Ciao a tutti ragazzi e ragazze!!! Questa è la seconda parte di Stai con me...e bene o male presenta tutti i protagonisti della fanfic. Spero che questi capitoli non vi annoino troppo!! Ma che gusto c’è se succede tutto e subito?? Eee??? Abbiate pazienza e vedrete che vi divertirete!...Spero...se no...;___; non arrabbiatevi io ce l’ho messa tutta!!! Tutti i personaggi coinvolti in questa fanfic sono di proprietà della Square soft...purtroppo :P!!
Stai con me di Yuna parte II Nuovi amiciAprì
lentamente gli occhi...si era addormentato sul divano! Bene...nessuno gli
avrebbe evitato un bel mal di schiena. Si sedette cautamente...non era poi
così acciaccato. Si scostò il suo soprabito di dosso...il soprabito?
Ricordava di averlo gettato a terra. La
stanza era immersa nella penombra...cercò con lo sguardo il suo
“glaciale” compagno di stanza: era raggomitolato tutto sotto le
coperte, solo la testa spuntava, posata sul cuscino...i capelli morbidamente
sparsi tutti attorno...aveva un’espressione totalmente diversa sul viso
rilassato, non c’era più quella maschera scontrosa...sembrava veramente
un...bambino; le labbra leggermente schiuse...poteva sentire il suo lento
respiro. Il suo cuore cominciò ad accelerare...non riusciva a staccare
gli occhi da quelle labbra...così infantili...piene...quel rosa delicato
sembrava invitarlo a.... scosse la testa stringendo gli occhi. A fare CHE
COSA?!. Tentò
di trovare una spiegazione logica a tutto ciò che sentiva, perchè
naturalmente c’era una spiegazione logica: probabilmente era
l’ambiguità di Squall... quel suo fisico così androgino...forse era
quel suo modo così freddo di comportarsi che invece di allontanarlo gli
dava solo un senso di tenerezza... perchè anche lui si era comportato così...per
molto tempo dopo “l’incidente”. In effetti, forse, era esattamente
quello, gli somigliava molto, qualunque fossero le sue ragioni (perchè
nessuno si sarebbe potuto comportare in quel modo senza ragioni), ma in
realtà non era quello. Era stato desiderio fisico vero e proprio, punto e
basta. Si
strofinò gli occhi...erano le sette. Si rivestì in silenzio, lanciando
di tanto in tanto occhiate furtive al ragazzo addormentato. C’era
mancato pochissimo...molto poco...e si sarebbe inginocchiato di fianco al
letto...voleva toccarlo, voleva baciarlo. Si toccò le labbra con la punta
delle dita. Se l’avesse baciato probabilmente lui l’avrebbe ammazzato,
o giù di lì. E se non se ne fosse accorto, si sarebbe sparato
lui...insomma non era gay!!!! Va bene sentire affetto...tenerezza...ma
aver voglia di baciare un altro ragazzo era tutta un altra storia! Non
aveva nemmeno avuto il tempo di pensare di voler baciare Quistis!! Una
bella ragazza!!! Raccolse
il suo fucile e lo mise nell’apposita fondina attaccata alla cintura,
mise i libri che aveva trovato dentro al cassetto dell’armadio nello
zainetto e naturalmente il suo cappello. Era MOLTO meglio tenerlo bello
calato in testa! Magari a quel tizio strano...Seifer... e alla sua banda
non sarebbe saltato in testa di disturbarlo ancora. Quistis
era alla mensa, aveva due panini in mano, quando lo vide gli andò in
contro tutta sorridente, quel giorno aveva i capelli completamente
sciolti, e non sembrava affatto una professoressa. Non aveva nemmeno gli
occhiali. “Buongiorno!!
Allora??? Hai litigato con Squall?” “No...
no... mi ha chiesto molto educatamente se sloggiavo... ma quando gli ho
detto di no... non ha cercato di spararmi nè niente. Quindi penso sia un
buon inizio.” “Bene!!!
Sono felice...sai io...tengo molto a Squall. Mi dispiace che sia sempre da
solo, poverino...” per un attimo fissò il vuoto, immersa in chissà
quali pensieri, poi sorrise, malinconicamente e alzò le spalle sospirando
profondamente. “Se mi sente dargli del poverino...” “Non
è poi così tragica la situazione. Io sono l’uomo dei miracoli.” Le
strizzò l’occhio. “Squall, ti piace vero?? Sei innamorata di lui?” Quistis
sobbalzò...e ridacchiò.“Bè...a chi non piace? Ma non credo di essere
innamorata. Lo spero. Sarebbe una partita persa in partenza.” “Perchè
scusa? Non devi dire così.” “A
Squall non piacciono le ragazze, Irvine.” Quasi
si buttò per terra. Un pezzo del panino che stava mangiando gli andò di
traverso, iniziò a tossire come un disgraziato mentre Quistis lo riempiva
di pacche sulla schiena. “Non volevo dire che è gay!!! Mi dispiace se
mi sono spiegata male... volevo dire, che non gli interessa avere una
ragazza... non vuole avere proprio nessuno intorno!!!” “Ah...ah
ah....già.” tentò di comporsi, mentre tutti lo fissavano. Tossì
ancora un paio di volte. “Bello scherzetto.” “Non
l’ho detto apposta. Ti sei spaventato?” “No...
è che... sarebbe stata una sorpresa. Tutto lì.” Scrollò le spalle. In
realtà gli era venuto un metà infarto. Le lanciò un occhiataccia, lei
stava ridacchiando. “Allora? Ieri mi avevi parlato di... gente. O
sbaglio?” “Hai
ragione. Vieni ti presento i ragazzi... però... tu chiamami Quisty.” Alzò
il pollice in segno di okey. Seguì l’amica fino ad un tavolo, c’erano
un ragazzo e una ragazza. Il ragazzo era biondo, i capelli sparati dritti
in testa, occhi azzurri, aveva delle sgargianti tennis rosse e strani
larghi pantaloni, quasi metà del viso era coperto da un grande
tatuaggio...interessante. La ragazza aveva un corto vestitino giallo,
capelli castani e un viso allegro...cominciò a saltellare come una matta
quando Quisty lo presentò. “Lui
è Irvine ragazzi. E’ appena arriva da un altra scuola.” “Ciao
amico... io sono Zell benvenuto!” Zell gli appioppò una potente manata
sulla schiena. “Tu sei il temerario che divide la camera con Squall
eh??” “Sì...
proprio così!” “Bravo!!!
Scommetto che sei contenta Quisty!!... ha... io sono Selphie! Tanto tanto
tanto piacere di conoscerti!!!” la ragazza gli diede uno schioccante
bacio sulla fronte e raccolse la cartella. “Scappo!!! Oggi sono al
centro di addestramento!!” Bene...ora aveva conosciuto altre due persone. Quisty aveva dato un occhiata al suo orologio. “Bene...vi
aspetto in classe, non tardate ragazzi!!” poi era scappata senza
voltarsi. Avrebbe
dovuto abituarsi a quelle fughe. Zell aveva scartato un altro enorme
panino, continuando a chiacchierare...un tipo simpatico ma casinista! Cercò
di rispondere bene o male a tutte le domande che gli venivano
rivolte...alla fine, ancora prima di entrare in classe era distrutto. Notò
di fronte alla porta delle classe una macchina per le bevande calde...un
bel caffè non sarebbe stato male. “Scusa
Zell... ora arrivo prendo un caffè.” “Ma
certo... io entro... prima però dimmi una cosa Irvine...” Zell gli si
era avvicinato abbandonando per un attimo quella sua aria spavalda. “Squall...
è davvero bello... non trovi anche tu?” “Uh...
e-ecco... suppongo di sì... dovresti chiederlo a... a Selphi!! Non a
me!” “Già...
cerca di tenere le mani giù da lui. Squall... è una mia preda.
Capito?” Lui
era scoppiato a ridere (O__O) poi aveva scosso la testa. “No problem,
man. Anzi... se vuoi lo controllerò per te.” “Grazie
amico.” Zell
era entrato... lasciandolo con il cuore a mille, le mani tremanti e un
senso di capogiro. Che guaio... bè... almeno adesso aveva un motivo in più
per non fare qualche pazzia... non poteva tradire un amico. Non poteva
proprio. Forse era meglio lasciar perdere il caffè... meglio una
camomilla.
Squall
si sedette nel suo solito posto in fondo, da solo. Come al solito Seifer
non era in classe... sarebbe arrivato con i suoi soliti venti minuti se
non mezz’ora di ritardo, scatenando le ire di Quistis... peggio per lui.
Sapeva del piccolo incidente accaduto ad Irvine, quando aveva visto il suo
bel faccino delicato aveva subito pensato alle grane che avrebbe avuto con
Seifer, quel ragazzo aveva qualcosa di sbagliato al posto del cervello.
Probabilmente sabbia. Per quanto riguardava Irvine, durante la notte aveva
riflettuto parecchio se disfarsi o meno di quel ragazzo... ma in fondo non
gli importava averlo intorno o meno. Non era un problema, l’avrebbe solo
ignorato e magari, se era una persona intelligente, con l’andare del
tempo, l’avrebbe lasciato perdere. Lanciò
uno sguardo annoiato al suo terminale. Sapeva già a memoria quella roba,
era molto più avanti degli altri con gli studi, anche perchè non aveva
molto altro da fare durante il giorno se non studiare o
fare qualche duello al centro di addestramento. Irvine
era seduto due terminali più avanti di lui... si stava dando un gran
daffare a chiacchierare con Selphi, la tipa più rumorosa di tutta la
scuola. Distolse infastidito gli occhi dai due ragazzi che stavano
ridacchiando di gusto, magari una ripassatina alle magie non gli avrebbe
fatto male... odiava i donnaioli.
Da
quando era finita la lezione, non aveva più visto Squall... che non
l’aveva considerato minimamente per tutta la mattina, e pure per tutto
il pomeriggio. Selphi però l’aveva rassicurato che faceva così con
tutti, in effetti lo immaginava, ma gli dava fastidio che lo ignorasse nel
modo più assoluto... in fondo “abitavano” insieme. “Irvine...
senti... vieni un momento con me?” Zell lo aveva recuperato proprio
mentre stava tornando in camera... tanto per dare un occhiata se Squall...
si voltò sorridendo. “Sì...
dove?” “In
camera mia.” “Ah.....................-_-;;;;;;;”. “No!...
non ho intenzione di farti nessuna proposta indecente!! Il mio cuore
appartiene a tu sai già chi... voglio regalarti una cosa.” “Sì...
io non avevo mica pensato a niente... cioè...” meglio rinunciare. Seguì
l’amico fino davanti alla porta della sua stanza... indugiò solo un
momento sulla porta, poi entrò. Di che aveva paura?? “Questo...è
il regno delle feste, ragazzo mio. E’ qui che tutti i nottambuli del
Garden più validi si riuniscono... e festeggiano. Tieni.” Zell
gli aveva messo in mano una bottiglietta contenente un liquido celeste
chiaro... non più di un litro di... già che cos’era?? “Grazie... che
cos’è??” “Si
chiama Hellsky... ti consiglio di andarci molto piano. Una goccia e se non
sei abituato a bere ti stende. Di solito viene diluito dentro a dei succhi
di frutta...però è buono anche così.” Zell aveva ammiccato, dentro al
suo armadio ce n’erano più o meno dieci di bottigliette come la sua.
“Probabilmente una di queste sere darò una festa... tra pochi intimi...
sei invitato amico. Fino ad allora ti sconsiglio di bere...voglio vedere
la tua faccia.” “Non so se posso bere... per me è un po'...” Sentì una stretta di dolore serrargli il petto...rischioso. Già. Ma non gli andava di rovinare la felicità di Zell. E poi era già curioso di assaggiare quella roba. Sorrise malignamente. “Mi sembra di aver sentito che qui dentro è vietato ogni tipo di alcolico.” “Infatti...
ti preoccupa?” “No”. “Nemmeno
a me... però cerca di non farti beccare... o saranno guai. Sta
attento.” “Chiaro.
Ora sarà meglio che vada a studiare qualcosa... sono indietro anni
rispetto a voi.” “Vai
da Quisty!! Magari ti fa un mega corso accelerato!” "...
non voglio disturbarla...” “Non
credo proprio ragazzo. Non essere così timido...” “Sbaglio
o stai cercando di farmi mettere con lei?” “Ma
dai!! Assolutamente... no no.”Zell gli rivolse lo sguardo più innocente
del mondo. Sospirò, chiudendo gli occhi. “Credo
farò come dici.” “Bravo
bambino!!!... ha.... quando vedi Squall... digli che è invitato alla
festa.” Lo
guardò stupito. Squall ad una festa? Squall? “Ma verrà?” “Certo!!!...
se insisti verrà.” Zell gli strizzò un occhio. “In fondo non ti ha
ancora buttato fuori dalla stanza... vuol dire che gli stai simpatico.” “Bè...
ha uno strano modo per dimostrarlo!” Ora
doveva solo trovare Quistis... ma prima era meglio andare a depositare...
la sua bella bottiglietta. Come al solito Squall non c’era. Sconsolato
nascose il suo nuovo tesoro sotto i suoi jeans piegati, sul fondo
dell’armadio. Si diede un occhiata attorno... la parte di stanza di
Squall era tutta in ordine e pulita, come al solito... la sua parte invece
(tranne per il letto ancora intatto che non aveva usato) era già in stato
di caos... prevedeva nuvole nere all’orizzonte. Quistis
era in mensa, a cena... e vicino a lei c’erano naturalmente anche Zell e
Selphi. Quando lo vide si raddrizzò subito, lui le sorrise... quella
ragazza era cotta. Forse la sua tenuta jeans chiari aderenti e maglione
ultra – large bianco faceva colpo... visto che tutte le ragazze sulla
sua traiettoria si erano girate fissandolo con occhi velati di...
desiderio... anche Selphi aveva dimostrato quanto era contenta di
vederlo... gettandogli le braccia al collo. Quistis l’aveva guardata
male parecchio... era bello sentirsi così... ben voluto. “Ciao
Cowboy! Sei in tiro?” Zell gli aveva dato una lunghissima occhiata
ammirata... preoccupante. “Notevole”. “Ciao
a tutti.” “Irvine...
Zell mi ha detto che hai dei problemi con il programma... e mi dispiace
dirtelo, ma tra poco ci sarà il compito. Devi per forza recuperare o
sarai sempre indietro rispetto agli altri.” “...
Che posso fare? Più di così, da solo, non ce la faccio.” “Facciamo
così, tu per questa settimana tutte le sere vieni da me, e tutta la notte
studiamo, vedrai che ti tirerò su!!” Irvine
la guardò, forse un po’ troppo sorpreso, perchè Quistis subito avvampò.
“Ti... rimetto in pari agli altri ragazzi... questo volevo dire.” “L’avevo
capito... per me è okey... certo che... non è un problema se sto fuori
dalla mia stanza tutta la notte?” “Squall
ti coprirà.” Quistis sembrava raggiante... chissà che altro aveva in
mente oltre allo studio. E così non avrebbe potuto dormire accanto a
Squall... non ancora. Sospirò malinconicamente... e poi si blocco con gli
occhi sgranati. No!!!! Stava davvero impazzendo!! Avrebbe dovuto essere...
arrapato!!! Insomma!! Tutta la notte... una cosa tira l’altra... e
invece era TRISTE!!! Sospirava come un innamorato. “Aaahhh
perfetto direi!! Non vedo l’ora!!! Prendo subito i libri... poi... poi
vengo da te!!! Okey?? A-aspettami...” “Irvy??
Non finisci di mangiare?” “No
grazie, sono a posto!!!!!”
Quando
aprì la porta vide Irvine che chiudeva lo zaino. Aveva un qualcosa di
colpevole la sua espressione... dove stava andando a quell’ora? Posò
delicatamente contro al muro la Gunblade e si tolse la giacca, evitando
accuratamente di guardarlo. “Dove
vai?” gli aveva chiesto seccamente sempre dandogli le spalle. “Uh...
fuori...”due secondi dopo aveva sentito chiudersi la porta. Era scappato
via. Con lo zainetto. Non sarebbe tornato a dormire quella sera. Sentì un
misto di emozioni salirgli al petto... si sedette rabbiosamente alla
scrivania, se non gli andava di stare in camera con lui... perchè lo
aveva scelto? Magari ce l’aveva con lui perchè non era diventato il suo
amico per la pelle?? O perchè non era stato simpatico, minimamente
gentile o amichevole o... gettò a terra la penna e si spinse indietro
dalla scrivania. Perchè stava pensando a quelle assurdità? Che gli
importava se quello avrebbe passato la notte con qualche ragazzetta del
garden? In fondo lui stava meglio così. Solo. Senza scocciatori dai
capelli rossi tra i piedi... senza quel profumo delicato di menta...
raccolse il soprabito da terra era davvero sensuale quel profumo, strinse
fra le dita il tessuto ruvido. Maledizione. Si
sentì completamente spompato, il silenzio stava diventando davvero
insopportabile, assordante, accese la TV. Alle undici in punto avrebbero
iniziato il giro di ispezione...e l’avrebbero beccato. Guardò il letto
vuoto di fianco al suo, per molto tempo rimase immobile. In fondo... era
colpa sua. LUI gli aveva fatto capire chiaramente che non lo desiderava
affatto in camera con lui. Cominciò a cercare qualcosa per formare una
qualche sorta di fantoccio da cacciare sotto le coperte, in modo da dare
l’impressione che ci fosse qualcuno a letto,in fondo non era poi così
cattivo, come compagno di stanza. Sei
giorni dopo.
Erano
le quattro e mezza del mattino, aprì più silenziosamente che potè la
porta ed entrò. Tutto tranquillo. Squall era a letto che dormiva,
deliziosamente raggomitolato. Ora avrebbe potuto stare al suo fianco tutte
le notti a venire!!! Era assolutamente fantastico!! Aveva finito i suoi
studi per rimettersi in pari, Quistis era stata una signora, e non
l’aveva mai sfiorato con un solo dito e lui nemmeno, all’ inizio gli
era sembrata delusa dalla cosa (e lui era stato davvero sorpreso da se
stesso), ma poi era passata, però era diventata molto più protettiva e
la loro amicizia si era davvero rafforzata, gli piaceva chiacchierare con
lei e presto avrebbe dovuto parlargli anche di quel suo piccolo problemino,di
quello che sentiva quando quegli occhi blu, freddi come l’inverno, si
posavano su di lui, anche solo per un attimo... “Aahhhh...”si tappò la bocca con una mano schizzando all’indietro. C’era qualcuno nel suo letto!! Oddio e adesso?? Chi era quello? O quella?? Magari era una qualche amante segreta di Squall e... forse era meglio girare sui tacchi e tornare da Quisty, avrebbe dovuto avvertire Squall che quella sera sarebbe tornato!!! Non poteva sopportare l’idea che qualche ragazza passasse con Squall la notte! Non voleva vedere. Fece per aprire la porta... “Perchè
fai tanto casino Kinneas? Mi hai fatto venire un colpo.” Si
girò di scatto trovandosi faccia a faccia con un assonnatissimo,
spettinattissimo e... oh... dolcissimo Squall. Si stava strofinando
entrambi gli occhi con i pugni. Sentiva già ogni singolo centimetro di
pelle scaldarsi. Ma quando notò che Squall indossava solo un magliettone
lungo, le sue lunghe e sottili gambe completamente nude, rivelando la
perfezione della sua pelle, spostò lo zaino davanti a lui. Iniziò a
sudare copiosamente, no no NO!!! Dio santo un’erezione proprio ADESSO???
Se ora accendeva la luce, sarebbe scomparso sotto terra. “E...ah...sì....mmm....Eccoo...” “Puoi
buttarlo a terra, se devi andare a letto.” Squall si buttò a peso morto
sul letto, a pancia in giù. Buttarlo per terra? Non era mica un
cadavere!?? Si avvicinò un poco e subito capì: un fantoccio. “Ha...Kinneas...” “S
- sì?” Squall
girò il viso un poco e lui notò con costernazione quanto fosse fredda e
scontrosa la sua espressione. “Le
prossima volte che decidi di farti una scopata, organizzati da solo! Mi sono
stufato di farti da paraculo chiaro?” Dio quant’era arrabbiata la sua
voce, il suo stato di eccitazione si dissolse in meno di un secondo,
lasciando il posto ad una spiacevole sensazione di gelo nelle ossa. “Sì,
scusa Squall.” Ma
il ragazzo sembrava essersi già riaddormentato, o per lo meno fingeva di
esserlo, perchè non si mosse più. Si avvicinò al letto, con le gambe
legnose, con mani tremanti tirò giù le coperte, c’erano un paio di
pantaloni e una camicia, imbottiti di asciugamani, i vestiti non erano
suoi, erano di Squall. Si sentì profondamente idiota. Avrebbe dovuto
essere più sensibile e spiegargli perchè stava fuori tutta la notte, con
chi era e soprattutto cosa faceva, ma durante tutta la settimana non si
era mai accorto di quanto fosse incavolato Squall, non gli aveva mai, mai
detto niente. A lui poi, avrebbe interessato qualcosa? Probabilmente non
gli fregava niente. Che stupido. Adesso SI’ che poteva togliersi dalla
testa di guadagnare un po’
di amicizia, si morse forte un labbro, piegò con cura gli abiti e gli
asciugamani, asciugandosi distrattamente con il dorso di una mano una
piccola, calda e solitaria lacrima che gli scivolava lenta sulla guancia,
se lo meritava. Fine seconda parte
Finalmente anche la seconda parte è finita!!! E voi direte....E IL SESSO SCUSAA!! *__* (sguardo arrabbiatissimo) ^_^’ arriverà...arriverà...posso anticipare che già nel prossimo capitolo, ci sarà qualcosina di molto...”appetitoso”!!! Quindi se siete curiosi...leggete anche il terzo capitolo intitolato “Scontri”. Bacioni vostra Yuna. AAH!! Dimenticavo!! Se volete contattarmi, per qualsiasi cosa...(^_^’siate gentili però...per favooooore) scrivetemi a: frinoaf82@yahoo.it
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