora se potrò acquistare un'altra Tv. Hakkai è stato molto gentile ad offrirmi un prestito ma non mi sembra giusto accettare. Dopotutto non è certo colpa sua se ha fatto quella fine, piuttosto c'entrerebbe un certo Bonzo inutile..."
Come per magia le venette pulsanti divennero due, la seconda delle quali più grossa della prima.
" Sanzo? Che c'entro i... che centra Sanzo, scusa ? " domandò cercando di mantenersi calmo e indifferente.
" C'entra perché se non se ne fosse rimasto lì con le mani in mano lasciando che te ne occupassi tu, razza di bakasaru, forse non sarebbe successo! " rispose il Kappa con provocazione, cercando di sollevarlo da quella specie di stato catatonico in cui pareva versare.
" Ne sei sicuro? " domandò Goku cercando di mantenere a freno la voglia pazzesca che aveva di sparargli contro " Io credo invece che se avesse preso parte alla battaglia sarebbe stato lui stesso a sparare verso quel catorcio di televisore! "
Gojyo non poté non notare la sfumatura di rabbia nella sua voce.
" Goku...? " Il silenzio scese nella stanza rendendo il clima terribilmente pesante per Sanzo, che sentiva di stare per scoppiare da un momento all'altro. Gojyo si alzò dal letto raggiungendo la finestra.
" È proprio così: oggi sei strano! Non è che per caso dipende da quello che è successo ieri pomeriggio? " Goku vide lo sguardo del rosso farsi improvvisamente serio.
" Ieri pomeriggio ? A cosa ti riferisci esattamente? "
" Ma sì, al salvataggio di quella ragazza..."
Sanzo restò senza parole che ne sapeva lui di quell'episodio? Non si trovava con loro....

" Se ti stai chiedendo come io faccia a saperlo è presto detto, si dà il caso che quando siete intervenuti voi io ero nei paraggi, mi avete semplicemente fregato sul tempo. Avrei voluto essere io il salvatore per poi essere abbracciato in quel modo da quella bellezza..." disse voltandosi e guardando quei due occhi dorati e curiosi che non si staccavano da lui " Sanzo è stato proprio fortunato. " concluse.
" E che c'entrerebbe quell'episodio con il mio presunto comportamento 'strano', scusa tanto? "
Un sorrisetto maligno curvò le labbra di Gojyo.
" Senti un po’ Goku... Ma non ti sei ancora reso conto di niente? Possibile che tu sia tanto scimmia da non capire neppure i tuoi sentimenti? Giudichi normale forse comportarsi come hai fatto tu? Il tuo è stato un vero e proprio attacco di gelosia, te lo dico io che di scene simili ne ho vissute a bizzeffe. Devo dire che sono rimasto colpito... sì insomma, quando hai gridato quel ' LASCIALO ', strattonando la ragazza, pensavo che potendo, l'avresti uccisa volentieri."
Goku restò con gli occhi sgranati, in un’espressione di incredulità e stupore... Ma che cavolo stava dicendo quel Kappa pervertito? I sentimenti di Goku? Gelosia? No, non era possibile!
Cercando di ricomporre il proprio self-control Goku sorrise, un sorriso alieno, privo di luminosità, un sorriso forzato che non aveva nulla a che fare con l'animo del vero possessore di quell'acerbo corpo.
" Starai scherzando voglio sperare! Non ti rendi conto delle stronzate che stai dicendo, sei un vero pervertito se davvero pensi una cosa simile di Gok... di me! "
" Pervertito? Be’, il fatto che a me piacciano le donne e il sesso non significa che io non riesca a capire certe situazioni o che voglia necessariamente arrivare a vederle in un certo modo. A me pare che tutto sia molto chiaro. "
" Tu sei completamente fuori di testa, te lo dico io! "
" Sarà ma quello che conta è il risultato. Perché sennò ti saresti comportato in quella maniera? "
Goku non rispose, non poteva rispondere perché non aveva risposte da dare. Ma era chiaro che nella mente di Sanzo le parole di Gojyo erano andate a sfiorare qualcosa. Qualcosa che Sanzo aveva sempre cercato di tenere celato pur essendo conscio cosa ciò potesse comportare.
" Be’, io vado a fare un giro... sai com'é, tanto per mantenermi allenato. " disse facendogli l'occhiolino, naturale che intendesse dire di voler andare a caccia di ragazze " Se vuoi venire con me, ' scimmietta innocente ', puoi anche farlo, non si sa mai che un po’ di sano allenamento possa servirti dopo l'esito finale della scommessa! " ridendo uscì dalla stanza lasciando Goku da solo. La mente confusa del bonzo precipitò ancora di più nel caos con quell'ultima enigmatica frase. Cosa c'entravano ora le donne con la scommessa? Che razza di scommessa assurda avevano potuto fare quei due idioti? Se anche avesse domandato a Goku non era detto che quella bakasaru avrebbe confessato la verità, inoltre aveva l'impressione che fosse meglio fingere di non sapere nulla e di arrivarci quindi da solo. Intanto un altro quesito si era velocemente formato nella sua mente: perché Goku aveva reagito così?
Era davvero gelosia? C'era la possibilità che il discorso di Gojyo avesse un fondamento di verità?
Quello scambio di corpi si stava rivelando ben più problematico di quanto potesse immaginare.

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Nonostante non ci fossero state grandi difficoltà per Goku, non era facile muoversi nel corpo di Sanzo, tanto più se non poteva anzi non doveva fare capire a nessuno dello scambio. Incredibile come pochi centimetri potessero cambiare la prospettiva delle cose. Vedere il mondo da quell'altezza era una sensazione che non aveva mai provato prima, lui che superava di poco il metro e sessanta ed era abituato a guardare sempre tutti dal basso verso l'alto, ora invece si ritrovava a dover abbassare la testa per parlare.
Parlare con chi poi?? Con se stesso. La cosa rischiava di farlo impazzire... L'unico vantaggio era quello di non ricevere sventagliate da Sanzo. A meno che il bonzo non volesse farsi scoprire da Hakkai e Gojyo infatti, avrebbe dovuto modificare alcuni dei suoi brutti vizi come appunto l'essere manesco.
Ma un'altra sensazione molto più forte rischiava di mandare in confusione Goku ed era la piena coscienza di essere nel corpo di Sanzo, quel corpo che ultimamente sembrava esercitare un potere diverso su di lui.
Cercando di non pensare al fatto che il bonzo stesse in quel momento parlando con Gojyo si accostò alla finestra per ammirare il riflesso di quella immagine che non gli apparteneva ma sentiva ugualmente ' sua ' : i due occhi viola luminosi, di un colore più unico che raro, la pelle bianca come latte e vellutata come pesca, fili d'oro che incorniciavano un volto di una bellezza indescrivibile, troppo bello per appartenere a un semplice essere umano.
Si portò la mano sinistra sulla guancia destra seguendone in lenta discesa il percorso, attraversando le labbra sottili e pallide, solcando il mento, sfiorando il collo fino a raggiungere la spalla, passandola poi sotto la sacra veste per avvertire il calore della pelle che spuntava oltre la manica del top nero e senza rendersene conto, bloccando la carezza sulla spalla denudata, avvicinò il volto al vetro della finestra, sempre più vicino, fissando intensamente quegli occhi d'ametista che riuscivano a stordire ogni sua percezione. Spense gli occhi pochissimi millimetri prima di arrivare a sfiorare con le labbra la fredda e dura lastra trasparente provando, in contrasto, un brivido intenso lungo la schiena.
Quando si rese conto di quello che stava facendo si scostò bruscamente dalla finestra abbandonando il contatto della mano sulla spalla quasi fosse infuocata.
" Che... che cavolo sto facendo? " ma non fece in tempo a riflettere su quel gesto che la porta della stanza si aprì alle sue spalle rivelando la presenza di Sanzo. Non fece in tempo neppure a riprendere il controllo dalle forti sensazioni che aveva appena provato e un tenue rossore si accese sulle gote pallide.
Sanzo lo guardò intensamente e dopo essersi chiuso la porta alle spalle si avvicinò con andamento lento ma deciso, ad un passo da lui allungò la mano afferrandolo con decisione per il polso...
" Sa.... Sanzo..." Goku restò senza fiato e senza parole, non comprendeva cosa avesse intenzione di fare il suo maestro la cui mano si infilò tra le pieghe della larga manica della veste sfiorandogli la pelle calda dell'avambraccio.
In pochi lenti movimenti trovò quel che cercava: Il pacchetto di sigarette e l'accendino.
Il batticuore di Goku però sembrava non volersi placare... quel contatto pelle a pelle era stato spaventosamente piacevole, inoltre aveva provato una sorta di timore misto ad eccitazione nel venire afferrato in modo tanto deciso e forte. Che gli stava succedendo? Non comprendeva più il suo cuore, il suo corpo, o meglio il corpo di Sanzo che sembrava andare letteralmente per conto proprio. Come dotato d’una sua volontà.
Il corpo? Già, che sciocco che era. Perché non ci aveva pensato prima? La causa di quel suo turbamento improvviso poteva risiedere nello scambio a cui erano soggetti.
Goku si rifugiò testardamente in questa idea, cercando di ignorare tutto il resto, compreso l'attacco di gelosia avuto prima che tutto ciò avvenisse.
" Non... non avrai intenzione di fumare? " domandò Goku intuendo finalmente le intenzioni del bonzo e reprimendo quel senso di stordimento in cui era precipitato.
" Certo che voglio fumare, che domande fai, stupido! " si portò la sigaretta alle labbra ma proprio mentre stava per accenderla la mano di Goku lo bloccò.
" Ma Sanzo... quello è il ' mio ' corpo ! " protestò allora.
Sanzo sollevò lo sguardo: due occhi dorati ma severi e sprezzanti, due occhi che non sembravano appartenere a quel corpo.
" Tsk " sbuffò allora riponendo la sigaretta nel pacchetto " il discorso vale anche per te..." disse poi rivolgendosi nuovamente agli occhi viola costantemente posati su di lui " Quel corpo non ti appartiene perciò bada bene a come lo tratti, chiaro ? A cominciare dalle tonnellate di cibo che ingurgiti. Dovrai darti una regolata sennò Hakkai e Gojyo capiranno subito che c'è qualcosa che non va. " Lo disse ben sapendo che in realtà era proprio lui quello che metteva a serio rischio il segreto sulla loro situazione.
" Come?? Non dovrei mangiare?! " Chiese Goku sconvolto.
" Non è che non puoi mangiare, baka, semplicemente devi farlo come lo farei io e non da morto di fame quale tu dimostri sempre d'essere... "
" Nooo, ma perché, io non posso stare a dieta, morirei! " piagnucolò Goku permettendo al volto originale del bonzo di assumere un espressione a lui poco consona e deformandolo in una maschera di dolore.
Un colpo d'harisen lo colpì improvvisamente...
" Aiiii, perché ora mi hai colpito? " domandò massaggiandosi la bionda chioma.
" E hai bisogno di chiedermelo ? Non permetterti di far fare al mio corpo cose idiote come piangere o lamentarsi. Non voglio rivedermi con indosso quella tua solita espressione da scimmia piagnucolosa! "
" E allora se tieni così tanto al tuo corpo cerca di non colpirmi, il male lo sento io ma i danni fisici resteranno sulla tua pelle! " replicò giustamente la scimmia innervosita.
" Accidenti che situazione irritante! " sbottò Sanzo " Se solo scopro di chi è opera questo bello scherzo..."
" Secondo te c'è sotto lo zampino di qualcuno? Chi pensi che possa essere stato? "
" Tsé, certo che questa è opera di qualcuno e se lo sapessi non starei certo qui con le mani in mano. “
Al momento erano troppi i pensieri del Venerabile per riuscire a riflettere lucidamente, pensieri che avevano ben poco a che fare con quell'inspiegabile e assurdo scambio di corpi e spiriti. D'altronde Goku era logorato dalla curiosità. Si domandava di cosa gli avesse parlato Gojyo e allo stesso tempo era sollevato nel vedere Sanzo per così dire tranquillo, certo che se avesse saputo qualcosa sulla scommessa di certo avrebbe reagito in tutt'altro modo, se non con Gojyo almeno con lui. I due, sprofondati ognuno nei propri pensieri, si ritrovarono a guardarsi negli occhi con una tale intensità da restarne profondamente turbati e in quel momento un pensiero sfiorò le loro menti. Un pensiero che durò solo una frazione di secondo e che si perse nel nulla, esattamente come era affiorato: se solo avessero potuto sapere cosa pensavano veramente l'uno dell'altro, forse tutto sarebbe stato più semplice.
Forse…

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" Ora sì che la situazione si sta facendo interessante. Non trovi Jiroushin ? "
L'ermafrodita accavallò le gambe permettendo alla veste leggera e candida di spostarsi, per svelare appena la bellezza del corpo della divinità dell'amore con curve sinuose e morbide di gambe bianche ed esili.
" Kanzeon Bosatsu. Mi può spiegare a quale scommessa si riferisse prima? Io non comprendo... " domandò Jiroushin preoccupato per i costanti colpi di testa della sua padrona celeste eternamente annoiata.
" Non capisci? Mi meravigli davvero Jiroushin." le labbra vermiglie e sottili si assottigliarono ancor di più piegandosi in un provocante sorriso mentre i conturbanti occhi viola seguitarono ad osservare la superficie piatta dello stagno che, come un occhio eternamente aperto sul mondo terreno, permetteva alla Dea di seguire passo passo la vita dei suoi protetti.


 

Continua