Tanti auguri Tesla, buon compleanno! Qualsiasi ff tu scriva è un piacere alla lettura, continua sempre così ^*^
Sotto la scrivania di Ayako
di Hymeko
"Ahia! Merda che botta!"
"Do'hao!"
"Stupidissima volpe non iniziare!"
"Hn"
Senza badargli, Rukawa si infilò agilmente sotto la scrivania della loro manager, iniziando a smanettare coi fili del pc:
"Muoviti idiota, non lo faccio da solo tutto il lavoro!"
"Non chiamarmi idiota maledetto volpino!"
Sempre massaggiandosi il cranio, dove aveva sbattuto, il rossino raggiunse il compagno, attaccando i cavi alla presa multipla, per la corrente.
"Vorrei proprio sapere perché sono dovuto venir qua anch'io! Bastavi tu da solo, a portar su questo catorcio d'un computer, e a collegare quattro cavetti!!"
"Gliel'ho chiesto io ad Ayako, che ci fossi anche tu…è stata la condizione che le ho posto, senza di te non l'avrei aiutata"
gli confessò Rukawa con un'ombra di sorriso…e ringraziando il cielo che ci fosse il pc nuovo della senpai a dividerli, altrimenti quella scimmia pazza avrebbe certamente scatenato una rissa.
Però era davvero carino con la bocca aperta e quegli occhi scioccati, che lo fissavano come avesse detto chissà che…aveva una gran voglia di chiudergliela come sapeva lui, quella bocca!
"Ma ma ma! Si può sapere perché mi hai fatto trascinare qua?"
Il volpino alzò le spalle, tornando candidamente ad occuparsi degli spinotti che aveva fra le mani:
"Perché almeno avrei potuto stare un po' con te"
"…ah"
Il rossino non disse altro, abbassando il volto verso una spina mal inserita…sapeva di essere arrossito di brutto, e non voleva che il compagno lo vedesse così…
"Sei così carino quando arrossisci…dovresti lasciarti guardare, non nasconderti"
Sospirando, Hanamichi rialzò un po' il viso, lasciando che il volpino lo sbirciasse un po'…perché diavolo non riusciva a dirgli di no?
Erano cambiate così tante cose, dagli inizi…
Rukawa gli si era dichiarato. Ovvero, gli era letteralmente saltato addosso.
S'erano trovati nello stesso superstore d'abbigliamento sportivo, giusto accanto agli spogliatoi…il volpino indossava una tuta nera, come i suoi capelli, mentre lui solo dei jeans strettissimi e una maglietta degli Orlando Magic…dopo un attimo di gelo assoluto, era stato come se una scintilla avesse dato fuoco a un giacimento di petrolio…s'erano trovati avvinghiati in un camerino, lui schiacciato contro lo specchio e Rukawa che gli infilava le mani ovunque, palpando di tutto…la voracità dell'altro lo aveva contagiato come un incendio in un fienile, e senza neppure lui sapere come, lo aveva afferrato per i glutei e, spalancate le gambe, aveva iniziato a spingerselo contro, a far sbattere violentemente i loro bacini uno contro l'altro, a tastare quanta più carne potesse…
Solo il vociare di un moccioso, appena fuori da camerino dove s'erano rinchiusi- peraltro, senza neppure chiuderlo a chiave- li aveva risvegliati dall'incantesimo, con la stessa grazia di una secchiata d'acqua gelida…Rukawa s'era fiondato verso la serratura e l'aveva chiusa di scatto, riprendendo fiato per il bacio furioso di pochi istanti prima, e per lo spavento con cui era stato interrotto.
"Ricominciamo?"
gli aveva chiesto, una luce mai vista negli occhi, e una lingua maliziosa che si leccava le labbra…ricordava di aver deglutito, e annuito meccanicamente…e poi tutto s'era confuso, i ricordi acquerellati nella bocca del volpino, rammentava bene solo la mano di quel maledetto che s'infilava nei suoi boxer, e…
Rabbrividì, mordendosi le labbra…se fossero stati soli, sarebbero arrivati fino in fondo, sicuramente Rukawa avrebbe trovato il modo per convincerlo- non che lui avesse avuto molta voglia di negarglisi- ma erano in un luogo pubblico e per di più all'ora di punta, era stato già abbastanza difficile uscire senza essere fermati…
"Do'hao! Concentrati!"
"Eh?"
Rukawa gli gettò un'occhiataccia, e gli prese dalle mani gli spinotti:
"Queste sono le casse, questa la tastiera e questo il mouse! Non li puoi infilare a caso!"
"C-Certo che lo so non dare ordini al Genio!"
Hanamichi gli fece la linguaccia, e si concentrò su pochi granelli di polvere che sporcavano la presa multipla…si erano sfiorati, le loro mani s'erano toccate, un istante tanto diverso da quello dei suoi primi ricordi, eppure ugualmente così bello…
"A cosa stavi pensando?"
Sussultò, rischiando di sbattere di nuovo la testa…perché Rukawa riusciva sempre a leggerlo così bene?
"A quella volta nel camerino…"
bisbigliò, ben spendo che una bugia sarebbe stata inutile.
"Hn"
Ma a dispetto delle due misere lettere, il volto della volpe era tutt'altro che inespressivo…Hanamichi lo aveva scoperto proprio dopo quell'incontro rovente…quando era realmente interessato, Rukawa parlava eccome, e diventava pure eloquente! Altro che gelido volpino…aveva il fuoco negli occhi, il vigore nelle parole…chiunque dicesse che era un tipo muto, non lo aveva affatto compreso!
Ridacchiò, sorpreso dai suoi stessi pensieri...
'Sto esagerando, troppo...in fondo, non si metterebbe mai a fare un discorso...è pur sempre lui, se chiacchierasse allegramente sarebbe una presa in giro, però…per scioglierlo un po', basta saperlo far interessare'
ricordò, nella mente le immagini di se stesso che si dilungava sotto l'acqua della doccia, solo per farsi ammirare…
"Allora perché non mi dai una risposta?"
Una mano bianchissima si posò su una abbronzata…Hanamichi alzò il viso, e a pochi millimetri dal suo si trovò quello dell'altro, che lo guardava con quegli occhi che lo facevano squagliare, che gli trasformavano le gambe in gelatina e…qualcos'altro da molle a molto, molto duro…
"Un bel sì, magari?"
Il rossino inghiottì molte volte, sembrava aver problemi di iper salivazione, quel pomeriggio…
"L-Lo sai, sì, cioè, mi piacerebbe dirti di sì, ma…"
"Lei ti piace ancora"
mormorò l'altro, spostando le mani e afflosciandosi contro il mobile, lontano da lui, affranto…
'O è solo per farmi sentire in colpa?'
Haruko gli piaceva ancora, e il volpino lo sapeva…e spesso si rattristava apposta, per farsi coccolare da lui e strappargli un appuntamento…e puntualmente lui ci cascava, soprattutto perché aveva scoperto che anche il volpino gli piaceva, quindi uscire con lui e riempirlo di baci, e farsi riempire, non era una grande punizione…
…il problema era che non sapeva decidersi, di chi era innamorato, dei due? Rukawa lo ricambiava, quindi sarebbe stato un happy end, mentre Haruko no…ma Haruko era sempre Haruko, il suo vero primo grande amore…non riusciva a decidere!!!
"Lei ti piace più di me?"
"C-Che dici? No…"
Rukawa si rianimò, tornando ad appoggiarsi al pc, allungando la lingua per sfiorargli i lobi delle orecchie…Hanamichi gemette, l'eco di quel suono si rifletté sulle pareti…
"Allora stai con me!"
"Kaede…"
Ormai erano giunti a chiamarsi per nome…non stavano insieme ufficialmente, eppure trascorrevano la maggior parte del tempo a farsi compagnia. Giocavano, studiavano, facevano la spesa…ormai le normali attività di ogni studente li vedeva agire in coppia, l'unica differenza era che si baciavano…e sarebbero potuti andare ben oltre, Rukawa non faceva mistero di desiderare il compagno…
"…tu mi piaci quanto lei!"
L'insulto che uscì dalle labbra perfette, e diretto alla ragazza, fu cancellato da un fortissimo rombo…la casa iniziò a tremare, i vetri si ruppero e caddero a terra, frantumandosi…pezzi di soffitto si schiantarono sul tatami, sbriciolandosi in migliaia di frammenti, sollevando nuvolette di polvere fine come cipria…i due ragazzi si rannicchiarono sotto la scrivania, completamente nascosti sotto il ripiano, insultando, per la prima volta in vita loro, l'altezza di cui la natura li aveva dotati.
"Ah!"
"Hana!!!"
Rukawa si sporse oltre la tower del pc, attirandolo verso di sé…una lunga stria rosso cupo gli solcava la fronte, da parte a parte, uguale al sangue che colava, in un rivolo, dal labbro che si stava mordendo per non urlare…rovistò nella tasca dei pantaloni, in cui sapeva di avere un fazzoletto pulito, e gli deterse la ferita, incurante dell'abitazione si afflosciava attorno a loro…
Nubi di polvere si addensavano invadendo il piccolo spazio vitale, stringendoli nella loro soffocante morsa…tossivano, quasi vomitando la loro stessa saliva, la bocca impastata dal sapore della terra…nelle orecchie il boato della devastazione, di una città dove sirene lontane lanciavano il loro canto colmo di terrore, e esplosioni incontrollate sfogavano la rabbia della terra…
Rukawa lo strinse a sé, facendogli da scudo per quanto possibile, proteggendolo dai frammenti che rimbalzavano e che l'avevano ferito, poco prima…strinse i denti, quando schegge affilate gli strapparono le maniche della tuta, lasciando un segno bianco sulla sua pelle…tutto crollava, addosso a loro, seppellendoli vivi in un'unica, polverosa tomba.
E poi, tutto finì, improvviso com'era arrivato.
La terra non tuonava più, solo lontani brontolii si divertivano a tener sulle spine gli animi dei sopravvissuti…i rombi con cui le ondate del sisma s'erano propagate, erano stati sostituiti da scricchiolii forse ancora più inquietanti, subdoli suoni che preannunciavano nuovi crolli, ma senza darne la sicurezza…
"R-Rukawa?"
"Va tutto bene, Hana?"
Hanamichi scostò il viso dal suo petto, dove il compagno l'aveva pigiato contro, nella foga di proteggerlo…per tutta la durata della scossa, aveva avvertito il suono del suo cuore, correre veloce…anche se sul viso manteneva una parvenza di sicurezza, per dargli forza, sapeva che era spaventato quanto lui…
"Sì…grazie"
Rukawa annuì, accarezzandogli il fazzoletto che gli teneva ancora sulla fronte…ormai era zuppo di sangue, solo agli angoli il colore originale si poteva ancora vedere.
Sospirò, guardandosi tristemente attorno. Erano chiusi in un sarcofago di frammenti di cemento, troppo grossi per essere spostati da loro due…solo alcune lame di luce testimoniavano che c'erano dei buchi da cui passava l'aria…la polvere danzava inquietantemente in quei fasci chiari, quasi prendendoli in giro con la sua piccolezza, che le permetteva di infilarsi in quelle minuscole apertura e sfuggire via, all'aperto…
"Doveva essere davvero forte…"
L'attenzione del volpino tornò a concentrarsi sull'altro, che aveva appoggiato la schiena al muro ancora in piedi…sotto lo strato di polvere, il suo viso risaltava pallido, e le gocce di sudore si impastavano con la terra che lo copriva…con una manica, Rukawa tentò di ripulirlo il più possibile, strofinandogli delicatamente le guance.
Non ottenne molto, a parte un sorriso dolcissimo e un po' imbarazzato, che lo ringraziava in silenzio per quella piccola attenzione…lui invece si detestava, per non poter fare qualcosa di più…quel fazzoletto, sempre più preoccupantemente rosso…
"Non ne hai uno pulito?"
bisbigliò, accarezzando la stoffa con l'indice.
"Forse…"
Hanamichi si rovistò stancamente nelle tasche, trendone solo un pacchetto sigillato di fazzolettini di carta, che tese al compagno.
"Ho solo questi, me li ha dati una ragazza che faceva pubblicità per strada…si attaccheranno, se li usiamo?"
Il moro soppesò un attimo la confezione, poi la aprì:
"Farò attenzione, basterà cambiarli spesso"
Ne prese mezza dozzina e, tolto delicatamente quello vecchio, li posò sulla ferita. Il sangue non li intrise subito…evidentemente, si stava formando una crosta…Rukawa tirò un sospiro di sollievo, almeno l'avrebbe protetto dalla polvere.
"Kaede…ci troveranno?"
"Certo che lo faranno! Miyagi sa che Ayako è in casa, figurati se non si precipiterà qui!"
"Sempre che non sia rimasto ferito anche lui…"
sottolineò tristemente l'altro, abbassando lo sguardo…Rukawa si sporse, e lo sfiorò con un bacio:
"Stai tranquillo, verranno a tirarci fuori…Ayako è qua sotto, da qualche parte…non potremmo essere in un posto migliore, per essere trovati…il nostro play rivolterebbe la città, per lei"
Hanamichi sorrise, impreparato a quella dimostrazione di dolcezza…strofinò la schiena contro la parete cui era appoggiato, ridacchiando…ma gli scricchiolii ricominciarono di colpo, crepe si aprirono nell'intonaco sporco…il muro riprese a crollare, invadendo la parte dove il rossino era accoccolato…
"Kaede!!!"
"Passa di qua! Passa di qua!!!"
Rukawa lo afferrò per un braccio, e senza un briciolo di gentilezza lo costrinse a oltrepassare il pc, senza curarsi delle sue proteste…Hanamichi non poteva vedere ciò che avveniva alle sue spalle, i pezzi di muro grossi come angurie che venivano giù come foglie in autunno, schiantandosi dove si trovava lui prima…lo tirò con tutte le forze che aveva, rifiutandosi di smettere finché non fu certo di averlo in salvo, fra le braccia…
Ci vollero parecchi minuti, prima che si arrischiassero a muoversi. Il buio era calato quasi completamente, la nicchia dove si trovavano era fiocamente rischiarata da un pallido barlume grigio, indebolito dal fatto di non penetrare direttamente, ma di dover oltrepassare chissà quanti veli di polvere…
"S-Stai bene?"
Rukawa fu il primo a parlare…sentiva l'altro pesargli sulle gambe, immobile…
"Hana?"
chiamò ancora, accarezzandogli la testa.
"Kaede…"
Il volpino si lasciò sfuggire un sospiro, aveva realmente avuto paura, al suo silenzio.
Lentamente, si sistemò meglio, trovando una posizione migliore per entrambi…toccando il suo corpo, si rese conto che, non sapeva neppure lui come, Hanamichi gli era finito in braccio.
"…Kaede"
"Sono qui…non preoccuparti, è tutto a posto"
Lo sentì annuire, e rilassarsi nel suo abbraccio…ora erano realmente insieme, facendosi forza l'un l'altro avrebbero affrontato quella situazione, e ne sarebbero usciti vincitori.
Inconsapevolmente, Rukawa lo strinse più a sé, cercandogli il volto…attirato inconsciamente da quella bocca, Hanamichi schiuse le lebbra, lasciandosi dolcemente esplorare dalla sua lingua…aveva il sapore del terriccio, ma era ugualmente un bacio stupendo…
"Stai bene? Riesci a respirare?"
"Sì…un po' a fatica, ma non ho problemi"
Il rossino chiuse gli occhi, e si accoccolò meglio contro di lui…il braccio destro che premeva contro il suo petto, la testa sulla sua spalla sinistra, il sedere che gli sfiorava la coscia destra…l'abbraccio con cui Rukawa lo cingeva era totale, assolutamente universale…
"Mi sento così…incredibilmente felice, quando mi stringi a te…"
"Adoro tenerti fra le braccia…"
rispose il volpino, succhiandogli un lobo dell'orecchio…Hanamichi si agitò bruscamente, strusciandosi contro il suo corpo e riempiendo il rifugio di gemiti…
"Mi fai impazzire, quando mi lecchi così…"
"E tu mi fai perdere la testa in ogni momento…"
Rukawa spostò un po' il bacino, per appoggiargli l'inguine contro la schiena…il rossino sussultò, avvertendo la sua erezione premergli contro i reni.
"Ma ti sembra il momento?"
sbottò, tentando di non farsi sopraffare dal calore.
"…è colpa tua, che ti sei stropicciato contro di me…lo sai che effetto mi fai!"
"So anche cosa vorresti farmi"
aggiunse Hanamichi con un sorriso, tornando malignamente ad accoccolarsi fra le sue braccia, facendo finta di non badare al rigonfiamento che ancora avvertiva contro di sé…
"…magari anche qui, adesso"
Rukawa allungò una mano sulla sua coscia, accarezzando lentamente l'interno, dal ginocchio all'inguine…Hanamichi non fermò quelle dita, limitandosi a piantargli gli occhi sul viso:
"Davvero lo faresti?"
I polpastrelli smisero di tastargli la coscia, e Rukawa rispose al suo sguardo:
"No, sei ferito…"
Certo di quella risposta, il rossino si rilassò, sorridendo…
"…ma devo sapere se anche tu mi desideri, con la stessa intensità con cui ti voglio io"
Il cuore di Rukawa batté pochissime volte, prima che l'altro gli desse la sua risposta:
"Sì…anch'io desidero far l'amore con te"
Colmato dal sollievo, il volpino poggiò la nuca contro il mozzicone di parete contro cui riposava…era ricambiato, il suo rossino lo ricambiava, mancava poco alla perfezione, solo una persona si frapponeva fra loro…
Un'idea gli attraversò la mente…avrebbe potuto sopportare, per lui? Per avere Hanamichi, era davvero pronto a tutto?
…sì.
"Hana…"
"Hn?"
"…se la convincessi a…avere una storia a tre, tu ti metteresti con me? Cioè, noi?"
Hanamichi si drizzò a sedere di scatto, rischiando di sbattere la testa…nei suoi occhi spalancati, si mischiavano confusione, speranze, paure…
"S-Spiegati meglio"
balbettò, nella mente un'immagine fumosa, bisognosa di conferme.
"Parlerò con…le dirò che sono disposto a stare con lei, a patto di non essere una coppia ma un trio…tu, io e lei, assieme…se accetterà, avremo ognuno ciò che vuole…"
Serio, terribilmente serio…Rukawa non aveva traccia d'incertezza, mentre parlava così del loro futuro…
"D-Davvero lo faresti?"
"Sì…se è il modo per farti felice, sono più che disposto a tentare di…amarla. Avrai le due persone che ti piacciono…entrambe per te"
"H-Haruko non mi ama…come farai a convincerla?"
"Neppure io amo lei…ma basterà che glielo chieda nel modo giusto, magari a torso nudo…accetterà di volerti bene, pur di stare con me"
Lentamente, il rossino si accoccolò di nuovo contro di lui, intontito dalla proposta scioccante, Rukawa che si offriva di parlare con lei, di convincerla a…provare qualcosa per lui, un sentimento nei suoi confronti, ciò che aveva sempre sperato…l'aveva a portata di mano, eppure…
…non gli piaceva, quella prospettiva d'amore artificiale…non sarebbero stati sentimenti genuini, ma modellati sull'interesse, e soprattutto non voleva che…
"Ehi c'è qualcuno?!"
Sussultarono, mentre il grido si ripeteva:
"Se mi sentite rispondete!!!"
"Siamo qui!!! Ehi siamo qui!!!"
Urlarono insieme, con tutta la forza che possedevano, anche il volpino tirò fuori la voce che aveva, come l'avesse risparmiata apposta per quel momento…altre voci risposero loro, e assieme a scricchiolii nacquero fili di luce, che ferivano magnificamente i loro occhi…Hanamichi scoppiò a ridere, mentre il volto sporco di un soccorritore spuntava da dietro un masso, portando con sé una brezza che ripulì i loro animi…
Furono portati fuori in pochi minuti, Rukawa costrinse Hanamichi ad andare per primo…poi fu il suo turno, trasportato giù lungo le scale, avvolto in una coperta…ma i suoi occhi cercavano solo lui, quella capigliatura rossa che si distingueva da chilometri di distanza…
Il volpino si sedette accanto a lui, sull'ambulanza, mentre ancora Ayako veniva cercata…i loro compagni vociavano attorno a loro, chiedendo come avessero potuto sopravvivere insieme per tanto tempo, ma le loro voci non li toccavano…chiusi in una sottilissima bolla di complicità, si sbirciavano a vicenda, sfiorandosi sotto le coperte…il volpino sognava che chiudessero le porte, di poterlo abbracciare nell'intimità che quel mezzo poteva concedere loro, di baciarlo fino a cancellare tutti i segni della stanchezza dal suo viso…
Seguì gelosamente lo sguardo si Hanamichi, che non era più rivolto a lui…ora sorrideva a lei, quella ragazzina che nonostante avesse il suo adorato rossino a pochi centimetri, continuava a lanciargli occhiate furtive, incurante di quanto facesse male, al suo amato idiota…non poteva continuare così, doveva interrompere quella tortura, subito…per lui, avrebbe sopportato tutto…
"Scusa, posso parlarti?"
L'intero Shohoku ammutolì…lui, Kaede Rukawa, aveva preso l'iniziativa per parlare con…Haruko?
"S-Sì"
riuscì a rispondere lei, prima di iniziare a sbavare paurosamente…il volpino sospirò, facendosi forza col ricordo della bocca del rossino, e la condusse in un luogo appartato, dietro una macchia d'arbusti…
"C-Che cosa c'è, Rukawa?"
'Se almeno la smettesse di arrossire come una mocciosetta…'
"Devo parlarti di Sakuragi, me e te…"
"S-Sakuragi? Ti ha forse detto qualcosa?"
"No, non mi ha detto nulla che non sapessi già…"
Haruko non colse la frecciata, e sospirò sollevata.
"Sarò breve…voglio che tu sappia che…"
"…Kaede e io stiamo assieme, quindi ti prego di non sbavare più su di lui, ok?"
Si voltarono entrambi, verso quella voce…Hanamichi era poggiato contro un tronco sottile, la fronte medicata e fasciata, e uno sguardo duro negli occhi.
Sguardo puntato su Haruko…che rise.
"Sei sempre così simpatico, Sakuragi …"
"Non sto scherzando…sono il ragazzo di Kaede. Quindi ti pregherei di smetterla di tormentarlo!"
Hanamichi coprì in due passi la distanza che lo separava dall'altro, e dopo avergli gettate le braccia al collo, lo baciò con tutta la passione che le poche forze rimanenti gli permettevano…
Rukawa strabuzzò gli occhi, per un attimo incredulo…poi affondò una mano fra i suoi capelli, e con l'altra lo strinse contro di sé, prepotentemente…nessuno prestò attenzione alla ragazza che cadeva svenuta al loro fianco…
"Ti amo"
bisbigliò il rossino sulle labbra che aveva appena baciate, quando si staccarono.
"E…lei?"
domandò il volpino, dandole un calcio.
Hanamichi scosse la testa, appoggiando delicatamente la fronte contro la sua…Rukawa deglutì, tentando di soffocare gli istinti che quel rossore, sulle sue guance, gli facevano nascere…
"Ci ho rifletto, dopo quella proposta…e mi sono reso conto che non avrei mai, e poi mai, voluto che tu ti obbligassi ad amarla…la sola idea delle sue mani su di te, mi disgustava, non potevo permettere che tu…facessi questo per me"
"Sono pronto a qualsiasi cosa, per renderti felice"
ribatté Rukawa, gli occhi blu accesi dalla speranza.
"Allora amami per sempre"
Rukawa sorrise, solo per quello che era diventato il suo ragazzo…Hanamichi ricambiò quel sorriso, e nemmeno un dubbio lo sfiorò, quando l'altro lo riaccompagnò all'ambulanza, dopo averlo preso per mano…
Fine
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